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Open day Scuola primaria Plesso di Lallio

Open day Scuola primaria Plesso di Lallio. a.s. 2011/2012. Cos’è l’open day?. L’open day è una giornata di scuola aperta durante la quale la scuola presenta la propria organizzazione educativo/didattica e gestionale.

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Presentation Transcript


  1. Open dayScuola primariaPlesso di Lallio a.s. 2011/2012

  2. Cos’è l’open day? • L’open day è una giornata di scuola aperta durante la quale la scuola presenta la propria organizzazione educativo/didattica e gestionale. • L’open day è una giornata dedicata ai genitori; i bambini verranno accolti in altre giornate appositamente predisposte per loro durante le quali conosceranno la nuova realtà scolastica. • A settembre, il sabato prima dell’inizio delle lezioni, durante un’assemblea, i genitori conosceranno gli insegnanti in servizio sulle classi prime, con i quali condivideranno nello specifico il patto educativo di corresponsabilità e la programmazione educativo/ didattica/metodologica delle classi prime.

  3. Una scuola che sappia evitare di essere autoreferenziale. Una scuola che sappia essere luogo d’incontro e di condivisione per costruire alleanze educative tra docenti, genitori, associazioni del territorio, amministrazioni comunali, operatori sociali, per costruire una comunità educante. Una scuola che sappia trovare la ragione della propria esistenza nel successo formativo degli studenti. Una scuola che sappia comunicare, proporsi come risorsa ma riconoscere l’importanza dell’educazione non formale e informale; Una scuola che sappia essere coinvolgente e inclusiva , una scuola delle pari opportunità: di genere, di cultura, di disabilità. Una scuola che sappia innovare e proporsi come servizio; sia formativa e non selettiva, in grado di valorizzare gli studenti, i docenti e tutto il personale, e sappia riconoscere nel rapporto costruttivo con gli studenti e le famiglie un valore fondante. Una scuola che si riconosca nel metodo della ricerca, premessa indispensabile per governare i problemi.

  4. L’ambiente di apprendimento PER IL SUCCESSO SCOLASTICO DI TUTTI EDUCARE ISTRUENDO IN UNA SCUOLA INTESA COME LUOGO DI INCONTRO E DI CRESCITA INSIEME PER DARE SENSO AGLI APPRENDIMENTI E ALLE ESPERIENZE DOVE PERSONE SONO GLI ALUNNI/E E PERSONE SONO GLI INSEGNANTI

  5. Finalità cognitive Promuovere, nel rispetto delle diversità individuali, l’acquisizione di diversi tipi di linguaggio, un primo livello di padronanza dei quadri concettuali e delle abilità, delle modalità d’indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale (alfabetizzazione culturale).

  6. Finalità sociali Aiutare il fanciullo a superare i punti di vista egocentrici e soggettivi, favorendo i rapporti interpersonali e promuovendo la partecipazione, l’impegno e la collaborazione (educare alla convivenza democratica).

  7. Finalità affettive Favorire la maturazione dell’identità personale, rafforzando la fiducia nelle proprie possibilità, l’autostima e il sapersi percepire come valore. Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia. Favorire la formazione del pensiero critico.

  8. Scuola – Alunno/a – Famiglia sottoscrivono il seguente Patto educativo di corresponsabilità COME CONDIVISIONE DELLE FINALITÁ EDUCATIVE quale strumento di trasparenza attraverso il quale i docenti esprimono la propria proposta formativa, gli alunni/e e le famiglie sono resi consapevoli e partecipi del progetto educativo e didattico che la scuola elabora per loro.

  9. IMPEGNO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA • Presentare in modo chiaro il Piano dell’Offerta Formativa. • Progettare percorsi finalizzati al successo formativo • nel rispetto delle potenzialità di ogni alunno/a. • Garantire il rispetto dell’orario scolastico e lo svolgimento regolare • delle lezioni. • Garantire che tutto il personale scolastico metta in atto • comportamenti conformi alle finalità educative dell’Istituto. • Garantire la trasparenza e il miglioramento continuo del sistema. • Promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni ed insegnanti, • stabilendo regole certe e condivise. • Garantire la trasparenza della valutazione.

  10. IMPEGNO DEI DOCENTI • Rispettare il proprio orario di servizio. • Creare a scuola un clima di serenità, cooperazione e armonia. • Favorire l’integrazione scolastica di tutti gli alunni. • Promuovere con ogni singolo alunno un clima di confronto • e di reciprocità per accoglierne il vissuto, gli stili di apprendimento • e per motivarlo all’apprendimento. • Realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le • metodologie didattiche elaborate • nel Piano dell’Offerta Formativa. • Controllare assenze, ritardi, giustifiche. • Comunicare costantemente con le famiglie, informandole • sull’andamento didattico-educativo degli studenti. • Ricevere i genitori negli orari fissati e compatibilmente • con il proprio orario di servizio • (mai durante l’ingresso degli alunni).

  11. IMPEGNO DEGLI ALUNNI/E • Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui. • Rispettare le persone che operano nella scuola • e i compagni della propria e delle altre classi. • Rispettare le cose proprie e altrui. • Rispettare l’ambiente scolastico. • Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità. • Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa. • Portare tutto e solo il materiale richiesto per le attività didattiche • e per l’adempimento dei propri doveri. • Non portare a scuola telefono cellulare, fotocamere, • videocamere o registratori vocali e qualsiasi altra • apparecchiatura elettronica.

  12. IMPEGNO DEI GENITORI • Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti. • Conoscere e condividere il Piano dell’Offerta Formativa • e il Regolamento dell’Istituto, • impegnandosi a evidenziarne l’importanza ed il rispetto con i propri figli. • Rispettare l’orario d’ingresso a scuola delle lezioni mattutine e pomeridiane, • evitando i ritardi e di lasciare con troppo anticipo i figli davanti alle scuole. • Giustificare sempre le assenze. • Controllare quotidianamente il diario e il quaderno • delle comunicazioni scuola-famiglia. • Attivarsi, in caso di assenza del figlio/a, per conoscere • le attività svolte e i compiti assegnati. • Controllare attraverso un contatto frequente • con i docenti che l’alunno rispetti: • le persone che operano nella scuola, • i compagni della propria e delle altre classi, • le cose proprie e altrui, • l’ambiente scolastico. • Aiutare i figli a pianificare e ad organizzarsi, controllando che l’alunno/a • curi l’esecuzione dei compiti • e le attività di studio con attenzione, serietà e puntualità. • Collaborare al progetto formativo partecipando a riunioni, assemblee, • consigli di classe e colloqui. • Riconoscere l’autorità della scuola nell’assunzione di provvedimenti disciplinari • e condividere le strategie di recupero dei comportamenti scorretti.

  13. RAPPRESENTANTI – assemblea di classe – assemblea con i rappresentanti – assemblea con i genitori – colloquio con l’équipe – consiglio di interclasse INSEGNANTI – assemblea di classe – assemblea per l’elezione dei rappresentanti dei genitori – colloqui individuali - colloqui individuali per consegna scheda di valutazione - assemblea per genitori di alunni in ingresso alla scuola primaria – consiglio di interclasse Patto educativo TERRITORIO – contatti con le agenzie educative del territorio GENITORI – assemblea di classe - assemblea per l’elezione dei rappresentanti dei genitori – colloqui individual - colloqui individuali per consegna scheda di valutazione – assemblea per genitori di alunni in ingresso alla scuola primaria COMITATO GENITORI – assemblea dei genitori eletti nei Consigli di Classe e di Interclasse, dei genitori eletti nel Consiglio di Istituto e dei genitori disponibili

  14. La valutazione degli alunni/e D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 La cosa peggiore che si può dire ad un bambino, ad un ragazzo, ad un figlio, ad un alunno, è dirgli: hai sbagliato! La cosa migliore è chiedergli: come hai fatto? Ernst von Glaserfeld • La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. I docenti pertanto hanno nella valutazione lo strumento privilegiato che permette loro la continua e flessibile regolazione della progettazione educativo/didattica.

  15. La valutazione degli alunni/e Valutazione periodica (intermedia) e annuale (finale) Fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale mediante un giudizio analitico. Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l’alunno/a ma anche per le famiglie. Valutazione diagnostica come analisi della situazione iniziale dei prerequisiti di base per affrontare un compito di apprendimento. Prove (concordate per classi parallele a livello d’istituto) Osservazioni sistematiche e non Libere elaborazioni Colloquio individuale con le famiglie per comunicare la situazione iniziale nel primo bimestre. • Valutazione formativa • per una costante verifica della • validità dei percorsi formativi. • Serve ai docenti per monitorare • il percorso di apprendimento • in itinere • e scegliere le soluzioni migliori, • riprogettando eventualmente il percorso: • osservazioni sistematiche e non • libere elaborazioni • verifiche oggettive • degli obiettivi intermedi e finali • analisi della congruenza • tra obiettivi e risultati Valutazione orientativa Favorisce un’accurata conoscenza di sé in vista delle scelte future.

  16. Legge 169 del 30-10-2008 Art. n° 3 Valutazione del rendimento scolastico degli studenti 1: Dall’anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni è effettuata mediante il’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Il comportamento degli alunni/e viene valutato attraverso un giudizio circa il rispetto delle regole di convivenza civile (rispetto delle persone, delle cose, dell’edificio scolastico).

  17. Gli insegnanti della scuola primaria valutano il comportamento degli alunni/e mediante un giudizio sintetico. Ottimo Rispetta, in modo costante e responsabile, le persone che operano nella scuola, i compagni/e della propria e delle altre classi, le cose e l’ambiente scolastico. Distinto Rispetta le persone che operano nella scuola, i compagni/e della propria e delle altre classi, le cose e l’ambiente scolastico. Buono Nel complesso rispetta le persone che operano nella scuola, i compagni/e della propria e delle altre classi, le cose e l’ambiente scolastico. Sufficiente A volte ha un comportamento poco corretto nei confronti delle persone che operano nella scuola, dei compagni/e della propria e delle altre classi, e/o delle cose e/o dell’ambiente scolastico. Insufficiente Ha un comportamento poco corretto nei confronti delle persone che operano nella scuola, (e/o) dei compagni/e della propria e delle altre classi, e/o delle cose, e/o dell’ambiente scolastico.

  18. La valutazione periodica e annuale terrà conto, oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche dell’aspetto formativo nella scuola di base, ossia dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno/a rispetto alla situazione iniziale e la maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche. Si valuteranno altresì le competenze chiave di cittadinanza trasversali (competenze-chiave di cittadinanza – DM 139 e successive modifiche): imparare ad imparare (saper organizzare il proprio apprendimento in funzione delle proprie strategie di studio, saper spiegare il ‘come’ e il ‘perché’ si è arrivati ad una determinata soluzione, conoscere gli stili cognitivi);progettare; sviluppo di competenze comunicative ed espressive, partecipazione alla vita democratica; agire in modo autonomo e responsabile; risolvere problemi formulando e verificando ipotesi; individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari; acquisire ed interpretare criticamente le informazioni.

  19. COS’È UNA COMPETENZA? • Capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e ad orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo. Pellerey, 2004

  20. Legge 169 del 30-10-2008 Art. n° 3 Valutazione del rendimento scolastico degli studenti 1 bis: nella scuola primaria i docenti con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi Eccezionali e comprovati da specifica motivazione

  21. ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA DELLA SCUOLA PRIMARIA “ La scuola primaria,della durata di cinque anni, è articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dell’infanzia e teso al raggiungimento delle strumentalità di base, e in due periodi didattici biennali….” ( art. 4 comma 2 D.Lgs n°59) RACCORDO SCUOLA DELL’INFANZIA 1°ANNO 1° BIENNIO 2° BIENNIO

  22. PROPOSTE ORARIO A.S. 2011/2012 • CLASSI PRIME • I diversi modelli orari verranno attivati solo nel caso in cui le richieste delle famiglie permetteranno la formazione almeno di una classe (15 alunni).

  23. Orari Lallio 27 ORE 30 ore nei limiti dell’organico assegnato 30 ORE Mensa: lunedì e mercoledì 13.00-14.30 (non obbligatoria)

  24. Cos’è il Servizio extra – scuola? • Il Comune ha incaricato una cooperativa per la gestione del servizio nei giorni in cui non è previsto il rientro pomeridiano. Tale servizio, a richiesta delle famiglie, comprende momenti che prevedono lo svolgimento dei compiti e attività ludico-ricreative (martedì, giovedì e venerdì fino alle ore 16.00 presso la scuola di Lallio, per gli alunni frequentanti la scuola di Lallio).

  25. Le attività di ampliamento dell’offerta formativa (30 ore) si svolgeranno il lunedì e il mercoledì pomeriggio. • Nel caso in cui la scelta del tempo scuola è di 30 ore per tutti gli alunni, i laboratori opzionali potranno trovare anche un’altra collocazione oraria.

  26. TEMPO PIENO a.s. 2010/2011- 2°Qclassi prima e seconda - sezione B 40 ore comprensive del tempo-mensa, la mensa è obbligatoria perché è tempo-scuola, quindi non è facoltativa rispetto alle altre opzioni.

  27. TEMPO PIENO a.s. 2011/2012 • Si può ipotizzare una classe prima a 40 ore (tempo pieno) se il numero di alunni è sufficiente (numero minimo 15 alunni), nei limiti dell’organico assegnato , compatibilmente con la disponibilità dei servizi comunali e subordinata all’autorizzazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale (USP)

  28. Il tempo-scuola declinato in 27 o 30 ore per le classi prime prevede un insegnante prevalente di riferimento o un insegnante per ambito disciplinare: linguistico, storico/geografico e matematico. Il tempo pieno prevede due insegnanti di riferimento.

  29. Con un’ articolazione oraria di 30 ore • È possibile potenziare il curricolo e diversificare l’offerta formativa. • Le attività offrono opportunità sia di recupero e approfondimento che di potenziamento e sviluppo della sfera artistico-espressiva e/o • corporeo-espressiva nonché la conoscenza dei linguaggi informatici. • Le modalità di coinvolgimento degli alunni possono essere a classi aperte, a piccolo gruppo o a classe intera, con durate diverse nell’arco dell’anno, a seconda dell’attività proposta e sulla base dei bisogni formativi osservati negli alunni dagli insegnanti. • Le finalità e gli obiettivi educativi perseguiti interessano, in modo trasversale, diverse abilità sia cognitive che affettivo-relazionali.

  30. Obiettivi trasversali con un tempo-scuola di 30 ore Area cognitiva  Sviluppare la capacità di pensare secondo uno scopo, attraverso la ricerca di soluzioni in situazioni problematiche  sviluppare la capacità di trasferimento delle informazioni in un altro contesto Area affettivo- relazionale  sviluppare la coscienza di sé in rapporto al mondo esterno, attraverso lo sviluppo delle capacità percettive  sviluppare le capacità relazionali Area dell’autonomia del lavoro  sviluppare la capacità di ascoltare e di ascoltarsi  sviluppare le capacità collaborative all’interno di un gruppo  sviluppare la capacità di integrare le diversità

  31. DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono raggiunti attraverso obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina e area disciplinare: AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA: ITALIANO LINGUA STRANIERA MUSICA ARTE E IMMAGINE CORPO, MOVIMENTO E SPORT AREA STORICO GEOGRAFICA: STORIA GEOGRAFIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE (TRASVERSALE) AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA. MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA (la valutazione degli obiettivi di informativa è contenuta nella disciplina tecnologia) RELIGIONE CATTOLICA O MATERIA ALTERNATIVA O STUDIO CON INSEGNANTE O ESONERO ITALIANO LINGUA STRANIERA MUSICA ARTE E IMMAGINE CORPO MOVIMENTO SPORT ITALIANO LINGUA STRANIERA MUSICA ARTE E IMMAGINE CORPO MOVIMENTO SPORT AREA STORICO GEOGRAFICA: STORIA GEOGRAFIA AREA STORICO GEOGRAFICA: STORIA GEOGRAFIA AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA. MATEMATICA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI TECNOLOGIA AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA. MATEMATICA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI TECNOLOGIA RELIGIONE CATTOLICA RELIGIONE CATTOLICA DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono raggiunti attraverso obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina e area disciplinare DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono raggiunti attraverso obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina e area disciplinare AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA: AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA:

  32. Oltre all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” previsto all’interno del percorso storico/geografico, ogni plesso della scuola primaria attiva progetti che hanno come argomenti temi trasversali relativi all’educazione alimentare, ambientale, stradale, alla cittadinanza, alla salute, all’affettività, alla sicurezza che trovano la sintesi nell’educazione alla convivenza civile. Tali educazioni si propongono in primo luogo di instaurare nella scuola un clima positivo e in alcuni casi si avvalgono delle agenzie operanti sul territorio e/o di espertiscelti secondo le competenze e in base alle tematiche e finalità prescelte. Ogni gruppo-classe per promuovere l’educazione alla convivenza civile attua percorsi formativi a partire dalla singolarità e dalla complessità di ogni persona che apprende, per poi aprirsi alla relazione con i vari ambiti sociali di riferimento. Tali finalità vengono perseguite attraverso la collaborazione con le agenzie educative del territorio (Comune, Servizi Sociali, Biblioteca e associazioni varie).

  33. IPOTESI DI RIPARTIZIONE ORARIO a 27 ore classe prima • ITALIANO 7 • MATEMATICA 6 • STORIA 2 • GEOGRAFIA 2 • SCIENZE 2 • MUSICA 1,5* • ARTE ED IMMAGINE 1,5* • TECNOLOGIA attività trasversale • CORPO, MOVIMENTO E SPORT 2* • RELIGIONE CATTOLICA 2 • CITTADINANZA E COSTITUZIONE attività trasversale • INGLESE 1 • * Il monte ore delle educazioni può essere flessibile per garantire l’orario a 27 ore.

  34. IPOTESI DI RIPARTIZIONE ORARIO a 27 ore classi seconde e terze ITALIANO 6 MATEMATICA 6 STORIA 2 GEOGRAFIA 2 SCIENZE 2 MUSICA 1,5* ARTE ED IMMAGINE 1,5* TECNOLOGIA attività trasversale CORPO, MOVIMENTO E SPORT 2* RELIGIONE CATTOLICA 2 CITTADINANZA E COSTITUZIONE attività trasversale INGLESE 2 * Il monte ore delle educazioni può essere flessibile per garantire l’orario a 27 ore.

  35. IPOTESI DI RIPARTIZIONE ORARIO a 27 ore classi quarte e quinte ITALIANO 6 MATEMATICA 6 STORIA 2 GEOGRAFIA 2 SCIENZE 2 MUSICA 1,5* ARTE ED IMMAGINE 1,5* TECNOLOGIA attività trasversale CORPO, MOVIMENTO E SPORT 1* RELIGIONE CATTOLICA 2 CITTADINANZA E COSTITUZIONE attività trasversale INGLESE 3 * Il monte ore delle educazioni può essere flessibile per garantire l’orario a 27 ore.

  36. PROGETTI D’ISTITUTO

  37. Servizio socio-psicopedagogico (progetto sperimentale)Il supporto psicopedagogico opera al servizio della crescita dei livelli di benessere all’interno dell’organizzazione scolastica e si rivolge in particolare a:alunni, per conoscere meglio se stessi e le proprie potenzialità, docenti, per facilitare la gestione dei processi psicosociali e pedagogici legati all’apprendimentofamiglie, per impostare una collaborazione operativa su obiettivi educativi condivisi con i docenti e per potenziare le risorse genitoriali nella gestione delle problematiche dei figli.Le aree d’intervento riguardano l’area socio-affettiva, cognitivo-emotiva,motivazionale-orientativa.

  38. Progetto psicomotricità Le classi prime delle scuole primarie da diversi anni si avvalgono dell’intervento di psicomotriciste al fine di sviluppare le capacità comunicative, motorie, percettive, creative e gli aspetti emotivo-relazionali degli alunni/e e, in un’ottica di continuità con la scuola dell’infanzia, facilitarne i processi di inserimento nel nuovo contesto scolastico.

  39. Progetto accoglienza Progetto accoglienza scuola infanzia- primaria; scuola primaria-scuola secondaria Il raccordo tra scuole permette a tutti i soggetti coinvolti di vivere momenti, fasi, scambi, relazioni e di avvicinarsi alla nuova realtà scolastica in modo graduale e flessibile, all’interno di un itinerario didattico progettato e condiviso tra gli ordini di scuola.

  40. Progetto alunni/e diversamente abili L’Istituto Comprensivo, per garantire a ciascun alunno/a il rispetto dei propri ritmi e stili di apprendimento, opera scelte, progetta percorsi educativi e didattici con strumenti e metodologie opportunamente predisposti.

  41. Progetto alunni/e non nativi Percorsi formativi personalizzati finalizzati all’integrazione di alunni/e non nativi, utilizzando laboratori di alfabetizzazione e l’aiuto di mediatori culturali di madrelingua. Si possono allestire laboratori interculturali finalizzati a promuovere sensibilità interculturale, capacità di ascolto, attenzione reciproca e scambio di conoscenze.

  42. PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE, I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI E LE AGENZIE DEL TERRITORIO

  43. Attraverso forme di collaborazione con il Comune, i Servizi Socio-Educativi e le associazioni presenti sul territorio è possibile realizzare esperienze formative di dialogo tra le generazioni che possano riconoscersi nel loro territorio e creare una comunità educante capace di generare condizioni di benessere, di scambio e di incontro.

  44. ALCUNI RACCORDI CON IL TERRITORIO • Tutte le classi partecipano ai “GIOCHI della GIOVENTÚ” proposti dal Comune. • Progetto di valorizzazione della Chiesa di S. Bernardino

  45. Il consiglio comunale dei ragazzi • Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza attiva è stato attivato nell’anno scolastico 2010/2011 il consiglio comunale dei ragazzi per gli alunni della scuola secondaria di Lallio e per le classi quinte della scuola primaria di Lallio.

  46. PROGETTI DI POTENZIAMENTO DEL CURRICOLO

  47. Essi si propongono di potenziare ed arricchire l’offerta formativa attraverso attività motivanti che potenzino le abilità strumentali di base, le competenze trasversali e disciplinari. • In alcuni casi si avvalgono delle agenzie operanti sul territorio e/o di esperti scelti secondo le competenze e in base alle tematiche e finalità prescelte. • Possono riguardare le diverse aree: linguistico-artistico-espressiva; storico-geografica- cittadinanza e costituzione; matematico-scientifico-tecnologica. • In particolare i progetti relativi a CITTADINANZA E COSTITUZIONE, affrontano temi trasversali relativi all’educazione alla cittadinanza, alla legalità, alla salute, all’affettività/sessualità, alla sicurezza, alimentare, ambientale, stradale.

  48. Convenzione con l’università Milano-Bicocca Alcune insegnanti ospitano studenti del corso di laurea in Scienze della formazione primaria- Milano Bicocca per le attività di tirocinio.

  49. PER GLI APPROFONDIMENTI SI RIMANDA ALLA LETTURA DEL POF INTEGRALE (approvazione entro il 15 dicembre di ogni anno ) PUBBLICATO SUL SITO DELL’ISTITUTO

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