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Rassegna stampa 22 agosto 2020, sabato, prime in pdf

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  1. ISSN: 1720-2024 Sabato 22 agosto 2020 Anno XXXVIII - Numero 232 - € 1,40 DIRETTORE DAVIDE VECCHI www.corrieredellumbria.it Intervista alla governatrice. “Ottimi dati turismo, abbiamo agito bene”. Su Covid: “Gestiamo ma governo pensi al ritorno sui banchi” Tesei:“Aprirelescuoledopoilreferendum” Spoleto,alberghipienigraziealFestival Lacurvadeicontagi iniziaapreoccupare In24ore947positivi PERUGIA K “Seil Governo ci desse una cornice legislativa in cui poterci muovere, cer- tamentepotremmo ragio- nare sulla possibilità di aprire le scuole diretta- mente dopo il referen- dum”. La dell’Umbria,DonatellaTe- sei, sostiene che ha poco senso sanificare tutto per ripartire il 14, poi chiude- reerifarlodinuovoinme- no di una settimana. Sui numeri del Covid che stannocrescendo,lapresi- dente della Regione parla di “percentuale in parte prevedibiledopolariaper- tura della circolazione tra regioni” e di una sanità “che è in grado di gestire i casiinmanieracontinuati- va e puntuale”. E infine l’Umbria piena di turisti: “La campagna promozio- nale è stata un successo, stiamo già pensando alla fase successiva per poter accogliere turisti anche nei mesi autunnali”. ? a pagina 5 Marruco Primopiano E’il datopiùaltodal14maggio governatrice ? a pagina 2 Castano Respintatesi dell’omicidio-suicidio CasoParisi,famiglie critichesullericerche ? a pagina 3 Capello La Lega denuncia il governo SbarchiaLampedusa Nell’isola1.400migranti ? a pagina 3 Maddaloni ? a pagina 23 Partenzi Pienone IlFestivalrichiamaturistiincittàeancheilcentrosianima.IeriserasoldoutperlospettacoloIMessaggeri BastiaUmbra Necessarinuovi esamiistologici perstabilirequale lesioneabbia compromessofunzioni vitali Omicidio Limini, l’autopsia non chiarisce PERUGIA LoshowmanMezzancella conquistalehitconEffettoMaya ? a pagina 12 BASTIA UMBRA K L'ipotesi più probabile resta la morte per schiacciamento provocata dall'auto, masarannonecessarialtriesami.Èdura- ta quattro ore l'autopsia sul corpo Filip- po Limini, l'operaio spoletino di 25 anni ucciso nelle prime ore di Ferragosto al terminedellarissanelparcheggiodavan- ti al palasport di Bastia Umbra. Sono sta- ti disposti nuovi esami istologici per sta- bilire quale lesione abbia compromesso funzioni vitali. PERUGIA Lacittà raccontata da 78 pittori FOLIGNO “Benela Quintana,main sicurezza” TERNI Truffadelpagamentocolbancomat Sparisconodalcontoseimilaeuro ? a pagina 24 Palenga MARSCIANO Alberocadesuun’automobile ProprietariodenunciaProvincia ? a pagina 15 Fraolo ? a pagina 14 Fabrizi ? a pagina 11 Busiri Vici ? a pagina 21 Grimaldi Sport CALCIO PerugiaconlemanisulregistaTaugourdeau Mister Caserta deve liberarsi dalla Juve Stabia ISSN (pubblicazione online): 2531-8985 ? a pagina 27 Fiorucci

  2. Perugia SABATO 22 agosto 2020 www.lanazione.it/umbria Redazione: Piazza Danti, 11 - 06121 Perugia - Tel. 075 5755111 Pubblicità: SpeeD - Via M. Angeloni, 80/B - 06121 Perugia cronaca.perugia@lanazione.net spe.perugia@speweb.it Orvieto La scienza vuole spiegare il Miracolo Le sfide della sanità L’Ateneo raddoppia le specializzazioni Mille medici in più A pagina 20 A pagina 4 Ucciso a Bastia, quarto indagato E’ il rumeno che avrebbe sferrato il calcio a Filippo, introvabile. Al via gli accertamenti sui cellulari Pontini a pagina 5 L’EMERGENZA Due anziani su tre non riescono ad accedere alle cure mediche A pagina 9 L’ALLARME COVID-19 Ventidue nuovi positivi al virus tra migranti, frati e giovanissimi Dramma in vacanza Bimbo cade nella piscina della villa E’ gravissimo A pagina 2 A pagina 7 ORVIETO, APPELLO DEL SINDACO TARDANI AI GIOVANI: ‘STATE ATTENTI’ «MIO FIGLIO «MIO FIGLIO HA IL COVID» HA IL COVID» Lattanzi e commento di Conticelli a pagina 3 Lattanzi e commento di Conticelli a pagina 3 L’assessore Tamponi in auto per chi rientra dalle vacanze nei paesi a rischio A pagina 3 Terni Quartiere San Valentino Sos-ambiente Nostro viaggio nel mondo del vino umbro La vendemmia è un sorso di ottimismo Sacchi di rifiuti raccolti dai volontari E spuntano anche le siringhe usate Parlano Luciano Cesarini (Rossobastardo) e il grande enologo Riccardo Cotarella Cinaglia a pagina 19 Annalisa Angelici a pagina 8

  3. Perugia 9 sabato 22 agosto 2020 cronaca@gruppocorriere.it Il 23enne in carcere per aver ferito il coetaneo durante una rissa fuori dal bar interrogato dal giudice “L’hoaccoltellato,vogliorisarcirlo” Il ragazzo ha fatto istanza per i domiciliari. Vuole fare visita al giovane finito all’ospedale - Accusa e difesa Nellafotosopra ilpm,Mario Formisano, titolare delfascicolo. Sottol’avvocato Vincenzo Bochicchio, chedifende il23enne arrestato di Francesca Marruco PERUGIA K Ha ammesso il suo ge- sto e ha chiesto perdono al ragazzo che ha rischia- todiuccidereconunacol- tellata. Davanti al gip, Na- talia Giubilei, il 23enne, Kristi Musaj, arrestato per aver ferito il 22enne peru- gino,Samuele C., ha chie- sto anche di poter far visi- ta alla vittima e ha espres- so la volontà di volerlo ri- sarcire economicamente per il danno fisico che gli haprovocatoconquelfen- dente chehalambito ilfe- gatoprovocandoun’emor- ragia endoaddominale. Il 23enne greco, dall’avvocato Bochicchio, ha detto di aver tirato fuori il coltello perché sarebbe stato pro- vocato da un gruppo nu- merosodiragazzieavreb- be perso il controllo. A di- mostrazione della follia, collettiva, della nottata del 9 agosto scorso fuori dal bar “Dadando” di via Pievaiola, ci sono diversi filmati girati da alcuni dei tanti presenti alla rissa stomacoeireni”.Ierimat- tina il legale del giovane ha chiesto la sostituzione della misura in carcere conquelladegliarrestido- miciliari.Ilgipsièriserva- to una decisione nei pros- simi giorni. nell’ordinanzaavevascrit- to che per Musaj “alla lu- ce della sua personalità, come emersa dai fatti ascritti, nonché per le esi- genze cautelari si ritiene che l’unica misura sia quella carceraria perché misure meno non possono essere una valida alternativa, né un ostacolo alla commissio- ne di ulteriori delitti”. Per il gip Musaj è un “sogget- to violento che circola spesso armato e che più volte si è reso protagoni- sta,perfutilimotivi,diepi- sodi simili a quello per il qualevieneindagato,con- sentendodiescluderel’oc- casionalità degli episodi criminosi accertati”. Pri- ma di colpire Samuele, il 9 agosto scorso, aveva già cercato di accoltellare il ragazzo con cui stava liti- gando già da un po’. L’episodio Deve scontare una condanna in Macedonia LotrovanoinunhotelaPerugia:arrestato PERUGIA KEra ricercato nel suo paese di origine perché deve scontare una condanna per truffa. Lo han- no trovato i poliziotti della squadra volante della questuradiPerugiaguidatida MonicaCorneliin un hotel della città. E' così che un macedone di 43 anni è stato arrestato e portato nel carcere perugino di Capanne. La sua individuazione è stata possibile grazie all'alert che gestisce i flussi degli ospiti degli hotel in costante contatto con laquestura.Inseritelageneralitàèrisultatoesse- redestinatariodiunmandatodiarrestoeuropeo per una misura cautelare internazionale. Di lì sonoscattatelemanetteel'uomo,chesoggiorna- va in una stanza insieme alla compagna, adesso è a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Deve scontare la pena di un anno e mezzo per una condanna divenuta definitiva per truffa. Intanto, afflittive assistito Vincenzo che ha coinvolto diverse persone. Ma, ad avere la peggio, è stato uno di quelli che se n’erarimastoindispartee siè fatto avantisolo all’ul- timo per fare da paciere. Invecehabeccatounacol- tellata alla pancia che ha rischiato di all’altro mondo. che Musaj deve risponde- re dell’accusa, formulata dal pm Mario Formisano, e confermata dal gip, di tentato omicidio. “Dalledichiarazionideite- stimoni e dall’esame del filmato-hascrittoilgiudi- cenell’ordinanzadicusto- dia cautelare in carcere - si vede come il colpo sia stato inferto in maniera volontaria e violenta in una zona del corpo, l’ad- dome e, in particolare, l’ipocondrio,sedediorga- ni vitali quali la milza lo mandarlo Tanto Forestale:“Probabilmentediretteavolpiocinghiali” Rinvenuteescheavvelenate suterrenoagricoloaTavernacce Ieripomeriggiocontrollidellapolizialocaleallastazione Alcolvietatomacontinuanoabere UnDaspoe8multeaFontivegge di Sabrina Buisiri Vici PERUGIA KEsche avvelenate sono state rinvenuteneigiorniscorsiinlo- calità Tavernacce, disseminate all’interno di un terreno agrico- lo. Il sindaco Andrea Romizi ha così disposto, con l’ordinanza n.920, la segnalazione di allerta nella zona e dell’area. Le esche sono state rinvenute dacittadinichelehannosegna- late al Comando Regione Cara- binieri forestaleUmbria. Da qui èstatodispostol’esametossico- logico effettuato Zooprofilattico.Avutalaconfer- ma che si trattava proprio di escheavvelenate, il sindaco Ro- mizi ha emesso l’ordinanza con la disposizione di allestimento della viabilità e del nucleo decentrato di Fontivegge ad accertare 8 violazio- ni all'ordinanza che vieta appunto di detenere alcolici nell’area. Lemultesonostateeffettuateneicon- fronti di uomini di nazionalità rume- na, polacca, italiana, ecuadoregna e africana. Per uno di essi è stato emesso anche un Daspo per ubriachezza molesta. I trasgressorisitrovavanoinpiazzaVit- torio Veneto e nei pressi di un’attività commerciale in via del Macello. PERUGIA KOtto persone sono state multate dagli agenti della polizia locale di Pe- rugia perché beccate a consumare al- colici in un’area pubblica nonostante l’ordinanza emessa dal sindaco che vieta proprio questo. Sono stati gli agenti della polizia locale, ieri pome- riggio, ad effettuare dei controlli nell'area di Fontivegge. In particolare sonostatigliagentidelnucleodisicu- rezza urbana insieme agli operatori la bonifica tre ha ordinato “di condurre gli animali domestici - riporta l’at- to-,nelle zone indicate,provvi- stidimuseruolao altropresidio idoneo a scongiurare il rischio di ingestione di esche o bocco- ni avvelenati” “L’esca avvelenata - spiegano dal Comando Carabinieri fore- stale - è una pratica tradiziona- le usata come metodo di con- trollo del territorio per elimina- re animali considerati dannosi. In questo caso le polpette avve- lenate sono state indirizzate probabilmente a predatori co- melavolpeoanimaliconsidera- ti nocivi come il cinghiale data la specificità di terreno agrico- lo, ovvero lontano da case”. Forze in campo Comando Carabinieri forestale Umbria dall’Istituto L’ordinanza Disposti l’allestimento di segnali di allerta e la bonifica dell’area di cartelli di allerta nell’area agricola, la bonifica dell’intera zonaeilpotenziamentodeicon- trolli per prevenire illeciti. Inol-

  4. Terni 24 sabato 22 agosto 2020 corrterni@gruppocorriere.it Mette in vendita un’idropulitrice, il compratore lo convince a farsi pagare attraverso lo sportello automatico e gli ruba seimila euro Contoprosciugatoconlatruffadelbancomat di Giorgio Palenga TERNI K Aveva messo in vendita una idropulitrice a duemila euro e quando ha trovato un compratore non gli è sembrato vero. Al punto di fidarsi ciecamente (e inge- nuamente) della modalità dipagamentoproposta, ov- vero un accredito attraver- so lo sportello automatico del bancomat che in realtà si è rivelato un modo per mettere a segno una truffa ai suoi danni. E invece di incassare i duemila euro pattuiti ne ha praticamente consegnati, inconsapevol- mente, ben seimila al com- pratore-truffatore, che quest’ultimo scompa- risse. E’ una delle truffe messe a segno negli ultimi mesinelTernanodellaqua- le ha ricevuto denuncia il compartimento bria della polizia postale, che dai primi dello scorso mese di giugno ha un nuo- vo dirigente, il vice questo- reaggiuntoMichelaSambu- chi. “E’ uno dei raggiri or- mai più comuni, ma pur- troppo in qualche caso an- coraefficace–spiegaladiri- gente – ovvero il presunto compratore convince chi vendecheperaverel’accre- piute a danno di più perso- ne, avere una casistica più altapossibilepuòcertamen- te aiutare le indagini”. Du- rante il lockdown quelli in- formaticisono stati trai po- chi reati che non hanno co- nosciuto crisi. “Sono au- mentatigliacquistionline – prosegue la dirigente – e si sono avvicinate al web an- che persone con pochissi- ma esperienza specifica, quindipiùfacilmenteraggi- rabili. Hanno preso piede anche truffe legate a finti messaggi di istituti di credi- to,o dellePoste,con richie- ste di inserire i propri dati personali.Ecco,questonon vamaifatto:nessunabanca o ente pubblico chiede di inserire dati sensibili attra- verso una mail o un sms”. E’ importante comunque che passi un messaggio: il web non è un porto franco, incui tutto è possibile. “Chi delinqueattraversolarete– conclude Sambuchi – cerca di perfezionarsi più, ma noi gli stiamo die- tro. E anche i risultati si ve- dono, perché sempre più spessoriusciamoadassicu- rare alla giustizia chi com- pie questi reati, spesso a dannodipersonepiùdebo- li e fragili”. Il che li rende ancora più odiosi. Nuova dirigente Ilvicequestore aggiunto Michela Sambuchi acapodella Postaleumbra dalloscorso giugno.Ireati informatici sonoincontinuo aumento I dati della polizia postale Dodici denunce per reati contro lapersona L’ufficioternano“salvato”dallachiusura TERNI K Daqualcheannosiparlavadichiusura,conrelati- va mobilitazione per scongiurarla, ma solo lo scorso febbraiosièavutaconfermadello...scampatoperico- lo: la sezione di Terni della polizia postale resta aper- ta e pienamente attiva. Del resto i reati informaticire- stano in aumento, così come inizia a crescere, per fortuna, la consapevolezza che sul web non è tutto consentito, com’era la percezione che finora ha “ar- mato”i cosiddetti “leoni datastiera”, pronti ainsulta- re, diffamare o compiere altri pesanti reati, dal bulli- smo fino allo stalking. Alla sezione della Postale di Terni, dall’inizio anno, sono arrivate dodici denunce per reati contro la persona. Si va dalla diffamazione per insulti o minacce via social, ai furti di identità. A queste vanno aggiunte, ovviamente, le tante denunce per truffe e raggiri di vario tipo. Per fronteggiare que- stamoledilavoro,atutt’oggiallasezionediTerninon più di sette-otto unità. Poche, senza dubbio, ma dall’amministrazione centrale arrivano segnali inco- raggianti di potenziare gli organici. Perché questi so- noireatidelfuturo.Einbuonapartegiàdelpresente. prima dell’Um- G.Pal. sempre dito immediato dei soldi il pagamento può avvenire tramite lo sportello banco- mat. Il truffatore fornisce dei codici ma in realtà di- spone un pagamento a suo favore, e non viceversa. In questo caso la vittima della truffa ha compiuto per tre volte l’operazione, finendo col perdere complessiva- mente seimila euro”. Truffe con le stesse modalità sono state messe a segno anche perl’affitto diipoteticheca- se vacanze, o per la vendita dimezziagricolio apparec- chiaturedialtro genere.Ma se si resta vittime di reati di questo tipo c’è solo una co- sa da fare: denunciare. “Senza dubbio – prosegue la comandante – perché si può rintracciare l’autore della truffa e magari anche recuperare i soldi. Se poi, come spesso capita, si trat- taditruffeseriali,cioècom-

  5. 5 •• SABATO — 22 AGOSTO 2020 – LA NAZIONE Lestorienere Perugia Morto a Ferragosto, la verità dai telefonini Al via l’analisi sui cellulari di indagati, vittima e testimoni. Sequestrato l’hardisk del Country. Indagato il ragazzo che ha sferrato il calcio Uno degli arrestati dopo la tragedia di Ferragosto per l’omicidio preterintenzionale di Filippo di Erika Pontini PERUGIA FONTIVEGGE Alcolici in piazza Multe per otto Sanzioni da 450 euro della polizia municipale a perugini e stranieri La verità sulla morte di Filippo Limini, 24 anni di Spoleto, po- trebbe arrivare dalla memoria dei telefonini di indagati e testi- moni sequestrati dai carabinieri della compagnia di Assisi. Un messaggio, una foto o un video rimasto ’nascosto’ potrebbero raccontare più di tante parole anche se, fino ad ora, sembra che stranamente nessuno abbia ripreso le violenze all’esterno della discoteca la notte di Ferra- gosto: una rissa finita nel san- gue. Mentre, per identificare il gruppo al Country gli investiga- tori cercano nell’hard disk del proprietario della discoteca ma sembra che le telecamere del si- stema di sicurezza non funzio- nassero più da tempo. I carabi- nieri infatti sono al lavoro sul gruppodegli spoletini che ha as- saltato l’Opel dei bastioli dopo l’iniziale provocazione e una di- scussione iniziate in pista: una catena maledetta di eventi e di violenza che ha portato alla mor- te di Filippo. Nel giorno in cui è ufficiale l’iscrizione nel registro delle no- tizie di reato del quarto uomo che potrebbe aver dato il calcio al volto di Filippo mentre il 24en- ne erano steso a terra in seguito al cazzotto, dall’autopsia non ar- ter Patumi per Brendon Kosiqi, il guidatore) vogliono capire da- gli esami istologici, se tutte le le- sioni riscontrato sono vitali. Ov- vero se Filippo, quando è stato investito era vivo. La causa di morte sarebbe del bulbo midollare del cervello ma anchelì occorre fare chiarez- za, come pure sulla lesione lace- ro-contusa al mento che sareb- be stata provocata dall’auto. La tossicologa Paola Melai ha eseguito i prelievi per stabilire se il 24enne fosse ubriaco e ca- pire, in base ai risultati, se possa essere caduto a peso morto do- po il pugno. Qualcuno ha visto che si stava rialzando ma, suc- cessivamente, raggiunto dal calcio e poi travol- to. Il 26 agosto la polizia postale dovrà estrarre i dati da cellulari etablet. Di lì inizieranno a vaglia- re le memorie dei telefoni: i ra- gazzi potrebbero essersi manda- ti chat o filmati. Anche i telefoni- ni dei buttafuori e dei quattro te- stimoni sentiti saranno passati al setaccio. Due sono le ragazzi- ne che si trovavano con i bastio- li e hanno visto la drammatica scena dell’investimento, alme- no uno è un amico di Filippo. un’emorragia Proseguono i controlli del- la Polizia locale sul fronte del degrado edella sicurez- za nell’area di Fontivegge. Ieri pomeriggio personale del Nucleo di sicurezza ur- bana, insieme a operatori della viabilità e del nucleo decentrato Fontivegge del- lapolizia municipale, ha ac- certato ben otto violazioni all’ordinanza che vieta di detenere alcolici lungo le strade e le vie del quartie- re. Le contravvenzioni (cia- scuna da 450 euro) sono state emesse nei confronti di soggetti di nazionalità rumena, polacca, italiana , equadoregna e africana. Per uno di essi è stato fatto anche un Daspo per ubria- chezza molesta. Le perso- ne sanzionate si trovavano in piazza Vittorio Veneto (di fronte all’ingresso della stazione) e nei pressi di un’attività commerciale in via del Macello. E ieri sera si sono anche svolti con- trolli nei locali notturni. sarebbe stato rivano, ancora, certezze sulla causa della morte. I politraumi sembrano ascrivili mento ma i medici legali (Mauro Bacci e Marta Bianchi per la pro- cura, Sergio Scalise e Laura Pa- nata per la vittima, Anna Maria Verdelli per Denis Hajderlliu ov- vero il ragazzo del pugno e Wal- L’AUTOPSIA Sul copo di Filippo politraumi compatibili con l’investimento ma gli esami istologici diranno quali sono le lesioni in vita all’investi- © RIPRODUZIONE RISERVATA Samuele accoltellato durante la rissa, interrogato l’aggressore «Ho perso la testa, chiedo scusa» Blitz in vacanza Ricercato per truffa preso in albergo gli hanno notificato il mandato di cattura internazionale e lo hanno accompagnato in Que- stura per l’identificazione. A quel punto per lui si sono aperte le porte del carcere di Capanne, dove rimarrà dell’autorità giudiziaria. È stato un «alert» dell’Interpol a far scattare le ricerche del 44en- ne da parte degli agenti delle Volanti, dirette dal Commissa- rio Monica Corneli, grazie ad un sistema informatico che gesti- sce il flusso di informazioni fra le varie banche dati di Polizia. E l’alert scatta proprio quando a carico di una persona risulti una nota di ricerca, come accaduto per il nome del macedone il qua- le, una volta inserito in banca da- ti Interpol, è risultato destinata- rio di una esecuzione di misura cautelare in ambito internazio- nale. Un ricercato a tutti gli effet- ti, che gli uomini della Questura di Perugia hanno rintracciato tempestivamente per evitare un suo possibile allontanamento. cui Misaj sferra il colpo - non ci sono dubbi su questo – e si ve- dono gli altri due ragazzi indaga- ti per rissa aggravata F.K. 20en- ne tunisino e A.B. 21enne perugi- no, mentre si azzuffano e uno di loro scaglia un grosso sasso contro il greco. Ma Samuele non stava partecipando scazzottata,lui voleva solo seda- re gli animi. Per Misaj, ha scritto il Gip nell’odinanza «c’è perico- lo di reiterazione del reato, co- me dichiarato dai testi è sogget- to violento, che circola spesso armato, e che più volte si è reso protagonista, per futili motivi, di episodi simili a quello per il quale viene indagato, consen- tendo di escludere l’occasionali- tà degli episodi criminosi accer- tati». C’è da capire se gli arresti domiciliari richiesti dalla difesa basteranno a soddisfare le esi- genze cautelari richieste dal pm e condivise dal Gip. Sara Minciaroni Il 23enne di origine greca resta in carcere: è accusato di tentato omicidio La difesa chiede i domiciliari a disposizione Latitante da circa un anno faceva il turista a Perugia Macedone di 44 anni arrestato dai poliziotti Ha chiesto scusa Kristi Misaj. Ie- ri mattina, nella mezz’ora circa dell’interrogatorio di garanzia, davanti al Gip Natalia Giubilei, ha detto di essere dispiaciuto per l’accaduto, di «aver perso la testa» e di aver colpito con una coltellata Samuele, ma «senza l’intenzione di 23enne di origine greca resta in carcere, in attesa di sapere se il giudice accoglierà la richiesta del suo avvocato Vincenzo Bo- chicchio (nella foto) di conce- dergli i domiciliari. E’ accusato del tentato omicidio del giova- ne rimasto ferito, e operato d’ur- genza dai medici per salvargli la vita durante una brutta emorra- alla Latitante da circa un anno, è stato rintracciato in un albergo a ridosso dell’acropoli di Peru- gia mentre si trovava in vacanza con la compagna. È stato arre- stato mercoledì mattina dagli agenti delle Volanti un macedo- ne di 44 anni che doveva sconta- re una condanna definitiva ad un anno e sei mesi (emessa dal tribunale di Struga Macedonia) per il reato di truffa. Quando i poliziotti hanno bussato alla ca- mera dell’hotel dove alloggiava, ucciderlo». Il gia epatica, la sera tra l’8 e il 9 agosto quando diversi ragazzi si sono affrontati in un parapi- glia che è continuato, come rac- contato dai testimoni, anche do- po che Samuele è stato portato in ospedale dagli amici con la pancia sanguinante. Un video amatoriale, sequestrato dai ca- rabinieri, ha ripreso la scena in

  6. 19•• SABATO — 22 AGOSTO 2020 – LA NAZIONE Terni DA LUNEDÌ CHIUSO IL PONTE SUL FOSSO DI STRONCONE Il Comune rende noto che da lunedì fino all’11 novembre il ponte sul fosso di Stroncone di via XX Settembre sarà chiuso per consentire i lavori di sistemazione idraulica del fosso, con il il rifacimento del ponte stesso. Quartiere San Valentino Ora è allarme-sicurezza I volontari ripuliscono la zona vicino alla Basilica e raccolgono sacchi di rifiuti urbani e speciali. E ci sono decine di siringhe usate In Valnerina «Vegetazione in strada Troppi rischi» Narni Acquedotto: via alla ricerca delle perdite TERNI NARNI TERNI Pedoni (ma non solo) in perico- lo lungo la Valnerina. A creare preoccupazione è la crescita “selvaggia“ della vegetazione lungo la strada e lo scolorirsi del- le strisce pedonali. La denuncia arriva dalla segreteria del Circo- lo Pd di Collestatte e Torre Orsi- na. «Il primo tratto del marcia- piede dall’ex Snia Viscosa è or- mai irriconoscibile, ricoperto di vegetazione che a stento fa in- travedere i cigli – attaccano dal Circolo –. Gli unici tratti puliti so- no quelli sistemati da cittadini volenterosi davanti alla propria abitazione. I cartelli stradali e gli specchi parabolici sono ormai inglobati da erba e rami, impe- dendone pericolosamente funzione. Ad aggravare la situa- zione è il positivo aumentare del turismo in queste ultime set- timane. La riapertura dell’ex Snia Viscosa come parcheggio era stata sbandierata come solu- zione risolutiva. Così non è sta- to, con auto parcheggiate sui bordi stradali anche nei giorni feriali, e nei fine settimana dal bivio di Papigno fino a quello di Torre Orsina per 4 lunghi chilo- metri di turisti a piedi lungo la strada». Non solo, però: il circo- lo del Pd lamenta anche panchi- ne piegate a Ponte Accarino e lampioni rotti. «Poi ilnuovo cam- po sportivo di Collestatte Piano, completamente abbandonato» denunciano i Dem. Entro la fine dell’anno sarà av- viato anche sulla rete comunale di Narni il progetto di ricerca perdite occulte. Ad annunciarlo è il Servizio Idrico Integrato di Terni. Il bando di gara è infatti in corso e porterà all’affidamento del progetto per la modernizza- zione e l’efficientamento delle reti . Obiettivo finale è la riduzio- ne le dispersioni idriche e mi- gliorare i servizi a cittadini e atti- vità economiche. Il progettopre- vede un investimento di oltre 1 milione e mezzo di euro. «Previste – sottolinea il Sii – la creazione di distretti per la sor- veglianza da remoto della rete tramite strumentazioni compu- terizzate. I punti di monitorag- gio della pressione e i collega- menti diretti con il sistema di te- lecontrollo permetteranno di in- tervenire celermente per ripristi- nare le ottimali condizioni di esercizio aumentando la qualità del servizio e riducendo i costi. Con la ricerca perdite si ridur- ranno gli sprechi recuperando risorse, sia idriche che economi- che. Per Narni sarà un passag- gio importante perché permet- terà anche processi di moder- nizzazione dei sistemi di distri- buzione, in alcune zone in eser- cizio da molti anni, riducendo al minimo anche situazioni come quella che si è registrata in que- sti giorni con una perdita nella zona del Monte in centro». Tante, troppe siringhe usate e abbandonate dai tossicodipen- denti. e poi rifiuti di ogni gene- re, sia urbani che speciali. È il bi- lancio dell’enesimo “blitz am- bientale“ compiuto dall’associa- zione “Mi Rifiuto“. Stavoltal’at- tenzione dei volontari, che sono intervenuti con l’associazione “Borgo Garibaldi“, si è concen- trata su una zona sensibile della città, quartiere San Valentino, con uno sguardo particolare all’area intorno «Grande soddisfazione – sottoli- neano –, innanzitutto, per la par- tecipazione spontanea di alcuni cittadini tra cui Rodica ma so- prattutto Matteo, un ragazzo di Sassuolo in vacanza nella no- stra provincia, che ha voluto portare il suo contributo aven- doci conosciuto tramite i social network. Inutile dire che il ’lavo- ro’ è stato imponenente ma la presenza di tante persone ha re- so più agevole l’attività». L’intervento ha interessato via Brodolini, via Antonelli e via San Valentino fino al grande par- cheggio della Basilica. «Proprio nel parcheggio, che avevamo già ripulito a febbraio – raccon- tano ancora i volontari –, pur- troppo ancora tanti rifiuti, tra quelli urbani e quelli speciali, e tante siringhe usate!». Ecco, le siringhe usate e abbandonate alla Basilica. I rifiuti raccolti dai volontari a quartiere San Valentino dai tossicodipendenti che pos- sono diventare un pericolo, so- prattutto per i bambini. Pochi giornifa ne sono state torvate al- tre, al parco di Viale Trento, po- co distante, lasciate in bella mo- stra su una panchina. Tutti i rifiu- ti sono stati lasciati nei pressi della Basilica dal lato di via Bro- dolini per essere poi raccolti da Asm. E il gruppo “Mi Rifiuto“ non si arrende, anzi: «In questi giorni numerosi cittadini ci stan- no contattando per poter inter- venire nelle loro zone, da Stra- da San Fortunato, a via Marza- botto e a Pentima, e restituire così ai propri quartieri il giusto decoro», concludono i volonta- ri. la CALVI Limite a 30 km/h sulla provinciale La Provincia ha istituito il limite a 30 km/h su un trat- to della SP Magliansabina nel comune di Calvi. L’or- dinanza segue la presa d’atto delle condizioni del- la strada a causa del dete- rioramento superficiale e della variazione del piano viabile determinata prattutto dalle radici di al- beri d’alto fusto presenti a ridosso delle carreggiate. so- Ste.Cin. Cibo e paesaggio: così si rilancia l’Amerino Il progetto di nove Comuni per il marchio unico dei prodotti agricoli verina. Il progetto, approvato dalla Giunta comunale di Ame- lia che è il Comune di riferimen- to, si pone diverse obiettivi: dal marchio unico dei prodotti allo sviluppo dell’e-commerce e del- le vetrine virtuali, dalla realizza- zione di itinerari turistici integra- ti all’albergo diffuso, alla promo- zione integrata. “La proposta – è spiegato nel progetto – vuole mettere in si- nergia una serie di azioni, servi- zi, strumenti ed eventi che pos- sano riuscire a fare emergere i valori insiti nelle relazioni di prossimità promuovendo l’iden- tificazione del rapporto fra pro- dotti, luoghi e società. Si vuole così valorizzare l’azione multi- funzionale dell’agricoltura che denota le caratteristiche dei sin- goli paesaggi, crea luoghi e si- gnificati che definiscono la qua- lità della vita, riattiva relazione sociali e innesca uno sviluppo economico, tutela l’ambiente e la salute dell’uomo”. In tale contesto il cibo diviene l’elemento nodale: fine ultimo la costruzione di un sistema di relazioni fra imprese agricole che possano riuscire ad asso- ciarsi in una tutela e valorizzazio- ne del marchio territoriale. AMELIA Prodotti d’eccellenza e paesag- gio: ecco i due punti cardine del progetto “Amerino© Azioni inte- grate per una strategia territoria- le del cibo per il paesaggio Ame- rino”. L’iniziativa è di 9 Comuni: Alviano, Attigliano, Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Monteca- strilli, Montecchio e Penna in Te- Avigliano

  7. ? ? ? ? ? € 2,50* in Italia — Sabato 22 Agosto 2020 — Anno 156°, Numero 230 — ilsole24ore.com Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, C. 1, DCB Milano * in vendita abbinata obbligatoria con Enigmistica24 (Il Sole 24 Ore € 2,00 + Enigmistica24 € 0,50). Solo ed esclusivamente per gli abbonati, Il Sole 24 Ore ed Enigmistica24, in vendita separata ? ?????? ?????? Borsa Spa Tre cordate per rilevare la piattaforma Mts: in pole Cdp-Euronext, a sorpresa in corsa anche Six (Zurigo) Antonella Olivieri —a pagina 9 Fondato nel 1865 Quotidiano Politico Economico Finanziario Normativo 19695,43 -0,36% 4896,33 -0,30% 44,19 -2,15% 153,40 +7,20 | | | | Indici&Numeri w PAGINE 18-21 FTSE MIB CAC40 BRENT DTD SPREAD BUND 10Y Scuola, ok (in ritardo) alle regole anti covid PANORAMA MEDITERRANEO Libia: proclamato il cessate il fuoco Ipotesi elezioni a marzo 2021 Isolamento dell’alunno che a scuola presenta sintomi covid. In caso di test positivo «messa in quarantena, quando necessario, per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri sog- getti che rientrano nella definizione di contatto stretto». Ogni giorno sarà cura dei genitori misurare la tempe- ratura prima dell’uscita di casa per andare a scuola. Sono queste alcune delle raccomandazioni messe a pun- to dell’Istituto superiore di sanità per il rientro in classe a settembre. Claudio Tucci —a pag. 5 TRASCURATO L’ESEMPIO DELLE IMPRESE LA LEZIONE MAI IMPARATA L una priorità di qualsiasi LINEE GUIDA PD CONTRO LA MINISTRA AZZOLINA Le raccomandazioni dell’Istituto superiore di Sanità per tornare in classe Riapertura, banchi, regole e attacchi al sindacato: tensione nella coalizione Il capo del Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale li- bico (Gna), Fayez Al Sarraj, e il presi- dente del parlamento libico dell'Est, Aquila Saleh hanno ordinano un cessate il fuoco immediato, per arri- vare a un processo elettorale basato sulla Costituzione, con un probabile voto a marzo. Onu, Usa, Germania ed Egitto accolgono con favore l'ini- ziativa. Il premier Conte: «È un pas- so importante». di Gianni Brugnoli A casa i genitori dovranno controllare la temperatura dei figli prima dell’uscita partito, di destra e di sinistra. La salute è un valore costituzionale, un bene prezioso e lo diventa ancora di più se riguarda i nostri figli. —Continua a pagina 5 a sicurezza degli studenti e del personale scolastico all’interno degli istituti e durante le lezioni non ha colore politico, è Manuela Perrone —a pagina 6 Edizione chiusa in redazione alle 22.00 —a pagina 14 SCENARI POST PANDEMIA In Italia 947 contagi Merkel e Macron: mai più lockdown Presiente. Francesco Profumo è al vertice della Compagnia di San Paolo UNA VACANZA ITALIANA Profumo: conquistato da Salina con la pesca e i film proiettati all’aperto maggio, 107 più di giovedì. Nove i de- cessi. Un trend in aumento ma in infe- riore a quello di altri Paesi: quasi 4.600 in Francia, 3.650 in Spagna, più di 1.400 in Germania. Preoccupata degli effetti che potrebbe avere sull’economia un nuovo lockdown, la cancelliera Merkel ha invitato i leader europei a collabora- re per «evitare a qualsiasi costo» di ri- pristinare blocchi alle frontiere. Di Donfrancesco —a pag. 4 COVID-19 Casi in aumento in tutta Europa. In Francia quasi 4.600 malati in un giorno Crescono ancora i contagi da Covid-19 in Italia e in Europa. Ieri i nuovi malati sono stati 947, mai così tanti dal 14 Nino Amadore —a pagina 12 Fase 3 Gualtieri: «Nel terzo trimestre forte rimbalzo del Pil» PROFESSIONISTI Bonus affitto all’abitazione utilizzata come studio Tax credit affitti anche per il fabbri- cato abitativo utilizzato come studio del professionista e non riaccatasta- to. Lo stabilisce il Dl Agosto . Secon- do la circolare 25/E/20, la categoria catastale dell’immobile è irrilevante per determinare l’ambito oggettivo del credito di imposta sui canoni di locazione. Ministro del Tesoro. Roberto Gualtieri al Meeting di Rimini ha rilanciato anche il tema della riforma fiscale: «Ci sarà, è decisiva» A Lecce. Dior ha sfilato in luglio nella città pugliese. La maison del gruppo francese Lvmh è guidata da 2 italiani, la stilista Maria Grazia Chiuri e il ceo Pietro Beccari La moda riparte a settembre con sfilate e grandi eventi Anche per la moda il conto della pandemia è salato: - 30% nei ricavi. Ma il settore ha voglia e forza per ripartire. Già da settembre con le fiere di settore e la fashion week di Milano, fra sfilate dal vivo e online. Nume- rosi i prossimi eventi in Italia dalle maison: Dolce&Gabbana a Firenze, Laura Biagiotti a Roma. Prada a Venezia. Perrone e Trovati —a pagina 3 —a pagina 15 Giulia Crivelli —a pag. 7 Un milione di domande al fondo Pmi Al 60% delle imprese manca liquidità (839.711 operazioni) sono riferite a fi- nanziamenti fino a 30mila euro, con copertura al 100%. Governo e mondo bancario espri- mono soddisfazione per il risultato, anche se il grande interrogativo, alla vigilia dell’autunno, è se il sistema del- le imprese sarà in grado di sostenere a lungo un mercato ancora asfittico o se avrà benzina per alimentare un’eventuale ripresa degli ordini. E i dati che arrivano da Unioncamere ac- cendono una spia: secondo una rile- vazione su 1,3 milioni di imprese il 58,4% prevede di avere problemi di li- quidità nei prossimi sei mesi (quasi il 75% nei settori turismo e ristorazione). Meneghello e Greco —a pag. 2 IL NODO FINANZIAMENTI CREDITO Con la crisi più rischi in Europa, la soluzione è l’unione bancaria di Onado —a pag. 13 FALCHI & COLOMBE Lo Stato nelle banche: non sempre commedia a lieto fine di Masciandaro —a pag. 13 In sei mesi chiesti prestiti per oltre 71 miliardi Resta l’incognita ripartenza OGGI CON IL SOLE «Adesso. Ripensare vita e lavoro in un mo(n)do diverso» In edicola al prezzo di 4,90 euro oltre il quotidiano Le polemiche e le difficoltà iniziali se- guite al varo delle misure del Dl liqui- dità, lo scorso 17 marzo, sono alle spalle: a sei mesi di distanza, Mise e Mediocredito centrale certificano un milione di domande pervenute al Fondo di garanzia per le Pmi (1.000.052, per l’esattezza), per un importo pari a 71,2 milardi. La stra- grande maggioranza delle domande Motori SPORT & BUSINESS Maxi cordata dei fondi per i diritti Tv della serie A sul dossier con il gruppo italiano Fsi. In luglio Cvc è stato l’unico soggetto a presentare un’offerta vincolante, in competizione con Bain Capital e il consorzio forma- to da Advent e Fsi, che a questo punto ha deciso di allearsi proprio con gli inglesi. La nuova scadenza per offerte definitive è ora il 25 agosto. Biondi e Festa —a pag. 11 L’unione fa la forza, anche nel calcio. In arrivo una super-corda- ta tra alcuni dei maggiori opera- tori di private equity per conqui- stare una quota di minoranza nella «media company» dei diritti tv della Serie A. Secondo indiscre- zioni, il gruppo britannico Cvc si sarebbe alleato con Advent, altro gigante del settore già in cordata TEST DRIVE, LA QUARTA GENERAZIONE Seat Leon, la grinta di sempre arricchita dalla tecnologia Giulia Paganoni —a pag. 17 Diritti tv. Le offerte entro il 26 agosto

  8. Forza Nuovamillanta l’adesione di Ilaria Cucchi, Renato Zero e altri vipalla sua iniziativa contro la “dittatura sanitaria”. Ma gli interessati non ne sanno niente y(7HC0D7*KSTKKQ( +"!z!:!$!? Sabato 22 agosto 2 02 0 –Anno 12 –n° 231 Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +3906 32818.230 e 1,80 – Arretrati: e 3 ,0 0 a 1,80 - Arretrati: a3,00 - a11,00 con il libro “Carlo Alberto Dalla Chiesa” a 1,80 - Arretrati: a3,00 - a11,00 con il libro “Carlo Alberto Dalla Chiesa” a 1,80 - Arretrati: a3,00 - a11 con il libro “Peppino Impastato” Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 “300 mila tamponi al giorno e basta Regioni anarchiche” Volta&Gabbana GLI IMPRESENTABILI Regionali: in lista inquisiti, massoni fascisti e riciclati »Marco Travaglio C una cartellina a caso con quello che tizio diceva l’altroieri, con- frontarlo con ciò che dice oggi e scompisciarsi. Un tempo il pri- mato assoluto era dei politici, ora invece li scavalcano opinionisti, imprenditori e giuristi, oltre alle nuove star della virologia. Il Cazzaro Verde non ci sta a farsi metter sotto, infatti il 10 marzo voleva “chiudere tutta l’I- t a l i a”e l’11 “tutta l’E u r o p a”, massì abbondiamo: ora chiede “l’arre - sto di Conte, che chiuse l’It alia (l’Europa era troppo,ndr) contro il Comitato tecnico scientifico” (che era favorevole). Dinanzi alla crescita esponenziale dei contagi (mille al giorno, soprattutto nella Lombardia modello che conta il 35,2% dei15.089 casi attivial 18 agosto), proclama: “Ora non c'è e- mergenza e chi dice il contrario, ovvero il governo, è in malafede e fa terrorismo per mantenere il p o t e re”(veramente dicono il con- trario i suoi presidenti regionali Zaia e Fontana, ma fa niente). E i giornalisti che pubblicano i dati che dicono l’esatto opposto lo fanno perché “il virus conviene: tenere in vita ilvirus in pieno a- gosto fa guadagnare soldi o fa guadagnare voti. Non si spiega altrimenti il coro quasi unanime di giornali e tv per creare un al- larme che non c’è e parlare di e- mergenza inmancanza diemer- ge n z a”. Certo, come no. Se nz’offesa per Salvini, le sue scemenze non riescono a egua- gliare quelle ripetute fino a dieci giorni fa dal suo ultimo spirito guida dopo la dipartita di Ban- non: l’emerito Sabino Cassese che, sulC o r r i e re e isuoi derivati, contestava la proroga fino a metà ottobre dello“stato di emergenza senza emergenza” (quando esso fu proclamato il 30 gennaio, i po- sitivi erano2 intutta Italia,dun- que l’emergenza era infinita- mente più lieve di quando il go- verno l'ha prorogata e lui avrebbe voluto revocarla; ma fa niente). Ecco: che fine ha fatto Cassese? Perché oggi, con mille nuovi in- fetti al giorno, non c’ill umi na d’immenso con qualche altra scempiaggine? Ci manca tanto. Meglio di lui però fa Confin- dustria. Ricordate le filippiche del presidente Carlo Bonomi contro “il governo dei bonus e dei sussidi a pioggia” e contro il Dl Liquidità per i prestiti bancari garantiti dallo Stato alle imprese in difficoltà?“La strada di far in- debitare le imprese non è quella giusta, l’accesso alla liquidità non è immediato”. Poi iniziò a fri- gnare perché i prestiti non arriva- vano,emica eracolpadelleban- che, no: sempre del governo, tant ’è che ne invocava“uno diver- s o”. Ieri Confindustria, forse ap- profittando delle sue ferie, ha an- nunciato fra squilli di tromba che già un milione di imprese hanno chiesto i prestiti garantiti. SEGUE A PAGINA 24 ollezionare ritagli di gior- naliè unhobby checonsi- glio a tutti:basta afferrare q SA LV I N I A PAG. 9 L’APPUNTO “S I N C E RO” Toti confessa: “Sanità Liguria, serve slogan” INTERVISTA A CRISANTI “SIAMO COME A FEBBRAIO, I TEST LI FACCIA ROMA”. 945 NUOVI INFETTI (+140% IN 1 MESE). SALVINI NEGA I DATI, ZAIA E FONTANA NO q FROSINA A PAG. 11 IL CASO DEL PAPEETE Le disco battono cassa, ma al fisco risultano povere q TORNAGO A PAG. 3 GRUPPO ROTELLI A LINATE E ORIO Regalo di Gallera ai privati: i test affidati al San Donato q BORZI E VERGINE A PAG. 6 - 7 q S PA R AC I A R I A PAG. 2 - 3 SCUOLA, LINEE GUIDA Il rebus-genitori se un alunno risulta positivo CIELLE E I CONFLITTI D’I N T E R ESS I Il Meeting beatifica Fontana e Alfano (col logo lombardo) q DE RUBERTIS A PAG.4 q RO DA N O A PAG. 2 - 3 »MISTER FIGURACCIA Pizza e focolai: l’anziano Flavio s’è perso l’estate IN EVIDENZA. •Pa d e l l a r o Bannon come Salvini a pag. 9•Per ticiSì al referendum a pag. 13 •Va l e n t i n i Rai “all news” a pag. 13•M a ra s c h i o Il museo della lingua a pag. 13 »Selvaggia Lucarelli N deve farsi 9 ore di coda per un tampone, chi non è stato all ’estero e ha schivato gli a ss e m bra- menti sog- giornando una settimana all’h o- tel Belvedere di Rogore- do. Insomma, un’es tate complicata per tutti, ma per Flavio Briatore è dav- vero un’estate di merda. on è un’estate facile per nessuno. Chi rientra dall’estero e » RACCONTO PER “IL FATTO” Ricorda con rabbia Gioventù bruciata: quanta fatica vivere a vent’anni ANCHE L’EGITTO DICE SÌ Libia, la tregua ora è possibile La cattiveria Steve Bannon voleva l’Italia come il suo laboratorio politico. L’arresto serve come requisito per aprirlo q SCUTO A PAG. 17 W W W. FO R U M . S P I N OZ A . I T »Antonio Manzini E non voltarti indietro, che perdi terreno. Pure quando senti le lame nel fian- co, continua a correre e non girarti mai. Ci siamo rivoltati nella sabbia come due cani. Puzzavamo di alghe fradice e cacca di gab- biano. Mica lo so per- ché. Dovevamo fare questa gara. Non era u- na scusa per scopare. Non scopavo da tre settimane. Non mi veniva voglia, non me ne fregava più. A vent’anni. NELLA REGIONE DEI GULAG Navalny, vittima della rieducazione siberiana di Putin EFFETTO DOMINO Bannon arrestato e i cinque incubi di Donald Trump c’è una voce che mi urla corri. Corri, A PAG. 20 q IACCARINO A PAG. 18 q GRAMAGLIA A PAG. 19 A PAG. 22

  9. Sabato 22 agosto 2020 ANNO LIII n° 199 1,50 € Beata Vergine Maria Regina Opportunità di acquisto in edicola: Avvenire + Luoghi dell’Infinito 4,20 € Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it Spiraglio in Libia: tregua ed elezioni Al-Sarraj trova un accordo con Tobruk in funzione anti-turca. Italia e Ue: passo positivo I nostri temi Editoriale ■ ■ IL FATTO Crisi pandemica e scelte responsabili OVERSHOOT DAY: PROVE DI SVOLTA VOCAZIONI GIOVANI «Le mie domande per scoprire la strada di casa» FRANCESCO GESUALDI L MATTEO LIUT e notizie sono due: una buona e una cattiva. La notizia buona è che la cor- sa si è fermata. La corsa alla corro- sione del pianeta che l’Overshoot Day e- sprime in maniera così magistrale indi- candoci il giorno dell’anno in cui abbiamo "esaurito" tutta la terra fertiledisponibile. Non una risorsa qualsiasi, ma quella da cui dipende la nostra intera esistenza, perché quando si dice terra fertile si dice vegetazione e quindi cibo, pascoli, assor- bimento di anidride carbonica. Per ritro- vare un anno in cui la terra fertile dispo- nibile ci è bastata fino al 31 dicembre, bi- sogna risalire al 1970. Dopo di che la da- ta di esaurimento ha cominciato a indie- treggiare fino ad arrivare, l’anno scorso, al 29 luglio. Finalmente quest’anno ab- biamo registrato un’inversione di ten- denza: l’Overshoot Daysi è spostato in a- vanti al 22 agosto, proprio oggi. E anche se lo sbilanciamento continua a essere di 131 giorni, il segnale è di grande impor- tanza perché ci conferma che ritrovare l’equilibrio è possibile. Basta volerlo. E qui veniamo alla seconda notizia, quel- la cattiva: non abbiamo migliorato la si- tuazione per scelta, ma per costrizione. È stata una conseguenza del lockdown, la quarantena collettiva attuata per ostaco- lare l’avanzata del coronavirus. Una qua- rantena, praticamente mondiale, che ha a- vuto un impatto enorme su produzione, trasporti, perfino consumo di energia e- lettrica e quindi sul bisogno di terra ferti- le. I numeri forniti dall’Ocse lo testimo- niano: nei primi quattro mesi del 2020, i voli aerei sono crollati dell’89%, i trasporti su strada del 50%, il consumo di energia e- lettrica in media del 15% con l’Italia addi- rittura al 28%. Una contrazione avvenuta non solo in Europa, ma anche in Cina, Sta- ti Uniti, Australia e tutti gli altri Paesi col- piti dal virus. Colpo durissimo sul piano e- conomico, ma sollievo sul piano ambien- tale: secondo i calcoli della rivista Nature Climate Change, nell’aprile 2020 le emis- sioni di CO2 sono diminuite del 17% come conseguenza delle restrizioni imposte dal- la pandemia. C’è una relazione diretta fra Overshoot Day e carbonio: più eccesso di anidride carbonica produciamo, più albe- ri, e quindi più terra fertile, ci servono per eliminarla. Nel 1970 l’anidride carbonica prodotta dall’attività umana ammontava a 15 miliardi di tonnellate, oggi ne produ- ciamo 37 miliardi, più del doppio. E gli ef- fetti si vedono: ogni anno si accumulano in atmosfera una quindicina di miliardi di tonnellate di anidride carbonica che non riesce a essere assorbita né dal sistema na- turale terrestre, né da quello oceanico. Di fatto, dovremmo dimezzare la CO2. Un’altra buona notizia è che esistono mo- di per farlo senza compromettere la dignità della nostra esistenza. L’importante è che tutti facciamo la nostra parte: come sin- goli, come imprese, come governi. A livel- lo individuale dobbiamo cambiare i nostri stili di vita orientandoli alla sobrietà, che non significa rinuncia, bensì sovranità: pas- saggio da un consumo pilotato dalla pub- blicità a un consumo definito da noi stes- si in base a criteri di razionalità, sostenibi- lità e giustizia. La sobrietà, infatti, è la ca- pacità di liberarsi dell’inutile e del super- fluo. Un obiettivo che si raggiunge sosti- tuendo i prodotti usa e getta con quelli du- revoli e riparabili, preferendo i prodotti lo- cali a quelli globali, acquistando prodotti con imballaggi leggeri e riciclabili invece che abbondanti e irrecuperabili, utilizzan- do mezzi di trasporto ad alimentazione muscolare ed elettrica invece che petroli- fera, utilizzando beni acquistati in comu- ne piuttosto che singolarmente. È il classico "voto col portafoglio", che le imprese non possono ignorare. E infatti molte di loro si stanno convertendo a for- me produttive che tengono conto non so- lo della sostenibilità finanziaria, ma anche di quella sociale e ambientale. Scelte ispi- rate alle energie rinnovabili, al conteni- mento dei rifiuti, al recupero delle materie prime e a tutti gli altri princìpi espressi dall’"economia circolare" cara a papa Fran- cesco e che gli imprenditori più responsa- bili proiettano oltre i confini aziendali. La storia di Francesca, giovane laureata in Economia: dal primo affiorare della questione sul sen- so della vita, dopo la tragica fine di un compagno del liceo, alla vocazione religiosa, passando per l’abbandono della Messa, u- na Gmg e il discorso di un prete. I racconti dei sopravvissuti al naufragio: ustionati in mare, abbandonati a terra FEDERICA ZOJA COVID-19 Sono 947 i nuovi casi, il dato peggiore dal 14 maggio Il Governo di accordo nazionale libico (Gna, con sede a Tripoli), presieduto da Fayez al-Sarraj, e il Parlamento libico del- l’Est (a Tobruk), guidato da Aguila Saleh, hanno raggiunto un’intesa per un cessate il fuoco immediato, con l’obiettivo di da- re inizio ad un «processo elettorale basa- to sulla Costituzione». Intanto, emergono altri particolari sul naufragio che il 17 a- gosto è costato la vita a 45 migranti. A pagina 3 GRANDI AZIENDE Meno «smart» e più ufficio il lavoro al rientro Primopiano alle pagine 4 e 5 LUCA MAZZA Tim, Intesa Sanpaolo, Eni: tre ca- si di riorganizzazione del lavoro a partire dalla ripresa autunna- le, per convivere con il Covid an- dando oltre l’emergenza ma guardando a un assetto futuro che esige modelli innovativi. IL REPORTAGE «Aiutiamo le profughe nell’inferno di Tripoli» Lambruschi A pagina 16 nel primopiano a pagina 5 POLITICA Dal Meeting di Rimini l’impegno a finanziare l’assegno unico Gualtieri: ci saranno i soldi per le famiglie Virus, a scuola si farà così Positivi isolati e monitorati ANGELO PICARIELLO La lotta alla denatalità sarà una delle priorità che l’Italia inserirà nel Recovery Fund. L’impegno lo prende, al Meeting, il ministro del- l’Economia in persona, Roberto Gualtieri: «Sostenere la genitoria- lità e la natalità – scandisce – è u- na misura strutturale. Per la cre- scita, non solo per la coesione». Il titolare dell’Economia promette, rivolgendosi a Gigi De Palo, una «riforma fiscale» che dia concre- tezza e operatività alla proposta. OGGI LA PRESENTAZIONE Chiuse le liste elettorali senza accordo Pd-M5s fondamentali rispondono adesso le “In- dicazioni operative per la gestione di ca- si e focolai di Sars-Cov-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, rea- lizzato dal gruppo di lavoro dell’Istituto superiore di sanità. PAOLO FERRARIO I giochi sono fatti per le liste. Dopo la vo- lata finale sui nomi dei candidati, si en- tra nel vivo della gara, soprattutto per le 7 Regioni al voto il 20 settembre. Niente candidati unitari per Pd e M5s. Che cosa succede se un alunno presen- ta i sintomi del Covid in classe? Come devono comportarsi professori e com- pagni? Che cosa deve fare la scuola? E i genitori? Quando potrà rientrare? La scuola viene chiusa? A queste domande Servizio a pagina 12 Primopiano alle pagina 8-10 Servizi a pagina 12 Biden è lʼanti-Trump: «Noi oltre le tenebre» Molinari nel primopiano a pagina 7. Ferrari a pagina 3 LA CONVENTION DEMOCRATICA IL RAPPORTO Perseguitati per fede durante il lockdown Vecchia a pagina 11 RUSSIA Misteri su Navalny: alla fine può partire Ottaviani a pagina 14 Cerchi alla testa Agorà ■ LA STORIA Operative Unitalsi e Orp Alberto Caprotti E i pellegrini italiani ora tornano a Lourdes NOVECENTO L’impero americano costruito sul marketing Chiuso per tramonto i clienti trovano il negozio chiuso. Il primo a stupirsi che il suo gesto sia finito sui giornali è proprio lui: «Non faccio nulla di straordinario, voglio solo godermi qualche minuto di assoluta libertà…», ha spiegato. Non è proprio così: fermarsi a pensare, riempirsi gli occhi, concedersi uno spazio solo per sé e per fare qualcosa della quale sentiamo un estremo bisogno, in realtà è un privilegio tutt’altro che ordinario. Pochi secondi ogni giorno almeno, un’iniezione intramuscolare: dovremmo imporcela come un salvavita. Che sia un tramonto, un disco, o un ghiacciolo al limone, importa poco. Quel che conta è che ci sia. Così tutto ritorna, se non meraviglioso, almeno sopportabile. I l cartello dice solo questo, ma spiega tutto, perché non bisognerebbe aggiungere neanche una virgola a ciò che può essere detto in poche parole. «Chiuso per tramonto». Fermarsi un quarto d’ora per non perdersi un attimo, oggi è un gesto di resistenza poetica. Per Paolo Baron, libraio ad Acciaroli, nel Cilento, in provincia di Salerno, è una questione di principio. E di ossigeno. Così ogni sera, quando il sole avvisa che sta per andare a dormire, lui chiude la libreria, piazza quel cartello sulla porta d’ingresso e va sul lungomare. Si siede di fronte al tramonto con la sua macchina fotografica, osserva e scatta. E si emoziona. E pazienza se di Nuoro, Mosè Mar- cia. Mentre lunedì a raggiungere la grotta di Massiabelle sarà l’Opera romana pel- legrinaggi. Numeri ridotti, certo, ma si tratta di un settore che la pandemia ha messo in ginocchio e poter ricominciare è già un grande risul- tato, anche se l’ora- rio di apertura è cambiato e non c’è la possibilità di fare il bagno nelle piscine. MATTEO MARCELLI Paliaga 18 Il “lockdown dello spirito” cede final- mente il posto alla speranza, ora che i pellegrinaggi verso i santuari sono di nuo- vo possibili e i primi gruppi organizzati i- niziano a partire. A Lourdes c’è già una sezione dell’Unitalsi, quella della Sardegna sud partita martedì scorso sotto la guida del vescovo emerito LA RISCOPERTA La storia di Sorur, da schiavo a missionario Zanini 19 MUSICA Il “tormentone” estivo di Mietta è in uno Spritz continua a pagina 2 Servizi a pagina 15 Pedrinelli a pagina 20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

  10. y(7HB5J1*KOMKKR( +"!z!:!$!? Sabato22agosto2020 €1,50 FONDATOREVITTORIOFELTRI www.liberoquotidiano.it AnnoLV-Numero231 OPINIONINUOVE-PosteItalianeS.p.A.-Spedizioneinabbonamentopostale D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004,n.46)art.1, comma1, DCBMilano e-mail:direzione@liberoquotidiano.it ISSN:1591-0420 La psicosi da contagi fa danni QUANTE BUGIE SUL VIRUS Sono 947 i nuovi casi, tuttavia c’è appena un paziente in più in terapia intensiva. Nessuno nega la pericolosità del morbo, però il terrorismo sanitario mediatico ci porta alla rovina A Fiumicino controlli a piacere: niente tamponi a chi arriva dalla Sardegna PIETRO SENALDI La personalità di Viviana Chi era davvero la mamma di Gioele Firenze tradita Come guastare unacittà meravigliosa Buon senso MailCovid va combattuto nontemuto Qualchegiornofaavevafattoscalporelanotiziadiunabambi- nadicinque anniricoveratainterapia intensivacon ilCovid in Veneto. Anche noi di Libero l’abbiamo riportata dandole ampio rilievo. Ci aveva stupito l’età della paziente, perché neppure nei giorni più terribili della pandemia, a marzo e aprile,unminorenneeramaistatointubato.Malgradoqual- cheperplessità,abbiamodecisodifidarcidelcircolomediati- coedelleagenziechebattevanolanotiziaconcinquestellet- te, per meglio evidenziarla. Mal ce ne incolse. Il governatore Zaia ha fatto sapere che la piccola è positiva ma è in terapia intensivapertutt’altreragionirispettoalvirus.Apensarmale avevamo avuto ragione, abbiamo sbagliato a fidarci e ce ne scusiamoconilettori. Riportol’episodioperchéemblematicodellanuovapsicosi dacoronaviruschestasconvolgendoilPaese.Lamaggioran- zadeimezzidiinformazionequotidianamentelanciaallarmi esparacifre,mararamentefornisceargomenti(...) Negli anni ’80 Vittorio Feltriscrissequestore- portage da prezzi alle stelle, can- tierisempreaperti,mo- numentiinstatodiab- bandono, problemi di traffico e bivacchi tra leopered’arte.Daallo- rapocoècambiato. SIMONA PLETTO   a pagina 13 Firenze: VITTORIO FELTRI Sul Covid i mass media ci hanno riempito la testa di nozioni contraddittorie. Ogni presunto esperto si è sfogato dicendo la sua, in base a opinioni personali. Damesigliscienziati(paro- la grossa) si pavoneggiano in Tv sparando giudizi che talvolta sono cazzate, idee nondimostratedafatticer- ti.Oraalcunidiessipaven- tano un ritorno aggressivo delCovidchecimetteràdi nuovo in ginocchio come nel periodo marzo-apri- le-maggio, quando era in atto una sorta di strage, centinaia di morti al gior- no. Noi non siamo in grado di fare simili previsioni, ci limitiamo a osservare la realtàodierna.Sidàilcaso che i contagi continuino, maaunritmodecisamen- te inferiore al passato, e che i decessi siano abbon- dantementediminuiti.For- seèverocheilvirussiame- noaggressivo rispetto a ie- ri. Altrimenti non si spie- gherebbeilfattocheoggile vittimesono(...) segue  apagina 3 segue  apagina 3 VITTORIO FELTRI Per curare gli infetti Ildem De Luca ha speso 15 volte più di Fontana GIOVANNI SALLUSTI Apre la festa dell’Unità Soltanto il Pd se ne infischia dell’epidemia LORENZO MOTTOLA La sindrome di Firen- ze (o di Stendhal), i cui sintomi consisto- nointremoriemanca- menti davanti alle ec- cezionalicosedellacit- tà, è una faccenda se- ria, non una originale trovata pubblicitaria. Ve lo posso garantire, essendonestatocolpi- to.Ilmorbononmiha coltoinpiazzadellaSi- gnoria e neppure nei pressi del campanile di Giotto o d’altre stu- pefacenti opere d’arte daimagiciinflussi,ma inunacircostanzapiù banale;tuttavialagra- vitàdeldisturboèsta- tapariaquellacheha stesomigliaiadituristi dituttoilmondo,(...) segue  apagina 18 IeriLaStampahasfornato un’inchiestastrepitosasul- le spese sanitarie delle Re- gioni durante la tempesta del Covid, non fosse che poi ha occultato la notizia. Li capiamo, non rientrava neicanonidelpandemica- mente corretto all’italiana, per cui il marcio in questa storia deve sempre attec- chire in Lombardia, terra colpevoleditrainare(...) segue  apagina 5 Le politica italiana ha le suepriorità:nelPartitoDe- mocraticoc’èchimeditadi rinviare le elezioni del 21 settembre per evitare as- sembramentialleurne,ma anessunoèvenutoinmen- te di rinunciare alla Festa nazionaledell’Unità.Nono- stante tutto, per la gioia di grandiepiccini,l’inevitabi- leradunodelpartitonedel centrosinistrasiterrà(...) segue  apagina 4 SALVATORE DAMA - ALESSANDRO GIULI   alle pagine 2 e 5 Il padre di Maria Elena assolto Le torture inflitte a Boschi e famiglia Non è cambiato nulla da quel 21 agosto: macerie ovunque, fondi mai visti A 3 anni dal terremoto ancora 1800 sfollati a Ischia PERDE PER UN AUTOGOL LA FINALE COL SIVIGLIA TIZIANA LAPELOSA Inter bocciata anche stavolta in Europa CLAUDIO SAVELLI AZZURRA BARBUTO Che si mettano l’anima in pa- ce, gli abitanti di Ischia. Non possono pretendere di andare adormirenellapropriacasari- costruita,asolitreannidaldisa- stro. Questo perché, dalla sera del21agostodel2017,quando unascossa(...) segue  apagina 12 «Ancora un’archiviazione per mio padre suBancaEtruria.Chissàdovesonooraco- loroche in questi annici hanno insultato, offeso, minacciato. Ma oggi è un giorno bello: la verità è più forte del fango», ha cinguettatogiovedìsuTwitter(...) cheregnaormaisovranatrai nerazzurri, al contrario di quanto accade nel Barcello- na.IlgruppodiConteècom- patto,piùchemai.(...) segue  apagina 22 Chissà se Leo Messi era da- vantiallatvavederel’Interin finale di Europa League. Nel caso, avrà notato l’unione segue  apagina 9 IL TERZO VOLUME SESSO ESTREMODA OGGI presenta IL SESSO IN EDICOLALa psicologia della sessualità in quattro volumi a soli€4,50 cad. Prezzoall’estero:CH-Fr3.70/MC &F-€2.50

  11. +"!z!:!$!? y(7HA3J1*QTTKLP( Direzione, Redazione, Amministrazione 00187 Roma, piazza Colonna 366,tel 06/675.881 - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 Sabato 22 agosto 2020 DIRETTORE FRANCO BECHIS (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1, DCB ROMA - Abbinamenti: a Latina e prov.: Il Tempo + Latina Oggi €1,50- a Frosinone e prov.: Il Tempo + Ciociaria Oggi €1,50 Anno LXXVI - Numero 231 - € 1,20 www.iltempo.it a Viterbo e prov.: Il Tempo + Corriere di Viterbo €1,40 - a Rieti e prov.: Il Tempo + Corriere di Rieti €1,40 - e-mail:direzione@iltempo.it BeataVergineMariaRegina a Terni e prov.: Il Tempo + Corriere dell'Umbria €1,40 - nella Riviera Tirrenica (da Follonica a Monte Argentario): Il Tempo + Corriere di Siena €1,40 - ISSN 0391-6990 ICARBONARIALGOVERNO NascondonopureidatiallaUe OscurateperfinoadEurostatlecifremacroeconomichedell’Italia(quellesullecostruzioni) Cosìdopoquellesulcoronaviruspossonoraccontarepanzaneinlibertàanchesull’economia DI FRANCO BECHIS I IlTempodiOshø lgovernoitalianodamesistavivendocome fosse una società segreta. Così ha tenuto Regionali,traDemeGrilliniètutticontrotutti riservatifinoadoggituttiiverbalidelcomi- tatotecnicoscientificochelohaassistitonella gestione della crisi sanitaria costretto solo dal Tar del Lazio e dalla fondazione Einaudi a svelare il contenuto sintetico di 5 fra decine. Edoraalzailmurodellasegretezzaperfinosui datifondamentalidell’economianeiconfronti dell’Unione europea. L’amara sorpresa viene daEurostat,l’ufficiostatisticodell’Unione,che giovedìhapubblicatounodeidatimacroeco- nomiciricorrenti,quellodellaproduzionenel settore delle costruzioni del mese di giugno 2020. In Europa l’edilizia è tornata a crescere rispettoalmeseprecedente,trainatadaquella francese che è salita del 12 per cento. (...) Segue a pagina 3 IlpresidentedellaLiguriaToti «PdeM5sinsieme soloperlepoltrone» Fondato a pagina 5 Terapieintensived’oro Arcuriraddoppiaicosti 54milioniper300posti a pagina 4 Bonanni e Capello alle pagine 5 e 6 LadenunciadellaGiorlandino «Noiesclusidaitamponi anchesecostiamomeno» Nelgovernoètutticontrotuttisullascuola.Eintantoiltempopassasenzacertezze LaministraAzzolinahalapoltronaarotelle Di Corrado a pagina 14 DI FRANCESCO STORACE Materialescolasticoinvenduto L Seiaziendesu10incrisi a ministra nel bunker, ma la sorte di Cartoleriefinoradeserte Neldubbiononsicompra Unmilionediimprese hachiestoil«mini-fido» LuciaAzzolinasembrasegnata.Riaper- tura o no il 14 settembre, la titolare dell’istruzione si è messa su una poltrona a rotelledestinataall’uscitadalministero.(...) Terracina a pagina 15 Segue a pagina 2 Caleri a pagina 12 IldiarioA llaprossimaMostradelCine- madiVeneziaverràpresenta- tounfilmcheraccontalavita del grande cantautore Paolo Con- di Maurizio Costanzo te.Conte,chehacompiuto83anni, è l’autore di canzoni bellissime co- me «Onda su onda», «Genova per noi», «Via con me» «Gelato al li- mon». È giusto che qualcuno gli dedichiunfilm.D’altraparte,Mar- Siamo Pd! No, siete Ds. E Bettini fa litigare il Pci di Zingaretti celloMastroianniritenevachePao- lo Conte fosse l’unico che poteva prendere il suo posto davanti alla macchina da presa. Chi scrive ama molto le sue canzoni ma anche la sua discrezione, lo starsene da una parte rin- correndomusicaeparole.

  12. 1.844.000 Lettori (Audipress 2020/I) Anno 162 - Numero 231 QN Anno 21 - Numero 231 Firenze SABATO 22 agosto 2020 1,60 Euro FONDATO NEL 1859 www.lanazione.it Nel Pisano: nessuna notizia da martedì Donna svanita nel nulla Le sue ultime tracce vicino a un santuario Siena Violenza e sesso in una «setta» Arrestato guru Nuti a pagina 12 Agostini a pagina 13 Contagi da ferie, vicina quota mille Continuano a salire i nuovi positivi. Determinanti i rientri dalle vacanze, non solo all’estero. Ricoveri in lieve aumento Migranti in quarantena, l’odissea delle navi che li ospitano. Anche i sindaci Pd e Cinque stelle vietano l’attracco Servizi alle p. 3 e 6 Taglio dei parlamentari L’errore di accodarsi ai populisti DALLE CITTÀ LA GUIDA / ECCO LE REGOLE PER IL RITORNO A SCUOLA IN SETTEMBRE MA I DOCENTI FRENANO: TROPPI RISCHI, NON SIAMO GARANTITI Firenze Stella capolista E Mugnai lascia Terremoto in Forza Italia Passeri alle p. 4 e 5 Bruno Vespa iepiloghiamo. Il 14 set- tembre riapriranno le scuole. Il 20 e il 21 set- R tembre si svolgeranno elezioni in sette regioni, 1184 comuni e il referendum per la conferma della riduzione dei parlamenta- ri da 945 a 600. Queste date non sono in discussione anche se i contagi (come purtroppo è accaduto anche ieri) dovesse- ro aumentare. Siamo comun- que a un quinto della Francia, un quarto della Spagna, un ter- zo della Germania. In nessun paese le scuole sono rimaste chiuse per sei mesi e mezzo. Si mascherino tutti, se necessa- rio, ma le scuole debbono ria- prire. Massima prudenza, ma non possiamo mandare il Pae- se allo sfascio. Fichera in Cronaca Firenze Delitto di Lastra «Ammazzato per lo spaccio» Ciardi in Cronaca VIRUS LOTTA DI CLASSE Il ronzio All’interno il racconto di Marco Vichi Continua a pagina 2 y(7HA3J1*QSQPTQ(| +”!z!:!$!? 26 ANNI Il mezzosoprano Martina Belli «Sexy in scena? Giudicate la mia voce» Europa League: il Siviglia vince 3-2 Sfortuna di Lukaku Inter, delusione finale M.T. Motori Elettrici s.r.l. Via Bologna, 175 (S.S.N. 568) - San Giovanni in Persiceto (Bologna) Italy www.electricmotorsmt.com - info@electricmotorsmt.com IO COMPRO ITALIANO Cutò alle pagine 16 e 17 Todisco e Turrini nel QS

  13. €2,00 Sabato 22 Agosto 2020 Uk £ 1,40 - Ch fr. 3,50 Francia € 2,50 Nuova serie - Anno 30 - Numero 197 - Spedizione in A.P. art. 1 c.1 L. 46/04, DCB Milano GUIDA MANAGERIALE GUIDA MANAGERIALE ALL’EMERGENZA VIRUS ALL’EMERGENZA VIRUS IN EDICOLA CON all’interno www.italiaoggi.it QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Disponibile anche sul sito www.classabbonamenti.com/bonuscasa Crisi di liquidità nelle aziende Il 60% delle imprese prevede carenza di disponibilità nei prossimi mesi. A soffrire di più quelle sotto i 10 dipendenti, del turismo e della ristorazione AGENZIA ENTRATE Le proroghe fiscali fino al 16 settembre anche per gli avvisi bonari Se di il4 il 41,6 cupo. microi (oltre con più il 74% della r di cass lockdo è Unio senta Sei attività su dieci sono in carenza di liquidità. L’altra metà della mela, il 41,6%, vede invece un futuro meno cupo. A soffrire di più sono le microimprese sotto i 10 dipendenti (oltre il 60%), ma anche i top player con più di 250 arrancano (il 44%). E il 74% delle aziende del turismo e della ristorazione accusa problemi di cassa. A misurare nella fase post lockdown le ricadute dell’epidemia è Unioncamere, l’ente che rappre- senta le Camere di commercio. Chiarello a pag. 24 ORSI & TORI VIRATA IN CORSO D’OPERA La Festa dell’Unità cambia e all’ultimo apre ai grillini Mandolesi a pag. 26 il4 RIFORMA Gli atleti si avviano a diventare dei lavoratori sportivi Di Cintio a pag. 30 DIPAOLO PANERAI tà, una delle forme più gravi di disugua- glianze»? Bastava leggersi il suo prece- dente intervento sul Financial Times per prevederlo. Draghi in quel lungo testo aveva spinto i governi e in particolare quello italiano a fare debito, immediata- mente, e a usarlo per le attività produtti- ve, per il rilancio dell’economia subito, non dopo l’erogazione dei sussidi. Draghi non è così cinico da non ritenere che i sussidi dovessero essere erogati, ma certo in misu- ra inferiore e soprattutto contemporanea- mente a provvedimenti immediatamente attuabili per la ripartenza dell’economia. Quando, prima di Pasqua, fu emanato il dpcm di quasi mille pagine per i sussidi, rinviando di 60 giorni i provvedimenti di sostegno al rilancio dell’economia, Draghi Da «Il discorso di Draghi mi è piaciuto molto», di Nicola Zingaretti, a «Draghi mi ha fatto un’ottima impressione», di Luigi Di Maio!!! Almeno Paolo Gentilo- ni con due verbi ha espresso un concetto politico: «Va ascoltato». La miseria delle reazioni della politica italiana allo j’accuse di Mario Draghi al Meeting di Rimini può mettere paura per quello che il Paese ha davanti. Il discorso dell’ex presidente della Bce ha assunto le dimensioni di uno j’accuse giusto per la pochezza della politi- ca italiana perché, come avrebbe potuto dire lo stesso Draghi, non era previsto o prevedibile che parlasse di «debito cattivo, cioè improduttivo» e che questo invece dovrebbe essere «buono, per evitare di caricare i giovani di un’insostenibile eredi- Valentini a pag. 6 TAGLIO DEI PARLAMENTARI Marcello Pera: perché non si può votare sì al referendum a TAG CONTE SCEGLIE IL SILENZIO Regionali, Di Maio è tornato l’uomo chiave M per continua a pag. 2 a pag. 5 Antonellis a pag. 7 Le indicazioni operative aggiornate prevedono anche l’isolamento dei casi sospetti e la sanificazione degli ambienti Un referente Covid-19 in ciascuna scuola PER L’IVA Le Entrate ammettono rivalse fiscali senza limiti Isolamento dello studente o del docente che dovesse presentare in classe un sintomo sospetto, dal raf- freddore alla febbre sopra i 37,5 gradi. Il rinvio al medico di base e alle Asl della decisione sul se ese- guire, e in che tempi, il tampone. E poi sanificazione degli ambienti sco- lastici. Sono alcune delle «Indicazio- ni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuo- le e nei servizi educativi dell’infan- zia», che saranno aggiornate nelle prossime settimane, in base all’evo- luzione dell’epidemia. l DIRITTO & ROVESCIO LUNEDÌ IN EDICOLA I grillini e i piddini (con al loro segui- to i grandi giornali e tutti i Tg) erano rimasti sgomenti nell’accertare che la Regione Lombardia aveva rea- lizzato a Milano, in un battibaleno, una imponente struttura emergen- ziale completamente funzionante tra l’altro senza un euro pubblico perché le risorse furono messe a disposizio- ne dalla società civile e da imprese private. A Bergamo, per iniziativa dell’Associazione Alpini, venne rea- lizzata un’altra terapia intensiva. E ciò dopo che il governo aveva detto che non aveva i mezzi né il tempo per realizzarle. Poi la morsa del Covid si ridusse e quelle due terapie intensive servirono fortunatamente a poche persone. Da qui la polemica di Pd e M5s contro lo spreco della giunta regionale Fontana che ave- va realizzato reparti che non erano serviti. Adesso Massimo Antonelli del Comitato tecnico scientifi co dice: «Contro l’eventuale ripresa del con- tagio siamo più tranquilli perché ab- biamo molti più posti nelle terapie intensive». Che cosa diranno adesso Pd e M5s? Forse niente, visto che dovrebbero riconoscere la cantonata. Fra i politici non s’usa. • Anno 30 - n. 198 - € 3,00* - ChF. 4,50 - Sped. in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 24 Agosto 2020 • Con «Il 110% e gli altri bonus sulla casa» a € 6,00 in più ????????????????????????????a pag. 45 www.italiaoggi.it www.italiaoggi.it w Sette IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE ???????????????????????? Sono 45 i crediti, i contributi a fondo perduto, le esenzioni, i benefit varati per contrastare gli effetti del Covid-19. Tutti i dettagli nell’inserto estraibile «S dal governo nel periodo dell’emergen- za epidemiologica Covid-19, prorogata, sempre per decreto, fino al 15 ottobre. Termine appropriato, in quanto i decreti contengono misure dirette a fronteggia- re l’emergenza, con disposizioni per il sostegno di imprese, lavoratori e fami- glie, ma, in generale, non sempre suffi- cienti a contrastare gli effetti economi- ci, non solo immediati, dell’epidemia. I decreti sono inoltre accomunati dall’in- certezza che ha caratterizzato il perio- do intercorrente tra entrata in vigore e conversione in legge, nel corso del quale i flussi di emendamenti presentati han- no arrecato un senso di provvisorietà, e quindi minor efficacia, alle disposizioni emanate, nonché dalla sterilità di molte misure in assenza dei relativi provvedi- menti applicativi. Sono oltre 200 i de- creti attuativi previsti e a oggi ne risul- tano emanati neppure un terzo. Verna da pag. 19 Ricca a pag. 25 IN EVIDENZA * * * Rapporti di lavoro - Con- tratti a termine, via libera a proroghe e rinnovi anche senza la causale. Lo prevede il dl 104/20 Cirioli da pag. 3 Sicurezza informatica - Cyber attacchi in crescita del 250%. E la maggior par- te di essi è da collegare alla pandemia Longo a pag. 5 Innovazione - Le startup innovative si costituiscono online. Con l’iter digitale, calcolati risparmi per 2 mila euro Longo a pag. 6 Incentivi alle imprese - Bando Marchi+, pmi all’ap- pello. Domande a partire dal 30 settembre. La dotazione aggiuntiva è di 4 mln euro Lenzi a pag. 7 Fisco/1 - Iva versata all’era- rio ma non pagata dal cliente insolvente: il recupero veloce dell’imposta va k.o. Ricca da pag. 8 Fisco/2 - Dichiarazioni sen- za retroattività: la denuncia Tari produce effetto dalla presentazione Trovato a pag. 10 Impresa - Assemblee vir- tuali fino al 15 ottobre. Col- legamenti telematici anche per amministratori e sinda- ci De Angelis a pag. 11 Ambiente - Pneumatici fuori uso, regole al restyling. Auto- rizzazioni Eow da rinnovare entro il 3 dicembre Dragani a pag. 16 Documenti - I testi delle sen- tenze tributarie commentati nel- la Selezione l p l n e l z p Condominio: la veduta blocca il parcheggio. Tettoia demolita ostegno»: questo è il ter- mine che ricorre con più frequenza all’interno dei quattro decreti emanati Pioggia di miliardi, ma di scarsa qualità P raffica di bonus impressionante. Sono 44 quel- li censiti nell’inserto speciale allegato a questo numero di ItaliaOggi Sette. Un impiego di risorse pubbliche reso possibile dalla cancel- lazione dei vincoli di stabilità europei, che però porterà il rapporto debito-pil al 160% entro la fine dell’anno, secondo stime di Ban- kitalia. Contribuendo così ad aumentare di almeno 100 miliardi il debito pubblico, che già prima zavorrava l’economia del Belpaese. Nonostante ciò, secondo una ricerca condotta da Unioncamere, sei imprese su dieci preve- dono di avere problemi di liquidità nei pros- simi sei mesi. Certo, non si potevano preten- dere miracoli. Tuttavia questa enorme pioggia di liquidità è composta, prevalentemente, da misure di tipo assistenzialistico, mirate più alla ricerca del consenso politico che al pun- tellamento del sistema produttivo. Sono poche quelle dotate di una reale efficacia propulsiva: tra queste certamente la detraibilità del 110% per i lavori di efficientamento energetico degli edifici (anche se la burocrazia sta cercando di mettere i bastoni tra le ruote). Inoltre la gran parte dei bonus perde di efficacia a causa dei ritardi nell’erogazione dei fondi; di una pes- sima scrittura dei testi, quanto di più contor- to si sia mai visto nel panorama normative italiano; del ritardo nella emanazione degli oltre 200 provvedimenti attuativi (attualmen- te ne sono stati pubblicati solo una sessanti- na); di una maggior cura dell’effetto annuncio che della gestione dei dossier. In queste condi- zioni, anche una pioggia di miliardi rischia di arrecare più danni che vantaggi. Ferrara da pag. 17 er contrastare gli effetti economici del Covid-19 e della conseguente clausura, il governo Conte ha messo in campo una SU WWW.ITALIAOGGI.IT Fisco - La circolare multiquesiti sul de- creto Rilancio Covid - Le linee gui- da Iss per la ria- pertura delle scuole Fattura erra- ta - La risposta sul ravvedimento EFFETTO COVID L’emergenza sanitaria spinge il digitale e la ricerca della casa diventa più hi-tech: realtà virtuale, Ia e big data ottimizzano il processo Affari Affar Legali L’Italia riduce le barriere d’accesso per i professionisti Ue da pag. 41 Messaggi pubblicitari, studi chiamati a vigilare da pag. 31 Marino Longoni © Riproduzione riservata Greguoli Venini a pag. 13 RESPONSABILITÀ PENALE D’IMPRESA/Nuovi obblighi per società ed enti con il recepimento della direttiva Pif Urgente l’upgrade dei modelli 231 CONTABILITÀ Beni d’impresa e partecipazioni: rivalutazione più conveniente dopo l’intervento del decreto Agosto Aggiornamento dei modelli 231 non più procra- stinabile: è quanto consegue dal dlgs n. 75/2020, entrato in vigore il 30 luglio, e che recepisce la direttiva europea nota come Pif. Tra le disposi- zioni di più immediato impatto per le imprese, spicca la responsabilità amministrativa da rea- to per le grandi frodi Iva, completando così l’opera di estensione della responsabilità ex dlgs n. 231/2001 all’ambito penal-tributario, già in parte realizzata con la riforma dello scorso dicembre di cui alla legge n. 157/2019. Tra i necessari adempimenti a cui le imprese sono chiamate al ritorno dalla pausa estiva, priorità dovrà essere assicurata all’aggiornamento dei modelli organizzativi, che non potrà essere t ti 19 Lunedì 24 Agosto 2020 S P E C IA L E B O N U S TUTTI GLI AIUTI DEL GOVERNO CONTE/Il sostegno passa da regole confuse e carenti Una marea di bonus. Sulla carta Oltre 200 decreti attuativi previsti. Meno di 1/3 emanati Selezione di Sentenze tributarie ACURADELLO STUDIO FUOCO versi decreti. La maggior parte è di- retta al ristoro dei danni economici subiti dai contri- buenti (lavoratori, famiglie e imprese) in generale e da alcuni settori in particola- re (turismo, ristorazione, spettacolo, sport ecc.), con alcune ingiustificate pena- lizzazioni (i professionisti ordinistici, generalmente esclusi da qualsiasi contri- buto) e altri irragionevoli benefici (il contributo alle colf, anche senza aver subi- to riduzioni di orario lavo- rativo). Solo alcuni sono dotati di una forza propulsiva di ri- lancio economico; ci si rife- risce in particolare al bonus del 110% (da cui sono però escluse le imprese) e ai timi- di crediti d’imposta per in- vestimenti pubblicitari (con limiti di spese palesemente insufficienti) e contributo ecobonus auto. Tracciare un quadro d’in- sieme di queste disposizioni è l’obiettivo del quadro si- in vigore e conversione in legge, nel corso del quale i flussi di emendamenti pre- sentati hanno arrecato un senso di provvisorietà, e quindi minor efficacia, alle disposizioni emanate; - dalla sterilità di molte misure in assenza dei re- lativi provvedimenti appli- cativi (decreti ministeriali, provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle entrate e risoluzioni dell’Agenzia). Sono oltre 200 i decreti at- tuativi previsti e a oggi ne risultano emanati neppure un terzo; - dalla tecnica redazionale che rende la lettura un per- corso a ostacoli tra incroci, rimandi, eccezioni, esclu- sioni, richiami a catena a normative nazionali ed eu- ropee, con termini non sem- pre coerenti e provvedimen- ti che si sovrappongono; - dall’eccessiva frammen- tazione di alcune disposizio- ni; basti pensare al confuso moltiplicarsi di categorie di contribuenti beneficiari del- le sospensioni nei pagamen- ti, all’inutile duplicazione del credito d’imposta sulle spese per sanificazioni, ai differenti limiti di fattura- to; - dalle complicazioni pro- cedurali di alcuni bonus (es., lo sbandierato bonus viaggio, mal digerito da operatori e utenti); - dal moltiplicarsi di circo- lari, comunicati, faq e mes- saggi dell’Agenzia entrate e dell’Inps/Inail, spesso ne- cessarie (ad esempio, sulla definizione di fatturato), talvolta sorprendenti (ad es., le esclusioni dal contri- buto a fondo perduto) e con- fliggenti rispetto a passate interpretazioni (ad es., sulla restrizione della definizione di «parte comune» all’ambi- to condominiale). Dei su citati mali risento- no anche i diversi «bonus» che, sotto forma di crediti o esenzioni d’imposta, inden- nità o contributi a fondo perduto, sono stati inseriti e via via modificati nei di- nottico pubblicato in questo speciale che si propone di semplificare la compren- sione delle diverse misure e aiutare a individuare, da parte dei vari operatori (professionisti, imprese, fa- miglie), i provvedimenti di specifico interesse, pur es- sendo il percorso legislativo, attuativo e interpretativo, ancora tutt’altro che con- cluso. Non è nemmeno escluso che il panorama dei bonus possa essere presto integra- to da nuovi e più incisivi incentivi. Anche perché gli italiani sono attanagliati da un’incertezza che li spinge ad accumulare risparmi e impedisce una vera ri- presa degli investimenti e dei consumi; ma per supe- rarla sarebbero necessari provvedimenti meno legati all’emergenza, più corag- giosi e dotati di una visione etica ed economica di lungo periodo. Pagine a cura DI STEFANO VERNA «S all’interno dei quattro de- creti emanati dal governo nel periodo dell’emergen- za epidemiologica Covid- 19, prorogata, sempre per decreto, fino al 15 ottobre. Termine appropriato, in quanto i decreti contengono misure dirette a fronteggia- re l’emergenza, con disposi- zioni per il sostegno di im- prese, lavoratori e famiglie, ma, in generale, non sempre sufficienti a contrastare gli effetti economici, non solo immediati, dell’epidemia; l’appunto viene rivolto so- prattutto, in una visione strutturale e strategica, ai decreti Rilancio e Agosto. I decreti sono inoltre accomu- nati: - dall’incertezza che ha caratterizzato il periodo intercorrente tra entrata ostegno»: que- sto è il termine che ricorre con più frequenza D t © Riproduzione riservata Crediti d’imposta, agevolazioni e incentivi fiscali Ad imprese, professionisti, artisti, enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente ricono- sciuti, e alle strutture extra alberghiere non a carattere imprenditoriale, come B&B e le case vacanze per le locazioni brevi (purché in possesso del codice identificativo di cui all’art. 13-quater, co. 4, D.L. 34/2019 è rico- nosciuto un credito d’imposta, non soggetto 1 Credito d’imposta per le spese di sanifica- zione e l’acquisto di dispositivi di protezio- ne individuale (DPI) lavoro del soggetto impegnato a tale attività per le ore effettivamente impiegate nella medesima (documentata mediante fogli di lavoro interni all’azienda). Possono essere aggiunte, ai fini del credito in esame anche le spese sostenute per i prodotti disinfettanti impiegati. Le spese di pulizia degli impianti di condizionamento, devono essere diverse da quelle sostenute per le ordinarie prassi di 1.NESSUNRIMBORSO IRAPALPRESENTATORETV 2. AGEVOLAZIONI IMU, PERTINENZADAINDICARE Art. 122 e 125, DL 34 circ. 9/E; 11/E Ricciardi a pag. 28 PIÙ VELOCI DEL SUONO Potenze in corsa per i missili ipersonici tra annunci e prototipi FENOMENO MONDIALE La gdo investe sulle nuove tecnologie per crescere p s F t Brenta a pag. 12 Sottilaro a pag. 16 Con «Il 110% e gli altri bonus sulla casa» a € 6,00 in più

  14. R Q segreto sui documenti del Sismi che venivano da Beirut. L’ombra del co- lonnello Stefano Giovannone, il capocentro dei nostri servizi segreti che operò in Libano dal 1973 al 1982 si staglia ancora. – PP. 14-15 uarant’anni sono trascorsi, ma non sono ancora sufficienti per considerare inoffensivi certi documenti del 1980 che raccontano quel che l’Italia faceva in Medio Oriente. Perciò deve permanere il DOCUMENTI INACCESSIBILI FINO AL 2029 Ustica, Palazzo Chigi non toglie il segreto “La verità sulla strage farebbe male all’Italia” LASTAMPA LASTAMPA FRANCESCO GRIGNETTI SABATO 22 AGOSTO 2020 QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 1,50 € II ANNO 154 II N.229 II IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) II SPEDIZIONE ABB. POSTALE II D.L.353/03 (CONV.INL.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB-TO II www.lastampa.it LE IDEE IL DIARIO contagi verso quota mille. Pfizer: “vaccino a ottobre”. furlan contro azzolina “Banchi, gel, mascherine così la scuola può ripartire” Parla Arcuri: “Sugli appalti speculazioni vergognose, interverremo” L’INUTILE SÌ AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI IL REFERENDUM E LE DISTOPIE DEI POPULISTI A difiche costituzionali abborrac- ciate e sgrammaticate, produca- no il formidabile risultato di una riduzione del numero dei deputa- ti. Forse qualcuno capirà final- mente quanto sarebbe stato più conveniente far passare la rifor- ma di Matteo Renzi, malgrado la simpatia che il personaggio desta- va. Ma, insomma, potremmo an- che dire “meglio il topolino che niente”. Che il numero di coloro che a vario titolo e in diverse sedi occupano cariche politiche sia in Italia mostruoso è cosa abbastan- za acclarata. Un taglio non è poi male. Peccato che il taglio avven- ga nel modo più irragionevole. Ragionevole sarebbe stato avve- nisse superando l’attuale bicame- ralismo. Oppure, perché no, rive- dendo drasticamente l’assetto delle Regioni; anche qui c’è “clas- se politica” e corrono stipendi e vi- talizi. Ricordate, amici della Lega, le lezioni del “vostro” professor Mi- glio? Oppure, ancora e anche, cer- cando di promuovere una riduzio- ne del numero fantapolitico di Am- ministrazioni comunali di cui si vanta il Bel Paese. Qui gli stipendi son miseri, ma l’inefficienza che la loro dismisura produce sarebbe fa- cilmente quantificabile in termini di costi. E invece si taglia semplice- mente dove è o appare essere più facile, senza alcuna considerazio- ne delle conseguenze sul piano delle norme elettorali. E’ evidente come riforma costituzionale per la riduzione del numero dei deputa- ti e legge elettorale avrebbero do- vuto procedere appaiate. Ma la lo- gica non è della storia, e tantome- no della politica italiana. Mi scuso – sto discutendo sul nulla: la verità lapalissiana è che di tutti questi di- scorsi nulla interessa all’attuale le- gislatore. CONCLUSA LA CONVENTION LA LEZIONE DI JOE BIDEN ALLA SINISTRA MASSIMO CACCIARI GIANNI RIOTTA C nella Convenzio- ne democratica, chiusa giovedì con il lancio del- la candidatura di Joe Biden e Kamala Harris ri- spettivamente a presidente e vi- cepresidente degli Stati Uniti d’America. Il primo è stato il format, niente arena ricolma di delegati festanti, bande con gli ottoni lucidi, megaschermi pul- santi, ma l’umile mosaico di vi- deo Zoom che ciascuno di noi frequenta ormai, nella quoti- dianità. vverrà dunque che oltre trent’anni di discussioni, proposte, bicamerali, mo- i son stati tre storici elementi MARCELLO SORGI L’ANALISI LA POLEMICA «S scherine al giorno e 170 mila litri di gel igienizzante alla settimana nelle scuole», annuncia il commis- sario Domenico Arcuri, in un’inter- vista a La Stampa, in cui afferma che «certamente» sarà rispettata la data del 14 settembre per l’ini- zio dell’anno scolastico, anche se ci sarà gradualità nelle consegne dei due milioni e mezzo di nuovi banchi negli istituti. – A PAGINA 3 SERVIZI – PP. 2-7 iamo già pronti per distri- buire undici milioni di ma- LE ESORTAZIONI DI DRAGHI IL DEBITO “BUONO” DI CUI C’È BISOGNO IL LEADER DELLA LEGA CONTRO “IL TIRRENO” SALVINI, TOPOLINO E IL GIORNALISMO VERONICA DE ROMANIS ANGELO DI MARINO A pei. A fronte di un evento così ecce- zionale, Draghi aveva suggerito ai governi di spendere senza vincoli. CONTINUA A PAGINA 19 U estate che il leader della Lega non lo tiri fuori dalla sacca del mare fa- cendolo diventare termine di para- gone. – P. 8 marzo l’epidemia aveva rag- giunto gran parte dei Paesi euro- n chiodo fisso. È quello di Sal- vini per “Topolino”. Non c’è CONTINUA A PAGINA 9 PAOLO MASTROLILLI — P. 9 LA MUSICA DEI SESSI Venezi: “Basta maschilismo, sul podio porto anche la bellezza” DOPO L’ANNUNCIO DEL CESSATE IL FUOCO IN LIBIA LA PACE LA DECIDONO RUSSI E TURCHI L’ zia anche se, di fatto, nel Paese che fu di Gheddafi non si spara più da giugno, da quando cioè il duplice deus ex machina tur- co-russo ha imposto l’attuale status quo mettendo definitiva- mente fuori gioco il generale Khalifa Haftar, sostenuto or- mai a spada tratta solamente dagli Emirati Arabi. Da questo punto di vista quello tra il pre- mier Fayez Al Sarraj e il presi- dente del Parlamento di To- bruk Aguila Saleh è il riconosci- mento politico del nuovo ordi- ne geopolitico. FRANCESCA PACI annuncio del cessate il fuoco in tutta la Libia è di per sé un’ottima noti- CONTINUA A PAGINA 10 FRANCESCO SEMPRINI — P. 10 Beatrice Venezi, 30 anni, compositrice, pianista e direttrice d’orchestra. A 22 anni era già sul podio LARA LORETI — P. 21 CONTINUA A PAGINA 19 I BIG DELLA SILICON VALLEY INVESTONO SULLO SPAZIO Se i colossi del web si spartiscono le galassie abbiamo visto lo scorso 30 mag- gio, nel pieno del lockdown globa- le, quando il mondo si è fermato per assistere in diretta alla parten- za dal Kennedy Space Centre del- la capsula cargo Dragon 2 di Spa- ceX, per poi agganciare la Stazio- ne Spaziale Internazionale (Iss) e fare ritorno sulla Terra pochi gior- ni fa, il 2 agosto. GUIDO MARIA BRERA P se fosse statico o in movimento. Oggi che i filosofi non ci sono più, e al loro posto ci sono i guru della Silicon Valley, a nessuno interes- sa più sapere come sia lo spazio. L’importante è conquistarlo. Lo er millenni i filosofi occiden- tali si sono interrogati se lo spazio fosse pieno o vuoto, y(7HB1C2*LRQKKN( +"!z!:!$!? CONTINUA A PAGINA 19 .

  15. www.ildubbio.news ANNO V NUMERO 166 1,5 EURO SABATO22AGOSTO2020 Libia, spunta la pace: intesa Serraj-Saleh sul cessate il fuoco L’OBLÒ VICTOR CASTALDI A PAGINA 12 IL DUBBIO Covid, quota 1000 e caos scuola La ministra dell’Istruzione: Cgil, Cisl e Uil sabotatori. Sindacati furiosi E a pochi giorni dalla prima campanella il virus torna a far paura Per la Boschi non conta il costume. Però... p.a. NEL GIORNO DEL BOOM DEI CONTAGI, È SCONTRO SULLA SCUOLA TRA AZZOLINA E SINDACATI ILCOMMENTO L’ANALISI Ricordiamo la lezione del referendum del 1985... INTERVISTA La segretaria di Cisl Scuola: «Ora Conte intervenga» GIACOMO PULETTI L che il titolare di Viale Trasteve- re arrivasse ad accusare i sinda- cati di sabotare il lavoro del Mi- nistero. Eppure è quello che ha detto la ministra Lucia Azzoli- na. Dichiarazione che ha manda- to in fibrillazione l’intero mon- do sindacale. Tutela delle autonomie con l’unità nazionale e polemiche tra ministero dell’Istruzione e sindacati ci sono sempre state. Ma PAGINE 2 E 3 G.P. A PAGINA 3 PAOLO ARMAROLI A ri del regionalismo furono i democristiani e i repubbli- cani. Due le principali moti- vazioni. La prima: se nel 1922 ci fossero state le regio- ni, Benito Mussolini avreb- be trovato in queste un osta- colo alla marcia su Roma. Una tesi alquanto discutibi- le. La seconda: dal momen- to che nell’immediato do- poguerra nessuno si fidava di nessuno, e democristia- ni e comunisti si fronteggia- vano con le armi al piede, il regionalismo avrebbe frena- to il potere altrimenti asso- luto di chi avesse vinto le elezioni del 18 aprile 1948. Dopo di che, ironia della storia che tanto piace al no- stro beneamato presidente del Consiglio, ci fu un “con- trordine amici” e un “con- trordine compagni”. Pur di non istituire le regioni a sta- tuto ordinario, per quelle a statuto speciale la frittata era stata bella e fatta, la Dc si dette all’ostruzionismo di maggioranza. Secondo la famosa espressione di Piero Calamandrei. Al fine di non consegnare alcune regioni alle sinistre. Tant’è che le regioni a statuto ordi- nario furono istituite solo nel 1970 grazie a un do ut des. Sì alle regioni, ma com- pensate dalla contestuale legge sui referendum, allo scopo di ottenere una im- probabile rivincita popola- re sul divorzio. FRANCESCO DAMATO P elettorale del 20 settembre e più il tarlo rosicchia il re- ferendum sul taglio dei seg- gi parlamentari che i grilli- ni ritenevano di poter vin- cere alla grande, commise- rando i parlamentari che lo hanno promosso. Il che è avvenuto racco- gliendo firme anche fra quanti avevano approvato tra Camera e Senato la rifor- ma per motivi di opportuni- tà politica non di convin- zione, essendo stato quel sì in quarta ed ultima lettura solo un prezzo da pagare ai grillini per la formazione del secondo governo Con- te. La cui unica e dichiarata ragion d’essere era stata la paura di elezioni anticipa- te destinate ad essere non vinte ma stravinte da Mat- teo Salvini: una paura che permane anche dopo che il leader leghista ha perso quota. Questo referendum confer- mativo ormai tarlato, di fronte al quale la voglia del no è cresciuta a dismisura nel Pd, nella sinistra dei li- beri e uguali, fra i renziani e nel centrodestra già diviso- si nel percorso parlamenta- re della riforma, specie nel- la componente forzista, po- trebbe diventare per i grilli- ni la disgrazia che fu per i comunisti nel 1985 il refe- rendum abrogativo recla- mato da Enrico Berlinguer quasi in punto di morte. A PAGINA 4 POSTEITALIANES.P.A.-SPEDIZIONE INABBONAMENTOPOSTALE-D.L.353/2003(CONV.INL.27/02/2004N.46)ART.1,COMMA1C/RM/41/2016 ll’Assemblea costi- tuente i maggiori fauto- iù passano i giorni, più si avvicina la scadenza INTERVISTA AL GUARDASIGILLI FRANCESE ÉRIC DUPOND-MORETTI «Ho sempre preferito gli uomini alle cause Mi batterò per loro» ISSN2499-6009 ALLE PAGINE 8 E 9 CARCERE OGNI DETENUTO COSTA 150 EURO AL GIORNO Si potrebbe risparmiare mezzo miliardo con le misure alternative y(7HC4J9*QKKKKT(+"!z!:!$!? DAMIANO ALIPRANDI C cui i numeri della popolazione carceraria tornano lentamente a salire è degno di nota rievocare un passaggio del recente pre rapporto dell’asso- ciazione Antigone. Un detenuto costa in media 150 euro al giorno circa (costi che comprendono la retribuzione dello staff), mentre una persona in misura alternativa costa dieci volte di meno. inquecento milioni di euro all’anno è la cifra che lo Stato potrebbe risparmiare se investisse sulle misure alternative. Nel momento in A PAG. 15 A PAGINA 12

  16. 2 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 PRIMOPIANO Azzolina all’attacco: «I sindacati sabotano baste rendite di potere» L sindacati ci sono sempre state. Soltanto per citare quelle degli ultimi anni, come non ricordare le marce degli studenti contro l’allora ministra Gelmini, o la valanga di polemiche dopo la riforma cosiddetta della “Buona scuola”, voluta dalla ministra Giannini all’epoca del governo Renzi. Ma che il titolare di Viale Trastevere arrivasse ad accusare i sindacati di sabotare il lavoro del Ministero. Eppure è quello che ha detto la ministra Lucia Azzolina, che con un’intervista a Repubblica a meno di un mese dalla riapertura delle scuole ha mandato in fibrillazione l’intero mondo sindacale. «Le istanze in campo sono moltissime, tutte legittime - ha detto Azzolina - Ciò che non è ammissibile sono atteggiamenti che mirano a conservare potere e rendite Se il Covid è“infortunio” assicuriamo anche gli studenti italiani SI RIACCENDE LO SCONTRO SULLA RIAPERTURA DELLE AULE di posizione nell’interesse non di tutti ma di alcuni». Apriti cielo. Non bastavano le linee guida del comitato tecnico-scientifico, quelle dell’Istituto superiore di sanità i pareri del Governo, delle Regioni, dei Comuni. Le polemiche su mascherine, distanza, banchi con le rotelle e orari scaglionati. Ora anche i sindacati che sabotano il ministero. Un tutti contro tutti dal quale usciranno sconfitti, per primi, gli studenti. Secondo la Cgil le e polemiche tra ministero dell’Istruzione e COSÌ CAMBIA L’ISTRUZIONE CESARE DAMIANO* MARIA GIOVANNONE** A tre i numeri del contagio tornano a preoccupare, una spinosa questione impegna il Paese: la riaper- tura delle scuole del prossimo 14 settembre. Non è in ballo “soltanto” il diritto allo studio che, nel nostro ordinamento, occupa un posto rilevante nel bilanciamento dei valori costituzionali. La ri- presa della didattica in presenza risponde anche ad istanze di welfare per le famiglie che vanno in- contro a difficoltà di conciliazione vita-lavoro e soddisfa quel diritto allo sviluppo della personali- tà che ogni formazione sociale deve garantire. Ma il leitmotiv dell’emergenza pandemica ci ha insegnato che il bilanciamento tra i valori non è cosa semplice e, qualunque sia la scelta del deciso- re politico, il margine di errore operativo è molto alto, ancor più quello di incongruenze giuridiche, specie nell’affastellamento delle “norme emer- genziali" che poco si coordinano con l’ordinamen- to generale. E’ proprio la questione giuridica della responsabilità penale dei dirigenti scolastici, co- me di tutti gli altri datori di lavoro, per il contagio da Covid-19, a destare timori. Non è l’equiparazio- ne dell’infezione da Covid-19 contratta sul lavoro ad infortunio, voluta dall’art. 42 del Decreto legge Cura Italia, a preoccupare poiché, come già chiari- to dall'Inail, essa interessa solo l’ampliamento del- le tutele indennitarie dell’Istituto. A spaventare è piuttosto il rischio di una “deriva oggettivistica” della responsabilità penale - dei di- rigenti scolastici quali datori di lavoro ai sensi del Testo Unico Sicurezza - a fronte di un rischio così multifattoriale come il Covid e in un contesto co- me la scuola nel quale l’elemento umano e relazio- nale, alla base del contagio, è più difficilmente contenibile, nonostante le misure prevenzionisti- che dei protocolli anti-contagio. Di questo delicato tema, in linea generale, ha ini- ziato ad occuparsi l’art. 29-bis del Decreto Liquidi- tà precisando che “ai fini della tutela contro il ri- schio di contagio da Covid-19, i datori di lavoro pubblici e privati adempiono all’obbligo di cui all’articolo 2087 del codice civile mediante l’ap- plicazione delle prescrizioni contenute nel proto- collo condiviso di regolamentazione delle misu- re per il contrasto e il contenimento della diffusio- ne del Covid-19 negli ambienti di lavoro, sotto- scritto il 24 aprile 2020 tra il governo e le parti so- ciali, e successive modificazioni e integrazioni, e negli altri protocolli e linee guida di cui all’artico- lo 1, comma 14, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché mediante l’adozione e il manteni- mento delle misure ivi previste”. Non è questa la sede per approfondire le problematiche interpre- tative della norma ma, preso atto che la stessa non contempla una ipotesi di “scudo penale”, ci si ll’indomani dell’entrata in vigore delle mi- sure a sostegno di reddito, occupazione e produzione del “Decreto Agosto” e men- MALATTIE E INFORTUNI, NEGLI ORDINAMENTI AUSTRIACO E TEDESCO AD ESEMPIO, GIÀ DA TEMPO SONO STATI ESTERI AGLI STUDENTI TOUT COURT chiede quanto essa possa giovare al dirigente sco- lastico in fase di riapertura delle scuole. Ciò tenu- to conto che il 6 agosto il Ministero dell'Istruzione e le Parti Sociali hanno sottoscritto il Protocollo di intesa per garantire l’avvio dell’anno scolasti- co nel rispetto delle regole di sicurezza per il con- tenimento della diffusione di Covid-19; un docu- mento importante e necessario che però non esau- risce tutte le citate questioni, ponendo molta di- screzionalità nelle mani del dirigente scolastico che resta titolare di una delicata posizione di ga- ranzia. Ad ogni modo, pur volendo guardare alle ipotesi più virtuose di integrale ed impeccabile at- tuazione dei protocolli, la limitazione della re- sponsabilità datoriale nei confronti di quali illeci- ti opererebbe? Di quelli perpetrati in danno del personale scolastico, o anche di quelli riguardan- ti gli studenti? Infatti, se il personale scolastico, docente e non, in ogni caso rientra tra i soggetti tutelati ex art. 2087 del Codice Civile, non sempre lo è lo studen- te che è considerato lavoratore solo se coinvolto in percorsi di alternanza tra studio e lavoro o se sia allievo degli istituti di istruzione ed universitari o partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chi- mici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali li- mitatamente ai periodi in cui sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai labo- ratori in questione (art. 2, d.lgs. n. 81/2008). Guardando poi all’assicura- zione Inail, gli studenti, non essendo titolari di un rapporto di lavoro, non so- no tutelati per tutti i rischi collegati alle finalità di apprendimento scolastico, ma soltanto per i ri- schi connessi allo svolgimento di una delle se- guenti attività: esperienze tecnico-scientifiche; esercitazioni pratiche; esercitazioni di lavoro; at- tività di scienze motorie e sportive nella scuola primaria e attività di educazione fisica nella scuo- la secondaria; attività di alfabetizzazione informa- tica, se svolte con ausilio di macchine elettriche; attività di apprendimento di lingue straniere, se svolte con ausilio di macchine elettriche; viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo. A queste categorie, si aggiunge quella degli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavo-

  17. PRIMOPIANO 3 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 MADDALENA GISSI: «ATTACCO VOLONTARIO , LA MINISTRA SA DI MENTIRE E ILLUDE I LAVORATORI» La segretaria di Cisl Scuola: «Imperdonabili quelle frasi Ora Conte rifletta e decida» accuse della ministra sono «gratuite, infondate e offensive», mentre la Uil, per bocca del segretario del comparto scuola Pino Turi, la Azzolina «si costruisce un ruolo di vittima sacrificale alla vigilia di un’apertura della scuola che come un mantra ripete ossessivamente e chiama sabotaggio tutto ciò che non coincide con un suo desiderio». La polemica arriva soltanto due giorni dopo l’incontro, proprio al ministero, tra Azzolina e i sindacati, per aggiornarsi sul piano di ripresa delle scuole che riapriranno il 14 settembre. Con l’eccezione di Calabria, Puglia e Sardegna, che hanno rimandato la riapertura a dopo elezioni del 20 e 21 settembre. Le dichiarazioni di Azzolina hanno tenuto banco nel dibattito politico, provocando uno scontro nella maggioranza con la reazione scomposta del Pd. Secondo il segretario Nicola Zingaretti «sulla scuola il Governo usi la collaborazione e non alimenti divisioni. Bisogna lavorare insieme al mondo della scuola per raggiungere l’obiettivo». Più duro l’ex presidente Matteo Orfini, che accusa la ministra di aggredire il mondo della scuola «senza alcune ragione». «NON CHIEDIAMO LE DIMISSIONI, MA DOPO QUELLO CHE È SUCCESSO LO STESSOCONTE DOVREBBE VALUTARE QUANTO SIA IMPORTANTE AVERE STABILITÀ E SERIETÀ AL MINISTERO» zioni mirate, non proclami. Noi non abbiamo i poteri della politi- ca o la possibilità di occupare le te- levisioni settimanalmente. In al- cuni casi non abbiamo nemmeno il il diritto di replica, che invece ci spetterebbe. Ma continuiamo a la- vorare perché il sindacato non si è mai fermato e ha un solo interes- se: il bene della scuola e del Paese. Crede che niente di ciò che la mi- nistra Azzolina ha fatto in que- sti mesi a Viale Trastevere sia stato adeguato alle vostre esi- genze? È stato fatto tutto con grande ritar- do, lentezza e inefficacia, attraver- so annunci di procedure che poi non si realizzeranno mai. Facci un esempio: la ministra dice di avere la possibilità di assumere 84mila persone, che significa ga- rantire dal primo giorno persona- le nelle classi. Ebbene, è falso. La ministra sa benissimo che il pri- mo settembre, se andrà bene, avrà in servizio sì e no il 50% di quegli 84mila docenti. In molti casi non ci saranno nemmeno i supplenti. A questo dobbiamo aggiungere problemi di natura infrastruttura- le che non dipendono dall’emer- genza Covid. Beh, ma sono problemi che per- sistono da decenni e che non di- pendono nemmeno dalla mini- stra Azzolina.. É vero, ma l’insufficienza della mi- nistra sta nel fatto di continuare a dire che abbiamo messo a posto tutto, illudendo tutti quando inve- ce la scuola comincerà a settem- bre arrancando per carenza di per- sonale, strutture e trasporti. Que- st’anno questa situazione sarà ul- teriormente incrementata. Lei che continua a dire che va tutto be- ne, ma è sbagliato. Basti pensare che in alcune regioni, come in Si- cilia, sono state rilevati errori nel- la procedura per le assunzioni che prevedeva una lunga trafila. Che ora dovrà essere rifatta. Come intendete procedere qui alla riapertura delle scuole? A livello unitario con Snals e Gil- da abbiamo mandato un’ulteriore nota per capire come la ministra e il ministero intendono procedere, ma dopo l’intervista a Repubblica viene voglia di non dialogare più. Fino a chiedere le dimissioni della ministra? Non siamo noi a chiedere le dimis- sioni, ma dopo quello che è suc- cesso lo stesso presidente del Con- siglio dovrebbe valutare quanto sia importante avere stabilità e se- rietà al Ministero. La verità è che la ministra ha detto cose non vere con la volontà di colpire i sindaca- ti e questo, in un momento così de- licato, è imperdonabile. tadini si stanno attrezzando per ga- rantire ai loro figli una frequenza scolastica in sicurezza, ma sono movimenti assimilabili a quelli che abbiamo visto durante il perio- do delle vaccinazioni obbligato- rie. Sono gruppi di interesse che svolgono il loro ruolo come liberi cittadini e non sono coperti da si- gle sindacali, sicuramente non da sigle confederate. Dunque la ministra ha sottoli- neato un tema presente, ma sbagliando obiettivo? Aver sbagliato obiettivo potrebbe essere quasi giustificabile perché ne sbaglia tanti, ma in questa occa- sione ha tentato e sta tentando di spostare l’attenzione da problemi veramente più grandi e importan- ti e su questo abbiamo più difficol- tà a giustificarla. Ad esempio? Come si comincerà l’anno scolasti- co, quanti banchi avremo, quanto personale docente avremo in ser- vizio, quante nomine riuscirà a fa- re delle 84mila autorizzate, quan- ti docenti chiamerà, quanti colla- boratori scolastici avremo, quanti spazi potremo garantire e quali condizioni di eventuale cura nei confronti di figure fragili, come GIACOMO PULETTI L blica, ha scatenato un polverone di polemiche e la dura reazione dei sindacati. Su tutte le furie Mad- dalena Gissi, segretaria di Cisl Scuola, secondo la quale le dichia- razioni di Azzolina sono «imper- donabili». Secondo la ministra alcuni sin- dacati stanno sabotando il rien- tro a scuola, tanto da citare «at- teggiamenti che mirano a con- servare potere e rendite di posi- zione nell’interesse non di tutti ma di pochi». Segretaria Gissi, vi sentite chiamati in causa? La ministra non ha fatto nomi, ma non poteva citare nessuna sigla sindacale semplicemente perché sa di mentire ed è consapevole che sta continuando a mentire, for- se anche a se stessa. Quando de- nuncia che siano arrivate diffide ai dirigenti non si è presa la briga di capire che sono diffide in arri- vo dai alcuni genitori, che noi ab- biamo già stigmatizzato ampia- mente. Alcune associazioni di cit- ’intervista che la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzo- lina, ha rilasciato a Repub- bambini immunodepressi o perso- nale che potrebbe avere condizio- ni di salute complicate. Tutte domande che immagino stiate facendo alla ministra già da tempo. Avete mai ricevuto ri- sposte? Stiamo chiedendo risposte dai pri- mi di aprile. Come Cisl abbiamo prodotto diversi documenti e co- me Cisl scuola stiamo continuan- do a lavorare per supplire alle ina- dempienze di un’amministrazio- ne che non dà risposte certe. Lo stiamo facendo, ad esempio, sia a livello locale nei territori per ga- rantire al personale precario le in- formazioni necessarie, visto che devono essere nominati a livello informatico e i sistemi si bloccano ogni dieci minuti, sia a livello cen- trale, suggerendo e chiedono istru- G.P. ro, per gli eventi che si sono verificati nei periodi di apprendimento presso i luoghi di lavoro, nello svolgimento delle attività previste dal progetto di alternanza scuola-lavoro. Quindi, al di fuori delle ipotesi in cui lo studente sia equiparato al lavora- tore, nei suoi confronti riemergerebbero in pieno le generali responsabilità civili e penali previste dal nostro ordinamento. E’ così che l’emergenza, nel gettare l’ombra sul funzionamento di un’eccellenza del nostro Pae- se, quale appunto il sistema di istruzione e forma- zione che tanto contribuisce ad arricchire quel ca- pitale umano e cognitivo alla base di uno svilup- po sostenibile dell’economia nel medio e nel lun- go periodo, ben oltre la logica del mero sussidio che ben si attaglia alle politiche emergenziali di breve periodo, non solo riaccende i riflettori sulla definizione di un più chiaro perimetro della re- sponsabilità penale del datore di lavoro in ambito prevenzionistico a fronte della emergenza di ri- schi ubiqui e trasversali, ma riapre un dibattito già positivamente affrontato dal Consiglio di Am- ministrazione dell’INAIL sulla estensione delle categorie degli assicurati contro gli infortuni e le malattie, tra cui, negli ordinamenti austriaco e te- desco ad esempio, già da tempo rientrano anche gli studenti tout court. Ancora una volta dunque, il COVID-19 fa vacilla- re l’ambito di applicazione soggettivo ed oggetti- vo delle tutele del nostro sistema: non solo delle tutele sociali, ma anche di quelle della iniziativa economica; entrambe evidentemente da ripensa- re sinergicamente e senza inutili manicheismi, af- finché si possa indicare la giusta via da percorrere * già ministro del Lavoro, Consigliere d’Amministrazione Inail **professore in Diritto del Mercato del Lavoro, Università Roma Tre

  18. 4 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 POLITICA IL FRONTE CONTRO IL TAGLIO DEI PARLAMENTAREI CRESCE GIORNO PER GIORNO C’è una strana voglia di No nell’aria Cari 5S, non scordate la lezione dell’85 sti e poi con la sinistra a forza di decreti-legge ed espedienti per sottrarsi il più possibile a scelte e votazioni di verifica o controllo, da meritarsi al raduno annuale di Comunione e Liberazione a Ri- mini una giornata di dibattito a dir poco preoccupato sulla utili- tà ormai delle Camere. Persino le sardine di Mattia Santori, rima- ste senz’acqua nelle piazze svuo- tate dal Covid dopo che esse le avevano riempite per sconfigge- re in Emilia-Romagna il “populi- smo”, “sovranismo” e quant’al- tro di Matteo Salvini, sono torna- te a farsi sentire contro il “populi- smo” questa volta di un taglio dei seggi parlamentari fine a se stes- so, non nel contesto di una rifor- ma organica delle Camere e delle loro competenze ripetitive. Il cui costo per il sistema, sotto tutti i punti di vista, è ben superiore a quello dei 345 seggi tagliati dalla riforma sotto procedura referen- daria. Come i comunisti nel 1985, tren- tacinque anni fa, così i grillini in questo 2020 virale potrebbero ri- cevere una solenne lezione da un elettorato molto meno sprovve- duto del previsto o dello sperato. Ed accontentarsi, nella migliore delle ipotesi, di un risultato sten- tato, per niente plebiscitario, re- so possibile solo dal fatto che il re- ferendum confermativo non ha lo sbarramento della partecipa- zione del referendum abrogati- vo, per la cui validità bisogna che vada a votare la metà più uno de- gli elettori chiamati alle urne. Col referendum confermativo ba- sta avventatamente qualunque affluenza. Nel 1985 la stragrande maggio- ranza degli italiani pari al 77,9 per cento del corpo elettorale, non solo accorse alle urne ma lo fece per far prevalere nettamente e responsabilmente la conferma dei tagli ai salari sulla proposta di abolirli. Quindici milioni e tre- centomila elettori votarono con- tro i tagli e diciotto milioni e tre- centomila a favore. Fra quelli che avevano scommes- so sull’abolizione dei tagli, e sul- la conseguente sconfitta del go- verno Craxi, che aveva legato esplicitamente la propria sorte all’esito del referendum, si era di- stinto addirittura il segretario della Dc Ciriaco De Mita, cioè il principale alleato di governo del presidente socialista del Consi- glio. Nell’unica manifestazione scudocrociata svoltasi a favore della posizione del governo il ca- po della Dc aveva mandato il suo vice segretario Vincenzo Scotti. Ma a soddisfare le previsioni o at- tese, o speranze di De Mita furo- no solo gli elettori della sua Nu- sco, dove prevalse il sì all’abroga- zione dei tagli. A rivelarlo fu poi perfidamente lo stesso Craxi. Molta acqua è passata di certo sot- to i ponti dal 1985. I partiti prota- gonisti di quello scontro referen- dario non esistono più, sostituiti da loro pallide ombre o da movi- menti nuovi di zecca. Ma la lezio- ne potrebbe ripetersi contro la presunzione -ripeto- di conside- rare l’elettorato più sprovveduto di quanto non si sia rivelato inse- guendo in questi ultimi tempi il Masaniello di turno. QUESTO REFERENDUM POTREBBE DIVENTARE PER I GRILLINI LA DISGRAZIA CHE FU PER I COMUNISTI NEL REFERENDUM ABROGATIVO SULLA SCALA MOBILE quota. Questo referendum con- fermativo ormai tarlato, di fronte al quale la voglia del no è cresciu- ta a dismisura nel Pd, nella sini- stra dei liberi e uguali, fra i renzia- ni e nel centrodestra già divisosi nel percorso parlamentare della riforma, specie nella componen- te forzista, potrebbe diventare per i grillini la disgrazia che fu per i comunisti nel 1985 il refe- rendum abrogativo reclamato da Enrico Berlinguer quasi in punto di morte, l’anno prima, contro i tagli apportati alla scala mobile dei salari dal governo di Bettino Craxi. Erano stati tagli imposti da un’inflazione ormai a due ci- fre, che svuotava il valore dei sa- lari. Volete che i lavoratori – chiesero allora i comunisti silenziando il dissenso persino del segretario generale della Cgil Luciano La- ma, rassegnatosi addirittura a promuovere il referendum recla- mato dal suo partito- vadano a vo- FRANCESCO DAMATO P più il tarlo rosicchia il referen- dum sul taglio dei seggi parla- mentari che i grillini ritenevano di poter vincere alla grande, com- miserando i parlamentari che lo hanno promosso. Il che è avvenu- to raccogliendo firme anche fra quanti avevano approvato tra Ca- mera e Senato la riforma per moti- vi di opportunità politica non di convinzione, essendo stato quel sì in quarta ed ultima lettura solo un prezzo da pagare ai grillini per la formazione del secondo go- verno Conte. La cui unica e di- chiarata ragion d’essere era stata la paura di elezioni anticipate de- stinate ad essere non vinte ma stravinte da Matteo Salvini: una paura che permane anche dopo che il leader leghista ha perso iù passano i giorni, più si avvicina la scadenza elet- torale del 20 settembre e tare per dire no all’abrogazione dei tagli che hanno subìto nelle loro buste-paga? Che è il rove- scio della domanda opposta ora dai grillini ai promotori del refe- rendum confermativo del 20 set- tembre: volete che gli italiani di- cano no ai tagli dei seggi di un Parlamento screditato, di cui ab- biamo smascherato, abolito e ri- dotto privilegi odiosi come i vita- lizi? E’ d’altronde un Parlamento così mal ridotto anche dall’uso che ne hanno fatto e fanno i grilli- ni, governando prima con i leghi- SALVINI «O voto o “marcio” su Roma» «S riprenderemo il diritto di voto». Così Matteo Salvini, leader della Lega, a una colazione elettorale a Marina di Pisa per sostenere la candidata del centrodestra alla presidenza della Toscana, Susanna Ceccardi. Salvini ne ha parlato facendo riferimento alle affermazioni del professor Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, sul rischio di non poter svolgere le elezioni a causa del trend dei contagi da coronavirus in rialzo. Le parole di Ricciardi, nonostante la rettifica di quest’ultimo, hanno provocato una bufera politica e un grande imbarazzo del governo che ha dovuto smentire il suo consulete alla salute. e non ci faranno votare, andremo a Roma e ci 1985, BETTINO CRAXI ED ENRICO BERLINGUER

  19. 5 IL DUBBIO SCENARI POLITICA SABATO22AGOSTO2020 LO “STRATEGA” DEM INVITA RENZI A CREARE LA TERZA GAMBA MODERATA DELLA COALIIZIONE ROCCO VAZZANA D stra. È questa, in estrema sinte- si, la proposta lanciata da Goffre- do Bettini, stratega dell’era zin- garettiana, che accende il dibat- tito nel campo progressista. La ricetta dell’esponente dem è ap- parentemente semplice e richie- de solo tre ingredienti fonda- mentali, o «tre gambe», come le definisce l’ideatore in un artico- lo sul Foglio: «La sinistra, il Mo- vimento 5 Stelle e un area mode- rata, riformista e liberale che conta nell’opinione pubblica il 10 per cento, ma che attualmen- te è spezzettata, afona e non rap- presentata». Il piatto che ne ver- rebbe fuori avrebbe così i sapori ben definiti di un Pd “depura- to” dalla componente margheri- tina, del populismo istituziona- le grillino e del liberalismo re- sponsabile dei volenterosi. E da chi dovrebbe essere guidata que- sta terza gamba moderata se non da lui, il blairiano postu- mo, il più talentuoso sprecatore di consensi come Matteo Ren- zi? Il leader di Italia viva, secon- do Bettini, potrebbe diventare la calamita che attrae l’ala libera- ta del Paese, compresi, in qual- che modo i moderati che attual- mente siedono tra le file dem, contribuendo a un’operazione chirificatrice di cui gioverebbe l’intera coalizione. Renzi «se vo- lesse, avrebbe tutto il talento di progettare questo nuovo spazio liberale e moderato, come il co- struttore di questa possibilità, individuando i leader più adat- ti a guidarla», è il ragionamento bettiniano. «Sarebbe una svolta rispetto al suo ruolo di piccona- tore minoritario. Ritornerebbe ad essere, nonostante le sue sconfitte, una grande personali- tà della democrazia italiana». L’ex rottamatore, diventato pic- conatore, secondo questa visio- ne, avrebbe dunque una nuova e forse ultima chance per torna- re centrale nel dibattito politico e condizionare maggiormente i due maggiori partiti dello schie- ramento. Bettini lancia nel mucchio il suo suggerimento per battere le destre e non deve aspettare mol- to per gustarsi lo spettacolo del polverone che si alza. Perché co- me sempre accade quando il iversificare l’offerta poli- tica per rendere più com- petitivo il centrosini- «No al centrosinistra col trattino». La proposta Bettini divide il Pd LA REPLICA STIZZITA DI GIORGIO GORI: «QUESTA PROPOSTA RESUSCITA I DS E CHIEDE ALL’EX PREMIER DI FARE IL CAPO DELLA NUOVA MARGHERITA. COME DIRE: DA VELTRONI IN POI, ABBIAMO SCHERZATO» “Richelieu del Pd” prende la pa- rola le reazioni sono immediate e inquiete. Dem e renziani si af- fannano a replicare. «Bettini guarda al passato e vuole rimet- tere in pista i Ds», scrive sui so- cial il capogruppo del Pd in Se- nato ed ex renziano Andrea Mar- cucci. «Il Pd nato al Lingotto è un’altra cosa e resterà il riferi- mento principale dei riformisti e dei moderati», aggiunge. Il ri- torno al passato non convince molto neanche Maurizio Marti- na, convinto che la «riproposi- zione del centrosinistra col trat- tino» non corrisponda all’ambi- zione storica del Partito demo- cratico. Serve unire, non suddi- vidersi i ruoli, secondo Martina «come se il Pd fosse stato un in- cidente della nostra storia». C’è anche chi, come il senatore Tommaso Nannicini, ne appro- fitta per entrare a gamba tesa su un altro dei temi che agitano i dem in queste settimane: la con- vocazione di un congresso per decidere la futura linea del futu- ro. Il punto di vista di Bettini è «legittimo, ma vogliamo uscire dai giornali e chiedere a elettori e militanti Pd cosa ne pensa- no?», chiede Nannicini. E forse proprio a tal proposito intervie- ne duramente anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, uno dei papabili candidati alla suc- cessione di Zingaretti. Bettini seppellisce la vocazione mag- gioritaria, ripristina il cen- tro-trattino-sinistra, resuscita i Ds e chiede a Renzi di fare il ca- po della nuova Margherita. Co- me dire: negli ultimi 13anni, da Veltroni in poi, abbiamo scher- zato», replica stizzito il primo cittadino bergamasco, convinto che l’idea proposta da Bettini sia ultra minoritaria all’interno del partito. E anche Gori coglie la palla al balzo per mettere al- tra carne al fuoco nel dibattito dem per valorizzare le differen- ze col Movimento 5 Stelle. «Confido che tanti siano i No al taglio dei parlamentari voluto dai populisti e a cui il Pd, dopo 3 voti contrari, ha inopinata- mente acconsentito. Continue- rò ad impegnarmi per un Pd che sia la casa di tutti i riformisti», insiste Gori. Dal fronte dem, dunque, un’al- zata di scudi prova a stoppare la fuga in avanti, o all’indietro, se- condo loro, di Bettini. Con qual- che rara eccezione, come quella di Enrico Gasbarra. «Ipotizzare e stimolare la nascita della “ter- za gamba” nel nostro campo po- litico è la strada giusta per dare il Pd «al guinzaglio» del Movi- mento 5 Stelle. Per il capogrup- po al Senato dei renziani, davi- de Faraone, invece, «Italia viva è nata per aggregare i riformisti proprio mentre il Pd andava ver- so il M5S con una connotazione populista sempre più eviden- te». Se il sistema elettorale sarà quello proporzionale, argomen- ta, sarà naturale l’evoluzione che prevede Bettini: «Un polo moderato e riformista che riuni- sca tutti coloro che la pensano allo stesso modo e che sono col- locati forzosamente ed immoti- vatamente dentro forze politi- che diverse e addirittura in coa- lizioni diverse». Meglio costrui- re un campo con Forza Italia che con i pentastellati, dunque. « Niente alchimie o giochini po- litici, ma un processo naturale. C’è chi dice che Iv teme lo sbar- ramento: io lo porterei pure a doppia cifra perché sono con- vinto che potremo diventare la prima forza del Paese», afferma Faraone. Bettini, dal canto suo, lascia che il dibattito si accenda e che il concetto proposto venga meta- bolizzato da tutti gli attori in sce- na. La bomba è stata lanciata, ora toccherà a Zingaretti, e a Renzi, maneggiarla. un equilibrio solido e vincente alle alleanze e ai programmi di governo alternativi alle destre populiste», dice il membro del- la direzione nazionale. Nel campo renziano. a sbattere le porte in faccia allo stratega zingarettiano ci pensano invece Roberto Giachetti e Davide Fa- raone. «Bettini non perde il vi- zio di dire agli altri quello che devono fare», dice il primo, au- spicando «che tutte le forze, le storie e le culture convintamen- te riformiste, strutturalmente al- ternative ai due blocchi che og- gi si contrappongono nel paese, trovino un canale di dialogo per la costruzione di una vera alter- nativa maggioritaria in prospet- tiva delle prossime elezioni po- litiche», aggiunge Giachetti, ac- cusando Bettini di aver portato

  20. 6 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 GIUSTIZIA LA LETTERA DEL CIRCOLO DEM IL CASO Quei bambini in “carcere” con le mamme sono ancora troppi re esterne agli istituti peniten- ziari e dotate di sistemi di sicu- rezza non riconoscibili dai bambini. Ciò posto, va ricordato – in estrema sintesi- che la legisla- zione penitenziaria prevede il diritto della madre condanna- ta in via definitiva a tenere con sé il minore fino a tre anni e tut- tavia, sino al compimento di un anno dell’infante, l’esecu- zione penitenziaria deve diffe- rirsi, salvo che non sia possibi- le scontare la pena in detenzio- ne domiciliare. Invero la deten- zione domiciliare, le cui ma- glie nel corso degli anni, an- che grazie a interventi della Corte costituzionale, si sono estese, costituisce il principa- le strumento per evitare la de- tenzione riflessa dei minori, e per comunque per scongiura- re traumatiche separazioni, tra madre e minori che non ab- biano compiuto i 10 anni. Per ciò che invece concerne le mi- sure cautelari, non può essere disposta la custodia in carce- re di una donna incinta o di una madre di prole di età non supe- riore a sei anni con lei convi- vente, salvo che sussistano esigenze cautelari di eccezio- nale rilevanza. Ove ricorrano esigenze di tal fatta, la custo- dia cautelare potrà essere di- sposta presso un ICAM, se il Giudice ritiene tale tipo di struttura idonea a fronteggia- re le esigenze cautelari. Tuttavia nonostante le occa- sioni di fruizione di misure ex- FRANCESCA SPASIANO «T 5 Stelle offre sul banco al Pd per l’affare Bibbiano non bastano: «La dignità non è per noi un valore ne- goziabile». A dirlo è Stefano Ma- razzi, segretario del circolo dem del comune emiliano, respingen- do al mittente l’offerta di pace avanzata dai pentastellati. «Forse abbiamo esagerato nel generaliz- zare fatti specifici attribuendoli a tutto il Pd», ammetteva un paio di giorni fa Vito Crimi, capo politico del M5S, in un’intervista al Corrie- re della Sera. Ma il Pd di Bibbiano non ci sta, e in una nota indirizza- ta ai vertici del Nazareno precisa: «Quanto affermato non solo non basta, ma tralascia la parte più im- portante, ossia la presa d’atto che non si possa, pur nella legittima e aspra battaglia politica, spandere odio gratuito nei confronti di co- munità che neppure si conoscono al solo fine di ottenere qualche I piddini di Bibbiano: «Dopo il fango vogliamo scuse vere» DANIELE LIVRIERI P verno hanno assunto una chiara posizione affinché in Italia non ci fossero più bam- bini ristretti insieme ai loro genitori. Nel luglio 2015, secondo le cronache, l’allora Ministro della giustizia, davanti a ot- to mamme incarcerate con i figli, dichiarò che per la fine di quell’anno si sarebbe po- sto “fine a questa vergogna contro il senso di umanità”. Come è noto le parole del Mi- nistro furono tutt’altro che profetiche, tanto che, secon- do le statistiche ministeria- li, sino al 30 giugno del 2018 i minori al seguito di madri detenute -questa la locuzio- ne usata nelle statistiche mi- nisteriali- si erano incremen- tati di ben 31 unità rispetto allo stesso semestre del 2015, giungendo a ben 66. A settembre 2018, il tema dei bambini dietro le sbarre venne reimposto alla crona- che, poiché una detenuta ucci- se i suoi due figli, per “resti- tuirli” alla libertà. Anche in quella occasione si registrò un coro bipartisan di buoni propositi. Sono passati quasi altri due anni ed effettivamen- te i numeri di bambini “ristret- ti” si sono ridotti, tornando ad cifra vicina a quella del 2015. Tuttavia vi sono più considera- zioni che fanno temere che il problema sia tutt’altro che sul- la via delle risoluzione: 1) a fine febbraio 2020, mo- mento dell’insorgenza della emergenza covid, i bambini al seguito delle madri detenute erano ancora 59, per passare rapidamente a maggio 2020 a 34, con ciò disvelando che la reale causa di contenimento del fenomeno sia da ascriversi alla più generale riduzione del numero dei detenuti, piutto- sto che al progressivo dispie- garsi di una soluzione presso- ché definitiva della questione; 2) non si è concretizzato alcu- no specifico intervento nor- mativo sul tema, che possa tracciare un preciso orizzonte per la magistratura di sorve- glianza e per i giudici della cau- tela. E ciò nonostante nel 2018 sia intervenuta una rifor- ma dell’ordinamento peniten- ziario; 3) a luglio 2020 il numero di mi- nori ristretti è tornato nuova- mente ad incrementarsi, per quanto lievemente, ma soprat- tutto si è incrementata la per- centuale dei bambini presso le sezioni carcerarie per detenu- te madri, anziché negli “Istitu- ti a custodia attenuata per de- tenute madri” (Icam), struttu- imide, insufficienti e poco chiare». Le scu- se che il Movimento iù volte donne e uomini con responsabilità di go- VITO CRIMI M5S LIVIO ANTICOLI DOPO LE PAROLE DEL GRILLINO VITO CRIMI CHE PARLAVA DI “REAZIONE ECCESSIVA”, GLI ISCRITTI SCRIVONO AI VERTICI DEL NAZARENO LA VICENDA È DELICATA MA L’UNICA COSA CHE NON CI SI PUÒ PERMETTERE È LASCIARE CHE DEI BAMBINI PATISCONO FORME DETENTIVE PER COLPE ALTRUI punto di consenso». Il caso è noto, ed ecco il titolo: «Mai col partito di Bibbiano». Così tuonava lo slo- gan d’assalto al Pd sulla scia dell’inchiesta “Angela e Demoni” legata agli affidi in Val d’Enza. Una vicenda giudiziara ancora aperta e dai risvolti drammatici che ha trascinato nel tritacarne dei media professonisti e politici locali: primo fra tutti Andrea Car- letti, sindaco dem di Bibbiano. Il Movimento 5 Stelle in compagnia di Lega e Fratelli d’Italia, non ha ri- sparmiato nessun avversario: in piazza, sugli striscioni, dalle tribu- ne dei social network. E ora? Ades- so in ballo c’è la “santa alleanza” tra Pd e M5S. «Mai vorremmo - scrive Marazzi nella nota - che si giungesse a questo accordo prima che una delle parti in gioco avesse pubblicamente riconosciuto di avere esagerato nell’esprimere al- cune affermazioni e dietro presen- tazione di formali scuse alla no- stra comunità ferita». «Tale accor- do - sottolinea la sezione Pd di Bib- biano - sembrerebbe non prende- re in considerazione un aspetto che riteniamo non possa essere li- quidato così banalmente, ossia il dileggio e l’offesa di una comuni- tà, quella di Bibbiano, che è stata pesantemente e ingiustamente fe- rita per lungo tempo». Il caso non fino in fondo per individuare le re- sponsabilità specifiche, punire i reati che possono essere stati com- messi ed evitare che venga infan- gato tutto il sistema». Solidarietà al Pd di Bibbiano anche da An- drea Marcucci, capogruppo Pd al Senato. «Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 stelle, hanno fatto per mesi una speculazione vergo- gnosa. Servono scuse chiare, forti, vigorose». Insomma, sul «caso Bibbiano» si è scritta una pagina di «brutta politica», concordano i dem. E al passo in avanti di Vito Crimi dovrà seguirne necessaria- mente un altro «se si vuole chiude- re una fase che ha ferito profonda- mente la comunità di Bibbiano e dei Democratici tutti», scrive Gra- ziano Delrio, capogruppo demo- cratico alla Camera. Mentre l’op- posizione capitalizza il gesto di Crimi in vista dei prossimi appun- tamenti elettorali: «È l’ennesima dimostrazione di come questo Mo- vimento, nato sull’onda dell’anti- politica dilagante e del populi- smo più distruttivo, ormai ha com- piuto definitivamente la sua muta- zione genetica. O, più probabil- mente, nei suoi geni l’alleanza con la sinistra c’è sempre stata: era solo questione di tempo», senten- zia Anna Maria Bernini, presiden- te dei senatori di Forza Italia. tra carcerarie, deve tenersi conto che per molte detenute madri non esiste una soluzio- ne domiciliare adeguata, tan- to che nel 2011 il legislatore ha pensato di rimediare attra- verso le c.d. case famiglie pro- tette. Ma a circa 10 anni dall’entrata in vigore della leg- ge, l’ostacolo principale alla diffusione di queste strutture è quello economico, ricaden- done gli oneri sugli enti locali o sui privati. E’ evidente che il tema è assai complesso ponendosi in un de- licato crocevia tra diritti del minore, del genitore e quello alla sicurezza dei consociati, ma sicuramente l’unica cosa che non ci si può permettere è lasciare che dei bambini pati- scono forme detentive per col- pe altrui. può ancora archiviarsi: «Si tratta - precisano i dem - di darsi atto che oltre una certa soglia non si deve mai andare. Si chiama rispet- to. Riteniamo infatti che qualsiasi alleanza, a maggior ragione se considerata strutturale, non pos- sa non basarsi sulla condivisione di questi principi e valori minimi di base». E la posizione non resta isolata tra i dem: «Mi spiace, ma a me non basta», dice Roberta Pi- notti, senatrice Pd e presidente della commissione Difesa a Palaz- zo Madama. Che sottolinea: «La vicenda di Bibbiano è stata caval- cata vergognosamente soprattut- to dalla destra, ma il M5S parteci- pò a questa folle e violenta crimi- nalizzazione». «Intendiamoci be- ne - aggiunge Pinotti - i fatti su cui sta indagando la magistratura so- no serissimi, tanto più perchè ri- guardano minori in affido, e noi siamo i primi a volere che si vada

  21. 7 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 GIUSTIZIA LA POLEMICA Briatore insulta il sindaco-lavoratore ma nel suo Billionaire ci sono sei contagiati LA BRUTTA AVVENTURA DI UNA SOLDATESSA CHE AVEVA VINTO IL CONCORSO Controreplica di Briatore: «Ma guardate in che mani siamo: al governo abbiamo un bibitaro dello stadio san Paolo di Napoili (leggi Luigi Di Maio) e come sindaco uno che faceva lo scaricatore». La qual cosa stupisce per la demenzialità dell’affermazione: a occhio e croce c’è solo da stringere la mano (covid permettendo) a un sindaco che ha lavorato come operaio riuscendo anche a laurearsi in giurisprudenza. Ma sono finezze che Briatore evidentemente non apprezza. Risultato: oggi sono risultati positivi al Coronavirus sei lavoratori del Billionaire e altri 50, in modo molto responsabile, si sono messi in autoisolamento. E ora toccherà al povero Flavio Briatore scaricare le casse di champagne destinato gli ospiti del Billionaire... L’IMPRENDITORE AVEVA PROTESTATO PER LE MISURE ANTI COVID “TROPPO RESTRITTIVE” ACCUSANDO IL SIDACO DI VOLER PUNIRE L’IMPRESA detto - è l’unico sindaco in Italia ad aver reso più restrittivo il decreto del governo». Per poi definirlo «un grillino contro il turismo» che «non ha mai fatto niente nella vita». Replica serafica del sindaco: «Caro signor Briatore, le ordinanze vanno rispettate per la salute di noi tutti, sopratutto per la salute delle persone anziane come lei. Per quel che riguarda i lavoratori – ha poi sottolineato il giovane sindaco – sappia che ho scaricato casse nel suo locale e so bene come li trattate…» GIOVANNI M.JACOBAZZI U cune pentole rischia di far per- dere il posto ad un militare dell’Esercito. La vicenda inizia nel 2018. N.M. presta servizio da circa dieci anni nell’Esercito con il grado di primo caporale maggiore. N.M. è una delle mol- te volontarie in ferma prefissata delle Forze armate, una “preca- ria” con le stellette. Dopo tanta attesa, arriva finalmente il mo- mento desiderato, quello di po- ter transitare in servizio perma- nente. Avendo tutti i titoli, N.M. partecipa al concorso che viene bandito dall’Amministra- zione militare per il passaggio in sp. N.M. vive in un piccolo apparta- mento in affitto nei pressi della caserma alle porte di Roma con il proprio compagno, anch’egli un militare. Passano i mesi ed rapporti con il proprietario di casa si fanno sempre più critici. Avvengono discussioni sul pa- gamento delle utenze, sul ripar- to delle spese condominiali, sul rinnovo del contratto di locazio- ne. N.M. decide quindi di lascia- re l’appartamento dopo aver sal- dato tutto con l’affittuario. A di- stanza di qualche settimana, N.M., che nel frattempo ha tro- vato un altro alloggio, riceve la notifica di un decreto di citazio- ne a giudizio. L’ex proprietario di casa ha pre- sentato denuncia dai carabinie- ri nei suoi confronti per “appro- priazione indebita”. Dall’appar- tamento mancherebbero, come si legge nel capo d’imputazio- ne, delle lenzuola, delle pento- le, uno stenditoio da bagno. Og- getti dal valore di poche decine di euro. Il reato di appropriazio- ne indebita rientra fra quelli di competenza del giudice penale monocratico a citazione diretta, senza il filtro dunque dell’u- dienza preliminare. Corretta- mente, N.M. informa subito dell’accaduto la propria scala gerarchia. Quest’ultima inizia allora a dare corso alla procedu- ra di esclusione dal concorso per il servizio permanente per sopravvenuta "mancanza" dei requisiti. Nel bando, infatti, è prescritto che i concorrenti “non devono essere imputati in procedimen- ti penali per delitti non colpo- si”. I requisiti devono essere posseduti fino all’approvazio- ne della graduatoria finale che per N.M. non è ancora interve- nuta.Ad N.M. cade il mondo ad- DAVIDE VARÌ C Ragnedda, sindaco del piccolo comune sardo di Arzachena, e Flavio Briatore, discotecaro d’alto bordo e proprietario del Billionaire. La colpa del sindaco sarebbe quella di aver fatto rispettare le disposizione del governo di chiudere le discoteche per evitare il proliferare dei contagi da Coronavirus. Tra queste, naturalmente, c’è anche il noto L’esercito la caccia per una denuncia ritirata da tempo ontinua lo scontro a distanza tra Roberto na discussione con l’ex proprietario di casa per un paio di lenzuola ed al- Billionaire di Briatore. Il quale Briatore ha lanciato strali contro il sindaco colpevole, a suo dire, di voler ridurre in povertà imprenditori e lavoratori della zona. Poi Briatore, sempre lui, ha pensato bene di condire il suo iuntervento con una serie di insulti personali: «Quello di Arzachena - ha la sentenza di estinzione del rea- to per mancanza della condizio- ne di procedibilità da parte del giudice. N.M. inizia un este- nuante contenzioso ammini- strativo per far valere le proprie ragioni: esclusa dal concorso per un reato che non c'è stato. Ad assisterla c'è l’avvocato ro- mano esperto di diritto militare Giorgio Carta. I regolamenti militari non preve- dono “l’estinzione” del reato, istituto di diritto penale che co- me in questo caso non consente di entrare nel merito dell’accer- tamento del fatto per essere ve- nuti meno in limine litis i pre- supposti di perseguibilità. L’avvocato Carta solleva altresì dubbi di illegittimità costituzio- nale di tale disciplina regola- mentare. Per di più per quei rea- ti di minore allarme sociale qua- li sono quelli a citazione diretta laddove lo status di imputato viene acquisito in forza della so- la scelta del pm che dispone la citazione senza il vaglio del giu- dice dell’udienza preliminare. Una disposizione che stride con la presunzione di innocen- za sancita dall’articolo 27 della Costituzione, limitando i diritti del mero imputato equiparato di fatto al colpevole con senten- za definitiva. Il Tar del Lazio re- spinge il ricorso. Di diverso av- viso il Consiglio di Stato che nel- le scorse settimane ha accolto la doglianza di N.M., annullando in radice il provvedimento di esclusione dalla graduatoria. L’Amministrazione militare do- vrà ora “esaminare in concreto le situazioni relative alla gravi- tà dei fatti ed alla definitività dell’accertamento penale”. Per N.M. rivive il sogno di tornare ad indossare l'uniforme milita- re. UNA DISPOSIZIONE CHE STRIDE CON LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA LIMITANDO I DIRITTI DEL MERO IMPUTATO EQUIPARATO DI FATTO AL COLPEVOLE CON SENTENZA DEFINITIVA dosso: tutte le aspettative di una vita svaniscono all’improvviso e, rassegnata, si mette dunque al- la ricerca di una nuova occupa- zione. Passa qualche settimana e arri- va il colpo di scena: l’ex proprie- tario di casa dopo aver presenta- to la querela ci ripensa e decide di ritirala. N.M. accetta subito la remissione della querela e ne da immediata comunicazione alla scala gerarchica in modo che la procedura concorsuale possa procedere regolarmente anche nei suoi confronti. La burocrazia militare, però, ha già fatto il suo corso e N.M. rice- ve la comunicazione formale della intervenuta estromissio- ne dal concorso. Nella graduato- ria finale il suo nome non com- pare. Dopo qualche giorno arri- va, a questo punto inutilmente,

  22. 8 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 GIUSTIZIA INTERVIST A ÉRIC DUPOND-MORETTI , AVVOCATO E INCUBO DEI MAGISTRATI PRENDE LA GUIDA DELLA GIUSTIZIA FRANCESE Riportiamo alcuni stralci di un’intervista al nuovo ministro della Giustizia francesce, Éric Dupond-Moretti, pubblicata il 18 luglio da Le Journal du Dimanche L di Jean Castex: uno choc per i magistrati. Tra i più celebri avvocati france- si, rinomato spirito libero, Éric Dupond-Moretti ha criticato troppo spesso la giustizia - co- me istituzione, per il suo mal- funzionamento - per non aspet- tarsi che ci metta mano. «Non sono cambiato, se non per le cravatte...», dice con il sorri- so sulle labbra in un’intervista «Ho sempre preferito gli uomini alle cause Mi batterò per loro» ni, non le cause. Ancora una volta, mi batto per l’uomo. Trovo Emmanuel Macron corag- gioso, adesso tocca a me agire. Ho delle idee, ma devo metterle in pratica: devo assolutamente riuscirci. Quando ci penso, non nascondo di avere le vertigini: quando, come me, si deve tutto alla Repubblica, non è un com- pito da poco poterla servire. Cosa Le darà la sensazione di esserci riuscito? Tutto ciò che bisogna cambiare nella nostra giustizia: sono tren- tasei anni che ci rifletto. La diffi- coltà principale per me sarà di apprendere l’arte dell’ammini- strazione e addolcirla. È fatta principalemnte di perso- ne competenti, ma come tutte le strutture ha le sue “pesantez- ze”. Quando lascerò la carica, di prossimità che abbiamo abo- lito nel 2017, ma che bisogna tentare la strada di una giustizia vicina ai soggetti di diritto, gli indagati. Ci sono due grandi pro- blemi: la scarsità di mezzi e alcu- ne cattive abitudini. Devo riu- scire ad agire su questi due fron- ti. Se non si tratta di un ritorno al passato, come definirebbe que- sta nuova “giustizia di prossi- mità”? È una questione di organizzazio- ne. Durante la crisi sanitaria, al- cuni magistrati si sono recati ne- gli ospedali. Io propongo che, in alcune parti del territorio e in casi particolari, si muova il giu- dice piuttosto che l’imputato. Sarebbe utile per tutti coloro per cui è difficile accedere alla giustizia, normalmente i più po- veri. La giustizia deve essere a che”. E’ vero? Amo il buon senso. Nella nostra giustizia, c’è il meglio e il peg- gio. Io dico che bisogna chiude- re col peggio e guardare solo al meglio. Chi potrebbe opporsi? Dal momento che non ci costa di più. Pescherò dalle idee mi- gliori per migliorare la giustizia quotidianamente e, sì, avrò un consigliere per questo. Se in un certo tribunale un can- celliere o un magistrato avran- no un’idea che funziona, la fare- mo emergere. D’altronde, non abbiamo molte risorse nelle can- cellerie, voglio alleggerire i loro compiti per valorizzarli e così che possano rispondere in tem- pi più brevi alle esigenze del- le persone sot- a giudizio. cita spesso Victor Hugo: non vedo l’ora di passare alla fa- se operativa. Firmerò rapida- mente le mie prime istruzioni. Ad esempio, voglio che i sospet- tati di violenza coniugale, se non sono deferiti all'autorità giudiziaria, siano convocati dal procuratore e ricevano un avver- timento giudiziario solenne. Mi è già stato fatto notare che questo potrebbe compromette- re la presunzione d’innocenza: ma ho mostrato i denti...Non si tratterebbe di una condanna, ma di un modo per dimostrare che la giustizia è attenta e non trascura niente. Ecco un altro esempio: conosco le prigioni, ci sono stato tante volte come av- vocato. Ci sono già buone prati- che per migliorare le condizio- ni di detenzione, bisogna solo estenderle. I codici prevedono anche dei delegati tra i detenuti a sua nomina a ministro della Giustizia è la vera sor- presa del nuovo governo toposte Lei al settimanale francese LeJour- nal du Dimanche che lo raggiun- ge nel suo ufficio ministeriale a piazza Vendôme poco dopo l’in- sediamento. Riforma del processo penale, carceri, indipendenza dei pub- blici ministeri: il programma del nuovo Guardasigilli non è ancora delineato, ma non gli mancano idee, esigenze e tem- peramento. Una volta in televisione ha det- to, tra le risate, che non sarebbe mai diventato ministro della Giustizia. Come mai ha cambia- to idea? Quando l’ho detto pensavo dav- vero che non me lo avrebbero mai proposto. E quando è suc- cesso, ho risposto d’istinto: ho prima detto sì, e poi ci ho riflet- tuto. Come mi ha suggerito un amico: «Ti hanno dato le chiavi dell’auto, bisogna che ci salti su». Ho una conoscenza appro- fondita, ma non tecnocratica, dell’istituzione giudiziaria. So cosa c’è di buono, e cosa va cambiato. Ho accettato anche per ragioni emotive: come avvo- cato ho sempre difeso gli uomi- «Aprire una scuola, vuol dire chiudere una prigione». Vuole meno carceri? È già avviato un programma di costruzione di 15mila posti. Ma prima di definire una politica, voglio monitorare l’evoluzione del numero dei detenuti. Con la pandemia, abbiamo regi- strato un numero storicamente basso. Se non aumenta troppo, le prigioni saranno alleggerite, e di conseguenza le condizioni di detenzione miglioreranno. Ma bisogna soprattutto smetter- la con i dibattiti caricaturali. La politica penale non si basa sulla compassione: non si tratta né di reprimere né di essere lassisti. Il buon principio è l’equilibrio. Il carcere è un male necessario, Ma bisogna pensare a come age- volare la fuoriuscita di chi ha problemi di salute, e a come fare in modo che chi esce non sia peggiore di quando è entrato. Consideriamo lo spirito di que- sta evidenza: se bastasse repri- mere per far sparire il crimine, ormai lo sapremmo. Solo i popu- listi sembrano crederlo, ma io non lo sono. Io sono per lo Stato voglio che restino due o tre cose semplici: non ho la bacchetta magica, ma voglio riavvicinare i francesi alla giustizia, ridargli fiducia. È per questo che parlo di una “giustizia di prossimità”: non vuol dire ripristinare i giudici servizio dell’imputato, non il contrario. È importante ricor- darlo. Concretamente, quali sono le sue priorità? Arrivo con dei sogni, ma so che il tempo stringe: non si fa il mini- stro a vita, per fortuna. Quindi che possano segnalare le diffi- coltà, le carenze. È utile, ma non esistono dappertutto. Non costerebbe niente preve- derli in ogni struttura. Sarà affiancato nel suo lavoro da un consigliere incaricato di raccogliere le “buone prati-

  23. GIUSTIZIA 9 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 suggerirlo fortemente tramite circolari. Il giusto processo, è il contrario della guerra. Nel suo discorso di insediamen- to, ha dichiarato che le indagi- ni preliminari devono restare tali. Farà una circolare anche su questo? Chiedo alla mia amministrazio- ne di farmi delle proposte. Quando alcune indagini diven- tano eterne impedendo il con- traddittorio e accompagnando- si a violazioni mirate del segre- to a favore di qualche giornali- sta, c’è di che preoccuparsi. Vuole rinforzare il segreto istruttorio? Quando una democrazia diven- ta una dittatura, il primo bersa- glio sono i giornalisti e gli avvo- cati. Sono molto rispettoso del- la stampa e del segreto pro- ÉRIC DUPOND-MORETTI , AVVOCATO E INCUBO DEI MAGISTRATI fessionale. Ma il fatto che quello degli av- voca- ti non sia più protet- to mi fa disperare. Voglio rimediare e spero che in- traprenderemo una riflessione su questo. Coinvolgerò ovvia- mente anche i giornalisti. Come avvocato ha auspicato un sistema di responsabilità per i magistrati. Lo metterà in opera? L’indipendenza non permette ad alcun magistrato di affrancar- si dalle regole. L’indipendenza ha senso solo se si inscrive nell’imparzialità, e questa non esclude la responsabilità. È un cantiere che voglio aprire, di concerto con i magistrati. Ha in programma una riforma della giustizia minorile? Una riforma è già in corso al Par- lamento. Mi auguro che la giu- stizia minorile sia più rapida ed efficace. Quando un ragazzo è perseguito per piccoli reati, de- ve essere portato immediata- mente davanti al giudice. E poi si disponga magari che il giorno dopo imbianchi le mura di una gendarmeria o di un com- missariato. Non è possibile esse- re arrestati da minori e poi giudi- cati a 22 anni. Spero che i minori reclusi non escano a 18-17 anni, con l’idolo di un islamista o un un boss. Bi- sogna prevedere un modello al- ternativo per chi lo merita. Ci sto lavorando. Il suo incarico al governo è l’ini- zio di una carriera politica? Forse è un po’ tardi a 59 anni per fare carriera. Sono sempre stato molto felice di fare l’avvocato. Cambierò completamente vita. E lo faccio unicamente per l’i- dea di giustizia che mi guida. IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA FRANCESE ERIC DUPOND-MORETTI, VISITA LA PRIGIONE DI FRESNES, A SUD DI PARIGI, COME PARTE DELLA SUA PRIMA VISITA UFFICIALE DANEO-MINISTRO THOMAS COEX NOMINATO DAL GOVERNO CASTEX, IL NUOVO GUARDASIGILLI PROMETTE DI RIFORMARE L’INTERO SISTEMA: DAL PROCESSO PENALE ALLE CARCERI, LA PAROLA D’ORDINE È “PROSSIMITÀ” Sì, assolutamente. Cambiano argomento, è sem- pre favorevole al rimpatrio del- le donne e dei bambini prigio- nieri in Siria? Sì, ma faccio parte di un gover- no che difende l’idea che questi prigionieri debbano essere giu- dicati là dove hanno commesso il reato e che esamina caso per caso la situazione dei minori da rimpatriare. In qualunque circo- stanza, sarei un militante instan- cabile nella difesa dei francesi - perché sono francesi, che lo si voglia o no - che incorrano nella pena di morte. Abbiamo preso impegni inter- nazionali e l’anno prossimo ce- lebreremo il quarantesimo anni- versario dell’abolizione della pena di morte in Francia. È un onore per il nostro Paese. È in corso un progetto di revisio- ne costituzionale che pone la questione dell’indipendenza dei pubblici ministeri. Lei è fa- vorevole alla soppressione del legame gerarchico tra cancelle- ria e procure? No. Io credo che sia legittimo per il governo definire e dispor- delle carriere tra giudici e pm? Sì, ma non ne avrò il tempo in questo mandato. È un grosso problema. Ho conosciuto un presidente della Corte d’Assise che mi disse: «La giustizia è il so- lo sport dove l’arbitro porta la stessa maglia dei giocatori». C’è un’altra cosa che mi sta a cuore: la lotta contro il corpora- tivismo che nuoce alla giusti- zia. Vorrei trasformare la Scuo- la nazionale della magistratura in una scuola che mescoli la for- mazione dei giudici e degli av- vocati. Ma anche questo cantie- re sarebbe troppo lungo da rea- lizzare. Abbiamo seicento gior- ni per agire concretamente, de- vo essere pragmatico. Occorre più spazio per la dife- sa nella procedura penale? La giustizia si è “bunkerizzata”. Svolgendo il mio mestiere di av- vocato, ho visto etichette sulle porte con scritto: «Il giudice non riceve gli avvocati». È assurdo. Bisogna tornare a una giustizia più fluida, a dei rapporti pacifici tra giudici e av- vocati. Non posso ordinarlo, ma posso di diritto, e dico: non voglio che il mio paese resti al dodicesimo posto tra i 47 paesi condannati dalla Corte Europea, sostanzial- mente per dei processi giudica- ti “ingiusti”. C’è bisogno di cambiare qualco- sa, no? Non si rischia di diventare buo- nisti? Già li sento quelli che mi defini- ranno il “lassista che vuole svuotare le prigioni”, altri diran- no che sono un repressore che vuole riempirle. Non sarò né l’u- no né l’altro. Non si fa buona giu- stizia con la demagogia. Servo- no dei principi: il contradditto- rio, il diritto alla difesa. Ma servono anche i mezzi, risor- se ulteriori. Nei nostri tribunali, ho visto un giurato portarsi il re- gistratore perché la Corte non l’aveva… Avrà a disposizione nuove ri- sorse per la giustizia? È necessario, ne avrò. Il primo ministro l’ha annunciato: il bud- get 2021 accrescerà il volume di assunzioni nella giustizia. Emmanuel Macron e Jean Ca- stex glielo hanno assicurato? re dei mezzi per condurre una politica penale. Il sistema attua- le presenta due vantaggi: la poli- tica penale è una e indivisibile, le stesse regole si applicano a tutti i paesi. Le procure sono legittimate da un governo democratico. Ma il potere non ha il diritto di inter- venire in certe questioni. Per la nomina dei procuratori, il mini- stro segue le indicazioni del Consiglio della magistratura: è già la norma, ma per il passato ci sono state delle violazioni. Affinché ciò non accada più, vo- glio incidere questa regola nella Costituzione. È favorevole alla separazione

  24. 10 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 ESTERI L’ANNUNCIO DOPO QUASI 10 ANNI DI GUERRA Libia spunta la pace: intesa Serraj-Saleh sul cessate il fuoco E a marzo le elezioni libica da cui si potrà attingere so- lo dopo un accordo politico completo sulla scia dei risultati della conferenza di Berlino e in piena trasparenza». Infine, Ser- raj ha annunciato il suo invito a tico del maresciallo Khalifa Haf- tar, l’uomo forte della regione sostenuto da Egitto e Francia. «Il presidente del Parlamento, Aguila Saleh, ha chiesto a tutte le parti un cessate il fuoco imme- diato e l’interruzione di tutte le operazioni di combattimento in tutto il Paese», si legge nella no- ta di Tobruk che esprime l’aspi- razione che «la città di Sirte di- venti un quartier generale tem- poraneo del nuovo Consiglio presidenziale, che riunisca tutti i libici e li avvicini». «Il cessate il fuoco - ha aggiunto- Saleh - sbarra la strada a qualsia- si intervento militare straniero e si conclude con l’allontana- mento dei mercenari e lo sman- tellamento delle milizie, al fine di ottenere il ripristino della pie- na sovranità nazionale». L’annuncio ha raccolto l’imme- diato sostiene degli attori inter- nazionali, a partire dalla missio- VICTOR CASTALDI D instabilità politica la Libia sem- bra di fronte a una concreta svol- ta di pace, mai così vicina come ora. Il presidente del Governo di ac- cordo nazionale libico (Gna) di Tripoli, Fayez al Serraj, e il pre- sidente del Parlamento di To- bruk, Aguila Saleh, hanno infat- ti dichiarato un cessate il fuoco su tutto il territorio libico e con- temporaneamente annunciato il rilancio di processo politico che porterà a elezioni legislati- ve e presidenziali il prossimo marzo. Nessuno poteva immagi- nare nelle scorse settimane una simile de-escalation in un Pae- se si è continuato a combattere anche durante il covid. I due fronti, finora in aperta guerra, lo hanno reso pubblico in simultanea con dichiarazio- ni separate. «Alla luce della si- tuazione attuale del Paese, il presidente del Governo di accor- do nazionale ha dato ordine a tutte le forze armate di interrom- pere immediatamente i combat- timenti e di conseguenza rende- re le città di Sirte e Giufra zone senza armi», si legge nella nota del governo di Tripoli. «L’inten- to ultimo è riportare la sovrani- tà del Paese e mandare via forze straniere e mercenari», ha ag- giunto. Il consiglio presidenzia- le chiede inoltre di «riprendere la produzione e l’esportazione di petrolio e destinare i proven- ti a un conto della Banca estera opo quasi un decennio di conflitti settari e di totale NELL’ACCORDO RAGGIUNTO TRA TRIPOLI E TOBRUK ANCHE LA RIPRESA DELLA PRODUZIONE PETROLIFERA. L’ONU ESULTA:«UNA SCELTA CORAGGIOSA» «elezioni legislative e presiden- ziali nel prossimo mese di mar- zo su una base costituzionale su cui siano d’accordo tutti i libi- ci». Dalla Cirenaica invece è arriva- ta la benedizione di Saleh, rite- nuto braccio politico e burocra- ne dell’Onu in Libia, Unsmil, che ha chiesto «l’immediata ese- cuzione della coraggiose scelte attuate». Anche l’Italia, che ha sostenuto in maniera costante e attiva gli sforzi dell’Onu nel quadro del processo di Berlino assieme ai principali partner Ue, «accoglie con grande favore i comunicati emessi», «a partire da una im- mediata cessazione delle ostili- tà e dalla riattivazione della pro- duzione petrolifera», si legge in una nota diffusa ieri dalla Farne- sina. L’OPPOSITORE DI PUTIN ANCORA GRAVE NON SI CURERÀ IN GERMANIA «Navalny non è stato avvelenato» Poi medici vietano il trasferimento IL SUO ENTOURAGE ACCUSA SENZA MEZZI TERMINI PUTIN E IL CREMLINO: «CI PRENDONO PER IDIOTI E VOGLIONO CANCELLARE LE PROVE» ni, gravi ma stabili, non consento- no di muovere Navalny. Inoltre i ri- sultati dei test effettuati saranno disponibili solo tra un paio di gior- ni. Nella mattinata di ieri però il vice capo medico Anatoly Kalinichen- ko ha negato il ritrovamento di ve- leno anzi una diagnosi esiste già ma non può essere ancora rivelata. Altre indiscrezioni, riportate dall’agenzia Tass, parlano invece di malore dovuto ad un «proble- ma metabolico», volgarmente un calo degli zuccheri. A questo punto è intervenuto nuo- vamente Murakhovsky che spie- ga: «Riguardo quello che dicono i media su un componente chimico individuato, so che non si trattava di materiali biologici ma prove- nienti dalla superficie della pelle, dai vestiti, dalle unghie. Abbiamo condotto una serie di test e si tratta della solita sostanza chimica indu- striale che viene utilizzata, per esempio, nei bicchieri di plasti- ca». Spiegazione inaccettabile per i col- laboratori di Navalny come Ivan Zhdanov che parla di una prece- dente versione della polizia nella quale veniva citata una sostanza tossica «pericolosa non solo per Aleksej ma anche per coloro che lo circondano, tanto che devono in- dossare tute protettive». Diversa la tesi del medico di Navalny, Ana- stasia Vasilyeva: «Ci prendono per idioti: non sono in grado di sta- bilire la causa del coma o di offrire una diagnosi,un disordine meta- bolico è una condizione, non una diagnosi». Il caso è finito anche sul tavolo del- le cancellerie di Francia e Germa- nia. Emmanuel Macrone Angela Merkel hanno offerto aiuto: «È molto importante chiarire urgente- mente come si sia potuti arrivare a questa situazione. Noi insistere- mo, su questo, E dobbiamo rende- re tutto molto, molto trasparente», ha detto Macron. Un avvertimento e una critica nemmeno tanto velata al Cremli- no la cui posizione è stata affidata alle laconiche parole di Vladimir Putin «Navalny riceverà le miglio- ri cure nell’ospedale di Omsk». ALESSANDRO FIORONI T lenamento di Alexey Navalny, l’oppositore di Putin ricoverato nell’ospedale siberiano di Omsh dopo essersi sentito male in aereo giovedì, è diventata una spy story con i contorni del caso diplomati- co. Ieri l’organizzazione Cinema for Peace, con sede a Berlino, fondata dall'attivista e regista Jaka Bizilj, ha messo a disposizione un aereo per prelevar Navalny e portarlo in Germania dove l'ospedale della Charite era pronto a curarlo. La stessa operazione del 2018 quan- do fu organizzato il trasferimento di Pyotr Verzilov appartenente al gruppo di protesta russo Pussy Riot, anche lui con sintomi di avve- lenamento. L’aereo con medici te- deschi è arrivato a Omsk dopo 5 ore di volo ma le autorità russe han- no negato il trasbordo. Il primario dell’ospedale dottor Murakhov- sky ha fatto sapere che le condizio- ra ammissioni, smentite e mezze verità il presunto avve- LA DOTTORESSA ANASTASIYA VASILYEVA, MEDICO CURANTE DEL LEADER DELL’OPPOSIZIONE RUSSA ALEXEI NAVALNY, E SUO FRATELLO OLEG NAVALNY SI SALUTANO ALL’OMSK AMBULANCE HOSPITAL EVGENIY SOFIYCHUK

  25. 11 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 CRONACA È IL DATO PIÙ ALTO REGISTRATO DAL 14 MAGGIO Coronavirus, salgono i contagi: 947 in un giorno e nove morti L’APPELLO AI GIOVANI DEL MINISTRO DELLA SALUTE, ROBERTO SPERANZA: «LA BATTAGLIA NON È VINTA, I NUMERI DEL FUTURO DIPENDONO DAL COMPORTAMENTO DI CIASCUNO DI NOI» Calabria 2 e 2 anche in Molise. «Gli italiani sono stati straordina- ri in questi mesi difficili - ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, al Meeting di Rimini -. C’è stata sintonia profonda tra mi- sure del governo e il sentire delle persone. La curva l’abbiamo piega- ta non solo per le misure ma per- ché c’è stata profonda persuasione delle persone che hanno capito la posta in gioco ovvero la vita. In questi giorni dobbiamo recupera- re uno spirito di sfida rispetto a questa battaglia del Covid. Faccio un appello ai più giovani: la batta- glia non è vinta, i numeri del futu- ro non sono già scritti ma dipendo- no dal comportamento di ciascu- no di noi». Speranza ha prosegui- to: «Io lo dicevo già a giugno e a lu- glio, quando i numeri sembravano assottigliarsi sempre di più io cre- do che siamo fuori dalla tempesta, ma non siamo ancora in porto sicu- ro, non dobbiamo assolutamente abbassare la soglia dell’attenzio- ne. Nei Paesi vicini ci sono numeri di nuovo altissimi. Serve ancora grande attenzione». E Mario Monti, spiegando il suo nuovo incarico di presidente euro- peo della commissione politiche della sanità dell’Oms che si riuni- rà per la prima volta il prossimo 26 agosto, intervistato a Sky tg 24, ha detto: ««Come politica sanitaria europea siamo in alto mare. C’è uno scarso coordinamento a livel- lo internazionale, ma anche a livel- lo europeo dove l’Unione Europea non ha dei poteri in materia sanita- ria se non ridottissimi. Occorre fa- re una riflessione in questo mondo che si globalizza. Peggio sarebbe se diventasse preda di incursioni nazionalistiche che vediamo da parte di grandi potenze al di fuori dell’Europa». LA FAMIGLIA «Viviana non si è uccisa» L è stato il più alto dal 14 maggio, ol- tre tre mesi fa: allora furono 992, ie- ri 947. Il 15 maggio poi scesero a 789, ma si era in piena fase discen- dente, che avrebbe portato al mini- mo mai registrato in Italia, 113, il 23 giugno. Per tornare invece ai mesi bui dell’inizio epidemia, un dato simile, poco sotto i mille, si era registrato il 10 marzo: 977 casi. Proprio quel giorno entrava in vi- gore il Dpcm che stabiliva il lock- down per l’intera penisola. C’è da dire però che gli altri parametri so- no ben diversi: quello stesso 10 marzo si registrarono 168 decedu- ti, ieri sono stati 9) con oltre 5mila ricoverati in regime ordinario (ieri meno di mille) e ben 877 terapie in- tensive occupate (ieri 69). Basilicata e Valle d'Aosta sono le due regioni Covid-free. Tre regio- ni, come già giovedì, hanno invece un numero di nuovi casi superiore a 100: Lombardia (174), Lazio (137) e Veneto (116). In ordine de- crescente, poi, in Emilia Romagna con 82 nuovi casi, in Toscana 79, in Campania 67, in Sicilia 44, in Sardegna 42, in Piemonte 39, in Friuli Venezia Giulia 36, in Puglia 35, in Abruzzo 23, in Umbria 22, in Liguria 21, nella Marche 17, nel- la provincia autonoma di Bolzano 5, nella provincia di Trento 4, in «V Gioele». Lo afferma uno dei legali di famiglia, l’avvoca- to Claudio Mondello, cugi- no del papà di Gioele che gio- vedì ha riconosciuto le scar- pette del figlio trovate sulla collina di Caronia, vicino a dove sono stati individuati poveri resti ossei del corpici- no. Il legale, che ieri ha aspra- mente criticato le modalità con cui sono state compiute le ricerche («La credibilità dello Stato ne esce forte- mente compromessa»), chiede che si indaghi «in mo- do accurato, nel rispetto e nel silenzio». La versione della famiglia di Viviana Parisi contrasta con quella avanzata secondo la quale avrebbe tentato il sui- cidio a fine giugno. La don- na soffriva di paranoia e cri- si mistiche, come risulta da due certificati prodotti dall'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto: uno il 17 mar- zo e l'altro proprio a fine giu- gno. La famiglia propone una versione alternativa all'ipotesi suicidio: «È salita sul traliccio perché il bimbo si era perso nel bosco ed è ca- duta». iviana non si è ucci- sa e non ha ucciso a curva dei contagi continua a salire, giorno dopo giorno. Ieri il numero dei nuovi casi INTERROGATO L’AMICO Crema, si cerca il corpo di Sabrina Beccalli «I micidio e ha reso una dettagliata versione dei fatti che dovrà es- sere vagliata da indagini tecnico scientifiche». Così Paolo Spe- rolini, difensore di Alessandro Pasini, riassume all’Adnkronos l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto nel pomeriggio di ieri davanti al giudice di Cremona Giulia Masci. L’uomo si trova in carcere con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere di Sa- brina Beccalli, mentre proseguono le ricerche della 39enne di cui si sono perse le tracce dal giorno di Ferragosto. A incastrare Pasini ci sarebbero le immagini della telecamera nella zona di Vergonzana che lo mostrerebbe alla guida dell’auto di Sabrina, macchina successivamente trovata distrutta dalle fiamme. l mio cliente è stato collaborativo, ha risposto per un’ora e mezza alle domande del gip e del pm. Non ha ammesso l’o-

  26. 12 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 AFFIDAMENTO IN PROVA, SEMILIBERTÀ, LIBERAZIONE ANTICIPATA E DETENZIONE DOMICILIARE Misure alternative: si potrebbe risparmiare mezzo miliardo ti. Il servizio sociale controlla la condotta del soggetto aiutandolo a reinserirsi nella vita sociale e riferisce periodica- mente al magistrato di sorveglianza sul suo comportamento. I commi 11 e 12 dell’articolo 47 regolano rispettiva- mente la revoca dell’affidamento in prova e i suoi effetti stabilendo che esso «è revocato qualora il comportamento del soggetto, contrario alla legge o alle prescrizioni dettate, appaia incompati- bile con la prosecuzione della prova» e che «l’esito positivo del periodo di pro- va estingue la pena detentiva ed ogni al- tro effetto penale». All’affidato in pro- va al servizio sociale che abbia dato pro- va nel periodo di affidamento di un suo concreto recupero sociale, deducibile da comportamenti rivelatori del positi- vo evolversi della sua personalità, può essere concessa la detrazione di pena che consiste in 45 giorni di pena detrat- ta per ciascun seme- stre di pena scontata. La semilibertà è previ- sta e disciplinata da- gli articoli 48 e se- guenti dell’Ordina- mento Penitenziario e consiste nella possi- bilità per il condanna- to di trascorrere parte del giorno fuori dell’i- stituto. L’ammissione al regime di semi- libertà è disposta in relazione ai pro- gressi compiuti nel corso del trattamen- to, quando vi sono le condizioni per un graduale reinserimento del soggetto nella società. La liberazione anticipata è regolata dall’articolo 54 della Legge n. 354/ 1975 che stabilisce la possibilità che venga concessa al condannato a pena detentiva che abbia dato prova di parte- cipazione alla sua rieducazione. Consi- ste in una detrazione di quarantacin- que giorni per ogni singolo semestre di pena scontata, valutando anche il perio- do trascorso in stato di custodia cautela- re, di detenzione domiciliare o di affida- mento in prova al servizio sociale. La misura della liberazione anticipata era oggetto di automatica revoca a norma dell’articolo 54, comma 3 in caso di con- danna per delitto non colposo commes- so durante l’esecuzione della misura. La Consulta ha dichia- rato l’illegittimità co- stituzionale del com- ma in questione nella parte nella quale preve- de l’automatismo del- la revoca. La detenzio- ne domiciliare è previ- sta dall’art. 47 ter della L. n. 354/ 1975 per par- ticolari casistiche e consiste nella possibi- lità di espiare la pena della reclusione nella propria abitazio- ne o in altro luogo pubblico di cura, assi- stenza ed accoglienza. Secondo l’artico- lo 47 ter, la pena della reclusione per qualunque reato, ad eccezione di alcu- ni compresi quello ostativi, può essere espiata nella propria abitazione o in al- tro luogo pubblico di cura, assistenza ed accoglienza, quando trattasi di per- sona che, al momento dell’inizio dell’e- secuzione della pena, o dopo l’inizio della stessa, abbia compiuto i settanta anni di età purché non sia stato dichia- rato delinquente abituale, professiona- le o per tendenza né sia stato mai con- dannato con l’aggravante di cui all’arti- colo 99 del codice penale. La pena della reclusione non superiore a quattro an- ni, anche se costituente parte residua di maggior pena, nonché la pena dell’ar- resto, possono essere espiate nella pro- pria abitazione o in altro luogo di priva- ta dimora ovvero in luogo pubblico di cura, assistenza o accoglienza, quando trattasi di: donna incinta o madre di pro- le di età inferiore ad anni dieci con lei convivente; padre, esercente la pote- stà, di prole di età inferiore ad anni die- ci con lui convivente, quando la madre sia deceduta o altrimenti assolutamen- te impossibilitata a dare assistenza alla prole; persona in condizioni di salute particolarmente gravi, che richiedano costanti contatti con i presidi sanitari territoriali; persona di età superiore a sessanta anni, se inabile anche parzial- mente e persona minore di anni ventu- no per comprovate esigenze di salute, di studio, di lavoro e di famiglia. va, in relazione ai presupposti e alle mo- dalità di applicazione sono previste e disciplinate dalla legge 26 luglio 1975, n. 354. DAMIANO ALIPRANDI C alternative. Nel momento in cui i nume- ri della popolazione carceraria tornano lentamente a salire (sono entrate perso- ne per finire di scontare cinque mesi di carcere) è degno di nota rievocare un passaggio del recente pre rapporto dell’associazione Antigone. Quest’ulti- ma parte dal fatto che un detenuto costa in media 150 euro al giorno circa (costi che comprendono la retribuzione dello staff), mentre una persona in misura al- ternativa costa dieci volte di meno, Per questo motivo si potrebbero risparmia- re almeno 500 milioni di euro se la me- tà di queste persone potesse scontare all’esterno la sua pena. Infatti, altro da- to da ricordare, la maggioranza dei dete- nuti non sono dentro per reati contro la persona come omicidi, sequestri e simi- lari, ma per reati contro il patrimonio o per droga. I dati parlano chiaro. Il 19,1% dei dete- nuti ha un residuo pena inferiore a un anno, il 52,6% deve ancora scontare meno di tre anni per un totale di 18.856 detenuti. Queste percentuali salgono molto per i detenuti stranieri, arrivan- do rispettivamente al 26,3% ed al 66,6%. Sono percentualmente aumen- tati i detenuti per i reati più gravi, a se- guito delle scarcerazioni avvenute tra marzo e maggio di persone con pene brevi. I presenti con una condanna defi- nitiva superiore ai 10 anni, ergastolani inclusi, erano a fine giugno 2019 il 26,8%, dei presenti totali. A fine giu- gno 2020 erano il 29,8%. Al 30 giugno erano 7.262 i detenuti reclusi per asso- ciazione di stampo mafioso (416-bis): soltanto 128 erano donne e 176 stranie- ri. Al 6 novembre 2019, ultimo dato uffi- ciale disponibile, le persone sottoposte al regime speciale di cui al 41 bis erano 747 (735 uomini e 12 donne), a cui devo- no aggiungersi 7 internati, per un totale di 754 persone distribuite in 11 istituti penitenziari della Penisola, con una so- la sezione femminile e una casa di lavo- ro per persone in misura di sicurezza. Più della metà della popolazione carce- raria deve scontare meno di tre anni e una parte potrebbe, appunto, avere ac- cesso a misure alternative. Non c’è solo un considerevole ritorno economico, ma anche un ritorno positi- vo per la sicurezza collettiva visto che una persona in misura alternativa ha un tasso di recidiva tre volte inferiore a una persona che sconta per intero la pe- na in carcere. Le misure alternative alla detenzione, per colpa di alcuni titoli di giornali sensazionalistici, sono accom- pagnate da sempre dal luogo comune che sarebbe un modo per “farla franca”. Niente di più sbagliato. Sono dirette a realizzare la funzione rieducativa della pena, in ottemperanza dell’articolo 27 della Costituzione. Incidono sulla fase esecutiva della pena principale detenti- inquecento milioni di euro è la ci- fra che lo Stato potrebbe rispar- miare se investisse sulle misure I DIVERSI TIPI DI MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE Ne sentiamo parlare spesso dalle crona- che giornalistiche, come, appunto una maniera per evitare la cosiddetta “cer- tezza della pena”. In realtà è sempre una pena, ma diversa dal carcere. Le mi- sure alternative alla detenzione sono: l’affidamento in prova al servizio socia- le, la semilibertà, la liberazione antici- pata, la detenzione domiciliare. L’affi- damento in prova al servizio sociale è previsto e disciplinato dall’articolo 47 del Dpr n. 354/ 1976 che stabilisce, che se la pena detentiva inflitta non supera i tre anni, il condannato ha la possibili- tà di essere affidato ai servizi sociali fuo- ri dell’istituto per un periodo uguale a quello della pena da scontare. Il provve- dimento viene adottato sulla base dei ri- sultati della osservazione della perso- nalità, condotta collegialmente per al- meno un mese in istituto, nei casi nei quali si può ritenere che lo stesso, an- che attraverso le prescrizioni delle qua- li al comma 5, contribuisca alla rieduca- zione del reo e assicuri la prevenzione del pericolo che egli commetta altri rea- DAL RAPPORTO DELL’ASSOCIAZIONE ANTIGONE EMERGE CHE OGNI DETENUTO COSTA 150 EURO AL GIORNO E PIÙ DELLA METÀ DEVE SCONTARE MENO DI TRE ANNI

  27. 13 IL DUBBIO SABATO22AGOSTO2020 CULTURA INTERVISTA JING-JING LEE AUTRICE DEL ROMANZO “STORIA DELLA NOSTRA SCOMPARSA” la prigionia nelle confort sta- tions? Credo che per loro i corpi rap- presentassero principalmente un rimando alla loro vergogna e vulnerabilità. Anche quan- do sono diventate più grandi, i corpi delle comfort women fungevano come una sorta di promemoria degli orrori che avevano attraversato. Molte di loro hanno contratto malattie sessualmente trasmissibili (che non sono state adeguata- mente trattate in tempo) e han- no avuto problemi di salute per il resto della loro vita; alcu- ne di loro non poterono avere figli per quello che avevano passato. In un documentario intitolato “Because We Were Beautiful”, le vittime indone- siane dell'esercito imperiale giapponese hanno espresso rammarico per essere state tan- to desiderabili da avere attira- to l'attenzione dei soldati (da qui il titolo del documenta- rio). «Nessuna di noi pronunciò mai la parola 'stupro'. Non do- vevamo farlo». Quanto la creazione di zone grigie – che deriva anche dal non dare il giusto nome alle cose – ha con- tribuito a dinamiche di violen- za e prevaricazione? Penso che in realtà non nomi- nare l'atto derivi da un tabù so- ciale che riguarda lo stupro, co- sa che ha contribuito a perpe- tuare più a lungo il tabù stesso. Si tratta di un circolo vizioso: queste dinamiche creano un contesto in cui alle donne non è permesso parlare di tali pro- blemi – a costo di venire puni- te per averlo fatto – e il silenzio che circonda la violenza ses- suale fa sì che questi tabù ri- mangano intatti. Il silenzio del- le vittime è parte integrante della “scomparsa” di queste donne. «È una confort woman!»: la vergogna provata dopo la libe- razione può essere quasi mag- giore delle violenze subite? L'i- solamento familiare e sociale ha fatto seguito all'isolamento fisico della detenzione? Non credo che queste donne siano state detenute dopo la guerra, ma, in realtà, molte di loro si vergognavano di parla- re di quanto era loro accaduto con i familiari. L'isolamento sociale che hanno esperito po- trebbe essere terribile quanto la detenzione: in alcuni casi es- se sono rimaste nelle stesse zo- ne in cui erano state tradotte (molte donne coreane, ad esempio, sono state condotte in Manciuria e in Cina), in iso- lamento sociale, lontane dalle loro comunità e dalle loro fami- glie per il resto delle loro vite. «Vi racconto l’inferno delle “donne di conforto” alla mercè dei giapponesi» QUANDO TOKYO OCCUPÒ SINGAPORE NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE MIGLIAIA DI COREANE CINESI E FILIPPINE FURONO RIDOTTE A SCHIAVE SESSUALI UNA VICENDA A LUNGO RIMOSSA pria famiglia dopo aver ascol- tato le confessioni della nonna in punto di morte. Un roman- zo scomodo, doloroso: per scri- verlo l'autrice – anche lei nata e cresciuta a Singapore – ha do- vuto scavare nella propria sto- ria familiare e riportare alla lu- ce la memoria tormentata di un'intera generazione di don- ne destinate all'oblio. Ms. Jing-Jing Lee, cosa l'ha spinta a scrivere una storia drammatica quanto delicata come quella delle comfort wo- men, consumatasi durante l'invasione giapponese di Sin- gapore? Cos'ha significato per lei raccontarla? Non avevo intenzione di scri- vere un romanzo basato su fat- ti storici. Ho iniziato a farlo perché uno dei personaggi di una precedente raccolta di rac- conti ha continuato a indugia- re nella mia mente molto tem- po dopo la pubblicazione del libro. È stato solo mentre lo scrivevo che ho realizzato che gran parte del romanzo dove- va essere ambientato nella Sin- gapore occupata dai Giappone- si. Avvertivo una grande re- sponsabilità nel descrivere le comfort women e la Singapore del 1940 in modo accurato – a tal fine, ho impiegato molto tempo a documentarmi. Nel romanzo ha evidenziato come alle ragazze recluse ven- gano imposti dei nomi giappo- nesi. Cosa questo ha significa- to per loro? A mio avviso, ciò significò molto per loro in termini di proprietà e colonizzazione. È indicativo anche della menta- lità del Giappone imperiale nei confronti del resto dell'A- sia – ritenevano i non giappo- nesi alla stregua di subumani. Non so come abbiano giustifi- cato l'attribuzione di un nuo- vo nome imposto alle ragazze: forse avranno affermato che sa- rebbe stato più semplice per il personale pronunciare nomi giapponesi, forse era solo per rendere più anonime le ragaz- ze. «Nella casa bianca e nera – ricorda Wang Di – parlavamo soltanto dei nostri corpi». Co- sa rappresentava per le ragaz- ze il loro stesso corpo durante ORLANDO TRINCHI W gazze – migliaia di coreane, fi- lippine, cinesi – rapite e rin- chiuse, nel mezzo dell'occupa- zione militare da parte del Giappone durante la Seconda guerra mondiale, nelle cosid- dette comfort stations (prigio- ni-bordello) con l'obiettivo di trasformarle in schiave sessua- li. Wang Di, protagonista dell'in- tenso ed evocativo romanzo di Jing-Jing Lee, Storia della no- stra scomparsa (Fazi Editore), ha soltanto tredici anni quan- do viene allontanata dal villag- gio e dalla sua famiglia all'epo- ca dell'invasione nipponica di Singapore per essere rinchiu- sa in una comfort house e di- ventare un oggetto alla mercé dei militari giapponesi. La sua vicenda si incrocia, ses- sant'anni dopo, con quella di Kevin, un ragazzo intenziona- to a scoprire la verità sulla pro- ei an fu, “donna di con- forto”: questo l'appel- lativo riservato alle ra-

  28. 14 IL DUBBIO COMMENTI & La “civiltà liberale” di Croce contribuì a sviluppare l’Italia: negarlo è antistorico SABATO22AGOSTO2020 Rosario Romeo, i problemi enormi delle “due Italie”, che i Padri Fondatori lasciarono al- le generazioni successive, non rendono l’unificazione un’ope- razione in passivo. Ma de hoc satis anche perché esiste al ri- guardo una saggistica seria e documentatissima. Capisco ancora meno «il falli- mento de riformismo illumini- stico». A cosa si allude: alla Re- pubblica partenopea di cui Vincenzo Cuoco - implacabile oppositore di Ferdinando e Ca- rolina - mise in luce l’astrattez- za suicida? O alla presunta in- capacità riformatrice della De- fatto di diritti politici? A rendermi dubbioso, però, è soprattutto il cenno all’hegeli- smo e al crocianesimo come fat- tori di arretratezza. Che una scuola di pensiero possa ‘rovi- nare’ intellettualmente un Pae- se è davvero una fisima da pro- fessori o da avanguardie icono- clastiche come quelle che, nel primo Novecento, addossava- no tutte le colpe del ‘ritardo ita- liano’ all’odiato positivismo che sarà stato filosoficamente sprovveduto ma che pure ebbe il merito di far conoscere, con le sue inchieste, l’Italia reale e i suoi mali antichi (si pensi solo a Pasquale Villari). Che l’hegelismo possa aver trattenuto il Paese al di qua del- la modernizzazione è un’altra idea balzana se si fa mente loca- le al rinnovamento che l’ideali- smo tedesco portò nel diritto, nella filosofia, nella letteratu- ra. Non fu Bertrando Spaventa uno dei costruttori dello Stato nazionale? E un’ispirazione idealistica non permea la vasta produzione saggistica e lettera- ria di Francesco De Sanctis? Quanto a Croce è mai possibile che ancora si metta in questio- ne il suo altissimo magistero spirituale - il che non significa certo riconoscersi nelle stretto- ie della ‘filosofia dello spiri- to’? Nel mio primo incontro con Norberto Bobbio, il prestigio- so punto di riferimento del neo-illuminismo italiano del secondo dopoguerra, nel bun- ker di libri di Via Sacchi, rima- si stupito dalla bellissima foto- grafia di Benedetto Croce che teneva sulla sua scrivania. «Ve- de Cofrancesco - mi disse - Cro- ce non ha tutte le carte in rego- la con il liberalismo ma la sua teoria dell’autonomia di mora- le ed economia, di arte e filoso- fia è il fondamento della civil- tà liberale. E l’anticrociano Luigi Firpo racconta di aver visto, andan- do a trovare Luigi Einaudi, alle sue spalle l’opera omnia del fi- losofo napoletano con il quale il Presidente si era scontrato, negli anni Trenta, in tema di rapporto tra liberalismo e libe- rismo. Se pensiamo a storici come Fe- derico Chabod e Rosario Ro- meo, a filosofi come Carlo An- toni o a pubblicisti come Ma- rio Pannunzio, che trovarono in Croce una guida e un mae- stro - e che, come tutti i grandi allievi non rinunciarono, all’occorrenza, a prenderne le distanze anche su questioni teoriche di grande rilievo - è difficile negare che quel poco di cultura dello spirito che an- cora ci resta la dobbiamo al vec- chio signore di Spaccanapoli. DINO COFRANCESCO N no Cassese cita il libro di Raf- faele Ajello, Civiltà moderna. Lineamenti storici e problemi italiani (Istituto Italiano di Stu- di Filosofici, Napoli 2019). Nel volume si sostiene che «la mo- dernità si diffonde in Italia con tre secoli di ritardo, a causa del- le discordie, del sottosvilup- po, dell’assenza di democra- zia, del fallimento del riformi- smo illuministico (oltre che, sul piano intellettuale, del for- malismo, del dogmatismo, dell’hegelismo e del crociane- simo)». Non ho ancora letto l’opera dell’autorevole storico delle istituzioni ma la sintesi che ne fa Cassese - in verità, della sola parte relativa alla “moderniz- zazione”- mi lascia perplesso. Molto perplesso. Discordie italiane? Sottosvi- luppo? Assenza di democra- zia? Fallimento del riformi- smo illuministico? Ma di cosa stiamo parlando: di un Paese che già nel XVI secolo avrebbe potuto darsi un assetto politi- co unitario? E in virtù di quali risorse militari, dinastiche, culturali in senso lato? In real- tà, come sanno bene gli scien- ziati politici che si sono occu- pati degli “stadi dello svilup- po” politico, l’Italia è stata pe- nalizzata dal fatto che la costru- zione dello Stato - a differenza di quanto era avvenuto in Fran- cia, in Inghilterra e in altre pic- cole e medie nazioni europee - è avvenuta in contemporanea con la costruzione della Nazio- ne. L’ “Italia fatta” - cioè lo Sta- to italiano - per citare la celebre frase di Massimo D’Azeglio - ha dovuto ‘fare gli Italiani’ e lo ha fatto, bene o male, nelle con- dizioni peggiori anche perché a quei due primi stadi dello svi- luppo politico (la costruzione dello Stato e la costruzione del- le Nazione) fecero seguito gli al- tri due: la crisi di partecipazio- ne - la rivendicazione attiva del diritto di voto per tutti - e la crisi di distribuzione - la richie- sta di una più equa ripartizio- ne del prodotto sociale. Se si guarda al nostro passato ci si stupisce non per quanto non è stato fatto ma per quanto si è riusciti a fare: «un volgo di- sperso che volto non ha» è di- ventato, nel giro di alcuni de- cenni, una grande potenza - l’ultima delle grandi potenze, certo, ma pur sempre tale da po- ter rappresentare il peso deter- minante, alleandosi con l’una o con l’altra delle grandi coali- zioni europee. ell’articolo, “Un Paese normale?” (Il Foglio’ del 18 agosto u.s.), Sabi- È DIFFICILE NEGARE CHE QUEL POCO DI CULTURA DELLO SPIRITO CHE ANCORA CI RESTA LA DOBBIAMO AL VECCHIO SIGNORE DI SPACCANAPOLI E AI SUOI GRANDI STUDI Certo pesò, e non poco, l’annes- sione del Sud, ma la fine del Re- gno delle Due Sicilie era inevi- tabile giacché il suo pessimo governo ne avrebbe fatto il refu- gium di tutti i nostalgici dell’ancien regime del centro e del nord; una centrale perma- nente di cospirazioni antilibe- rali e le cose non sarebbero an- date meglio se le rivolte ende- miche contro i Borboni avesse- ro portato a regimi rivoluziona- ri e populisti, anch’essi nemici giurati del moderatismo libera- le lombardo-piemontese. E tuttavia come ha mostrato un grandissimo storico (sicilia- no!) della questione meridio- nale e del Risorgimento, come stra storica - ’l’areopago di So- loni’(Luigi Einaudi) - che per la sua laicità venne definita “giacobina”? E quanto all’”assenza della de- mocrazia”, ha senso un discor- so che non faccia riferimento al metodo comparatistico? Gli altri Stati europei erano sem- pre più avanzati dell’Italia in “Pubblicazione bilancio al 31.12.2019 ai sensi dell’articolo 9 della delibera 129/02/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni” Soggetto segnalante: EDIZIONI DIRITTO E RAGIONE S.R.L. Codice fiscale: 02897620213 Anno 2019 DETTAGLIO VOCI ATTIVITÀ EDITORIALE 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 Vendita di copie Pubblicità - Diretta - Tramite concessionaria Ricavi da editoria on line - Abbonamenti - Pubblicità Ricavi da vendita di informazioni Ricavi da altra attività editoriale Totale voci 01+02+05+08+09 66.438 185.244 160.176 25.068 92.026 92.026 0 0 50.186 393.894

  29. 15 IL DUBBIO ANALISI Unità nazionale ma spazio alle Autonomie: questa la sintesi scritta nella Costituzione SABATO22AGOSTO2020 L’ARTICOLO 5 È CHIARO: «LA REPUBBLICA, UNA E INDIVISIBILE, RICONOSCE E PROMUOVE LE AUTONOMIE LOCALI». UNA E INDIVISIBILE. IN SAECULA SAECULORUM. stata bella e fatta), la Dc si det- te all’ostruzionismo di mag- gioranza. Secondo la famosa espressio- ne di Piero Calamandrei. Al fi- ne di non consegnare alcune regioni alle sinistre. Tant’è che le regioni a statuto ordina- rio furono istituite solo nel 1970 grazie a un do ut des. Sì alle regioni, ma compensate dalla contestuale legge sui re- ferendum, allo scopo di otte- nere una improbabile rivinci- ta popolare sul divorzio. Mentre le sinistre, fieramente avversarie del regionalismo durante i lavori preparatori della Costituzione perché con- trarie alla logica liberale se- condo la quale il Potere deve arrestare il Potere, ne diventa- no paladine e rinfacciano alla Dc – regarde qui parle, avreb- be detto Vittorio Emanulele Orlando con il suo francese maccheronico squadernato al- la conferenza di Parigi del 1919 – il plateale voltafaccia. A cinquant’anni dalla istitu- zione delle regioni qual è il bi- lancio? Di recente il presiden- te Sergio Mattarella si è espres- so al riguardo sottolineando le luci e mettendo un po’ la sor- dina alle ombre. Che sono tan- te. Perché le regioni sono crea- ture artificiali senza radici. A differenza dei comuni, che hanno una lunga storia. E sic- come al peggio non c’è mai fi- ne, le sinistre alla fine della XIII legislatura approvarono in solitudine una riforma del Titolo V della Parte seconda della Costituzione, concer- nente i rapporti tra Stato e re- gioni, tutta squilibrata a favo- re delle regioni e talmente scombiccherata da dare pane per i suoi denti alla Corte costi- tuzionale. Che, in via interpre- tativa, ha tentato di salvare il salvabile. Tra l’altro, tutto per niente. Il centrosinistra con questa de- menziale riforma cercò di strizzare l’occhio ai leghisti nel tentativo di non perdere le elezioni del 2001. Invece stra- perse perché l’hegeliana etero- genesi dei fini è una gran brut- ta bestia. Veniamo a noi. Il centrode- mi, sostengo che al confronto perfino il governo, questo am- letico governo, ha agito meno peggio. Il che è tutto dire. An- che perché temo il cosiddetto regionalismo spinto. Già, fino a dove? Anche perché per ave- re un presidenzialismo degno di questo nome non basta di si- curo la pura e semplice elezio- ne diretta dell’inquilino del Quirinale. Ma quest’ultimo deve avere poteri effettivi. Co- sa che colpevolmente si trala- sciò ai tempi della commissio- ne bicamerale D’Alema per le riforme costituzionali.Sen- nonché… Già, sennonché non si può avere tutto dalla vi- ta. Non occorre avere la cultu- ra istituzionale di un Hans Kelsen per sapere che il sale della democrazia parlamenta- re sta nel compromesso. Quel compromesso sancito dall’ar- ticolo 5 della Costituzione. Il cui incipit suona così: «La Re- pubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le auto- nomie locali». Una e indivisi- bile, sia chiaro. In saecula sae- culorum. PAOLO ARMAROLI A rono i democristiani e i repub- blicani. Due le principali mo- tivazioni. La prima: se nel 1922 ci fossero state le regio- ni, Benito Mussolini avrebbe trovato in queste un ostacolo alla marcia su Roma. Una tesi alquanto discutibile. La se- conda: dal momento che nell’immediato dopoguerra nessuno si fidava di nessuno, e democristiani e comunisti si fronteggiavano con le armi al piede, il regionalismo avreb- be frenato il potere altrimenti assoluto di chi avesse vinto le elezioni del 18 aprile 1948. Dopo di che, ironia della Sto- ria che tanto piace al nostro be- neamato presidente del Consi- glio, ci fu un “contrordine amici” e un “contrordine com- pagni”. Pur di non istituire le regioni a statuto ordinario (per quelle a statuto speciale la frittata era ll’Assemblea costi- tuente i maggiori fauto- ri del regionalismo fu- stra, pensa e ripensa, ha trova- to la quadra: Giorgia Meloni dice sì a Matteo Salvini, ma più che altro a Luca Zaia, al re- gionalismo differenziato pre- visto dalla sullodata riforma a patto che questa spinta centri- fuga sia compensata dalla spinta centripeta rappresenta- ta dal presidenzialismo. Do- po Domenico Fisichella, che per questo piantò baracca e bu- rattini di Alleanza nazionale, adesso è Gennaro Malgieri ad avere parecchio da ridire. Per carità, lo capisco. Anche per- ché durante la pandemia so- prattutto le regioni del Nord non hanno sempre dato il me- glio di sé. E, a costo di rovinar- Pluralità di partiti e libertà degli elettori E’ il doppio turno alla francese che serve di queste diverse finalità. Solo dopo aver chiarito gli obiettivi, si potrà ragio- nare efficacemente sul modo migliore per rag- giungerli. Ma di questo, che sarebbe il modo più razionale e conveniente di affrontare il tema, non vi è traccia oggi nel dibattito che divide i partiti i quali perseverano da anni nel tentativo di aggiu- stare la legge elettorale a proprio misura e vantag- gio, ottenendo poi, alla prova dei fatti, risultati spesso assai diversi da quelli sperati. La forza del referendum (con tutti i limiti dalla sua natura esclusivamente abrogativa) sta pro- prio nel fatto che sottrae la mate- ria al gioco interessato dei parti- ti per dare la parola ai cittadini, più propensi – almeno sulla ba- se delle esperienze sin qui vissu- te – ad adottare soluzioni di si- stema nell’interesse del Paese. Lo “sciagurato” (così Gargani) referendum del 1993 ebbe pro- prio questa natura e decretò l’ab- bandono del proporzionale in favore di un sistema maggiorita- rio che favorisse la stabilità dei governi, l’alternanza delle coali- zioni e l’aggregazione dei troppo numerosi parti- ti che popolavano la scena politica. L’esito di quel referendum, per chiarezza e per l’estensione del pronunciamento popolare (oltre l’ottanta per cento dei sì) dovrebbe costituire un vincolo non solo politico e morale ma latu sensu giuridico all’introduzione di regole elettorali che vadano in senso contrario a quella scelta. E’ stato osserva- to che la legge elettorale che fu approvata dopo il referendum non ha conseguito tutti gli obiettivi che si prefiggeva il movimento d’opinione susci- tato dall’on. Segni. Ed è vero. In particolare per quanto riguarda la riduzione del numero e dell’in- fluenza dei partiti minori e del potere interditti- vo. Ma ciò è dipeso in larga misura dal carattere ibrido del Mattarellume dalla scelta di mantene- re una forte quota proporzionale, accentuata dal così detto “scorporo”. L’esperienza fatti nei de- cenni successivi dovrebbe dunque suggerire di confermare il sistema maggioritario con collegio uninominale, adottando, per esempio, il model- lo francese a doppio turno, che appare l’unico in grado di conciliare la pluralità di partiti e la liber- tà degli elettori di votare al primo turno le forma- zioni cui si sentono politicamente e ideologica- mente più vicini, facendo poi convergere il voto sui partiti che presentano maggiori chance di suc- cesso. Quanto al proporzionale, visto il sistema delle li- ste bloccate e dell’assenza delle preferenze, è og- gettivo che consegna nelle mani dei segretari di partito la nomina dei parlamentari, che pertanto non vengono effettivamente scelti ed eletti dai cit- tadini sulla base della loro personalità e delle pro- ve e delle competenze espresse nella vita e nelle professioni e accentua la frammentazione politi- ca, rinviando a dopo l’esito delle elezioni le tratta- tive per la formazione del governo. Cosicché gli elettori prima, dell’appuntamento elettorale, non sanno che tipo di maggioranza, quali pro- grammi e che tipo di governo potranno nascere dando il voto all’una piuttosto che all’altra forma- zione politica. CARLO GIULIO LORENZETTI SETTIMANNI* C della politica e di risolvere le cause profonde di una crisi che si protrae oramai da molti anni ed i cui sintomi più evidenti sono rappresentati dal ri- dursi della partecipazione dei cittadini alle torna- te elettorali, dalla sfiducia crescente nelle istitu- zioni, dalla costituzione di maggioranze disomo- genee e conflittuali, dal susseguirsi di governi precari, non in grado di impostare e realizzare quei programmi di medio-lungo termine che oc- correrebbero all’Italia per affrontare i cronici pro- blemi della giustizia, della formazione e della ri- cerca, del funzionamento della macchina ammi- nistrativa, dello sviluppo economico, del risana- mento della finanza pubblica. Come già insegna- va Luigi Sturzo quasi cent’anni orsono, non esi- ste un sistema elettorale che sia,in assoluto, mi- gliore degli altri e adatto a tutte le stagioni e a tutti i paesi. Molto dipende dal contesto storico dal quadro costituzionale, dalla tradizione politica, dal numero e dalla natura dei partiti in lizza. La legge elettorale è una strumento e, dunque, an- drebbero prima definiti con chiarezza i fini che si intendono perseguire : esaltare la rappresentan- za, dando voce a tutte le istanze politiche, cultura- li e territoriali del Paese; o, piuttosto, potenziare la stabilità e l’autorevolezza del governo; favorire l’alternanza tra diverse formazioni politiche; se- lezionare una classe parlamentare di qualità capa- ce di esprimere con competenza le esigenze e le aspirazioni dei cittadini. Oppure un accorto mix ome ha giustamente osservato Giuseppe Gargani su Il Dubbio, nessun sistema elet- torale è in grado di supplire alle carenze IL PROPORZIONALE CON LISTE LISTE BLOCCATE E SENZA PREFERENZE CONSEGNA NELLE MANI DEI LEADER SEGRETARI DI PARTITO LA NOMINA DEI PARLAMENTARI *già presidente Comitato di Bologna per i referendum elettorali

  30. 16 IL DUBBIO COMMENTI Esaudire i desideri dei figli e aspettare che facciano le loro esperienze di crescita SABATO22AGOSTO2020 Con tre figli tutto diventa più facile soprattutto perché i gran- di si fanno più autonomi, ma anche perché si va verso una ra- dicale semplificazione: ad esempio l’insegnante di musi- ca viene a casa e si può affittare un pianoforte e poi molte cose, con palese sollievo dei figli, non si possono più fare. Un fattore fondamentale con- siste nella fortuna; intendo di- re nella fortuna di avere figli assennati e felicemente atten- ti alle loro fondamentali esi- genze. Ad esempio quando nostro fi- glio Giacomo frequentò la pi- scina Mallia per un paio di an- ni si segnalò per la precoce ac- quaticità e per la velocità con cui apprese i quattro stili. Morale, il maestro di nuoto ci informò con il tono di chi sta conferendo una importante onorificenza, che si era deciso di ammetterlo alla “pre-agoni- stica”. Mi si rizzarono i capelli sulla testa: Giorgia, una compagna di Nicola, nostro figlio maggio- re, era dall’inizio delle ele- mentari impegnata in allena- menti e gare continue e, di fat- to, non faceva altro oltre che frequentare la scuola. Giaco- mo, senza che dicessimo nul- la, continuò per quell’anno a frequentare la piscina, ma ben presto decise di lasciare perde- re con enorme nostro sollievo. Qualche anno prima Nicola ci chiese di essere iscritto alla Scuola Calcio Giacomo Losi di Valle Aurelia, dove, peral- tro, andavano quasi tutti i suoi compagni di classe. Sulle prime le cose sembraro- no andare bene, anche se mia moglie ed io tremavamo al pensiero di quando sarebbe iniziato il mini-campionato con le immancabili partite (e relative trasferte della domeni- ca). Dopo un paio di settimane Ni- cola tornò dall’allenamento con una comunicazione del Mister (così era chiamato l’al- lenatore): avremmo dovuto comperare gli scarpini, l’ac- cappatoio e la borsa, il tutto per la modica cifra di 180.000 £. In quell’epoca si trattava, per le nostre economie, di una cifra cospicua e, infatti mia moglie cercò di convincere Ni- cola di aspettare ancora qual- che tempo. Io, al contrario, fui decisissi- mo: «Comperiamo subito tut- to l’occorrente!» esclamai. – l’importante è che Nicola non si senta emarginato e che, pur di acquistare anche lui scarpini ed accappatoio conti- nui a frequentare una scuola che non gli piace». Seguì un mese di apparente tranquilli- tà. Notavo, tuttavia, che Nico- la, durante gli allenamenti e le prime partite alle quali parte- cipava cercava di evitare i con- trasti più duri, soprattutto quelli che suscitavano i vio- lenti commenti degli altri geni- tori presenti ai bordi del cam- po. Le cose più miti erano: «Spezzagli le gambe!... Butta- lo per terra!...Fallo nero!». E così via Una sera Nicola tornò mogio mogio dal suo ultimo allena- mento e ci disse: «Io alla scuo- la calcio non ci voglio più an- dare!». «Non importa - gli dis- si - troverai un altro sport che ti piace e poi a pallone potrai sempre giocare con i tuoi ami- ci». A parte, rivolgendomi a mia moglie, dissi in un soffio che solo lei poteva percepire: «Soldi benedetti!». GIORGIO VILLA* T figli in tenera età, sono assali- to dal ricordo della nostra esperienza di genitori dei no- stri primi due figli, Nicola e Giacomo, che` hanno quattro anni di differenza l’uno dall’altro. Sulle prime i ricordi sono sola- ri e colmi di vita anche perché rimandano di mia moglie e di me stesso una immagine di gio- vinezza, entusiasmo e vitali- tà, per non parlare dei nostri fi- gli, bellissimi e adorabili. Ma mi torna in mente anche il tour de force che allevare due figli piccoli richiede soprattut- to per chi vive a Roma e non ha l’ausilio di nonni che abitano in altre regioni d’Italia. Vedo subito la differenza con il no- stro nipotino Lorenzo che di- spone dei nonni materni e di mia moglie per il ritorno a casa dall’asilo e anche per eventua- li impegni di lavoro concomi- tanti dei suoi genitori. Il fatto è che i bambini non pos- sono stare tranquilli ed hanno tutta una serie di impegni per tutte le attività extrascolasti- che che costellano la loro setti- mana. E così c’era canto alla Accademia Filarmonica di monsignor Pablo Colino a via Flaminia, gli accompagna- menti in piscina alla Mallia, la scuola calcio a Valle Aurelia, le lezioni di pianoforte da An- tonio Vignera. Come si vede “non sapevamo a chi dare i resti”, come si dice a Roma dal momento che ogni attività era di due eventi la set- timana e, per il calcio, si ag- giungeva l’immancabile parti- ta della domenica, un vero in- ferno. Ricordo un paio di volte che di- menticai di riprendere dalla scuola elementare mio figlio Nicola. Quando me ne ricor- dai mi precipitai con il mio motorino, ma era già passata un’ora abbondante dalla fine delle lezioni. Nicola, sconsola- to, diceva al bidello, che curio- samente chiamava “vidello”: «Eh purtroppo con il mio pa- pà non si piglia un pesce!». A dire la verità la complessità di una serie di corvée basate su accompagnamenti infiniti dura fino a che i figli non di- ventano autonomi e comincia- no a spostarsi da soli con i mez- zi pubblici, ma anche così è un gran trambusto giacché allora comincia la felice epoca delle feste con i compagni di classe e, quindi, è sempre molto com- plicato arrivare alla fine della giornata. utte le volte che ho a che fare con un paziente o una paziente che ha due IL COMPLETO PER IL CALCIO E GLI ENTUSIASMI DEI RAGAZZI CHE EVAPORANO. I SOLDI SPESI E I RICONOSCIMENTI ACQUISITI. EDUCARE È DIFFICILE MA INEBRIANTE La sera, quando rimanemmo soli a letto mia moglie mi chie- se: «Ma perché hai voluto compe- rare subito tutto il kit? E se poi non va più alla scuola cal- cio?». «Non importa – risposi Presidiare i confini tra politica e giustizia e rivedere il giudizio su leader e partiti Direttore Responsabile: Carlo Fusi Società Editrice: Edizioni Diritto e Ragione srl. (Socio Unico) Via G. Manci, 5 - 39100 Bolzano Amministratore unico Roberto Sensi REDAZIONE Via del Governo Vecchio, 3 00186 Roma telefono 0668803313 redazione@ildubbio.news POSSIAMO PRENDERE ESEMPIO DALLA FRANCIA, DOVE IL RICORDO SI ACCOMPAGNA ALL’INTITOLAZIONE DI OPERE PUBBLICHE IMPORTANTI. SENZA FURORI ICONOCLASTI amministrazione 5 Stelle meditò in compenso di dedicare il corso principale a Che Guevara. La nuova Giunta Pd ha rimediato (per Ciampi, per Che Guevara c' è ancora tempo). Eppure la classe dirigente italiana della Prima Repubblica (da Fanfani a Spadolini, da Donat Cattin a De Michelis) non è stata da meno di quella francese, in termini di obiettivi economici e salvaguardia della democrazia . Non è neppure stata più corrotta. Anche in Francia gli scandali politici dai diamanti di Bokassa al colpo di spugna di Mitterand e Badinter sul finanziamento illecito ai partiti non sono mancati. Solo che Oltralpe nessuno ha pensato di affidare a qualche Pubblico Ministero la storia patria e i confini tra Politica e Giustizia sono rimasti saldi come gli argini della Dordogna, vicino alla tenuta di Montesquieu . RENATO LUPARINI L Alcide De Gasperi,ricostruttore dell'Italia ferita l'ho letta su Il Dubbio ,traversando la Gironda e il Rodano su due ponti che Bor- deaux e Lione hanno edificato di recente e dedicato a due loro sindaci da poco scomparsi : Jac- ques Chaban Delmas e Ray- mond Barre. De Gasperi per i nostri tempi è già storia : ormai sono rimasti in pochi quelli che hanno conosciuto uno statista morto a metà degli anni 50 in un Italia diversissima da quella attuale. Chaban Delmas e Barre invece sono quasi cronaca. Da ragazzo me li ricordo come protagonisti della politica francese degli anni 70 come gli alleati -rivali di Giscard D' Estaing e Jacques Chirac. Eppure la Francia non ha perso tempo a render perpetua la PUBBLICITA’ SB srl Via Rovigo, 11 - 20132 Milano colombo@sbsapie.it 02-45481605 Fax 02-36516041 PUBBLICITA’ LEGALE INTEL MEDIA PUBBLICITA’ Via Sant’Antonio, 30 - 76121 Barletta info@intelmedia.it Tel. 0883/347995 PUBBLICITA’ COMMERCIALE Emanuele Silvestri Via Del Governo Vecchio 3 335-7781968 commerciale@ildubbio.news a splendida lectio magistralis della Presidente Cartabia su loro memoria , come ha fatto con altre grandi opere per Mitterand e Pompidou. Da anni invece, dopo l'intitolazione a Nenni di un ponte sul Tevere vicino alla Corte di Cassazione, per i politici non vi è grato pensiero ma gogna e ludibrio anche post mortem. Andreotti viene assimilato a un mafioso, Craxi a un latitante, Cossiga a un imtrigante. Il colmo lo raggiunse tempo fa la mia città, Livorno, che negò anche l'intitolazione di una rotatoria al suo concittadino Ciampi. L'allora STAMPA Newsprint Italia S.r.l. Via Meucci 29- 00012 Guidonia (RM) Via Campania 12 20098 San Giuliano Milanese (Mi) DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p. A, Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02-2582.1 - Fax 02 - 2582.5306 REGISTRAZIONE Registrato al Tribunale di Bolzano n. 7 del 16 dicembre 2015 Iscrizione al Registro Operatori di Comunicazione Numero 26618 ISSN 2499-6009 Questo numero è stato chiuso in redazione alle 20,00

  31. LaVer ità Anno V - Numero 231 y(7HI1B4*LMNKKR( +"!z!:!$!? O Quid est veritas? O www.laverita.info - Prezzo in Italia euro 1,30 QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO DI FRONTE ALL’EMERGENZA CADE L’IP OCRISIA MIGRANTI, I SINDACI DI PD E M5S SI RIBELLANO CONTRO IL GOVERNO Altri sbarchie altri38 infetti:Lampedusa scoppia.Il primocittadino (disinistra) furioso.Ma iricollocamenti sbattono sui nodei suoi colleghi piddini e pentastellati,che rifiutano in blocco le navimanco fossero Salvini Il premier si becca una denuncia per favoreggiamento all Il premier si becca una denuncia per favoreggiamento all’ ’immigrazione Sabato 22 agosto 2020 immigrazione CONSULENTEWalter Ricciardi GOFFO VOLTAFACCIA Il sonno della politica genera i Ricciardi di SARINA BIRAGHI n Qualcuno si ostina a dire che l’invasione non c’è, (...) segue a pagina 3 DISTRUZIONE PUBBLICA LA AZZOLINA FA TORNARE SIMPATICI I SINDACATI di MAURIZIO BELPIETRO di MARIO GIORDANO n C o l p a d e i giornalisti, ov- vio. L’h an no frainteso. Pove- ro Gualtiero det- to Walter Ric- IL LIBRO DI MEGHAN MARKLE Prima sfascia la monarchia, poi si dipinge come un’er oina ciardi. Nessuno mai che lo capisca. Ce l’hanno tutti con lui. Ma insomma, Gualtiero detto Walter va in Tv (ad Ag o - rà estate) a dire chiaro e ton- do che, se la curva dei contagi non si abbassa, c’è il rischio che in Italia salti il voto del 20 settembre, e i giornalisti, questi maledetti, che fanno? Lo scrivono proprio così: (...) segue a pagina 4 n Essendo arri- vata alla politica per meriti sin- dacali, con chi poteva prender- sela Lucia Azzo- lina per i ritardi e le indeci- sioni registrate in queste set- timane dal suo ministero? Con i sindacati, ovvio. (...) segue a pagina 5 CLAUDIACASIRAGHI a pagina 19 Due ministri dem strappano sul 5G ai cinesi Amendola e Guerini contrari, ma Conte ha forzato la mano. La Lega investe il Copasir dopo il nostro scoop VERSO IL REFERENDUM Dico sì al taglio (a denti stretti) ma resta il no a chi l’ha voluto di CLAUDIO ANTONELLI e ALESSANDRO DA ROLD NUOVI POSITIVI A QUOTA 947 I numeri da guardare per capire d av v e ro l’epidemia CACCIA AI VACANZIERI Basta gogne e vendette: i contagiati sono vittime, non colpevoli n Debosciati e ir res po nsabi- li. Vanno in di- scoteca. Si di- menano, bevo- no, fumano. n Non è filato tutto liscio. I ministri del Pd Amendola e Guerini, durante il cdm del 7 agosto, si dissociano dalla scelta di autorizzare tramite Dpcm la tecnologia Huawei per il 5G italiano. Da atlanti- sti chiedono a settembre un confronto politico. Intanto, la Lega invoca l’inter ve nto del Copasir. Il vice presiden- te Urso: «Faremo attenzione anche ai porti». di MARCELLO VENEZIANI n Volete voi ta- gliare il numero dei parlamenta- ri ed eliminare 345 indennità? Figuriamoci se Incoscienti perdigiorno. Ma come gli è venuto in mente di svacanzare in Co- sta Smeralda? Sabbia bian- ca, mare cristallino, yacht a perdita d’occhio. E, a notte fonda, le feste selvagge del Billionaire. Se la sono (...) segue a pagina 7 gli italiani non sono d’ac c o r - do, eccetto i parenti stretti dei parlamentari e pochi al- tri. Sono d’accordo (...) segue a pagina9 DRAGONIEGRIZZUTI a pagina 6 diANTONIO ROSSITTO a pagina 11 LA SEQUELA DI SPOT AMMICCANTI CON MINORI Volete aiutare i giovani? Non molestate i bimbi di FRANCESCO BORGONOVO Le restrizioni sanitarie non possono cancellare il bisogno del sacro n «Amy, 11 anni, resta affascinata da un gruppo di ballerine di twerking. Nella speranza di ag- di ROBERT SARAH gregarsi a loro, inizia a esplo- rare la sua femminilità, rom- pendo le tradizioni di fami- glia». Questa è (o era fino a qualche giorno fa) la sinossi del film Cuties proposta da Netflix. Amy, a 11 anni, «esplo- ra la sua femminilità» (...). segue a pagina 15 n Sovente si sente dire che la pandemia recente ha mutato il modo con cui le persone rendono culto a Dio, anzi si è persino affermato che, a causa dell’e- pidemia e del confinamento ordinato dalle autori- tà civili, il culto pubblico è stato sospeso. (...) GUINEANO Il cardinal Robert Sarah, 75 anni segue a pagina 17

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