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Le onde

Le onde. Suono Effetto doppler. Onde meccaniche. Onde elettromagnetiche. Sono prodotte da campi elettrici e magnetici variabili nel tempo e non necessitano di un mezzo nel quale propagarsi. Necessitano di un mezzo per propagarsi e sono prodotte perturbando un punto del mezzo.

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Presentation Transcript


  1. Le onde Suono Effetto doppler

  2. Onde meccaniche Onde elettromagnetiche Sono prodotte da campi elettrici e magnetici variabili nel tempo e non necessitano di un mezzo nel quale propagarsi Necessitano di un mezzo per propagarsi e sono prodotte perturbando un punto del mezzo. Esempi: corda tesa in oscillazione, onda nello stagno, suono Classificazione sulla base dell’origine della perturbazione: si propagano anche nel vuoto

  3. Interferenza tra onde sonore: Se le onde sono in fase (F=0; 2p, 4p,…): interferenza costruttiva Se le onde sono in opposizione di fase (F=p, 3p, 5p, …): interferenza distruttiva La differenza di cammino Dr è legata alla differenza di fase F: interferenza costruttiva: interferenza distruttiva:

  4. Onde stazionarie: Quando interferiscono due onde di pari ampiezza e frequenza, che di propagano in verso opposto si ottiene un’onda stazionaria. Un’onda stazionaria è caratterizzata dalla presenza di punti fissi, chiamati nodi, dove l’ampiezza dell’onda è sempre nulla, e dalla presenza di ventri, dove l’ampiezza è massima. Nelle onde stazionarie l’energia non viene trasferita da un punto all’altro ma rimane localizzata: ciascun punto vibra con una energia propria che dipende dalla sua posizione.

  5. Onde stazionarie: Quando interferiscono due onde di pari ampiezza e frequenza, che di propagano in verso opposto si ottiene un’onda stazionaria. Un’onda stazionaria è caratterizzata dalla presenza di punti fissi, chiamati nodi, dove l’ampiezza dell’onda è sempre nulla, e dalla presenza di ventri, dove l’ampiezza è massima. Nelle onde stazionarie l’energia non viene trasferita da un punto all’altro ma rimane localizzata: ciascun punto vibra con una energia propria che dipende dalla sua posizione.

  6. Le onde sonore: Le onde sonore sono onde meccaniche longitudinali che si propagano nei mezzi comprimibili o elastici. Le particelle del mezzo subiscono spostamenti avanti e indietro rispetto alle posizioni di equilibrio creando variazioni di densità e di pressione, quindi zone di compressione seguite da zone di rarefazione. La velocità di propagazione del suono è diversa a seconda del mezzo in cui il suono si propaga: Aria (20°C): 344 m/s Acqua (20°C): 1482 m/s Acciaio: 5940 m/s Frequenze rivelabilidall’orecchio umano: 20-20000 Hz Infrasuoni: < 20Hz Ultrasuoni: >20000 Hz

  7. Applicazioni tecnologiche degli ultrasuoni e infrasuoni: • fischietti per cani addomesticati; • ecografia (basata sulla ecolocazione - radar come per i pipistrelli; • litotrissia dei calcoli renali (23 J di energia per impulso); • Individuazione di meteoriti, per mezzo di rilevatori di infrasuoni, prima del loro ingresso in atmosfera (Laboratorio Nazionale di Los Alamos - New Mexico costruito originariamente per rilevare esplosioni relative a test nucleari segreti).

  8. Le onde sonore: Un suono è caratterizzato da: altezza: è rappresentata dalla frequenza. Per frequenze elevate un suono è detto acuto, mentre è detto grave per frequenze basse; timbro: è legato alla forma dell’onda. Suoni della stessa altezza possono quindi avere timbri diversi,poiché caratterizzati da una diversa forma dell’onda; intensità: è l’energia trasportata dall’onda per unità di tempo e per unità di superficie. La risposta dell’orecchio umano alle diverse intensità è espressa dal livello sonoroo livello di intensità del suono, una grandezza adimensionale la cui unità di misura è il bel (B). Comunemente si usa il sottomultiplo decibel (dB).

  9. Le onde sonore: La risposta dell’orecchio umano alle diverse intensità è espressa dal livello sonoroo livello di intensità del suono, una grandezza adimensionale la cui unità di misura è il bel (B). Comunemente si usa il sottomultiplo decibel (dB). La minima intensità percepibile dall’uomo è detta soglia dell’udibileI0 = 10-12 W/m2 e corrisponde ad un livello di intensità pari a 0 dB. La massima intensità tollerabile dall’uomo è detta soglia di doloreI = 1 W/m2 e corrisponde ad un livello di intensità di 120 dB. Moltiplicare l’intensità di un fattore 10 equivale ad addizionare al livello sonoro 10 dB.

  10. Intensità del suono Il volume di un suono è determinato dalla sua intensità I cioè dalla quantità di energia che attraversa una data area in un determinato intervallo di tempo Ricordando che E/t = P (potenza) si può esprimere anche: I = P/A L’unità di misura dell’intensità sonora è quindi Watt/m2. Sperimentalmente si è verificato che la minima intensità udibile è I0 = 10 -12 W/m2 La percezione umana del suono è misurata dalla grandezza: B = 10 log(I/ I0) detta bel dal nome dei Alexander Graham Bell (1847-1922) inventore del telefono. Maggiormente utilizzato è il decimo del bel indicato con db.

  11. L’effetto Doppler: Effetto che si verifica ogniqualvolta si ha un moto relativo tra la sorgente dell’onda ed un osservatore: la frequenza percepita dall’osservatore è diversada quella che caratterizza la sorgente. La differenza tra la frequenza percepita e quella della sorgente dipende dalla velocità relativa tra sorgente ed osservatore

  12. L’effetto Doppler: Effetto che si verifica ogniqualvolta si ha un moto relativo tra la sorgente dell’onda ed un osservatore: la frequenza percepita dall’osservatore è diversada quella che caratterizza la sorgente. La differenza tra la frequenza percepita e quella della sorgente dipende dalla velocità relativa tra sorgente ed osservatore

  13. L’effetto Doppler: Effetto che si verifica ogniqualvolta si ha un moto relativo tra la sorgente dell’onda ed un osservatore: la frequenza percepita dall’osservatore è diversada quella che caratterizza la sorgente. La differenza tra la frequenza percepita e quella della sorgente dipende dalla velocità relativa tra sorgente ed osservatore

  14. L’effetto Doppler: Effetto che si verifica ogniqualvolta si ha un moto relativo tra la sorgente dell’onda ed un osservatore: la frequenza percepita dall’osservatore è diversada quella che caratterizza la sorgente. La differenza tra la frequenza percepita e quella della sorgente dipende dalla velocità relativa tra sorgente ed osservatore

  15. L’effetto Doppler: Effetto che si verifica ogniqualvolta si ha un moto relativo tra la sorgente dell’onda ed un osservatore: la frequenza percepita dall’osservatore è diversada quella che caratterizza la sorgente. La differenza tra la frequenza percepita e quella della sorgente dipende dalla velocità relativa tra sorgente ed osservatore

  16. L’effetto Doppler: Effetto che si verifica ogniqualvolta si ha un moto relativo tra la sorgente dell’onda ed un osservatore: la frequenza percepita dall’osservatore è diversada quella che caratterizza la sorgente. La differenza tra la frequenza percepita e quella della sorgente dipende dalla velocità relativa tra sorgente ed osservatore Quando la sorgente che emette l’onda a frequenza f e l’osservatore che percepisce l’onda si allontanano l’uno dall’altra, la frequenza percepita dall’osservatore fo è minore di quella che sarebbe percepita per sorgente ed osservatori fissi; viceversa quando sorgente ed osservatore si avvicinano l’uno all’altra, la frequenza percepita è maggiore. Esempi: - ecodoppler - red shift

  17. Effetto Doppler: Chiamando: v=velocità di propagazione dell’onda vO=velocità dell’osservatore vS=velocità della sorgente Esempi: - ecodoppler - red shift + se l’osservatore si avvicina alla sorgente - se l’osservatore si allontana dalla sorgente - se la sorgente si avvicina all’osservatore + se la sorgente si allontana dall’osservatore

  18. fronti d’onda Sorgente ferma rispetto all’aria e osservatore in moto con velocità vo. Detta vrellavelocità dell’onda rispetto all’osservatore si ha: vrel= v + vo. La lunghezza d’onda non cambia. In ogni unità di tempo l’osservatore percepisce, oltre alle f onde che percepirebbe stando fermo, anche le v0/ l dovute al suo movimento. La frequenza percepita f’ è quindi f’ = f + (v0/ l ) e poiché l = v/f si ottiene: Si avrà un segno - al numeratore se l’osservatore si allontana dalla sorgente.

  19. Sorgente in moto con velocità vS e osservatore in quiete rispetto all’aria: A percepisce una frequenza più alta, B più bassa. In questo caso è la lunghezza d’onda che varia, sarà minore per l’osservatore A di un tratto SS’ = allo spazio percorso in un periodo T. Si avrà: l’ = l - vST. Poiché l’ = v/f’, l = v/f e T = 1/f, sostituendo si ottiene: S’ Effetto Doppler osservato in una vasca ondoscopica; l’asta vibrante si muove con velocità costante verso destra

  20. Esercizi Un’onda di lunghezza d’onda di 0.6 m percorre su una corda una distanza di 8 m in 0.05 s. Calcolare la sua velocità e la sua frequenza

  21. Esercizi Determinare la lunghezza d’onda della luce gialla sapendo che la sua frequenza è pari a 5 1014 Hz

  22. Esercizi Un’auto della polizia con una sirena a 1000 Hz si muove a 90 km/h. Calcolare la frequenza del suono quando (1) la macchina si avvicina all’ascoltatore fermo e (2) quando si allontana dall’ascoltatore fermo

  23. Esercizi Un fischietto che hai sempre usato per richiamare il tuo cane emette un suono con frequenza pari a 21 kHz. Il cane tuttavia ultimamente ignora il segnale. Per capire se il fischietto è ancora funzionante, visto che l’orecchio umano può percepire suoni con frequenze fino a 20 kHz, è necessario l’aiuto di un amico che usi il fischietto mentre tu ti muovi in motorino. In che direzione è necessario andare (verso l’amico o in senso opposto) e con quale velocità minima per capire se il fischietto è effettivamente ancora funzionate? (si consideri la velocità del suono in aria di 344 m/s) Per percepire una frequenza di almeno 20 kHz è necessario allontanarsi dalla sorgente. La velocità minima deve essere tale da:

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