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Torino, 20.11.2008

I controlli del Collegio Sindacale di ASL e ASO alla luce dei questionari predisposti dalla Corte dei Conti. Torino, 20.11.2008. davide barberis. Modello Torino Metodo Piemonte. Spunti di riflessione. AMBIENTE COMPLESSO ETEROGENITA’ DELLE COMPETENZE NOMINA POLITICA

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Presentation Transcript


  1. I controlli del Collegio Sindacale di ASL e ASO alla luce dei questionari predisposti dalla Corte dei Conti Torino, 20.11.2008 davide barberis

  2. Modello Torino Metodo Piemonte

  3. Spunti di riflessione • AMBIENTE COMPLESSO • ETEROGENITA’ DELLE COMPETENZE • NOMINA POLITICA • COORDINAMENTO STRUTTURALE INTERNO • NECESSITÀ DI RIFERIMENTI ISTITUZIONALI • VALENZA ESTERNA • DINAMICHE MOTIVAZIONALI • MOLTEPLICITA’ DI RIFERIMENTI E DI PRECETTI • REVISIONE CONTABILE O GESTIONALE • NUOVE ISTANZE DI COLLABORAZIONE • AMMISSIBILTA’ DELLE TECNICHE DI CAMPIONAMENTO STATISTICO

  4. Sintesi dei bisogni • definizione di principi di comportamento in materia di controllo di regolarità amministrativa e contabile nelle aziende sanitarie • predisposizione di modelli operativi di riferimento • definizione di un programma operativo aggiornato con individuazione di adempimenti, tempistiche e schemi di riferimento • intercoluzione istituzionale sulle tematiche del controllo in materia di asl/aso • definizione dei ruoli e dei rapporti interni ed esterni • definizione dei tempi e dei modi del controllo collaborativo anche al fine della sintesi degli adempimenti e della programmazione operativa

  5. La Commissione Sanità del CNDCEC • Aspetti generali • Nomina e durata in carica • Composizione • Accettazione • Controllo di regolarità amministrativa e contabile • Normativa di riferimento • Documentazione di riferimento • Compiti e poteri • Rapporti con le altre strutture aziendali • Attività di verifica e di controllo • Adempimenti formali • I verbali di verifica di cassa, di vigilanza e di accertamento • Il parere al bilancio preventivo • La relazione trimestrale • La relazione semestrale • Il parere al bilancio d’esercizio

  6. Aspetti generali ANALISI DI CONTESTO

  7. Dgr 80-1700 del 11.12.2000 iL contesto operativo principi del processo di aziendalizzazione • gestione imprenditoriale per l’ottimizzazione processo produttivo • flessibilità organizzativa e procedurale • individuazione centri di autorità e delle corrispondenti linee di responsabilità • individuazione delle strutture organizzative e delle connesse dotazioni organiche • valorizzazione delle risorse umane • garanzia della legittimità, imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa • dipartimentalizzazione • distrettualizzazione • programmazione degli acquisti

  8. L’ ambiente di controllo misurare per decidere Presidenza del Consiglio dei Dipartimento Funzione Pubblica

  9. Il sistema misurare per decidere Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Funzione Pubblica

  10. la matrice del processo decisionale Misurare per decidere Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Funzione Pubblica

  11. Il Collegio • è organo aziendale • è formato da 5 componenti • è nominato dal direttore generale • nomina il Presidente • dura in carica 3 anni • i componenti possono procedere ad atti di ispezione e controllo, anche individualmente • sono revisori contabili o funzionari del MEF che abbiano esercitato per tre anni la funzione di revisori dei conti o di componenti dei collegi sindacali • ha obbligo di denuncia in caso di sospetto di gravi irregolarità • compenso = 10% del compenso D.G.

  12. Organigramma ASL/ASO

  13. I tempi della programmazione aziendale • Art. 18 l.r. 8/95 – entro il 31/10 di ogni triennio ASL e ASO adottano un programma di attività articolato in stralci annuali • Artt. 19 – 20 l.r. 8/95 – entro il 31.10 di ogni anno i d.g. adottano un bilancio economico annuale di previsione e un bilancio pluriennale in conformità al programma di attività (trasmissione alla regione entro il 30.11) • Art. 21 l.r. 8/95 – entro il 30/04 deve essere adottato il bilancio consuntivo d’esercizio

  14. controllo di regolarità amministrativa e contabile Controllo di legalità Revisione contabile Revisione gestionale

  15. Le funzioni Legge 502/1992 • Verifica l’amministrazione dell’azienda sotto il profilo economico • Vigila sull’osservanza delle leggi • Accerta la regolare tenuta della contabilità, la conformità del bilancio alle scritture e verifica la cassa • Riferisce trimestralmente alla regione denunciando immediatamente se vi è il sospetto di gravi irregolarità • Relaziona semestralmente alla conferenza dei sindaci o al sindaco del Capoluogo dove ha sede l’azienda

  16. d.lgs. 286/1999

  17. Caratteri dell’azione amministrativa • legalità: art. 97 Costituzione • competenza: ogni organo della p.a. ha una propria sfera di attribuzioni fissata dalla legge in cui persegue la propria finalità istituzionale • discrezionalità: interesse pubblico, discrezionalità vincolata, elementi tecnici, eterodirezione • gerarchia: sistema di coordinazione e collegamento degli organi fondato sulla subordinazione al fine di garantire unità d’azione.

  18. L’organizzazione funzionale • Gli organi politici di vertice definiscono gli obiettivi e i programmi da attuare e verificano la corrispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite (comma 1, articolo 4, d.legs. 165/2001) • Ai dirigenti spetta la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, compresa l’adozione di tutti gli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane e di controllo (comma 2, articolo 4, d.legs. 165/2001) • Le amministrazioni pubbliche adeguano i loro ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo da un lato e gestione dall’altro (comma 3, articolo 4, d.legs. 165/2001)

  19. Dgr 28.04.1998, n. 24445 Allegato 6: principi di organizzazione contabile e amministrativa • Caratteristiche della struttura organizzativa aziendale • Organizzazione della funzione contabile • Gestione dei beni materiali • Gestione di procedure specifiche • Principi che condizionano l’efficacia delle procedure organizzative contabili e amministrative • Separazione funzionale • Contrapposizione operativa

  20. riguardanti il bilancio di previsione, le variazioni di bilancio e il conto consuntivo, la determinazione della consistenza qualitativa e quantitativa complessiva del personale, la deliberazione di programmi di spese pluriennali e i provvedimenti che disciplinano l'attuazione dei contratti e delle convenzioni Quali funzioni? L.R. 10/1995 art. 14 • verifica la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza del rendiconto generale alle risultanze delle scritture contabili e dei registri obbligatori, li sottoscrive e redige apposita relazione da allegare al rendiconto esprimendo eventuali proposte tendenti a conseguire migliore efficienza economicità ed efficacia della gestione • esamina gli atti di bilancio e quelli di cui all’art. 4 comma 8 della legge 412/1991 • effettua almeno trimestralmente verifiche intese ad accertare la consistenza di cassa • può chiedere al direttore generale notizie sull’andamento aziendale • redige almeno semestralmente una relazione sull’andamento dell’azienda e la trasmette alla regione, al tesoro, al d.g. e al sindaco) • svolge ogni altra funzione ad esso attribuita dalla legge

  21. ULTERIORI INDICAZIONI REGIONALI Nota regionale 13.06.2001 • Verifiche trimestrali di cassa (conto del tesoriere e degli agenti contabili) • Verifiche adempimenti fiscali e previdenziali • Verifiche sul personale • Controlli periodici sull’andamento del budget e dei conti • Vigilanza sulla regolare tenuta della contabilità e dei libri aziendali • Verifiche sui magazzini (in particolare quelli farmaceutici) e sulla corretta gestione del patrimonio aziendale • Esame sulle delibere • Invio dei modelli economici e gestionali al Ministero della Sanità tramite la Regione • Relazione al rendiconto trimestrale con analisi degli scostamenti rispetto al budget

  22. Altri compiti • Art. 48 D.Lgs. 165/2001: Il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio ai sensi dell'articolo 40, comma 3, e' effettuato dal collegio dei revisori dei conti ovvero, laddove tale organo non sia previsto, dai nuclei di valutazione o dai servizi di controllo interno ai sensi del d.lgs 30 luglio 1999, n. 286. • Art. 60 D.Lgs 165/2001: Il Presidente dell'organo di controllo deve sottoscrivere, unitamente al responsabile del procedimento amministrativo individuato dall'Istituzione, il conto annuale apponendo la firma sul frontespizio della stampa dell'intero modello «certificato», al fine di attestare la conformità dei dati immessi nel sistema con lescritture amministrative e contabili. L'organo di controllo interno e' tenuto altresì all'invio delle specifiche informazioni sulla contrattazione integrativa di Ente.

  23. Il controllo collaborativo Art 1 c. 166 l. 266/05 “Ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, gli organi degli enti locali di revisione economico-finanziaria trasmettono alle competenti sezioni…….. …..deve dare conto del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell’osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall’articolo 119, ultimo comma, della Costituzione, e di ogni grave irregolarità contabile e finanziaria in ordine alle quali l’amministrazione non abbia adottato le misure correttive segnalate dall’organo di revisione…”

  24. Le chiavi di lettura del controllo Invio dei questionari alle Sezioni regionali di Controllo della Corte dei Conti relazione sul bilancio di previsione e sul bilancio d’esercizio tali da consentire le seguenti valutazioni: • il profilarsi di situazioni di rischio inerenti al conseguimento e mantenimento di equilibri di bilancio • Il rispetto delle regole contabili e finanziarie recate negli atti di indirizzo regionali • l’osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall’art. 119 della Costituzione • l’emergere di ogni grave irregolarità contabile e finanziaria in ordine alla quale l’ente sanitario non abbia adottato le misure correttive segnalate dall’organo di revisione La Corte dei conti definisce unitariamente criteri e linee guida cui debbono attenersi gli organi degli enti locali di revisione economico-finanziaria

  25. Le gravi irregolarita’ Gravi irregolarità = questioni economico-finanziarie e contabili tali da mettere a rischio l’equilibrio del bilancio e/o minare l’attendilità dello stesso Esempi: • l’errata collocazione di poste contabili strategicamente rilevanti • la quantificazione di proventi in misura notevolmente superiore rispetto all’effettiva realizzazione; • L’accertamento che crediti di dubbia esigibilità siano stati conteggiati nel fondo svalutazione crediti • oneri sommersi derivanti dalla gestione di società partecipate o la sistematica sottovalutazione dei costi relativi alle prestazioni acquisite da strutture esterne • Il rinvio ingiustificato del pagamento di servizi e forniture • il mancato rispetto dei criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dal codice civile e dai principi contabili nazionali

  26. considerazioni • Ampliamento, maggiore analiticità dei dati richiesti anche con riferimento a taluni aspetti gestionali • Necessità di coinvolgimento della struttura • esigenza di maggiore comprensibilità delle richieste o di interlocutori dedicati • Necessità di tempi per la programmazione dei controlli • Qualificazione del ruolo, compiti e coinvolgimento del Collegio

  27. Attività di verifica e di controllo Sono oggetto dell’ attività del Collegio: • gli atti del procedimento amministrativo; • i documenti di pianificazione e programmazione; • la valutazione dell’ambiente di controllo (controllo interno e controllo di gestione); • il sistema informativo e contabile; • la gestione fiscale, previdenziale ed assistenziale; • la gestione finanziaria e di tesoreria; • la gestione patrimoniale e inventariale. Il Collegio attua verifiche di processo, analisi documentali, controlli diretti, e sostanzia pareri e relazioni anche fondando il proprio giudizio sulla documentazione fornita dalle strutture aziendali. Il Collegio collabora, nell’ambito del proprio mandato professionale, con ogni altra struttura di controllo interno ed esterno per adempimenti disposti da normativa nazionale e locale o da disposizioni di prassi amministrativa. Alla luce di quanto disposto dall’art. 1 c. 170 l. 266/2005, il Collegio partecipa al controllo collaborativo della Corte dei Conti mediante la compilazione e la trasmissione alle Sezioni regionali di Controllo di questionari sul bilancio di previsione e sul bilancio d’esercizio.

  28. Il parere al bilancio preventivo deve esprimere un parere di conformità ai modelli di rappresentazione contabile nonché di attendibilità, congruità e coerenza delle previsioni economiche anche in considerazione: • degli obiettivi aziendali assegnati dalla Regione • dei documenti di pianificazione e programmazione interna • della disponibilità delle risorse • dei vincoli di bilancio e di gestione • dell’andamento delle gestioni precedenti

  29. La relazione trimestrale Rappresenta le verifiche eseguite e illustra l’esito intermedio della gestione rispetto alle stime degli strumenti di programmazione e in particolare del bilancio di previsione denunciando le gravi irregolarità

  30. La relazione semestrale • Rappresenta il processo di pianificazione strategica, gli atti programmazione esecutiva ed operativa, illustra la situazione economica e finanziaria, • Esprime le valutazioni del Collegio in ordine all’efficacia, efficienza, economicità e coerenza della gestione • Contiene eventuali considerazioni finalizzate al miglioramento del sistema di gestione amministrativa e contabile dell’azienda.

  31. Il parere al bilancio d’esercizio Esprime un parere di conformità ai modelli di rappresentazione contabile e un giudizio: • sulla gestione dal punto di vista economico-finanziario • sulla regolarità e correttezza della sistema contabile • sulla corrispondenza tra scritture contabili e dati di bilancio • sull’osservanza dei principi contabili • sull’osservanza dei precetti normativi e regolamentari • sulla presenza di irregolarità contabili e finanziarie

  32. Il collegio sindacale nelle altre regioni • Sardegna • Sicilia • Basilicata • Toscana

  33. proposte • istituzione di una piattaforma di confronto istituzionale sulle funzioni del controllo amministrativo • definizione degli obiettivi primari del controllo di regolarità amministrativa e contabile • ricognizione dell’esistente e qualificazione di proposte innovative • elaborazione di modelli e schemi operativi di riferimento • individuazione di strumenti formativi anche e-learning e di strumenti operativi anche multimediali

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