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Gli incubi fanno fatica ad andar via e le favole fanno presto a scomparire

Gli incubi fanno fatica ad andar via e le favole fanno presto a scomparire. E’ la realtà il luogo in cui viviamo. E’ la realtà l’unica cosa che può cambiare. Se noi lo vorremo succederà.

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Gli incubi fanno fatica ad andar via e le favole fanno presto a scomparire

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Presentation Transcript


  1. Gli incubi fanno fatica ad andar via e le favole fanno presto a scomparire E’ la realtà il luogo in cui viviamo. E’ la realtà l’unica cosa che può cambiare. Se noi lo vorremo succederà

  2. Con queste parole Veltroni concludeva il suo lungo e appassionato intervento al Lingotto. Con questi sentimenti, dopo una lunga e avvincente campagna elettorale condotta con passione ed energia dal nostro segretario nazionale Bersani e dai suoi più stretti collaboratori, all’’insegna di << un voto per la tua città, un voto per il paese>>, abbiamo vissuto con trepidazione nel pomeriggio del 16 maggio i risultati delle elezioni amministrative, in circa un quarto dell’intero elettorato, tra cui quattro grandi città: Torino, Milano, Bologna e Napoli.

  3. I trend della maggioranza in quattro città, rispetto alle regionali 2010 • PDL: • Milano da 36,0%, a 28,7% • Torino da 21,8%, a 18,3% • Bologna da 25,1%, a 16,6% • Napoli da 33,8%, a 23,8% • Lega NORD: • Milano da 14,5%, a 9,6% • Varese da 26,7%, a 24,1% • Torino da 10,1%, a 6,8 • Bologna da 8,6% , a 10,7%

  4. Prima considerazione Finalmente il PDL inizia un trend negativo, generalmente in tutte le zone d’Italia, e questo è abbastanza spiegabile data la sua politica populista e fallimentare che non può durare a lungo, ma contemporaneamente e questo è il fatto nuovo e significativo, si assiste a un sensibile calo di suffragi della Lega Nord. Questo certamente anche perché il forte indirizzo dato dalla politica del nostro Partito, che ha teso a mettere in evidenza il duplice volto della Lega, che mentre lamenta Roma ladrona , nello stesso tempo ha tenuto il sacco a tutte le peggiori leggi ad personam approvate per salvare l’imperatore dai processi che lo inseguono, comincia a dare i suoi frutti.. Ciò ha comportato un diffuso malcontento nei sostenitori della stessa Lega, che a Radio Padania manifestano continuamente il loro malcontento, che ha indotto anche Bossi a sostenere che la Lega non affonderà con il PDL.

  5. IL bilancio dei risultati del 15-16 maggioCOMUNI CAPOLUOGO • Al centrosinistra 13 Al centro destra :4 • Savona Latina • Torino Caserta • Bologna Catanzaro • Ravenna Reggio Calabria • Fermo • Siena • Arezzo Al ballottagio: 13 • Barletta • Benevento • Salerno • Olbia • Carbonia • Villacidro

  6. PROVINCE • Al centrosinistra:3 Al centrodestra:2 • Ravenna Treviso • Lucca Campobasso • Gorizia • Al ballottaggio:6 • Vercelli, Trieste, Pavia, Mantova, Macerata, Reggio Calabria

  7. COMUNI • Al ballottaggio: 13. • Milano • Novara • Varese • Trieste • Pordenone • Rovigo • Rimini • Grosseto • Napoli • Cosenza • Crotone • Cagliari • Iglesias

  8. Le giunte uscenti • Comuni capoluogo: • Centrosinistra 19 • Centrodestra 10 • Lista civica 1 • Province: • Centrosinistra 7 • Centrodestra 4

  9. Considerazioni • La campagna elettorale portata avanti da Berlusconi, imperniata su continue offese alla magistratura, e in particolare ai PM di Milano paragonati alle BR, disegnata come un cancro da estirpare, al vittimismo persecutorio nei suoi confronti, a cercare perfino di ridurre i poteri del Presidente della Repubblica, che a suo dire gli impedisce di svolgere la sua politica, a fare quasi un plebiscito sul suo governo e sulla sua persona, ad accusare di terrorismo una persona per bene e stimata come Pisapia, candidato Sindaco dal centrosinistra a Milano, senza affrontare i problemi dei vari territori, non ha pagato. Questo specialmente se si raffronta con i temi svolti dai candidati del centrosinistra, generalmente usciti vincitori dalle primarie, tutti tesi ad illustrare i programmi concreti per risolvere i problemi delle varie città, con la debolezza del candidato di destra Moratti, che riscuote pochissimo credito a Milano, ove come Sindaco uscente è stata perfino assente al 93% delle sedute del Consiglio comunale.

  10. Con i programmi seri la gente ha riscoperto la politica. Perché quel che è mancato in Italia, in questo periodo di governo berlusconiano è proprio la politica per i cittadini. Entrato a Palazzo Chigi con una maggioranza che non ha riscontri grazie al << porcellum>>, il Premier l’ha distrutta in poco tempo, così come aveva fatto in precedenza con Bossi. Ha cercato di rimediare comprando singoli parlamentari in offerta speciale, quasi prendi 3 paghi 2, garantendosi così i numeri per leggi <<ad personam>> confezionate per tagliare prescrizioni, e allungare i processi, in modo da sfuggire ai suoi giudici, e al principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

  11. Ma oltre i numeri non ha saputo costruire una strategia, un’alleanza e soprattutto una politica, perché queste cose non sono in vendita sul mercato. • Il risultato è un Paese non governato, senza politica estera, senza credibilità internazionale, con una politica economica che bypassa il Premier , prigioniero di un mantra che oscilla tra il negazionismo della crisi, inventata dai soliti catastrofisti, dalla mancata crescita colpa degli eventi internazionali, e non della sua politica fallimentare, e il velleitarismo liberista del taglio delle tasse, promesso dal 1994 e mai attuato.

  12. Il vento che soffia dal Nord pare cambiato e investe l’Italia tutta • Questa volta gli italiani o almeno gran parte di essi, non hanno creduto alle favole del grande imbonitore, hanno preferito scegliere i candidati del centrosinistra, generalmente usciti dalle primarie, che se fatte bene danno un valore aggiunto ai vari candidati, che hanno saputo parlare dei problemi della gente. Che hanno dimostrato di conoscere i problemi delle città, e che insieme al nostro Partito, con tenacia, perseveranza, fiducia e fatica stanno costruendo una alternativa per andare oltre Berlusconi. Per costruire una proposta per l’Italia, per ricostruire muri portanti della casa comune, e del vivere civile, che abbia un profilo riformatore riconoscibile, senza paura di rischiare, rivolto a conquistare alla fine il governo del Paese, e attraverso i prossimi ballottaggi molte città. Con la speranza e la fiducia che tutto ciò possa rappresentare una vera svolta definitiva della cruda realtà che attraversiamo, specialmente se continueremo a lavorare uniti per la nostra strada senza ricercare inutili scorciatoie.

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