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Il nuovo progetto CRC

Il nuovo progetto CRC. Stefano Kluzer V Conferenza Nazionale CISIS Matera, 16 ottobre 2003. Progetto CRC 1° fase: origine e sviluppi. marzo 2002: la Commissione permanente per l’innovazione e le tecnologie MIT-Regioni prevede forme di supporto locale per lo sviluppo dell’e-gov e SI

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Presentation Transcript


  1. Il nuovo progetto CRC Stefano Kluzer V Conferenza Nazionale CISIS Matera, 16 ottobre 2003

  2. Progetto CRC 1° fase: origine e sviluppi • marzo 2002: la Commissione permanente per l’innovazione e le tecnologie MIT-Regioni prevede forme di supporto locale per lo sviluppo dell’e-gov e SI • aprile 2002: intesa MIT – Dip. Funzione Pubblica orienta sullo sviluppo dei CRC il progetto affidato al Formez per dare “assistenza formativa, informativa e progettuale alle Autonomie Locali sull’e-government”. Valore 3,6M€, scadenza 31.07.2003 • da maggio 2002 in poi: si stipulano le convenzioni tra Ministro Stanca e Presidenti delle Regioni per l’avvio di Team di Progetto dei CRC e la realizzazione attività… in accordo con gli EELL del territorio

  3. Progetto CRC 1° fase: obiettivi generali • Facilitare e accompagnare i processi di innovazione delle PA locali e di sviluppo della SI a livello territoriale • Promuovere e sostenerei processi di coordinamento, collaborazione e scambio: • all’interno dei sistemi regionali • tra diverse regioni • con il MIT e altre amministrazioni

  4. Progetto CRC 1° fase: CRC attivi al 31.07.2003 • Risorse impegnate operativamente nel progetto, fra dipendenti pubblici regionali (e non solo) e personale MIT- Formez: • - più di 100 persone nei CRC (di cui 40 MIT-Formez) • 20 persone nello Staff Centrale

  5. Progetto CRC 1° fase: risultati “locali”

  6. Progetto CRC 1° fase: risultati “di sistema”

  7. Il nuovo progetto CRC: fase 2 • esplicito inquadramento nel piano di e-government “Visione Condivisa” Documento 2° fase e-gov – Linea 7 Formazione e assistenza per gli EELL • finanziamento: 10 M€ dei fondi UMTS per la linea 7 + risorse regionali • durata: 1 settembre 2003 – dicembre 2005 • titolarità DIT-> AIREL del Centro Tecnico PdCM • attuazione Formez – Area innovazione e nuove tecnologie

  8. Progetto CRC fase 2: le cose da fare Accompagnamento policy regionali Messa in opera progetti del 1° Avviso + comunicazione sui servizi e-gov Attuazione fase 2 del Piano di e-gov (e-democracy, CST per i piccoli Comuni, …) + nuove opportunità (es. fondi CIPE) Prosecuzione interventi formativi e informativi per gli EELL Osservatorio e il Rapporto annuale Azioni di comunicazione sul territorio e su web APQ

  9. CRC fase 2: la sfida delle azioni di sistema • La definizione e attuazione delle azioni di sistema • formazione (dei CRC e “a catalogo” per gli EELL) • sviluppo editoriale e redazionale di temi chiave • piano di comunicazione • lo sviluppo di community e scambio di conoscenze tramite CRCItalia.it • Osservatorio a livello centrale e locale • solleva diverse sfide: • comporre interessi eterogenei per identificare temi e priorità comuni • definire le “attività e i requisiti minimi” per essere nodo della rete • imparare a sfruttare i benefici del lavorare in rete (fare massa critica, valorizzare le diverse capacità di ciascuno, ecc.) • riconoscere e valorizzare le specificità dei territori, ma anche costruire una immagine comune riconoscibile • realizzare funzioni e servizi centrali di supporto alla rete realmente utili e a valore aggiunto

  10. CRC fase 2: la sfida della gestione e governance • La definizione e attuazione condivisa delle azioni di sistema richiede nuovi strumenti di gestione e governo della rete e del progetto: • il Piano di attività come: • “patto” con il territorio e col livello centrale • strumento di programmazione • strumento di verifica dei risultati • le strutture e le regole di governo di una iniziativa “federale”, mista PA centrale e locale: • l’organizzazione interna dei CRC • l’Assemblea dei coordinatori dei CRC • il Comitato Direttivo paritetico • la “apertura” dei CRC oltre i soggetti istituzionali fondatori

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