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S.Martini, Il castello di Montemassi

S.Martini, Il castello di Montemassi. Introduzione al Medioevo. II. I. I. II. III. IV. V. VI. VII. VIII. IX. X. XI. XII. XIII. XIV. XV. XVI. XVII. XVIII. XIX. XX. XXI. Quando inizia il Medioevo? La sua collocazione nel tempo. Nascita di Cristo. 476. 1492. 1815. Oggi.

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Presentation Transcript


  1. S.Martini, Il castello di Montemassi

  2. Introduzione al Medioevo

  3. II I I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI Quando inizia il Medioevo?La sua collocazione nel tempo Nascita di Cristo 476 1492 1815 Oggi a.C. d.C. Età antica Età moderna Età contemporanea Medioevo Alto Basso StatiNazionali Università Lingue nazionali

  4. Perché una linea? • Concezione ciclicadel tempo greca: un circolo, un eterno ripetersi di eventi. • Concezione lineare del tempo giudaico- cristiana: un inizio, un centro, una fine, un fine.

  5. Altre suddivisioni

  6. Medioevo: ma cosa significa? • Età di mezzo. • Un periodo che separa due età. • Il medioevo non “nasce” nel medioevo.

  7. "Medio" Evo • I medioevali non sapevano di vivere nel medioevo. • Il primo ad utilizzare l'espressione fu, nel 1688, lo storico Keller (Cellarius). • Fin dal 1400 era presente ed utilizzato il concetto di una "Media Aetas", "Media Tempestas", quasi sempre in chiave negativa.

  8. Dove nasce il Medioevo? • Esiste un medioevo “africano” o “asiatico”? • Il “Medioevo” è un concetto europeo.

  9. Si può quindi affermare che: Nel medioevo nasce l’Europa

  10. L'Europa non è una unità naturale, come l'Australia e l'Africa; essa è il risultato di un lungo processo di evoluzione storica e di sviluppo spirituale. (Ch. Dawson, La nascita dell'Europa) Come è accaduto?

  11. I quattro contributi più importanti • Mondo Greco • Mondo Romano • Cristianesimo • Mondo Germanico

  12. Noi Greci amiamo il bello con semplicità e filosofiamo senza timidezza. (Pericle)

  13. Grecità • Nel VI sec a.C. a Mileto nasce la filosofia: la realtà si rivela intelligibile, accessibile al pensiero, al di là del mito.

  14. Romanità • La potenza di Roma si sostituì, al tramonto dei macedoni, alla gestione dell'impero. • Vi impresse l'equilibrio del Diritto • L'uomo è il civis romanus. • La pax romana, unificando il Mediterraneo, favorisce la diffusione del Cristianesimo.

  15. Germani • Il valore in combattimento determina la gerarchia: il capo del popolo è il guerriero più valoroso. • Le decisioni più importanti prese dall'assemblea dei liberi. • Tra i liberi hanno grande valore i legami di sangue e di fedeltà personale.

  16. La società • Decade la precisa e burocratica organizzazione della società romana. • Vassallaggio: rapporto tra due persone di stato giuridico libero. “Giuramento dei fedeli. Io vi servirò fedelmente per quanto io saprò e potrò, con l’aiuto di Dio, sen-za inganno o frode e con il consiglio e l’aiuto secondo il mio ufficio e la mia persona affinché quel potere che Dio vi concesse, voi possiate conservarlo ed esercitarlo secondo la sua volontà e per la salvezza vostra e dei vostri fedeli. Giuramento del re. Anche io per quanto saprò e potrò ragionevolmente fare, con l’aiuto di Dio, ono-rerò ciascuno di voi secondo la sua condizione e persona; e veglierò che egli sia onorato ed aiuta-to; gli conserverò la sua propria legge e il suo diritto; e userò verso lui quella giusta misericor-dia di cui egli avrà bisogno e di cui farà ragionevole richiesta, come un re fedele deve onorare e salvare secondo giustizia i suoi fedeli. E per quanto lo consente l’umana debolezza e per quanto Dio mi darà intelligenza e potere, non abbandonerò questa decisione a favore di nessuna perso-na nè per consiglio malevolo nè per alcuna altra indebita esortazione; e se io sarò deviato a cau-sa della mia debolezza, quando avrò capito ciò, cercherò volontariamente di porvi riparo”. (Giuramenti di Querzy 804)

  17. Cristianesimo • L'evento cristianodalla remota Palestina si diffonde nel mondo ellenistico–romano, già internamente in crisi molto prima della fine dell'impero romano, e lo conquista.

  18. La novità cristiana • Cambia la concezione dell'uomo: «Non c'è più né Giudeo né Greco, né schiavo né libero, né uomo né donna, perché voi tutti siete un essere solo in Cristo Gesù» (Gal. 3, 28-29). • La realtà èpositiva: «Non abbiate paura, sono con voi fino alla fine del mondo» (Mt. 28).

  19. Il centro della storia: il Kairòs • L'Incarnazione: Dio si è fatto uomo, l'Eterno ha fatto irruzione nel tempo • La storia è sacra • La realtà è segno Conseguenze →

  20. La diffusione dell’esperienza cristiana Due grandi forze lavorarono alla diffusione del Cristianesimo in Occidente e alla ricostruzione della civiltà dopo la fine dell'Impero: • la Chiesa di Roma • il monachesimo, soprattutto benedettino

  21. Il monachesimo (1) • Ha le sue radici nell’Egitto del III secolo • “Monos” = solo (Dio è tutto) • Già nel IV secolo ci sono fenomeni di vita comunitaria • Nel V secolo, dopo la penetrazione di Angli e Sassoni in Britannia, nasce il monachesimo irlandese • Patrizio (V sec.), Brandano e Colombano (VI sec.).

  22. Il monachesimo (2) • Benedetto da Norcia: fonda Montecassino nel 529 • Regola: lavoro manuale, studio, preghiera: «L’ozio è il nemico dell’anima, perciò i fratelli devono essere occupati nel lavoro manuale» (Regola XLVIII). • Consente di tramandare la cultura antica • Sorregge la vita economica dei territori: «Se le esigenze del luogo o la povertà richiedono che si occupino del lavoro dei campi i fratelli non se ne af-fliggano» • È modello di fraternità.

  23. I pellegrinaggi • Mete principali di pellegrinaggio: Roma Costantinopoli Santiago di Compostela Gerusalemme • Il cammino è una direttrice, non una singola via. • Via francigena (romea).

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