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La Candidosi

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Presentation Transcript


  1. La Candidosi L’infezione da candida è provocata dal lievito Candida albicans che è un parassita unicellulare appartenente al regno dei funghi. Candida è l’unico lievito ad essere patogeno per l’uomo ed è un organismo dimorfico, cioè che si manifesta in due forme metaboliche distinte. Normalmente è un simbionte che si instaura nell’intestino di tutti gli esseri umani in genere poco dopo la nascita e vi rimane sempre presente partecipando alla digestione degli zuccheri. Nella forma patologica diventa un parassita, crea una struttura molecolare molto lunga ed entra nel flusso sanguigno tramite la mucosa intestinale.

  2. Farmaci utilizzati nelle terapie antimicotiche In contrasto con il gran numero di antibiotici e chemioterapici rivelatisi efficaci nel trattamento delle infezioni batteriche, la realizzazionedi farmaci antifungini utilizzabili per via generaleha incontrato grandi difficoltà riferibili alla comune struttura eucariotica delle cellule fungine ed animali, che rende difficile l’individuazione di bersagli metabolici o strutturali sufficientemente specifici.

  3. Il bersaglio: la chitina.Lo strumento: la chitinasi. Il ruolo cruciale della chitina nella cellula fungina e la sua assenza nelle cellule umane rendono i processi di sintesi di chitinasi e di idrolisi della chitina oggetti ideali per una potenziale terapia antimicotica a tossicità selettiva molto elevata. La chitina rappresenta la sostanza protettiva degli insetti e di altri antropoidi. La chitinasi è un complesso di enzimi idrolitici che partecipano alla demolizione totale della chitina.

  4. Preparazione di una libreria genomica per identificare l’enzima chitinasi nel Dna delle coccinelle. La coccinella è uno dei tanti insetti che hannoun esoscheletro che ricopre il corpo, all’interno del quale, appunto si trova la chitina. Questa struttura fisica implica che gli insetti come la coccinella possa agire per idrolizzare la chitina durante il processo di muta. Per poter identificare quale sia la sequenza genica all’interno del Dna, che corrisponde all’enzima chitinasi e quindi clonarla, dobbiamo servirci di una libreria genomica.

  5. Clonaggio del gene nel plasmide e trasformazione dei batteri in fabbriche di chitinasi Una volta estratto il segmento di Dna che codifica per la proteina che idrolizza la chitina mediante enzimi di restrizione, i quali vanno a tagliare la porzione interessata in quei determinati siti ad essi complementari, occorre che questo entri all’interno di un batterio il quale poi, una volta assimilata la nuova sequenza, comincerà a sintetizzare la sostanza necessaria a combattere le micosi. Per far ciò è opportuno ricorrere alle biotecnologie.

  6. Purificazione della chitinasi Dopo aver coltivati i batteri ingegnerizzati in appositi contenitori denominati bioreattori, si dovrà procedere alla fasedi recupero e purificazione del prodotto mediante la cromatografia di affinità.

  7. Valentina PasturaSara Dotta Arianna DelpianoLiceo Scientifico “L. Cocito” AlbaClasse IV CA.S 2005/ 2006

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