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EDUCAZIONE TERAPEUTICA ED EMPOWERMENT

EDUCAZIONE TERAPEUTICA ED EMPOWERMENT. APPROCCIO RELAZIONALE ALLA PERSONA NELLA FASE PERIOPERATORIA. Empoli 14 –15 luglio 2006. A cura di: Angela Saffioti. COUNSELING E RELAZIONE. D’AIUTO NELL’ASSSISTENZA INFERMIERISTICA IN ONCOLOGIA E CURE PALLIATIVE

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EDUCAZIONE TERAPEUTICA ED EMPOWERMENT

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Presentation Transcript


  1. EDUCAZIONE TERAPEUTICA ED EMPOWERMENT APPROCCIO RELAZIONALE ALLA PERSONA NELLA FASE PERIOPERATORIA Empoli 14 –15 luglio 2006 A cura di: Angela Saffioti

  2. COUNSELING E RELAZIONE • D’AIUTO NELL’ASSSISTENZA INFERMIERISTICA IN ONCOLOGIA E CURE PALLIATIVE • Empoli, Ottobre 2006 A cura di: Angela Saffioti

  3. Il codice deontologico dell’infermiere Art . 4 RAPPORTI CON LA PERSONA ASSISTITA 4.2 l’infermiere ascolta, informa, coinvolge la persona e valuta con la stessa i bisogni assistenziali….. 4.3 ……ne facilita i rapporti con la comunita’e le persone per lui significative che coinvolge nel piano di cura 4.16 l’infermiere sostiene i famigliari dell’assistito……..

  4. DECRETO 14 SETTEMBRE 1994, N. 739 ART . 1 2. L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA PREVENTIVA, CURATIVA, PALLIATIVA E RIABILITATIVA è DI NATURA TECNICA, RELAZIONALE, EDUCATIVA. LE PRINCIPALI FUNZIONI SONO LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE, L’ASSISTENZA DEI MALATI E DEI DISABILI DI TUTTE LE ETA’ E L’EDUCAZIONE SANITARIA

  5. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE: LA PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE • NON SI PUO’ NON COMUNICARE • OLTRE A TRASMETTERE UN CONTENUTO LA COMUNICAZIONE DEFINISCE UNA RELAZIONE • UNA BUONA COMUNICAZIONE NECESSITA DI ASCOLTO DA PARTE DEL RICEVENTE PER DECODIFICARE IL MESSAGGIO • TUTTI GLI SCAMBI COMUNICATIVI POSSONO ESSERE SIMMETRICI O COMPLEMENTARI A SECONDA CHE SI BASINO SULL’UGUAGLIANZA O SULLA DIFFERENZA. 1

  6. Gli assiomi della comunicazione Posizione one up Posizione one down “un patner non impone all’altro una relazione complementare, ma piuttosto ciascuno si comporta in un modo che presuppone il comportamento dell’altro, mentre al tempo stesso gliene fornisce le ragioni” (es : infermiere /paziente) Watzlawick

  7. Teoria Cibernetica RICEVENTE EMITTENTE • Emittente • Ricevente • Messaggio • Feed-back • canale EMITTENTE RICEVENTE

  8. PROGRAMMAZIONE NEURO-LINGUISTICA • LA MAPPA NON è IL TERRITORIO • IL SIGNIFICATO DELLA COMUNICAZIONE è RAPPRESENTATO DALLA RISPOSTA EVOCATA • QUALSIASI COMPORTAMENTO è COMUNICAZIONE E POSSIEDE UNA FUNZIONE E UN INTENTO POSITIVO • I NOSTRI CINQUE SENSI LIBERI, NON CONTAMINATI ED APERTI SONO INSOSTITUIBILI PER LA PERCEZIONE • OGNI PERSONA POSSIEDE TUTTE LE RISORSE PER CAMBIARE I COMPORTAMENTI CHE DESIDERA MODIFICARE (MODELLAMENTO) • L’individuo comunica a due livelli uno cosciente ed uno inconscio

  9. PROGRAMMAZIONE NEURO-LINGUISTICA • Non esistono fallimenti nella comunicazione, ma solo risultati e feed-back • Il rispetto della persona è la CONDIZIONE PRIMARIA per un lavoro serio: il valore della persona deve essere costantemente custodito, mentre il suo comportamento interno ed esterno può essere rimesso in discussione • La flessibilità è la dote che consente di trovare soluzioni diverse per lo stesso problema

  10. L’impatto COMUNICAZIONALE: qual’è la risonanza dei 3 tipi di comunicazione? NON VERBALE 60% PARAVERBALE 35% VERBALE 5%

  11. ANALISI TRANSAZIONALE Teoria degli stati dell’io APPROCCIO COMPORTAMENTALE APPROCCIO SOCIALE APPROCCIO STORICO APPROCCIO FENOMENOLOGICO G genitore A adulto B bambino

  12. CARATTERISTICHE DELLA RELAZIONE D’ AIUTO EMPATIA INTERESSAMENTO CALORE ACCETTAZIONE AUTENTICITA’

  13. L’ASCOLTO ATTIVO

  14. il momento forte dell’ascolto “dell’ ascolto senza memoria e senza desideri”, come dice Bion, dell’ascolto, quindi, che richiede la disponibilità ad incontrare l’altro, là dove l’altro è, nella sua paura, nella sua confusione, nella sua personale ed unica sofferenza.

  15. “ascoltare non è prestare l’orecchio, è farsi condurre là dove la parola dell’altro conduce e se poi da parte dell’altro c’è silenzio, è farsi condurre là dove quel silenzio conduce. In questo silenzio è dato reperire, per chi ha uno sguardo forte e osa guardare in faccia il dolore, la verità avvertita dal nostro cuore e sepolta dalle nostre parole. Questa verità, che si annuncia nel volto di pietra di chi soffre psicologicamente, tace per non confondersi con le altre parole”. U. Galimberti

  16. EMPATIA “nell’atto empatico io non mi identifico fino ad annullarmi nell’atto, non mi immedesimo con lui fino a perdere la differenza tra il suo vissuto e il mio, cioè non divento l’altro da me” E. Stein

  17. LE EMOZIONI DELL’OPERATORE • ….Egli potrà essere sensibile al vissuto di chi incontra nella misura in cui avrà raggiunto la capacità di identificare e di gestire adeguatamente i propri sentimenti ed emozioni.

  18. Anche nei gruppi maggiormente finalizzati al “fare” (orientati al compito) la qualità delle emozioni gioca un ruolo importantissimo: si lavora meglio in un gruppo dove il clima è favorevole e la vita emotiva è gestita appropriatamente. Gestire i propri sentimenti e non farsi gestire da essi appare perciò come una esigenza prioritaria nelle relazioni interpersonali e gruppali

  19. LE EMOZIONI DELL’OPERATORE LE TAPPE NECESSARIE PER IDENTIFICARE E GESTIRE I PROPRI SENTIMENTI • CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO MONDO EMOTIVO • ACCETTAZIONE DELLE EMOZIONI • INTEGRAZIONE DELLE EMOZIONI E DEI SENTIMENTI • ESPRESSIONE DEI SENTIMENTI E DELLE EMOZIONI

  20. STATI D’ANIMO FONDAMENTALI: RABBIA TRISTEZZA PAURA GIOIA

  21. BIBLIOGRAFIA • P. Watzlawick,J.H. Beavin, D.D.Jackson, LA PRAGMATIVA DELLA COMUNICAZIONE. Casa Editrice Astrolabio • A.Brusco, S.MARINELLI,INIZIAZIONE AL DIALOGO E ALLA RELAZIONE D’AIUTO. Il Segno editrice • G.Artioli, R.Montanari,A.Saffioti, COUNSELING E PROFESSIONE INFERMIERISTICA . Edizioni Carocci Faber • C.Steiner, L’A.B.C. DES EMOTIONS . Inter editions • A.Di Fabio COUNSELING E RELAZIONE D’AIUTO.Edizioni Giunti Firenze • S.Bonino,A.Lo Coco, F.Tani,EMPATIA.EDIZIONI Giunti Firenze

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