1 / 14

Lo sviluppo della memoria

Lo sviluppo della memoria. Definizione. Capacità di ricordare le informazioni a breve e lungo termine Funzione trasversale e fondamentale, insieme all’attenzione, per i processi di apprendimento

isra
Download Presentation

Lo sviluppo della memoria

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Lo sviluppo della memoria

  2. Definizione • Capacità di ricordare le informazioni a breve e lungo termine • Funzione trasversale e fondamentale, insieme all’attenzione, per i processi di apprendimento • Non è un processo unitario ma è costituita da componenti diverse (magazzino, processo attivo; reiterazione; Brown, 1958) • Miller (1956): 7 + 2

  3. Modello modale (Atkinson e Shiffrin, 1968) • Input sensoriale • Registro sensoriale • MBT • MLT (processo di reiterazione)

  4. Modello della memoria di lavoro (Baddeley, 1986) • Memoria come sistema multicomponenziale • Esecutivo centrale (processi decisionali, di elaborazione nella mlt, selezione delle info rilevanti; inibizione delle info non rilevanti; divisione dell’attenzione; aggiornamento della memorizzazione; nodificare le info attivate in base alla percezione) • Sistemi subordinati dominio-specifici: loop articolatorio (magazzino fonologico passivo e processo di reiterazione attivo) e taccuino visuo-spaziale ( 2 sistemi visivo e spaziale)

  5. Limiti • Relazione tra ml e mlt • Assenza di una relazione tra loop articolatorio e taccuino visuo-spaziale • Mancanza di sistema relativo alla consapevolezza • Episodic buffer (Baddeley, 2000): immagazzina info episodiche e multimodali (legame tra le 2 sistemi); è sede di rappresentazione consapevole e quindi è legata all’esecutivo centrale; costruisce rappresentazioni integrate • Divisione tra sistemi cristallizzati e sistemi fluidi

  6. Altri modelli • Focus sui sistemi di attivazione dell’info e non sui magazzini • Engle, Kane, Tuholski (1999): unico elemento di ml cioè l’attenzione controllata • Cowan (2005): le risorse attentive vengono attivate in maniera diretta e volontaria dall’ec • Pacual Leone (1970): M-capacity come ml: riserva di energia mentale-attenzione utilizzata per attivare schemi rilevanti per il compito; a partire dai 3-4 anni e cresce in funzione degli stadi piagetiani • Cornoldi e Vecchi (2000; 2003): modello dei continua: continuum orizzontale: legato alla tipologia di info da elaborare; continuum verticale definito in base al livello di elaborazione (attiva o passiva); confini sfumati tra le diverse componenti

  7. La valutazione della memoria di lavoro • Span di cifre • Ripetizione di nonparole • Visual pattern (ricorda la configurazione) • Test di Corsi • Listening span • Counting recall

  8. Sviluppo della capacità di memoria • Già dai primissimi mesi di vita esiste la capacità di conservare l’info • A 2 anni i bambini sanno riconoscere circa 12 figure e riconoscere 2 o più stimoli in rievocazione libera • Crescita molto rapida fino a 5 anni

  9. Sviluppo delle strategie di memoria • Progressivo aumento nella capacità di utilizzare strategie • 4 fase di uso delle strategie: • Prima fase: deficit di mediazione • Seconda fase: Deficit di produzione • Terza fase: Deficit d’utilizzo • Quarta fase: uso adeguato di una strategia

  10. Strategie per migliorare il ricordo • Ripetizione (reiterazione) • Organizzazione del materiale (categorizzazione) • Elaborazione profonda e significativa • Nominare le figure aiuta il ricordo • Ruolo dell’esperienza nel ricordo (Chi, 1978) • Progressivo aumento di velocità di elaborazione • Cambiamento della capacità attentiva • Sviluppo della metamemoria (conoscenza dei processi di memoria e controllo dei processi) • A partire dalla fase operatoria

  11. La memoria a lungo termine • Memoria esplicita (ricordo intenzionale e deliberato) e memoria implicita (ricordo automatico e non intenzionale) • Memoria semantica (conoscenza semipermanente del mondo) e memoria episodica (memoria di specifici eventi). Memoria autobiografica • Amnesia infantile: incapacità di ricorda prima dei 2 anni; scarsi ricordi tra i2 e i 5 anni: difficoltà di accessibilità dei ricordi; assenza del sé cognitivo (dai 18 mesi circa)

  12. Testimonianza infantile • 58% dei bambini ha falsi ricordi in seguito a domande degli adulti (Ceci et al., 1994) • Scarsa organizzazione dei ricordi dei bambini • Controllo della fonte dell’azione • Influenza della fonte delle domande • Necessità di valutare la suggestionabilità del ricordo

  13. Sviluppo atipico • Memoria di lavoro e disturbi dell’apprendimento • Dislessia e deficit del loop fonologico • Discalculia e deficit del taccuino visuo-spaziale • Discalculia e deficit del sistema esecutivo centrale • Memoria di lavoro e comprensione del testo • Memoria di lavoro e DSL • Memoria di lavoro e ritardo mentale

  14. Possibili argomenti di esame • Modelli di memoria di lavoro • La memoria a lungo termine • Affidabilità del ricordo

More Related