1 / 49

Scrivere per il web e per i social media

Scrivere per il web e per i social media. Francesca Comunello a.a. 2013/14. Cosa faremo oggi.

lumina
Download Presentation

Scrivere per il web e per i social media

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Scrivere per il web e per i social media Francesca Comunello a.a. 2013/14

  2. Cosa faremo oggi • Esistono interi corsi di “web writing”, mentre sono ancora pochi quelli dedicati ai social media: non possiamo esaurire i principi del web writing in un’unica lezione, ma proveremo a indicare gli elementi principali (e i materiali per approfondimenti) • I contenuti della lezione di oggi: • Come si legge sul web • La scrittura professionale sul web • La scrittura per i SNS • Qualche piccola esercitazione Titolo Presentazione

  3. Come si legge online? • “Come si legge sul web? Non si legge!” (J. Nielsen, 2007) • In realtà lo stesso Nielsen effettua da anni studi sulla lettura online, anche con lo strumento dell’eyetracking (“How people read on the web”) • Utili estratti dal report di Nielsen sono disponibili in italiano sul sito di Luisa Carrada: http://www.mestierediscrivere.com/articolo/letturaweb_nielsen (vedi anche L. Carrada “Il mestiere di scrivere”, Apogeo, 2007) • La lettura sugli schermi è molto diversa dalla lettura su carta. Ne conseguono anche indicazioni pratiche per la scrittura. Titolo Presentazione

  4. Come si legge online? • Testo + immagine (infografiche) • “Si legge tanto, ma si cerca di leggere il meno possibile” • “Prima si guarda, poi si legge” • La lettura online è soprattutto “esplorazione”: in pochi secondi si cerca di capire quali parti leggeremo e quali no (e prima ancora, se resteremo o meno sulla pagina) • E’ raro che il nostro testo sia letto per intero (leggere tutto è l’eccezione, dipende da motivazione); tuttavia, sul web i lettori leggono il 77% di un articolo (62% per i giornali) • Sullo schermo il nostro sguardo si ferma più o meno sulle stesse cose, a prescindere da età, istruzione, ecc. • 4 modalità prevalenti di lettura (studi di eyetracking) Titolo Presentazione

  5. “Lettura a F” http://www.mestierediscrivere.com/articolo/letturaweb_nielsen Titolo Presentazione

  6. Struttura “millefoglie” Elementi fondamentali: titoli e sottotitoli. “Spesso gli utenti si fanno un'idea di una pagina anche in meno di un secondo. In questa prima valutazione l'elemento più importante è il titolo. Quando c'è, oltre la metà degli utenti lo legge.I titoli si devono assolutamente vedere e percepire come tali e per questo si può usare ogni tipo di accorgimento: colore, dimensioni, spazi, font” http://www.mestierediscrivere.com/articolo/letturaweb_nielsen Titolo Presentazione

  7. Lettura “spotting” Privilegia la FORMA del testo. Siamo attratti da ciò che emerge visivamente: “• titoli• grassetti e corsivi• link• numeri in cifre• parole tra virgolette o tra parentesi• parole lunghe (l'avremmo mai detto?)• parole con l'iniziale maiuscola all'interno del testo• parole in colore• simboli• parole vicine ai link”. http://www.mestierediscrivere.com/articolo/letturaweb_nielsen Titolo Presentazione

  8. Lettura impegnata (committed) Titolo Presentazione

  9. Indicazioni preliminari da questi studi • Inserire le informazioni più rilevanti all’inizio. • L’incipit (del testo e del singolo capoverso) e il titolo sono gli elementi più importanti. • Le parole più importanti devono stare all’inizio: • incipit dell’intero testo (primo capoverso): è spesso l’unico che si legge • Titolo (aiuta l’occhio e i motori di ricerca) • Incipit della frase: prime parole hanno maggiore probabilità di essere lette • Voci di una lista “Gli utenti non usano i link solo per andare da qualche parte ma anche per capire a una prima occhiata di cosa parla il testo (…) link e parole importanti devono essere evidenziati in maniera diversa” http://www.mestierediscrivere.com/articolo/letturaweb_nielsen Titolo Presentazione

  10. La scrittura professionale sul web, in breve • I numerosi testi dedicati alla scrittura professionale sul web concordano sui seguenti punti: • la pianificazione della scrittura, all’interno di uno schema che ricalca i modelli classici della teoria e della didattica delle scrittura: la pianificazione del testo, a partire da scalette di vario tipo, la stesura, la revisione in base a criteri variabili rispetto ai contesti comunicativi e ai destinatari; • la precisione del lessico: il consiglio è di evitare inutili pseudo-tecnicismi e spiegare i tecnicismi veri, sciogliere le sigle e valorizzare le ripetizioni; • la chiarezza della sintassi: cioè preferire i costrutti attivi (e quando possibile quelli positivi, quindi usare con parsimonia le negazioni), evitare le disposizioni non lineari delle parti del discorso e curare la punteggiatura; • l’immediatezza del testo: cioè dare il più possibile ariosità al testo, mettere in evidenza anche grafica i paragrafi e le strutture sintattiche (per esempio usando strutture ad elenco), curare la disposizione delle informazioni in modo che si prestino a una «lettura esplorativa». (da Lovari, Martari, 2013) Titolo Presentazione

  11. La scrittura professionale sul web • Attenzione a ciò che è stato definito “Omogeneizzata voce del business” (Cluetrain manifesto) o “antilingua” (I. Calvino) • Es. “burocratese, informatichese, assicuratese”, ecc. (informatichese “coniughiamo l’eccellenza tecnologica con l’expertise sul mercato al fine di supportare i nostri clienti nell’implementazione delle loro soluzioni”; burocratese: “L’URP, fortemente voluto dall’amministrazione, è finalizzato a mettere a disposizione dei cittadini informazioni è servizi” – L. Carrada 2007, p. 22) Titolo Presentazione

  12. Cenni alla semplificazione del linguaggio (segue) • Semplificazione linguaggio amministrativo: preferire parole semplici, brevi, quotidiane; tecnicismi solo se necessari; parole di tutti i giorni (preposizioni semplici: meglio “da” di “a partire da”, “con” di “unitamente a”); verbi; preferire forma attiva; sintassi semplice e piana (tenere insieme soggetto, verbo, complemento oggetto; • limitare la lunghezza delle frasi (rif. indice Gulpease: lessico e sintassi) • Non eccedere con gli aggettivi (Le risposte dell’URP sono tempestive? O L’URP risponderà entro 24 ore?) • Limitare autocelebrazioni (meglio informazioni precise), tentennamenti (se un sistema “è in grado di fare x”, vuol dire che “fa x”), velleità (“intende proporsi” e simili), autoreferenzialità • Dove possibile, un concetto per ogni frase Titolo Presentazione

  13. La struttura del testo: piramide rovesciata • Modello sequenziale di Cicerone: esordio, narrazione, argomentazione, epilogo (presuppone un pubblico che ci segua dall’inizio alla fine: articolo scientifico, tesi/project work, relazione dell’amministratore delegato, ecc.) • Piramide rovesciata è utile quando: il tempo è poco; si comunica qualcosa di molto preciso (es. capo al collaboratore); il testo è lungo; la pagina ha molti concorrenti; si legge in mobilità e/o su schermo piccolo • Titolo o oggetto email L. Carrada, Lavoro dunque scrivo, Zanichelli 2012 Titolo Presentazione

  14. “Una piramide che fa click”: il ruolo dei link, del titolo e del sottotitolo; il web non è il regno dei testi brevi, ma dei testi ben strutturati (anche su più pagine) • Oltre alle “5W”, le “5 scatole”: • Attacco (immagine o dettaglio che attirano il lettore nel testo) • Linee generali di quanto si va a esporre • Esposizione narrativa (modello a clessidra: descrizione/transizione/racconto) • Informazioni meno importanti, ma che definiscono quadro • Conclusione forte e emotiva • A seconda del contesto, si può anche decidere di “prenderla alla larga” per suscitare curiosità o coinvolgere emotivamente il lettore L. Carrada, Lavoro dunque scrivo, Zanichelli 2012 Titolo Presentazione

  15. Le singole frasi • L’ordine delle informazioni in un testo cambia a seconda dell’obiettivo (informare, emozionare, incuriosire, ecc.) • E’ rilevante anche nel “microcosmo della frase”: posizione delle parole (quelle che precedono orientano la lettura di quelle che seguono; ultima parola resta però nella memoria) L. Carrada, Lavoro dunque scrivo, Zanichelli 2012 Titolo Presentazione

  16. La scelta delle parole • Tra gerghi inutili e tecnicismi necessari (attenzione al Vocabolario di base della lingua italiana) • Dove possibile, preferire i verbi (“si è giunti al completamento della ricerca…” diventa “la ricerca è stata completata”) • Attenzione però ai verbi che “devono far scattare l’allarme”: paternalistici (consentire, mettere in grado); velleitari (volere, intendere); antiquati (provvedere, procedere, trasmettere); visionari (vedere, prevedere); pomposi (costituire, rappresentare, figurare) • Preferire preposizioni semplici (nell’intento di= per) • Attenzione all’eccesso di avverbi di modo • Suggerimento: fare una “black list” Titolo Presentazione

  17. “Come scrivere bene” • “Come scrivere bene” di Umberto Eco • La guida di stile dell’Economist • Una selezione di Guide di stile (PA, media, ecc.) • Per approfondimenti: • L. Carrada “Il mestiere di scrivere”, Apogeo 2007 • L. Carrada “Lavoro, dunque scrivo!”, Zanichelli 2012 Titolo Presentazione

  18. Scrivere per i social network (site) • Cosa è “giusto” nella scrittura per il web 2.0? • Accettabilità di un testo: l’argomento di cui esso tratta, ma anche il modo (quantitativo e qualitativo) in cui tale argomento viene svolto: dalla sua lunghezza alla sua correttezza ortografica. • In alcuni ambienti del web 2.0 i confini dell’accettabilità si ampliano • Es.: ortografia: a partire dalla correttezza/scorrettezza ortografica di un testo, il lettore formula un giudizio sul livello culturale di chi scrive (ma anche sull’attenzione con cui è stato predisposto e verificato il testo/post) • (Lovari, Martari, 2013) Titolo Presentazione

  19. “Poiché i contesti comunicativi della scrittura sono estremamente vari, a parità di scrivente, di argomento e persino di SNS, uno scritto può essere accettabile oppure no. E così in genere il contenuto di una chat ha limiti di accettabilità, per ciò che concerne la sua forma linguistica, assai differenti rispetto a un testo pubblicato come status” • Parametri: tipo di lettore, numero di lettori • Ortografia e funzione euristica (ricerche; Google: forse cercavi…) • Le stesse considerazioni valgono per la sintassi e per il lessico • “si può dire che è «giusto», cioè accettabile, ciò che raggiunge lo scopo comunicativo di chi scrive” (Lovari, Martari, 2013) Titolo Presentazione

  20. La netiquette per il web e per i SNS • http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette Titolo Presentazione

  21. Linee guida per i social network (Nielsen Norman Group) – I contenuti • Social media user experience e linee guida • Know your audience, and send meaningful messages that match user expectations • Focus on one topic or subject per message Titolo Presentazione

  22. Contenuto: messaggi brevi; info principali all’inizio • Su Twitter non eccedere i limiti (140 caratteri) e anzi tenersi un po’ sotto (130), per consentire il RT • Su FB attenzione ai messaggi “troncati” (di norma, dopo 220-250 caratteri); n.b: FB però considera anche i post click come espressione di engagement • Inserire i termini più importanti (“information-carrying”) all’inizio • Non ripetere il nome della tua azienda (o il tuo account) nel messaggio Titolo Presentazione

  23. Contenuto: informazioni rilevanti e link • Fornisci le informazioni decisive nel messaggio (non in eventuali link) • Quando è possibile, inserisci link all’interno dello stesso SNS; quando è rilevante, inserisci anche link esterni; • Inserisci link anche a fonti esterne (purché autorevoli), non solo al tuo sito Titolo Presentazione

  24. I link: specifica sempre dove portano (anche quando sono abbreviati) Titolo Presentazione

  25. I link: brevi e leggibili Titolo Presentazione

  26. Quando è opportuno, utilizza hyperlinked page title e breve abstract della pagina Titolo Presentazione

  27. I contenuti: altre considerazioni • Non replicare in automatico i messaggi tra i diversi SNS • Non ripetere lo stesso messaggio • Evita di postare informazioni che interessano solo l’azienda o lo staff • Varia il tipo di messaggi che pubblichi • Utilizza i video per le informazioni aggiuntive, ma usa il testo per quelle fondamentali • Sii discreto quando fai pubblicità/promozioni e alterna messaggi promozionali con altri contenuti • Attenzione all’ortografia • Utilizza (con moderazione!) le maiuscole per attirare l’attenzione Titolo Presentazione

  28. “Voice and tone” (lo stile e il “tono di voce”) • Anche prima di internet le aziende avevano una voce, ma se ne preoccupavano soprattutto nelle campagne pubblicitarie (non per ogni comunicazione “quotidiana” con i clienti) • Attenzione alla “omogeneizzata voce del business”: per essere credibile, la voce deve “suonare umana” (Cluetrain Manifesto) • La voce veicola la nostra identità, è ciò che ci distingue, in prima battuta, dai competitor • La voce deve suonare coerente con l’identità dell’azienda e con il pubblico si rivolge • Descrivi con pochi aggettivi la qualità del pubblico a cui ti rivolgi • Descrivi con pochi aggettivi gli elementi che distinguono il tuo brand • Scegli tra 5 e 10 aggettivi che definiscono la tua voce e per ogni aggettivo aggiungi: • Una breve descrizione • Le indicazioni di scrittura: sì/no (L. Carrada, 2012) Titolo Presentazione

  29. Linee guida per il “tono di voce” (NielsenNorman Group) • Have a voice and personality that is appropriate for your company or organization. • Be conversational and informal • Make sure informal updates or messages contain some information of value • Use “we” and “our” in messages to convey the messages come from the company, rather than an individual at the company. • Be careful with humor • Don’t use shorthand or abbreviations for words • Only “retweet” messages on Twitter that match your company or organization’s voice and tone Titolo Presentazione

  30. Tiriamo le somme: scrivere per Facebook (nozioni generali, da adattare ai singoli casi) • Lunghezza del messaggio (tra i 220 e i 250 caratteri viene troncato) • Contenuto: consumer-friendly: interessanti, utili, avvincenti; possibilmente dovrebbero contenere un invito all’azione; dovrebbero contenere link, o foto/video per ulteriori dettagli • Tono: naturalmente informale, non burocratico, ma professionale. • (Lovari, Martari, 2013) Titolo Presentazione

  31. Tiriamo le somme: scrivere per Twitter • Attenzione alla sintassi di Twitter (@, RT, #, ecc.) • Lunghezza: massimo 120-130 caratteri; accorciare i link (es. http://bitly.com http://tinyurl.com) • Abbreviazioni: non eccedere, accettabili solo quando sono facilmente comprensibili (dall’audience di riferimento) • Tono: di facile lettura e orientati all’azione • (Lovari, Martari, 2013) Titolo Presentazione

  32. Tweeting styles (Report LSE) Titolo Presentazione

  33. Titolo Presentazione

  34. Ancora sullo stile e sul “tono di voce”: essere informali • Cosa significa essere “friendly” e informali? • I SNS sono certamente da interpretare come ambienti adatti a uno stile comunicativo informale. • Ma c’è differenza tra l’informalità di Justin Bieber e quella accettabile per l’Accademia della Crusca, l’Enciclopedia Treccani, un brand, un’istituzione… • Anche il livello di confidenza che gli utenti accettano di dare (e ricevere) da soggetti diversi varia molto • Inoltre, ricordiamo che il livello di formalità/informalità attribuito a una piattaforma varia, nel tempo e in relazione agli utenti; è almeno in parte frutto di negoziazioni e rappresentazioni condivise (cfr. la ricerca “No more birthday greetings on my FB wall please”) Titolo Presentazione

  35. Titolo Presentazione

  36. Titolo Presentazione

  37. Titolo Presentazione

  38. Titolo Presentazione

  39. Titolo Presentazione

  40. Titolo Presentazione

  41. Titolo Presentazione

  42. Titolo Presentazione

  43. Titolo Presentazione

  44. Titolo Presentazione

  45. L’Accademia della Crusca su Twitter: l’opinione di Luisa Carrada Titolo Presentazione

  46. Titolo Presentazione

  47. Titolo Presentazione

  48. Titolo Presentazione

  49. Mettiamoci al lavoro… • Il post e il (i) tweet di Natale (o di Capodanno) di… • Nicola Zingaretti • Nutella o Kiko • Jovanotti • Treccani o Accademia della Crusca Titolo Presentazione

More Related