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IL GIORNALE

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IL GIORNALE

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Presentation Transcript


  1. Al nostro Preside , che ha speso le sue energie per costruire una scuola che sia “ impastata” con la vita … dedichiamo alcune riflessioni, datate cronologicamente ma giovani nello spirito, dei ragazzi di Barbiana, idealisti come noi , che dalle macerie del Fascismo e della Guerra sognavano e provavano a sperimentare la scuola della Democrazia …

  2. IL GIORNALE La storia di questo mezzo secolo era quella che sapevo meglio. Rivoluzione russa, fascismo, guerra , resistenza, liberazione dell’Africa e dell’Asia. E’ la storia in cui sono vissuti il nonno e il babbo. Poi sapevo bene la storia in cui vivo io. Cioè il giornale che a Barbiana leggevamo ogni giorno , a alta voce, da cima a fondo. Sotto gli esami due ore di scuola spese sul giornale ognuno se le strappa dalla sua avarizia. Perché non c’è nulla sul giornale che serva ai vostri esami. E’ la riprova che c’è poco nella vostra scuola che serva alla vita. Proprio per questo bisogna leggerlo. E’ come gridarvi in faccia che un lurido certificato non è riuscito a trasformarci in bestie. Lo vogliamo solo per i nostri genitori. Ma politica e cronaca, cioè le sofferenze degli altri, valgono più di voi e di noi stessi.

  3. LA COSTITUZIONE Quella professoressa s’era fermata alla Prima Guerra Mondiale. Esattamente al punto dove la scuola poteva riallacciarsi con la vita. E in tutto l’anno non aveva mai letto un giornale in classe. Dovevano esserle rimasti negli occhi i cartelli fascisti “ Qui non si parla di politica”. Una volta la mamma di Giampiero le disse : “ Eppure mi pare che il bambino da che va al doposcuola comunale sia migliorato tanto. La sera a casa lo vedo leggere. Leggere? Sa cosa legge? LA COSTITUZIONE! L’anno scorso aveva per il capo le ragazzine, quest’anno la Costituzione”. Quella povera donna pensò che fosse un libro sporco. La sera voleva fa cazzottare Giampiero dal suo babbo.

  4. CERCASI UN FINE ONESTO Cercasi un fine. Bisogna che sia onesto. GRANDE. Che non presupponga nel ragazzo null’altro che d’essere uomo. Cioè che vada bene per credenti e atei …

  5. FINE ULTIMO Il fine ultimo è dedicarsi al prossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o col associazione di categoria o con la scuola? Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte. . .

  6. FINE IMMEDIATO Ma questo è solo il fine ultimo da ricordare ogni tanto. Quello immediato da ricordare minuto per minuto è d’intendere gli altri e farsi intendere. E non basta certo l’italiano, che nel mondo non conta nulla. Gli uomini hanno bisogno d’amarsi anche al di là delle frontiere … La lingua poi è formata dai vocaboli d’ogni materia. Per cui bisogna sfiorare tutte le materie un po’ alla meglio per arricchirsi la parola. ..

  7. Le regaliamo alcune melodie del Flauto magico per immaginare, con le parole di Pietro Citati, “ il viaggio che avviene nell’animo di ogni uomo”.

  8. LA LUCE DELLA NOTTE ( II) Le avventure del Flauto magico sono le vicende delle ore che passano e si inseguono : della luce che diventa tenebra e della tenebra che ritorna luce. All’inizio, mentre Papageno esce cantando e zufolando dal bosco, è mattina ; e Sarastro scende dal suo carro nel caldo mezzogiorno. Poi il giorno inclina lentamente verso il crepuscolo: tuona e lampeggia e l’universo viene nascosto da una oscurità spaventosa, nella quale comincia il viaggio di Tamino. .. Lo stesso viaggio avviene nell’animo di ogni uomo … Sulla scena del Flauto magico, accadel’evento che da migliaia di anni la terra attendeva. L’antica scissione è conclusa. Il principe venuto dai paesi del sole abbraccia la figlia della regina delle tenebre: la luce e la notte … L’harmonia mundi vive finalmente tra noi … Se l’uomo e la donna si amano, se la virtù e la giustizia cospargono il sentiero della nostra esistenza, se la dolce calma scende nel nostro cuore, “ allora la terra è un regno celeste e i mortali sono pari agli dei” … Mozart credette veramente a questo sogno impossibile? L’harmonia mundi? Gli uomini pari agli dei? Il Flauto magico è una favola per bambini, e una parabola destinata alle creature angeliche, che attraversano l’oscurità e la luce tenendo nella mano un ramo di palma. Alle favole e alle parabole non si pongono domande, né da loro si hanno risposte: o si ricevono

  9. Ma questo disastro è il supremo trionfo, la suprema vittoria … Per il giovane, ancora per poco rannicchiato insieme a noi accanto alla siepe, la vera beatitudine sta nell’abbandono passivo alle immagini, che qualcosa lieve come una ragnatela – appena uno stormire di vento tra le foglie – risveglia dal nulla e manda a invadere dolcemente la nostra anima quieta.

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