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Identità dell’ Exallievo /a di Don Bosco:

Identità dell’ Exallievo /a di Don Bosco:. Una sfida e un compito. Chi sono Io?. Identità dell’ Exallievo /a di Don Bosco:Una sfida e un compito. 0. Introduzione 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. 2. Identità personale dell’ Exallievo /a di Don Bosco. .

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Identità dell’ Exallievo /a di Don Bosco:

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Presentation Transcript


  1. Identità dell’Exallievo/a di Don Bosco: Una sfida e un compito

  2. Chi sono Io?

  3. Identità dell’Exallievo/a di Don Bosco:Una sfida e un compito 0. Introduzione 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco.

  4. Identità dell’Exallievo/a di Don Bosco:Una sfida e un compito 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a 4. Identità associativa del/la Exallievo/a. 5. Identità vissuta nella Famiglia Salesiana.

  5. Introduzione “La malattia è: “vivere nella routine”, con valori altrui, senza essere stato mai in contatto con la vita che scorre dentro da ognuno, senza avere sentito la complessità della propria esperienza, da dove sgorgano le alternative”. (E. Gendlin)

  6. Introduzione • Siamo chiamati ad essere protagonisti nella società, come cittadini, come cristiani e come salesiani. • Per “fare della Famiglia Salesiana (FS) un vasto movimento di persone per la salvezza dei giovani” • Una condizione: che si rafforzino i centri locali e si assuma la formazione come un compito permanente.

  7. Introduzione Il termine "identità" ha molti significati, si può parlare d’identità, con riferimento ad: • una persona (io), • una istituzione, • una nazione, • un continente (noi).

  8. Introduzione Il termine "identità" ha molti significati: I Gruppi della FS impiegano il concetto di “identità”, ma usano anche altri termini come per esempio: natura, finalità, missione, ecc.

  9. Introduzione Quando si analizza l'identità dei gruppi della FS si dovrebbe tenere presente una serie di componenti: il nome o appellativo,l'età e il numero dei componenti, l'obiettivo perseguito, la struttura giuridica, i valori vissuti o voluti, le norme positive o morali che la governano, le culture a cui appartengono, ecc.

  10. Introduzione • L'identità degli individui e dei gruppi cambia nel tempo. La storia e l’identità dei vari gruppi della FS non è statica, ma dinamica. Qui ci riferiamo all’identità degli Exallievi di Don Bosco.

  11. Introduzione La rapidità di tali cambiamenti provoca: • confusione e dubbio nella persona. • Quando non si ha un’identità ben integrata si cade facilmente nel vuoto esistenziale dal quale è molto difficile emergere.

  12. Introduzione Conseguenze della rapidità dei cambiamenti: cultura del narcisismo, culto della persona, famiglia è colpita da divorzi, separazionie una diversità di tipi di famiglie (famiglie monoparentali, estensive, ragazze madri, genitori separati, ecc).

  13. Introduzione Conseguenze dell’identità non integrata: Si convive, senza appartenersi. L'individualismo annida in spirito come un sentimento mite che spinge all’isolamento e ad ergere frontiere. Vive di diritti, ma non di obblighi. C'è una riluttanza ad entrare nel comune

  14. Introduzione Per affermare l'identità, l’educazione richiede di trarre dall’interno della persona il potenziale che portiamo dalla nascita.

  15. Introduzione La strutturazione dell'identità rappresenta un punto centrale della maturazione di una persona.

  16. Introduzione • Attraverso la propria identità, la persona si "distingue" da chi è diverso da essa, e "si considera" un essere irripetibile nei rapporti che essa stabilisce.

  17. Introduzione • Il cammino della personalizzazione insiste sulle differenze tra identità sociale e identità personale. Ciò che è importante non è la posizione che ho nella società, in cosa mi riconoscono, ma chi sono io in senso stretto, perché io sono più di quello che faccio

  18. Introduzione L’asse portante dell’identità sono i valori che la persona fa propri.

  19. Introduzione Questi valori organizzati in un sistema coerente di significati, determinano il senso della propria vita e il riferimento attraverso il quale gli stimoli che ci spingono all’azione, interni ed esterni, sono presi, selezionati ed elaborati.

  20. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. Don Bosco è stato riconosciuto dai suoi discepoli come un punto di riferimento etico fondamentale per la loro vita e le loro attività. I rapporti con lui fanno vedere il fascino che la sua persona esercitava su di loro.

  21. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. • Don Bosco con i suoi doni di natura e di grazia, è divenuto, per divina disposizione, il centro fecondo di attrazione e di irradiazione per i collaboratori che si sentirono chiamati a lavorare con lui nella creazione e realizzazione del suo progetto educativo e apostolico.

  22. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. • Don Bosco fondatore possiede alcune caratteristiche che sono unicamente sue e non sono trasferibili a nessun'altra persona: a) l’ispirazione divina o la chiamata dello Spirito per creare una nuova famiglia apostolica;

  23. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. b)il fatto di possedere doni personali straordinari in vista della fondazione e l'espansione della nuova fondazione; c) il dono divino della paternità, sotto la quale lo Spirito attira verso di lui molti discepoli;

  24. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. d) essere stato il primo a vivere con particolare intensità la forma di vita consacrata creata da lui e considerata in tutti gli elementi costitutivi (M. Midali).

  25. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. È bello e stimolante notare che la denominazione data agli Exallievi delle nostre Case non è quella di Exallievi “salesiani”, bensì quella di Exallievi “di Don Bosco”. La considero una scelta che, formulata storicamente per prima volta all’oratorio e continuata poi ovunque nel tempo e nello spazio, è per noi veramente e concretamente programmatica (E. Viganò).

  26. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. Il gruppo degli Exallievi incominciò ad acquisire consistenza quando viveva don Bosco. I suoi inizi risalgono al 1870 in occasione della sua festa: il 24 giugno. Si riunirono ufficialmente una dozzina di Antichi Allievi; si diedero come capo il simpatico e generoso Carlo Gastini; s’impegnarono a cercare un maggior numero di aderenti.

  27. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. Nominarono poi una commissione per organizzare meglio in seguito quelle annuali manifestazioni di affetto e di gratitudine. Dopo la morte di Don Bosco, gli Exallievi si suddivisero in gruppi locali, in unioni e società, fino alla vera organizzazione promossa da Don Filippo Rinaldi. Essendo don Filippo Rinaldi RettorMaggiore della Società Salesiana, indica che l’Organizzazione degli Exallievi doveva apparire tra le “nuove famiglie” nate grazie a Don Bosco nella Santa Chiesa.

  28. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. Secondo don Rinaldi gli Exallievi “sono la nostra corona; o, se vuoi, sono la nostra stessa ragione di esistere, perché essendo noi una Congregazione educatrice, è chiaro che non educhiamo per il collegio, ma per la vita. Orbene, la vera vita, la vita reale comincia per essi quando lasciano le nostre Case”.

  29. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. Consigli di don Bosco ai suoi ragazzi: • “Una cosa più di ogni altra vi raccomando, o miei cari figlioli, ed è questa: dovunque vi troviate, mostratevi sempre buoni cristiani e uomini probi […] Molti di voi hanno già famiglia. Ebbene, quell’educazione che voi avete ricevuta nell’Oratorio da Don Bosco, partecipatela ai vostri cari”. • Don Bosco propone agli Exallievi una “Società di mutuo Soccorso”, per fare fronte alle difficoltà: “Fate che questo vantaggio non si limiti solo a voi, ma si estenda a quei giovani di buona condotta che uscissero dall’Oratorio, o a quei compagni che già voi conoscete, e a tutti voi che siete radunati qui”

  30. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. • Don Bosco in queste due proposte presenta agli Exallievi una stupenda missione: la solidarietà, l’impegno sociale e la testimonianza di vita cristiana. Gli Exallievi sono chiamati non soltanto alla comprensione puntuale centrata in alcuni casi specifici, ma piuttosto, a svelare le strutture sociali che rovinano la persona.

  31. 1. Exallievo “di don Bosco” e non Exallievo salesiano. • In conclusione, “ci troviamo dunque in presenza di un titolo d’appartenenza che fa parte genuinamente del carisma del Fondatore. Per capirne meglio la natura e per chiaritne le esigenze operative e organizzative nell’attuale svolta culturale ed ecclesiale, bisognerà rifarsi al Sistema Preventivo”.

  32. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco. • La ragione dell’appartenenza degli Exallievi/e alla FS è “l’educazione ricevuta”. • La loro appartenenza diviene più stretta “quando si impegnano a partecipare alla missione salesiana”.

  33. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco. • Gli Exallievi per l‘“educazione ricevuta” sono chiamati a svolgere un apostolato specifico che può essere nei settori dell'istruzione e dell’evangelizzazione.

  34. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco. • “è auspicabile che all’interno del movimento Exallievi […] quelli che ne abbiano il dono e la volontà si impegnino o come Cooperatori o in gruppi apostolici per una più intima partecipazione allo spirito e all’azione della FS” (CGS, 157).

  35. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco. • Diceva Don Vecchi che l’Exallievo di Don Bosco presenta volti molteplici che sembrano irriducibili ad un unico identikit. Forse ciò è dovuto anche all’“educazione ricevuta” che ha cercato di formare persone sviluppando l’originalità di ciascuno.

  36. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco. • L’Associazione e la Confederazione dichiarano la loro appartenenza ecclesiale, ma ne sono membri, a pieno titolo e diritto, persone di diverse confessioni cristiane, di vario livello per ciò che riguarda l’accoglienza e pratica della fede ed anche di diverse religioni (Vecchi)

  37. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco. Tipi di appartenenza all’Associazione: a) un fatto di vita, per cui l’esperienza di essere stato in una opera salesiana viene vista come un semplice aneddoto, che non ha segnato la propria vita; b) una grazia, quella d’essere stati toccati dal fascino di Don Bosco, totalmente uomo e autenticamente santo, per cui dappertutto ci si ritiene Exallievi di Don Bosco;

  38. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco. Tipi di appartenenza all’Associazione: c) una missione, quella di sentirsi responsabili di comunicare alla società la ricchezza dell’educazione ricevuta e voler che altri possano sfruttare la grazia della educazione salesiana; d) un progetto di vita, che porta al bisogno di aggregarsi in associazione, con senso di istituzione, per promuoverne la crescita, continuare la propria formazione e realizzare progetti a favore della società e della Chiesa (Vecchi e Chávez).

  39. 2. Identità personale dell’Exallievo/a di Don Bosco. L’educazione accolta, l’educazione ulteriormente sviluppata, l’educazione messa a frutto e comunicata! Tale è il carattere distintivo dell’Exallievo/a di don Bosco.

  40. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a L’Exallievo può essere un laico cristiano o un non-Cristiano, un cristiano con l'ordine sacerdotale o religioso.

  41. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a I laici, afferma l’Esortazione Apostolica Christifideles Laici, “essi, debbono avere una sempre più chiara consapevolezza, non soltanto di appartenere alla Chiesa, ma di essere la Chiesa, vale a dire la comunità dei fedeli sulla terra sotto la guida del Capo comune, il Papa, e dei Vescovi in comunione con lui. Essi sono la Chiesa.”

  42. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a Gli Exallievi/e non cristiani o di altre confessioni religiose vivranno il loro impegno dimostrandosi coerenti con la loro fede e sempre collegata ai valori umani e culturali dove sono nati. Essi sono anche chiamati a vivere “L'indole secolare propria e peculiare dei laici” (LG 39) .

  43. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a L’Exallievo è chiamato a essere un “credente impegnato”. Il suo impegno si fa visibile in un: • “nuovo rapporto con la fede”, vale a dire, una rinnovata conversione e una progressiva internalizzazione di atteggiamenti di fede, che conducono alla maturità;

  44. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a • “nuovo rapporto con la cultura”, cioè è capace di superare la separazione tra valori culturali e esigenze evangeliche, tra fede e cultura; • “nuovo modo di appartenenza alla Chiesa”, una partecipazione attiva e adulta, una appartenenza matura alla comunità ecclesiale; • “nuovo modo di vivere la comunione”, oggi sono richiesti credenti solidali, adulti e comunitari, disposti a vivere la propria fede “con gli altri”, nella comunità cristiana;

  45. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a • “un nuovo modo di presenza nel mondo e di coscienza etica”, un credente “incarnato e impegnato” con la morale, con la famiglia e nel lavoro, nella politica, nel tempo libero e nella lotta per la trasformazione della società; • un nuovo modo di vivere i rapporti tra le generazioni, evitando un atteggiamento autoritario o rinunciatario, paternalistico, ma piuttosto assumendo l'atteggiamento dell'educatore responsabile, pronto a condividere la fede e il dialogo con i più giovani (J. Vecchi).

  46. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a I Laici “per animare cristianamente l'ordine temporale, nel senso detto di servire la persona e la società, i fedeli laici non possono affatto abdicare alla partecipazione alla «politica», ossia alla molteplice e varia azione economica, sociale, legislativa, amministrativa e culturale, destinata a promuovere organicamente e istituzionalmente il bene comune”. (Christifideles 42)

  47. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a Gli Exallievi sono chiamati a trasformare la politica in un'arte che cerca il bene comune, che favorisce la crescita e lo sviluppo di tutti.

  48. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a Di solito l’Exallievo/a di don Bosco che non assume un impegno sociale, ecclesiale o pastorale nella chiesa e nella società cerca di basare la propria identità “exalunnale” nel ricordo rimanendo al livello emozionale. Si dedica semplicemente a ricreare il passato senza alcun impegno progettuale nel presente.

  49. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a L‘“educazione ricevuta” in passato non può rimanere un mero ricordo, si deve trasformare in una forza che traina l’Exallievo a incidere nel presente per trasformarlo.

  50. 3. Identità cristiana e missione dell’Exallievo/a • E' l’opportunità di rendere presente il patrimonio dei valori educativi vissuti, il Sistema Educativo di Don Bosco, nella società dei consumi. Soprattutto nel “nuovo continente digitale”, una realtà virtuale che ha bisogno di essere evangelizzata e cristianizzata.

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