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Patto di stabilità

Patto di stabilità. Il patto per i comuni sopra i 1.000 abitanti. Sommario. Parte prima: introduzione al patto di stabilità Parte seconda: obiettivo di saldo finanziario Parte terza: parametri di virtuosità Parte quarta: saldo finanziario Parte quinta: bilancio di previsione e adempimenti

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Patto di stabilità

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Presentation Transcript


  1. Patto di stabilità Il patto per i comuni sopra i 1.000 abitanti

  2. Sommario • Parte prima: introduzione al patto di stabilità • Parte seconda: obiettivo di saldo finanziario • Parte terza: parametri di virtuosità • Parte quarta: saldo finanziario • Parte quinta: bilancio di previsione e adempimenti • Parte sesta: controlli e sanzioni • Parte settima: riscontri operativi Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  3. Parte prima Introduzione al patto di stabilità

  4. Il patto di stabilità • Introduzione del patto: 1999. • Obiettivo? Partecipazione condivisa agli obiettivi nazionali. • Dal 2013 soggetti i comuni tra i 1.001 e i 5000 abitanti. • Dal 2014…tutti! Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  5. Evoluzione del patto • 2004: spese correnti nette meno entrate proprie, un saldo finanziario. • 2005/6: somma spese correnti e in conto capitale. • 2007 a oggi: saldo finanziario misto. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  6. Saldo finanziario misto • Parte corrente: differenza tra accertamenti e impegni. • Parte in conto capitale: differenza tra incassi e pagamenti. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  7. Novità anno 2012 • Estensione del patto a tutti i comuni. • Aumento dell’importo della manovra. • Criteri di virtuosità. • Modifiche al patto regionalizzato. • Estensione fattispecie sanzionate. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  8. Enti nuova istituzione • Enti istituiti dopo il 2009 soggetti al patto dal terzo anno successivo a quello della loro istituzione. • Enti istituiti negli anni 2007/8 adottano come base di calcolo le risultanze medie del biennio 2008/9 e le risultanze dell’anno 2009. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  9. Parte seconda Obiettivo di saldo finanziario

  10. Determinazione dell’obiettivo • Allegato OB/12/C…di cosa stiamo parlando? • Modello fornito dalla RGS, per i comuni con popolazione compresa tra i 1.001 e i 5.000 abitanti, da utilizzare per la determinazione dell’obiettivo di competenza mista. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  11. Fase 1: spese correnti (impegni) • Importo degli impegni di spesa corrente registrato, rispettivamente, negli anni 2006, 2007 e 2008, da conto consuntivo. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  12. Fase 1: media delle spese correnti (2006/8) • L’applicazione determina automaticamente la media della spesa corrente sostenuta dall’ente nel triennio 2006/2008. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  13. Fase 1: % da applicare alla media delle spese correnti • Le percentuali utilizzate per determinare il saldo obiettivo da applicare alla media della spesa corrente registrata negli anni 2006-2008, sono: 15,4 per cento per gli anni 2013 e successivi. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  14. Fase 1: saldo obiettivo come % data dalla spesa media • L’applicazione determina automaticamente i saldi obiettivi “provvisori”, effettuando il calcolo del valore medio della spesa corrente e applicando a quest’ultimo le percentuali individuate dalla normativa. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  15. Fase 2: riduzione dei trasferimenti erariali • L’ente deve occuparsi di inserire il valore per l’anno 2012. Il 2013 e il 2014 sono determinati automaticamente. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  16. Fase 2: saldo obiettivo al netto dei trasferimenti • Calcolo effettuato automaticamente dalla procedura e visualizzato nelle celle. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  17. Fase 3 A: % da applicare alla media delle spese correnti • Per gli enti non virtuosi in questa cella verranno riportati automaticamente i valori massimi che le percentuali potranno assumere. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  18. Fase 3 A: riduzione dei trasferimenti erariali • Vengono qui riportati automaticamente i valori individuati nella fase 2. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  19. Fase 3 A: saldo obiettivo enti non virtuosi • L’applicazione determina automaticamente il saldo obiettivo. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  20. Fase 3 B: saldo obiettivo enti virtuosi • L’applicazione determina automaticamente il saldo obiettivo. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  21. Fase 4: patto regionale verticale - definizione • Maggiori spazi di spesa ai propri enti locali compensati con un peggioramento del proprio obiettivo in termini di competenza o di cassa. • I maggiori spazi di spesa si concretizzano, per gli enti locali, in un aumento dei pagamenti in conto capitale. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  22. Fase 4: patto regionale orizzontale - definizione • I comuni che prevedono di conseguire nell’anno di riferimento, un differenziale positivo (o negativo) rispetto all’obiettivo previsto dalla normativa nazionale, possono comunicare alle regioni, l’entità degli spazi finanziari che sono disposti a cedere (o di cui necessitano) nell’esercizio in corso e le modalità di recupero (o di cessione) dei medesimi spazi nel biennio successivo. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  23. Fase 4: patto regionale verticale • L'importo comunicato dalla regione relativo ai maggiori spazi finanziari va inserito con segno negativo. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  24. Fase 4: patto regionale orizzontale • L'importo comunicato dalla regione relativo ai maggiori spazi finanziari acquisiti va inserito con segno negativo, l'importo relativo agli spazi finanziari ceduti va inserito con segno positivo. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  25. Fase 4 bis: patto nazionale orizzontale • L'importo comunicato dallo Stato relativo ai maggiori spazi finanziari acquisiti va inserito con segno negativo, l'importo relativo agli spazi finanziari ceduti va inserito con segno positivo. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  26. Fase 4: saldo obiettivo rideterminato • Saldo obiettivo determinato nelle prime tre fasi al netto delle variazioni attinenti il patto Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  27. Parte terza Parametri virtuosità

  28. Parametri di virtuosità 1/4 • Riparto dell’ammontare del concorso agli obiettivi di finanza pubblica tra i singoli enti basato su criteri di virtuosità. • Dal 2013 gli enti saranno ripartiti in quattro classi, sulla base di diversi parametri Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  29. Parametri di virtuosità 2/4 • prioritaria considerazione della convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard; • rispetto del patto di stabilità interno; • incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente dell'ente in relazione a diversi fattori; la valutazione del predetto parametro tiene conto del suo valore all'inizio della legislatura o consiliatura e delle sue variazioni nel corso delle stesse; Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  30. Parametri di virtuosità 3/4 • autonomia finanziaria; • equilibrio di parte corrente; • tasso di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale per gli enti locali; • rapporto tra gli introiti derivanti dall'effettiva partecipazione all'azione di contrasto all'evasione fiscale e i tributi erariali, per le regioni; Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  31. Parametri di virtuosità 4/4 • effettiva partecipazione degli enti locali all'azione di contrasto all'evasione fiscale; • rapporto tra le entrate di parte corrente riscosse e accertate; • operazione di dismissione di partecipazioni societarie nel rispetto della normativa vigente. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  32. Autonomia finanziaria • [Entrate tributarie (Tit.I) + Entrate extratributarie (Tit. III)] / Entrate correnti (Tit.I+II+III) • Misura il grado di autofinanziamento dell’ente mediante le entrate proprie. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  33. Equilibrio di parte corrente • Entrate correnti (Tit. I+II+III) / [Spese correnti (Tit. I) + Quote capitali rimborso mutui e prestiti (Tit. III, int. 3‐ 5)] Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  34. Clausola di salvaguardia • Per i comuni con popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 abitanti, per gli anni 2013 e successivi, a 15,8 per cento. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  35. Parte quarta Saldo finanziario misto

  36. Il saldo finanziario misto 1/2 • Il saldo obiettivo finale fungerà da controparte con il saldo finanziario misto, al fine di determinare il rispetto del patto. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  37. Il saldo finanziario misto 2/2 • Somma algebrica della differenza tra accertamenti e impegni, per la parte corrente, e dalla differenza tra incassi e pagamenti, sia in conto competenza che in conto residui, per la parte in conto capitale, al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  38. Importi da escludere nella determinazione del s.f.m. • Avanzo e fondo. • Stato di emergenza. • Grande evento. • Risorsa da UE. • Rilevazioni censuarie. • Federalismo demaniale. • Investimenti infrastrutturali. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  39. Avanzo e fondo • Tra le operazioni finali non sono da considerare né l’avanzo (o disavanzo) di amministrazione né il fondo (o deficit) di cassa. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  40. Stato di emergenza • Risorse provenienti dallo Stato e le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dai comuni. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  41. Stato di emergenza: entrate • Risorse provenienti dal bilancio dello Stato (e non anche da altre fonti) registrate successivamente al 31 dicembre 2008. • Anche le risorse statali trasferite per il tramite delle regioni. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  42. Stato di emergenza: spese 1/3 • Impegni di parte corrente e i pagamenti in conto capitale, disposti su risorse registrate successivamente al 31 dicembre 2008. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  43. Stato di emergenza: spese 2/3 • Le sole spese effettuate a valere sui trasferimenti del bilancio dello Stato. • L’esclusione opera anche se le spese sono effettuate in più anni e, comunque, nei limiti complessivi delle risorse assegnate e/o incassate. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  44. Stato di emergenza: spese 3/3 • Le spese sono escluse anche successivamente alla revoca dello stato di emergenza, purché nei limiti delle relative entrate accertate (di parte corrente) o incassate (per la parte capitale). • Esclusione di mutui e prestiti con oneri di ammortamento ad intero carico dello Stato. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  45. Grande evento • Sono equiparati agli interventi effettuati in stato di emergenza. • Entrate e spese nei soli limiti dei correlati trasferimenti a carico del bilancio dello Stato registrati successivamente al 31 dicembre 2008. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  46. Risorse da UE • Risorse provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione europea. • L’esclusione delle spese opera anche se esse sono effettuate in più anni, purché nei limiti complessivi delle medesime risorse e relative a entrate registrate successivamente al 2008. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  47. Rilevazioni censuarie • Risorse trasferite dall’ISTAT e le relative spese per la progettazione e l’esecuzione dei censimenti, nei limiti delle stesse risorse trasferite dall’ISTAT. • Anche censimento agricoltura. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  48. Federalismo demaniale • Alle procedure di spesa relative ai beni trasferiti non si applicano i vincoli relativi al rispetto del patto di stabilità interno, per un importo corrispondente alle spese già sostenute dallo Stato per la gestione e la manutenzione dei beni trasferiti. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  49. Investimenti infrastrutturali • Per gli anni 2013 e 2014, le spese per investimenti infrastrutturali nei limiti definiti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Introduzione al patto di stabilità – O.D.C. Torino 7 novembre 2012

  50. Parte quinta Bilancio di previsione e adempimenti

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