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ESPERIENZE DI UN’INSEGNANTE

ESPERIENZE DI UN’INSEGNANTE. A Sofia mia guida. <<Se il metodo sperimentale conduce alla conoscenza della vita fisica, deve condurre alla conoscenza della vita intellettuale>> EMILE ZOLA. LA VALUTAZIONE DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA VERIFICA.

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ESPERIENZE DI UN’INSEGNANTE

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Presentation Transcript


  1. ESPERIENZE DI UN’INSEGNANTE A Sofia mia guida <<Se il metodo sperimentale conduce alla conoscenza della vita fisica, deve condurre alla conoscenza della vita intellettuale>> EMILE ZOLA

  2. LA VALUTAZIONEDALLA PROGRAMMAZIONE ALLA VERIFICA Questo lavoro è frutto di una esperienza di 26 anni d’insegnamento Contiene suggerimenti che possono essere utili alle giovani leve, con note personali tratte dal quotidiano.

  3. COSTRUIRE UNAUNITA’ DIDATTICA VEDI L’ESEMPIO DI COME SI COSTRUISCE UNA UNITA’’ DIDATTICA

  4. FASE TERMINALE DELL’U.D. GLI ALUNNI HANNO RAGGIUNTO L’OBIETTIVO PREFISSATO? NO FASE DI RECUPERO CON INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI SI PASSARE ALL’U.D. SUCCESSIVA

  5. CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 1 TEMA SOGGETTIVE Prove a stimolo aperto e risposta aperta SAGGIO INTERROGAZIONE O DIALOGO VANTAGGI LIMITI • Sono scarsamente strutturate. • Non hanno modalità di lettura predeterminata. Non hanno un’interpretazione univoca. • Si rilevano abilità che hanno peso specifico diverso ma non vengono compiute opportune distinzioni di peso specifico delle risposte. • La differenza delle domande comporta quasi sempre una differenza della qualità e della quantità delle risposte. • MISURANO: • Il modo di esprimersi • L’organizzazione delle conoscenze • Le capacità di argomentare Come porre rimedio ai limiti Si può rendere più sistematica la valutazione utilizzando griglie per la registrazione analitica delle abilità e delle conoscenze.

  6. CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 2 Test a scelta multipla Strutturate:Prove a stimolo chiuso e risposta chiusa Corrispondenze Completamenti OGGETTIVE: Semistrutturate: Prove a Stimolo chiuso e risposta aperta Problemi ed esercizi Saggi brevi Riassunti con una chiave interpretativa VANTAGGI LIMITI • Permettono di rilevare abilità complesse (discriminare, mettere in relazione, applicare concetti in situazioni nuove) • Consentono in modo univoco d’interpretare risposte predeterminate • Consentono giudizi univocamente definibili e indipendenti dal soggetto, dal tempo e dal luogo della somministrazione • Consentono di operare un confronto tra le conoscenze possedute da due o più allievi o gruppi di allievi. • Permettono di indagare su una parte molta ampia del programma sia come contenuto che capacità Non è possibile risalire al processo mentale messo in atto, es. (la risposta può essere esatta ma il ragionamento sbagliato) Non si possono misurare tutti gli aspetti dell’apprendimento Come porre rimedio ai limiti • Aumentare il numero degli item • Alternare prove oggettive a quelle tradizionali

  7. REQUISITI DELLE PROVE 1 Ogni tipo di prova deve rispondere ai seguenti requisiti: VALIDITÀ:in quanto deve essere rispondente all’obiettivo da perseguire. ATTENDIBILITÀ: la prova deve essere interpretata in modo univoco e dare una misurazione valutativa costante, chiunque la somministri.

  8. REQUISITI DELLE PROVE 2 Per rispondere ai requisiti di validità e attendibilità ogni prova deve: • Rispondere agli obiettivi prefissatise si tratta di una verifica sommativa oppure ai descrittori di un obiettivo se si tratta di una verifica formativa. • Avere un punteggio prestabilitosia del singolo item sia dell’intera prova • Contenere difficoltà graduali permettendo a tutti gli alunni di eseguire la prova. • Essere confrontata ai livelli di partenza per registrare i miglioramenti • Essere corretta in breve tempo per stabilire, tempestivamente, prove di recupero dell’abilità. • Contenere un giudizio analitico per permettere all’alunno di conoscere la sua reale situazione formativa.

  9. PROVA SOGGETTIVETEMA – SAGGI – INTERROGAZIONI o DIALOGO Queste prove sono soggettive perché non hanno un’unica chiave di lettura e di misurazione ma sono determinati dal soggetto che li esamina. Analizziamo il <<TEMA>>. Premessa Nel corso del terzo anno dell’Istituto tecnico l’insegnante di lettere, giudicava sempre insufficiente i miei temi d’italiano. In occasione di un concorso, indetto dalle Poste Italiane, il mio tema, corretto da una commissione, si aggiudicò il primo premio. La beffa l’ebbi dall’insegnante di lettere che, al termine dello stesso anno scolastico, mise un bel <<3>> in italiano scritto. Quest’esperienza, chiarisce quanto una prova del tipo soggettiva può compromettere, nell’alunno, la valutazione di un percorso formativo, la fiducia in sé e il rapporto empatico con il docente. Per valutare il <<TEMA>>. o una <<INTERROGAZIONE>> o un <<DIALOGO>> si può ridurre l’indice di soggettività e accrescere quello di fedeltà della valutazione, prefissando una griglia d’indicatori, corrispondenti agli obiettivi che si vogliono valutare. SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI Questa scheda va fotocopiata per ogni alunno; la compilazione avviene segnando con una crocetta l‘alternativa SI/NO o barrando gli appositi quadratini. La scheda esamina le diverse competenze sottese all’obiettivo“Saper scrivere”.

  10. PROVE SOGGETTIVEINTERROGAZIONI o DIALOGO L’interrogazione è sempre un momento critico perché rischia di compromettere il rapporto empatico tra l’alunno e l’insegnante. Nell’interrogazione giocano diversi fattori: • Il tempo • L’emotività dell’alunno • L’abilità dell’allievo nella comunicazione verbale • L’esigenza di verificare • La conoscenza dei contenuti Il tempo è un fattore che influenza, a volte, negativamente, l’interrogazione perché in dieci minuti non è possibile valutare, con ponderatezza, la conoscenza dei contenuti di uno o più allievi. Alcune volte ho voluto sperimentare un’interrogazione di gruppo con quattro allievi. In questi casi mi sono resa conto che, il più delle volte, un allievo prevale sugli altri solo per la sua buona capacità di comunicare impedendo gli altri di esprimersi. Ciò capita anche interrogando coppie di allievi. Il docente, in questo caso, è indotto a valutare positivamente un allievo che abbia una proprietà di linguaggio ma scarsa conoscenza dei contenuti e negativamente l’altro che ha una buona conoscenza dei contenuti e una carente abilità nell’esposizione condizionata o dalla timidezza o dalla povertà lessicale.

  11. PROVEOGGETTIVEV/F Questo tipo di prova richiede, all’alunno, di rispondere con una crocetta su V ,se la proposizione è vera, oppure su F, se è falsa. Nel costruire tale tipo di prova, non bisogna scrivere proposizioni con doppia negazione rendendone difficile la comprensione. Il più comune pregiudizio che si presenta per questo tipo di prova, è che l’alunno ha la probabilità del 50% di rispondere esattamente. A tale inconveniente si può ovviare aumentando gli item e inserirne alcuni che siano la contrapposizione di altri. Al termine dell’attività didattica relativa al “Teorema di Pitagora” ho preparato una verifica vedi << Tabella 1>>. Nella tabella sono evidenziati, con colori diversi, gli item contrapposti che garantiscono, al docente, una bassa percentuale che l’alunno risponda positivamente solo per caso.

  12. PROVEOGGETTIVECOMPLETAMENTI Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono omessi dei termini. Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le seguenti regole: 1.I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano 2.Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due. 3.Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui una esatta e l’altra analoga VEDI L’ESEMPIO

  13. PROVEOGGETTIVECORRISPONDENZE Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze biunivoche tra due serie di dati. Per costruire un test valido e attendibile le due serie non devono essere di uguale numero. Tale metodo evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei primi due, incastri le altre corrispondenze. Vedi l’esempio

  14. PROVEOGGETTIVESCELTE MULTIPLE • Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi una o due risposte giuste tra 4 o 5 alternative. •  Nel costruire un test valido e attendibile gli item devono: • Essere in accordo grammaticale per renderli leggibili, di seguito alla domanda. • Essere semplici e chiari • Non contenere una doppia negazione • Contenere informazioni strettamente necessarie. • Essere tutti della stessa lunghezza oppure uguale a due a due Gli item distrattori (opzioni di risposte non esatte) devono essere: • Credibili • VEDI ALCUNI ESEMPI

  15. COMPLETAMENTI Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono omessi dei termini. Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le seguenti regole: • Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui una esatta e l’altra analoga • I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano • Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due. ESEMPIO Completa il brano con i termini sotto elencati: SISTEMA NERVOSO, SISTEMA MUSCOLARE, OSSA, MUSCOLI, MAMMIFERO, ARTO, ENDOSCHELETRO, MOVIMENTI, CONTRAZIONE, RILASSAMENTO, DIREZIONI,TENDINI, VERTEBRATO, ARTICOLAZIONE, LEGAMENTI. Lo scheletro di un ………………………….è formato da diverse…………………. e numerosi muscoli che permettono i …………………………. nelle diverse …………………………. .I ………………………….si attaccano all’osso per mezzo dei …………………………. Tutti i movimenti dei muscoli sono sotto controllo del ………………………….

  16. Vero o Falso?

  17. CORRISPONDENZE Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze biunivoche tra due serie di dati.Per costruire un test valido e attendibile le due serie non devono essere di uguale numero. Tale metodo evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei primi due, incastri le altre corrispondenze. SOLUZIONE: 1K, 2L, 3G, 4I, 5H, 6C, 7E, 8B, 9D

  18. SCELTE MULTIPLE ESEMPIO N°1 I muscoli che si contraggono indipendenti dalla nostra volontà sono: A)Bicipite e tricipite B)Muscolo cardiaco e muscoli viscerali C)Estensori e flessori D)I muscoli pellicciai ESEMPIO N°2 Il liquido sinoviale nelle articolazioni è A)Un liquido che rende più agevole i movimenti articolari B)Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare C)Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare solo negli anziani D)Un liquido che rende più agevole i movimenti solo negli anziani • ESEMPIO N°3 • 1.       La relazione che lega tre numeri x, y e z per ottenere una terna pitagorica è: • A) z2 = y2 – x2 B) 2z = 2x + 2z C) z2 = x2 +y2 D) z2 = x2 -y2 • 2. Se a è la misura dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo e b e c sono le misure dei suoi cateti, per trovare a, sapendo b e c, si usa la formula: • A) a = B) a = C) a = D) a =

  19. SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI Questa scheda va fotocopiata una per ogni alunno; la compilazione avviene segnando con una crocetta ‘alternativa SI/NO o barrando gli appositi quadratini. La scheda esamina le diverse competenze sottese all’obiettivo saper scrivere.

  20. SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI

  21. SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI

  22. SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI

  23. SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI

  24. UNITA’ DIDATTICAENTI GEOMETRICI

  25. OBIETTIVI OBIETTIVO GENERALE: Avvio del processo di matematizzazione della realtà attraverso l’osservazione degli oggetti e la loro proprietà. OBIETTIVO INTERMEDIO: Sviluppare le capacità di osservazione, riflessione, classificazione come ricerca della precisione. PREREQUISITI: Gli alunni devono sapere: ·operare con le quattro operazioni nell’insieme N dei numeri naturali · il sistema metrico decimale Gli alunni devono saper fare: ·usare gli strumenti della geometria ·operare confronti ·osservare la realtà

  26. OBIETTIVI SPECIFICI FORMATIVI CONOSCERE ·conoscere il linguaggio geometrico ·riconoscere nell’ambito del reale gli enti geometrici ·conoscere i multipli e sottomultipli dei segmenti ·conoscere la tecnica di misurazione di un segmento ·conoscere gli enti geometrici fondamentali: • punto • linea • retta • segmento • semiretta • piano COMPRENDERE • distinguere i vari tipi di segmenti: • adiacenti • consecutivi • coincidenti • dimostrare la congruenza dei segmenti APPLICARE • eseguire somme e differenze di segmenti • applicare principi in situazioni problematiche tratti dal reale • verificare l’applicazione dei principi • utilizzare il linguaggio dei simboli • utilizzare le lettere opportune per descrivere gli enti geometrici

  27. OBIETTIVI SPECIFICI FORMATIVI ANALIZZARE • ricercare relazioni tra operazioni e strutture equivalenti • distinguere vari tipi di linee nelle diverse situazioni SINTETIZZARE • costruire modelli matematici • costruire con strumenti con strumenti di misura multipli e sottomultipli di segmenti • rappresentare graficamente i segmenti in relazione alla situazione proposta • rappresentare su un piano cartesiano punti e segmenti VALUTARE • confrontare segmenti con strumenti di misura • valutare la maggiore o minore distanza tra due punti su una cartina

  28. CONTENUTI e METODOLOGIA CONTENUTI : • punto-linea-retta-segmento-semiretta-piano • confronto di segmenti • operazioni con i segmenti • distanza tra due punti - punto medio di un segmento • lunghezza di un segmento e relativa misurazione METODOLOGIA : Gli alunni verranno avviati a saper distinguere fra gli oggetti del mondo reale e i modelli astratti ( solido, superficie, linea e punto) di cui gli oggetti sono soltanto immagini. Essi dovranno inoltre conoscere e saper disegnare le varie figure geometriche costruendone anche modelli materiali. La presentazione ed il chiarimento dei vari concetti geometrici deriverà dall’osservazione degli oggetti che li circondano. La classificazione delle figure geometriche verrà fatta servendosi di piegature di fogli, di modelli, di fogli di cartoncino e di altri semplici materiali che possono agevolare la comprensione e la conoscenza. Quando se ne presenterà l’occasione sarà opportuno avviare gli alunni all’uso di riga, squadra, goniometro e compasso.

  29. STRUMENTI e TEMPI STRUMENTI: • lezione interattiva alunno-docente / alunno-alunno • lavori di gruppo • libro di testo • lavagna luminosa • cartelloni • questionari predefiniti • lucidi TEMPI : 6 ore di lezione interattiva 4 ore per le verifiche

  30. OBIETTIVI DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE OBIETTIVO N°1 : Conoscenza degli elementi propri della disciplina DESCRITTORI • conosce gli enti geometrici fondamentali: punto-linea-retta-segmento-semiretta- piano • conosce i multipli e sottomultipli dei segmenti • distinguere i vari tipi di segmenti: adiacenti-consecutivi-coincidenti OBIETTIVO N°2: Osservazioni di fatti, individuazione e applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti DESCRITTORI • conosce la tecnica di misurazione di un segmento • riconosce nell’ambito del reale le forme geometriche • dimostra la congruenza dei segmenti • esegue le quattro operazioni con i segmenti OBIETTIVO N°3: identificazione e comprensione di problemi , formulazione di ipotesi e di soluzione e di soluzione e loro verifica DESCRITTORI • applica principi in situazioni problematiche tratti dal reale • verifica l’applicazione di principi OBIETTIVO N°4 Comprensione ed uso dei linguaggi specifici DESCRITTORI • conosce il linguaggio geometrico • utilizza il linguaggio dei simboli

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