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Note per gli studenti sulle slides

Linguaggi di programmazione 1 corso di Laurea in Informatica Facoltà di Scienze M.F.N. Università Federico II aa. 2005-2006. Note per gli studenti sulle slides.

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  1. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  2. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  3. Linguaggi di programmazione 1corso di Laurea in InformaticaFacoltà di Scienze M.F.N.Università Federico IIaa. 2005-2006 eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  4. Note per gli studenti sulle slides • Parte di questi appunti sono una personalizzazioni degli appunti scritti dal prof. Marcello Sette lo scorso anno in cui ero in sabatico, parte è presa dai miei appunti sul corso del 2003-2004, Parte è presa da corsi della sun e tutto risente dei libri citati in bibliografia. • .Programma e contenuto del corso sono concertati insieme quindi,a parte personalizzazioni di stile, non ci sono differenze fra i due corsi ne sui compiti che farete ne sugli obiettivi che ci proponiamo. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  5. bibliografia • • Libri di testo: • a. Dershem - Jipping. Programming languages: structures and models. • b. Wampler. The essence on object oriented programming with Java and • UML. • c. Fowler. UML distilled. • d. Eckel. Thinking in Java. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  6. Note per gli studenti sul corso • Sarete seguiti anche da altri due docenti: Il dott. Luca Lazzaro e la dott.ssa Silvia Rossi. • Tutti e quattro abbiamo discusso e concertato contenuti e obbiettivi in modo che i corsi non risentissero, a parte questioni caratteriali, dei professori. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  7. Chi sono come trovarmi • Mi chiamo Eliana Minicozzi. • Il mio studio è 2M14 nel dipartimento di fisica. • Il telefono è 081 676814. • Gli orari di ricevimento sono: mercoledì dalle 12 alle 14 nel mio studio , dalle 16 alle 16 e 30 e Venerdì dalle13 alle 14, nell’ aula dove si farà lezione. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  8. Programma di L1 aa. 05-06 • • Parte prima (concetti generali) – 8 lezioni • 1. Paradigmi dei linguaggi di programmazione. • 2. Il modello imperativo. • 3. Il modello ad oggetti. • 4. Progettazione orientata ad oggetti e UML. • 5. Prima prova scritta intercorso. • • Parte seconda (Java) – 16 lezioni • 1. Studio dei costrutti fondamentali: identificatori, parole chiavi, tipi; • espressioni e controllo di flusso; ereditarietà; overloading e overriding;classi astratte , polimorfismo, arrays • 2. Seconda prova scritta intercorso. • 3. Studio dei costrutti più avanzati: qualificatori di classi, metodi, attributi; • ; interfacce; classi interne; gestione degli errori: • eccezioni; programmi text-based; (threads; networking: molto improbabile). • 4. Prova scritta finale. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  9. Obbiettivi del corso Capacità di riflessione sulle differenze tra i vari paradigmi di programmazione in particolare dei paradigmi imperativo e ad oggetti e sul loro essere modi di pensare i problemi. • • Capacità media di progettare ad oggetti. • • Capacità media di programmare in Java. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  10. Obiettivi del corso a lungo termine • Migliorare l’abilità nel risolvere i problemi. • Imparare a usare meglio i linguaggi di programmazione. • Imparare a scegliere più intelligentemente, in dipendenza del problema, il linguaggio di programmazione. • Aumentare la capacità di imparare linguaggi di programmazione. • . eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  11. Come si svolgeranno gli esami • _ _ • L’esame consisterà in • :una prova scritta, strutturata, a discrezione della commissione, in forma di test chiusi a risposta multipla o in forma di test a risposta aperta o in forma mista; • una prova orale, consistente prevalentemente nella discussione della prova scritta e in eventuali integrazioni a discrezione delle commissione; gli studenti che alla prova scritta avranno riportato valutazioni insufficienti saranno sconsigliati dal sostenere la prova orale. • Sono previste due prove scritte intermedie, con la stessa strutturazione dell’esame finale, il cui superamento consentirà di optare, in tutti e soli gli appelli del corrente anno accademico, per sostenere un esame scritto ridotto, riguardante la sola parte finale del programma. In questo caso la valutazione finale terrà conto delle valutazioni delle prove intermedie. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  12. Terminologia Breve storia Paradigmi Macchina astratta Meccanismi di traduzione Processo di compilazione Caratteristiche dei linguaggi Criteri di scelta di linguaggi Modello imperativo Legami e data object Modifiche di un legame Tipi Esempio: il puntatore Ambito di validità dei legami Legame di nome Ereditarietà dei legami Ereditarietà statica Legame di locazione Esempio di allocazione dinamica Bibliografia esempi Sommario eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  13. Terminologia Linguaggio di programmazione: un linguaggio che è usato per esprimere (mediante un programma) un processo con il quale un processore può risolvere un problema. • Processore: è la macchina che eseguirà il processo descritto dal programma; non si deve intendere come un singolo oggetto, ma come un’ architettura di elaborazione. • Programma: è l’espressione codificata di un processo. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  14. Correlare paradigmi a linguaggi • Uno specifico linguaggio di programmazione implementa un modo di pensare il processo di computazione (paradigma di computazione)’. • Un paradigma di computazione definisce strutture e fattori che accomunano linguaggi di programmazione apparentemente diversi e che differiscono sostanzialmente dai linguaggi che appartengono ad altri paradigmi. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  15. Paradigmi in pillole • • Imperativo: Esecuzione sequenziale che essenzialmente realizza, tramite lo statement di assegnazione, modifiche della memoria: Si pensa il programma come sequenza di comandi. • • Logico:il Programma è una teoria logica L’esecuzione è la prova nella teoria-programma del teorema il cui enunciato è il problema. Funzionale: Programma e ogni sua componente sono funzioni.”I dati” sono gli argomenti su cui si valutano le funzioni Le funzioni corrispondono alla definizione del problema. L’ esecuzione è appunto una valutazione di funzioni. Orientato ad oggetti: Il programma è un insieme di classi ognuna della quali definisce il tipo (cioè operazioni e dominio dei valori possibili per lo “stato” degli oggetti sue istanze. L’ esecuzione è uno scambio di messaggi fra oggetti a cui corrisponde un esecuzione di “operazioni” da parte degli oggetti riceventi e possibilmente un cambiamento del loro stato stato Parallelo: Programmi che descrivono entità distribuite che sono eseguite contemporaneamente ed in modo asincrono. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  16. Breve storia • 1954 FORTRAN (FORmula TRANslation) • LISP (LISt Processing) • 1960 COBOL (Common Business Oriented Language) • ALGOL 60 (Algorithmic Oriented Language) • PL/1 (Programming Language 1) • Simula 67 • ALGOL 68 • PASCAL • APL • BASIC • 1970/80 PROLOG • SMALLTALK • C • MODULA/2 • ADA • Etc……. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  17. Breve storia dei concetti principali introdotti dai progenitori dell’oggi Fortran: nato per manipolazione algebrica,introduce :variabili, statment di assegnazione,concetto di tipo , subroutine,iterazione e statment condizionali,go to, formati di input e output. Cobol: indipendenza dalla macchina,e statment “English like” Algol60: indipendenza dalla macchina e definizione mediante grammatica(bakus-naur form),strutture a blocco e ricorsione. Lisp: primo vero linguaggio di manipolazione simbolica,paradigma funzionale, non c’è lo statment di assegnazione,si introduce la struttura: linked –list, sia i programmi che i dati sono linked-lists eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  18. storia dei concetti principali introdotti dai progenitori dell’oggi • Simula 67: classe come incapsulamento di dati e procedure, istanze delle classi( oggetti):anticipatorio del concetto di dato astratto implementati in Ada e Modula2, e dl concetto di classe di Smalltalk e C++. • PL/1: abilità ad eseguire procedure specificate quando si verifica una condizione eccezionale;”mutitasking”,cioè specificazione di tasks che possono essere eseguiti in concorrenza. • Pascal: programmazione strutturata, tipi di dato definiti da utente,ricchezza di strutture dati… eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  19. Macchina astratta Si intende quella architettura di elaborazione il cui linguaggio di programmazione: ha la stessa potenza del linguaggio F della macchina fisica; è costituito da un sottoinsieme minimale di costrutti di F. a) Essa è la rappresentazione comune a più macchine fisiche. b). I suoi programmi sono in genere più “prolissi” degli equivalenti di ogni macchina fisica rappresentata. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  20. Meccanismi di traduzione • Interpreti: traducono ed eseguono un costrutto alla volta. PRO: debug • È adeguato alla fase di sviluppo. • Compilatori: prima traducono l’intero programma; poi la traduzione può essere eseguita ,anche più volte. PRO: velocità di esecuzione finale • Adeguato alla fase di rilascio. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  21. Nomenclatura • Input • Tempo di compilazione Tempo di esecuzione • Compilatore Macchina • Sorgente Oggetto Output eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  22. Processo di compilazione eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  23. Programma sorgente Analisi lessicale Stringa di token Analisi sintattica Parse tree Queste due fasi possono avvenire In una macchina diversa in cui può Avvenire un processo di compilazione o di interpretazione Analisi semantica Programma astratto Generazione codice Programma oggetto eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  24. Caratteristiche dei linguaggi • • Semplicità – (concisione) VS (leggibilità) • − Semantica: minimo numero di concetti e strutture. • − Sintattica: unica rappresentabilità di ogni concetto. • Astrazione – (rappresentare solo attributi essenziali) • − Dati: nascondere i dettagli di oggetti. • − Procedure: facilitare la modularità del progetto. • • Espressività – (cosa si può di rappresentare ) VS (semplicità) • • Ortogonalità – (meno eccezioni alle regole del linguaggio) • • Portabilità (grado di indipendenza dalla particolare macchina fisica ) eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  25. Criteri di scelta di linguaggi • • Disponibilità dei traduttori • • Conoscenza del programmatore • • Esistenza di standard di portabilità • • Sintassi aderente al problema • • Semantica aderente alla architettura fisica • • Comodità dell’ambiente di programmazione eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  26. Paradigma Imperativo • RICORDIAMO CHE DEL PARADIGMA IMPERATIVO FARO’ QUELLE PARTI CHE RITENGO UN’ IMPORTANTE PREISTORIA CONCETTUALE PER IL PARADIGMA AD OGGETTI eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  27. Programma nel paradigma (modello) imperativo • Il paradigma imperativo sottolinea la componente calcolatore visto come singola CPU (programma come "sequenza di comandi") + memoria (programma come modificazione, manipolazione di dati nella memoria). • I programmi scritti nei linguaggi appartenenti a questo modello consistono di sequenze di descrizioni di modifiche della "memoria" del calcolatore. • Nella esecuzione del programma la sequenzialità seguita è decisa dalle cosiddette strutture di controllo (Es. Condizionali). eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  28. Manipolazione della memoria nel paradigna imperativo:Statement di assegnazione • Definizione grammaticale • < statement-di-assegnazione> :: = <name> <assignment-operator> <expression> <name> rappresenta l'indirizzo del risultato mentre in <expression> vi è specificata la computazione e gli indirizzi dove sono memorizzati i valori necessari all'esecuzione di <expression>. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  29. La semantica dell'assegnazione dice anche che il valore di <expression> va memorizzato nell'indirizzo rappresentato da <name>. • Il valore di <expression> dipenderà dai valori contenuti negli indirizzi degli argomenti di <expression> rappresentati dai nomi di questi: eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  30. Esempio assegnazione • Esempio in Pascal a:=b+c “expression” Nomi che stanno per gli indirizzi degli argomenti del + Nome che sta per L’ indirizzo del risultato eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  31. Relazioni linguaggio macchina • Lo statement di assegnazione, a parte l'astrazione che sostituisce agli indirizzi i nomi, ricalca la tipica unità di esecuzione in un linguaggio macchina: • 1. ottenere indirizzi delle locazioni di operandi e risultato; • 2. ottenere dati di operandi da locazioni di operandi; • 3. valutare risultato; • 4. memorizzare risultato in locazione risultato. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  32. Quindi il paradigma imperativo si caratterizza per l’uso dei nomi come astrazione di indirizzi di locazioni di memoria. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  33. Legami e data object • Il data object è l’ astrazione mediante la quale noi esploreremo vari concetti del paradigma imperativo. • - Un data object è la quadrupla (L,N, V, T), ove: • − L: locazione. • − N: nome. • − V : valore. • − T: tipo. • • Un legame è la determinazione di una delle componenti. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  34. dataObject immagine legami eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  35. Modifiche di un legame • Variazioni di legami possono avvenire: • 1. Durante la compilazione (compile time). • 2. Durante il caricamento in memoria (load time). • 3. Durante l’esecuzione (run time). • Possiamo notare che: • il location binding avviene durante il caricamento in memoria; • il name binding avviene durante la compilazione, nell’istante in cui il compilatore incontra una dichiarazione; • • il type binding avviene durante la compilazione, nell’istante in cui il compilatore incontra una dichiarazione di tipo; un tipo è definito dal sottospazio dei valori che un data object può assumere e dai relativi operatori. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  36. Considerazioni sul legame di tipo ed esempi eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  37. Legame di tipo • Legame solitamente instaurato e fisso durante la compilazione (esempi con “data object:A,B,C), tranne per linguaggi che realizzano dynamic binding. In essi il legame di tipo dipende dal valore del dato: se il valore muta durante l’esecuzione, il dato assume anche il tipo del nuovo valore. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  38. Type checking (controllo di consistenza) Type checking `e il meccanismo di controllo di consistenza della coppia valore-tipo. Può avvenire: • a) durante la compilazione, b) durante l’esecuzione, c)per nulla. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  39. Domanda • Se un linguaggio realizza il “dynamic binding per il tipo” quale controllo di consistenza è più adeguato? eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  40. Nomenclatura linguaggi a seconda del type checking • Un linguaggio si dice fortemente tipizzato se il controllo di tipo avviene il più possibile durante la compilazione e, negli altri casi, durante l’esecuzione (PASCAL è quasi fortemente tipizzato – si vedano i record con varianti). • Un linguaggio è dinamicamente tipizzato se il legame e di conseguenza anche il controllo di consistenza avvengono durante l’esecuzione. • − Un linguaggio è staticamente tipizzato se il legame avviene durante la compilazione; in questo caso il controllo di consistenza può avvenire in entrambe le fasi. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  41. Esempi eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  42. Dataobject A:integer eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  43. Dataobject eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  44. Dataobject c eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  45. Esempio di un tipo particolare: il puntatore Osservazioni: • 2 data object coinvolti:Il secondo può non avere un legame di nome o di valore. • La deallocazione è necessaria, perchè la modifica del legame di valore del puntatore genera di solito dati non più accessibili per nome o riferimento. • Alcuni linguaggi possiedono meccanismi di recupero automatico di memoria (garbage collector). eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  46. Tipo Puntatore eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  47. Tipo puntatore • Memorizzate per quando faremo il linguaggio Java che il “tipo puntatore è caratterizzato non solo dai valori : indirizzi di memoria, ma anche dalle operazioni che potete fare sui “dataobject” puntatori. • Poiché in Java non sono definite queste operazioni (in slang : non c’è l’aritmetica del puntatore) in Java non è definito il tipo puntatore. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  48. Programma dal punto di vista dell’ esecuzione • Nel paradigma imperativo: il programma è una “unità di esecuzione”, la più estesa. • Frequentemente un programma è articolato in unità più piccole dette blocchi. • La più piccola unità di esecuzione indivisibile è lo statement . • L’ assegnazione è lo statement mediante il quale si modifica la memoria eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  49. Cos’è un blocco • Un blocco è sempre una collezione di unità di esecuzione raggruppati per svariate ragioni* fra cui,quella di cui ci occuperemo, è la definizione dell’ambito di validità dei legami. • * Fra queste ragioni: Nelle strutture condizionali, nelle unità di compilazioni, i blocchi sono compilati separatamente e poi uniti per l’esecuzione: sono un utile mezzo nel processo di sviluppo di un programma (funzioni, procedure e riutilizzabilità) per permettere l’astrazione procedurale. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

  50. Riassumendo • Istruzioni raggruppate in blocchi per meglio definire: • • ambito delle strutture di controllo; • • ambito di una procedura; • • unità di compilazione separata; • • ambito dei legami. eliana minicozzi linguaggi1 05-06 lezione1

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