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Domanda, Offerta e Prezzi

Domanda, Offerta e Prezzi. Compratori e Venditori scambiano beni e servizi. Come si determinano le quantità scambiate e i prezzi praticati?. La domanda: gli individui e le loro motivazioni.

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Domanda, Offerta e Prezzi

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Presentation Transcript


  1. Domanda, Offerta e Prezzi Compratori e Venditori scambiano beni e servizi. Come si determinano le quantità scambiate e i prezzi praticati?

  2. La domanda: gli individui e le loro motivazioni • La teoria della domanda è fondata sull’ipotesi che gli individui destinino il proprio reddito all’acquisto di beni cercando di trarre la massima soddisfazione dalle proprie scelte. • La quantità di un bene che un individuo desideraacquistare dipende da alcune variabili: • Il prezzo • Il prezzo di altri beni • Il reddito o la ricchezza del consumatore • I gusti del consumatore • Fattori individuali e ambientali

  3. La funzione di domanda • Dove : • qdn è la quantità domandata del bene n • pn è il prezzo del bene n • p1,…, pn-1 è una notazione sintetica che indica i prezzi di tutti gli altri beni • Y reddito • S altri fattori residuali (n. componenti famiglia, periodo dell’anno, cultura)

  4. La domanda: gli individui e le loro motivazioni • Non è capire l’effetto di ciascuna variabile sulla quantità domandata se le facciamo variare contemporaneamente. • Si procede allora tenendo costanti tutte le variabili tranne una (ceteris paribus). • Applicando la procedura per ciascuna variabile alla fine possiamo sommare i singoli effetti.

  5. Domanda e Prezzo • La teoria della domanda mira a determinare la relazione esistente tra prezzo e quantità domandate. Dunque teniamo ferme tutte le altre variabili e facciamo variare solo il prezzo. • Una delle ipotesi fondanti della teoria economica è che quanto minore è il prezzo di un bene, tanto maggiore è la quantità che ne verra domandata, a parità di tutte le altre condizioni.

  6. Domanda e Prezzo • L’ipotesi dunque è che esista una relazione negative tra prezzo il prezzo di un bene e la quantità domandata (Legge della Domanda). • Perchè? • In generale uno stesso bisogno può essere soddisfatto da beni diversi….

  7. Domanda e Prezzo • Supponiamo che il prezzo del bene aumenti: • Alcuni consumatori smetteranno di acquistarlo del tutto • Altri ne compreranno una quantità inferiore • Altri ancora terranno invariate le loro abitudini di consumo • L’effetto totale è una riduzione della quantità domandata.

  8. Domanda e Prezzo • Supponiamo che il prezzo del bene dimuisca: • Il bene diviene un mezzo più conveniente per la soddisfazione di un dato bisogno. • I consumatori ne acquisteranno una quantità maggiore e diminuiranno gli acquisti per i beni il cui prezzo non è sceso. • L’effetto totale è un aumento della quantità domandata.

  9. La curva di domanda e la scheda di domanda • La scheda di domanda è uno dei modi di rappresentare la relazione tra prezzo e quantità domandata. • E’ una tabulazione numerica che mostra la quantità che viene domandata a dati prezzi.

  10. Una curva di domanda con pendenzanegativa mette in relazionela quantità domandata e il prezzo P Q A 5 9 B 4 10 C 3 12 D 2 15 E 1 20

  11. Un’incongruenza: • Perchè P appare sull’asse delle ordinate (y) tradizionalmente destinato alla variabile dipendente? La teoria dei mercati concorrenziali di L. Walras (1834-1910) considera la quantità come variabile dipendente, mentre l’analisi grafica, resa popolare da A. Marshall (1842-1924) sottintende una teoria in cui il prezzo è la variabile dipendente. Gli economisti usano la teoria di Walras insieme alla rappresentazione grafica di Marshall.

  12. Domanda individuale e domanda di mercato • La scheda di domanda e la curva che ne deriva possono essere riferite al comportamento di un singolo consumatore o all’insieme dei consumantori (il mercato). • Per passare dalla scheda/curva di domanda individuale a quella di mercato occorre sommare le quantità domandate per ogni livello di prezzo.

  13. Dalla domanda individuale a quella di mercato: Attenzione si sommano le quantità e non i prezzi!!!!!!!!!!!!!!

  14. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus • Una curva di domanda si sposta in una nuova posizione in riposta al cambiamento di una delle variabili tenute costanti quando si è disegnata la curva originale. • Per esempio un aumento del reddito….

  15. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus:Una scheda di domanda

  16. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus:La relativa curva di domanda

  17. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus: • Il reddito: a fronte di un aumento di reddito, ipotizzando che i consumatori spendano il maggior reddito acquisito, a parità di prezzi acquisteranno una maggiore quantità di beni (e viceversa).

  18. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus: • I prezzi degli altri beni: La legge di domanda recita che quanto più è basso il prezzo di un prodotto, tanto più economico esso diviene rispetto a beni che soddisfano il medesimo bisogno (cd. beni sostituti). • Ne segue che l’aumento del prezzo di un sostituto di un bene lo rende relativamente più conveniente e ne sposta la domanda verso destra (e viceversa).

  19. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus: • Le variazioni delle condizioni ambientali • Le variazioni dei gusti • Le variazioni nella distribuzione dei redditi.

  20. In generale • qualsiasi cambiamento che fa aumentare la quantità di bene che i consumatori desiderano acquistare a ciascun livello di prezzo sposterà verso destra la curva di domanda, ogni cambiamento che fa diminuire la quantità domandata sposterà la curva di domanda verso sinistra.

  21. Da ricordare... • La curva di domanda è una parte del modello che ci permette di spiegare come il mercato tramite i prezzi mette in relazione acquirenti e venditori. • In particolare, la domanda di un bene mette in relazione prezzi e quantità domandate mantenendo costanti tutti gli altri elementi.

  22. Prezzi e quantità sono in relazione inversa: la curva di domanda è inclinata negativamente per quasi tutti i beni a causa dell’operare dell’effetto di reddito e dell’effetto di sostituzione. • Non confondere le variazioni della quantità domandata (varia il prezzo e tutti gli altri elementi sono costanti) con le variazioni della domanda (cambiano gli elementi che la determinano)

  23. Di solito si fa riferimento alla domanda di mercato di un bene, cioè alla somma orizzontale delle quantità domandate per ciascun livello di prezzo.

  24. L’offerta le caratteristiche dei produttori • Sono imprese • Le imprese prendono decisioni coerenti come se fossero un unico individuo. • Le imprese assumono lavoratori, acquistano materie prime e impiegano capitale fisico per produrre beni e servizi per i consumatori. • Le imprese prendono le loro decisioni al fine di conseguire il livello di profitto più elevato possibile.

  25. La natura dell’offerta • L’offerta è la quantità di un bene che le imprese possono o desiderano immettere sul mercato. • L’offerta è un flusso desiderato; ovvero la quantità di bene che le imprese desiderano vendere.

  26. Le determinanti dell’offerta • Il prezzo del bene prodotto: ceteris paribus tanto più è elevato il prezzo del prodotto tanto maggiore è la quantità che le imprese desiderano offrire (la ragione di questo comportamento è legata ai costi di produzione) • I prezzi dei fattori di produzione • Lo stato della tecnologia

  27. La funzione di offerta • Dove q0n è la qunatità offerta del bene n, • pn è il suo prezzo • F1 , …, Fm sono i prezzi dei fattori utilizzati nella produzione

  28. Offerta e prezzo • La quantità offerta è legata da una relazione positiva al prezzo del bene stesso. • I costi variano al variare della produzione. In particolare si assume che produrre un’unità in più (marginale) del bene incrementi il costo di produzione rispetto all’unità precedente. • Dunque sono necessari prezzi sempre più elevati per indurre le imprese a produrre una maggiore quantità di bene.

  29. Scheda di offerta

  30. La curva di offerta mette in relazionela quantità offerta e il prezzo

  31. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus • Una curva di offerta si sposta in una nuova posizione in riposta al cambiamento di una delle variabili tenute costanti quando si è disegnata la curva originale. • Uno spostamento della curva di offerta significa che, a ogni livello di prezzo, viene offerta una quantità differente dalla precedente.

  32. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus • Il prezzo dei fattori (input): tanto più è alto il prezzo di un fattore utilizzato nella produzione, tanto più basso sarà il profitto derivante da quel prodotto. Dunque, tanto più sono costosi gli input, tanto inferiore sarà la quantità che le imprese desiderano offrire per ogni livello di prezzo.

  33. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus • La tecnologia: la quantità prodotta dipende dalle tecnologie disponibili in un dato istante. Un’innovazione tecnologica che fa diminuire i costi di produzione e aumentare i profitti dell’impresa sposta verso destra la curva di offerta.

  34. Abbandoniamo l’ipotesi ceteris paribus L’aumento del prezzo di un input Un’innovazione tecnologica

  35. Da ricordare... • La curva di offerta di un bene è una parte del modello che ci permette di spiegare come il mercato tramite i prezzi mette in relazione acquirenti e venditori. • La scheda di offerta mette in relazione il prezzo di un bene con la quantità che i venditori desiderano offrire mantenendo costanti tutti gli altri fattori.

  36. La relazione è diretta: la curva di offerta è inclinata positivamente a causa della presenza di rendimenti decrescenti. • Non confondere variazioni della quantità offerta (dovute a cambiamenti nei prezzi) con variazioni dell’offerta (dovute a cambiamenti negli elementi che determinano l’offerta).

  37. Di solito si fa riferimento all’offerta di mercato cioè alla somma orizzontale della quantità offerta da ciascuna impresa per ogni livello di prezzo.

  38. La determinazione del prezzo • La costruzione delle curve di domanda e offerta ci permette di esprimere in maniera semplificata il modo in cui venditori e compratori si incontrano per scambiare beni. • La teoria economica si occupa di capire quale sia il prezzo che rende uguale la quantità che il compratori desiderano acquistare e i venditori (le imprese) desiderano vendere. • Tale prezzo viene chiamato prezzo di equilibrio

  39. L’equilibrio di mercato • Si ha equilibrio quando la quantità domandata è uguale alla quantità offerta.

  40. Come si raggiunge l’equilibrio?

  41. Come si raggiunge l’equilibrio? • Nel nostro modello la variabile indipendente è il prezzo. Se la quantità domandata (qd) è diversa da quella offerta (qo) il prezzo varierà in modo da ridurre la differenza. Quando • Se qd > qo si ha un eccesso di domanda • Se qd > qo si ha un eccesso di offerta

  42. L’equilibrio di mercato è datodal punto di intersezionedelle curve di domanda e offerta

  43. Come si raggiunge l’equilibrio?La legge di aggiustamento del prezzo • Se vi è un eccesso di offerta le imprese non riescono a vendere la quantità che hanno prodotto al prezzo corrente. • Le imprese potrebbero pensare di introdurre sconti o promozioni. • I compratori invece osservando beni invenduti potrebbero ridurre la loro disponibilità a pagare per ottenerli. • Per una o entrambe di queste ragioni il prezzo scenderà

  44. Come si raggiunge l’equilibrio?La legge di aggiustamento del prezzo • Se vi è un eccesso di domanda i compratori non riescono ad acquistare - al prezzo corrente – la quantità desiderata di beni. • I compratori potrebbero aumentare la loro disponibilità a pagare pur di ottenere il bene. • I venditori non possono in breve tempo cambiare i metodi di produzione al fine di accontentare i compratori, dunque potrebbero aumentare i prezzi per guadagnare di più. • Per una o entrambe di queste ragioni il prezzo salirà.

  45. Come si raggiunge l’equilibrio?La legge di aggiustamento del prezzo • La legge di aggiustamento sintetizza il funzionamento dei mercati: La scarsità dei beni tende a far aumentare il loro prezzo mentre l’eccedenza tende a provocare un ribasso del prezzo. Questa legge tende ad assicurare la stabilitàdel mercato. Ogni qualvolta il prezzo corrente non è quello che rende qd=qo il prezzo si muoverà verso il prezzo di equilibrio (anzichè in direzione opposta).

  46. Come si raggiunge l’equilibrio?

  47. Da ricordare... • Conoscendo i gusti dei consumatori, il loro reddito, i prezzi di beni sostituti (eccetera!) e le quantità di un bene che i consumatori desiderano acquistare per ogni livello di prezzo possiamo tracciare una curva di domanda.

  48. Conoscendo la tecnologie, i costi di produzione e la quantità che le imprese desiderano offrire per ogni livello di prezzo posso tracciare una curva di offerta. • L’intersezione tra le due curve eguaglia quantità domandata e quantità offerta: è l’equilibrio di mercato • In questo modello il mercato è in grado di raggiungere da solo l’equilibrio riassorbendo eccessi di offerta e di domanda.

  49. L’analisi della domanda e dell’offertaImplicazioni • Vi è un solo prezzo al quale la qd=qo : l’equilibrio è unico. • Solo al prezzo di equilibrio il prezzo di mercato rimane costante • Quando le curve di domanda e offerta si spostano, la quantità e il prezzo di equilibrio si modificano. • Il mercato è stabile nel senso che esistono forze che muovono il prezzo verso il suo livello di equilibrio.

  50. L’analisi della domanda e dell’offertaLa statica comparata • Si parte da una condizione di equilibrio. • Si ipotizza un cambiamento nelle condizioni iniziali. • Si individua un nuovo equilibrio. • Si confrontano i due equilibri.

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