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Rassegna stampa del 21 agosto 2020 venerdì' giornali in pdf

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  1. ISSN: 1720-2024 Venerdì 21 agosto 2020 Anno XXXVIII - Numero 231 - € 1,40 DIRETTORE DAVIDE VECCHI www.corrieredellumbria.it Ventisette nuovi positivi. Chi rientra dall’estero e anche dal resto d’Italia è invitato a sottoporsi ai controlli pit-stop Troppicontagi,testperchitornadalleferie CasodiCovidtraidipendenti,chiusoFaliero PERUGIA K Troppicontagidarien- tro, arrivano i pit-stop. In allestimento per eseguire test rapidi a disposizione di chi rientra dalle vacanze o Paesi a ri- schio. L’annuncio è del commissario anti-Covid, Antonio Onnis. Sale il nu- merodei positivi: 27. Ai 17 nuovi casi che sono stati ufficializzati nel bollettino della Regione se ne ag- giungonoinfattialtri10re- gistrati nel Ternano nel corso della giornata. ? a pagina 5 Turrioni Primopiano Attesapergliesamisuirestidelcorpo MortediGioele I dubbidel padre sullericerche postazioni UMBRIA Aituristipiacciono arte,natura erelax ? a pagina 2 Sani “Aprirle resta la priorità” Scuolearischio? Azzolinasmentisce ? a pagina 3 Ribezzo ? alle pagine 6 e 7 Al Trasimeno IlristoranteFalierochiusoper72oreinviaprecauzionaleinattesadeirisultatidiunaserieditest(FotoG.Belfiore)? a pagina 5 Busiri Vici E’il quinto tentativo in due anni, il prezzo di venditaera partito da 1.200.000 euro ed è orasceso a 300 mila La storica discoteca Red Zone all’asta TERNI Bonusaffitti 520domande Narni,situffano dalponte erischianolavita ? a pagina 29 PERUGIA KLa storica discoteca Red Zone torna all’asta. E’ il quinto tentativo in dueanni:ilprezzodiven- dita, partito da un milio- ne e 200 mila euro, è ora arrivatoa300.000.Nessu- novuoleillocale,in tota- le stato di L’asta è fissata per il 18 settembre. ? a pagina 15 Turrioni Weekend NelcuoredellaRoccaMinorediAssisi SPOLETO DueMondi,applausiperilmitodiOrfeo BASTIA UMBRA Omicidio Limini Slittal’autopsia NARNI K Tuffiproibitiadaltotas- so di adrenalina dal ponte di Stifone nelle acque del fiume Nera. Una sfida che coinvolgesemprepiùgiova- ni. I ragazzi, incuranti dei divieti e dei pericoli, si lan- ciano da parecchi metri d’altezza rischiando la vita. ? a pagina 31 Rossi ? a pagina 19 TREVI AlfestivalCesi spazioallachitarra degrado. ? a pagina 26 ? alle pagine 8 e 9 Maggi ? a pagina 27 Partenzi Sport SERIEC E’GiannittiilnuovodirettoresportivodelPerugia Gorettielaretrocessione:“ColpamiaediSantopadre” AUTOMOBILISMO Trofeo Fagioli, subito tante emozioni ConsegnatoilmemorialBarbetti aimedici checombattonoilCovid ISSN (pubblicazione online): 2531-8985 ? a pagina 36 SERIEC Ternana, Leonedetta lestrategie per ilmercato ? a pagina 34 VOLLEY Sir,Heynennonvedel’oradigiocare Atanasijevicsiprendeigradi dicapitano ? a pagina 33 ? a pagina 36

  2. Perugia VENERDÌ 21 agosto 2020 www.lanazione.it/umbria Redazione: Piazza Danti, 11 - 06121 Perugia - Tel. 075 5755111 Pubblicità: SpeeD - Via M. Angeloni, 80/B - 06121 Perugia cronaca.perugia@lanazione.net spe.perugia@speweb.it Era in carcere a Capanne In stazione a Milano con la mannaia Espulso magrebino A pagina 7 Scuola e trasporti, tutto in alto mare I presidi umbri: «No agli ingressi scaglionati. L’uso delle mascherine è complicato specie per i più piccoli» S. Angelici a pagina 2 PERUGIA «San Francesco al Prato è un wc a cielo aperto» I frati protestano A pagina 10 L’EMERGENZA SANITARIA Primo weekend con le discoteche chiuse: movida «sotto controllo» Il toto-sindaco Ecco i nomi in corsa per la poltrona del dopo Romizi ALTRI 17 POSITIVI, ANCHE UN DIPENDENTE DI FALIERO: CHIUSO IL LOCALE I CONTAGI I CONTAGI COME A MARZO COME A MARZO Nucci a pagina 4 Nucci a pagina 4 A pagina 5 A pagina 8 Sospiro di sollievo ad Assisi La buona notizia: già guariti sette novizi del Convento A pagina 4 Orvieto Montecchio è la patria dei centenari Vertenza Ex Merloni Licenziamenti Incontro urgente chiesto al Mise La più longeva è nonna Marietta: ha compiuto 108 anni. «Questo è il paese del buon vivere» In ballo 600 famiglie, di cui oltre 200 umbre «Decisione unilaterale. E’ inaccettabile» Lattanzi a pagina 19 A pagina 13

  3. Perugia 13 venerdì 21 agosto 2020 cronaca@gruppocorriere.it - Direzionesanitaria: “Lacarenza dipersonale nelperiodoestivo hacreatocriticità” Totem Alcuniingressisonoprovvisti solamentedipannelliinformativi (FotoGiancarloBelfiore) I nodi della sanità Garantiti solo l’entrata principale e l’accesso al cup. Niente gel disinfettante nei corridoi e per la compilazione dei moduli si usa una penna per tutti Ospedale,14ingressisu16senzabarriereantiCovid di Sabrina Busiri Vici PERUGIA K IlSantaMariadellaMisericor- dia ha sedici ingressi ma solo due sono muniti di personale cherilevalatemperaturaediero- gatori di disinfettante per le ma- ni. Gli altri quattrodici non han- no barriere contro il Covid. Il viaggio nell’ospedale di Peru- gia inizia dall’entrata principale. Qui tutto regolare. Poi dal par- cheggio Menghini si va al Gam- bulidovec’èl’accessoalcup:an- chequicisonogliaddettiarileva- rela temperatura a chi entra ed è possibile disinfettarsi. C’è una porta per entrare e una per usci- re.Comedaprotocollo.Bastape- rò spostarsi di trenta metri e arri- vare all’ingresso degli ambulato- ri, terza entrata per accessi del Santa Maria della Misericordia, e qui lo scenario cambia: nessuna misurazione ed erogatore gel vuoto. Eppure ci sono la banca, un percorso preferenziale per il centro prenotazioni, insomma è un’area centrale e la situazione di libero viavai non lascia tran- quillo nessuno, soprattutto chi si reca a fare visite e analisi. Nei re- parti la situazione è tenuta mag- giormente sotto controllo, ma nonintutti.Losecificanoglistes- si addetti. Del resto chi entra in ospedale e non può disinfettarsi subito le mani, compie già una serie di gesti, dal toccare le porte allospingereiltastodell’ascenso- re, che possono favorire possibili contagi. vendolo”, dice. O la signora Lu- ciana Antonini che per compila- reunmodulosivedecostrettaad usare una penna attaccata a uno spago dell’accettazione che pas- sadimanoinmanosenzanessu- na precauzione: “Vado al super- mercato o dal parrucchiere – re- clama - ed è tutto sottocontrollo, qui attraverso corridoi senza tro- vare traccia del gel, se poi chiedi a qualche operatrice non sanno che rispondere”. Meno d’accordo è un medico che preferisce non dare il nome: “Stiamo facendo il possibile, i problemi sono tanti, non puntia- mo il dito su un piccolo neo ri- spetto alle tante risposte che ognigiornoriusciamoadare,ne- gli ultimi mesi le cose stanno cambiando al meglio”. Inrealtàlariduzionedelpersona- le nel periodo estivo ha favorito sicuramente la creazione di que- ste criticità e la direzione sanita- ria assicura che al più presto tut- to si normalizzerà: disinfettanti fin da subito e dal primo settem- breanchealterzoingressoprinci- pale dell’ospedale sarà assicura- ta la misurazione della tempera- tura. “A fine mese torneranno in forza – proseguono dalla direzio- ne–volontaridellaprotezioneci- vileenonèesclusochesaràcrea- ta una task force proprio per provvedere a tutti questi aspetti, maperlamisurazione dellatem- peraturaoccorrepersonalespeci- fico e non tutti possono occupar- sene in questo periodo non pos- siamo impoverire i reparti”. Ambulatori LaterzaentratapernumerodiaccessidelSantaMariaèattualmenteprivadiaddettiallamisurazionedellatemperaturaedigel Da qui l’esigenza di garantire all’ingressolapossibilitàdisanifi- cazione. Ma non c’è possibilità: i restanti numerosi accessi del no- socomio, seppure secondari, so- no infatti senza barriere. In alcu- nicasinon sonostate previste, in altri ci sono solo erogatori per il gelma vuoti.Ospedale eRegione nei mesi scorsi hanno concorda- to un sistema di auto discplina degliutenti attraversol’uso di to- tem informativi. Al Santa Maria sono quindi 16 i pannelli allestiti fuori da ciascun ingresso che ri- cordano le dieci regole base da adottare. Di queste, tre fonda- mentali: indossa la mascherina, sottoponiti alla misurazione del- la temperatura e utilizza il gel igienizzante. Principi che sfiora- no il paradossale vista la genera- le mancanza di disinfettante nei corridoi,l’uso collettivodi penne per l’accettazione, le file non di- sciplinatedavantiallasalaprelie- vi. Una situazione che spaventa. C’è infatti chi sbotta come Gian- niRondoniinattesaindiabetolo- gia:“C’èpiùattenzionedalfrutti-

  4. Terni 29 venerdì 21 agosto 2020 corrterni@gruppocorriere.it - Via Vanzetti Ilproblemaerastatosegnalatoottomesifa,manessunoèintervenutoelacrepasièallargata Si apre una buca sulla strada, danni a un’auto non riescono aschivarla, con la possibilità di procurarsi danni anche piuttosto seri. Chissà se dopo l’ennesima segnalazione edopotuttiquestimesisiriusci- rà a chiudere la buca. Nel frattempo non è escluso che il conducente danneggiato possa procedere per un eventuale risarcimento deidannisuìtiacausadell’inci- dente stradale. fermata dell’autobus di linea. Lasegnalazione risalea diverso tempo fa: era infatti il mese di dicembrequandoalcunicittadi- nievidenziaronoilfattopubbli- camente. Da allora, dopo otto mesi, nes- suno ha ancora provveduto a sistemare il solco che a poco a poco si è ulteriormente allarga- to.Eieriunautomobilistaèfini- to con una ruota proprio den- trolapiccolavoraginecondan- ni inevitabili. Labucaèprofondaunaventina di centimetri e dunque rappre- senta un pericolo sia per chi ci passa a piedi sia per le auto che TERNI K “Prima che ci cada qualcu- no aspettiamo un intervento”. Il sollecito però non è servito e quanto previsto si è verificato: in via Vanzetti si è aperta sull’asfalto di una buca perico- losa, proprio all’altezza di una legalmente M.L.S. IncidenteL’autofinitanellabuca Fioccano le richieste di contributi cheil Comune ha riservato a chi lavorae risiede in città per fare fronte all’emergenza economica Bonusaffitti,presentate520domande di Simona Maggi TERNI KSono arrivate a 520 le domande presentate on line all'ufficio delComuneperrichiede- re i bonus per gli affitti. Per l’esattezza sono 358. 696,70 gli euro a disposi- zione.Ilbandoperl'asse- gnazione del contributo era stato posticipato al prossimomesedisettem- bre.I contributiper ilpa- gamento degli affitti so- no destinati a sostenere i nuclei familiari in affitto che si trovano in difficol- tàeconomica,anchease- guitodell'emergenzaepi- demiologica 19, e che corrispondono canoni di locazione ec- cessivamente onerosi ri- spettoalredditopercepi- re un aiuto concreto a chi ne ha davvero biso- gno”. Un lavoro certosi- noedicollaborazioneda parte dell’ufficio Welfare per aiutare coloro che si trovano in difficoltà eco- nomica. Dovranno esse- re valutati tutti i dati del richiedente del bonus e tra questic'è anche quel- lo che l’interessato deve avere la residenza ana- grafica o l’attività lavora- tiva stabile edesclusiva o principale nel bacino di utenzaacuiappartieneil Comune di Terni e deve risiedereinUmbriadaal- menocinqueanniconse- cutivi. Inoltre il richie- dente e i componenti del nucleo familiare non de- vono esser proprietari o comproprietaridiimmo- bili, neanche a titolo di usufrutto;nondevonoes- sere titolari di contributi per l'autonoma sistema- zione concessi a seguito di eventi sismici o altri contributi pubblici con- cessi a integrazione del canone di locazione. Welfare da Covid to. “Abbiamo ritenutoop- portuno spiega l'as- sessore co- munale al Alviaicontrolliincrociati Gliufficicomunalistannolavorando peraccertareeventualiirregolarità - 31 luglio per dare la pos- sibilità di presentare le domande, tramite inter- net, a tutti coloro che ne avevano ancora bisogno. Appena chiuso il bando l’ufficio Welfare e lo stes- so assessore Cristiano Ceccottisisonomessisu- bito al lavoro per stilare la graduatoria per l'asse- gnazione del bonus con l'obiettivo di predisporre lalistaconinomientroil Welfare, Cristiano Cec- cotti - prorogare il bando di assegnazione del con- tributo affitto dopo aver parlato ed esserci con- frontaticonlerappresen- tanze sindacali degli in- quiliniperpermettereal- le famiglie in difficoltà di non perdere l'opportuni- tà di un valido sostegno economico. Orastiamolavorandove- locemente con gli uffici Record di richieste Prorogatiiterminivistoilnumerodipersoneinteressateaibonus.Nellafoto,palazzoSpada prepostiperprocedereal- la redazione della gra- duatoria degli aventi di- ritto. Attraverso un siste- ma informatico, che ci ha fornito la Regione, in- seriamo i dati nel termi- nale e da lì a breve arriva la risposta che ci dice se chihafattoladomandaè idoneo ad avere l'asse- gnazione del contributo affitto oppure no o se oc- corre una integrazione della documentazione presentata. obiettivo è che i tempi sianovelociperpoterda- Il nostro Vialiberaagliammortizzatorisocialisinoal30agosto. Confermatii meccanismidiaccessogià adottatineimesiscorsi AccordosullaCig,marestanoirischipergliinterinaliall’Ast di Carlo Ferrante TERNI K Nuovoricorsoallacassainte- grazioneall’Ast.Lohacomunica- to ieri l’azienda ai coordinatori delle sigle della rappresentanza sindacaliunitarianelcorso diun incontro. Interessati, dal 18 al 30 agosto, 500 lavoratori di parte dell’area a caldo e dell’area a freddo. Rimangono invariati i meccanismi di accesso dei mesi precedenti come il residuo delle 20 ore di ferie e la maturazione dipermessiannuiretribuiti.Ilri- corso alla Cig è ormai diventato una consuetudine nel sitodi via- le Brin, aggravatasi negli ultimi cinque mesi a causa del Corona- virs. In precedenza a mettere in difficoltàleproduzionieranosta- te le esportazioni selvagge dai Paesi asiatici, dall’Indonesia, che riuscivano a superare l’anti dumping. Le nuove norme messe in atto dall’Unione Europea, sono riu- scite,almenoinparte,aporreun freno e a ristabilire ordine. Ma il colpo mortale per le aziende siderurgiche, Ast in prima fila, è arri- vato con il Covid 19, che ha fatto chiudere i cancelli a molti clienti, che ancora restano in difficoltà. L’auspicio del settore manifatturiero e che il mercato domestico e internazionale ri- prenda il via, e l’Istat segnala, al riguardo,datipositivi.Intantosa- lel’adrenalina tra le tute blu non solo per la vendita del sito. La scadenza a fine settembre dell’accordo raggiunto al mini- stero dello Sviluppo Economico tralamultinazionaletedescaele parti sociali sulla garanzia dei li- velli occupazionali, degli assetti industriali e degli investimenti potrebbeaveredelleripercussio- in particolare Appuntamentoasettembre L’accordosiglatoalMise dovràessererinnovato ni. Da più parti non si nasconde lapreoccupazionechepotrebbe- ro non essere rinnovati, o proro- gati per un breve periodo, alcuni contrattiinscadenzadeisommi- nistrati, i lavoratori più deboli della catena. Autunno caldo L’accordoalMisescadràasettembreedovràessereridiscusso.Intanto crescel’attesaperlaproceduredivenditadelsitodivialeBrindapartediThyssenkrupp

  5. ••2 VENERDÌ — 21 AGOSTO 2020 – LANAZIONE Lascuolaaltempodelcovid Perugia «Mascherine in classe solo se necessarie» Simonetta Zuccaccia (presidente regionale dirigenti scuola) spiega: «Laddove gli spazi e le distanze lo permettono, niente protezione» PERUGIA LA PRESIDE “FANTASMA“ Trasferita a Foligno Ed è subito protesta Laura Carmen Paladino destinata al Comprensivo 3 Le famiglie si mobilitano L’aumento dei contagi costrin- ge di nuovo ad alzare la guar- dia, soprattutto nelle scuole, do- ve il 14 settembre le lezioni do- vranno riprendere in assoluta si- curezza. A questo punto il Comi- tato tecnico scientifico rimette in pista l’ipotesi degli ingressi scaglionati e ribadisce l’uso del- le mascherine dai sei anni in su. Così i dirigenti, dopo la marato- na per ordinare in tempo i ban- chi monoposto e riorganizzare gli spazi prima del suono della campanella, si ritrovano con l’ennesimo nodo da sciogliere. Ma la preside del Comprensivo Perugia 3 (che comprende due scuole dell’infanzia, le elementa- ri Fabretti e XX Giugno e la me- dia San Paolo) ha le idee molto chiare. «Ingressi scaglionati: ipotesi – dice la professoressa Simonetta Zuccaccia, che è anche presi- dente regionale dei dirigenti scuola(unico sindacato che rap- presenta la categoria e che per- mette loro di sedersi ai tavoli isti- tuzionali, ndr) – che non ho neanche preso in considerazio- ne. E’ una soluzione improponi- bile soprattutto per quegli istitu- ti che hanno molte classi. Ha idea di quello che verrebbe fuo- ri? Significa che quando entra l’ultima classe, la prima esce. Un meccanismo – ribadisce Zuc- caccia – che crea disagi alle fa- miglie (i genitori che lavorano e hanno più figli da accompagna- re come si organizzano?), ai tra- sporti e alla scuola per l’orario dei docenti». Mascherine anche per i più pic- coli delle elementari: la preside non ne fa un problema. «Intanto bisogna capirequale modellobi- sognerà usare. Una mascherina chirurgica è diversa da quella di Foligno Dallo scientifico Alessi, dove era assente da mesi, al Comprensivo 3 Galilei di Sant’Eraclio: un valzer che preoccupa le famiglie. Alla notizia dell’arrivo della preside Laura Carmen Paladino, trasferita dall’Ufficio scolastico regionale dopo il caso scoppiato allo scientifico di Perugia, i genitori di Foligno si stanno mobilitando con una raccolta firme. Vogliono capire, dicono, quali possano essere gli scenari futuri con la nuova dirigente, che prenderà il posto della professoressa Simona Lazzari, destinata ad altra sede. Come si ricorderà, la Paladino, vincitrice del concorso per presidi, aveva scelto di governare l’Alessi, dove però è stata presente fino al 28 febbraio per assenza dal servizio. Già contestata a gennaio dagli studenti, dal Consiglio d’Istituto e da alcuni schieramenti politici (nel frattempo si erano dimessi anche i due vicepresidi), ora il vertice del Provveditorato, Antonella Iunti, ha deciso di assegnare alla Paladino un’altra scuola. Ma non ha fatto i conti con le familgie... V No agli ingressi scaglionati: disagi per i genitori, per i professori e per chi usa i mezzi pubblici Giardino di BiBi, di via Sicilia. Al- tri interventi sono previsti alla elementare Radice, con la modi- fica di tutti gli infissi, e alla scuo- la Foscolo dove uno dei due va- ni utilizzati per le attività moto- rie sarà suddiviso per ricavarne due aule didattiche di dimensio- ni adeguate al distanziamento, mentre un nuovo blocco servizi sarà ricavato nell’attiguo spo- gliatoio. Infine, alla Fabretti e al- la media San Paolo è necessario modificare gli ingressi di due au- le per aumentarne la capienza, oltre agli infissi dell’edificio. Cantieri in fase di avanzamento anche alla elementare di Deru- ta. Il Municipio assicura il rien- tro in classe senza brutte sorpre- se. I nuovi banchi. Nella foto in alto a destra la preside Simonetta Zuccaccia comunità. Fatta questa conside- razione, farò in modo di organiz- zare le lezioni in maniera tale che ad ogni turno gli studenti possano togliere la protezione, V I banchi monoposto arriveranno solo a lezioni già iniziate, intanto si partirà con i vecchi aprire le finestre e respirare in li- bertà. Laddove il distanziamen- to sociale e gli spazi lo consen- tono concorderò con le fami- glie e i medici incaricati di non tenerla». Intanto procedono i lavori di adeguamento degli spazi e del- la aule di sei scuole primarie, se- condarie e dell’infanzia che sa- ranno finanziati con il contribu- to specifico messo a disposizio- ne dal Miur di 120mila euro. Gli interventi, informa Palazzo dei Priori, riguarderanno la media Pascoli e la scuola d’infanzia Silvia Angelici Immissioni in ruolo, sistema in tilt Slittano le procedure di assegnazione delle cattedre noto infatti ci sono molti inse- gnanti già entrati in ruolo da Gae (graduatorie ad esaurimen- to), ma che risultano anche vin- citori del concorso. Che fare? Anche questa volta il Provvedi- torato si fa in quattro e risolve il problema con le vecchie manie- re, che forse funzionano meglio dell’hi-tech: in poche parole gli impiegati dell’Usr stanno chia- mando i vincitori del concorso ad uno ad uno per telefono, per evitare l’assegnazione della cat- tedra d’ufficio. PERUGIA Si inceppa la macchina delle im- missioni in ruolo. L’indisponibili- tà dei dati telematici da Roma manda in tilt anche in Umbria le procedure relative alla seconda fase del procedimento, che ri- guarda la scelta delle sedi. Così i telefoni dei sindacati sono in fi- brillazione e le operazioni slitta- no di qualche giorno. C’è preoc- cupazione tra i docenti che si potrebbero ritrovare con una se- de assegnata d’ufficio. Come Silvia Angelici

  6. ••18 Terni VENERDÌ — 21 AGOSTO 2020 – LA NAZIONE CENTRI ESTIVI A MARMORE, COME ISCRIVERSI È possibile iscriversi ai centri estivi organizzati dal Comu- ne di Terni dal 24 agosto al 12 settembre, a Marmore. Il modulo per la domanda, sul sito on line dell’ente, va in- viato all’indirizzo mail ‘info@coopactl.it’. «Serve un nuovo ospedale» Lettera al ministro Speranza La Cisl Medici dell’Umbria chiede l’utilizzo delle risorse comunitarie per l’emergenza sanitaria: «Il Santa Maria è l’unico presidio datato» Emergenza-sangue Appello di Avis «Venite a donare» Le opposizioni «Il Consiglio comunale torni a riunirsi» TERNI TERNI TERNI Dopo l’ospedale Santa Maria, anche l’Avis lancia un disperato appello per favorire tra soci e non la donazione di sangue, co- sì da scongiurare il rischio del blocco delle attività chirurgiche nonurgenti e delle terapie onco- logiche. «Le scorte stanno scen- dendo sotto i livelli di guardia per tutti i gruppi sanguigni e in particolare per lo zero positivo. E all’ospedale Santa Maria c’è di nuovo il rischio dell’attività ordinaria delle sale operatorie e delle terapie onco- logiche». Mauro Tosi e Patrizio Fratini, che guidano rispettiva- mente l’Avis provinciale e quel- la comunale, sono costretti a chiamare a raccolta i donatori. «Si tratta di una carenza estiva generalizzata e per questo non si riesce a trovare sangue da al- tre parti – spiega Fratini –. Il Sit di Terni ha richiesto con assolu- ta urgenza un incremento di do- nazioni. Ai nostri soci chiedia- mo la disponibilità a recarsi in ospedale, muniti di mascherina, dalle 7.15 alle 8.30, dal lunedì al sabato». Nei giorni scorsi era stato il direttore del Servizio im- munotrasfusionale del ‘Santa Maria’, Augusto Scaccetti, a lan- ciare un appello urgente per fa- vorire le donazioni: «Abbiamo assistito a una accentuata dimi- nuzione delle donazioni proprio nel periodo in cui il fabbisogno di emocomponenti cresceva». «Il Consiglio comunale torni im- mediatamentea lavorare. È inac- cettabile tutto questo tempo di ferie estive senza convocazioni e discussioni», tuonano le oppo- sizioni (Pd, M5S e Senso Civi- co). «La Giunta Latini si vanta di aver approvato molti atti ammi- nistrativi dell’assessorato ai la- vori pubblici – continuano le mi- noranze di Palazzo Spada –.Ci domandiamo dove sono e per- ché non vengono subito in Con- siglio comunale per l’approva- zione. Ci dicano dove sono que- sti atti, banditi a Ferragosto, vi- sto che nessun iter consiliare è iniziato ancora». «In questi mesi i rappresentan- ti della Giunta hanno continua- to a percepire le loro indennità, così come il presidente del Con- siglio comunale – incalzano le opposizioni –. Si attivino, quin- di, per dare alla città organi di nuovo in funzione e celeri e prendano spunto dalla richiesta di discussione sulle richieste avanzate dal legale del dottor Federighi (che chiede la riam- missione in Consiglio ndr), fis- sando un’assemblea e inseren- do altri punti all’ordine del gior- no, come richiesto e autorizzato dai consiglieri dell’ente hanno quell’invito. Non si temporeggi e non si giochi coi soldi dei citta- dini: non possono essere presi in giro con scuse e silenzi». La Cisl Medici regionale scrive al ministro della Salute, Roberto Speranza: «Serve ospedale di Terni, un intervento straordinario per l’unico presi- dio datato dell’Umbria». Le pe- nalizzanti e affatto lungimiranti politiche sanitarie della Regio- ne, che nel corso degli ultimi vent’anni hanno portato alla co- struzione di nuovi ovunque tranne che a Terni, spingono il sindacato dei medi- ci della Cisl ad interpellare diret- tamente il ministro. «Il terremo- to del 1997 aveva messo in gi- nocchio l’Umbria - ricorda la Ci- sl Medici regionale - e l’interven- todiretto dell’allora ministro del- la Sanità, Rosy Bindi, rese possi- bile la costruzione dell’ospeda- le di Foligno e di Gubbio-Gual- do». Il segretario regionale Tullo Ostilio Moschini chiede quindi al ministro Speranza di sfruttare le risorse comunitarie messe a disposizione per l’emergenza sanitaria: «Oggi ci troviamo in una nuova crisi molto più grave - prosegue la Cisl Medici – che riguarda l’economia, il sociale e la sanità. La nostra piccola regio- ne non può affrontare da sola l’attuale crisi strutturale, ma so- lo attraverso l’impegno istituzio- nale e la solidarietà di chi può in- tervenire anche in ragione delle un nuovo del blocco ospedali Il ministro della Salute, Roberto Speranza risorse comunitarie». Da qui la ri- chiesta di intervento per realiz- zare il nuovo ospedale di Terni, unico presidio in Umbria datato e che necessita di essere rico- struito secondo la normativa an- tisismica e le nuove configura- zioni funzionali rispetto ai servi- zi ealle strutture complessee di- partimentali. «Chiediamo al mi- nistro Speranza un intervento straordinario che consenta tale realizzazione – sottolinea il sin- dacato –. Il nuovo ospedale di Terni rappresenterebbe una col- locazione strategica per rispon- dere in modo adeguato ed effi- ciente alle necessità di un terri- torio in estrema sofferenza tra crisi economica e pandemia». Stefano Cinaglia LUGNANO Covid, annullata la Cena del Ghetto L’emergenza Covid e le recenti norme di conteni- mento tornano a impatta- re in maniera sostanziale su eventi. E’ stata annulla- ta la tradizionale Cena del Ghetto, che era in pro- gramma domani. L’appun- tamento conviviale con i tavoli in discesa, alla quin- ta edizione, non ci sarà per decisione dell’amministrazione munale. che a raccolto tutela quest’anno co- Caso-Pallotta, il sindacato: «Lavoratori in ’saldo’» Fillea Cgil: «No al contratto dei metalmeccanici per gli addetti dell’edilizia» il presidente dell’Ance Umbria, l’associazione edili, nonché della Cassa Edile di Terni, che paradossalmente vuole disapplicare proprio il contratto dell’edilizia ai dipen- denti». «Decisione unilaterale dell’azienda del tutto inaccetta- bile e siamo pronti ad adire alle vie legali – afferma Cristiano Co- stanzi della Fillea Cgil Umbria –. È evidente che l’attività svolta da questi lavoratori sia pretta- mente edile e che la scelta sia quindi dettata da una mera con- venienza economica». ogni trattativa e mediazione tra leparti, i sindacati degli edili sot- tolineano «l’assoluta contrarie- tà rispetto alla decisione azien- dale di estendere il contratto na- zionale metalmeccanico maestranze oggi inquadrate nel contratto edilizia-industria. Per l’azienda il contratto nazionale edilizia è da ritenersi non più presentea partire dal primo ago- sto 2020, con conseguente per- dita delle agibilità sindacali». Quindi nessuna assemblea re- tribuita in fabbrica. Cgil, Cisl e Uil di categoria invitano i lavora- tori Pallotta alle assemble che si svolgeranno nella sede Cgil di vico San Procolo martedì 25, 9.30-11.30 e 16-18. dei costruttori alle TERNI L’ira della Fillea Cgil sulla Pal- lotta srl. «Contratti nazionali trattati come ‘capi d’abbiglia- mento’, cambiati a piacimento solo per rientrare nei costi di ap- palti a loro volta sempre più al ribasso – tuona il sindacato –. Con l’aggravante che a mettere in ‘saldo’ i propri lavoratori non è un imprenditore qualsiasi, ma Fallita

  7. ? ? ? ? ? € 2 in Italia — Venerdì 21 Agosto 2020 — Anno 156°, Numero 229 — ilsole24ore.com Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, C. 1, DCB Milano ? ?????? ?????? Decreto Rilancio Dall’Irap al fondo perduto: gli ultimi chiarimenti delle Entrate Domani Plus 24 Buoni fruttiferi delle Poste, la domanda rimane in crescita Le faq con il quotidiano dell’Agenzia —Servizio a pagina 18 Fondato nel 1865 Quotidiano Politico Economico Finanziario Normativo FTSE MIB 19766,96 -1,44% | XETRA DAX 12830,00 -1,14% | ORO FIXING 1927,15 -2,72% | SPREAD BUND 10Y 148,80 +5,20 | Indici&Numeri w PAGINE 22-25 Ripartenza, le quattro mine dell’autunno PANORAMA EMERGENZA SANITÀ Covid, balzo (845) dei nuovi contagi Mai così alto dal lockdown Una ripresa non priva di ostacoli quella di ottobre per la compagine di Gover- no. Se il voto di settembre e la ripresa delle scuole sono già due scogli, altret- tanto lo sono il capitolo lavoro e am- mortizzatori sociali. Sul fronte dei conti pubblici c’è l’eventuale adozione del fondo salva Stati Mes e quello del debi- to pubblico cresciuto a dismisura come il deficit in rapporto al Pil. E poi il Reco- very Plan necessario per accedere ai fondi Ue per gli investimenti e il rilan- cio dell’economia. Perrone, Pesole, Trovati e Tucci —alle pagine 2 e 3 POLITICA ECONOMICA I FOCUS Le nuove stime di finanza pubblica decisive nella scelta del fondo salva Stati CONTI PUBBLICI Zero deficit resta l’obiettivo per il rilancio OCCUPAZIONE Lavoro a rischio: politiche attive la soluzione SALVA STATI Sull’uso del Mes maggioranza in ordine sparso RECOVERY PLAN Gli investimenti unico antidoto al debito cattivo Nuovo forte rialzo del numero dei nuovi contagi in Italia: 845 rispetto a mercoledì. Il dato è il più alto dallo scorso 16 maggio, quando se ne regi- strarono 875. Un periodo, quest'ulti- mo, ancora compreso nella fase del lockdown. Secondo l’Istituto supe- riore di sanità la tendenza è di un pro- gressivo peggioramento. —a pagina 5 Oggi Gualtieri al Meeting di Rimini: attese le prime indicazioni sul Recovery Plan —Servizi alle pagine 2-3 Edizione chiusa in redazione alle 22.00 GRANDI OPERE STRATEGICHE IL CANTIERE DEL FISCO INDUSTRIA Enel-Intesa, accordo sul credito per 130 fornitori VERSO UN PROSSIMO SISTEMA FISCALE EUROPEO di Franco Gallo L’uscita, speriamo prossima, dalla crisi globale da pandemia dovrebbe essere un’occasione per attuare, sul piano istituzio- nale, alcuni interventi legislativi che le passate politiche restritti- ve dell’Unione europea non hanno consentito di effettuare con le dovute pienezza ed ener- gia. Si deve prendere atto che la produzione di beni, che il capi- talismo digitale ad alto tasso di integrazione tecnologica con- sente utilizzando al minimo le unità lavorative, può essere un forte fattore di disoccupazione. —Continua a pagina 15 Laura Serafini —a pagina 8 L’ATTIVISTA ANTI PUTIN Russia, Navalny in coma «È stato avvelenato» L’oppositore russo Navalny è in coma in un ospedale di Omsk, dopo essersi sentito male in aereo. La portavoce ac- cusa: è stato avvelenato. «Se sarà con- fermato ci sarà un’inchiesta» fa sapere il Cremlino. Nella notte un aereo pron- to a partire per portare Navalny a Ber- lino. A fine gennaio il Sole 24 ore ha messo a disposizione le sue pagine per un dibattito sulla riforma fiscale ormai ineludibile —a pagina 16 LE PROPOSTE | 1 DALI ERRORI DEL FISCO À LA CARTE ALLA RIFORMA PER RIPARTIRE LE PROPOSTE | 2 IN FUTURO INDEBITAMENTI DA EVITARE PER SOSTENERE IL GETTITO Gaetano De Vito STATI UNITI Arrestato per frode Bannon, stratega elettorale di Trump Steve Bannon, ex stratega del presi- dente Usa Trump, è stato arrestato con l’accusa di frode. Bannon, insieme ad altre tre persone, è accusato di aver ingannato centinaia di migliaia di do- natori della raccolta fondi della cam- pagna chiamata “Costruiamo il muro” al confine con il Messico. —a pagina 17 Sotto le Alpi.Il cantiere del nuovo tunnel ferroviario del Brennero: i lavori dovrebbero concludersi entro il 2027, l’entrata in esercizio è prevista per il 2028 Ferrovie, gara da 1 miliardo per aprire la Verona-Monaco Passo decisivo per la linea ferroviaria Verona-Fortezza, opera strategica collegata al nuovo tunnel di base del Brennero, porta verso Monaco. La Gazzetta ufficiale Ue ha pubblicato il bando di gara di Rfi per la progettazione esecutiva e la realizzazione del tratto di linea (di circa 22,5 chilometri) tra le stazioni di Fortezza e Ponte Gardena. Il valore delle opere supera 1,15 miliardi di euro. Mario Nussi —a pag. 14 —a pag. 14 Marco Morino —a pag. 9 AGROINDUSTRIA Carne, consumi giù del 30% Male l’export di prosciutti Mts, c’è l’offerta di Cdp con Euronext Sul tavolo 300 milioni per il controllo Le misure di lockdown hanno la- sciato il segno sul settore delle carni fresche bovine e suine con un calo del 30% delle vendite, segnalano gli operatori. Male anche le esporta- zioni di prosciutti stagionati, che da aprile hanno registrato una caduta di oltre il 20%. Bruxelles, Oslo, Lisbona e Dublino). La valutazione del 100% dell’asset è di 5- 600 milioni, dunque l’offerta si aggira intorno a 300-350 milioni. Possibili concorrenti Deutsche Börse, la Borsa di Zurigo e fondi di private equity. Mts è stata messa in vendita insie- me a Borsa Italiana dal London Stock Exchange per poter avere il via libera dell’Antitrust Ue all’acquisizione di Refinitiv, che porta con sé la piattafor- ma Tradeweb. La partita si annuncia quindi più ampia: l’offerta di Cdp-Eu- ronext in un secondo momento si estenderebbe a Borsa Italiana; per queste manifestazioni di interesse il termine è l’11 settembre. Antonella Olivieri —a pag. 4 IL RISIKO DEI LISTINI LIQUIDITÀ Prestiti: dopo il boom, sul tavolo dell’Europa il nodo proroghe Serafini —a pag. 4 REGOLE UE Assicurazioni in ritirata dai BTp: in gioco dismissioni da 15 miliardi Galvagni e Longo —a pag. 4 —a pagina 7 Entro oggi le offerte per la piattaforma: in corsa anche Deutsche Börse Rush finale per l’acquisto di Mts, la piattaforma di contrattazione all’in- grosso di titoli di Stato: scade oggi il ter- mine per la presentazione delle offerte. In pole position Cassa Depositi e Presti- ti, che punta a riportare nell’orbita dello stato italiano la piattaforma con un’of- ferta non vincolante in tandem con Eu- ronext (federazione di listini europei cui aderiscono già Parigi, Amsterdam, DOMANI CON IL SOLE «Adesso. Ripensare vita e lavoro in un mo(n)do diverso» In edicola al prezzo di 4,90 euro oltre il quotidiano SENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO DELLA CALIFORNIA Amazon responsabile per i difetti dei prodotti venduti on line portato un lungo excursus del giudice, che peraltro ha ribaltato il primo grado, nella regolamen- tazione nazionale, e di riflesso europea, sugli intermediari digitali.È così riconosciuta la responsabilità per i danni alla persona provocati da un prodot- to venduto da una terza parte. Galimberti e Monti —a pag. 20 Amazon è responsabile della difettosità (e per i danni) del prodotto venduto on line. Lo stabilisce la Corte d’Appello della California con una sentenza destinata probabilmente a con- dizionare molte giurisdizioni. Il caso - una batteria per laptop esplosa in faccia all’acquirente mesi dopo l’acquisto - ha com-

  8. Bonus, la gioielliera leghista Casolati giurava di non aver chiesto i 600 euro Inps Ma ne ha presi 1500 dalla Regione. Dopo 12 giorni insistiamo: “Fuori tutti i nomi” y(7HC0D7*KSTKKQ( +"!"!{!?!# Venerdì 21 agosto 2 02 0 –Anno 12 –n° 230 Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +3906 32818.230 e 1,80 – Arretrati: e 3 ,0 0 a 1,80 - Arretrati: a3,00 - a11,00 con il libro “Carlo Alberto Dalla Chiesa” a 1,80 - Arretrati: a3,00 - a11,00 con il libro “Carlo Alberto Dalla Chiesa” a 1,80 - Arretrati: a3,00 - a11 con il libro “Peppino Impastato” Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 Le 10 domande BASTA MINIMIZZARECHI CONTESTAVA L’EMERGENZA È SERVITO DEBITI BUONI O CATTIVI? Licenzia menti liberi? La Merkel dà 2 anni di Cig »Marco Travaglio A senta di felicitarmi per la svolta da Lei impressa a Re pubb lica , un tempo mia bestia nera e ultima- mentedocile agnellino.Delresto mi avevano sempre parlato bene dileiimiei amicideL’Opinionee de Il Tempoe i miei ex dipendenti de Il Foglio e di Pa n o ra ma che L’hanno avuta in passato come valente collaboratore. Colgo l'oc- casione per rivolgere a Lei, ma so- prattutto alle firme superstiti dell ’ex organo del giustizialismo antiberlusconiano, le mie “10 do- mande a Repubblica”, sullo stile delle “10 domande di Repubbli- c a” che, nella stagione della no- stra più aspra contrapposizione fortunatamente archiviata, la vo- stra testata indirizzò proditoria- mente al sottoscritto. 1. Ieri ho molto apprezzato il Suo editoriale “Perché votare No al referendum”: con tutti i posti che ho promesso in giro per ri- comprarmi i forzisti in fuga verso Salvini e Meloni, ci manca soltan- to che ora me ne sparisca un terzo. Purtroppo quei panciafichisti di Sallustie Feltri,diversamenteda lei e dal direttore de l’Espre sso Marco Damilano, non osano bat- tersi per il No per paura di perdere lettori: gliela farebbe una telefo- natina per convincermeli? 2. Sempre ieri ho ritagliato il commento di Marco Bentivogli, che ha esordito sul Suo giornale e, tra parentesi, è il mio sindacalista preferito. Geniale l’idea di scate- nare contro Conte “Il tridente del- la speranza” Matt arella -Dra- ghi-Cartabia, molto più diverten- te deltrio Lopez-Marchesini-So- lenghi epiù intonato delTrio Le- scano. Che ne dice di aggiunger- mi alla compagnia, visto che col Quartetto (H)ar(d)core non ce ne sarebbe più per nessuno? 3. La ringrazio vivamente per lo spazio che riserva a Stefano Fol- li, mio antico estimatore dai tem- pi del Sole24 oree del C o r r i e re ,ea Stefano Cappellini, di cui già ado- ravo le filippiche su Riformista e Me s s a g ge r o contro i pm politiciz- zati: i loro quotidiani annunci sul- la caduta di Conte mi fanno ben sperare in un lucroso ritorno al passato. Non potrebbe metter- meli sempre in prima pagina? 4.Standing ovationper gliac- quisti nelle pagine economiche di duemieivecchi fan: Oscar Gian- nino e Giancarlo Mazzuca, che fu pure mio deputato. Ma lo sa che, da quando ho lasciato Palazzo Grazioli, mi sento a casa solo quando leggo R e p u b b l i c a? 5.Ottimo anche l’ingaggio co- me editorialista di Domenico Si- niscalco, che era il mio ministro dell ’Economia quando Repubbli - cami chiamava Caimano, Egoar- ca e Satiro minorile in combutta con le toghe rosse e con mia mo- glie. Ora non vorrei intrometter- mi, ma se Lei volesse allargare il parterre de roiavrei in serbo altre grandi firme di sicuro successo. SEGUE A PAGINA 20 Covid 2, la vendetta MALPENSA E PORTI COLABRODO Maurizio Molinari, diret- tore di Repubblica. Caro Direttore, mi con- NUOVI CONTAGI DA INCUBO 845 POSITIVI IN UN GIORNO, PIÙ RICOVERI, ETÀ MEDIA FINO A 30 ANNI. NESSUN CONTROLLO SUI TRAGHETTI DALLA SARDEGNA, POCHI NELLO SCALO LOMBARDO q PALOMBI A PAG. 12 NAUFRAGIO IN LIBIA 45 morti in mare: “I libici volevano soldi e sparavano” q PACELLI A PAG. 13 q BUONO, PASCIUTI E SPARACIARI A PAG. 2 - 3 NON SI BUTTA NIENTE Renzi ricicla pure Sica, il forzista dei dossier hard q IURILLO A PAG. 5 DOSSIER REGIONALI Più che la sinistra Zaia sfida Salvini (e il bis del virus) q PIETROBELLI A PAG. 6 - 7 LE NOSTRE FIRME. •GomezCari 5Stelle pugliesi... a pag. 9 •Lerner Bannon, il ciarlatano a pag. 14 •EmilianiIl suolo e gl’ingegneri a pag. 9 •MontanariQuei Draghi del Pd a pag. 9 •L u tt a z z i La purezza identitaria a pag. 8 »RISORSE NATURALI Aiuto, tra 24 ore il nostro pianeta finisce in riserva Mannelli »Luca Mercalli I stri da parte dell ’Uma n it à (O ver sho ot Da y). Non è una data fissa, celebrativa, co- me la giornata mondiale dell’ambiente o della gioventù,ma ècome una spia rossa che si accen- de sul cruscotto dell’auto e ti dice che sei in riserva perché hai premuto trop- po sull’a c c e l e rat o r e . l 22 agosto è il giorno del sovrasfruttamento del- le risorse terre- NAVALNY, L’ANTI-PUTIN Tè col veleno per il nemico del Cremlino VITA DA PAPARAZZO Inseguii Sophia ai Caraibi e finii dietro le sbarre La cattiveria Bannon arrestato per frode. Ma dice che i soldi li ha chiesti il commercialista e lui, quando l’ha scoperto, li ha dati in beneficenza W W W. FO R U M . S P I N OZ A . I T A PAG. 16 q CAT TA N O A PAG. 15 q PIZZIA PAG. 18

  9. +"!"!{!?!# y(7HA3J1*QTTKLP( Direzione, Redazione, Amministrazione 00187 Roma, piazza Colonna 366,tel 06/675.881 - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 Venerdì 21 agosto 2020 DIRETTORE FRANCO BECHIS (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1, DCB ROMA - Abbinamenti: a Latina e prov.: Il Tempo + Latina Oggi €1,50- a Frosinone e prov.: Il Tempo + Ciociaria Oggi €1,50 Anno LXXVI - Numero 230 - € 1,20 www.iltempo.it a Viterbo e prov.: Il Tempo + Corriere di Viterbo €1,40 - a Rieti e prov.: Il Tempo + Corriere di Rieti €1,40 - e-mail:direzione@iltempo.it SanPioXPapa a Terni e prov.: Il Tempo + Corriere dell'Umbria €1,40 - nella Riviera Tirrenica (da Follonica a Monte Argentario): Il Tempo + Corriere di Siena €1,40 - ISSN 0391-6990 Faremodinuovo Faremodinuovo Romagrande Romagrande IntervistaaGiorgiaMeloni «Sìalreferendumtaglia-parlamentari Conte?Hausatoillockdownperilpotere EalleelezioniamericanevinceràTrump» DI FRANCESCO STORACE È Domaniscadeiltermineperleliste IlTempodiOshø ScontroPdCinquestelle sullealleanzealleregionali stato complicato bloccare Giorgia Meloni per un’intervista. Ieri poi, nel bel mezzo dell’esibizione della squa- Ricciardivuoleusareilcovid dra acrobatica di atleti e campioni della «SocietàSportivaLazioParacadutismo»a Di Nitto a pagina 4 San Benedetto del Tronto. Ma valeva la pena. Anzitutto per sapere se Fdi si univa perrinviarevotoescuola alcoroantireferendario.Poitantaattuali- Bandalargainaltomare tà, a partire dal voto di settembre. Con Lareteunicanondecolla Timaccelera,ilgovernofrena un’accusaprecisa:«Contehausatoilcoro- naviruseorapuntaallockdown».E«ricat- taicittadiniperleregionaliconifondidel Recovery Plan». Poi un pronostico e una notizia: in America la partita «è aperta» Caleri a pagina 12 perDonaldTrump.Dopoleregionaliarri- verà il candidato sindaco di Roma. «La faremo grande di nuovo»: non a caso an- Arrestatiseiragazzini che qui riecheggiando il presidente degli TornanolebabygangaRoma Dueepisodiall’EureTalenti States. Cambia la posizione di Fratelli d’Italiasulreferendumtagliaparlamenta- ri? (...) Segue a pagina 3 Ossino a pagina 18 ARDEASOFFOCA Nubetossicasullitorale Dinuovoinfiamme rivenditoredipneumatici Bechis a pagina 2 Gobbi a pagina 17 IldiarioN ell’agosto del 1964 un bravo musicistaecantantediCam- pobasso,FredBongusto,lan- ciava: «Una rotonda sul mare». So- di Maurizio Costanzo no passati anni e quella canzone è certamente viva nella memoria di molti. Quando penseremo all’esta- tedel2020,purtropporicorderemo assembramenti,contagi,mascheri- ne. Bongusto cantava anche: «Una settimana da raccontare», ma noi La Azzolina promette undici milioni di mascherine al giorno. Gliele procura Zingaretti non abbiamo voglia di raccontare questo agosto. Sì, lo ammetto, ho un grande rimpianto per quell’agosto del ’64 quando Fred Bongusto cantava: «Una rotonda sul mare». Per me, sarà colpa degli anni che passano, ma è così.

  10. LaVer ità Anno V - Numero 230 y(7HI1B4*LMNKKR( +"!"!{!?!# O Quid est veritas? O www.laverita.info - Prezzo in Italia euro 1,30 QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO Conte ha aperto al 5G cinese Ecco il documento segreto Venerdì 21 agosto 2020 OCCHIO AI PERICOLI Berlino plaude Un azzardo filo Pechino che ci espone contro gli Usa di CLAUDIO ANTONELLI ben 20 pagine. In gran parte de- dicate al decreto Agosto e ai 25 miliardi di deficit sottostante. A seguire, l’elenco di nomine (tra cui Anca e Agcom), gli sposta- menti dei prefetti lungo la peni- sola, l’approvazione di deleghe per la riforma giudiziaria, il Dpcm per la revisione del peri- metro di cybersecurity e così via, fino a norme attuative sui rifiuti. Venti pagine di specifi- che che hanno, però, (...) n L’ultimo Consiglio dei mini- stri è durato quasi quattro ore. L’indomani mattina, 8 agosto, il governo ha diffuso un dettaglia- tissimo comunicato stampa di VOGLIONO FAR SALTARE IL VOTO PER LORO IL VIRUS SONO LE ELEZIONI Ricciardi, consulente di Speranza, ipotizza il rinvio delle Regionali in caso di crescita dei contagi. Poi abbozza una smentita che non regge. Il governo tace: evitare una possibile disfatta e spostare il referendum è un’occasione ghiotta per blindarsi E le urne di settembre modificano anche gli equilibri per scegliere il futuro capo di Stato E le urne di settembre modificano anche gli equilibri per scegliere il futuro capo di Stato Guida allo «spadarese», lingua del guru del Papa DANIELE CAPEZZONE segue alle pagine 6e7 segue a pagina 7 PROBLEMI DI SCHIERAMENTO Xi Jinping e Di Maio INTANTO RESTA IL CAOS La Azzolina batte un colpo: «Mascherine sì, ma non al banco» GESTIONE FOLLE Contagi, sbarchi e fughe di infetti dal Piemonte fino a Lampedusa IL DISCORSO DI DRAGHI Chi vuol davvero aiutare i giovani dia loro valori prima che soldi di MAURIZIO BELPIETRO n Aumentano i contagi e pure le manovre per far slittare il voto. In maniera di- retta non lo dice ALESSANDRORICO a pagina 14 nessuno, ma sotto sotto lo pensano in tanti, soprattutto quelli che hanno qualcosa da rimetterci, vale a dire tutti quelli che stanno al governo. Del pensiero che da giorni coltiva la maggioranza si è fatto interprete Walter Ric- ciardi, che dopo essere (...) segue a pagina 3 di ANTONIO ROSSITTO di FABIO AMENDOLARA di MASSIMO GANDOLFINI n Anche un oro- logio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno. Lo stesso, pur- troppo, non vale n Un altro poli- ziotto mandato in trincea ad ammalarsi di Covid: si occu- pava della vigi- n Due eventi lontani nello spazio ma vici- nissimi nel tem- po, credo meri- tino una rifles- né per lo sbiadito governo giallorosso né tanto meno per i suoi verbosi (...) segue a pagina 4 «La sorveglianza sui conti? Uguale per Mes e Recovery» La Corte dei Conti Ue azzera le favole: controlli rigorosi sugli Stati lanza degli immigrati nel centro di accoglienza di Agri- gento (...) segue a pagina 11 sione. Tre giorni fa, alla Con- vention democratica ameri- cana, Michelle Obama (...) segue a pagina 15 POTERE PER IL POTERE La trattativa dem-grillini tocca il fondo della politica di MARIO GIORDANO n Che cosa vuoi per non candi- darti? La vice- p re s id e n za? L’assessorato al Bilancio? L’a s- di GIUSEPPE LITURRI LA SENATRICE CON «BONUS IVA» U n’altra furbetta della Lega L’Inps deve fare tutti i nomi di ANTONIODIFRANCESCO n Che il Mes sia sempre stato una trappola per sottoporre a sorveglianza stretta e raffor- zata il malcapitato Paese beneficiario, lo an- diamo ripetendo da tempo immemore. Che il Recovery fund prometta di essere (...) sessorato alla Sanità? L’a s- sessorato alla Sanità e l’as- sunzione di tua cugina? L’as- sessorato ai Trasporti (...) segue a pagina 5 Antonio Spadaro a pagina9 segue a pagina 9 A MENO DI TRE MESI DALLE PRESIDENZIALI USA Manette a Bannon e tasse: due schiaffi a Trump di STEFANO GRAZIOSI Mistero in Russia, l’oppositore Navalny in coma «Avvelenato con il tè» n Una bufera giudiziaria si è abbattuta ieri dalla Grande Mela su Donald Trump e alcuni di GABRIELE CARRER suoi alleati. Steve Bannon è stato arrestato, con l’accusa - mossagli dalla procuratrice ad interim per il distretto meridionale di New York, la democratica Audrey Strauss - di frode in relazione alla sua campagna (...) segue a pagina 17 n Alexei Navalny, blogger anticorruzione diventa- to uno dei principali oppositori del presidente russo Vladimir Putin, è «in coma, in condizioni gravi ma stabili». È quanto riferito dal bollettino medico diffuso (...) segue a pagina 17 R E G I STA Steve Bannon (66) ex stratega di Trump

  11. y(7HB5J1*KOMKKR( +"!"!{!?!# Venerdì21agosto2020 €1,50 FONDATOREVITTORIOFELTRI www.liberoquotidiano.it AnnoLV-Numero230 OPINIONINUOVE-PosteItalianeS.p.A.-Spedizioneinabbonamentopostale D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004,n.46)art.1, comma1, DCBMilano e-mail:direzione@liberoquotidiano.it ISSN:1591-0420 Oltre mille contagiati venuti col barcone I centri di accoglienza TENGONO VIVO IL COVID Scoperte decine di profughi positivi in Sardegna e Toscana, segnalate fughe di clandestini in cinque Regioni. La Tunisia chiede certificati medici a chi entra, noi spalanchiamo i porti Salgono a 845 i nuovi casi di Corona, solo il 2% dei pazienti va in ospedale LORENZO MOTTOLA non rappresentano un problema nella gestione dell’emergenza Covid, i migranti sono una piccola frazione dei contagiati. È tutto sotto controllo, in- somma.Proviamoquindiariassumerecosastasuc- cedendo. Almenounmigliaiodiprofughi,standoaglistessi numerifornitidall’IstitutoSuperiorediSanità,(...) Ilgovernoteme leregionali InmezzaEuropa sìalleelezioni, mentreinItalia si cerca di evitarle PIETRO SENALDI Discotechechiuse Cisipuòdivertire anchesenzaballare Qualche lettore ormai avrà imparato a conoscere WalterRicciardi,ilbracciodestrodelministrodella Salute che progettava di distribuire un “sussidio di sostentamento” ai migranti posti in quarantena. Il virologo di Speranza ieri s’è presentato in tv per ripetereunconcetto:secondoilgovernoglisbarchi segue  apagina 3 VITTORIO FELTRI “Delitto” della ministra, continua lo sfascio della scuola Addio compagno di banco, la Azzolina ti elimina Micorrel’obbligodiprecisarecheamenon èmaipiaciutoballare.Nonhovolutoimpara- readondolarmiinpistaalritmodellamusi- ca.Eancoraoggiritengocheladanzasiaun esercizioabbastanzasciocco.Ciononostante mi è capitato in tempi remoti di entrare con amicicoetaneiinunasaladiSpinoneallago (di Endine) sempre affollatissima. Uomini e donne si abbracciavano e facevano, come si diceva allora, quattro salti. Li guardavo con stupore,domandandomichegustocifossea impegnarsi in una attività tanto ridicola. Me lo spiegò un ragazzo più grande di me, 27 o 28anni,ilqualespessoricevevaunoschiaffo, la cui sonorità echeggiava nella balera. Gli domandai perché ti prendono a sberle? Mi rispose:ciprovocontutteepochecistanno. Conquellepochetuttaviamidiverto.Mentre tu te ne stai qui seduto al tavolo a bere il Campari e non rimorchi neanche una fan- ciulla. Le idee mi si schiarirono eppure non homaiimparatoadanzare,forsepertimidez- zaoqualcosadelgenere. È trascorso più di mezzo secolo da quell’epocaemirendocontochelediscote- che continuano ad essere super frequentate dai giovani, e il fatto che attualmente siano chiuse per non agevolare la diffusione del virus,suscitaproteste.Tuttivoglionoammas- sarsi in locali dove i timpani sono messi a duraprovaacausadellenoteemessedaalto- parlanti che amplificano i decibel. Passano i decenni però il ballo non conosce flessioni. Anzisilevanoognidìprotesteperchéleauto- rità hanno imposto la serrata di ogni luogo deputatoalladanza.Èintervenutoaddirittu- ra il TAR per dirimere il contenzioso, per al- troconfermandoildivieto. Non mi sembrauna tragedia la condanna ainterromperelegiravolte,infondoesistono moltealternativepercolorocheleritengono il massimo del divertimento. I giornali, da quelli piccoli a quelli grandi, dedicano pagi- ne e pagine quotidiane al dramma dei dan- cingsbarrati.Verocheigestoridiessiperdo- noopportunitàdiguadagno,equestoèspia- cevole,maavrannomododirecuperarenon appena - speriamo presto - sarà tornata la normalità. Il governo si all’esame di riparazione di settembresenzaaverfattoi compiti. I ministri sono in vacanza, più salgono i nu- meri dei contagi e meno si sacosa essistiano facendo e cosa abbiano escogitato per far ripartire il Paese in sicurezza. Probabilmente nulla, perché il regno di Contesifondasull’incertez- za e sulla paura, alimenta- te dalla voluta vaghezza e mancanza di programma- zione, con tanti saluti alle raccomandazioni di Dra- ghi,chei giallorossihanno applaudito per archiviarlo meglio. Ogni giorno l’esecutivo aumenta l’allerta epide- mia, senza però mai dire quante persone sono in ospedaleerischianodimo- rire per il Covid. Anche qui, probabilmente molto poche,perché,comecidis- seloscienziato(...) segue  apagina 5 presenta RENATO FARINA tàdaremoto”.Esipuòstarealloschermodell’iPad fianco a fianco. L’evento epocale è che non c’è e non ci sarà più, dato il cristallizzarsi eterno delle cose nuove e temporanee, il compagno di banco. I banchisarannod’orainpoisempre(...) L’annoscolasticocheinizieràsegnaunanuovaepo- ca.Non èquestionedell’insegnamentocon ilcom- puter e neppure delle lezioni da remoto. In fondo i compitiacasaeranounaformadiscuola“inmodali- segue  apagina 4 Saranno pure più produttivi però perdono il contatto con la realtà I giovani non gradiscono lavorare da casa HA RAGIONE IL PAPÀ. I PM PRENDONO TEMPO «Su Gioele ricerche inadeguate» SIMONA PLETTO AZZURRA BARBUTO È da sempre uno dei cavalli di battaglia del Movimento Cinque Stelle, che reputa lo smart working “il futuro del lavoro”, avvenire in cui tutti sgobberemo seduti sul diva- no, in mutande, davanti al computer,senzabisogno(...) segue  apagina 7 le alte temperature, c’era una “traccia”. C’era cioè unadelletantelineesegna- te dai soccorritori attraver- sounGps,usate(...) segue  apagina 13 Accanto ai cespugli di rovi e arbusti che nascondeva- no il corpicino di Gioele, martoriatodaanimaliedal- © RIPRODUZIONE RISERVATA IL TERZO VOLUME SESSO ESTREMODA DOMANI presenta IL SESSO IN EDICOLALa psicologia della sessualità in quattro volumi a soli€4,50 cad. Prezzoall’estero:CH-Fr3.70/MC &F-€2.50

  12. Venerdì 21 agosto 2020 ANNO LIII n° 198 1,50 € San Pio X papa Opportunità di acquisto in edicola: Avvenire + Luoghi dell’Infinito 4,20 € Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it Fuoco non-amico I testimoni del naufragio con 45 morti: spari dalla Guardia costiera libica E ci sono forti timori per altre due imbarcazioni disperse nel Mediterraneo Le Agenzie dell’Onu e le Ong denunciano diversi episodi di violenze ai danni dei migranti I nostri temi Editoriale ■ ■ IL FATTO I suicidi, una dura questione di umanità QUELLE MORTI INASCOLTATE PELLEGRINI D’ESTATE Da Assisi a Loreto un Cammino tra fede e ferite UMBERTO FOLENA P PIERO CHINELLATO oche ore prima è passato dal negozio dell’amico. «Niente, volevo solo salutarti», gli ha detto. Poi è tornato a casa. Aveva già scelto la trave più robusta e lì si è appeso. Lascia due figli ancora piccoli, una moglie e amici che ogni tanto, negli anni a venire, si domanderanno perché, senza potersi dare una risposta convincente, capace di scacciare i sensi di colpa ("avremmo dovuto capire... già, ma come?"). Nel paese vicino, a una manciata di chilometri appena, altra storia simile. Prima è andato all’emporio ad acquistare una fune bella robusta. Poi è salito alla chiesina di San Rocco. Davanti alla grotta della Madonna di Lourdes c’è chi l’ha visto scrivere qualcosa su un foglio. L’albero davanti alla grotta è imponente. Si è impiccato lì, tra le braccia di Maria. In Italia si tolgono la vita dieci persone al giorno. Più di tre quarti sono maschi. I due di cui abbiamo raccontato sono uomini di mezza età del Veneto pedemontano. Non vivevano in città, non dovevano sopportare lo stress della vita metropolitana, il lavoro a ritmo forsennato, la rincorsa ai consumi e quant’altro ci possa venire in mente. Probabilmente avevano una casetta tutta loro, un orto, un cane, aria buona, la montagna dove perdersi affogando disavventure e malinconie. Amici? Lì tutti si conoscono; sono iscritti ad associazioni, dagli Alpini all’Avis, fanno volontariato. "Amici" però è una parola grossa, forse troppo in certi casi. Perché, dunque? Affanniamoci pure a domandarcelo, ma senza pretendere di ottenere una risposta che sia frettolosa e quindi falsa. Nessuno, mai, sa dire perché, forse perché neanche il suicida saprebbe dire perché, se non sussurrare (un sussurro muto, che nasce e muore nell’anima): soffro, soffro troppo e non sopporto più questa sofferenza priva di parole che non so raccontare neanche a me stesso né posso confidare ad alcuno poiché nessuno capirebbe, essendo una sofferenza interiore; e so già che cosa accadrebbe: mi darebbero del debole, del pauroso, del disertore dalla vita. Mi farebbero la predica. E non sopporterei, oltre al dolore, di essere pure giudicato. La sofferenza c’è, enorme, diffusa, inesplorata attorno a noi e, Dio non voglia, dentro di noi. Ma pochissimi o nessuno la sa esplorare e raccontare. È una sofferenza senza parole perché scomoda, vergognosa, debole. Le parole... Quelle vengono spese non per incontrare, ascoltare e curare, ma per aggredire, odiare, condannare. Parole cattive tante, parole buone pochissime. Poiché dietro ogni parola c’è un pensiero, e i pensieri nascono dagli abissi più profondi dell’anima, viene il sospetto che tanti cattivi pensieri servano, a volte, a creare una cortina fumogena attorno alla propria sofferenza, per mimetizzarla e tacitarla. E l’aggressività potrebbe essere un maldestro tentativo di zittire la propria sofferenza interiore facendo soffrire gli altri, attribuendo a loro – i diversi perché immigrati, fan di un altro partito, credenti in un’altra fede... – la causa del proprio disagio. Un nemico, datemi un nemico da poter odiare, affinché non sia costretto a odiare me stesso. Intanto, mentre ci dotiamo di innumerevoli parole che ci illudano di aver compreso le tante forme di disagio in cui inciampiamo nella vita quotidiana, non abbiamo parole per dire la sofferenza dell’anima. Quando deflagra, dieci volte al giorno, restiamo muti... e a poco a poco dimentichiamo, magari con il pensiero tanto falso quanto rassicurante: "Non ci stava con la testa, a me non potrebbe succedere". Il paradosso è che, almeno qui nel Veneto felix, un po’ tutti si dicono cristiani, credenti, fedeli. A messa ci si va poco, ma comunione e cresima i figli devono farle. Ai funerali la chiesa si riempie. 170 chilometri a piedi tra Um- bria e Marche, una settimana per giungere alla Santa Casa nel- l’anno giubilare: è il Cammino Lauretano, un tracciato nato nel Trecento che ha cominciato a rinascere nel 2014 e che condi- vide per un lungo tratto le gra- vissime ferite inferte dal sisma del 2016. Un percorso di straor- dinaria suggestione paesaggi- stica e spirituale sul quale è sta- to già fatto un grande lavoro per garantirne la fruibilità, ma che è in attesa di altri interventi. NELLO SCAVO USA / L’EX STRATEGA DI TRUMP Truffa del sovranista Bannon finisce in cella per i fondi del Muro contro i migranti Non una, ma forse tre stragi di migranti in cinque giorni. La peggiore delle ipotesi si è materializzata quando le testimonianze dei superstiti e la compa- razione delle posizioni dei barconi ha mostrato la pre- senza di più gruppi di fuggiaschi caduti in mare. E confermato che almeno in un caso qualcuno ha spa- rato contro un gommone con la chiara intenzione di uccidere un gran numero di persone. Avere confer- me dalle autorità libiche è comunque impossibile. Elena Molinari a pagina 15 Servizi a pagina 13 A pagina 3 NUOVE SOLITUDINI Lotta al virus ma ci si arrende alla Ru486 SANTO MARCIANÒ Le linee guida del ministro della Salute riconsegnano la donna a quella solitudine dell’aborto che la legge 194 voleva contrastare. Neppure l’angoscia dei mesi scorsi sembra aver riportato l’in- tangibilità della vita umana al centro della politica, dell’econo- mia, della legge, della cultura. A pagina 3 L’ACCUSA Soccorso in aereo, è in coma. Andrà a Berlino «Avvelenato» Navalny l’oppositore di Putin COVID Ieri 845 nuovi casi. Polemiche e smentite sull’ipotesi di rinvii per scuola e voto L’impennata dei contagi sfiora anche le elezioni Alexeij Navalny, il principale tra i pochi oppositori rimasti del pre- sidente russo Putin, lotta contro la morte. Si è sentito male ieri mat- tina, poco dopo il decollo dal’aeroporto di Tomks, in Siberia. I suoi più stretti collaboratori, che si trovavano sull’aereo con lui, sono «certi che sia stato avvelenato». Ritengono che essergli fatale sia sta- to un tè bevuto in aeroporto contenente qualche sostanza. In forte rialzo i contagi: 845. L’età media è di 30 anni. Ma i casi sono meno gravi e per la maggior parte asintoma- tici. Ipotesi di rinvio del vo- to del 20 settembre: pole- miche e smentite ufficiali. L’intervento RICCIARDI: IO, FRAINTESO COSÌ È CAOS WALTER RICCIARDI «Circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orien- tarsi», così la Treccani sull’"infodemia". Mondello e Ottaviani nel primopiano a pagina 5 continua a pagina 2 Primopiano alle pagine 6-9 «Guarire lʼAmerica» Biden-Harris allʼattacco Servizi a pagina 15 LA CONVENTION DEMOCRATICA NORD COREA La diarchia dei Kim: poteri alla sorella Pescali a pagina 14 PAKISTAN Altra ragazza cristiana rapita da un islamico Vecchia a pagina 15 Cerchi alla testa Agorà ■ ANNIVERSARIO In due milioni col Papa Alberto Caprotti Vent’anni dalla Gmg che Roma non scorda ANTICIPAZIONE John Fante, era lui e non Sordi il vero “Italiano in America” Bianche o nere era ed è ancora l’allenatore, il secondo padre, il punto di riferimento. Dopo averle asciugato le lacrime, mi raccontò cosa diceva alle sue atlete nel mese che precede una gara importante: «Spiego loro che devono ripetere l’esercizio anche dieci volte al giorno. Ogni esercizio riuscito significa una pallina bianca, ogni esercizio sbagliato una nera. Tutte queste palline si mettono in un vaso immaginario: nel giorno della gara, è come se si pescasse a caso una pallina da quel vaso. Più esercizi giusti si saranno fatti, più alta è la probabilità che sia giusto anche quello della gara...». Quel giorno pensai che sarebbe un bel modo di preparare qualunque cosa. Un discorso, un lavoro, una sfida. E tutta la vita. E ra agosto anche allora, le Olimpiadi erano quelle di Londra 2012: Vanessa Ferrari, piccola e coraggiosa ginnasta azzurra, concluse in lacrime la sua gara sfortunata. Realizzò lo stesso punteggio di una russa, Aliya Mustafina, ma per una questione di regolamento e di decimi in meno, finì quarta anziché terza. Giù dal podio per un niente insomma, e il mondo che ti crolla addosso. Ma lo sport è fatto così. E le Olimpiadi sono pure peggio. Quattro anni per pensare, programmare una gara sola, costruire quel che resta del giorno, di una carriera, di una vita. Ricordo che in quella occasione ho conosciuto Enrico Casella, che di Vanessa Ferrari mondo. Tor Vergata 2000, Gmg del Grande Giubileo. Giovanni Pao- lo II e due milioni di gio- vani su un prato all’e- strema periferia di Ro- ma, che diventa a un tratto il centro del mon- do. Era il 19 e 20 agosto di vent’anni fa. E a di- stanza di due decenni, riecheggia ancora la fra- se a braccio del Ponte- fice ormai santo: «Que- sto “chiasso” ha colpito Roma e Roma non lo dimenticherà mai!». MIMMO MUOLO De Cataldo a pagina 18 Prima ci furono le pole- miche, i timori, le cas- sandre che profetizza- vano una Roma “vio- lentata” dai giovani. Al- la fine fu una grande fe- sta: pacifica, ordinata, colorata, indimentica- bile. E i profeti di sven- tura dovettero riman- giarsi tutto. Perché di profetico, in quella oc- casione restarono solo le parole del Papa ai ra- gazzi giunti da tutto il CLASSICI D’ESTATE L’epopea di Re Artù Spade e prodigi cercando il Santo Graal Zaccuri a pagina 19 CALCIO Il Soriano Futbol Fest Le storie di cuoio argentine del Trinche & Garaffa continua a pagina 2 Servizio a pagina 16 Galassi a pagina 22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

  13. www.ildubbio.news ANNO V NUMERO 165 1,5 EURO VENERDÌ21AGOSTO2020 Borsellino, cinque giorni prima della strage, disse ai colleghi: «Approfondite mafia-appalti» L’OBLÒ Casaleggio: “Gli iscritti pretendono impegno”. Che guaio! p.a. DAMIANO ALIPRANDI A PAGINA 5 IL DUBBIO Covid, ora a rischio scuole e voto Centrodestra unito contro il rinvio del voto: «E un’ipotesi eversiva» Nencini: «Siamo in ritardo, la ministra Azzolina riferisca in Senato» L’ALLARME DI WALTER RICCIARDI SCATENA LA POLEMICA POLITICA. MA È BOOM DI CONTAGI In1.000 battute L’ASSE PD-5STELLE INTERVISTA DAVIDE VARÌ D cano Trump e la conseguente presa di distanza dell’Oms, Wal- ter Ricciardi, infettivologo e consigliere del ministro Speran- za, torna a parlare e scatena una nuova bufera politica. Tornato in tv in gran forma dopo un pe- riodo di “castigo mediatico”, il professor Ricciardi ha avvisato gli italiani: «Se i contagi cresco- no è a rischio sia la riapertura delle scuole sia le elezioni». Crimi sconfessa Conte sulle alleanze Ma Di Maio riapre... Rampelli: «Un test nazionale, se vinciamo noi andiamo subito alle elezioni Bannon? E chi è?» opo il tweet imprudente contro il presidente ameri- Referendum, comunque vada ha vinto il Pifferaio ROCCO VAZZANA I l’invito di Giuseppe Conte a stringere allean- ze col Pd. POSTEITALIANES.P.A.-SPEDIZIONE INABBONAMENTOPOSTALE-D.L.353/2003(CONV.INL.27/02/2004N.46)ART.1,COMMA1C/RM/41/2016 l capo politico sbatte la porta in faccia al Pd e il suo predecessore la riapre un po’. Dopo GIACOMO PULETTI A PAGINA 4 UGO INTINI I biettivo di stabilire la sua ege- monia culturale sull’intera società. Adesso i partiti sono stati di- strutti, non c’è più l’intellet- tuale collettivo, sostituito (politicamente) dall’ignoran- te collettivo. Il quale è diven- tato tale grazie soprattutto (ma non solo) al MoVimento. Il quale ha stabilito la sua ege- monia sì, ma della non cultu- ra. Conduce la “lotta di clas- se” non contro i capitalisti, ma contro la politica. L’esempio più attuale? La Ca- sta che finisce per combatte- re contro se stessa: il Parla- mento infatti ha punito i par- lamentari passati, presenti e futuri. A simbolo di tutto ciò, abbia- mo visto le forbici agitate in piazza da Luigi Di Maio per celebrate il taglio dei deputa- ti e senatori. Adesso qualcuno si accorge che, senza una adeguata leg- ge elettorale, non saranno rap- presentate intere aree, né inte- re minoranze. Sarà possibile che ristrette maggioranze, an- corché improvvisate, potran- no cambiare la Costituzione facendone a pezzi le garan- zie. Ma ormai è tardi. Come il pif- feraio di Hamlin, Grillo ha condotto una intera classe di- rigente politica a fare haraki- ri, inabissandosi nel fiume del populismo. A PAGINA 2 A PAGINA 3 l povero Gramsci teorizza- va il partito come un intel- lettuale collettivo, con l’o- TULLIO PADOVANI «Le procure vogliono solo potere e nessuna responsabilità» VALENTINA STELLA ALLE PAGINE 6 E 7 L’ANALISI DOMICILIARI NEGATI EX CONSIGLIERE DI TRUMP ISSN2499-6009 Nessun trauma, al massimo un “rimpastino” Era detenuto con gravi patologie ora è in coma Il guru sovranista Steve Bannon arrestato per frode y(7HC4J9*QKKKKT(+"!"!{!?!# PINO PISICCHIO S in quella da fiction. Il tema dominante è: ma il PD e M5S si metteranno d’accordo in Puglia e nelle Marche? Mi si consenta, ma la questione non è così rilevante. DAMIANO ALIPRANDI C’ aveva chiesto i domiciliari in piena emergenza covid 19. Il gip del tribunale di Brescia, però, ha ritenuto che fosse compatibile con il carce- re. Ora è in coma in ospedale. A PAGINA 12 VICTOR CASTALDI S tra i personaggi piu' chiacchierati e contro- versi, e' stato arrestato con l'accusa di ap- propriazione indebita. i capisce: in mancanza della politica vera uno i titoli deve andarseli a cercare anche è un detenuto, in attesa di giudizio, che ha la salute gravemente compromessa e teve Bannon, l'ex consigliere capo del presidente americano Donald Trump, A PAGINA 3 PAGINA 13

  14. 2 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 POLITICA «Eversivo e terrorista» A Salvini&Co non piace l’idea di Ricciardi di rinviare voto e scuola LA NUOVA “GAFFE” DEL CONSULENTE DI SPERANZA IL PROFESSORE DI IGIENE PREFIGURA LO SLITTAMENTO DELLE ELEZIONI MA IL CENTRODESTRA INSORGE: «SAREBBE GRAVISSIMO, IL GOVERNO SMENTISCA» questo rischio costituisce in- fatti una mi- naccia inaccet- tabile alle basi stesse della de- mocrazia. Co- sì come parla- re di una man- cata riapertu- ra delle scuo- le semina ulteriore caos nelle famiglie. Il governo non può far pagare al Paese i suoi falli- menti». Ma le parole di Ricciardi han- no infastidito anche qualcuno della maggioranza. Il più lesto a protestare è stato il renziano Davide Faraone: «Ieri il Cts ci spiegava che potevano decide- re di non riaprire le scuole. Og- gi un consulente del governo ri- lancia, oltre a rinviare l'avvio dell'anno scolastico vuole rin- viare le elezioni. Ogni giorno si alza uno e spara. Decide il parlamento, basta improvvisa- zione». Fatto sa che dopo qualche ora di fuoco di fila, il povero pro- fessor Ricciardi ha provato a fa- re marcia indietro: «Parlavo di altri paesi», ha infatti dichiara- to mestamente. Ma la frittata ormai era fatta. Del resto sono giorni che le opposizioni prefi- gurano uno scenario in cui il governo, spalleggiato dal fami- gerato Comitato tecnico scien- tifico e con la “scusa” del Co- vid, sarebbe intenzionato a far saltare le elezioni del prossi- mo 20 e 21 settembre: «Creano i presupposti per poter far sal- tare le elezioni regionali del 20 settembre se i sondaggi doves- sero essere sfavorevoli all'ac- cozzaglia PD-M5S. Niente scherzi da regime autoritario, caro Conte», aveva scritto la leader di Fdi ben prima dello scivolone di Ricciardi. Ma in soccorso di Riccardi arri- va l’ex firma del Fatto di Trava- glio e attuale candidato ligure di 5Stelle e Pd, Ferruccio San- sa. Il quale Sansa, chissà, maga- ri sperando in una piccola pro- roga per evitare la sconfitta, fa sapere che sì, lui spera «con tutto il cuore» che le elezioni si tengano regolarmente, salvo poi mettere in dubbio la capaci- tà della Regione di evitare una nuova emergenza Covid. Per quel che riguarda il rischio che le scuole rimangono chiu- se anche dopo il 14 settembre, la ministra dell’Istruzione Lu- cia Azzolina prova a rassicura- re tutti: «L'apertura non è a ri- schio. Abbiamo il dovere mora- le di riaprire tutte le nostre scuole, è un a priorità del pae- se e una priorità assoluta del Governo. Certamente è un'ope- razione molto complessa, lavo- riamo da settimane ma siamo più pronti rispetto a quando la pandemia è scoppiata». DAVIDE VARÌ D Trump e la conseguente presa di distanza dell'Oms - «non è un nostro uomo», dissero infat- ti i signori della sanità mondia- le - Walter Ricciardi, infettivo- logo e consigliere del ministro Speranza, torna a parlare e sca- tena una nuova bufera politi- ca. Tornato in tv in gran forma do- po un periodo di "castigo me- diatico", il professo Ricciardi ha avvisato gli italiani: «Se i contagi continueranno a cre- scere è a rischio sia la riapertu- ra delle scuole sia le elezioni». Una dichiarazione un tantino imprudente che ha immediata- mente provocato la reazione delle opposizioni. A comincia- re dal leader della Lega Matteo Salvini che è andato giù “legge- ro” e non ha esitato a parlare di terrorismo: «Irresponsabile ipotizzare rinvio delle elezio- ni e chiusura delle scuole, que- sto terrorismo danneggia l'Ita- lia». Una dichiarazione condi- ta con l’immancabile ricetta dell’immigrazione: «Invece di aprire la bocca, chiudano i por- ti», ha infatti ricordato l’ex mi- nistro leghista. Altrettanto duro il governato- re della Liguria Giovanni Toti, il quale ha parlato di eventuali- tà "eversiva". «Mentre sono in auto - ha scritto su facebook un esterrefatto Toti - leggo sulle agenzie di stampa le dichiara- zioni di tal Ricciardi, consu- lente del Governo, che ventila l'ipotesi di un ulteriore rinvio del voto. Questa eventualità, che non può accadere e che tro- vo eversivo che un signore non eletto da nessuno possa anche semplicemente ipotizzare, sa- rebbe la dimostrazione che il Comitato tecnico scientifico del Governo e' un'accolita di inetti pericolosi». «Il governo smentisca imme- diatamente l'ipotesi di un nuo- vo rinvio delle elezioni fatta stamani dal professor Ricciar- di, che è un suo autorevole con- sulente», ha fatto eco Anna Ma- ria Bernini presidente dei sena- tori di Forza Italia. La quale poi ha continuato in crescen- do: «Anche solo accennare a opo il tweet impruden- te contro il presidente americano Donald QUALCHE PROPOSTA PER RIPARTIRE IN SICUREZZA Mancano solo poche settimane alla campanella e siamo in ritardo sicurezza. Di più: in caso di contagio di un alunno o di un docente, meglio della quarantena d'ufficio per l'intera classe, la tenuta di test rapidi per limitare le chiusure. Ancora: la logistica. Il sistema dei trasporti va adeguato rapidamente all'apertura delle scuole differenziata per orario. Il picco dei treni regionali, ad esempio, è attorno alle 7.00/7.30. Domando: e se una scuola apre non alle 8.00 ma un'ora più tardi gli studenti dove vanno, cosa fanno? Dell'altro: il ministero ha implementato giustamente il numero dei docenti. Bene. Eppure persistono buchi nelle graduatorie in alcune materie di insegnamento e per il sostegno. Cattedre scoperte all'inizio dell'anno scolastico non sarebbero un bel vedere. In conclusione. I dirigenti scolastici non vanno lasciati da soli, l'importanza della riapertura e la massa delle persone che in un solo giorno si muoveranno - ben oltre dieci milioni - richiedono mano ferma da parte dello Stato e linee guida precise. Ho chiesto al ministro Azzolina di incontrare all'inizio di settembre la VII commissione senato per discutere i principi cardine. Ha accettato e la ringrazio. La condivisione parlamentare è la strada maestra. I TECNICI FACCIANO I TECNICI, SIA IL GOVERNO A DECIDERE MUOVENDO DALL'ASSUNTO CHE LE SCUOLE VANNO RIAPERTE IL 14 SENZA SE E SENZA MA RICCARDO NENCINI* I delle scuole mancano appena tre settimane. Una buona ragione per non avvitarsi in polemiche e giocare tutti dalla stessa parte del campo. Prima vengono gli studenti e la riapertura in sicurezza, poi tutto il resto, diatribe politiche incluse. Servono spirito civico ed etica della responsabilità per affrontare un tornante così delicato. Tutti alla stanga, dunque. E però i tecnici facciano i tecnici, sia il governo a decidere muovendo dall'assunto che le scuole vanno riaperte il 14 settembre senza se e senza ma. Dico la mia su alcuni nodi da sciogliere. Era del tutto evidente che, a monte delle vacanze estive, il livello dei contagi sarebbe cresciuto. Proprio per questo le linee guida devono essere chiare, non devono lasciare spazio a interpretazioni di parte. Se permanessero zone d'ombra, poi sarebbe fin nutile negarlo: siamo in ritardo e alla riapertura troppo facile - e ingiusto - affibbiare ai dirigenti scolastici responsabilità che non dovrebbero avere. Non parlo di loro inadempienze. Parlo di quel cono d'ombra che inevitabilmente si allargherebbe qualora le indicazioni non fossero cristalline. E ad oggi non lo sono, basta guardare alle 'deroghe'. Si dirà: non è ancora il 14 settembre. Già, ma la scuola è un mastodonte, va affrontata per tempo. Intanto: meglio rilevare la temperatura agli studenti all'ingresso del plesso scolastico che non a casa. La tecnologia aiuta a farlo rapidamente, avremmo un sistema unitario di rilevazione anziché termometri di varia foggia usati chissà come. Insomma, avremmo più Presidente VII commissione senato

  15. 3 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 POLITICA LA STAGIONE DEI D’ALEMA È FINITA Ma quale terremoto: dopo le regionali ci sarà al massimo un rimpastino IL CAPO POLITICO ESCLUDE INTESE REGIONALI Crimi sconfessa Conte sulle alleanze Ma Di Maio riapre uno spiraglio al Pd politica a temperatura ambiente, dove chi esercita ruoli politici si muove secondo la modalità salamandra. Insomma: non mi pare, a naso, che l’esito delle regionali possa creare smottamenti nel governo. Al più un rimpastino, che ci sta sempre bene per liberarsi dei pesi troppo morti e dare una spintarella PINO PISICCHIO S politica vera uno i titoli deve andarseli a cercare anche in quella da fiction. Così cadono a spiovere le news su candidati e alleanze a qualche ora dalla presentazione delle liste. Il tema dominante è: ma il PD e Cinque Stelle si metteranno d’accordo in Puglia e nelle Marche? Mi consenta, come si usava dire una volta, ma la questione non è così rilevante. Come non è poi così rilevante il risultato di una tornata elettorale parziale, storicamente giocata sul voto di appartenenza recato dalle strutture organizzate (voto di preferenza), e storicamente portatrice di partecipazioni ridotte, che coinvolge oggi sei regioni su venti, in piena recrudescenza del coronavirus, in estate conclamata, con una capacità di appeal elettorale raso-terra, senza una vera campagna che non il messaggino su whatsapp e con una presenza al voto attesa attorno al 30/35 %, ad andar bene. E’ chiaro che, con questi fattori in campo rilevare una tendenza del corpo elettorale riferita alle bandierine che garriscono sulle insegne dei capitani di ventura dei partiti è come ritenere che il pensionato vincitore dello jackpot nella sala bingo sotto casa, sia stato scelto dagli dei per un giro di paradiso prima del grande salto. Possibile, certo, ma solo perché tutto è possibile, per convenzione. Dunque l’eccitazione prognostica su come si chiuderà la partita delle regionali, vissuta come una finale di coppa dei campioni (5 a 1, 4 a 2, 3 a 3?) mi sembra un tantino esagerata. Perché è finita da un pezzo la stagione in cui il Presidente del Consiglio, ad esito di una tornata elettorale regionale sfavorevole (leggi D’Alema nel 2000,7-8 il risultato del confronto con il Centro-Destra), rassegnavano le dimissioni: quell’era glaciale ha consumato il suo tempo e il riscaldamento globale ha prodotto la nuova i capisce: in mancanza della L’APPELLO DEL PREMIER È BOCCIATO DAL LEADER M5S E ZINGARETTI SI INFURIA CON GLI ALLEATI. IL MINISTRO DEGLI ESTERI PROVA A MEDIARE: «SI CERCHI UN ACCORDO FINO ALLA FINE» QUALCHE SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAL REFERENDUM SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI: SOPRATTUTTO SE A VOTARE ANDRÀ UNA MINORANZA “MOTIVATA” ma il suo intervento non basta ancora. L’ex capo politico pen- sava forse che l’esempio di Po- migliano d’Arco, la sua città na- tale, dove il Pd e Movimento hanno scelto di sostenere un candidato unico d’area penta- stellata, potesse persuadere gli scettici a battere la strada dell’accordo a ogni costo. Ma co- sì non è stato. E anche se gli sher- pa dei due partiti rimangono in- daffarati alla ricerca di un’inte- sa dell’ultimo minuto, le speran- ze sembrano ridotte al lumici- no. Eppure, i casi di accordi in zona Cesarini non manca- no. E dopo Pomigliano e Termini Imerese toc- ca a Faenza, nel raven- nate, annunciare la fu- mata bianca: il M5S fa un passo indietro e so- sterrà il candidato del Pd Massimo Isola. «Siamo un esempio, un laboratorio di ROCCO VAZZANA I po l’invito di Giuseppe Conte - rivolto soprattutto al Movimen- to 5 Stelle - a stringere alleanze col Pd in Puglia e nelle Marche, il mondo pentastellato è nel caos. Da un lato l’ala anti-dem, capitanata dagli aspiranti gover- natori e tutelata da Vito Crimi, dall’altra i “contiani”, spalleg- giati da Luigi Di Maio. Così, se il capo protempore giudica im- possibile un’alleanza struttura- le sui territori con l’alleato di go- verno, il ministro degli Esteri in- siste: «Mancano poche ore alla presentazione delle liste e riten- go sia opportuno investire ogni energia per trovare degli accor- di laddo- l capo politico sbatte la porta in faccia al Pd e il suo prede- cessore la riapre un po’. Do- tonificante alla baracca. Forse l’unica traccia politicamente rilevante potrebbe essere quella, se ci fosse davvero, dell’alleanza strutturale tra PD e Cinque Stelle. Ma questo avrebbe senso se il Movimento fosse un partito con i caratteri propri di stabilità del partito, e non un movimento, che trova nell’adesione al modello dell’agorà digitale il suo punto di forza e la sua fortuna. Dunque cerchiamo di non enfatizzare il voto regionale di settembre. Piuttosto darei un’occhiata al voto referendario. La vulgata racconta dell’ineluttabilità del risultato confermativo: come potrebbe mai il popolo sovrano non approvare il taglio generoso della casta, per di più votato quasi all’unanimità dai partiti presenti in Parlamento? E già. Ma il punto è proprio questo: se a votare ci va solo una minoranza motivata, e non la maggioranza rumorosa dei votanti mainstream, potrebbe accadere quello che oggi nessuno mette seriamente nel conto. E cioè la sconfitta ai punti dei tagliatori di teste. Oltretutto occorre meditare su un aspetto psicologico del voto referendario: se la politica, unanimemente, si dice d’accordo sul taglio, anche l’elettore meno informato potrebbe pensare: “ come mai tutto questo zelo? gatta ci cova!!!”. E regolarsi di conseguenza. la Zingaretti in persona che, per tutta risposta, ribadisce il no sec- co alla ricandidatura di Virgi- nia Raggi alla guida del Campi- doglio: «Serve una grande alleanza che ridia alla Capitale quello che merita e questo non coincide con l’attua- le sindacatura che credo che sia stata il principale proble- ma di Roma in questi ultimi anni». Le paro- le del presidente lazia- le vengo- no subi- to stig- ve sia possibi- una visio- ne diver- le». Praticamente una sconfes- sione della linea ufficiale impo- sta da Crimi, convinto, al contra- rio, che «dove abbiamo fatto op- posizione fino a ieri, è difficile immaginare un percorso insie- me». Ma la posta in palio è trop- po alta per non ascoltare l’appel- lo di Conte: una sconfitta pesan- te alle Regionali potrebbe pre- giudicare l’esperienza di gover- no, creando lacerazioni troppo profonde con i dem. E a nulla valgono le precisazioni di Cri- mi, secondo cui un’eventuale disfatta sarebbe imputabile so- lo a chi ha governato per anni le Regioni chiamate al voto, ovve- ro l’alleato dem. Anzi, le spiega- zioni delviceministro dell’Inter- no non fanno che innervosire ul- teriormente il Nazareno e Nico- matizzate dai detrattori grillini dell’alleanza, alla Barbara Lez- zi, per chiedere lo stop al dialo- go coi dem sulle Regionali. Ma il segretario non è l’unico a espriemere disappunto nel Pd. Anche il sindaco di Pesaro Mat- teo Ricci, da settimane impegna- to in una trattaiva coi grillini per stringere un’alleanza nelle Marche, perde la pazienza: «Se Crimi e Di Maio vogliono, la par- tita si chiude. Altrimenti tutti nei Cinque Stelle si prenderan- no le loro responsabilità: è possi- bile che qualcuno voglia fare un favore alla destra», dice il pri- mo cittadino. Di Maio prova a ricucire, soste- nendo apertamente l’invito di Conte perché Comunali e Regio- nali sono«uno snodo cruciale», sa del Movimento», dice Massi- mo Bosi, capogruppo grillino uscente che ha optato per la ri- nuncia alla corsa. Musica per le orecchie del presi- dente del Consiglio che però non basta a rimarginare le ferite interne a un Movimento sem- pre più allo sbando, con una li- nea politica non definita e orga- nismi dirigenti non legittimati dalla base. Lo scontro interno proseguirà fino al congresso, la cui data è ancora sconosciuta, sempre che un’eventuale scon- fitta alle Regionali non faccia crollare tutto prima. Giuseppe Conte osserva le mosse del parti- to che lo ha portato a Palazzo Chigi e ora lo sconfessa. Ma non starà a gurdare a lungo con le ma- ni in mano.

  16. 4 IL DUBBIO INTERVIST A POLITICA VENERDÌ21AGOSTO2020 sulla stessa linea degli acerri- mi rivali del M5s. Da vicepresi- dente della Camera, non cre- de che il taglio dei parlamenta- ri, se approvato, creerà squili- bri costituzionali? Nel programma elettorale del 2018 tutti i tre partiti di centro- destra hanno sottoscritto l’impe- gno a procedere con la riduzio- ne del numero dei parlamenta- ri. È possibile che ci sia un pizzi- co di demagogia ma quando il centrodestra ha governato ha messo in campo una riforma co- stituzionale importante che pre- vedeva un sostanzioso calo dei parlamentari. Purtroppo il refe- rendum la bocciò, altrimenti già dieci anni fa avremmo ridotto i parlamentari. É probabile che ci siano effettivamente degli squi- libri, ma la condizione fonda- mentale è che insieme al taglio dei parlamentari si vari una ri- forma della legge elettorale. Quella di Pd e M5s punta solo a garantirsi il governo del paese anche in assenza di una maggio- ranza: una sorta di evoluzione della specie in senso proporzio- nale. La nuova legge elettorale deve invece ricostruire la geo- grafia dei collegi. Qualcuno ipotizza anche il rin- vio della tornata elettorale in caso di aumento dei contagi. Teme che si possa arrivare a tanto? Sarebbe un fatto gravissimo che ci vedrebbe reagire in maniera durissima, in Parlamento e in piazza. Va specificato che le mo- dalità con cui si sta contrastando la pandemia sono comunque inadeguate, perché non c’è suffi- ciente precisione, energia, rigo- re e convinzione nel far rispetta- re quelle norme elementari per tentare di sconfiggere il corona- virus. Non serve agitare specchi come quello del prolungamento dell’emergenza sanitaria, della mancata riapertura dell’anno scolastico o, peggio ancora, di un nuovo lockdown. Bisogna convivere con queste infezioni che provengono dalla Cina, co- me la Sars, dalla quale ci salvam- mo perché le relazioni con la Ci- na all’epoca non erano così stret- te come oggi. O la Cina si adegua ai nostri standard sanitari, igieni- ci, di abitudini, di qualità ali- mentare, di democrazia e di ri- spetto dei diritti umani, oppure noi saremo sempre a rischio for- se per i prossimi secoli. Bisogna capire se il mondo occidentale si sente ancora leader del pianeta. Steve Bannon, stratega di Trump e vostro ospite ad Atre- ju, è stato arrestato per frode. Distinguendo il patriottismo dal sovranismo, pensa che quest’ultimo stia perdendo la sua battaglia con la storia re- cente? Non conosco nulla della sua sto- ria e lo sento abbastanza distan- te dalla cultura politica della de- stra italiana. Certamente è uno dei tanti interlocutori con cui si può e si deve parlare, come fa- cemmo persino con Bertinotti e Landini, ma da qui ad associarlo alla destra italiana ce ne passa. FABIO RAMPELLI FRATELLI D’ITALIA «Regionali test nazionale, se vinciamo si vada al voto Bannon? Non lo conosco» «IL RINVIO DEL VOTO SAREBBE UN FATTO GRAVISSIMO CHE CI VEDREBBE REAGIRE IN MANIERA DURISSIMA, SIA IN PARLAMENTO CHE IN PIAZZA. DOBBIAMO IMPARARE A CONVIVERE CON LE INFEZIONI DALLA CINA» poi è stato, e si rumoreggiava di possibili relazioni tra Forza Ita- lia e pezzi centristi del Pd. All’e- poca non avemmo fortuna ma l’esperienza negativa del gover- no pentaleghista, assieme alla crescita di Fdi, che è passato dal 4% al 15-18%, almeno stando ai sondaggi, ha portato al successo di questo patto. Si fa riferimento agli accordi elettorali del 2018, tuttora vincolanti e sottoscritti dai tre leader, in cui i processi di autonomia sono regolamentati. Non siamo mai stati contrari a un decentramento ma condivi- diamo con tanti sindaci, anche leghisti, la necessità dare mag- giore forza e peso specifico ai co- muni che sono il primo approdo di cittadini, famiglie e imprese. Deve esserci poi il contrappeso dell’elezione diretta del capo dello Stato, che diventa garan- zia di conservazione dell’unità nazionale. Siamo però contrari all’autonomia se questa marcia da sola verso la direzione dell’in- dipendenza di regioni intere o di processi secessionisti. Il patto tuttavia rafforza il cen- trodestra in vista delle regio- nali di settembre. Quale risul- tato si aspetta per Fdi? Ci aspettiamo risultati importan- ti. Riteniamo che i cittadini ita- liani abbiano capito le fragilità di Giuseppe Conte e del suo go- verno e abbiano iniziato a matu- rare qualche forma di timore ri- spetto alla china che ha preso il sistema economico italiano do- po i colpi dell’emergenza sanita- ria e del lockdown. Ci aspettia- mo una vittoria tonda non solo in Veneto e in Liguria dove già governiamo ma in tutte le altre regioni. Riteniamo comunque che possa essere un test naziona- le significativo e ci auguriamo che se le cose dovessero andare in una certa direzione Conte si dimetta e Mattarella, dopo aver cercato di non far governare il centrodestra in tutti i modi, fac- cia un esame di coscienza e sciol- ga le camere per poi indire nuo- ve elezioni. GIACOMO PULETTI I riflessioni in vista di referen- dum ed elezioni regionali, che il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli di Fratelli d’Ita- lia, definisce «un test naziona- le». Come partito avete stipulato il patto “anti inciucio” con Le- ga e Forza Italia, ma in quel patto c’è anche il sostegno all’autonomia del Veneto, una contraddizione rispetto allo spirito di unità nazionale che contraddistingue da sem- pre Fdi. Come lo spiega? Il patto è una conquista ascrivi- bile alla perseveranza di Giorgia Meloni che già nel 2018 cercò di indurre gli alleati a una presa di posizione chiara per esorcizza- re i vociferii. Si diceva che la Le- ga avrebbe potuto dar vita a un governo con il M5s, come ahimè lavori parlamentari sono an- cora fermi ma il calendario serrato di settembre impone Crede che un buon risultato di Fdi, magari quasi a ridosso di una Lega data in discesa, pos- sa cambiare gli equilibri inter- ni al centrodestra? A noi interessa che la coalizione di centrodestra vinca, poi è chia- ro che c’è un partito guida, che in questa fase storica è la Lega. In futuro potrebbe anche essere Fratelli d’Italia ma la competi- zione all’interno della coalizio- ne è blanda e viene dopo il desi- derio di vittoria di squadra, a partire dalle regionali. Si voterà anche per il referen- dum e Fdi è schierata per il Sì,

  17. 5 IL DUBBIO IL CASO ESCLUSIVO I VERBALI DELL’AUDIZIONE AL CSM DEL PM DOMENICO GOZZO GIUSTIZIA VENERDÌ21AGOSTO2020 Borsellino disse ai colleghi, cinque giorni prima della strage: «Approfondite mafia-appalti!» AVEVA STUDIATO IL DOSSIER DEI ROS Dopo il racconto sulle altre problemati- che relative alla procura di Palermo, più avanti un membro del Csm ritorna sulla questione mafia-appalti e chiede a Goz- zo di dire qualcosa di più specifico sulla richiesta di chiarimenti da parte di Bor- sellino. «Probabilmente potete chiede- re anche qualcosa di più interessante su questo famoso rapporto dei Ros su ma- fia- appalti anche a mia moglie Antonel- la Consiglio – risponde Gozzo - , perché mia moglie ha avuto modo di consultare queste carte proprio per il processo che ha fatto a Termini Imerese che si riferiva a Angelo Siino (l’ex ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra, ndr) che orbita in quell’area di Termini Imerese e della Madone». E aggiunge: «Lei mi riferiva che probabilmente in un primo momen- to questo rapporto poteva non sembrare significativo, ma che in effetti offriva no- tevoli spunti di attività investigativa». Quello che sappiamo è che dopo la stra- ge di Capaci, Borsellino (all’epoca pro- curatore capo a Marsala e dal marzo 1992 di nuovo alla procura di Palermo come procuratore aggiunto) decise – pur non essendo titolare dell’indagine – di approfondire l’inchiesta riguardante gli appalti, ovvero il coinvolgimento del- la politica e delle imprese nazionali con la mafia, perché – come disse al giornali- sta Mario Rossi – la ritenne la causa del- la morte del suo amico Giovanni Falco- ne. Ciò è confermato sia da un incontro che Borsellino volle tenere il 25 giugno 1992, presso la Caserma dei Carabinieri Carini di Palermo, con gli ex Ros Mario Mori e Giuseppe De Donno, ai quali chie- se di sviluppare le indagini riferendo esclusivamente a lui, sia dalle conversa- zioni avute dallo stesso Borsellino con Antonio Di Pietro, che all’epoca stava conducendo le indagini sugli appalti al centro di Mani pulite. A questo si aggiun- ge il fatto che Borsellino sentii anche il pentito Leonardo Messina, il quale gli ri- ferì che la Calcestruzzi Spa (all’epoca del gruppo Ferruzzi – Gardini) sarebbe stata in mano a Totò Riina. Ora, grazie alle audizioni rese al Csm tra il 28 e il 31 luglio 1992, sappiamo che Borsellino aveva una conoscenza appro- fondita del dossier mafia-appalti tanto da avanzare rilievi importanti e ottenere una nuova riunione in Procura per ap- profondire il tema. Non fece in tempo. Dopo pochi giorni il tritolo esplose sotto la casa della mamma e che massacrò, ol- tre a lui, i ragazzi della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Il 14 agosto del 1992, in pieno periodo ferragostano, il gip Sergio La Commare archivia il dossier mafia-appalti. La ri- chiesta di archiviazione viene stilata il 13 luglio e depositata il 22 luglio, sola- mente tre giorni dopo l’assassinio di Bor- sellino. mi organizzativi nella procura, Gozzo va al dunque e parla della riunione del 14 lu- glio. «È stata l’ultima a cui ha partecipato Paolo Borsellino, era seduto due sedie do- po di me – spiega l’allora sostituto procu- ratore -, era una riunione che era stata con- vocata per i saluti prefestivi e per parlare anche di tutta una serie di problemi che dopo la morte di Falcone erano apparsi sui giornali (in questo momento non mi ricordo la scaletta, mi ricordo, tra gli altri, i processi mafia e appalti), cioè i vari colle- ghi erano chiamati a riferire sui processi che avevano gestito». Gozzo sottolinea che «su mafia e appalti, quindi, c’era il collega Pignatone (se non ricordo male) e doveva esserci anche il collega Scarpina- to che però non poté ve- nire per problemi di fa- miglia». Il magistrato Gozzo prosegue: «Ho visto proprio questo contrasto più che laten- te, visibile, perché pro- prio Borsellino chiese e ottenne che fosse rin- viata - perché al mo- mento aveva dei proble- mi -, la discussione su “VEDREMO...” questo processo e fece degli appunti mol- to precisi: come mai non fossero inserite all’interno del processo determinate car- te che erano state mandate…». Gozzo specifica che il processo è quello re- lativo a mafia-appalti e, alla domanda di che carte si trattassero, risponde: «Si trat- tava di carte che erano state inviate (quel- lo che ho sentito là, chiaramente, posso ri- ferire) alla procura di Marsala – e nella fat- tispecie dal collega Ingroia, che adesso è anche lui alla Procura di Palermo – che era lo stesso processo però a Marsala. C’e- rano degli sviluppi e, quindi, erano stati mandati a Palermo e lui (Borsellino, ndr.) si chiedeva come mai non fosse stata se- guita la stessa linea». Gozzo prosegue nel racconto indicando un particolare non da poco: «E, poi, diceva che c’erano dei nuo- vi sviluppi (in particolare un pentito di questi che ultimamente aveva parlato), e sono rimasto sorpreso perché dall’altra parte si rispose: “ma vedremo”». Gozzo sottolinea questo passaggio del racconto mostrando le sue perplessità in merito al- la risposta data a Borsellino: «Cioè, di fron- te ad una offerta così importante (io riferi- sco i fatti): “Ma vedremo se è possibile, ma è il caso di acquisirlo”». DAMIANO ALIPRANDI C ti a tutti i magistrati della Procura di Paler- mo che si approfondisse l’indagine sul dossier mafia appalti. Non solo. Oltre a fa- re degli appunti ben circoscritti, ha anche chiesto il rinvio della riunione per appro- fondire ulteriormente il tema. Purtroppo non fece in tempo. In esclusiva Il Dubbio mette in luce nuovi particolari che potrebbero essere utili per i magistrati nisseni. Sì, perché la procura di Caltanissetta è l’unica titolata per com- petenza territoriale a fa- re luce sul movente del- la strage di Via D’Ame- lio. Lo stesso avvocato Fabio Trizzino, legale di parte civile della fa- miglia di Borsellino, du- rante il processo contro Matteo Messina Denaro – accusato di essere uno dei mandanti delle stra- gi di Capaci e di via D’A- melio - ha ribadito che bisogna cercare le rispo- ste nei 57 giorni tra le due stragi. «Dobbia- mo capire quali informazioni possano es- sere finite a Borsellino, potremmo inizia- re a vedere la finalità preventiva di bloc- carlo sul fronte del dossier mafia e appal- ti», ha osservato Trizzino. A questo punto vale la pena aggiungere l’ennesimo tassello. Siamo nel 14 luglio 1992. Data dell’ultima riunione in Procu- ra a cui ha partecipato Paolo Borsellino. Il vertice a Palermo voluto dall’allora capo procuratore Pietro Giammanco è attesta- to nelle testimonianze rese al Csm, a fine luglio ’92, da altri magistrati all’epoca in servizio nel capoluogo. Tra di loro c’è Do- menico Gozzo, all’epoca sostituto procu- ratore presso la procura di Palermo da un mese e mezzo. Tra i vari magistrati, Gozzo è stato uno dei pochi a spiegare con dovi- zia di particolari tutto ciò che è accaduto nell’ultima riunione alla quale partecipò Borsellino. inque giorni prima di finire strito- lato a Via D’Amelio, in riunione Paolo Borsellino ha chiesto davan- NELL’ULTIMA RIUNIONE CHE FECE IN PROCURA A PALERMO, IL 14 LUGLIO 1992, A PROPOSITO DI UN PENTITO INSERITO NEL DOSSIER GLI FU RISPOSTO TENSIONE DURANTE LA RIUNIONE DEL 14 LUGLIO Dal verbale del Csm datato 29 luglio 1992 si apprende che alla domanda sulla situa- zione generale dell’ufficio di Palermo, il dottor Gozzo specifica che era arrivato il 2 giugno del ’92 trovando una atmosfera abbastanza tesa e ha assistito a delle as- semblee perché «alla Procura di Palermo c’è questa consuetudine di fare delle as- semblee in cui si discutono di vari temi». A quel punto un membro del Csm gli po- ne una domanda più specifica, ovvero se questa atmosfera di tensione l’avesse col- ta anche prima della strage di Via D’Ame- lio. Risponde affermativamente e dopo aver spiegato i problemi che si sono verifi- cati nelle riunioni precedenti e dei proble-

  18. 6 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 GIUSTIZIA TULLIO PADOVANI GIURISTA, AVVOCATO E ACCADEMICO DEI LINCEI gna che tutto cambi». Ma i tempi per la separazione delle carriere sono maturi? Si tratta di un dato ormai con- quistato dall'opinione pubbli- ca più sensibile, più consapevo- le; però non è un ostacolo facile da superare per una serie molte- plice di ragioni, non ultima quella che i pm si renderebbero conto di perdere potere, e dico potere nel senso negativo del termine: oggi dominano la sce- na. Le indagini preliminari esauriscono in pratica il proce- dimento, quello che avviene do- po interessa fino ad un certo punto. La ragione della loro contrarierà è rappresentata dal dire che non vogliono finire sot- to l'Esecutivo. Ma la proposta di legge deposi- tata dall'Ucpi non prevede que- sto. penale iniziano dicendo che la pubblica accusa deve sceglie- re, non si può perseguire tutto perché il sistema non è in condi- zioni di farlo. Quindi è necessa- rio fare una scelta per non ingol- fare la macchina della giusti- zia. La scelta come va organizza- ta? E qui arrivano i dolori: loro pensano di cavarsela con le “priorità”: sono una balla, sono un inganno, una frode direi. Quando un pm dice “prima per- seguo una cosa e le altre le met- to in fila” si presuppone logica- mente che prima o poi tutte le ipotesi di reato dovranno esse- re vagliate. E nel nostro caso quando arriva il turno di coloro che sono ultimi in questa fila? Si presuppone così che i proces- si siano eterni: verranno pospo- sti i processi che si terranno for- se dopo 30 anni. questo regime di arbitrarietà: fa comodo ora agire con assoluta discrezionalità senza limiti né controlli. Sarebbe importante dunque un controllo sull'operato delle Procure? Un sistema controllato e guida- to consentirebbe anche la verifi- ca dell'efficienza dell'operato rispetto a quello che decidi di portare a giudizio. Come è anda- ta a finire? Perché è fallito il pro- cesso? Perché hai deciso di per- seguire Tizio o Caio? O questo tipo di reato? Perché le prove non sono state sufficienti? E perché, se non lo erano, hai de- ciso di andare avanti lo stesso? Un meccanismo del genere re- sponsabilizzerebbe molto. Mia cara, nessuno in questo Paese vuole un responsabilità. Tutti vogliono il potere che deve esse- ziaria un pm: è un pensiero osceno. Si ricordi che nell'Otto- cento noi abbiamo avuto fior di penitenziaristi di livello euro- peo, gente che veramente ha fat- to compiere passi straordinari al pensiero penitenziario: era- no grandi funzionari dello Sta- to che dirigevano l'esecuzione penale. Le faccio un nome: Mar- tino Beltrani Scalìa. Un altro tema enorme è quello dei magistrati fuori ruolo, in particolare di quelli distaccati presso il Ministero della Giusti- zia con buona pace del princi- pio della separazione dei pote- ri. Chi le parla ha lavorato per il Ministero della Giustizia per 25 anni. Il mio ingresso fu propi- ziato da un giovane e brillante magistrato che ai tempi stava all'ufficio legislativo: Giorgio VALENTINA STELLA T le alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa è tra i pochis- simi accademici del suo campo ad essere stato invitato a far par- te della Accademia Nazionale dei Lincei. In questa lunga inter- vista affronta i temi attuali di politica giudiziaria senza molti giri di parole. Cosa ne pensa della riforma Bo- nafede del Csm? Il Presidente dell'Ucpi Caiazza ha parlato di una riforma dalla 'gravità inaudita' che consegna il Csm in mano alle Procure. Condivido pienamente il pun- to di vista di Caiazza, è demora- lizzante quello che ho letto. Mi «Le procure vogliono soltanto potere e nessuna responsabilità» ullio Padovani, avvocato penalista, già professore ordinario di Diritto pena- «DOBBIAMO CHIEDERCI SE HA SENSO RIFORMARE IL CSM SENZA PRIMA AVER RISOLTO IL PROBLEMA DELLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE. IN CASO CONTRARIO AVREMO UN CSM CHE SARÀ DOMINATO DAI PM» chiedo chi scriva certe “rifor- me”. Dobbiamo chiederci se ha senso riformare il Csm senza prima aver risolto il problema della separazione delle carrie- re. In caso contrario avremo un Csm che sarà comunque domi- nato dalle Procure. A meno che non si adotti il sorteggio puro - contrario alla Costituzione - i pm domineranno perché sono i magistrati più visibili, quindi saranno i più votati, anche per- ché incutono più rispetto e ti- more. L'illusione di sradicare le correnti attraverso meccani- smi elettorali somiglia tanto a quella illusione, che a suo tem- po Giovanni Sartori dileggiava, secondo cui con la legge eletto- rale si potesse determinare la conformazione dei partiti: ad esempio favorire il bipartiti- smo con il sistema uninomina- le. Il sistema elettorale non è in condizioni di determinare l'as- setto degli attori in gioco. Que- sto vale di più per i magistrati perché le correnti della magi- stratura hanno la forma dell'ac- qua: puoi inventare tutti i reci- pienti del mondo, sempre ac- qua sarà. Dunque con questa ri- forma si vuol far finta di rifor- mare. Come diceva Tancredi nel Gattopardo: «se vogliamo che tutto rimanga come è, biso- La situazione si è aggravata ul- teriormente con la riforma che ha reso la prescrizione presso- ché inesistente. Infatti riempiamo gli armadi di fascicoli. Prima avevamo l'am- nistia e l'abbiamo abolita, poi è arrivata la prescrizione per sup- plire ad una mancanza di di- screzionalità ordinata. Si dice- va '”scegli cosa è importante e il resto va in prescrizione”. Ades- so neanche più la prescrizione! Quindi cosa rimane? La morte del reo. Allora non parliamo di priorità; dobbiamo trovare un meccanismo che stabilisca co- sa si persegue e cosa no. L'obiet- tivo è selezionare cosa va a giu- dizio e cosa non ci va. L'articolo 112 della Costituzio- ne dice che l'azione penale è ob- bligatoria senza aggiungere al- tro. Non entrando nel dettaglio - co- me, quando, con quale intensi- tà processuale - dice sostanzial- mente che l'azione penale è ar- bitraria: fate quello che volete. Intanto è obbligatorio fare tutto e le altre cose aspetteranno per- ché noi non possiamo dire che non le perseguiremo ma lo fare- mo in un dopo indefinito. La re- sistenza contro l'abolizione dell'obbligatorietà deriva pro- prio da non volere superare re insindacabile. Si tratta di una logica che si sta imponen- do. A proposito di visibilità dei pubblici ministeri e Csm, cosa ne pensa della querelle Di Mat- teo-Bonafede sul Dap? Sono polemiche miserabili, ro- ba squallida di provincia. Di Matteo e Bonafede sono due personaggi di un'antica comme- dia che purtroppo è stata inau- gurata in epoca repubblicana. Uno dei mali nato con il regi- me repubblicano è che a diri- gere l'esecuzione peniten- ziaria ci va per lo più un pubblico ministero. Ma siamo matti? L'esecuzio- ne penale a tutti può anda- re ma non ad un pm per- ché è colui che ha portato nel processo un punto di vista, quello dell'accusa, e quindi non può avere la sen- sibilità di gestire la condanna, che casomai proprio lui ha otte- nuto, a prescindere dalla colpa. La condanna in linea di princi- pio dovrebbe prescindere dalla colpa: quest'ultima rimane alle spalle, pensiamo al futuro del detenuto. Ma il pm non è l'orga- no del futuro, è quello del passa- to. L'Italia liberale mai avrebbe pensato di mettere a capo dell'amministrazione peniten- Lattanzi. Ho prestato que- sto servizio con gioia, ave- vo accanto molti colleghi e anche magistrati con cui ab- biamo costruito diversi ta- voli e commissioni. Il pro- blema in realtà sta qui: per- ché il Mini- stero della Avverrebbe solo se lo si volesse ma non è questo il caso. In Fran- cia avviene perché si vuole che sia così. Ogni sistema si può im- postare secondo gli obiettivi da raggiungere. Da noi non solo non c'è quell'obiettivo ma non lo si deve raggiungere. Ci sono Paesi in Europa da cui trarre spunto per meccanismi alterna- tivi: in Olanda, ad esempio, c'è un sistema della separazione delle carriere con l'azione pena- le non obbligatoria e una proce- dura che consente un controllo interno sull'esercizio delle pro- cure, con una responsabilità po- litica al vertice. A proposito dell'obbligatorie- tà dell’azione penale le Procu- re escono rafforzate anche dal potere che il ddl conferisce lo- ro di definire priorità fra i reati da perseguire. I manuali inglesi di procedura

  19. GIUSTIZIA 7 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 FI CONTRO IL MAGISTRATO MESCOLINI «Quel procuratore indagò solo forzisti e “salvò” i politici del Pd» Giustizia deve essere gestito so- lo da magistrati? Ma non do- vrebbe proprio essere così. Chi deve decidere, il giudice, non può amministrare proprio nien- te: deve essere nelle condizioni di dirimere un conflitto che ve- de da un lato la Repubblica e dall'altro il signor Rossi. Per questo il giudice è terzo e le car- riere devono essere separate, perciò il giudice deve essere im- mune da un rapporto con le due parti che lo coinvolga addi- rittura in termini di colleganza. Le pare che chi ha questo com- pito va a dirigere qualche uf- ficio al Ministero? Oggi sembra che nessuno conosca Palamara o che gli abbia chiesto favori. La sua espulsione dall'Anm e l'e- ventuale ra- diazione basta- no a sanare la questione? Palamara co- mincia a farmi simpatia: butta- ta via la pecora nera rimane un gregge di pecorelle bianche. Ci sono o ci fanno? Palamara ave- va il potere di fare tutto quello che è accaduto da solo? O aveva bisogno di una miriade di rap- porti, di relazioni, di complici- tà, di connivenze? E infatti la sua lista testimoniale evoca questa rete sociale. Han fatto be- ne i suoi avvocati: Palamara non era solo. Sarà anche colpe- vole ma la sua colpa va inserita in un contesto in cui non ha agi- to da furfante solitario ma come esponente di un sistema nel quale ha assunto un ruolo non certo da unico protago- nista. Siccome ora non sanno a che santo votar- si: come faranno a non ammet- tere questi testi? Secondo me al- la fine troveranno un modo, al- trimenti sarebbe devastante per l'intero sistema. Ora voglio- no solo isolare il tumore senza riconoscere le metastasi: si trat- ta di un tumore piccolo di un or- gano periferico, lo asportano e pensano che l'organismo guari- sca. Non stimo Palamara ma ve- derlo così vilipeso e così isola- to mi spinge ad essere dalla sua parte, perché da radicale sto dalla parte dei più deboli. Appunto, Lei è radicale dal 1956. Da questa sua prospetti- va come giudica questa allean- za tra Movimento 5 Stelle e Pd? Si tratta di una delle cose più tri- sti che siano accadute in Italia negli ultimi 50 anni. Qualcosa di inqualificabile. Perché sia- mo arrivati a questo risultato lo sappiamo tutti. Non posso non pensare senza una fitta al cuore a come il Pd ha gestito la rifor- ma penitenziaria della Com- missione Giostra. Il Partito De- mocratico aveva la possibilità di approvarla e se l'è venduta per un piatto di lenticchie, ave- va paura che alle elezioni avreb- be perso. E ha perso lo stesso. Come disse Winston Churchill sugli accordi di Monaco del '38: "Potevano scegliere fra il di- sonore e la guerra. Hanno scel- to il disonore e avranno la guer- ra". Una ultima domanda in rela- zione all'emergenza covid: co- sa ne pensa dell'Associazione Nazionale Prèsidi che ha chie- sto di rivedere la responsabili- tà penale imputabile ai dirigen- ti? Fanno benissimo, li capisco perché noi viviamo in un Paese dove i paradossi sono la norma- lità, dove è facilissimo finire nell'orbita di un procedimen- to penale da cui ti potrai di- fendere in non si sa quanti anni. Questa situazione li al- larma ma in un Paese civile tutto si ridurrebbe alla con- statazione dell'aver esegui- to le istruzioni che sono sta- te impartite per la gestione della prevenzione. Se poi si ve- rifica un contagio come si fa a stabilire che è dipeso dall'inos- servanza di quelle cautele? Non sono mica chiusi in una istituzione totale i bambini: vanno a casa, comunicano tra loro, frequentano altri luo- ghi. L'attribuzione di una colpa è un gio- co a cui assistia- mo ogni gior- fascicoli del maxi processo Aemilia emergerebbe che «molti amministratori locali e nazionali hanno avuto rapporti continuativi nel tempo con il clan di Cutro e le imprese del clan mafioso hanno lavorato per anni e anni sul territorio da loro governato». «Un sindaco di Reggio Emilia - sottolineano i forzisti - ha acquistato un immobile da persona che è risultata poi coinvolta nel maxi processo Aemilia».«Perché a fronte delle intercettazioni telefoniche ed ambientali agli atti delle indagini in cui si parla di appalti pubblici, GIOVANNI M.JACOBAZZI N nomina di Marco Mescolini, avvenuta nel luglio del 2018, a procuratore di Reggio Emilia. Il nome di Mescolini compare più volte nelle chat di Luca Palamara agli atti dell’indagine di Perugia a carico dell’ex presidente dell’Anm. Tredici senatori di Forza Italia, primo firmatario Maurizio Gasparri, hanno presentato ieri una interrogazione al ministro della Giustizia per fare chiarezza al riguardo. «In questi giorni - scrivono i senatori - su molti quotidiani nazionali e locali, sono state pubblicate le chat tra Palamara e Mescolini relative al periodo in cui Palamara, membro del Csm riesce a far promuovere Mescolini a capo della Procura di Reggio Emilia». «Per oltre un anno - aggiungono - fu rimandata la nomina del capo della Procura di Reggio Emilia anche a causa delle trattative per la designazione. Il fatto appare ancor più grave in considerazione che proprio Reggio Emilia era l'epicentro degli interessi malavitosi del clan ndranghetista contro il quale proprio Mescolini diresse le indagini sfociate nel processo "Aemilia". Il lungo rinvio coincise con la mancata nomina di altro magistrato candidato proveniente dalla Procura di Napoli (Alfonso D’Avino, poi nominato procuratore di Parma, ndr) con maggiori titoli». Oltre ad avanzare interrogativi sulle modalità della nomina di Mescolini a procuratore di Reggio Emilia, per i senatori forzisti ci sarebbero state «gravissime anomalie nella conduzione delle indagini». «Intercettazioni telefoniche ed ambientali che coinvolgevano esponenti nazionali e locali del Partito democratico, raccolte dall’Arma dei carabinieri, non furono prese in considerazione», affermano i berlusconiani a Palazzo Madama. In particolare, nelle relazioni dei carabinieri allegate nei on accenna a placarsi la polemica sulla questa linea di difesa è sconvolgente nel senso che scon- volge equi- libri e di- strugge l'i- dea della soli- taria pecora ne- ra da sacrificare, NUOVO ATTACCO CONTRO IL CAPO DELLA PROCURA DI REGGIO EMILIA. ORA FI CHIEDE UN’ISPEZIONE AL MINISTRO BONAFEDE: «IGNORÒ LE INTERCETTAZIONI DEI PIDDINI» di voti, di richieste di favori» vennero indagati «solo esponenti del centrodestra peraltro con sentenze di assoluzione dei reati contestati?». Alla luce delle intercettazioni con Palamara e dei fatti esposti, i senatori azzurri chiedono allora ad Alfonso Bonafede se non ritenga «di avviare una azione disciplinare nei confronti di Mescolini il cui operato sta suscitando una ampia e pubblica critica, recando danno evidente alla reputazione della magistratura». no. Giustamen- te i prèsidi vo- gliono una garanzia scritta per- ché non vo- gliono finire in un tritacarne. So da avvocato quanto l'eserci- zio dell'azione pe- nale possa essere devastante nella vi- ta di una persona.

  20. 8 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 CULTURA LETTERATURA NELLE LIBRERIE LO SCARAFAGGIO L’ULTIMO ROMANZO DELLO SCRITTORE INGLESE ORLANDO TRINCHI «C Sì, perché Jim Sams non è nato uomo ma ci è di- ventato. Il protagonista del nuovo romanzo dello scritto- re inglese Ian McEwan, Lo scarafaggio – pubbli- cato in Italia da Einaudi con la traduzione di Su- sanna Basso – apparteneva, durante la sua prece- dente esistenza, alla specie dei comuni quanto disprezzati blattoidei. Ma scopre ora, svegliando- si da una notte di sogni inquieti, di essere diven- tato l'uomo più potente d'Inghilterra, ovvero il primo ministro. Esprimendo appieno quella capacità di adatta- mento e resilienza che distingue la sua specie, Sams presiede le riunioni del Consiglio dei Mini- stri, accorgendosi così che gran parte del suo Ga- binetto condivide la sua stessa sorte e rivendica esoscheletrici natali. Forte di questa consapevolezza, si appresta ad imprimere una svolta decisiva nella vita econo- mica e politica britannica, che desterà scalpore in seno all'Unione europea – raccogliendo tutta- via il plauso degli Stati Uniti d'America – e isole- rà il Regno Unito dal resto del mondo. Di romanzi inglesi sulla Brexit ve ne sono stati, negli ultimi anni. Vi ci sono cimentati, fra gli al- tri, Anthony Cartwright (Il taglio, 66thand2nd), Ali Smith (Autunno, Big Sur) e Jonathan Coe (Middle England, Feltrinelli). Non poteva dunque evitare il confronto con un argomento tanto spinoso quanto sentito proprio uno scrittore e sceneggiatore di primo piano co- me Ian McEwan, autore di opere note quali – giu- sto per citarne alcune – Il giardino di cemento (The Cement Garden, 1978), Bambini nel tempo (The Child in Time, 1987), Espiazione (Atone- ment, 2001), Sabato (Saturday, 2005), La ballata di Adam Henry (The Children Act, 2014) e Mac- chine come me (Machines Like Me, 2019). E lo fa da un lato omaggiando La metamorfosi (1915) dello scrittore boemo Franz Kafka, come suggeri- sce anche il cognome del protagonista che ricor- da quello del personaggio kafkiano di Gregor Samsa – del resto, la rilettura spiazzante e perso- nale di capolavori della letteratura internaziona- le non è certo estranea all'ultimo McEwan, come dimostra l'ascendenza shakesperiana del roman- zo Nel guscio (Nutshell, 2016) –, mentre, dall'al- tro, si ricollega alla grande tradizione satirica bri- tannica e, più in particolare, all'opera dello scrit- tore e poeta irlandese Jonathan Swift. Confessa lo stesso McEwan nella postfazione: «La metamorfosi si para dinanzi a chiunque deci- da di provare a evocare una trasformazione uo- mo-insetto ma, dopo aver reso il dovuto omaggio a Franz Kafka, è stato a Swift che ho guardato». Una dichiarazione d'intenti che ben si compen- dia in tutta una serie di invenzioni narrative e sti- listiche, dal trionfo liberista e autolesionistico cui Sams vota il proprio operato politico – l'ado- zione del flusso finanziario inverso – alla predile- he cosa prodigiosa un cuore uma`- no, come quello di cui ormai era en- trato in completo possesso!». IAN MCEWAN QUIQUE GARCIA Una distopia britannica Ian McEwan ci racconta la Brexit e il populismo tà di componenti: «Sfrenata irrazionalità, ostili- tà verso lo straniero, rifiuto di un'analisi seria del- la realtà, diffidenza nei confronti degli «esper- ti», ribalda parzialità in favore della propria na- zione, appassionata fiducia nei confronti delle soluzioni facili, nostalgia per certe forme di «pu- rezza» culturale, più un manipolo di politici sen- za scrupoli pronti a sfruttare tutte queste pulsio- ni». Pulsioni che giacciono nel fondo della psiche, pronte ad eruttare in superficie con lavica impe- tuosità. Fondo della psiche come fondo della terra, in cui si annida lo scarafaggio, emblema di quello “spe- ciale slancio per le tenebre” non estraneo, talvol- ta, neanche all'uomo, quando imbocca gli aditi più tortuosi e oscuri della Storia. Tuttavia, sembra ricordarci l'autore, in attesa di imparare a riconoscere e a non assecondare lo “spirito dello scarafaggio”, mentre tentiamo una consapevolezza più meditata e costruttiva, me- glio affidarci a una salvifica risata. E’ LA STORIA DI UNA BLATTA CHE IMPROVVISAMENTE SI RITROVA PRIMO MINISTRO ISOLANDO IL PAESE DAL RESTO DEL MONDO. CHIARA CITAZIONE DELLA “METAMORFOSI” DI FRANZ KAFKA zione di un certo presidente americano riguardo l'uso di Twitter – che il protagonista, non dimentico delle proprie origini, considera «una specie di versione primitiva dell'inco- scio feromonale» –, insito a certa ipocrisia che talvolta per- mea i corridoi di Bruxelles: «In seguito, qualcuno udì un giovane diplomatico francese dire a un collega, mentre si av- viavano al banchetto: – Non ho capito il perché di quell'appaluso. Un'ovazione, e interminabile, per giunta. – Per il semplice motivo – gli spiegò il membro più anziano – che disapprovavano ogni singola parola». Fenomeno complesso, la Brexit, cui non fu certo estranea la manipolazione populista con il suo stantio corollario retorico di “sangue e suolo” e che, come rileva il settantaduenne scrittore ingle- se, ha registrato la convergenza di una molteplici-

  21. CULTURA 9 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 INTERVISTA A SERGIO VALZANIA AUTORE DE L SAGGIO STORICO “LA GUERRA DEL PACIFICO” «Ottant’anni fa l’oceano si tingeva di sangue È bene non dimenticare» uguali a noi, che hanno creduto giusto sopportare sacrifici che arrivano alla morte per la difesa del loro paese, delle loro fami- glie, della loro comunità. Lo han- no fatto sia giapponesi che statu- nitensi. Dei trenta piloti e navi- gatori imbarcati sugli aerosilu- ranti della prima ondata d'attac- co contro le portaerei giappone- si a Midway ne sopravvive uno solo. Un episodio tremendo La guerra tra portaerei comporta perdite elevatissime, paragona- bili solo a quelle subite dai som- si sa molto poco, costituiscono un'epopea, che è giusto raccon- tare andando oltre alle poche pa- role che risuonano familiari. Guadalcanal, Iwo Jima, Marian- ne, Golfo di Leite, Ho scritto cer- cando di rimanere estraneo ai trionfalismi dei vincitori, che contarono su di un vantaggio di materiali impressionante. Una guerra di industrie e tecno- logie? Anche. Ma non solo. Una guer- ra, la prima, nella quale le popo- lazioni civili furono attaccate de- liberatamente, senza riguardo al re gli orrori della guerra non è ne- cessario, né opportuno, scavare nei suoi aspetti peggiori. Tutti sanno che la guerra comporta enormi sofferenze, anche quelli che la difendono come strumen- to della politica sostenendo che evita sofferenze più grandi. È l'a- nalisi del lati migliori della guer- ra che la condanna. Il destino degli eroi dell'Iliade è cupo. Fra tutti si salva solo Me- nelao, e anche lui dopo sette an- ni di cattività in Egitto. Ulisse ri- torna solo, senza compagni, è co- stretto a una strage e secondo il VITTORIO FRIZZI H rei nella Seconda guerra mon- diale 1941-1945, appena edito nelle Scie di Mondadori. «Perché un altro libro di guer- ra?» chiedo all'autore Sergio Val- zania. Il passato, e il presente, so- no fatti anche di quello: è bene non dimenticarsene. «É vero, ma i fatti di cui lei parla sono lontani e ci riguardano mol- to marginalmente». Nel mondo globalizzato di oggi usare termini come lontananza e marginalità è sempre rischio- so. E ritengo che cancellare dal- la nostra memoria collettiva l'e- sperienza della guerra vissuta nel secolo scorso sarebbe un er- rore. Si avvicina la prospettiva di combatterne di nuove? Lei vede questo rischio? Quanto al rischio non è imme- diato, per noi, ma dimenti- care gli errori, e gli orrori, del passato è uno dei per- corsi privilegiati per com- metterli di nuovo, magari in forme e con modalità di- verse. Quindi il suo è un libro paci- fista? Rigorosamente. Meglio si co- nosce la guerra più si com- prende la carica negativa che essa reca con sé. Una carica negativa che con il trascorrere dei secoli si è fatta sempre più violenta. Affrontare un nemi- co in un duello all'arma bian- ca, come quelli descritti nell'I- liade è cosa diversa dall'ordina- re il lancio di due bombe atomi- che su città indifese causando la morte immediata di 100mila persone e danni da radiazioni a un numero incalcolabile di al- tre. Compresi i fotografi america- ni che a guerra finita si recarono sul posto per documentare l'ac- caduto. Lei racconta la guerra delle por- taerei, non i bombardamenti della Seconda guerra mondia- le. Tratta del Pacifico non di Hi- roshima, e neppure di Dresda. Non si può condensare tutto il passato in un solo libro. Inoltre la questione sta nel raccontare non solo i fatti, ma soprattutto gli uomini, sottolineando che soldati e marinai erano persone o in mano una copia de La guerra del Pacifico: Storie di uomini e portae- SERGIO VALZANIA DANIELE SCUDIERI «I GRECI ANTICHI POTEVANO PENSARE DI ESSERE UNA SPECIE DI GIOCATTOLI SENZIENTI NELLE MANI DEGLI DEI, NOI INVECE SAPPIAMO DI ESSERE RESPONSABILI PER QUELLO CHE FACCIAMO» mergibilisti. Non solo tedeschi in Atlantico, anche americani nel Pacifico, con il vantaggio del radar che pure avevano e che ai giapponesi mancava quasi com- pletamente. Rimane che la guerra del Pacifi- co ci è lontana, non è una guerra che ci appartiene Tutte le guerre ci sono prossime. Sono gli esseri umani che le com- battono, e continuano a farlo. L'umanità è una sola. Scriverne, e leggerne, significa guardare ne- gli occhi la realtà. Riconoscere l'etica e l'estetica del guerriero non significa farle proprie. Piut- tosto cercare di prenderne le di- stanze. Le grandi battaglie aeronavali del Pacifico, delle quali in Italia mito deve lasciare di nuovo Ita- ca quasi subito. Nell'ade è perseguitato dalle ani- me delle ancelle che ha ucciso perché avevano fraternizzato con i Proci. Così ci allontaniamo dal Pacifi- co... No. L'intento del libro è raccon- tare storie di eroi e di uomini di guerra, tutti protagonisti e tutti vittime. I greci antichi almeno potevano pensare di essere una specie di giocattoli senzienti nel- le mani degli dei, noi invece sap- piamo di essere responsabili per quello che facciamo. Lei ci presenta un libro di epica Un genere letterario desueto, for- se meriterebbe di essere frequen- tato più spesso. fatto che il loro rilievo strategico era inconsistente. Si bombarda- vano le città, non le fabbriche, si voleva colpire il fronte interno. Di tutto questo c'è poco ne La guerra del Pacifico, e poco c'e- ra anche nella sua opera prece- dente U-Boot Vero. Secondo me per racconta-

  22. CRONACA10 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 IL CASO DOPO IL TRAGICO EPILOGO NELLE CAMPAGNE DI CARONIA Di volontari inesperti che trova- no, di esperti di poca volontà che non trovano. Di periti che non periziano: quando trovano il corpo di Viviana, arrivano i medici legali, e arriva perfino l’esperto entomologo che stu- diando gli insetti del luogo sarà in grado di dirci quando è acca- duto l’evento. E allora aspettia- mo tutti l’esito dell’autopsia. Poi gli esperti dicono che non possono dire niente perché si potrebbe dire tutto – il corpo è in avanzato stato di decomposi- zione e le nature delle fratture ri- scontrate non escludono nulla e non confermano nulla, e che ci vorranno novanta giorni, ma for- se diranno qualcosa anche pri- ma. Eppure non è che ci vuole la laurea in patologia forense al Mit di Boston per capire che se il corpo è in avanzato stato di de- composizione e se è stato trova- to lì – proprio vicino a dove do- veva essere e non è stato cercato – allora tutto è accaduto subito. Qualsiasi cosa possa essere “tut- to”. I resti di Viviana e di Gioele po- tranno stare insieme, adesso. Accadrà, quando i periti avran- no finito di periziare. E ci sarà un grande funerale – io ne sono sicuro – dove si mescoleranno LANFRANCO CAMINITI «V braccio enorme, siete stati gran- di!!!» Sono le parole di Daniele Mondello sul suo profilo Face- book rivolte ai volontari. Non ha dubbi Daniele, non ha biso- gno di aspettare il risultato dell’esame del Dna – quello ri- trovato è il corpicino martoriato di Gioele. D’altronde, non è che nelle campagne di Caronia tu smuovi un cespuglio e trovi il corpo di un bambino ogni due per tre. Uno era il bambino scomparso. Uno il bambino che si cercava: Gioele. Erano centinaia i volontari pre- senti all’appello di Daniele sul- la sua pagina Facebook. «Venia- mo da Agrigento – spiegava Sal- vo, un cacciatore – e siamo qui per cercare il piccolo». E Anto- nia, una casalinga di 39 anni di iviana e Gioele vi ringraziano ed io vi mando un ab- Il coraggio di Gioele, Viviana e Daniele e la condanna dall’Alta corte di Facebook LA MUSICA LI AVEVA FATTI INCONTRARE, ERA NATO IL LORO FIGLIO: LA LORO SPERANZA. UNA STORIA DI UOMINI E VOLONTARI FINITA SUI NEBRODI Acquedolci, Messina, all’alba già al distributore di benzina Ip scelto come quartier generale per le ricerche: «Sono qui dalle 6.30 perché questa scomparsa del bambino mi angoscia dal pri- mo giorno. Voglio partecipare anche io alle ricerche». C’era an- che un turista di Torino: «Ero in vacanza in zona – ha spiegato – e ho letto l’appello del padre di Gioele. Così ho deciso di venire anche io. Questa storia mi ha molto colpito». E c’era Giusep- pe Del Bello, carabiniere in con- gedo di 55 anni che ha trovato i resti di Gioele. Dopo aver cerca- to «dove nessuno aveva cerca- to»· È stato un dono di Dio – ha detto dopo. E forse ha ragione. Perché gli uomini non erano sta- ti capaci, in quindici giorni. Lo scrive Daniele: «Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti, mi fanno sorgere dei dubbi og- gettivi sui metodi adottati per le ricerche. La mia non vuole esse- re una polemica, ma la sempli- ce considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia». Lo ave- va anche osservato nei primi giorni uno dei nonni di Gioele – che a lui sembrava che tutto fos- se un po’ troppo “rilassato”. Era parso più lo sfogo di una perso- na disperata. Eppure qualcosa non deve avere funzionato tan- to, se anche il corpo di Viviana è stato ritrovato abbastanza vici- no al “punto di scomparsa” e l’a- vevano cercato di qua e di là, ma non proprio lì – che poi la “giu- stificazione” era stata che l’area delle ricerche era stata suddivi- sa in settori, data l’ampiezza, e che proprio quello dove era sta- to ritrovato il corpo era l’ultimo da battere. Una sfortuna, insom- ma. Un elemento dell’umano. E ci sta. E però, cerchi di ridurlo al minimo quando compi un’im- presa di questo genere: sennò, perché chiami gli esperti? E te ne fai vanto: ci sono i cani “mole- colari”, ci sono i droni, ci sono i topografi. E se si ripete due vol- te, la sfortuna, qualcosa non tor- na. È stato un dono di Dio – ha detto il carabiniere in congedo Del Bello. E io credo che Dio c’entri tanto in questa storia o almeno che Viviana ne fosse proprio convinta. Ma ora è degli uomini che vorrei dire, perché questa storia è una storia di uomini. Dei volontari, in centinaia, che si sono presentati all’appello di Daniele, delle migliaia che fin dall’inizio sono rimasti colpiti e ne hanno seguito con appren- sione e timore crescenti lo svi- luppo, e di tutti quelli che han- no vomitato di ogni cosa contro Viviana, contro Daniele, contro questa “strana coppia”. Due gio- vani che si sono incontrati attra- verso la musica, di due capi op- posti di questo nostro Paese che più opposto non può essere da un suo capo all’altro – e che si amavano e avevano messo al mondo un figlio. Un esercizio di triplo coraggio direi: amarsi se sei uno di Torino e l’altro di Venetico – e venire a vivere in Sicilia – e credere che quello che al mondo ti piace di più, la tua musica, possa essere anche un modo per guadagnare e vive- re dignitosamente, e poi mette- re al mondo un figlio in un mon- do che di figli ne vuol sentir par- lare poco. Questo erano Viviana e Daniele – dei coraggiosi alla tri- plice potenza. Delle persone di speranza e volontà. Gioele era quella potenza, quella volontà, quella speranza. Ma al mondo di Facebook, dove regnano sovrane la delusione, la frustrazione, l’impotenza – questa storia non poteva andare giù. Hanno detto di ogni cosa contro Daniele – fino a indicar- lo come sospetto. Hanno detto la frustrazione che sentiamo ogni giorno e la speranza che ci tiene aggrappati. Poi, ognuno si farà il suo film su quello che è ac- caduto – a seconda della sua “voglia di mistero”. Per me, Vi- viana sentiva su di sé tanto dolo- re, troppo dolore. Forse tutto il dolore del mondo. E se senti che il mondo intorno è solo dolore – e ti fa paura – allora parli con un mondo che sta “di là”. Parli con Dio, e gli chiedi. E spesso non hai risposte – cosa può dirti Dio che tu già non sappia? E poi, ci sono gli animali in que- sta storia di uomini e Dio – e gli animali non sono forse anch’es- si creature di Dio? Ci sono i cani molecolari, ci sono i maiali neri dei Nebrodi, ci sono i cinghiali, ci sono le mucche, ci sono i rott- weiler, ci sono i cani rinselvati- chiti. Sarebbero i testimoni più affidabili di quello che è davve- ro accaduto. Forse, quelle muc- che, quei rottweiler, quei maiali hanno sentito e capito l’odore di Viviana – di paura e di soffe- renza, di dolore. Sarebbero gli unici testimoni af- fidabili, quelle creature di Dio. Ma non ci sono esperti in grado di interrogarli e non usano com- pulsare le pagine di Facebook. Terranno la bocca chiusa. di ogni cosa, contro Viviana – una fuori di testa, imbottita di psicofarmaci, sicura madre as- sassina del proprio sangue: ha scavato con le mani e lo ha sepol- to. L’Alta Corte di Facebook ha emesso rapidamente la sua con- danna. È una fuga volontaria, si è detto subito. Come a intende- re che chissà quali retroscena di rottura e violenza ci fossero in quella coppia – e lei una donna che ne scappava tirandosi die- tro il bimbo. Forse è stata questa la sfortuna delle ricerche – cre- derci tutti che in realtà quella di Viviana fosse stata una “scelta” e che non volesse proprio esse- re ritrovata: perché cercarla ben bene allora? E se aveva ammaz- zato e sepolto Gioele e chissà do- ve, perché cercarlo ben bene al- lora? È una storia di uomini, questa.

  23. 11 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 CRONACA LE VITTIME REGISTRATE IERI SONO STATE SEI Covid, aumentano i nuovi casi: 845 in più in 24 ore I ore, secondo quanto riporta il mi- nistero della Salute, sono stati 845, mentre nel report preceden- te erano stati 642. Si tratta del nu- mero più alto dal 16 maggio, quan- do se ne registrarono 875. Allora l'Italia era ancora nella fase di loc- kdown che due giorni dopo termi- nò con l'inizio della ”fase 2”. . So- no stati sei i morti ieri, per un tota- le di 35.418 da inizio emergenza. Il totale dei contagi è di 256.118. Nelle ultime 24 ore 180 guariti per un numero complessivo di 204.686 persone. I ricoverati in te- rapia intensiva sono 68 ricovera- ti, due in più del giorno preceden- te. Anche oggi nessuna regione a contagi zero. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 77.442 tampo- ni per un totale che sale a 7.790.596. Il dato di ieri dei nuovi contagiati è il più alto dallo scor- so 16 maggio, quando se ne regi- strarono 875. I maggiori incrementi di contagi si sono registrati in Veneto (+159), Lombardia (+154) e Lazio (+115). In Lombardia sono 154 i contagi segnalati nelle ultime 24 ore, dopo i 91 di mercoledì. Due le vittime, mentre salgono i rico- veri: due in più in terapia intensi- va, dove ci sono in tutto 16 pazien- ti Covid, quattro in più negli altri reparti per un totale di 155. A Mi- lano il maggior numero di nuovi casi, 47, seguita da Bergamo (27) e Brescia (23). L’Unità di Crisi Covid -19 della Regione Lazio ha comunicato che «sono stati individuati presso l’Aeroporto di Fiumicino nove nuovi casi ai test rapidi antigeni- ci. Si tratta di tre passeggeri prove- nienti da Malta, tre dalla Spagna e tre dalla Croazia. Di questi sei so- no residenti a Roma, uno a Mari- no, uno a Varese e uno a Napoli. Sono asintomatici, sono stati po- sti in isolamento ed è stato avvia- to il contact tracing internaziona- le». Nel resort a La Maddalena dai tamponi effettuati sono risultati 26 positivi su 470. Il sindaco de La Maddalena, Luca Montella, su Facebook ha scritto: «Ora sono stati processati anche gli ultimi 24 tamponi e quindi tutti le 470 persone hanno effettuato il test, at- tendiamo le comunicazioni dell'autorità sanitaria, l'Ats, per capire i prossimi passi». Sono sta- te avviate le procedure per "libera- re" dalla quarantena tutti i turisti e il personale del resort di Santo Stefano risultati negativi. I positi- vi probabilmente saranno gestiti NEL RESORT A LA MADDALENA DAI TAMPONI EFFETTUATI SONO RISULTATI 26 POSITIVI SU 470 PERSONE E I NEGATIVI POTRANNO LASCIARE LA STRUTTURA l numero dei casi di persone positive al coronavirus conti- nua a crescere. Nelle ultime 24 ne diffusa del virus su tutto il terri- torio nazionale che, quando si ve- rificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimen- sioni rilevanti, spesso associati all’importazione di casi da Stati esteri e successiva trasmissione locale (anche al rientro dopo pe- riodi di vacanza in Paesi a più ele- vata circolazione virale)». L’Iss ri- badisce «nuovamente la necessi- tà di rispettare i provvedimenti quarantenari, anche identifican- do strutture dedicate, sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarante- na, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso. In caso contra- in loco senza ulteriori spostamen- ti, salvo necessità di ricovero. Intanto l’Istituto superiore di Sa- nità nel report sull’emergenz av- verte: «L’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento. Anche in questa settimana si rileva la trasmissio- rio, nelle prossime settimane, po- tremmo assistere ad un ulteriore aumento nel numero di casi a li- vello nazionale». E dunque: «La situazione descritta in questo re- port, relativa prevalentemente ad infezioni contratte nella fine di lu- glio 2020, conferma la presenza di importanti segnali di allerta le- gati ad un aumento della trasmis- sione locale. Al momento i dati confermano l’opportunità di man- tenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regio- ni e di mantenere alta l’attenzio- ne alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento». POSITIVI PETAGNA, BOGA E DUE GIOCATORI DEL TORINO CREMA Donna scomparsa: trovato paio di scarpe S na Beccalli, la 39enne scom- parsa a Crema da Ferrago- sto. Vengono passate al se- taccio le aree intorno a Ver- gonzana, le rogge, i canali, il fiume Serio e soprattutto il canale artificiale Vacchelli, fino a Salvirola, dove è stato trovato un paio di scarpe, che potrebbero appartene- re alla donna. Resta in carce- re Alessandro Pasini, 45 an- ni, già conosciuto alle forze dell'ordine: tossicodipen- dente con precedenti per spaccio di droga, rapina e re- sistenza. Tra gli elementi a suo carico c'è il fatto che, la mattina del 15 agosto, è sta- to ripreso da telecamere di sorveglianza sia a bordo dell'auto della donna (lei non si vede nelle immagini) che a piedi nelle campagne di Vergonzana, dove la mac- china, poi, è stata bruciata. Filmato nei momenti prece- denti al rogo che lui stesso avrebbe provocato, dopo la morte della donna. L'udien- za di convalida dell'arresto non è ancora stata fissata ma potrebbe tenersi oggi. Coronavirus, il calcio sotto osservazione prima della ripresa degli allenamenti cante del Sassuolo inseguito dal Napoli è risyltato asintomatico, è già in isolamento domiciliare. In casa Roma c’è molta preoccu- pazione: oltre a Mirante e a due giovani calciatori della Primave- ra risultati positivi (tutti stanno bene, sono asintomatici e stanno osservando il periodo di isola- mento e quarantena in attesa di poter ritornare ad allenarsi con i compagni), in Sardegna era in va- canza buona parte della squadra. Inoltre a destare preoccupazione nei nuovi dirigenti romanisti è la scelta di mete esotiche (e ad alto rischio contagio) fatta da molti calciatori: Perotti, Kluivert e San- ton sono stati infatti ad Ibiza; Pau Lopez ha fatto un tour tra Porto- gallo e Spagna; Dzeko è andato in Croazia mentre Veretout è stato in Costa Azzurra. Lo stesso Pau- lo Fonseca è stato fotografato a Kiev senza mascherina e senza ri- spettare la distanza di sicurezza. C sa delle attività agonistiche e dei ritiri estivi torna in Serie A l’incu- bo coronavirus. Nelle ultime 48 ore, infatti, si sono moltiplicati i casi di contagio da Covid-19 tra i calciatori che militano nel massi- mo campionato italiano. Soprat- tutto tra quelli che hanno passa- to le ultime settimane tra la Costa Smeralda e il nord della Sarde- gna. Dopo i quattro casi segnalati dal Cagliari, uno in Bulgaria, Despo- dov, e tre sull’isola, Ceppitelli, Bradaric e Cerri si sono aggiunti il portiere della Roma, Antonio Mirante, l’attaccante del Napoli, Andrea Petagna, e due atleti del Torino la cui identità non è stata ancora resa nota dalla società gra- nata. Anche il Brescia, società re- trocessa in Serie B, ha comunica- to la presenza di un positivo di ri- torno dalle vacanze in Sardegna. Si teme che questa possa essere solo la punta dell’iceberg. Alme- no un altro giocatore della com- pagine sarda è tenuto sotto osser- vazione dato che ha trascorso le vacanze insieme ai contagiati. La società del presidente Giulini ha quindi deciso di rimandare il riti- ro previsto in terra barbarcina, ad Aritzo, preferendo restare nel- ono continuate anche ieri le ricerche di Sabri- ol rientro dalle vacanze dei giocatori in vista della ripre- le strutture del club. La squadra granata del neo-alle- natore Giampaolo ha iniziato a la- vorare, gomito a gomito, da mer- coledì e non è impossibile imma- ginare che il virus si possa essere diffuso. Si attende ora l’esito di tutti i tamponi. L’avvenuto conta- gio di Petagna, nuovo attaccante del Napoli, è invece stato scoper- to a seguito della positività del fratello con cui era venuto in con- tatto durante questi giorni di va- canza. Anche Jeremy Boga, attac- L’ARBITRO SARÀ DANIELE ORSATO Champions, un po’ d’Italia nella finale di Lisbona L arbitrata da Daniele Orsato. Il fischietto italiano, 44 anni, l'anno scorso è stato il quarto uomo nella finale di Europa League, ed è alla prima direzione in una finale di una competizione Uefa. Insieme ad Orsato ci saranno gli assistenti Manganelli e Giallatini. Orsato, arbitro internazionale dal 2010, è già stato chiamato ad arbitrare otto partite in Europa, tra cui l'ottavo di finale tra Manchester City e Real Madrid. a finale di Champions league di domenica a Lisbona tra Bayern Monaco e Paris Saint-Germain sarà

  24. 12 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 CARMELO CAMINITI ERA IN ATTESA DI GIUDIZIO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI MESSINA Ha gravi patologie, ritenuto compatibile con il carcere: ora è in coma DOPO IL RIGETTO DELL’ISTANZA PER I DOMICILIARI HA ATTUATO LO SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE IL CASO SEGNALATO DALL’ASSOCIAZIONE YAIRAIHA ONLUS ma di un sopruso. «I familiari erano molto preoccupati – scrive l’associazione Yairaiha Onlus -, in videochiamata lo vedevano sempre più debole e malconcio. Il 27 luglio la dire- zione del carcere avvisano i fa- miliari che il sig. Carmelo è sta- to ricoverato al reparto detenu- ti dell'ospedale Papardo di Messina. Il primo agosto al col- loquio viene portato in carroz- zina con un secchiello in ma- no per il vomito e faceva fatica a stare seduto». I famigliari ri- fanno colloquio l'8 agosto e le condizioni risultano sempre più gravi: lo hanno visto che non si reggeva nemmeno da se- duto, non ci vedeva più, la te- sta accasciata sul tavolo e vo- mitava. «Da premettere – se- gnala sempre l’associazione - che i familiari avevano fatto ri- chiesta alla Direttrice, infor- mando anche il garante regio- nale, di poter fare colloquio in camera anziché nella sala col- loqui per evitare di farlo alza- re dal letto, ovviamente con tutte le precauzioni del regi- me carcerario ma non hanno ri- cevuto nessuna risposta. Nei giorni a seguire chiamavano in ospedale per avere notizie ma nessuno dava informazio- ni dicendo che non era un loro diritto». L’ 11 agosto i familiari si reca- no a colloquio ma quando arri- vano al reparto detenuti, la po- lizia penitenziaria comunica loro che Caminiti durante not- te era peggiorato: entra solo il figlio e lo trova privo di cono- scenza e con l'ossigeno. Sono rimasti fuori dal reparto fino alle 22 di sera senza poterlo ve- dere. Al ritorno a casa (vivono a Reggio Calabria), verso le 23, arriva la telefonata dalla dotto- ressa della rianimazione: co- munica che Carmelo è entrato in coma. L’avvocato ha presen- tato quindi un’altra istanza ur- gente, ricordando il rigetto del- le istanze precedenti nono- stante le documentate gravis- sime patologie che già presen- tava il detenuto. Ha ricordato come il Gup, motivando il mancato accoglimento dei do- miciliari, scrisse che «il peri- colo per la salute del detenuto in relazione all’emergenza sa- nitaria in atto è evocato solo in termini astratti». L’avvocato Italo Palmara del foro di Reg- gio Calabria, nell’istanza, ha anche fatto presente di aver conferito con la dottoressa, la quale ha definito la situazione «gravemente compromessa». Sono passati giorni e ancora non si conosce l’esito dell’i- stanza. L’associazione Yairaiha On- lus, nella segnalazione alle au- torità, riferisce le diverse do- mande poste dai familiari. «Perché – si legge - dal 30 mag- gio si è aspettato così tanto per portare il loro caro in ospeda- le? Perché gli agenti debbono entrare nel reparto privi degli adeguati dispositivi di prote- zione, ovvero con la sola ma- scherina e la divisa d'ordinan- za anziché camici sterili? Si sottolinea che il sig. Carmelo è in coma, intubato e immobiliz- zato al letto, di quale pericolo- sità si parla a questo punto?». DAMIANO ALIPRANDI C’ compromessa. Ha molte pato- logie e aveva chiesto i domici- liari in piena emergenza covid 19, vista l’incompatibilità con il carcere riconosciuta dai me- dici. Il gip del tribunale di Bre- scia, però, ha ritenuto che fos- se compatibile e che il perico- lo era evocato «solo in termini astratti». Il recluso, in attesa di giudizio, per protesta ha at- tuato lo sciopero della fame e sete e ora è in coma. A portare alla luce questa gra- ve situazione è l’Associazione Yairaiha Onlus che nella gior- nata di ieri ha segnalato il caso ai ministeri della Giustizia e della Salute, il Dipartimento dell’amministrazione peni- tenziaria, al garante regionale dei detenuti della Sicilia e a quello nazionale. Parliamo di Carmelo Caminiti, detenuto in attesa di giudizio presso la casa circondariale di Messina ed attualmente in coma pres- so l'ospedale Papardo nel re- parto di rianimazione. «Pre- messo che il sig. Carmelo Ca- miniti è stato arrestato dalla procura di Firenze a novem- bre 2017 – si legge nella segna- lazione dell’associazione Yai- raiha - a maggio 2018 gli vengo- no concessi gli arresti domici- liari per varie patologie (tra cui diabete, stenosi, canali atrofizzati e altre) per le quali gli è già stata riconosciuta in- validità civile; a novembre del 2018 viene arrestato nuova- mente dalla procura di Reggio Calabria. L'11 marzo 2019 gli arriva un mandato di cattura dalla procura di Brescia con le stesse accuse di Firenze. Vie- ne trasferito al carcere di Mes- sina al centro clinico». Duran- te l'emergenza Covid 19 gli av- vocati presentano istanza in quanto soggetto a rischio. I tri- bunali di Firenze e Reggio Ca- labria, vedendo la relazione medica del dirigente sanitario del carcere di Messina ricono- scono l'incompatibilità carce- raria, ma il gip di Brescia - pur riconoscendo le sue gravi pato- logie - rigetta l'istanza, non concede gli arresti essendo un “soggetto pericoloso” ai sensi dell'articolo 7. Ma la situazione si aggrava. I legali fanno ulteriori istanze per la concessione dei domici- liari. Il 30 Maggio Caminiti ini- zia a fare lo sciopero della fa- me e sete perché si sente vitti- è un detenuto, in atte- sa di giudizio, che ha la salute gravemente LO HA STABILITO L’AUTOPSIA CHE NON HA RISCONTRATO SEGNI DI PERCOSSE P nuti della rivolta al carcere Sant’Anna di Modena dell’8 marzo, sono decessi dovuti dall’overdose di metadone e psicofarmaci. Questo è ciò che risulta dai recenti referti dell’autopsia condotta dal pro- fessore Enrico Silingardi. Non sono stati invece riscontrati se- gni di ecchimosi o lesioni inter- ne ed esterne quindi non ci so- no segni di percosse. Ma la vi- er ora c’è certezza che 5 delle nove morti tra i dete- Rivolta di Modena, morti per overdose 5 dei 9 reclusi ANCORA APERTI ALTRI TRE FILONI DI INDAGINE PER I 4 DECEDUTI NEL TRASPORTO E PER SASÀ PISCITELLI CHE HA PERSO LA VITA AD ASCOLI DUE GIORNI DOPO denunciando di essere stati pic- chiati brutalmente dagli agen- ti. A queste due denunce si ag- giunge ora la lettera trovata dall’agenzia stampa Agi che verrà probabilmente acquisita nella quale si parlava di Piscitel- li che veniva picchiato poche ore prima di morire, ma anche di altre percosse subite da altri detenuti e dall’autore stesso della lettera. A questa lettera se ne affianca un’altra – sempre resa pubbli- ca dall’Agi - di un altro detenu- to proveniente da Modena e tra- sferito da un altro carcere, che in modo indipendente raccon- tava episodi analoghi, di esse- re stato spogliato e picchiato davanti a tutti e che i pestaggi sarebbero continuati anche du- rante il tragitto verso la desti- nazione con delle manganella- te di agenti che avevano messo un passamontagna per non far- si riconoscere. cenda non si chiude qui. Ades- so si tratterà di capire come procederanno i due magistrati che seguono le indagini, ovve- ro Francesca Graziano e Lucia De Santis che stanno indagan- do sui tre filoni. Per quanto ri- guarda i 4 deceduti nel traspor- to in altri istituti che stavano già male per via del metadone, il procuratore aggiunto Giusep- pe Di Giorgio ha confermato che sono in corso indagini, e nel caso di Sasà Piscitelli, 40en- ne detenuto e attore di teatro che è morto ad Ascoli due gior- ni dopo la rivolta, ha conferma- to che procede la procura mar- chigiana. Si tratta infatti di ri- costruire il complesso iter che ha portato Piscitelli dallo star male durante la rivolta alla pre- sa in carico del personale in car- cere. Andrà accertato se ci sia stato o meno il nullaosta della visita medica prima del viag- gio sul furgone fino ad Ascoli, alla sua permanenza in cella in quel carcere al ricovero nelle ore più disperate prima del de- cesso. Una storia che però ri- guarda gli altri tre deceduti du- rante il trasporto nelle altre car- ceri. Un quesito posto da Il Dub- biofin dall’inizio, ripercorren- do i viaggi e le ore annesse per lo spostamento. Resta aperta anche la questio- ne delle denunce per percosse successivamente alla sedazio- ne della rivolta. Due detenuti avevano infatti presentato esposti alla Procura di Modena D.A.

  25. 13 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 ESTERI IRAQ Assassinata l’attivista Reham Yacoub U medico Reham Yacoub, è stata uccisa in un agguato nella città dell’ Iraq meridionale da alcuni uomini armati di mitra. Lo ha riferito il sito Middle East Eye, secondo il quale gli assalitori, in sella a una moto, hanno aperto il fuoco contro l’auto sulla quale si trovava. Un’altra donna a bordo del veicolo è morta, mentre due sono rimaste ferite. Nota per aver organizzato marce femministe, in passato la 29enne Yacoub aveva ricevuto minacce di morte, in particolare mentre partecipava a dei corsi supervisionati dal consolato Usa a Bassora nel 2017 e nel 2018. La donna dirigeva una palestra per sole donne nella città irachena. È il terzo episodio di violenza che si registra questa settimana a Bassora contro attivisti politici antigovernativi. Venerdì scorso è rimasto ucciso un altro attivista, Tahseen Osama, mentre lunedì Lodia Raymond ed Abbas Sobhi sono sopravvissuti a un tentativo di omicidio. na delle leader del movimento di protesta a Bassora, l’attivista e L’OPPOSITORE DI PUTIN SI È SENTITO MALE MENTRE ERA IN AEREO ALESSANDRO FIORONI A il ricovero d’urgenza di Alexei Na- valny, l’avvocato e attivista russo anti corruzione, uno dei maggiori oppositori di Vladimir Putin, si susseguono a ritmo serrato ma sen- za conferma ufficiale. Navalny si è sentito male ieri mentre era in volo su un aereo diretto a Mosca prove- niente da di Tomsk e ora si trova in pericolo di vita ricoverato presso l’ Emergency Hospital di Omsk in Si- beria. La ricostruzione è affidata ad alcu- ni video e alle testimonianze del suo entourage e dei passeggeri. Al- cune immagini sono state diffuse sui social media e mostrano Naval- ny colpito dal dolore dopo essere andato in bagno, si possono udire le sue urla lancinanti. In altri video l’uomo viene portato su una barella verso un'ambulanza sulla pista dell'aeroporto. Un’altra foto invece ha catturato Navalny mentre beve da una tazza in un caf- fè dell'aeroporto di Tomsk. Circo- vvelenato o vittima di un malore? Le ipotesi sulla causa che ieri ha provocato Russia Navalny è grave «Lo hanno avvelenato» L’AVVOCATO, CHE DA ANNI SFIDA IL CAPO CREMLINO, AVREBBE BEVUTO UNA “STRANA” TAZZA DI TE PRIMA DI PARTIRE BOCCHE CUCITE ALL’OSPEDALE SIBERIANO DOVE È RICOVERATO stanza riportata anche dall’agen- zia Interfax che ha riferito del con- trollo sulle telecamere del locale ef- fettuato dai proprietari. Poche e scarne informazioni dunque, così come sembrano essere cucite le bocche di chi lavora all’ospedale di Omsk. La Tass riporta che tra i ri- coverati risulta un Alexei Anato- lyevich Navalny, nato nel 1976. Sottoposto a terapia intensiva per avvelenamento. smentita però dal capo medico il quale ha dichiarato che non c’è cer- tezza sul fatto che si trattasse di un agente tossico «sebbene avvelena- mento naturale fosse una delle dia- gnosi prese in considerazione». Chi non ha dubbi sulla natura del grave malore, è la portavoce della fondazione anticorruzione di Na- valny, Kira Yarmysh: «Partiamo dal presupposto che Aleksej sia stato avvelenato con qualcosa me- scolato con il suo tè. Questa è l'uni- ca cosa che ha bevuto questa matti- na. La reazione evasiva dei medici conferma solo che si tratta di avve- lenamento. Erano pronti a condivi- dere qualsiasi informazione, e ora stanno giocando con il tempo e non dicono quello che sanno». I sospetti sono legati al lavoro di Navalny nemico giurato di Putin che si è limitato ad augurare «una pronta guarigione», e da preceden- ti come la morte di Aleksandr Lit- vinenko, agente segreto russ, mor- to nel 2006 dopo una lunga agonia dovuta all’assunzione di Polonio 210. Un’inchiesta britannica ha stabilito le responsabilità russe ad alto livello anche se sempre nega- te. Nel giugno scorso Navalny ave- va definito la riforma costituziona- le sul numero di mandati presiden- ziali «un colpo di stato». Arrestato per la prima volta nel 2011 ha incontrato la via del carce- re solo 2 anni dopo, Nel 2108 ha provato a partecipare alle presi- denziali ma è stato escluso per una condanna per truffa (definita dall’avvocato una condanna poli- tica). Navalny è stato condannato a una pena di 30 giorni nel luglio 2019 per manifestazioni non autorizza- te. Durante la detenzione si è am- malato. I sanitari diagnosticarono una "dermatite da contatto", an- che se sembra non avesse mai avu- to reazioni allergiche. Fu il suo me- dico a suggerire che potrebbe esse- re stato esposto a «qualche agente tossico». Descrizione NEW YORK ACCUSATO DI APPROPRIAZIONE INDEBITA Arrestato Steve Bannon l’ex stratega di Trump L’IDEOLOGO DELLA DESTRA RADICALE AVREBBE STORNATO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI DOLLARI DALLA RACCOLTA FONDI PER LA COSTRUZIONE DEL MURO AL CONFINE CON IL MESSICO sima di vent’anni anni. We Build the Wall è stata lancia- ta come campagna GoFundMe alla fine del 2018, con l’obietti- vo di raccogliere direttamente dal pubblico il denaro necessa- rio per costruire un muro anti mi- granti alla frontiera del Messico, malgrado l’opposizione del Con- gresso a quella che era una delle maggior promesse elettorali del presidente americano Donald VICTOR CASTALDI S gliere del presidente america- no Donald Trump e uomo di punta del movimento neopopu- lista mondiale, è stato arrestato ieri con l’accusa di appropria- zione indebita. Una notizia bomba annunciata dalla procu- ra di New York secondo la quale Bannon avrebbe approfittato della raccolta fondi per la costruzio- ne del muro anti-migranti al confine tra Usa e Mes- sico, intascando in modo fraudolento centinaia di migliaia di dollari. Stando alle imputazioni contenute nell'incrimi- nazione depositata presso la corte federale di Ma- nhattan, Bannon, insieme ad altri tre soci avrebbe escogitato e«una truffa ai danni di centinaia di mi- gliaia di donatori» in relazione alla campagna di crowd funding che ha raccolto oltre 25 milioni di dollari. Tutti e quattro sono stati arrestati con l’accusa di cospirazione per frode informatica e cospirazio- ne per riciclaggio di denaro. Sono accuse molto pesanti , che comportano ciascuna una pena mas- teve Bannon, il “cavaliere nero”, ex stratega e consi- Trump. Secondo la procuratrice Audrey Strauss, scrive il sito The Hill, la campagna online ha rac- colto oltre 25 milioni di dollari. I fondi sono stati poi usati in maniera «non conforme» a quanto di- chiarato pubblicamente. Il veterano dell’air For- ce Kolfage aveva dichiarato di essersi impegnato gratuitamente per la causa e che il 100% dei fondi raccolti sarebbero serviti a costruire il muro, ma in realtà avrebbe utilizzato a fini personali oltre 350mila dollari. Bannon avrebbe intascato più di un milione di dollari tramite una organizzazione no profit da lui controllata. I quattro avrebbero trasferito il denaro raccolto verso l’organizzazione no profit e poi verso un società fantasma, grazie a fatture false.

  26. 14 IL DUBBIO COMMENTI & Usiamo l’emergenza Covid come spinta ad allestire una dirigenza pubblica all’altezza della sfida VENERDÌ21AGOSTO2020 delle competenze condivise. Abbiamo insomma bisogno di fare dei nostri dirigenti della PA una co- munità epistemica, che si riconosce non solo in va- lori comuni, ma anche in metodi di governo del cambiamento comune. Come? Alcune proposte possono essere avanzate. Già oggi ad esempio la Scuola Nazionale di Ammi- nistrazione richiede, per i candidati al corso-con- corso dirigenziale che non lavorino già nella P.A., una formazione post-laurea magistrale a livello dottorale o di master: tuttavia la prova di accesso si fonda sostanzialmente soltanto su conoscenze di diritto e di economia. Importanti, ma non capaci di coprire le competenze di gestione e di sviluppo col- laboratori che la ricerca internazionale ha mostra- to essere predittive sia di soddisfazione e coinvol- gimento nei collaboratori stessi, sia di raggiungi- mento degli obiettivi di risultato. Pensiamo ad esempio al lavoro emergenziale svolto in questi mesi tante amministrazioni. E’ stato lavoro emer- genziale e non “smart” non perché i pubblici dipen- denti sono fannulloni (come semplicisticamente è stato scritto), ma perché, venute improvvisamente meno le procedure di lavoro usuali, dirigenti e col- laboratori sono stati costretti a modalità di lavoro più autonome e più orientate al risultato che al pro- cesso, in situazioni in cui mancavano troppo spes- so l’abitudine e/o le risorse e/o le competenze per farlo. Nelle stesse amministrazioni inoltre si possono creare luoghi (anche virtuali, ormai abbiamo capi- to che è possibile) per lo scambio delle buone pras- si fra dirigenti, in modo che fra istruzione, sanità, fisco e giustizia, tanto per fare il caso di alcuni setto- ri cardine dell’azione dello Stato, vi sia un percor- so di costruzione della comunità dirigente. Succe- de già, in modo per lo più non programmato e a macchia di leopardo, in diverse amministrazioni e i giudizi sono generalmente positivi, sia per il gra- dimento degli interessati che per la capacità che queste prassi hanno di contribuire a migliorare la qualità dell’azione gestionale. Infine, sembra difficile assicurare ai dirigenti una autonomia reale rispetto ai risultati conseguiti, sen- za dare loro una organizzazione costante e perma- nente dei servizi di staff. Nessun dirigente può svolgere davvero le sue funzioni in modo efficace senza una struttura di staff che svolga funzioni di triage, monitoraggio, supporto al Project Manage- ment, oltre che di interfaccia con le altre strutture di staff di altri dirigenti. Opzioni futuribili? Non crediamo. Il costo? Relati- vamente basso. L’impatto organizzativo? Elevato. L’impatto potenziale sulla qualità della vita pubbli- ca? Elevatissimo. Dunque, meglio iniziare ora, vi- sto che – per forza di cose – l’emergenza nella quale ancora ci troviamo richiede comunque di modifi- care molti aspetti dell’attività dirigenziale: è una buona occasione. *professore di scienza politica, componente Comitato di indirizzo scientifico Consiglio Stato e Comitato ricerca giustizia OCSE **professore di psicologia del lavoro università di Bologna DANIELA PIANA* E MARCO DEPOLO** P metro esterno senza mettersi al centro del proble- ma quando ci si occupa oggi del funzionamento dell’organizzazione dello Stato e soprattutto del modo con cui continuità ed innovazione, respon- sabilità sostanziale e adempimento formale, tra- sparenza e partecipazione, si debbono combinare nell’azione di ogni giorno di ministeri, uffici ammi- nistrativi locali, articolazioni territoriali delle agenzie nazionali. Il modello ideale cui più spesso ci si riferisce è una sorta di razionalità weberiana, che - una volta so- cializzata ai valori dell’etica pubblica – dovrebbe permettere la realizzazione di azioni che applichi- no in modo competente e terzo le regole fabbricate dalle istanze rappresentative dello Stato. Ma, si sa, fra la regola e il fatto, il passaggio non è agile e di mezzo ci stanno moltissime condizioni di conte- sto. Tra queste, una molto importante è se chi decide e mette in atto le azioni concrete dell’amministrazio- ne ha in mente e “vede” gli effetti di quelle azioni sul futuro. Se non è così, se non sa prefigurarli, dif- ficilmente può guidare l’organizzazione dei servi- zi e delle procedure verso quel futuro: si chiama go- verno del cambiamento. È cosi che la razionalità formale comincia a parlare con quella politica e il passo per la responsabilità della classe dirigente amministrativa è breve. Compiuta dalle “Bassani- ni”, in realtà la trasformazione della funzione diri- genziale in Italia non si è mai realizzata nei fatti del tutto. Cosa osta? In primo luogo, la resistenza culturale che sembra caratterizzare il Paese a delegare a chi riveste fun- zioni direttive la responsabilità capitale di dirige- re, di scegliere cioè come realizzare le direttive dell’autorità politica. Lo abbiamo inteso anche ne- gli ultimi giorni, parlando ad esempio di abuso di ufficio e più in generale facendo oscillare - in modi talora inconsueti e poco prevedibili anche agli atto- ri stessi - il baricentro tra accountability rispetto al risultato e accountability rispetto alla procedura. L’accountability rispetto al risultato è di fatto il pi- lastro della governance per progetti, proprio quel- la che, almeno a parole, si chiede di attuare alla classe dirigente del settore pubblico. Peccato che questa classe dirigente si trovi ad ope- rare in una strana e disagevole situazione di strabi- smo tra risultato e procedura, costretta a guardare nello stesso momento al rischio di non applicare correttamente la complessità del corpo normativo (il quale varia con una frequenza non comune per il panorama europeo) e al rischio di non consegui- re i risultati attesi. La seconda difficoltà riguarda la modalità di reclu- tare e di continuare a formare lungo tutto il corso della carriera chi ricopre funzioni direttive. Non si tratta più – e come potrebbe esserlo in un mondo onti, antenne, garanti, demiurghi: la funzio- ne direttiva nel settore pubblico di cui abbia- mo bisogno. Si cammina facilmente sul peri- NELLE VARIE AMMINISTRAZIONI SI POSSONO CREARE LUOGHI ANCHE VIRTUALI PER LO SCAMBIO DELLE BUONE PRASSI FRA DIRIGENTI: LA COSTRUZIONE DELLA COMUNITÀ DIRIGENTE che cambia in continuazione – di formare per assicurare il raggiun- gimento di un benchmark di pro- fessionalità che viene ex ante fat- to corrispondere con il livello di seniority funzionale ed ordina- mentale. Si tratta piuttosto di ac- compagnare passo passo, lungo tutto l’arco temporale, il poten- ziamento di quelle competenze, capacità di visione e, perché no, creatività organizzativa che sono il sale della funzione direttiva reale. La terza non minore difficoltà si collega con la seg- mentazione e la settorializzazione delle traiettorie di carriera della dirigenza. Da un lato la specializza- zione è una condizione che può rassicurare, ma dall’altro può divenire un ostacolo alla circolazio- ne di buone prassi organizzative comunicative e di esercizio della leadership proprio trasversalmente a ministeri e settori diversi dell’amministrazione pubblica. Non si tratta qui soltanto di individuare dei passag- gi orizzontali, che arricchiscono la professionalità e conferiscono autorevolezza a un leader, ma di pre- vedere un tronco comune di competenze che devo- no essere condivise appunto dalla classe che dirige la macchina pubblica in modo che, se di public go- vernance si parla, allora se ne parli con un vocabola- rio condiviso dove diritto, politica, amministrazio- ne, economia, statistica possano essere nel novero

  27. 15 IL DUBBIO ANALISI Roma ha bisogno di generosità politica e capacità progettuale: così rinasce VENERDÌ21AGOSTO2020 Direttore Responsabile: Carlo Fusi Società Editrice: Edizioni Diritto e Ragione srl. (Socio Unico) Via G. Manci, 5 - 39100 Bolzano Amministratore unico Roberto Sensi REDAZIONE Via del Governo Vecchio, 3 00186 Roma telefono 0668803313 redazione@ildubbio.news LA PRESUNTA INGOVERNABILITÀ DELLA CITTÀ È UN LUOGO COMUNE. LA STORIA DICE CHE ROMA IN ALCUNE STAGIONI HA ANCHE RAPPRESENTATO UN MODELLO DI INNOVAZIONE SOCIALE cio la riforma istituzionale, che pure è urgente affinché i Muni- cipi abbiano risorse e poteri ne- cessari all’azione amministrati- va. Ma ciò che serve alla fine di un ciclo - e siamo alla fine di un ci- clo - è una nuova idea di Roma trainata dall’innovazione. E una nuova classe dirigente di donne e uomini capace di inter- pretarla. Orgogliosamente con- sapevole che la rinascita di Ro- ma coincide con quella dell’Ita- lia. Che amministrare Roma, es- serne il sindaco o la sindaca, è un onore straordinario. Poi vive un secondo luogo co- mune, intrecciato al primo. Ro- ma è la città del pubblico impie- go e della burocrazia. Al netto della semplificazione con cui questi termini vengono utilizzati come sinonimi inelut- tabili di inefficienza anziché co- me terreno su cui investire per aumentarne la qualità, Roma e’ la prima tra le città italiane per numero di università e centri di ricerca. E’ la seconda per numero di sturt up; produce il 33 per cento dei laureati in medicina; è la pri- ma città nel settore farmaceuti- co; e’ una eccellenza nel settore delle telecomunicazioni e dell’aerospazio. E’ la sede dei Infine c’è la realtà di Roma. Con le diseguaglianze tra centro e pe- riferia di prima della crisi sani- taria, con la devastazione del settore del turismo post Covid che costituiva più del 20 per cento del suo Pil. Con le eccellenze e le vocazioni di cui si diceva E che oggi più che mai ha bisogno della mobili- tazione di risorse e saperi loca- li, regionali e nazionali, guidata da una idea di città condivisa. Verso l’innovazione, che aiuta a cambiare in meglio il modello sociale e produttivo, come ci ha mostrato la pandemia. Il Partito democratico ha già detto di esse- re alternativo alla Raggi. Prima e dopo il voto sulla piattaforma Rousseau. Per il giudizio sull’azione am- ministrativa di questi 5 anni e sulla cultura politica che l’ha ispirata. Al Pd spetta la respon- sabilità di aiutare a costruire quella visione del futuro crean- do le occasioni per riannodare i fili della città e mettere a siste- ma le sue intelligenze, le tante sperimentazioni innovative in più campi, la vivacità del terzo settore e della società civile. In- sieme alle primarie. Insomma tutta un’altra storia rispetto ai rumors del caldo agostano. *presidente Led, Libertà e Diritti TITTI DI SALVO N sul turismo, fanno più rumore alcuni luoghi comuni che si me- scolano alle schermaglie sul fu- turo politico della città. E come in tutti i luoghi comuni, anche in quelli su Roma si mescolano verità e pigrizia nel leggere i cambiamenti. Il primo luogo comune è l’ingo- vernabilità della città per la sua complessità e per quell’indole dei romani, quella sorta di disin- canto, che influenza negativa- mente, secondo questo punto di vista, il loro comportamento civico. Ma la storia dice che Roma può essere governata e lo è stata. In alcune stagioni ha anche rappre- sentato un modello di innova- zione sociale e politica. Non è un caso che tra il 2001 e il 2008 il Pil romano superasse quello milanese. Certo, anche se l’inca- pacità e l’incompetenza della giunta Raggi non hanno alibi, è vero che in altri Stati le capitali godono di legislazioni e risorse dedicate e che questo non avvie- ne in Italia. Così come è vero che non basterà per il suo rilan- ella Roma vuota di ago- sto, più vuota di sempre per gli effetti del Covid PUBBLICITA’ SB srl Via Rovigo, 11 - 20132 Milano colombo@sbsapie.it 02-45481605 Fax 02-36516041 PUBBLICITA’ LEGALE INTEL MEDIA PUBBLICITA’ Via Sant’Antonio, 30 - 76121 Barletta info@intelmedia.it Tel. 0883/347995 PUBBLICITA’ COMMERCIALE Emanuele Silvestri Via Del Governo Vecchio 3 335-7781968 commerciale@ildubbio.news centri decisionali delle più gran- di imprese pubbliche come Fer- rovie e Cassa depositi e prestiti. In altri termini: Roma può esse- re uno straordinario polo di for- mazione, innovazione e cono- scenza. Progettualità. Poi c è una consi- derazione semplice semplice ma decisiva, oltre i luoghi comu- ni. Roma ha bisogno di generosi- tà politica. E di questo nel dibat- tito politico agostano c’è poca traccia. Dalla ricandidatura del- la attuale sindaca - inspiegabile alla luce della rottura sentimen- tale con la città, comprensibile nella dinamica politica del M5S - agli insulti fuori misura e davvero irricevibili rivolti da Carlo Calenda al gruppo dirigen- te del Pd Romano. Poco rassicu- ranti sulle priorità di Azione per la città. Fino ai proclami so- vranisti della destra nelle sue va- rie forme. STAMPA Newsprint Italia S.r.l. Via Meucci 29- 00012 Guidonia (RM) Via Campania 12 20098 San Giuliano Milanese (Mi) DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p. A, Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02-2582.1 - Fax 02 - 2582.5306 REGISTRAZIONE Registrato al Tribunale di Bolzano n. 7 del 16 dicembre 2015 Iscrizione al Registro Operatori di Comunicazione Numero 26618 ISSN 2499-6009 Questo numero è stato chiuso in redazione alle 20,00 Usa, nella Convention democratica la sinistra condiziona e Biden rischia SI TRATTA DI CAPIRE QUANTO CONTI – SE ANCORA ESISTE – IL CENTRO DEMOCRATICO. UNA VOLTA LE ELEZIONI SI VINCEVANO CONQUISTANDOLO, MA IL PAESE È MOLTO CAMBIATO delle conseguenze della pande- mia e altri temi classici della si- nistra tradizionale. Esiste tuttavia anche una sini- stra che radicale lo è sul serio, e che ritiene invece prioritari l’e- cologismo e le questioni di iden- tità e di genere. Ancor più di Elizabeth Warren, la vera leader di questa corrente appare sempre più la giovane (30 anni) Alexandria Oca- sio-Cortez. Pur avendo a disposi- zione solo 60 secondi per il suo intervento, la parlamentare di New York si sta imponendo per la convinzione e la freschezza con cui difende le sue idee. Nessuno ha ancora capito se le varie componenti della sinistra interna raggiungano la maggio- ranza nel partito. La vittoria di un centrista ed esponente di lun- go corso dell’establishment co- me Joe Biden indurrebbe a crede- re il contrario, ma la risposta è molto meno scontata di quanto appare. In realtà l’ex vice di Obama è riu- scito a prevalere solo spostando- si a sinistra e quando Sanders gli ha ceduto ufficialmente il pas- so, a differenza di quanto aveva fatto quattro anni orsono con Hillary Clinton. Ma l’ipoteca della sinistra, più o meno radicale, sul partito è dav- vero forte e Biden, da vecchia volpe della politica Usa, l’ha ca- pito benissimo. E, com’era leci- to attendersi, l’hanno capito due “volpi” ancora più abili di lui, gli ex presidenti Bill Clinton e Barack Obama. Entrambi am- moniscono il partito a non tra- scurare l’elettorato centrista e ad evitare l’eccessivo sposta- mento a sinistra. Obama lo sta facendo da parec- chio tempo e molti ritengono che il suo appoggio sia stato deci- sivo per la nomina di Biden. Il problema è che personaggi co- me Warren e Ocasio-Cortez non ritengono decisivi tali appelli, preferendo invece conferire al partito una dimensione sempre più ecologista e identitaria, in li- nea dunque con le manifestazio- ni che hanno attraversato – e, a volte, devastato – gli Stati Uniti negli ultimi mesi.Naturalmente citarne un paio. Riuscirà a impe- dire che le università america- ne, scordando le loro tradizioni, diventino il tempio del political- ly correct, con docenti e rettori che si piegano alle richieste stu- dentesche di negare la libertà di pensiero e di parola a chi dissen- te dal mainstream della “corret- tezza politica”? Riuscirà questo stesso partito a porre fine alla distruzione di sta- tue, monumenti e altri simboli legati alla storia americana? E avrà la forza di opporsi alla ten- denza dominante di riscrivere i testi di storia e a modificare i mu- sei basandosi soltanto sulle quo- te di genere e di razza? Non c’è dubbio che Joe Biden vorrebbe fare tutto questo poi- ché è la sua stessa storia persona- le a dirlo. Tutti però notano che è un leader poco carismatico, an- che in confronto alla vice che ha scelto, Kamala Harris. E, allora, non si può affatto escludere che Donald Trump riesca alla fine a risalire la china, grazie al fatto che negli Usa i moderati sono an- cora maggioranza. MICHELE MARSONET N sultati frammentati. L’unico ele- mento chiaro finora emerso è l’anti-trumpismo. Non è una no- vità, ovviamente. Tutti gli espo- nenti intervenuti concordano sulla necessità che il tycoon newyorkese debba sloggiare dal- la Casa Bianca. Circa cosa fare dopo l’eventuale vittoria dem, invece, non esiste altrettanta chiarezza. Il partito appare quanto mai fra- stagliato e diviso tra componen- ti a volte molto distanti tra loro. La sinistra radicale, che durante le primarie aveva trovato in Ber- nie Sanders il proprio campio- ne, è anch’essa divisa. Sanders, che ha 78 anni, parla come un socialdemocratico eu- ropeo.Nella sua agenda trovia- mo il sistema sanitario naziona- le che in America non esiste, la questione della disoccupazione che rischia di debordare a causa ella loro Convention per forza di cose virtuale, i democratici Usa sono ri- Obama e Clinton temono che una simile caratterizzazione fi- nisca per favorire Donald Trump, non a caso in recupero su Biden secondo gli ultimi son- daggi. Si tratta inoltre di capire quanto conti – se ancora esiste – il centro democratico negli Usa. Una volta le elezioni si vinceva- no conquistando il centro, ma il Paese negli ultimi due decenni è molto cambiato rispetto a quel- lo che si conosceva. Riuscirà un Partito Democrati- co così frammentato ad affronta- re alcune questioni cruciali per il futuro degli Stati Uniti, intesi anche come nazione leader del mondo occidentale? Mi limito a

  28. 16 IL DUBBIO VENERDÌ21AGOSTO2020 SINDACATO Furlan: «Scuola, serve chiarezza sulla riapertura in sicurezza» SINDACATI PREOCCUPATI PER LE TROPPE POLEMICHE E L’INCERTEZZA CARLO FORTE «B regna una sostanziale incertezza ed anche con- fusione sulle modalità della ripartenza delle lezioni e sulle garanzie di sicurezza necessa- rie per gli alunni e per tutto il personale scola- stico negli istituti di ogni ordine e grado». È quanto ha sottolineato con preoccupazione la segretaria generale della Cisl, Annamaria Fur- lan, in un intervento sul quotidiano cattolico Avvenire. «Questo passaggio sarà un banco di prova importante per il governo e anche la car- tina di tornasole di come affronteremo un au- tunno che si preannuncia difficile e complica- to per il nostro Paese», ha aggiunto la leader Ci- sl. «Non bastano i monitoraggi o scandire le ci- fre stanziate in queste settimane per il persona- le e per le esigenze delle Regioni. E non possia- mo aspettare il 14 settembre?per decidere. Manca ancora un vero piano operativo, chiaro e concreto per rendere tutti gli edifici scolasti- ci sicuri e in grado di poter rispettare le norme puntuali dei protocolli sulla sicurezza che fati- cosamente abbiamo costruito e condiviso co- me sindacato anche nel settore della scuola, l’ultimo dei quali sulla la sicurezza negli asili nido e nelle scuole di infanzia. Ma tutto questo ora va attuato in maniera se- ria, per dare certezza agli operatori della scuo- la ed alle famiglie». La Cisl ha denunciato il fatto che alle Regioni sono stati assegnati dei fondi in maniera di- screzionale per il reclutamento del personale, ma non esiste un criterio oggettivo per garanti- re la copertura dei fabbisogni reali dei vari isti- tuti scolastici. «Non si può scaricare la respon- sabilità della ripartenza delle scuole solo sui dirigenti scolastici», ha rimarcato ieri la segre- taria della Cisl sulla polemica della responsa- bilità dei presidi. «Sono tante le procedure che non sono state ancora avviate dal ministe- ro dell'Istruzione per evitare la “solitudine” dei presidi, le preoccupazioni degli insegnan- isogna fare chiarezza sulla riaper- tura in sicurezza delle scuole. A meno di un mese dalla riapertura DECRETO SEMPLIFICAZIONI Un emendamento 5Stelle mette a rischio l’upstream U vimento 5S ripropone il tema del possibi- le blocco su tutto il territorio nazionale delle esplorazioni e produzioni di idro- carburi, in particolare di gas metano. L’accelerazione e la semplificazione del PiTESAI (Piano per la transizione ener- getica sostenibile delle aree idonee) pre- viste nell’emendamento sopraindicato che, se approvato, introdurranno ele- menti autorizzativi aggiuntivi che condi- zionerebbero talmente le attività, sino al loro blocco è una chiara manovra di con- trasto, che aggrava ulteriormente la pe- sante condizione del comparto dell’up- stream italiano, messo già a dura prova da una serie di scelte politiche realizzate in questi ultimi due anni. Ad oggi, con l’allungamento a 24 mesi del periodo di moratoria sulle estrazioni di idrocarburi (decreto “blocca trivelle”), le attività sa- ranno ferme sino al febbraio 2021. I rifles- si di questi provvedimenti stanno col- pendo pesantemente alcune aree del Pae- se, in particolare quella di Ravenna, ma è facile previsione ipotizzare conseguen- ze negative anche in altri territori come quello della Basilicata e della Sicilia sud-orientale. Sono migliaia i posti di la- voro a rischio, diretti ed indiretti; il setto- re dell’upstream (esplorazione, perfora- zione e produzione) genera infatti un al- to rapporto tra occupazione diretta, la fi- liera degli appalti e l’economia locale. L’Italia poi è fortemente condizionata dalle importazioni di gas naturale: la pro- duzione nazionale è circa al 7% scarso e le importazioni al 93%, sono di prove- nienza russa (42,06%), Paesi Bassi/Nor- n recente emendamento al Decreto Semplificazioni presentato dal Mo- vegia (15, 68), Algeria (14,39% in netto calo), Libia (8,03%) e in netto aumento quelle garantite dai Terminali di Rigassi- ficazione (Porto Viro, Livorno, Paniga- glia). Deprimere la produzione naziona- le è pertanto un errore, perché comporte- rebbe un ulteriore aumento della dipen- denza e dei costi di importazione. Sul piano geopolitico, inoltre, le succitate scelte stanno allontanando l’interesse di Egitto, Israele, Cipro, Giordania, Grecia e Autorità Nazionale Palestinese all’East Mediterranean Gas Forum, divenuta for- malmente un’organizzazione internazio- nale di rappresentanza nel settore del gas naturale (qualcuno l’ha definita una nuova OPEC del Mediterraneo); questa positiva iniziativa rischia poi di entrare in contraddizione con una politica ener- getica non finalizzata ad essere protago- nisti nel settore del gas naturale. La via verso il pieno utilizzo delle FER (Fonti di Energia Rinnovabile) è certamente e giustamente irreversibile. Anche le re- centi scelte del piano strategico 2020 di ENI (potenziamento degli investimenti nella ricerca e nella produzione di ener- gie rinnovabili) ne sono l’effetto diretto; rimane ancora comunque alto l’impe- gno della Oil Company italiana nell’up- stream con investimenti in crescita sino al 2025; investimenti di settore pratica- mente quasi esclusivamente indirizzati all’estero, dove ancora si esplora e si estrae gas a partire dagli importanti giaci- menti offshore del Mediterraneo medio orientale, ma anche nella sponda est dell’Adriatico. Puntare con decisione all’obiettivo della sostituzione del mix energetico attuale non significa svuotare il sistema Paese dal necessario utilizzo del gas naturale, elemento fondamenta- le indicato nelle strategie internazionali per una “giusta ed equa” transizione energetica, senza la quale si metterebbe a rischio la ripresa economica e produtti- va dopo la crisi generatasi con la pande- mia da Covid 19. ANGELO COLOMBINI Segretario confederale Cisl IN PERICOLO MIGLIAIA DI LAVORATORI, DIRETTI E INDIRETTI, LEGATI AGLI IDROCARBURI, GIÀ IN DIFFICOLTÀ PER IL DECRETO “BLOCCA TRIVELLE” PER LA LEADER DELLA CISL «QUESTO PASSAGGIO SARÀ UN BANCO DI PROVA IMPORTANTE PER IL GOVERNO E ANCHE LA CARTINA DI TORNASOLE DI COME AFFRONTEREMO UN AUTUNNO DIFFICILE» fare del nostro Paese un punto di riferi- mento tra le produzioni della sponda me- ridionale e medio orientale mediterra- nea (in crescita esponenziale) ed i merca- ti europei. Il faticoso approdo del gasdot- to TAP (che si è invece dimostrato assolu- tamente compatibile con l’ambiente sa- lentino), il diniego d’interesse da parte del Governo, nei confronti dei progetti Poseidon e East Med (rete di gasdotti di collegamento tra gli importanti giaci- menti mediorientali di Egitto, Israele, Li- bano e Cipro) che avrebbe come termina- le il territorio di Otranto, stanno facendo perdere centralità al ruolo italiano, ruolo baricentrico che invece potrà essere as- sunto dalla Turchia (anche con azioni di forza) e dalla Grecia. L’Italia, lo scorso gennaio a Il Cairo, ha aderito insieme ad ti e soprattutto la paura legittima delle fami- glie». La leader Cisl ha sollevato una serie di interrogativi di buon senso. Che cosa fare nel caso in cui un bambino risultasse avere i sinto- mi del Covid? Chi dovrà intervenire e tutelare la salute degli altri alunni e del personale? I di- rigenti scolastici saranno in grado di garantire il rispetto delle linee guida sulla sicurezza de- gli edifici e gli obblighi derivanti? «Sono do- mande cruciali che in questo momento si stan- no facendo milioni di famiglie italiane e che devono trovare da parte del Governo e dalle istituzioni una risposta efficace e concreta, ca- pace di metterci al riparo da situazioni davve- ro preoccupanti. Ecco perché serve il massi- mo coinvolgimento possibile su questa parti- ta delicata e complessa», ha aggiunto la leader Cisl.

  29. 1.844.000 Lettori (Audipress 2020/I) Anno 162 - Numero 230 QN Anno 21 - Numero 230 Firenze VENERDÌ 21 agosto 2020 1,60 Euro FONDATO NEL 1859 www.lanazione.it Il rappresentante dei presidi toscani Bus per gli studenti «Troppe incertezze si rischia il caos» Ieri a Cetona L’ultimo saluto a Romiti Pieraccini a pagina 12 Rosi a pagina 18 Boom di contagi, età media 30 anni Ma l’Istituto di Sanità rassicura: in gran parte asintomatici, situazione sotto controllo. Il caso dei calciatori: molti positivi dopo le ferie Continua il braccio di ferro sulla scuola. Il ministro smentisce il comitato scientifico: mascherine sì, ma non in classe Servizi da p. 3 a p. 6 Il taglio dei parlamentari L’unica riforma (populista) che non serviva DALLE CITTA’ SOSTANZA MISTERIOSA NEL THE DELL’ARCINEMICO DI PUTIN NAVALNY È IN COMA. MERKEL E MACRON: IL CREMLINO SPIEGHI Firenze A passeggio senza mascherina Prime multe in centro storico I VELENI DI MOSCA Pierfrancesco De Robertis a democrazia funzio- na meglio se poggia su 600 parlamentari L scadenti, slegati dai territori che li esprimono, improvvisati, nominati da un capo solo in vir- tù di una provata fedeltà, male organizzati nella loro attività parlamentare, oppure su 950 qualificati, rappresentativi, for- mati, informati, selezionati se- condo il merito e fatti lavorare con regole moderne ed effi- cienti? Ecco il senso dell’ultimo equivoco che la narrazione po- pulista così in voga negli ultimi anni ci nasconde sotto le menti- te spoglie di un risparmio inesi- stente e che ci sottoporrà tra meno di un mese nel referen- dum confermativo sul taglio dei parlamentari, previsto insie- me a Regionali e amministrati- ve. De Carlo a pagina 9 Fichera in Cronaca Il leader dell’opposizione Alexey Navalny, 44 anni Fiorentina Prova di forza per i rinnovi più pesanti Giorgetti nel Qs Il ronzio All’interno il racconto di Marco Vichi Continua a pagina 2 y(7HA3J1*QSQPTQ(| +”!”!{!?!# Spedita nello spazio dai francesi nel 1963 Felicette, l’astrogatta Alter ego di Laika Guerritore in tv, sognando il grande schermo Monica e il cinema «I registi mi temono» Noleggio di materiale elettrico Cutò a pagina 17 Bogani a pagina 25

  30. Fotografia In una mostra a New York gli ultimi pasti di 23 condannati a morte CATERINA SOFFICI — PP. 24-25 Manu Katché “Che gioia suonare dal vivo Ma il virus minaccia il futuro dei giovani” INTERVISTA DI MARCO BASSO — PP. 22-23 w w LASTAMPA LASTAMPA VENERDÌ 21 AGOSTO 2020 ‹‹‹∞>Vµ’>i¤>∞àà ‹‹‹∞>Vµ’>i¤>∞àà QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 1,50 € II ANNO 154 II N.228 II IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) II SPEDIZIONE ABB. POSTALE II D.L.353/03 (CONV.INL.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB-TO II www.lastampa.it l’anticorruzione: prezzi gonfiati fino al 4250 per cento. il dossier dei ventilatori da 7 mila euro pagati 38 mila Sciacalli del Covid, l’Anac accusa Volano i contagi: in un giorno 845. Ricciardi: scuola e voto a rischio. In Serie A altri quattro positivi I comparsa di focolai in Sardegna, re- gione Covid-free fino a prima dell’e- state, oltre a un controverso interven- to in tv di Walter Ricciardi, scienziato consulente del governo, hanno acce- so di polemiche la doppia vigilia. MARCELLO SORGI LE LACUNE DELL’INCHIESTA Viviana e Gioele ritardi e misteri di una tragedia GIANLUIGI NUZZI A perché faccia il mira- colo. Solo un esperto di esapodi, gli insetti che abitano i corpi in decomposizio- ne, potrà indicare quando è manca- to Gioele, quando è spirata Viviana. Capire se sono deceduti nello stesso momento o chi per primo. E’ la chia- ve per risolvere l’enigma del bosco: la mamma ha tolto la vita al piccolo e si è poi suicidata o l’ha lasciato an- dare, prima di uccidersi? O si è am- mazzata insieme al figlio insciente, lanciandosi nel vuoto? O, ancora, entrambi, magari feriti, esausti so- no stati aggrediti dalla macrofauna che vive nella macchia? Tutto è lega- to al ciclo vitale degli insetti che già si trovano sui loro corpi. – P. 11 l rialzo dei casi di contagio (soprat- tutto in Veneto e Lombardia) e la desso ci si affida all’entomologo TRA POLEMICHE E BANCHI DI PROVA IL GOVERNO E LE IDI DI SETTEMBRE IL CASO ARRESTATO L’EX STRATEGA DI TRUMP La caduta di Bannon amico dei sovranisti PALLADINO, PAOLUCCI, PERINA E SEMPRINI — PP. 12-13 Steve Bannon e Matteo Salvini CONTINUA A PAGINA 21 SERVIZI — PP. 2-9 E 27 LE ELEZIONI USA LA SFIDA RUSSA Avvelenato Navalny, il nemico di Putin L’America democratica si affida a Biden LA STORIA I BIMBI UCCISI IN UN PAESE IMPAURITO EVAN, L’ESTATE DELL’INFANZIA PERDUTA VIOLA ARDONE AP PHOTO/PATRICK SEMANSKY MASTROLILLI — P. 14 MAXIM ZMEYEV / AFP L’ex vicepresidente e candidato dem alla Casa Bianca, Joe Biden Il piccolo Evan Giulio Aleksey Navalny, 44 anni, politico e giornalista investigativo AGLIASTRO E PACI — PP. 16-17 «C Aleksey Navalny inizia un telegiorna- le che racconta tutto quello che la tv di Stato non mostra. Ieri non è andato in onda, mentre il leader dell’opposizio- ne russa era tra la vita e la morte. – P. 17 U ricorderemo l’estate del 2020 co- me quella in cui perdemmo l’in- fanzia. Letteralmente e simbolica- mente. CONTINUA A PAGINA 21 Prima di entrare in politica, il giova- ne Barack insegnava Diritto Costitu- zionale all’Università di Chicago. E nel discorso alla Convenzione De- mocratica che ha incoronato il suo ex vice Joe Biden, Obama ha scelto di tornare al ruolo antico. – P. 15 iao, sono Navalny». Ogni gio- vedì sul canale YouTube di n giorno, quando la parola Covid-19 non farà più paura, IL DISCORSO ACCORATO DI OBAMA L’ALLARME DI BARACK LA BATTAGLIA SUI SOCIAL E NELLE PIAZZE L’INCUBO DEL CREMLINO GIANNI RIOTTA ANNA ZAFESOVA LA MUSICA DEI SESSI Pizzolato: vi spiego perché la lirica è maschilista poli, dove calcherà le scene dello Sta- bat mater rossiniano. Ma nel suo ba- gaglio professionale Pizzolato ha an- che numerose esperienze di discrimi- nazione legate al genere e all’aspetto esteriore. «Sono in sovrappeso e più di un regista mi ha escluso dal ruolo che avrei dovuto interpretare pro- prio per questo motivo, dicendolo espressamente», racconta. LARA LORETI L ce. Lo sottolinea Marianna Pizzola- to, mezzosoprano di fama internazio- nale, 43 anni, palermitana. Nel curri- culum esibizioni in mezzo mondo, l’ultima ieri nella Giovanna d’Arco al Rossini Opera festival di Pesaro, la prossima a ottobre al San Carlo di Na- a parità di genere nel mondo del- la musica lirica? Lontana anni lu- y(7HB1C2*LRQKKN( +"!"!{!?!# CONTINUA A PAGINA 25 .

  31. €2,00 Venerdì 21 Agosto 2020 Uk £ 1,40 - Ch fr. 3,50 Francia € 2,50 Nuova serie - Anno 30 - Numero 196 - Spedizione in A.P. art. 1 c.1 L. 46/04, DCB Milano GUIDA MANAGERIALE GUIDA MANAGERIALE ALL’EMERGENZA VIRUS ALL’EMERGENZA VIRUS IN EDICOLA CON all’interno www.italiaoggi.it QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Disponibile anche sul sito www.classabbonamenti.com/bonuscasa Superbonus, Milano fa il pieno Il capoluogo lombardo e il suo hinterland dovrebbero mobilitare investimenti fino a 1,5 miliardi di euro. Il secondo posto se lo contenderanno Roma e Torino f AGENZIA ENTRATE Ecobonus cedibile alla società che fornisce energia Provino a pag. 26 È È la rio c del inv ene suo tare fino dia mld l’an vin È la provincia di Milano il territo- rio che dovrebbe beneficiare di più del Superbonus del 110% per gli investimenti in efficientamento energetico degli edifici: Milano e il suo hinterland potrebbero mobili- tare investimenti fino a 1,5 mld fino al 2026. Ma è tutta la Lombar- dia che si mostra vivace: oltre 3,3 mld nei prossimi sei anni (553 mln l’anno). Il secondo posto tra le pro- vince se lo contendono, invece, Roma e Torino. Rom È I parlamentari che hanno preso il bonus sono cialtroni. Chi ha approvato la legge è peggio CON IDEE PRECISE Draghi non si candida a nulla ma fa sapere che c’è EFFETTO COVID Valgono 9 miliardi i bonus per 5 mln di lavoratori autonomi di Pierluigi Magnaschi Non so, e forse non lo si saprà mai, se la notizia dei parlamentari che hanno chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro destinato alle partite Iva sia frutto di una fuga di notizie non pilotata dal potere politico, oppure faccia parte di un preciso disegno per destabilizzare ancora di più il Paese. Nell’uno e nell’altro caso la questione è stata gestita in un modo volutamente grossolano, minando lo stato di diritto e intro- ducendo nel nostro sistema una nuova categoria di obblighi. Quello di non ottemperare alla legge lad- dove essa consente, anzi consiglia certi comportamenti. Perché, questo continua a pag. 5 Cacopardo a pag. 4 Chiarello a pag. 24 MODELLO RAFFAZZONATO In Italia la pandemia ormai è una lotta da Luna Park RIFORMA AL PALO Anche la Germania ha un eccesso di deputati Giardina a pag. 12 Damiani a pag. 30 Maffi a pag. 5 La Corte di cassazione dà ragione all’Agenzia delle entrate: può essere un indice di capacità contributiva L’auto in leasing non sfugge al fisco BOOM DI MACCHINETTE Dagli Usa all’Europa torna il consumo di caffè a casa Sottilaro a pag. 16 CHIARIMENTI Ultima circolare dell’Agenzia delle entrate sul decreto Rilancio a pag. 29 Anche l’autovettura detenuta in leasing può essere indice di capaci- tà contributiva. Lo ha stabilito la sezione quinta della Cassazione nell’ordinanza n. 15900 del 24 luglio scorso. La vicenda tratta di un accertamento dell’Agenzia delle entrate di Massa Carrara che deter- minando sinteticamente il reddito del contribuente per gli anni dal 2001 al 2005 consideravano, quale indice di capacità contributiva, il possesso di una autovettura di 26 CV fiscali Benito Fuoco e Nicola Fuoco a pag. 28 RUGGERI: E NON INVENTÒ LA MARCIA DEI 40 MILA Romiti non distrusse il sindacato che, di fatto, si annientò da solo DIRITTO & ROVESCIO d A due mesi dalle elezioni presi- denziali Usa, il partito democrati- co (che è l’antagonista del partito repubblicano, quello di Donald Trump) ha uffi cializzato i nomi dei suoi candidati alla Casa Bianca. Essi sono Joe Biden per la presi- denza e Kamala Harris come sua vice. Il duo viene ritenuto vincente anche perché il Covid ha azzoppato Trump che, prima della pandemia, aveva il vento in poppa con dati en- tusiasmanti sul piano della occupa- zione, dell’andamento della Borsa e della crescita del Pil. Ma, a parte la possibilità di vincere da parte dei repubblicani, c’è un grosso proble- ma: Biden è un politico diligente e premuroso. Andava benissimo a fare il vice nascosto di un Obama che badava bene a se stesso. Adesso, per irrobustire un Biden impresen- tabile, gli strateghi del suo partito gli hanno affi ancato all’ultimo mo- mento la Harris che è una procu- ratrice aggressiva e una politica determinata. Il rischio quindi è che alla Casa Bianca si possa insediare un presidente scialbo che fa da vice a una vice aggressiva. Insomma, un bel pateracchio. Sarebbe il primo di questo tipo nella storia degli Usa. q IN ITALIA NEL 2021 Lego lancia i mattoncini in Braille per non vedenti a pag. 16 SU WWW.ITALIAOGGI.IT Bonus 110% - La tabella di Confarti- gianato con il ripar- to degli investimenti Cassazione - Can- cellazione dal regi- stro imprese, il testo dell’ordinanza d «In una Fiat che allora era con- dizionata dalla politica e dai sindacati, Cesare Romiti sapeva assumere, con determinazione e rapidità, decisioni difficili, per- ché aveva execution, la capacità cioè di passare dalle strategie alla realizzazione di quello che aveva pensato di fare». Così Ric- cardo Ruggeri, ex amministra- tore delegato del colosso New Holland, nel ricordare il mana- ger della Fiat scomparso nei giorni scorsi a 97 anni. «Sbaglia oggi chi dice che Romiti distrus- se il sindacato. Il sindacato era già in crisi, con il caso Fiat nel 1980 si suicidò. E la marcia dei 40 mila colletti bianchi Fiat è una bufala: si mossero in 3 mila da Mirafiori». p p re m e fa ch pe ta gl m ra d al u a be REALTÀ SPECIFICA Meglio una borsa italiana per offrire un ambiente propizio allo sviluppo delle pmi AL VAGLIO IN FRANCIA Mascherine negli studi tv per pubblico e conduttori a pag. 19 A Lavoro - La sentenza sul- la deduzione degli assegni vitalizi L s la Cesare Romiti Ricciardi a pag. 7 Pelanda a pag. 10 Con «Il 110% e gli altri bonus sulla casa» a € 6,00 in più

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