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ALGORITMI DI OTTIMIZZAZIONE PER L'ADDESTRAMENTO DI RETI NEURALI Marco Sciandrone

ALGORITMI DI OTTIMIZZAZIONE PER L'ADDESTRAMENTO DI RETI NEURALI Marco Sciandrone Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica “A. Ruberti” Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma. Statistica. Fisica. Ottimizzazione. Matematica. Biologia. Psicologia. Informatica. Reti Neurali.

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ALGORITMI DI OTTIMIZZAZIONE PER L'ADDESTRAMENTO DI RETI NEURALI Marco Sciandrone

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Presentation Transcript


  1. ALGORITMI DI OTTIMIZZAZIONE PER L'ADDESTRAMENTO DI RETI NEURALI Marco Sciandrone Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica “A. Ruberti” Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma

  2. Statistica Fisica Ottimizzazione Matematica Biologia Psicologia Informatica Reti Neurali

  3. ISTITUTO DI ANALISI DEI SISTEMI ED INFORMATICA • Ingegneria dei Sistemi • Informatica • Biomatematica • Ottimizzazione OPTIMIZATION LABORATORY FOR DATA MINING

  4. Data mining: apprendimento automatico di informazioni, correlazioni e caratteristiche significative da basi di dati di grandi dimensioni relative a processi di varia natura Motivazione: esigenza di analizzare e comprendere fenomeni complessi descritti in modo esplicito solo parzialmente e informalmente da insiemi di dati

  5. Problemi di Data Mining • Classificazione (pattern recognition) • Supervisionata • Non Supervisionata • Approssimazione (regressione)

  6. Pattern: oggetto descritto da un insieme finito di attributi numerici (caratteristiche/features) Classificazione supervisionata: sono noti a priori dei pattern rappresentativi di diverse classi, si vuole determinare un modello matematico che, dato un generico pattern appartenente allo spazio delle caratteristiche, definisca la corrispondente classe di appartenenza

  7. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 classificazione ESEMPIO DI CLASSIFICAZIONE SUPERVISIONATA Pattern: cifra manoscritta rappresentata da una matrice di pixel 10 Classi: 0,1,2,3,4,5,6,7,8,9

  8. Pattern: oggetto descritto da un insieme finito di attributi numerici (caratteristiche/features) Classificazione non supervisionata: non sono noti a priori pattern rappresentativi delle classi; si vuole determinare il numero di classi di “similitudine” e un modello matematico che, dato un generico pattern appartenente allo spazio delle caratteristiche, definisca la corrispondente classe di appartenenza

  9. ESEMPIO DI CLASSIFICAZIONE NON SUPERVISIONATA Pattern: paziente afflitto da una determinata patologia e descritto da M fattori clinici (caratteristiche) Dati disponibili: insieme di N pazienti Obiettivo: raggruppare i pazienti in K gruppi i cui elementi presentino caratteristiche “simili”

  10. Pattern: oggetto descritto da un insieme finito di attributi numerici (caratteristiche/features) Approssimazione: sono note a priori delle coppie pattern/target rappresentative di un funzioneincognita a valori reali; si vuole determinare una funzione analitica che approssimi la funzione incognita

  11. ESEMPIO DI APPROSSIMAZIONE Pattern: vettore di N correnti che circolano in un dispositivo Target: valore del campo magnetico in un determinato punto interno al dispositivo Obiettivo: determinare una funzione analitica che approssimi il legame funzionale tra il campo magnetico e il valore delle correnti

  12. Metodi • Clustering • Reti Neurali • Support Vector Machines • Programmazione Logica • Alberi di Decisione problemi “difficili” e/o di grandi dimensioni Necessità di metodi di Ottimizzazione efficienti Problemi di Data Mining • Classificazione (pattern recognition) • Supervisionata • Non Supervisionata • Approssimazione (regressione)

  13. Cos’è l’Ottimizzazione • Cos’è una rete neurale • Cos’è il processo di addestramento di una rete neurale • Quale è la connessione tra l’Ottimizzazione e le reti neurali Algoritmi di Ottimizzazione per l’addestramento di reti neurali

  14. (spazio delle variabili) (insieme ammissibile) (funzione obiettivo) Formulazione di un problema di Ottimizzazione minimizza f sull’insieme ammissibile S

  15. Spazio delle variabili Spazio X Infinito dimensionale Finito dimensionale Calcolo variazionale Ottimizzazione discreta Controllo Ottimo Programmazione a variabili intere Ottimizzazione combinatoria a variabili 0/1 Ottimizzazione continua a variabili reali Programmazione mista

  16. Cos’è una rete neurale da un punto di vista “fisico” • Una rete neurale è un processore distribuito costituito dalla • interconnessione di unità computazionali elementari (i neuroni) • con due caratteristiche fondamentali: • la “conoscenza” è acquisita dall’ambiente attraverso un processo di “apprendimento” o di “addestramento” • la “conoscenza” è immagazzinata nei parametri della rete e, in particolare, nei “pesi” associati alle connessioni

  17. Cos’è una rete neurale da un punto di vista “matematico” Data una funzione G:X Y, nota attraverso un insieme di coppie Una rete neurale è un particolare modello di approssimazione di G: dipendente (in generale in modo non lineare) da un vettore di parametri w Da un punto di vista “statistico”, una rete neurale è un particolare modello di classificazione o di regressione (non lineare)

  18. CLASSIFICATORE LINEARE IL NEURONE FORMALE funzione di attivazione pesi + soglia

  19. Problema XOR 0,1 1,1 Non esiste un iperpiano di separazione 0,0 1,0 Limitazioni del Perceptron Una rete costituita da un singolo strato di neuroni formali è stata denominata PERCEPTRON (Rosenblatt, 1962) ed è stato proposto un algoritmo per il calcolo dei parametri (pesi e soglie) che fornisce una soluzione in un numero finito di iterazioni nell’ipotesi in cui i pattern di ingresso siano LINEARMENTE SEPARABILI

  20. Le limitazioni del Perceptron sono state messe in luce da Minsky e Papert (1969) L’effetto del libro di Minsky e Papert è stato quello di far decadere l’interesse inziale verso le reti neurali Era noto che le limitazioni del Perceptron potevano essere superate, in linea di principio, collegando fra loro in modo opportuno dei neuroni formali o effettuando delle trasformazioni non lineari degli ingressi Non erano tuttavia disponibili algoritmi di addestramento per il calcolo dei parametri

  21. Una rinascita dell’interesse verso le reti neurali è stata in gran parte determinata dal lavoro di Rumelhart, Hinton e Williams (1986), che hanno proposto un algoritmo di addestramento per reti di neuroni formali, noto come metodo della backpropagation, essenzialmente basato sul metodo di ottimizzazione del gradiente Gli sviluppi futuri hanno portato allo sviluppo di un’area di ricerca interdisciplinare, in cui sono stati integrati contributi di vari settori

  22. Classificazione delle architetture • Retifeedforward: • reti acicliche strutturate in diversi strati • Perceptron • Multilayer Perceptron (MLP) • Reti di funzioni di base radiali (RBF) Retiricorsive: sono presenti cicli di controreazione; possono essere viste come sistemi dinamici

  23. Rete feedforward a 1 strato Rete feedforward a 2 strati

  24. ADDESTRAMENTO E GENERALIZZAZIONE L’addestramento (apprendimento) è il processo mediante il quale vengono determinati i parametri liberi di una rete neurale. Due paradigmi fondamentali: • addestramento supervisionato: i parametri della rete vengono determinati, sulla base di un insieme di addestramento (training set) di esempi, consistenti in coppie pattern/target, minimizzando una funzione d’errore • addestramento non supervisionato: la rete è dotata di capacità di auto-organizzazione

  25. ADDESTRAMENTO E GENERALIZZAZIONE La capacità di generalizzazione di una rete addestrata è la capacità di fornire una risposta corretta a nuovi ingressi (non presentati nella fase di addestramento) LO SCOPO ULTIMO DELL’ADDESTRAMENTO È QUELLO DI COSTRUIRE UN MODELLO DEL PROCESSO CHE GENERAI DATIE NON DI INTERPOLARE I DATI DI TRAINING Addestramento supervisionato di reti feedforward

  26. vettore di ingresso uscita strato nascosto Reti neurali feedforward MLP RBF Differiscono essenzialmente nella funzione di attivazione dei neuroni dello strato nascosto

  27. Rete neurale feedforward 1 strato nascosto con M neuroni Rete MLP Rete RBF

  28. funzione “smooth” Reti neurali feedforward MLP RBF Proprietà di approssimazione: sono approssimatori universali per le funzioni continue su insiemi compatti sistema statico I/O

  29. FORMULAZIONE DEL PROBLEMA DI ADDESTRAMENTO Architettura rete neurale fissata: numero di strati e numero di neuroni vettore dei parametri incogniti Training set Problema di Ottimizzazione in cui è una misura dell’errore relativo al p-mo pattern. Usualmente uscita desiderata uscita rete

  30. Le difficoltà computazionali dei problemi di addestramento sono tipicamente dovute a • Forti “nonlinearità” della funzione di errore E(w) • Presenza di zone “piatte” nella superficie della funzione di errore • Possibile mal condizionamento della matrice Hessiana • Elevata dimensionalità del vettore dei parametri w • Elevato numero P di campioni di addestramento • Presenza di minimi locali

  31. Nella soluzione del problema di Ottimizzazione relativo all’addestramento di una rete neurale non è richiesta una grande precisione nella soluzione. Può invece essere preferibile interrompere il processo di minimizzazione prematuramente in base alla valutazione dell’errore ottenuto su un VALIDATION SET (EARLY STOPPING) perché: LO SCOPO ULTIMO DELL’ADDESTRAMENTO È QUELLO DI COSTRUIRE UN MODELLO DEL PROCESSO CHE GENERAI DATIE NON DI INTERPOLARE I DATI DI TRAINING

  32. METODI DI OTTIMIZZAZIONE PER L’ADDESTRAMENTO • METODI BATCH i parametri vengono aggiornati dopo una presentazione di tutto il training set • METODI INCREMENTALI (ONLINE) i parametri vengono aggiornati in corrispondenza a ogni singolo pattern del training set

  33. Uno dei primi algoritmi di addestramento è il metodo noto come metodo di backpropagation e si può identificare con il metodo del gradiente La versione batch è definita dall’iterazione dove è il gradiente di E in , e è il learning rate Il termine backpropagation è legato alla tecnica utilizzata per il calcolo del gradiente che si può ricondurre attualmente a una tecnica di differenziazione automatica

  34. Il metodo di backpropagation presenta proprietà di convergenza globale sotto opportune ipotesi connesse alla scelta del learning rate (passo). Tale scelta può essere effettuata, ad esempio, mediante l’impiego di tecniche di ricerca unidimensionale Il metodo è di facile implementazione ma risulta poco efficiente in termini di rapidità di convergenza Per l’addestramento sono utilizzabili i metodi di Ottimizzazione non vincolata per problemi a grande dimensione

  35. PASSO DIREZIONE DI RICERCA metodo del gradiente metodo di Newton

  36. Metodi di Ottimizzazione per l’addestramento (alcuni dei quali sono presenti in vari pacchetti software per reti neurali) • Metodo del gradiente di Barzilai-Borwein • Metodi delle direzioni coniugate • Metodi Quasi-Newton a memoria limitata • Metodi tipo Gauss-Newton (troncati) • Metodi di Newton (troncati)

  37. “riscoperta” di vari metodi di Ottimizzazione nell’ambito delle reti neurali motivazioni per la definizione di nuovi metodi di Ottimizzazione (algoritmi incrementali, algoritmi di decomposizione) OTTIMIZZAZIONE RETI NEURALI

  38. APPLICAZIONI DI RETI NEURALI SVILUPPATE PRESSO L’ISTITUTO DI ANALISI DEI SISTEMI ED INFORMATICA • Approssimazione del campo magnetico per la progettazione di apparati di risonanza magnetica • Classificazione di segnali di elettrocardiogramma per l’individuazione di eventi ischemici • Classificazione di immagini per il riconoscimento di lettere postali • Approssimazione del flusso stradale per la previsione del traffico • Classificazione di connessioni telematiche per l’individuazione di attacchi al sistema informatico del nostro istituto

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