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Preposto ed Addetto al Montaggio, Uso e Smontaggio di Ponteggi ( Pi.M.U.S. )

Preposto ed Addetto al Montaggio, Uso e Smontaggio di Ponteggi ( Pi.M.U.S. ). PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore). MODULO GIURIDICO-NORMATIVO (4 ore) RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legislazione generale di sicurezza in materia di prevenzione infortuni

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Preposto ed Addetto al Montaggio, Uso e Smontaggio di Ponteggi ( Pi.M.U.S. )

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Presentation Transcript


  1. Preposto ed Addetto al Montaggio, Uso e Smontaggio di Ponteggi (Pi.M.U.S.)

  2. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) • MODULO GIURIDICO-NORMATIVO (4 ore) • RIFERIMENTI LEGISLATIVI • Legislazione generale di sicurezza in materia di prevenzione infortuni • LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

  3. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legislazione generale di sicurezza in materia di prevenzione infortuni

  4. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi Compito fondamentale delle imprese è quello di adempiere agli obblighi previsti da tutte le normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed organizzarsi per tempo, per non vedersi chiudere il cantiere dagli organi di vigilanza. Nel caso di assenza di lavoratori formati, vanno obbligatoriamente sospese tutte le lavorazioni e, conseguentemente, in particolare quelle che comportano l'utilizzo del ponteggio, con il blocco completo del cantiere.

  5. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi • EXCURSUS NORMATIVO • La normativa previgente in materia di prevenzione degli infortuni derivanti da cadute dall’alto non viene modificata, ma solo integrata. • DPR 547/55 – norme per la prevenzione infortuni sul lavoro • DPR 164/56 – norme per la prevenzione infortuni sul lavoro nelle costruzioni • Art. 10 – CINTURE DI SICUREZZA • Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili a forbice e simili, su muri in demolizione nei • lavori analoghi che comunque espongano a rischi di caduta dall'alto o entro cavità, quando non sia possibile • disporre impalcati di protezione o parapetti, gli operai addetti devono far uso di idonea cintura di sicurezza con • bretelle collegate a fune di trattenuta. • Art. 16 – Ponteggi e opere provvisionali • Nei lavori che sono eseguiti ad un’altezza superiore a 2 m, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcatura o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose.

  6. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi < 2 m • Decreto Legislativo 19/09/1994, n. 626 • Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42CE, 98/24CE, 99/38CE, 2001/45/CE e 99/92CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro. • Art. 34 – Definizioni • c bis) Lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile. • (SEGUE)

  7. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi Art. 36 bis - Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota [1] Il datore di lavoro, qualora i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi. [2] Il datore di lavoro sceglie il tipo più idoneo di sistema di accesso ai posti di lavoro temporanei in quota in rapporto alla frequenza di circolazione, al dislivello e alla durata dell'impiego. Il sistema di accesso adottato deve consentire l'evacuazione in caso di pericolo imminente. Il passaggio da un sistema di accesso a piattaforme, impalcati, passerelle e viceversa non deve comportare rischi ulteriori di caduta. [3] Il datore di lavoro dispone affinché sia utilizzata una scala a pioli quale posto di lavoro in quota soltanto nei casi in cui l'uso di altre attrezzature di lavoro considerate più sicure non è giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego oppure delle caratteristiche esistenti dei siti che non può modificare. (SEGUE)

  8. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi [4] Il datore di lavoro dispone affinche' siano impiegati sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi alle quali il lavoratore e' direttamente sostenuto, soltanto in circostanze in cui, a seguito della valutazione dei rischi, risulta che il lavoro puo' essere effettuato in condizioni di sicurezza e l'impiego di un'altra attrezzatura di lavoro considerata piu' sicura non e' giustificato a causa della breve durata di impiego e delle caratteristiche esistenti dei siti che non puo' modificare. Lo stesso datore di lavoro prevede l'impiego di un sedile munito di appositi accessori in funzione dell'esito della valutazione dei rischi ed, in particolare, della durata dei lavori e dei vincoli di carattere ergonomico. [5] Il datore di lavoro, in relazione al tipo di attrezzature di lavoro adottate secondo i precedenti commi, individua le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori, insiti nelle attrezzature in questione, prevedendo, ove necessario, l'installazione di dispositivi di protezione contro le cadute. I predetti dispositivi devono presentare una configurazione ed una resistenza tali da evitare o da arrestare le cadute da luoghi di lavoro in quota e da prevenire, per quanto possibile, eventuali lesioni dei lavoratori. I dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei punti in cui sono presenti scale a pioli o a gradini. [6] Il datore di lavoro nel caso in cui l'esecuzione di un lavoro di natura particolare richiede l'eliminazione temporanea di un dispositivo di protezione collettiva contro le cadute, adotta misure di sicurezza equivalenti ed efficaci. Il lavoro è eseguito previa adozione di tali misure. Una volta terminato definitivamente o temporaneamente detto lavoro di natura particolare, i dispositivi di protezione collettiva contro le cadute devono essere ripristinati. [7] Il datore di lavoro effettua i lavori temporanei in quota soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori. (SEGUE)

  9. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi Art. 36 ter - Obblighi del datore di lavoro relativi all'impiego delle scale a pioli [1] Il datore di lavoro assicura che le scale a pioli siano sistemate in modo da garantire la loro stabilità durante l'impiego e secondo i seguenti criteri: a) le scale a pioli portatili devono poggiare su un supporto stabile, resistente, di dimensioni adeguate e immobile, in modo da garantire la posizione orizzontale dei pioli; b) le scale a pioli sospese devono essere agganciate in modo sicuro e, ad eccezione delle scale a funi, in maniera tale da evitare spostamenti e qualsiasi movimento di oscillazione; c) lo scivolamento del piede delle scale a pioli portatili, durante il loro uso, deve essere impedito con fissaggio della parte superiore o inferiore dei montanti, o con qualsiasi dispositivo antiscivolo, o ricorrendo a qualsiasi altra soluzione di efficacia equivalente; d) le scale a pioli usate per l'accesso devono essere tali da sporgere a sufficienza oltre il livello di accesso, a meno che altri dispositivi garantiscono una presa sicura; e) le scale a pioli composte da più elementi innestabili o a sfilo devono essere utilizzate in modo da assicurare il fermo reciproco dei vari elementi; f) le scale a pioli mobili devono essere fissate stabilmente prima di accedervi. [2] Il datore di lavoro assicura che le scale a pioli siano utilizzate in modo da consentire ai lavoratori di disporre in qualsiasi momento di un appoggio e di una presa sicuri. In particolare il trasporto a mano di pesi su una scala a pioli non deve precludere una presa sicura. (SEGUE)

  10. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi Art. 36 quater - Obblighi del datore di lavoro relativi all'impiego dei ponteggi Alla normativa previgente imperniata sul DPR 164/56 e sulle sue circolari esplicative, sono introdotti sostanzialmente due elementi innovativi: UTILIZZO DI PONTEGGI • la redazione del piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio(Pi.M.U.S.), • formazione obbligatoria e specifica degli addetti al montaggio/smontaggio/trasformazione del ponteggio. 3]. Il datore di lavoro provvede a redigere a mezzo di persona competente un piano di montaggio, uso e smontaggio, in funzione della complessità del ponteggio scelto. Tale piano può assumere la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato da istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed e' messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati. 6]. Il datore di lavoro assicura che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto la sorveglianza di un preposto e ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste 7] La formazione ha carattere teorico-pratico 8] In sede di conferenza Stato-regioni e province autonome sono individuati i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità dei corsi. 9] I lavoratori che al 19.07.2005 hanno svolto per almeno due anni attività di montaggio smontaggio o trasformazione di ponteggi sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione entro il 19.07.2007. 10] I preposti che al 19.07.2005 hanno svolto per almeno tre anni operazioni di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione di cui all'ottavo comma entro il 19.07.2007. (SEGUE)

  11. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi Art. 36 quinquies - Obblighi dei datori di lavoro concernenti l'impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi Il datore di lavoro dispone affinché siano impiegati sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi alle quali il lavoratore è direttamente sostenuto, soltanto in circostanze in cui, a seguito della valutazione dei rischi, risulta che il lavoro può essere effettuato in condizioni di sicurezza e l'impiego di un'altra attrezzatura di lavoro considerata più sicura non è giustificato a causa della breve durata di impiego e delle caratteristiche esistenti dei siti che non può modificare. [1] Il datore di lavoro impiega sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi in conformità ai seguenti requisiti: … e) lavori programmati e sorvegliati in modo adeguato, anche allo scopo di poter immediatamente soccorrere il lavoratore in caso di necessità. Il programma dei lavori definisce un piano di emergenza, le tipologie operative, i dispositivi di protezione individuale, le tecniche e le procedure operative, gli ancoraggi, il posizionamento degli operatori, i metodi di accesso, le squadre di lavoro e gli attrezzi di lavoro; f) il programma di lavoro deve essere disponibile presso i luoghi di lavoro ai fini della verifica da parte dell'organo di vigilanza competente per territorio di compatibilità ai criteri di cui all'art. 36-bis, primo e secondo comma. 2] Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori interessati una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste, in particolare in materia di procedure di salvataggio. (SEGUE)

  12. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi [3] La formazione di cui al secondo comma ha carattere teorico-pratico e deve riguardare: a) l'apprendimento delle tecniche operative e dell'uso dei dispositivi necessari; b) l'addestramento specifico sia su strutture naturali, sia su manufatti; c) l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, loro caratteristiche tecniche, manutenzione, durata e conservazione; d) gli elementi di primo soccorso; e) i rischi oggettivi e le misure di prevenzione e protezione; f) le procedure di salvataggio. [4] In sede di conferenza Stato-regioni e province autonome saranno individuati i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità dei corsi. [5] I lavoratori che alla data di entrata in vigore del presente decreto hanno svolto per almeno 2 anni attività con impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi devono partecipare ai corsi di formazione di cui al quarto comma entro i due anni successivi alla data di entrata in vigore del presente decreto (19 luglio 2005)

  13. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi • D.LGS 235/2003 • Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. • Il percorso che ha portato a perfezionare quanto oggi vige in materia, è stato lungo e travagliato. • Esso è iniziato nel lontano 2003 con il Decreto Legislativo n° 235. • Il D.Lgs 235/2003 integra il Titolo III del D.Lgs 626/94 (uso delle attrezzature di lavoro) introducendo l’art.36-quater ovvero determinando i requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso delle attrezzature di lavoro per l'esecuzione di lavori temporanei in quota, prevedendo l'obbligo di formazione per tutti i pontisti, la redazione del Pi.M.U.S. ecc: • L’entrata in vigore del D.Lgs 235/2003 (Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori), ha introdotto due elementi fondamentali: • Obbligo di redazione del PiMUS (Piano di Manutenzione, Uso e Smontaggio) da parte dell’impresa che monta e smonta i ponteggi • Obbligo di formazione specifica del personale addetto al montaggio, smontaggio e trasformazione del ponteggio • Il D.Lgs 235/2003 è entrato in vigore il 19 luglio 2005

  14. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi Provvedimento del 26 Gennaio 2006 - Accordo Stato / Regioni Accordo Stato, regioni e province autonome, in attuazione degli articoli 36-quater, comma 8, e 36-quinquies, comma 4, del Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626, in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. (Repertorio atti n. 2429). (GU n. 45 del 23-2-2006) La Conferenza Stato-Regioni e Province autonome il 26 gennaio 2006 ha sottoscritto l’Accordo che risponde alle richieste del comma 8 dell’art. 36 quater del D.Lgs 235/2003. L’accordo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2006. L’accordo è diviso in due parti A e B: nella parte A sono presi in considerazione i corsi per gli addetti al montaggio dei ponteggi; nella parte B sono presi in considerazione i corsi per gli addetti ai lavori su fune. L'accordo della Conferenza Stato-Regioni (Provvedimento del 26 Gennaio 2006 - Accordo Stato / Regioni) ha anche indicato le modalità e i tempi per eseguire la formazione, gli obblighi quindi sono bene individuati.

  15. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi I punti principali dell’Accordo a) Sono definiti i soggetti a cui compete l’erogazione di questa formazione: - Regioni e Province autonome (mediante strutture tecniche operanti nella prevenzione e/o mediante strutture della formazione professionale accreditate) - Ministero del lavoro e delle politiche sociali, mediante il personale tecnico impegnato in attività del settore della sicurezza sul lavoro - ISPESL - Associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, nel settore dei lavori edili e di ingegneria civile - Organismi paritetici istituiti nel settore dell’edilizia -Scuole edili Il datore di lavoro non può rivolgersi a soggetti diversi da questi anche se ritenuti di maggiore esperienza e capacità. b) La formazione è obbligatoria e abilitante per i preposti e gli addetti al montaggio, smontaggio, trasformazione dei ponteggi. c) Il corso ha una durata di 28 ore, da frequentare interamente. E’ concessa solo una assenza massima pari al 10% del monte ore.

  16. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi I punti principali dell’Accordo d) Non sono previste riduzioni della durata del corso, neppure per chi ha esperienza oppure ha già frequentato in passato corsi simili. e) Il corso è composto di 2 parti della durata di 14 ore ciascuna. Parte 1 - Parte teorica: è divisa in due moduli: Modulo 1. giuridico normativo (4 ore): · legislazione generale di sicurezza in materia di prevenzione infortuni, analisi dei rischi, norme di buona tecnica e di buone prassi, statistiche degli infortuni (2 ore) · D.Lgs 235/2003 “Lavori in quota” e D.Lgs 494/96 e s.m.i. “cantieri” (2 ore) Modulo 2. tecnico (10 ore): · Pi.M.U.S., autorizzazione ministeriale, disegno esecutivo, progetto (4 ore) · DPI anticaduta: uso, caratteristiche tecniche, manutenzione, durata e conservazione (2 ore) · Ancoraggi: tipologie e tecniche (2 ore) · Verifiche di sicurezza: primo impianto, periodiche e straordinarie (2 ore) Parte 2. - Parte pratica (14 ore) · montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a tubi e giunti PTG (4 ore) · montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a telai prefabbricati PTP (4 ore) · montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a montanti e traversi prefabbricati PMTP (4 ore) · Elementi di gestione prima emergenza salvataggio (2 ore)

  17. PARTE PRIMA – TEORICA Modulo giuridico - normativo (4 ore) Riferimenti legislativi I punti principali dell’Accordo f) La parte teorica è erogata per prima. Per accedere alla parte pratica occorre superare la verifica intermedia (questionario a risposte multiple). Chi non supera la verifica deve rifrequentare i moduli teorici. g) L’attestato di frequenza al corso, è rilasciato a chi supera la verifica finale di montaggio / smontaggio / trasformazione di parti di ponteggi e realizzazione di ancoraggi. Chi non supera la verifica finale deve rifrequentare la parte pratica. h) Ogni 4 anni occorrerà frequentare un aggiornamento di 4 ore, che è erogato dagli stessi soggetti del corso delle 28 ore.

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