1 / 38

Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 5

Capitolo 5. Forme di mercato. La distinzione tra le diverse forme di mercato La determinazione dell’equilibrio di concorrenza perfetta sia di breve sia di lungo periodo La descrizione del monopolio e la determinazione dell’equilibrio

natara
Download Presentation

Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 5

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Capitolo 5. Forme di mercato • La distinzione tra le diverse forme di mercato • La determinazione dell’equilibrio di concorrenza perfetta sia di breve sia di lungo periodo • La descrizione del monopolio e la determinazione dell’equilibrio • La differenziazione dei beni e la concorrenza monopolistica: determinazione dell’equilibrio di breve e di lungo periodo • L’equilibrio in un oligopolio nel caso sia di collusione sia di non collusione • Un confronto tra le implicazioni delle diverse forme di mercato sul benessere sociale Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  2. Quanta concorrenza deve affrontare un’impresa? • Le forme di mercato sono distinte in base ai seguenti parametri • Grado di libertà con cui nuove imprese possono entrare nell’industria • Natura del prodotto • Grado di controllo sul prezzo da parte delle imprese Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  3. Classificazione delle forme di mercato • All’estremo del massimo grado di concorrenza c’è la concorrenza perfetta (completa libertà di entrata, prodotto omogeneo, nessun grado di controllo da parte delle imprese sul prezzo) • All’estremo opposto c’è il monopolio (presenza di barriere all’entrata, prodotto unico, massimo grado di controllo sul prezzo da parte del monopolista) • Situazioni intermedie sono date dalla concorrenza monopolistica (libertà di entrata, prodotto differenziato) e dall’oligopolio (barriere all’entrata, prodotto differenziato o omogeneo) Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  4. Le ipotesi della concorrenza perfetta Le ipotesi fondamentali sono quattro Esiste un numero molto elevato di imprese Il prodotto è omogeneo C’è perfetta informazione Le imprese e i loro clienti sono price-takers Esiste completa libertà di entrata e uscita Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  5. Equilibrio di breve periodo Il prezzo di equilibrio dell’industria, pe, si determina in corrispondenza dell’intersezione tra la domanda e l’offerta di mercato p S pe D Qe Q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  6. Equilibrio di breve periodo • L’impresa è price-taker la sua curva di domanda è orizzontale in corrispondenza di pe. La condizione di massimo profitto è data da RMG=p=CMG In corrispondenza dell’equilibrio l’impresa consegue un extraprofitto (area tratteggiata) Nel breve periodo non vi è tempo per l’entrata di nuove imprese p CMG CME pe qe Q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  7. Curva di offerta di breve periodo Nel breve periodo la curva di offerta dell’impresa coincide con il tratto crescente della curva di costo marginale (nella parte in cui questo è superiore alla curva di costo variabile medio) p S p CMG p3 CVME p2 p1 D3 D2 D1 Q q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  8. L’equilibrio di lungo periodo La presenza di extraprofitti incoraggia nuove imprese a entrare nell’industria e/o quelle esistenti a produrre di più  si determina uno spostamento della curva di offerta dell’industria che provoca una diminuzione del prezzo fino a che le imprese otterranno solo profitti normali S1 p p SL CMELP p1 pL D Q qL q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  9. Vantaggi della concorrenza perfetta • Il prezzo è uguale al costo marginale • Nel lungo periodo le imprese ottengono solo profitti normali  il prezzo è al livello minimo possibile • Le imprese inefficienti saranno costrette a lasciare il mercato Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  10. Cosa succede quando sul mercato opera una sola impresa? Si ha monopolio quando nell’industria opera una sola impresa (anche se i confini di industria possono essere arbitrari). Affinché un’impresa mantenga la propria posizione di monopolista ci devono essere barriere all’entrata sufficientemente elevate. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  11. Barriere all’entrata • Possono assumere forme diverse • Economie di scala • Economie di rete • Economie di varietà • Differenziazione del prodotto e fedeltà alla marca • Costi inferiori per l’impresa già esistente • Proprietà o controllo di importanti fattori di produzione oppure delle reti di vendita al dettaglio o all’ingrosso • Protezione legale • Fusioni e acquisizioni • Tattiche aggressive queste ultime si basano su una minaccia credibile di comportamento aggressivo da parte del monopolista Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  12. Equilibrio in monopolio La curva di domanda dell’impresa coincide con la domanda di mercato  variando la quantità offerta l’impresa è in grado di influenzare il prezzo La condizione di massimo profitto è RMG=CMG L’extraprofitto (area tratteggiata) è tanto più elevato quanto meno elastica è la domanda p CMG CME pm RMG D Qm Q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  13. Un confronto tra concorrenza e monopolio • Confronto tra equilibrio in un’industria monopolista e in una perfettamente concorrenziale (assumendo che abbiano le stesse configurazioni di costo) • nel breve periodo in concorrenza perfetta si produce un bene in quantità maggiore e a un prezzo inferiore • nel lungo periodo in concorrenza perfetta i prezzi sono al livello minimo possibile p CMG pm pc RMG D Qm Qc Q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  14. Un confronto tra concorrenza e monopolio • È probabile che le configurazioni di costo in concorrenza perfetta e in monopolio non siano uguali • I costi in monopolio possono essere superiori per via della protezione derivante dalle barriere all’entrata che non incentiva all’efficienza • I costi potrebbero essere superiori in concorrenza perfetta se il monopolista fosse in grado di sfruttare le economie di scala Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  15. Mercati contendibili L’esistenza di una minaccia di concorrenza ha un effetto simile alla concorrenza effettiva e influenza la determinazione del prezzo e della quantità di equilibrio Un mercato è perfettamente contendibile quando i costi di entrata e di uscita sono nulli Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  16. Le ipotesi della concorrenza monopolistica Esiste un numero piuttosto elevato di imprese Esiste libertà di entrata C’è differenziazione del prodotto Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  17. pB Equilibrio di breve periodo La condizione di massimo profitto è RMG=CMG L’extraprofitto (area tratteggiata) è tanto più elevato quanto meno elastica è la domanda  un’impresa con un prodotto molto differenziato può conseguire elevati extraprofitti nel breve periodo p CMG CME RMG pB QB Q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  18. Equilibrio di lungo periodo L’esistenza di extraprofitti incoraggia l’entrata di nuove imprese nell’industria In questo modo la domanda delle imprese già esistenti si riduce fino all’azzeramento degli extraprofitti (cioè fino a quando la domanda non è tangente al costo medio) CMGLP p CMELP pB pL RMG QL Q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  19. Concorrenza non di prezzo • In pratica le imprese che operano in concorrenza monopolistica non si limitano a fissare il prezzo e l’output, ma prendono decisioni anche su altre variabili • Sviluppo del prodotto: offrire un prodotto differenziato da quelli dei concorrenti, quindi un bene caratterizzato da bassa elasticità • Pubblicità: una pubblicità efficace provoca un aumento della domanda e la rende più anelastica Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  20. Un confronto tra concorrenza monopolistica e concorrenza perfetta • Confronto tra equilibrio di lungo periodo in un’industria in concorrenza monopolistica e in una perfettamente concorrenziale (assumendo che abbiano le stesse configurazioni di costo) • in concorrenza monopolistica si produce un bene in quantità minore e a un prezzo superiore (le imprese hanno un eccesso di capacità produttiva: producendo di più subirebbero una perdita) • non viene minimizzato il CMELP p CMELP p2 pcpL pcmL q2 q1 Q Queste differenze si attenuano all’aumentare dell’elasticità della domanda in concorrenza monopolistica Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  21. Che cosa succede se poche imprese dominano il mercato? Si ha oligopolio quando poche imprese offrono un prodotto • Vi sono diversi tipi di oligopolio e diversi comportamenti delle imprese oligopoliste • Le imprese possono offrire un prodotto omogeneo oppure differenziato • Le imprese possono colludere oppure competere Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  22. Le caratteristiche dell’oligopolio • Interdipendenza strategica tra le imprese • Presenza di barriere all’entrata Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  23. L’oligopolio collusivo Le imprese oligopoliste saranno tentate di accordarsi sui prezzi, sulle quote di mercato, ecc. per ridurre il grado di incertezza dell’industria  in questo modo esse cercano di evitare una possibile concorrenza di prezzo e la pubblicità comparativa, e quindi il rischio di una riduzione dei profitti Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  24. Cartello Un accordo collusivo formale è noto come cartello. Le imprese partecipanti costituiscono una sorta di monopolio: esse si accordano e fissano un prezzo per massimizzare i profitti congiunti. Quindi si spartiscono il mercato tramite l’assegnazione di quote (la cui somma non può superare q1) p CMGcartello dato dalla somma dei costi marginali dei componenti p1 Dindustria RMGindustria q1 q In molti paesi i cartelli sono illegali. Le imprese allora possono colludere in modo tacito Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  25. Collusione tacita • Vi sono diverse forme di collusione tacita • Leadership di prezzo dell’impresa dominante • Leadership di prezzo dell’impresa barometro • Fissazione del prezzo in base al costo medio • Esistenza di un prezzo di riferimento Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  26. Fattori che favoriscono la collusione • Ci sono poche imprese • I costi e le tecniche di produzione nell’industria sono note • Le imprese hanno costi e tecniche di produzione simili • Le imprese producono beni simili • C’è un’impresa dominante • Ci sono barriere all’entrata • Il mercato è stabile • Non ci sono leggi contrarie alla collusione Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  27. Oligopolio non collusivo • Se non è possibile colludere si potrebbe verificare una concorrenza di prezzo • Anche se c’è collusione ci sarà la tentazione di rompere l’accordo riducendo il prezzo per vendere oltre la quota assegnata In questo caso si può scatenare la reazione delle altre imprese e innescare di conseguenza una guerra di prezzo Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  28. La teoria dei giochi Studia con approccio formale l’interazione strategica tra due o più soggetti Applicando il famoso concetto di equilibrio di Nash ciascuna impresa può individuare la strategia migliore data una congettura razionale sul comportamento delle imprese rivali Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  29. La teoria dei giochi Consideriamo il gioco rappresentato nella tabella Sia X che Y possono fissare un prezzo pari a 2 o a 1,80. Nella tabella sono riportati i profitti conseguiti (payoffs) nelle due ipotesi rispettivamente da Y e da X Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  30. La teoria dei giochi • Cerchiamo di individuare per ciascuna impresa la strategia migliore data una congettura razionale sul comportamento della rivale • Strategia maximin: massimizza il payoff minimo nel nostro esempio entrambe le imprese decideranno di abbassare il prezzo a 1,80, ottenendo il payoff (8, 8) • Strategia maximax: massimizza il payoff massimo nel nostro esempio entrambe le imprese decideranno di abbassare il prezzo ottenendo il payoff (8, 8) Entrambe le strategie conducono allo stesso risultato  il payoff (8, 8) è detto equilibrio in strategie dominanti Un equilibrio in strategie dominanti è anche un equilibrio di Nash Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  31. La teoria dei giochi Sarebbe stato possibile colludere per ottenere il payoff (10, 10). Anche in questo caso per entrambe le imprese ci sarebbe stato l’incentivo a tradire l’accordo per ottenere un payoff superiore Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  32. Oligopolio non collusivo Dal momento che c’è interazione strategica, le imprese devono utilizzare al meglio le informazioni a loro disposizione sui rivali e scegliere la strategia ottimale, quella che consente loro di massimizzare il profitto A tal fine esse formulano una congettura ragionevole sulla strategia scelta dai rivali Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  33. Modello di Cournot • Considera un duopolio: due imprese che producono un bene identico • Esse scelgono simultaneamente la quantità da offrire sul mercato: l’impresa A ipotizza che B produca qB1 e sceglierà la quantitàqA1 (come indicato nella fig.) • Sulla base delle loro scelte un’autorità che gestisce il mercato individua il prezzo di equilibrio p CMGA DA1 DM RMGA1 qA1 qB1 q Nel duopolio di Cournot le imprese conseguono un profitto positivo, anche se inferiore a quello di monopolio Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  34. Modello di Bertrand Le imprese concorrono sul prezzo e non sulla quantità prodotta Se un’impresa fissa un prezzo superiore al costo marginale, essa si attende che la rivale abbassi il prezzo per catturare l’intero mercato. Per essere sicura di non perdere l’intera clientela allora essa deve praticare un prezzo pari al costo marginale. La rivale troverà conveniente fissare lo stesso prezzo  le imprese si ripartiscono il mercato in parti uguali e non realizzano alcun extra-profitto Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  35. La curva di domanda a gomito • Anche in assenza di collusione i prezzi in oligopolio possono rimanere stabili • È probabile che abbassando il prezzo un oligopolista non guadagni quote di mercato perché i rivali faranno altrettanto nel timore di perdere clienti • Al contrario se alza il prezzo l’oligopolista perderà molti clienti dal momento che i suoi rivali non lo seguiranno per accaparrarsi parte della sua quota di mercato p p1 D q1 q Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  36. L’oligopolio e i consumatori • SVANTAGGI • Prezzi elevati • Può esservi un non pieno sfruttamento delle economie di scala • Maggiore ricorso alla pubblicità • VANTAGGI • L’extraprofitto può essere usato per investire in ricerca e sviluppo • La concorrenza non di prezzo attraverso la differenziazione di prodotto consente una maggiore scelta per i consumatori Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  37. In quali circostanze le imprese possono praticare prezzi diversi a consumatori diversi? • Esistono tre tipi di discriminazione di prezzo • Discriminazione di primo grado per ogni unità di bene venduto viene applicato al consumatore il suo prezzo di riserva • Discriminazione di secondo grado ai consumatori vengono applicati prezzi diversi a seconda della quantità acquistata del bene • Discriminazione di terzo grado a diverse categorie di consumatori vengono applicati prezzi diversi Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

  38. Condizioni necessarie per praticare la discriminazione di prezzo • L’impresa non deve essere price-taker • Non ci deve essere possibilità di arbitraggio Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010Capitolo 5

More Related