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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia-Direzione Generale CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI PER LA PROVINCIA DI MESSINA .

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Presentation Transcript


  1. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia-Direzione Generale CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI PER LA PROVINCIA DI MESSINA CORSO DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO SULL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI DIVERSAMENTE ABILI, DESTINATO AI DOCENTI CURRICULARI DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO. IL DIRIGENTE RESPONSABILE DOTT. GUSTAVO RICEVUTO

  2. Presentazione Circolare Calendario Attestato \ Formazione in presenza • Ispettore tecnico Rosaria Zammataro • Integrazione H alla luce della Normativa vigente. • Prof.ssa Simonetta Di Prima • La progettazione metodologica: la condivisione, la flessibilità, la gestione delle risorse. • Prof.ssa Elisabetta Provenzale • “La funzione del docente curriculare nell’integrazione del portatore di H” • Le risorse del territorio per l’handicap: l’istituzione di centri territoriali. • Progettazione di percorsi formativi H • Documentazione corso H per docenti curriculari • Questionario • Prof. Michele Pintabona • L’intervento di sostegno • Prof.ssa Maria Papale • Le buone prassi per l’integrazione Formazione in situazione

  3. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca • Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia-Direzione Generale • CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI PER LA PROVINCIA DI MESSINA • PROT.N. 4534 Messina 23/3/2004 AI DIRIGENTI SCOLASTICI • DEGLI ISTITUTI DI • OGNI ORDINE E GRADO • LORO SEDI • OGGETTO: CORSO DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO SULL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI DIVERSAMENTE ABILI , DESTINATO AI DOCENTI CURRICOLARI DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO. • Quest’ Ufficio, nel contesto del costante monitoraggio dei bisogni di formazione dei docenti, ritiene che rivesta preminente rilievo la necessità di aggiornare gli insegnanti curricolari sull’integrazione scolastica dei portatori di handicap, organizzando un corso sulla seguente tematica: • “L’ integrazione dell’alunno diversamente abile attraverso la valorizzazione delle risorse umane ”. • Appare di tutta evidenza che, ai sensi della Legge n.104 del 5/2/1992, l’integrazione deve essere condivisa e cogestita da tutti i docenti, non soltanto quelli specializzati, motivo per il quale risulta pertinente individuare come destinatari del corso due docenti di materie curricolari, appartenenti alle istituzioni scolastiche diogni ordine e grado. • Il corso , più in particolare, risulterà articolato in due distinti momenti di formazione: • una formazione in presenza, che si svolgerà secondo le modalità ed i tempi indicati nell’allegato calendario; • una formazione in situazione- presso le rispettive sedi di servizio dei due docenti curricolari che frequenteranno il corso– mirata alla stesura di un progetto di integrazione, che, oltre ai due più volte citati docenti, dovrà coinvolgere anchei coordinatori dei Consigli di classe e il GLIS di istituto. • Non appare fuori luogo, nel sottolineare l’importanza della formazione in situazione comeesercizio propedeutico alla effettiva integrazione dei portatori di handicap in tutte le scuole di • ogni ordine e grado, richiedere la necessaria collaborazione delle SS.LL durante lo svolgimento di detta formazione, che, in particolare dovranno verificare:

  4. l’effettiva attuazione della formazione di cui trattasi tramite la stesura del progetto di integrazione- su floppy- coinvolgente tutti i soggetti previsti dalla presente nota; la compilazione tempestiva, a conclusione delle due giornate di formazione in situazione, del modello allegato alla presente (ALL.A) che i corsisti, a loro volta, provvederanno a consegnare. Le SS.LL, infine, sono invitate a segnalare a questo Ufficio - tramite fax 090/691545 oppure 090/695254- i nominativi dei due docenti curricolari che parteciperanno al corso, entro e non oltre il 31 marzo , termine che dovrà essere rispettato con l’indispensabile puntualità. IL DIRIGENTE RESPONSABILE (Gustavo Ricevuto)

  5. CALENDARIO • CORSO DI FORMAZIONE • “L’ integrazione dell’alunno diversamente abile attraverso la valorizzazione delle risorse umane ”. • SEDE: • DESTINATARI IPSSCTAR “ANTONELLO” 2 DOCENTI curricolari • DEGLI EX DISTRETTI: 28/29/34/35/36/37 E • FORMAZIONE IN PRESENZACESARO’ • Giorno 14aprile 2004 • Ore 8,30/10,30 • Integrazione H alla luce della Normativa vigente. • Ispettore tecnico Rosaria Zammataro • ore 10,30/13,30 • La La programmazione integrata degli interventi formativi all’interno dei curricula : la condivisione, la flessibilità, la gestione delle risorse . • Prof.ssa Di Prima Simonetta

  6. SEDE IPSSCTAR “ANTONELLO” • Giorno 16 aprile • Ore 8,30/10,30 • “ Il Profilo Dinamico Funzionale all’interno del Consiglio di clesse • Dott.ssa Mirella Deodato • Ore 10,30/11,30 • La stesura del progetto educativo personalizzato (PEI) :competenze integrate” • Dott.ssa Domenica Mancuso • Ore 11,30/13,30 • “La funzione del docente curricolare nell’integrazione del portatore di H” • prof.ssa Elisabetta Provenzale

  7. Giorno 19 aprile • Ore 8,30/10,30 • “ I disturbi del comportamento nei soggetti portatori di handicap” • Dott.ssa Katia Basile • Ore 10,30/13,30 • Orientamento scolastico e professionale dei portatori di Handicap. • Rappresentanti di Enti. • FORMAZIONE IN SITUAZIONE • SEDI: • ISTITUZIONI SCOLASTICHE SEDI DI SERVIZIO: • 20 e 21 aprile 2004 • Ore 15,00/19,00 • Stesura, presso le scuole di provenienza, del progetto di integrazione, ai sensi del D.M.331 /98 art.42 • Soggetti coinvolti: • I due corsisti • I coordinatori dei Consigli di classe • Coordinamento dei lavori affidato ai Coordinatori del Gruppo H. • .

  8. FORMAZIONE IN PRESENZA • SEDE IPCT “ANTONELLO • Giorno 24 aprile • Ore 8,30/10,30 • Le risorse del territorio per l’integrazione: l’istituzione dei Centri Territoriali . • Prof.ssa Elisabetta Provenzale • Ore 10,30/13,30 • Le buone prassi di integrazione a cura dei docenti di sostegno specializzati :Michele Pintabona dell’I.C.vo n.2 di Capo d’Orlando , Maria Papale dell’IPCSTA “ANTONELLO di Messina • Dibattito

  9. CALENDARIO • CORSO DI FORMAZIONE • “L’integrazione dell’alunno diversamente abile attraverso la valorizzazione delle risorse umane ”. • SEDE DESTINATARI • ITG “MINUTOLI2DOCENTI CURRICOLARIDEGLI EX DISTRETTI : 30/31/32/33/38 • FORMAZIONE IN PRESENZA • Giorno 15 aprile • Ore 8,30/10,30 • Integrazione H alla luce della Normativa vigente. • Ispettore tecnico Rosaria Zammataro • Ore 10,30/13,30 • La programmazione integrata degli interventi formativi all’interno dei curricula : la condivisione, la flessibilità, la gestione delle risorse . • Prof.ssa Di Prima Simonetta • Giorno 17 aprile • Ore 8,30/10,30 • “ Il Profilo Dinamico Funzionale all’interno del Consiglio di clesse • Dott.Pasquale Russo • Ore 10,30/11,30 • “La stesura del progetto educativo personalizzato (PEI) :competenze integrate” • Dott ssa Domenica Mancuso • Ore 11,30/13,30 • “La funzione del docente curricolare nell’integrazione del portatore di H” • prof.ssa Elisabetta Provenzale

  10. Giorno 20 aprile • Ore 8,30/10,30 • “ I disturbi del comportamento nei soggetti portatori di handicap” • Dott.ssa Katia Basile • Ore 10,30/13,30 • Orientamento scolastico e professionale dei portatori di Handicap. • Rappresentanti di Enti. • FORMAZIONE IN SITUAZIONE • SEDI: • ISTITUZIONI SCOLASTICHE SEDI DI SERVIZIO: • 21 e 22 aprile 2004 • Ore 15,00/19,00 • Stesura, presso le scuole di provenienza, del progetto di integrazione, ai sensi del D.M.331 /98 art.42 • Soggetti coinvolti: • I due corsisti • I coordinatori dei Consigli di classe • Coordinamento dei lavori affidato ai Coordinatori del Gruppo H • .

  11. FORMAZIONE IN PRESENZA SEDE ITG “MINUTOLI Giorno 23 aprile Ore 8,30/10,30 Le risorse del territorio per l’handicap: l’istituzione dei Centri Territoriali. Prof.ssa Elisabetta Provenzale Ore 10,30/13,30 Confronto delle buone prassi da parte dei docenti di sostegno specializzati :Michele Pintabona dell’I.C.vo n.2 di Capo d’Orlando, Maria Papale dell’IPSSCTAR “ANTONELLO di Messina. Dibattito

  12. ATTESTATO ALL. A • Si attesta che i docenti: • Nome Cognome Disciplina • Coordinatore GLIS_____________________________________________________ • Docente curricolare corsista ___________________________________________ • Docente curricolare corsista____________________________________________ • Docente coordinatore • Consiglio di classe con alunni H__________________________________________________ • Docente coordinatore • Consiglio di classe con alunni H__________________________________________________ • Docente coordinatore • Consiglio di classe con alunni H________________________________________________ • Docente coordinatore • Consiglio di classe senza alunni H______________________________________________ • Docente coordinatore • Consiglio di classe senza alunni H______________________________________________ • in servizio presso • …………………………………………………………………………………….. • hanno partecipato alla formazione in situazione, nei giorni ………….. aprile- dalle ore 15,00 alle 19,00- contribuendo alla stesura del progetto di integrazione, su floppy disk, previsto dal corso ““L’integrazione dell’alunno diversamente abile attraverso la valorizzazione delle risorse umane ”.svoltosi, all’IPSSCTAR “Antonello” di Messina ed all’ITG” Minutoli” , nei giorni 14/15/16/17/19/20 aprile, e che si concluderà, rispettivamente, nei giorni 24 e 23 aprile 2004. • IL DIRIGENTE SCOLASTICO

  13. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca • Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia-Direzione Generale • CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI PER LA PROVINCIA DI MESSINA • CORSO DI FORMAZIONE PER I DOCENTI CURRICOLARI DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO.. • “L’INTEGRAZIONE DELL’ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE” . • QUESTIONARIO • Le sue aspettative di formazione sono state: • Deluse • Esaurite • Pienamente soddisfatte • altro ………………………………………………………………………………………………… • …………………………………………………………………………………………………….. • A suo parere gli argomenti presentati dai relatori sono stati: • noiosi • interessanti • efficaci • altro • Avrebbe preferito: • altri argomenti , suggerisca quali…………………………………………………………… • …………………………………………………………………………………………………. • una modalità di presentazione diversa , suggerisca quale……………………………….. • ……………………………………………………………………………………. • Quali sono state le eventuali difficoltà rilevate nella gestione dell’incontro in sede? • Organizzazione • Comunicazione • Relazione tra i componenti del gruppo • altro………………………………………………………………………………………………

  14. a cura di elisabetta provenzale • Ritiene che l’atteggiamento dei colleghi durante l’incontro presso la sede di servizio sia stato: • Attento • interessato • distratto • annoiato • non collaborativo • altro……………………………………………………………………………………………… • …………………………………………………………………………………………………. • A suo parere, quale è stata la disponibilità dei coordinatori del Consiglio di classe e/o interclasse alla collaborazione per la stesura del progetto di integrazione H? • nessuna • poca • sufficiente • piena • Crede che questo modello, di informazione /formazione, “a ricaduta” possa continuare ad essere praticato? • Si • No • Qualora la risposta sia stata positiva, a suo parere, quali strategie o persone possono aiutare ad ottimizzare la “ricaduta”nelle scuole. • la presenza del dirigente scolastico nell’attività di formazione • Minor numero di ore di formazione • Maggior numero di ore di formazione • Materiale multimediale • altro……………………………………………………………………………………………… • Si ringrazia per la cortese collaborazione • a cura di elisabetta provenzale

  15. Corso di Formazione sull’integrazionescolastica dei diversamente abili Integrazione H alla luce della normativa vigente Isp.ce Rosaria Zammataro

  16. In Italia abbiamo 77.OOO docenti impegnati nel sostegno150.000 ragazzi con problemi di disabilità La Legge 104/92 va oggi letta • Nel quadro dell’autonomia • Ai sensi del D.Leg.vo 112/98 • Legge Quadro 328/2000 • Lettera Circolare n°139/2001-Nota M.n°186/2002/Nota M.n°81/2002

  17. Il Quadro dell’Autonomia • Art.4(D.P.R. 275/1999) AUTONOMIA DIDATTICA LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE REALIZZANO: • Diritto di apprendere e crescita educativa di tutti gli alunni • Riconoscere e valorizzare le diversità • Promuovere le potenzialità di ciascuno • Regolare i tempi di insegnamento e lo svolgimento delle attività nel modo più adeguato ai ritmi di apprendimento. • Attivazione di percorsi individualizzati anche in relazione agli alunni in situazione di handicap • Iniziative di recupero e sostegno coordinandole con iniziative assunte dagli E.E.L.L.in materia di interventiintegrati(art.139 del D.leg.vo 112/98)

  18. Art.5: Autonomia organizzativa • Le Istituzioni scolastiche realizzano: • Flessibilità nell’uso dei tempi, nell’utilizzazione del personale, nella predisposizione degli spazi.

  19. Lettera Circolare n°139/2001Nota Ministeriale n°186/2002Nota Ministeriale n°81/2002 • Flessibilità: Articolazione delle classi in gruppi Tempo didattico flessibile Utilizzo mirato delle tecnologie • Responsabilità:IlPOF va progettato per tutti gli alunni compresi i disabili La corresponsabilità è di tutti i docenti • Integrazione: Sviluppare il lavoro di integrazione in rete con gli altri servizi del territorio.Le reti di scuole avvieranno “patti territoriali di responsabilità”.

  20. D.Legvo n°112 del 31/3/1998 • Art.139 . Trasferimento alle province ed ai comuni c) dei servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio.

  21. Legge 8/11/2000 n°328 Art. 14 Progetto individuale per la persona disabile comprende: • Valutazione diagnostico-funzionale • Prestazioni di cura e di riabilitazione • Servizi alla persona • Eventuali sostegni al nucleo familiare Art.!6 Il sistema integrato di interventi sostiene: • Il ruolo della famiglia nella formazione e cura della persona ,nella formulazione di proposte e di progetti.

  22. Disabilità e Tecnologia • Portale Handtecno (ospitato sul sito dell’Indire) • Tra le iniziative tenologiche più significative: - Telecamere speciali per i disabili visivi - Elaboratori elettronici per la comunicazione degli autistici - Sistemi di comando vocale per alunni con problemi motori - Tastiere semplificate per alunni con ritardi mentali

  23. Seminario Nazionale di studio e di produzioneIMOLA 10/11/12 novembre 2003 • L’Integrazione del disabile rientra nel POF , pertanto Interagiscono molte figure professionali con competenze diverse • La scuola è inserita in un contesto sociale e interagisce con Enti diversi , da qui la necessità del lavoro di rete • Centralità della persona disabile nella globalità dei suoi bisogni, delle sue caratteristiche, delle sue potenzialità. • Gli operatori delle scuola e delle altre istituzioni devono saper costruire un rapporto di collaborazione comunicativa e costruttiva con la famiglia del disabile. • Integrazione scolastica in funzione dell’integrazione sociale e quindi un progetto di vita della persona disabile orientato verso il futuro.

  24. Esigenze e Linee di tendenza • Rafforzare l’interistituzionalità • Rivitalizzare il GLIP • Costituire reti di scuole • Costituire Centri di Documentazione • Formazione anche dei docenti curriculari e loro coinvolgimento nell’azione di integrazione dei disabili

  25. Un cammino lungo 33 anni L’istruzione dell’obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica Legge n.118 del 30 marzo 1971

  26. Linee guida per la costruzione del progetto di integrazione • Individuazione dei riferimenti legislativi ed istituzionali (L.517/77, C.M. 258/83, 250/85, L.104/92) • Raccordo e progettazione degli interventi e dei servizi (L. 104/92, DPR 24/2/94, L.328/00) • Definizione delle linee generali della programmazione educativa e didattica (L. 517/77, L.104/92, DPR 24/2/94)

  27. Il processo di integrazione richiede: • un’ottica sistemica, nella quale si realizza la correlazione dei diversi interventi educativi e l’integrazione di specifiche competenze culturali e professionali. • modelli di lavoro flessibili e differenziati. • un apprendimento che si sviluppi non tanto secondo l’ottica dell’alfabetizzazione e dell’acquisizione della strumentalità di base, quanto verso il raggiungimento di traguardi educativi commisurati alla capacità del soggetto.

  28. un atteggiamento educativo mirante a cogliere i processi dinamici di ogni allievo in rapporto all’area cognitiva, emotiva ed affettiva, comportamentale e relazionale • un approccio che renda complementari, e non alternativi e/o esclusivi, i processi dell’apprendimento e della socializzazione.

  29. La presenza dell’alunno in situazione di handicap Sollecita processi significativi a livello di: • Relazioni – rapporti tra docenti, docenti e genitori, con gli specialisti • Organizzazione del lavoro scolastico – insegnamento per gruppi, revisione di curricoli, superamento del concetto di classe

  30. Il ruolo del docente di sostegno I riferimenti organizzativi nella L. 517/77 , nella 104/92 puntualizzano: • L’appartenenza dell’alunno alla classe • La partecipazione di ogni docente di classe alla realizzazione del percorso educativo e didattico differenziato previsto per l’alunno h. • La necessità di programmare interventi individualizzati nei tempi e nei modi previsti dal PDF e dal PEI (PDF e PEI L.104/92, DPR24/2/94) • La partecipazione di tutte le figure istituzionali alla stesura e alla definizione della documentazione di cui sopra.

  31. compiti e funzioni del docente specializzato La presenza del docente specializzato va ricondotta all’interno della classe: • ad una attività di ‘consulenza’ necessaria nei momenti della programmazione e prevista in rapporto all’alunno disabile per intervenire direttamente nei modi e nei tempi previsti dal PDF e dal PEI.

  32. Caratteristiche di una programmazione • Assenza di una gerarchia tra le attività prevalentemente intellettive e le attività integrative; • Attenzione nei curricoli ad una vasta gamma di attività integrative e ad una pluralità di linguaggi espressivi al fine di offrire tutte le opportunità di spazio e di valorizzazione delle capacità del singolo; • Possibilità di formare gruppi opzionali, gruppi omogenei per livelli di apprendimento strumentale o per capacità e, all’occorrenza, trattamenti individualizzati;

  33. Valutazione formativa operata in base al livello di partenza e successivo potenziamento e miglioramento delle capacità iniziale, senza riferimento a modelli culturali standardizzati; • Pluralità di insegnanti ed operatori che si occupano dei singoli settori secondo specifiche competenze in un lavoro trasversale ed integrato e superamento di individualismi improduttivi.

  34. In una logica di ‘sostegno complessivo’, che la comunità scolastica pone in essere, si colloca il ruolo del docente di sostegno.

  35. ELEMENTI TRASVERSALI DEL MICRO-CURRICOLO Necessità della collegialità : • Conoscenza della situazione iniziale che precede la formulazione di obiettivi • Formulazione degli obiettivi • Scelta di metodologie, strategie, attività e strumenti idonei. • Verifica e valutazione degli interventi e degli esiti educativi rispetto descrittori stabiliti e condivisi

  36. Rischi di una programmazione astratta e teorica l’alunno viene scisso in categorie: • Linguaggio • Memoria • Apprendimento • Percezione • Capacità logico-formali

  37. Si pretende di colmarle con la somministrazione di una serie di esercizi settoriali che hanno lo stesso schema della lezione tradizionale: • proposta • ascolto • esecuzione • eventuale riesecuzione

  38. Da ciò ne consegue che: • Il soggetto è imprigionato in una situazione di stimolo-risposta • Egli ha solo la possibilità di accettare o rifiutare l’attività • Il rifiuto dell’attività viene colto come “sintomo dell’handicap”, mai come manifestazione libera e motivata • Il successo eventuale viene attribuito alla modalità dell’intervento • L’insuccesso viene ascritto all’handicap.

  39. Ed ancora…. • Frustrazione dell’insegnante nei confronti di un allievo che non impara • Frustrazione dell’insegnante di fronte ad un soggetto che mette in crisi le regole quotidiane ed impedisce lo svolgimento del lavoro in classe • Pressioni negative esercitate dai altri genitori che temono una sicura perdita di profitto per i loro figli • …………………..

  40. Punti deboli dell’integrazione • Assenza di una tradizione di comportamento collegiale che ponga i diversi ruoli in relazione all’interno di un processo unitario • Idea che collaborazione tra i docenti si traduca in un compito aggiuntivo e non come ottimizzazione della realizzazione di abituali attività • Ritenere l’insegnante di sostegno come ‘solutore’ ed unico responsabile dell’alunno H. • L’alunno H pensato ed agito come ‘eterno bambino’

  41. ACCORGIMENTI DIDATTICI MODALITA’COMUNITIVE • L’uso della triade scelta-gradazione-presentazione dei contenuti • L’opportunità che il messaggio sia motivato in un contesto operativo • L’abitudine a comunicare in modo congruente con lo’slowlearner’ • L’uso di “discorsi di appoggio” funzionali alla comprensibilizzazione

  42. L’adozione consapevole del comportamento non-verbale in funzione relazionale • Una modalità relazionale diretta al coinvolgimento • La ricerca di un delicato equilibrio fra direttività e non-direttività

  43. L’utilizzo di una pluralità di codici e di una varietà di modalità comunicative: • mimico-gestuale (dal significante non verbale – mimica facciale, azioni mimate al significante verbale orale (favole o drammatizzazione) • visivo: dal messaggio visivo a quello narrato o scritto attraverso la decodifica di immagini singole o in sequenza formanti un racconto. • tattile-olfattivo-gustativo: rilevazione, conoscenza attraverso percezioni (discriminazioni di grandezze, forme, sapori etc.) • grafico-coloristico: da una realtà percepita con la vista e con il tatto per passare verso un’astrazione della realtà ridotta ad immagini

  44. RUOLO DEI GENITORI Il rapporto con i genitori è essenziale: • per la definizione di orientamenti pedagogici comuni • per il bisogno di conoscere la storia e le esigenze di ciascun allievo • per individuare le aspettative che si creano attorno a lui • per ipotizzare strategie e percorsi che coinvolgono la famiglia togliendo alla scuola la delega di unica agenzia istruttiva/formativa

  45. PROGETTUALITA’ SCOLASTICA

  46. PROMUOVERE LA CULTURA DEL RACCORDO ISTITUZIONALE condizione necessaria per garantire lo sviluppo armonico della persona handicappata attraverso la realizzazione di interventi integrati (L.104/92)

  47. PROMUOVERE LA CULTURA DEL RACCORDO ISTITUZIONALE condizione necessaria per garantire lo sviluppo armonico della persona handicappata attraverso la realizzazione di interventi integrati (L.104/92)

  48. CONDIZIONI PER L’INTEGRAZIONE • Sono chiari ed assunti i ruoli e le responsabilità • Si lascia spazio ad un pensiero assertivo e creativo • Non si banalizzano i problemi • Le persone sono considerate come risorse per quello che sono • Vi è la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità

  49. CONDIZIONI PER L’INTEGRAZIONE • Sono chiari ed assunti i ruoli e le responsabilità • Si lascia spazio ad un pensiero assertivo e creativo • Non si banalizzano i problemi • Le persone sono considerate come risorse per quello che sono • Vi è la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità

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