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ADOLESCENZA E MIGRAZIONE. Percorsi identitari e relazioni amicali nei giovani di origine straniera

ADOLESCENZA E MIGRAZIONE. Percorsi identitari e relazioni amicali nei giovani di origine straniera. Elena Caneva tesi di dottorato. Le seconde generazioni: una categoria concettuale controversa. Giovani nati dall’immigrazione, giovani di origine immigrata, minori immigrati?

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ADOLESCENZA E MIGRAZIONE. Percorsi identitari e relazioni amicali nei giovani di origine straniera

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  1. ADOLESCENZA E MIGRAZIONE.Percorsi identitari e relazioni amicali nei giovani di origine straniera Elena Caneva tesi di dottorato

  2. Le seconde generazioni: una categoria concettuale controversa • Giovani nati dall’immigrazione, giovani di origine immigrata, minori immigrati? • La Raccomandazione N.R. 84 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa • La concezione decimale di Rumbaut: generazione 1,75 (0-5 anni), 1,5 (6-12 anni), 1,25 (13-17 anni)

  3. L’inserimento delle seconde generazioni: visioni a confronto • Letture assimilazioniste e neoassimilazioniste (Alba e Nee 1997, Brubaker 2001) • Letture strutturaliste ( il “declino delle seconde generazioni”, Gans 1992; “la ribellione delle seconde generazioni”, Piore 1979) • L’assimilazione segmentata (Portes e Zhou 1993, Zhou 1997, Portes e Rumbaut 2001, Portes e Rumbaut 2006) e l’acculturazione selettiva (Portes e al. 2004)

  4. Tre possibili esiti per le seconde generazioni: • Assimilazione lineare classica (integrazione economica e assimilazione culturale riuscite) • Assimilazione selettiva (integrazione economica senza acculturazione, grazie alla comunità etnica) • Assimilazione verso il basso (mancata integrazione economica e assenza di acculturazione)

  5. La ricerca empirica • Soggetti: giovani tra 13-19 anni, emigrati nella preadolescenza o adolescenza • Obiettivi: 1 - Processi di costruzione identitaria 2 - Socialità extrascolastica • Il confine (simbolico, cfr. Lamont e Molnàr 2002) come strumento di definizione dell’identità e delle relazioni sociali

  6. Risultati Gli attributi etnici (Barth 1969) come riferimenti identitari e relazionali principali: • Il paese di provenienza • La lingua • La religione (per i giovani filippini) • Una dimensione emozionale (percezione dell’essere diversi, legame sentimentale)

  7. Le strategie identitarie dei giovani migranti Quattro tipi di identificazione etnica • Identità di rivendicazione: • Identità di reinvenzione • Identità per contrapposizione • Identità reattiva Nota: l’importanza della lingua

  8. Le strategie identitarie dei giovani migranti Due tipi di identificazione mista • Identità metà e metà • Identità di sospensione Nota: l’importanza dei luoghi educativi extrascolastici (cfr. Ambrosini e Cominelli 2004)

  9. Le reti amicali dei giovani migranti Quattro tipi di socialità • Una socialità monoetnica • Una socialità mista • Una socialità mista di stranieri • L’isolamento e la solitudine (una socialità nulla)

  10. Quali esiti di inserimento per gli adolescenti migranti? • Non sono inseriti in percorsi di assimilazione verso il basso (non hanno sviluppato un’etnicità reattiva) • Non hanno intrapreso percorsi di assimilazione lineare (non vi è completa padronanza dell’italiano, non sono scomparsi i tratti etnici) • Non sono neppure inseriti in percorsi di assimilazione e acculturazione selettiva (Portes e al. 2004)

  11. Il ruolo dell’etnicità L’etnicità è comunque una risorsa, una forma di identificazione e di affiliazione utile nella fase di transizione che i giovani migranti stanno vivendo. E’ un ancoraggio, una ricetta (Schütz 1979), una forza vitale soggettiva (Romanucci – Vos e De Vos 1995). Assume quindi un significato sociopsicologico.

  12. In sintesi, nella fase attuale l’etnicità favorisce l’inserimento ma limita le relazioni sociali. Non si tratta tuttavia di un esito definitivo perché gli intervistati sono soggetti in trasformazione. Grado inferiore di acculturazione selettiva o forma diversa di acculturazione selettiva?

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