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Un curriculum per le competenze

Un curriculum per le competenze. Un curriculum per le competenze. Parte I – definizioni di competenze Parte II – progettare per competenze Parte III – la dimensione valutativa. Un curriculum per le competenze. Parte I

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Un curriculum per le competenze

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  1. Un curriculum per le competenze dirigente scolastico antonio sapio

  2. Un curriculum per le competenze • Parte I – definizioni di competenze • Parte II – progettare per competenze • Parte III – la dimensione valutativa dirigente scolastico antonio sapio

  3. Un curriculum per le competenze Parte I Definizioni di competenze dirigente scolastico antonio sapio

  4. Competenza: ridefinire il concetto è difficile formulare una definizione univoca, completa, esaustiva; una definizione è il risultato di analisi/sintesi semantiche e pragmatico-sintattiche; è un concetto polisemico che segue un’evoluzione storico-sociale; diventa opportuna l’integrazione con contributi provenienti dal mondo aziendale dirigente scolastico antonio sapio

  5. COMPETENZEuna definizione Patrimonio complesso di conoscenze, abilità e risorse individuali di cui un soggetto dispone per realizzare il proprio sviluppo personale, per affrontare in modo efficace l’inserimento socioculturale e lavorativo. Dip. Comunicazione e Ricerca Sociale – Sapienza dirigente scolastico antonio sapio

  6. CompetenzaEtimologia del termine • Il termine "Competenza" deriva dal verbo latino competere, (da cum e petere “chiedere, dirigersi a” (Dizionario Devoto-Oli,2005) che significa andare insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare ad un obiettivo comune, nonché finire insieme, incontrarsi, corrispondere, coincidere e gareggiare. Qualsiasi percorso si scelga nella vita la competizione è inevitabile, poiché solo attraverso di essa si selezionano i migliori; occorre tuttavia rispettare le regole del gioco, dettate da migliaia di anni di civiltà (De Masi, 2010) e dalla politica. dirigente scolastico antonio sapio

  7. L’aggettivo “competente” • Il significato dell’aggettivo competente, riferito a colui che ha autorità in un certo ambito, deriva dal diritto romano (dal latino competens –entis) e lo ritroviamo ancora oggi nel diritto e sta ad indicare la qualità di un individuo che è responsabile, autorizzato, qualificato e quindi abilitato. Inoltre, secondo il Dizionario etimologico della lingua italiana di Cortellazzo e Zolli (1994), competente significa essere conveniente, congruo e appropriato. Competente è dunque chi agisce in maniera volutamente responsabile, secondo criteri relativi (quindi adattabili alle illimitate esigenze) e variabili, nonché socialmente e politicamente riconosciuti sia in termini di una prestazione tecnicamente valida che eticamente corretta e coerente con i valori di un gruppo (professionale). dirigente scolastico antonio sapio

  8. Nella società agricola Società agricola essere competenti: essere un bravo contadino e un buon padre di famiglia società basata sul modus vivendi familiare dirigente scolastico antonio sapio

  9. nella società industriale • Società industriale • essere competenti: modalità obbligata, imparare ad eseguire compiti assegnati luogo, tipo di lavoro, imprenditore società razionale artificiale dirigente scolastico antonio sapio

  10. La società terziarizzata di oggi prevede nuove conoscenze teoriche nuova riflessività nuova criticità nella scuola la competenze diventa “la capacità di utilizzazione intelligente e creativa delle conoscenze e delle procedure fino a fare di esse la fonte generativa di altre” dirigente scolastico antonio sapio

  11. Società post-industriale ha evidenziato nuove forme di sapere basate su particolari processi cognitivi, ma anche su dinamiche affettive ed etiche diventano sempre più importanti gli aspetti della creatività, della gestione di progetti e sistemi complessi, dell’innovazione e della negoziazione interpersonale, delle modalità del pensiero multiplo-circolare dirigente scolastico antonio sapio

  12. Competenze: alcuni punti fermi • Le conoscenze (informazioni, concetti, nozioni) non generano di per sé competenze ma ne rappresentano una componente necessaria • Le competenze sono un composto dinamico di conoscenze, capacità e atteggiamenti soggette a modellamento attraverso l’esperienza, la cui descrivibilità è possibile come inferenza rispetto a quanto riscontrato nella loro applicazione pratica (prestazioni) • Le competenze sono osservabili e valutabili mediante criteri socialmente condivisi • Le competenze non presentano solo una componente oggettiva (mobilitazione delle risorse) ma anche una dimensione soggettiva e intersoggettiva dirigente scolastico antonio sapio

  13. Il cursore della competenza (Le Boterf, 2000) Organizzazione tayloristica Soggetto: OPERATORE Organizzazione post-tayloristica Soggetto: ATTORE Esecuzione Esigenze unidimensionali tecniche Ripetizione Semplicità Iniziativa Esigenze pluridimensionali gestionali Innovazione Complessità Incertezza Ruoli e Funzioni Modelli trasferibili di azione Centralità della MANSIONE SAPER AGIRE (giudicare, decidere) Visione Processo e Progetto Gestire situazioni complesse Approccio combinatorio Sapere COME, non solo COSA Centralità del PROCESSO SAPER FARE Eseguire un’operazione prescritta Approccio sommatorio dirigente scolastico antonio sapio

  14. Relazione tra risorse, competenze, attività, performance(Le Boterf, 1998) RISORSE individuali COMPETENZE: si costruiscono mediante l’esperienza SAPER AGIRE SAPERI: si trasmettono Saperi teorici PERFORMANCE (competenze attualizzate) Saperi contestuali ATTIVITA’ (Processi) COMPETENZE Saperi procedurali Saper fare operazionali Saper fare esperienziali Saper fare sociorelazionali Saper fare cognitivi MOBILITARE, COMBINARE, UTILIZZARE risorse dell’individuo e dell’organizzazione per fronteggiare situazioni professionali complesse, al di là di quanto è già prescritto Reti di RISORSE organizzative (tecnologie, attrezzature..) VOLERE AGIRE motivazioni e valori POTERE AGIRE dirigente scolastico antonio sapio

  15. Le componenti della competenza dirigente scolastico antonio sapio

  16. Circolarità della competenza Risorse del soggetto Ambiente / contesto Competenza in potenza Competenza in atto APPRENDIMENTO Arricchimento continuo Azione Esperienza riflessa Esperienza diretta dirigente scolastico antonio sapio

  17. I modelli di competenzeN. Paparella - UniLecce Modello Predittivo: La competenza è data da conoscenze e abilità che, sulla scorta dell'esperienza pregressa, sembrano poter assicurare specifici livelli di qualità nell'esercizio della professione di riferimento. La competenza descrive perciò alcuni attributi generali che vengono assunti come indicatori predittivi di performances future. dirigente scolastico antonio sapio

  18. Modelli di competenze • Modello comportamentista: legato all’interpretazione anglosassone del behaviorismo negli anni ’70 ha spinto alla contestualizzazione della competenza legata alla formazione professionale. Negli anni ha perso quella rigidità che lo rendevano di fatto alla cultura ed alla sensibilità latine. dirigente scolastico antonio sapio

  19. Modelli di competenze • Il modello dei crediti esige e comporta un’accurata analisi delle performances richieste da un certo lavoro, da una professione o da un corso di studi; queste performances vengono disposte in liste sequenziali o anche in tabelle tassonomiche che consentono di definire specifici livelli di competenza, con l'obiettivo di legare a filo doppio il momento curriculare alle competenze effettivamente richieste dall’esercizio delle professioni. dirigente scolastico antonio sapio

  20. Punti critici dei modelli • Le disfunzioni dei modelli hanno consentito di mettere in evidenza due questioni importanti: la prima riguarda il rischio che la definizione delle competenze richieste dalle professioni o da un sistema formativo possa attenuarne la spinta migliorativa e comunque ridurre lo spazio dell'eccellenza; la seconda riguarda la distinzione fra performance e competenza, dovendosi ormai dare per acquisito che le performances sono soltanto indicatori di una competenza che però può esprimersi anche in maniera diversa (A. Gonzi), sia consentendo diverse forme di performances, sia facendo emergere altri "attributi" cui corrispondo altrettante performances potenziali. dirigente scolastico antonio sapio

  21. Oltre i singoli modelli • Modello Integrato: Il suo punto di forza è dato dal fatto che procede non già dalla descrizione delle performance desiderate, ma dalle azioni richieste nell’esperienza formativa e in quella dell’esercizio professionale. Le azioni vengono a loro volta assunte e considerate come altrettanti compiti e quindi descritte in termini di obiettivi, intenzioni e risultati conseguiti o conseguibili. dirigente scolastico antonio sapio

  22. La competenza secondo Bruner • Per capirne meglio le caratteristiche e le implicanze può essere utile ricordare le indicazioni di Autori come J. S. Bruner che, a proposito della competenza, distingue fra efficienza ed efficacia. La prima riguarderebbe esclusivamente i prodotti, i punti terminali del processo di formazione, i risultati comportamentalmente osservabili; la seconda riguarda invece i guadagni personali, il potenziamento delle risorse e delle abilità, il miglioramento delle prestazioni e più ancora l’accrescimento del “potere di agire” di ciascuna persona. Se i primi due modelli sopra descritti riguardano essenzialmente la competenza negli aspetti di efficienza, il modello integrato si prefigge di aggiungere alle dimensioni di efficienza anche dimensioni di efficacia dirigente scolastico antonio sapio

  23. La competenza in pedagogia • L’introduzione del concetto di “competenza” nella pedagogia scolastica è piuttosto recente, e non esiste una sua definizione precisa da tutti condivisa. • Il motivo per cui si è cominciato ad affermare che le conoscenze acquisite a scuola devono diventare “competenze” è collegato alla critica di modi di apprendere privi di una vera comprensione delle conoscenze e tendenti al verbalismo, alla mera capacità di “parlare” di certi argomenti, senza averne vera consapevolezza e senza sapersene servire al di fuori del contesto scolastico. • Il concetto di competenza è stato perciò legato alla capacità di usare consapevolmente ed efficacemente le conoscenze in rapporto a contesti significativi, che non riguardano solo prestazioni riproduttive, ma anche la soluzione di problemi. dirigente scolastico antonio sapio

  24. Riflessioni sulle competenzeM.Baldacci – Ripensare il curricolo – Carocci RM 2006 • Aspetti della competenza • Saperi della competenza • Processi cognitivi e metacognitivi • Cognitività ed affettività dirigente scolastico antonio sapio

  25. Aspetti della competenza • In primo luogo, nella competenza è presente sia un aspetto “esterno”, la prestazione adeguata, sia uno “interno”, la padronanza mentale dei processi esecutivi; perciò, una competenza si definisce sia sul piano della performance osservabile (come volevano i comportamentisti), sia su quello del flusso delle operazioni cognitive che si compiono “nella testa” dell’alunno (come indicano i cognitivisti). dirigente scolastico antonio sapio

  26. I saperi nella competenza • In secondo luogo, una competenza implica contemporaneamente un “sapere” e un “saper fare” (o, come si dice nel gergo psicopedagogico, unisce la conoscenza dichiarativa e quella procedurale), perché le conoscenze non devono soltanto essere ripetute verbalmente, ma devono essere usate come strumenti d’azione (nella soluzione di problemi, per esempio). dirigente scolastico antonio sapio

  27. Processi cognitivi e metacognitivi della competenza • In terzo luogo, la competenza richiede sia la “cognizione” che la “metacognizione”; infatti, una vera competenza non si limita alla padronanza dell’esecuzione, ma comprende una certa rappresentazione della sua struttura e dei suoi criteri, anche se questa non giunge necessariamente alla capacità di descrizione verbale; quest’ultima, la capacità non solo di fare, ma di spiegare come si fa e perché, distingue propriamente l’esperto (colui che ha familiarità con un compito) dal principiante. dirigente scolastico antonio sapio

  28. Cognitività ed affettività • Infine, nella competenza sono connessi tanto aspetti “cognitivi” quanto “affettivi”, poiché essa coinvolge anche atteggiamenti (la disponibilità ad impegnarsi nel campo in cui ci si sente competenti, per esempio) e motivazioni (per esempio, la “motivazione alla competenza”: la spinta ad agire con successo ed efficacia). dirigente scolastico antonio sapio

  29. Il ruolo della scuola tramite fondamentale per i saperi di base (leggere, scrivere, far di conto) luogo della socializzazione primaria e secondaria suggerisce mestieri e comportamenti tradizionalmente non praticati dai genitori propone modelli validi per il buon cittadino dirigente scolastico antonio sapio

  30. Una definizione di competenza in ambito scolastico(D’Alfonso, Annali della Pubblica Istruzione n. 3-4, 1999) Ciò che, in un contesto dato, si deve saper fare (abilità) sulla base di un sapere (conoscenze), attraverso atteggiamenti che suppongono la capacità di apprendere autonomamente, nella misura in cui siano riconducibili ad elementi verificabili. In questo senso gli obiettivi sono competenze espresse come specifiche prestazioni verificabili. Una competenza sia settoriale sia trasversale (o generale) è definibile quindi come un sistema integrato di obiettivi verificabili e certificabili e rappresenta ciò che si è raggiunto in quell’insieme di obiettivi correlati. dirigente scolastico antonio sapio

  31. Una proposta di definizione • Proponiamo di definire “competenza”, nell’istruzione, ciò che, in un contesto dato, si sa fare (abilità) sulla base di un sapere (conoscenze), per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre conoscenza; è quindi la disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze, capacità e abilità idonee, in un contesto determinato, per impostare e/o risolvere un problema dato. • Questa definizione tende a superare la tradizionale separazione tra “sapere” e “saper fare”: gli scopi dell’istruzione non si esprimono come liste di contenuti inerti (i programmi di un tempo), ma in termini di operazioni da compiere, le quali si esercitano comunque su contenuti che occorre conoscere. dirigente scolastico antonio sapio

  32. mission dell’istruzione la missione dell’istruzione è aiutare ogni individuo a sviluppare tutto il suo potenziale e a diventare un essere umano completo, e non uno strumento dell’economia; l’acquisizione delle conoscenze e competenze deve essere accompagnata da un’educazione del carattere, da un’apertura culturale e da interessamento alla responsabilità sociale dirigente scolastico antonio sapio

  33. Come acquisire competenze • Saperi naturali: per riconoscere quello che già si sa sull’argomento; • La mappatura : utile a fissare in che modo apprendere ciò che si deve apprendere; • l’applicazione: di tutto quello che si è imparato in contesti noti; • il trasferire: sapere e saper agire intenzionalmente in contesti diversi; • il ricostruire il percorso svolto: giustificare le scelte, descrivere il modello di riferimento, le procedure da adottare; • il ricavare regole di carattere generale: da trasferire in contesti e ambiti diversi. dirigente scolastico antonio sapio

  34. I procedimenti della didattica costruttivi: quando il nuovo entra in contatto con il già noto attivi: consapevoli e responsabili collaborativi: chi apprende lavora sempre con gli altri intenzionali: per perseguire obiettivi motivati conversazionali : centrati sulla dimensione dialogica riflessivi: quando inducono al ripensamento sui processi svolti dirigente scolastico antonio sapio

  35. Competenza non è solo prestazione di destrezza tecnica e non solo sapere astratto, ma deriva da una concertazione di saperi e di azioni (conoscenze dichiarative e metacognitive, informazioni, abilità comprovate, esperienze trasferibili) da fattori dinamici personali (motivazioni, emozioni, valori, azioni consapevoli e automodulate), da forme di controllo efficiente-efficace sulle procedure, sugli strumenti adottati, sui risultati conseguiti. dirigente scolastico antonio sapio

  36. Un curriculum per le competenze Parte II Progettare per competenze dirigente scolastico antonio sapio

  37. Progettare il curricolo per competenze Semplici definizioni per: • Obiettivi formativi (O.F.) • Obiettivi specifici d’apprendimento (O.S.A.) • Unità di apprendimento (U.A.) dirigente scolastico antonio sapio

  38. Progettare il curricolo per competenze Obiettivo formativo Risultato di apprendimento perseguito dai formatori, mirante ad un cambiamento atteso nell’allievo, coerente con il Profilo educativo, culturale e professionale. Rappresenta, quindi l’esito di un percorso formativo intenzionale, mirato sulle specifiche capacità dell’allievo, definito tenendo conto dei diversi ambiti in cui si esprime la sua personalità: intellettuale, morale, estetico-espressivo, relazionale, affettivo, operativo. Sulla base di tali obiettivi si elaborano le Unità di apprendimento che conducono gli allievi ad acquisire competenze nei vari ambiti dell’agire umano dirigente scolastico antonio sapio

  39. Progettare il curricolo per competenze Obiettivo specifico di apprendimento Conoscenza e abilità connessa all’Unità di apprendimento (di cui costituisce un ingrediente indispensabile ma non sufficiente), che rappresenta una risorsa messa a disposizione dell’allievo al fine di affrontare adeguatamente il compito richiesto in modo da acquisire una o più competenze. dirigente scolastico antonio sapio

  40. Progettare il curricolo per competenze:L’Unità di Apprendimento U.A. • Indirizzo metodologico, cioè un’idea ed un’indicazione su come organizzare e gestire l’attività di apprendimento/insegnamento • Uno strumento didattico-pedagogico ovvero uno strumento di lavoro • Un evento o processo didattico-pedagogico caratterizzato dall’intenzionalità di garantire la trasformazione delle capacità di ciascuno in reali e documentate competenze dirigente scolastico antonio sapio

  41. Progettare il curricolo per competenze: Il modulo didattico • Modulo: un’unità di apprendimento autosufficiente di un curricolo, nella quale gli obiettivi sono esplicitati in termini operativi e le competenze in uscita sono verificate e valutate in modo oggettivo. • Segmento didattico che si articola a sua volta in unità di dimensioni minori, le unità didattiche (UD) ma non esaurisce la sua funzione formativa nel raggiungimento degli obiettivi cognitivi delle singole UD • Gli obiettivi del modulo prendono in considerazione anche le competenze meta-cognitive, relazionali e trasversali. • Nasce in Gran Bretagna negli anni Ottanta come conseguenza del passaggio dal teaching al learning, dall’insegnamento all’apprendimento. • I moduli consentono un’eventuale fruizione in ordine diverso da quello lineare dirigente scolastico antonio sapio

  42. Moduli: Linee generali di sviluppo (livello macro) • Si analizzano la situazione e i bisogni formativi e si delineano varie modalità di azione. • Si fissano chiaramente i traguardi che si vogliono raggiungere e si definiscono gli obiettivi in termini di competenze che gli allievi devono dimostrare di possedere in uscita dal modulo. • Si prevedono, per quanto possibile, le difficoltà che potrebbero sorgere in fase attuativa, si compiono delle scelte a vari livelli (scelta del materiale didattico e dei metodi d’insegnamento, strutturazione dei gruppi di apprendimento ecc.) e si identificano percorsi alternativi per il raggiungimento degli obiettivi. dirigente scolastico antonio sapio

  43. Omogeneità interna dei moduli L’omogeneità si riferisce: • ai contenuti, argomenti, attività di esperienza proposti • alle abilità e conoscenze che gli allievi devono padroneggiare in ingresso per poter affrontare proficuamente le proposte d’apprendimento del modulo • alle abilità e conoscenze che gli allievi dovranno dimostrare di padroneggiare al termine del modulo dirigente scolastico antonio sapio

  44. Definizione degli obiettivi • Individuato il percorso del modulo è opportuno esplicitare gli obiettivi principali d’apprendimento (risultati attesi espressi sinteticamente). • Un obiettivo indica le modificazioni che si verificano nell’alunno, attraverso l’azione educativa e didattica, alla fine di un segmento o dell’intero percorso formativo in termini di abilità, conoscenze, comportamenti. • E’ opportuno operare un'ulteriore trasformazione degli obiettivi principali in obiettivi operativi, capaci di descrivere le manifestazioni esteriori, osservabili e verificabili dei risultati dell’apprendimento conseguiti dall’allievo. dirigente scolastico antonio sapio

  45. Ulteriori elementi del modulo • Si dovrà stabilire quali sono i prerequisiti necessari agli studenti per poter affrontare il percorso modulare individuato; • quali e quante U.D. costituiranno il modulo; • la durata in termine di ore del modulo e delle U.D.; • la scelta dei materiali e degli strumenti (libri, vocabolari, articoli, video, cassette audio, computer, ecc.) che si ritengono necessari e opportuni per lo svolgimento delle attività del modulo; • le metodologie didattiche (lezioni frontali, analisi guidate ecc.) che ciascun docente ritiene proficue per far conseguire gli obiettivi del modulo. dirigente scolastico antonio sapio

  46. La dimensione valutativa • il superamento del modulo attesta il possesso di precise competenze, di unità capitalizzabili ognuna delle quali costituisce un credito formativo dello studente. • Se la valutazione non possiede le caratteristiche di validità e attendibilità non sarà possibile certificare opportunamente ciò che lo studente conosce o recuperare ciò che invece non ha appreso. dirigente scolastico antonio sapio

  47. Principali tipologie di strumenti valutativi • Prove strutturate (completamenti, test a scelta multipla, comprensione del testo ecc.) • Prove semistrutturate(domande strutturate, saggi brevi, riassunti, colloqui strutturati ecc.) dirigente scolastico antonio sapio

  48. Esempi tratti da curricoli della secondaria di secondo grado (L. Lopriore) • Esempi di descrittori di competenze in alcune abilità trasversali • […] 3) Integrare nel noto • Principiante: «dato un testo di tipo ...(X)(*), che tratta un argomento di cui ha familiarità, l’allievo è in grado di individuarne il contesto generale di riferimento scegliendo tra quelli indicati nel foglio di lavoro proposto». • Elementare: «dato un testo ...(X)(*), che tratta un argomento di cui ha familiarità, l’allievo, posto di fronte ad un altro testo che tratta lo stesso argomento, ma formulato in modo diverso e mancante di alcune sue parti (parole o locuzioni), è in grado di completarlo utilizzando le sue capacità logiche e le sue preconoscenze». • Intermedio: «l’allievo, posto di fronte alla parte iniziale di un testo di tipo ...(X)(*), che tratta un argomento noto, è in grado di prevederne ragionevolmente uno sviluppo logico e coerente, indicandolo tra le alternative contenute nel foglio di lavoro proposto». • Avanzato: «dato un certo numero di testi che trattano argomenti relativi ad ambiti disciplinari diversi, l’allievo è in grado di indicare quelli che presentano dei punti di contatto e/o implicazioni interdisciplinari, spiegandone le ragioni nel foglio di lavoro proposto». dirigente scolastico antonio sapio

  49. Competenze (per l'area scientifica, ed in particolare per la chimica) degli allievi alla fine del biennio dell'obbligo e abilità ad esse connesse • “La presente proposta prevede che alla fine del biennio gli allievi debbano mostrare di aver acquisito competenze culturali, operative, metodologiche, conoscitive, interpretative e comunicative. In linea generale si tratterà di: • A) competenze culturali: acquisizione di capacità di comprensione dei momenti più significativi dello sviluppo dei principali concetti chimici dal ’600 agli inizi del ’900, cogliendo la storicità del loro sviluppo; • b)competenze operative: acquisizione di specifiche competenze sperimentali di base che consentano la realizzazione di esperienze di chimica in laboratorio e/o nell’ambiente; • c)competenze metodologiche: acquisizione di competenze di problematizzazione, di formulazione di ipotesi, di analisi dei dati nell’ambito della realizzazione di esperienze chimiche (tali competenze sono strettamente legate al contesto), di controllo delle ipotesi formulate; • d) competenze conoscitive: sicura conoscenza di termini, simboli, formule, modelli, leggi, teorie, principi, ecc.; • e) competenze interpretative: capacità di utilizzare conoscenze, leggi, teorie, modelli (nelle loro diverse tipologie) per spiegare, interpretare, prevedere la natura delle sostanze e il loro comportamento nelle trasformazioni chimiche; • f) competenze comunicative: gli allievi dovranno saper utilizzare, in riferimento all’ambito chimico, in modo efficace i comuni strumenti della comunicazione orale e scritta. dirigente scolastico antonio sapio

  50. Sottolineature del DOCUMENTO TECNICODECRETO MPI 22 AGOSTO 2007Il contesto e il metodo • • Per un vocabolario comune e condiviso: • • CONOSCENZE • • indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni • • COME ? • • Attraverso l’apprendimento. • • COSA SONO ? • • L’insieme di fatti, princìpi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro • • COME SI DESCRIVONO ? • • teoriche • • pratiche dirigente scolastico antonio sapio

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