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Def. Un modello non è un doppione; è invece un sistema coerente di dimenticanze governato da un’intenzionalità

Def. Un modello non è un doppione; è invece un sistema coerente di dimenticanze governato da un’intenzionalità. * Dipende dall’ obiettivo * Orientamento * Conta non solo la scala, ma anche il tipo di proiezione * Tipo di informazioni riportate

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Def. Un modello non è un doppione; è invece un sistema coerente di dimenticanze governato da un’intenzionalità

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Presentation Transcript


  1. Def. Un modello non è un doppione; è invece un sistema coerente di dimenticanze governato da un’intenzionalità • * Dipende dall’obiettivo • * Orientamento • * Conta non solo la scala, ma anche il tipo di proiezione • * Tipo di informazioni riportate • * Simboli, colori, retini e forme fanno parte di un linguaggio

  2. Orientamento: è una convenzione, ma implica riferimenti e segnali politici

  3. Scala: informazioni diverse, dettaglio diverso, non solo questione geometrica

  4. Scala: questione “politica”, nel senso di rapporto tra una comunità insediata, un determinato intorno geografico, un’entità politico-amministrativa

  5. Scala: dove avviene il “taglio” della carta, rispetto ai confini politici si crea un problema di connessione quando si devono trattare alcuni tematismi…che non rispettano i confini amministrativi (Italia-Svizzera)

  6. Brenner, The limits to scale, Progress in Human Geography, 2000:significato, funzione, storia e dinamica di qualsiasi scala geografica può essere compreso solo relazionalmente, in termini di legami verso l’alto, il basso o a lato con altre scale geografiche collocate su livelli gerarchici diversi e come nodi di reti interconnesse

  7. Mandatory planning tools Large scale: provincial, regional, interregional Sectoral plan: national and regional parks Provincial strategic masterplan Local scale Municipal masterplan Sectoral plan for quarries Sectoral plan: watersheds plans

  8. militare Raffestin: la carta come strumento di potere controllo interno (possibilità di intervento)

  9. L’obiettivoper cui viene costruita la carta modifica: • Scala; • Orientamento; • Rapporto tra elementi; • Tipo di informazioni • Distinguiamo generalmente tra: • Carta di base : topografica e • carta tecnica regionale • Carte tematiche

  10. Carta di base : topografica e carta tecnica regionale riportano non solo segni fisici, ma anche segni “politici”

  11. Carta tematica : l’elemento di modellizzazione è più evidente: • dal punto di vista del linguaggio scelto (simboli, colori, campiture, ma anche dimensioni…) • Dal punto di vista di ciò che viene rappresentato che: • * risultato di sovrapposizioni di elementi conoscitivi; • * risultato di un’operazione, dell’applicazione di un • codice di calcolo

  12. risultato di sovrapposizioni di elementi conoscitivi

  13. risultato di un’applicazione di un modello numerico

  14. Carta tematica vantaggi: • mette in rapporto spaziale oggetti e categorie concettuali • diverse: • mette in rapporto gli effetti spaziali delle relazioni tra oggetti • diversi (rappresentazione di aspetti dinamici, di processi)

  15. Carta tematica aspetti linguistici: • ciò che si sceglie di rappresentare; carta delle linee

  16. Carta tematica aspetti linguistici: • ciò che si sceglie di rappresentare; carta del reticolo

  17. Carta tematica aspetti linguistici: come si sceglie di rappresentarlo: • Carta “letta”: prevale la funzione della legenda • Carta “disegnata”

  18. Carta tematica aspetti linguistici: come si sceglie di rappresentarlo: • Carta “letta”; • Carta “disegnata”: prevale la componente simbolica

  19. Simboli delle carte: astratti SIMBOLI mimetici

  20. Carta tematica : quella nella quale è più necessaria l’integrazione tra discipline. n modi diversi di vedere una zona della Toscana (la Garfagnana)

  21. Carta tematica : quella nella quale è più necessaria l’integrazione tra discipline. n modi diversi di vedere una zona della Toscana (la Garfagnana)

  22. Carta tematica : quella nella quale è più necessaria l’integrazione tra discipline. n modi diversi di vedere una zona della Toscana (la Garfagnana)

  23. Il rapporto con altre modalità di rappresentazione

  24. Il rapporto con altre modalità di rappresentazione

  25. Si torna all’obiettivo della carta che determina non solo il linguaggio ma anche aspetti più costitutivi: • il tipo di proiezione • l’orientamento • la scala • la quantità di informazioni

  26. Si torna all’obiettivo della carta che determina non solo il linguaggio ma anche aspetti più costitutivi: • il tipo di proiezione • l’orientamento • la scala • la quantità di informazioni 1: 1 1: 10M Carta troppo piena Carta vuota

  27. 1: 1 1: 10M Carta troppo piena Carta vuota

  28. 1: 1 1: 10M Carta troppo piena Carta vuota

  29. Si torna all’obiettivo della carta che determina non solo il linguaggio ma anche aspetti più costitutivi: • la scala • il dettaglio informazioni determina il grado di approssimazione della carta

  30. Si torna all’obiettivo della carta che determina non solo il linguaggio ma anche aspetti più costitutivi: • La deformazione delle grandezze “reali” in scala dei diversi oggetti

  31. Si torna all’obiettivo della carta che determina non solo il linguaggio ma anche aspetti più costitutivi: • fino ad arrivare alla deformazione della carta

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