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Gita museo di zoologia

Gita museo di zoologia. Argomenti trattati: -biodiversità. -riproduzione . -ambiente. -apparato scheletrico nei vertebrati. biodiversità.

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Gita museo di zoologia

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Presentation Transcript


  1. Gita museo di zoologia Argomenti trattati: -biodiversità. -riproduzione . -ambiente. -apparato scheletrico nei vertebrati.

  2. biodiversità Per biodiversità in parole semplici si intende che :in una stessa specie esistono delle diversità , per esempio di colori ,di grandezza , di forma ecc..e questo aspetto è comune a tutti i viventi. Andiamo a vedere alcuni esempi di biodiversità visti al museo

  3. In questa vetrina abbiamo visto come in una stessa specie ci siano differenze di colori forme o grandezze

  4. In questa vetrina osserviamo una femmina e 3 maschi appartenenti alla specie dei galli cedroni. Nel caso trattato la biodiversità è legata al dimorfismo sessuale, cioè alla diversità tra individui maschili e femminili appartenenti alla stessa specie. Si noterà una diversa colorazione nel piumaggio dei maschi, una differenza di grandezza tra i due sessi e tra i maschi adulti e quello giovane ( in basso a destra)

  5. In quest’ altra vetrina osserviamo un mandrillo maschio adulto e notiamo che esso possiede delle colorazioni vivaci sul muso e sulla parte posteriore. Questo è un elemento comune a tutti mandrilli, e più sono accesi e vivaci i colori , più il maschio si farà notare e farà capire il suo ruolo di maschio dominante.

  6. M a qual’ è la causa della biodiversità ? La biodiversità, è legata alla DIVERSITA’ GENETICA ed alla diversità degli ECOSISTEMI.

  7. La diversità genetica è un fattore che determina le differenze tra un animale e un’ altro della stessa specie , infatti i geni dei genitori sono differenti, e quando si formano i gameti nei due sessi, durante la meiosi, le coppie di cromosomi omologhi si scambiano materiale genetico ,quindi il prodotto che verrà ,avrà i geni mischiati e quindi unici.

  8. ECOSISTEMI • Quali sono le caratteristiche di un ECOSISTEMA? • In un ecosistema ideale devono essere presenti: • aria • acqua • terreno • cibo • Temperatura favorevole • sole • In mancanza di uno di questi elementi la biodiversità sarà più scarsa perché gli animali che ci vivranno devono adattarsi. Alcuni esempi di ecosistemi a bassa biodiversità sono:

  9. IL DESERTO Nel deserto c’ è il problema della mancanza dell’ acqua e della scarsezza del cibo ,quindi gli animali che ci vivono sono in grado di economizzare al massimo l’ acqua, che riescono ad ottenerla anche da ciò che mangiano ( il topo del deserto si nutre di semi oleosi dal cui metabolismo ricava l’acqua); i predatori usano la tecnica dell’ agguato per risparmiare il più possibile energie; molti predatori sono datati di veleno.

  10. la grotta. Nella grotta non c’è la luce. Alcuni animali si sono evoluti adattandosi emettendo ultrasuoni che rimbalzano sulle pareti e ritornano indietro, in questo modo riescono a capire dove si trovano le prede. Altri animali si nutrono degli escrementi lasciati sulle pareti da altri animali.

  11. Altri ambienti a bassa biodiversità sono le zone polari con temperature molto rigide. L’orso polare solo apparentemente ha il pelo bianco, infatti esso è trasparente e permette alla radiazione solare di arrivare sulla cute che è , invece, di colore scuro, così da assorbirla totalmente

  12. GLI AMBIENTI AD ALTA BIODIVERSITà Invece sono quegli ambienti che presentano caratteristiche molto idonee alla vita cioè: hanno la luce , cibo in abbondanza, acqua , aria e temperatura favorevole. Esempi: La foresta equatoriale La barriera corallina

  13. L’ ultimo argomento affrontato nel museo è stato l’apparato scheletrico nei vertebrati Ci siamo soffermati riflettendo su: -articolazioni -Colonna vertebrale -gabbia toracica -scapola -bacino. Apparato scheletrico

  14. Le articolazioni L’articolazione è una struttura anatomica che mette in contatto due ossa, permettendone il movimento, che può essere mobile (quando il movimento è su più piani) ,semimobile ( quando permette il movimento solo su un piano) e fissa ( quando non permette nessun movimento. Articolazione mobile semi mobile fissa

  15. Colonna vertebrale Osservando la colonna vertebrale notiamo che essa è formata da più vertebre, ognuna delle quali possiede delle espansioni laterali. Le espansioni laterali permettono l’inserzione dei tendini dei muscoli , mentre l’avere più vertebre ,piuttosto che una struttura unica, conferisce una maggiore leggerezza. Notiamo, inoltre, che la parte inferiore del corpo vertebrale è concava mentre quella superiore è convessa, così da permettere l’impilamento dei corpi vertebrali. Le vertebre per non slittare possiedono delle sporgenze anteriori e posteriori che aiutano ad incastrarsi tra di loro, mantenendo l’elasticità. Tutti i vertebrati hanno uno schema osseo comune, infatti la giraffa avrà lo stesso numero di vertebre cervicali dell’ uomo.

  16. Gabbia toracica Le coste della gabbia toracica sono lunghe e sottili , per non appesantire la struttura, e servono con lo sterno a proteggere gli organi interni. La parte delle coste che si articola con lo sterno è di natura cartilaginea, così da rendere la struttura elastica . Osservando l’ articolazione delle coste alle vertebre notiamo la presenza di due tubercoli.

  17. Scapola Una caratteristica importante della scapola è la presenza di una cresta che viene sfruttata per l’ inserzione dei muscoli .Allo sterno e alla scapola si articolerà la clavicola che permette i movimenti di adduzione e di abduzione degli arti superiori.

  18. Bacino Nel bacino ( osso sacro) si possono osservare più fori dove passano vasi sanguigni e nervi . Mettendo a confronto il bacino di un uomo e quello di una donna notiamo che ,quello dell’ uomo è più grande ,ma più stretto. Un’ osservazione finale riguarda la presenza in molte ossa di fori che svolgono una duplice funzione : quella di permettere il passaggio di vasi sanguigni e nervi e quella di alleggerire la struttura. Uomo donna

  19. Qui finisce il nostro viaggio

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