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La scrittura prima e dopo la rete

La scrittura prima e dopo la rete. Comunicazione e linguaggio: prospettive interdisciplinari Università di Roma Tre d.fiormonte@mclink.it. Le architetture dell’informazione scritta. Introduzione. I temi / le domande di questo corso.

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La scrittura prima e dopo la rete

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Presentation Transcript


  1. La scrittura prima e dopo la rete Comunicazione e linguaggio: prospettive interdisciplinari Università di Roma Tre d.fiormonte@mclink.it

  2. Le architetture dell’informazione scritta Introduzione

  3. I temi / le domande di questo corso • Quali sono e come si sono evolute le forme e le strutture del testo? • Come influiscono sugli aspetti cognitivi della lettura/scrittura? • Che cosa cambia nella “forma del testo” con la rete? “Il fatto di essere in grado di prefigurarsi fin dall’inizio i cosiddetti aspetti formali [della scrittura], comporta una maggiore acquisizione da parte dell’autore di responsabilità e di consapevolezze complessive”, Farsi un libro…

  4. Trascrizione/pubblicazione: I-XV sec.

  5. Edizione: XVI-XX sec.

  6. Pubblicazione elettronica: XX-…

  7. Televisione Stampa Rete Immagine, suono, movimento Testo e immagini Testo e immagini (possibile suono e movimento) Tempo obbligato(tempo di visione-ascolto determinato dall’emittente) Tempo soggettivo(tempo di lettura deciso da chi legge) Tempo soggettivo(tempo di lettura deciso da chi legge) Ricezione passiva Lettura attiva Lettura e ricerca attiva Scarsa possibilitàdi approfondimento Buona possibilitàdi approfondimento Possibilità molto estesadi approfondimento Tempo limitato Tempo illimitato Tempo illimitato Ora o mai più(basta un momentodi distrazionee il messaggio, se non saràripetuto quando la stessapersona è in ascolto,è perduto per sempre) Possibilità di ritornare(fino a quando si conservaun libro, un giornaleo una rivista – o un ritaglioo una fotocopia) Possibilità di ritornaresenza limiti di tempo(finché un testo rimane in retepossiamo sempre ritrovarlo,anche se non l’abbiamoconservato “su carta”o nella memoriadel nostro computer) Visione spesso collettiva Lettura individuale Lettura individuale Difficilmente conservabile(quasi nessuno registra) Facilmente conservabile Facilmente conservabile

  8. Dal volumen alla pagina Parte I

  9. I supporti antichi • Volumen - 6-10 metri scritto in colonne parallele, ogni pagina racchiude 300-1.350 segni • Non può contenere più di un’opera completa (spesso meno) • Scriptio continua • Lettura come performance • Leggere vuol dire spesso emendare, cioè interpretare e correggere la propria copia del testo • Codex – quaderni di fogli scritti su due facciate • L’aggregazione di testi all’interno di un unico supporto determina la formazione dei dispositivi “editoriali” • “Scrittura comune”, divisione delle parole, punteggiatura • Nascita degli standard (litterae absolutae)

  10. Volumen, rotulus, codex

  11. Punteggiatura e supporti • La punteggiatura nasce per due scopi principali: • Funzione segmentatrice (comprendere il senso) • Funzione pausativa (seguire la respirazione) • Nelle testimonianze epigrafiche non vi sono segni di punteggiatura: noi moderni traduciamo la punteggiatura latina • Per i Romani, i primi segni di interpunzione sono “segni del silenzio”…

  12. Evoluzione della punteggiatura • Positurae / distinctiones: • Comma, colon, periodos • In origine (per i greci) indicavano parti del discorso • Per i latini indicano pause e inflessioni • A seconda dell’intensità della pausa, erano rappresentate graficamente con un punto in tre posizioni distinte: alta, media, bassa • Il passaggio dalle positurae alla punteggiatura moderna non è immediato • Il termine sintassi compare con i grammatici tardo-antichi

  13. Punteggiatura e significato • S. Agostino, De civitate Dei, lb. XVI (copia del IX sec.) • Il punto e virgola moderno è qui usato per il punctus versus, che segnala fine della sententia, il punto indica pausa interna ; sicut ipsa eiusdem noe. & uinee plantatio & ex eius fructu inebriato. & dormientis nudatio. & qui ibi cetera facta atque conscripta sunt propheticis [s]unt grauidata sensibus. & velata tegminibus. Sed nunc rerum effectu iam [in] posteris consecuto que operta fuerant satis aperta sunt ; così anche la piantagione della vigna dello stesso Noè e la sua ebbrezza indotta dal frutto. e la nudità mentre dormiva. e le altre azioni fatte e scritte in quel tempo sono tutte gravide di significati profetici. e velate da veli misteriosi. ma per effetto degli eventi successivi le cose nascoste sono sufficientemente rivelate;

  14. Punteggiatura e significato/2 • Nella copia considerata inebriatio separa la piantagione della vigna e l’ubriachezza di Noè dagli eventi legati alla sua nudità • Il segno interpuntivo dopo sensibus distingue fra profezia e mistero, identificandoli come concetti diversi • La pausa breve dopo tegminibus (“coperture”) si riferisce a tutti questi eventi […], alla rivelazione del loro significato profetico e misterioso ad opera degli avvenimenti successivi • L’enfasi posta su su questa interpretazione indica che i vari eventi, e il processo mediante il quale il loro senso è stato rivelato, sono parte di un unico continuum temporale: l’eternità • La punteggiatura enfatizza le rime inebriatio/nudatio, sensibus/tegminibus • la lettura del passo come un’unica sententia autorizza l’emergere di corrispondenze tra le nozioni di frutto/effetto /significato/profezia, e di parallelismi fra idee contrastanti nei gruppi nudità/velato, nascosto/rivelato

  15. Tratti evolutivi e nuove esigenze ortografiche • Gli accenti aiutano la lettura e la pronunzia; per es. dal secolo XII l’accento è usato per distinguere la lettera i dalle lettere simili • I punti geminati “. .” rappresentano i nomi propri delle persone non nominate effettivamente, ma indicate per titolo, ecc. • Il trattino di congiunzione (semipunctus) per le parole spezzate è raro fino al sec. XI • I punti scritti sopra le parole segnalano espunzione • Le parentesi come “figura” sono note, ma il segno appare dopo il II sec. d.c.

  16. La transizione alla stampa • La stampa come modello di transizione: ars artificialiter scribendi • La rivoluzione del XVI sec. (Aldo Manuzio) • Il fruitore e gli elementi “intermediari” • Copertina, frontespizio, titolo, capitolo, paragrafo, nota… • È attraverso il paratesto che il resto diventa libro. Più che di un limite o di una frontiera assoluta, si tratta di una soglia… o nella parole di Borges di un vestibolo • Il margine: “frangia del testo stampato che in realtà dirige tutta la lettura”… • McKenzie: “Le forme determinano il senso”

  17. Parte II Dal monitor al portale Esempi di continuità e discontinuità nelle forme della comunicazione scritta

  18. Le fasi della scrittura digitale • Word processor • gestione informatizzata del mondo di carta • Riproducibilità / monodimensionalità / sequenzialità / gerarchie • Ipertesto • Rottura della linearità, incorniciamento • Compresenza di codici, pluridimensionalità • Scritture di rete e scritture collettive • Interattività, multimedialità, multi-autorialità, attenzione al ruolo del destinatario • Web: dai blog al ritorno della retorica (paratesti e microcontent)

  19. La dialettica monitor/pagina

  20. Il dialogo testo-immagini nella stampa

  21. La stampa sbarca sul Web

  22. La stampa sbarca sul Web (2)

  23. La stampa sbarca sul Web (2b)

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