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2 LEZIONE NEOCLASSICISMO

2 LEZIONE NEOCLASSICISMO. Jacques louis david 1748 – 1825 pittore francese. SIA COME BELLEZZA ASSOLUTA. RITORNO ALL'ANTICHITA'. SIA COME VIRTU' MORALI E CIVICHE. NEL 1774 OTTENNE L'AMBITISSIMO PRIX DE ROME E PARTI' PER PARMA BOLOGNA FIRENZE NAPOLI E ROMA. IL BELLO ETICO.

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2 LEZIONE NEOCLASSICISMO

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Presentation Transcript


  1. 2 LEZIONE NEOCLASSICISMO

  2. Jacques louis david 1748 – 1825 pittore francese SIA COME BELLEZZA ASSOLUTA RITORNO ALL'ANTICHITA' SIA COME VIRTU' MORALI E CIVICHE NEL 1774 OTTENNE L'AMBITISSIMO PRIX DE ROME E PARTI' PER PARMA BOLOGNA FIRENZE NAPOLI E ROMA IL BELLO ETICO RAPPRESENTA: IL FATTO IL VERO

  3. BELISARIO CHIEDE L'ELEMOSINA 1781 ( AL RIENTRO IN FRANCIA)‏

  4. BELISSARIO: GENERALE BIZANTINO 500 a.c., NELLA BATTAGLIA CONTRO I VANDALI, NON OSTANTE LA SUA POPOLARITA' SI DIFFUSE UNA LEGGENDA SECONDO CUI TRASCORSE UNA VECCHIAIA INFELICE SCANZIONE VERTICALE TRA SEMICOLONNE E MASSICCI PIEDISTALLI PRESENTE ESPERIENZA ROMANA Nuove idee e linee originali 1-incrocio tra linee verticali e linee orizzontali concentrazioni sulle figure principali per esprimere il messaggio 2-avvenimento storico Belisario caduto in disgrazia, vecchio e cieco, sarebbe stato riconosciuto da un soldato che aveva militato al suo servizio - visione della storia come insegnamento morale 3-chiarezza del segno e purezza dell'immagine (contorno netto e linearità)‏ 4- semplificazione, ordini colonne – sobrieta' decorativa

  5. MORTE DI MARAT 1793 ( OLIO SU TELA)‏ DEPOSIZIONE DI CRISTO - CARAVAGGIO

  6. David fu incaricato di dipingere un quadro che rendesse onore al martire della rivoluzione. Leader intellettuale ucciso da una giovane il 13 Luglio 1793, chiamato a santificarlo in chiave laica Impostato sul modello iconografico della Deposizione del Cristo di Caravaggio (1602 3.00x2.00). -in primo piano la lastra sepolcrale che coprira' Cristo, anche visto come simbolo della Chiesa -contrapposizione tra gesti energici degli uomini e il corpo morto -il corpo e' il legame tra la staticita' della lastra e le persone (si descrive una semicirconferenza) , un abbandono verso il basso. Il CADAVERE EMERGE DALL'OSCURITA' DELLA STANZA SPOGLIA, IN UN LENZUOLO BIANCO E IMMERSO NELLA VASCA. IN QUESTA CONDIZIONE SCRIVEVA COME RIVELANO LA PENNA, CARTA E CALAMAIO (NELLA VASCA PASSAVA MOLTE ORE DELLA GIORNATA PERCHE' SOFFRIVA DI UNA GRAVE MALATTIA DELLA PELLE) GLI ARTICOLI PER IL GIORNALE “L'AMICO DEL POPOLO” (DA LUI FONDATO). MARAT TIENE NELLA MANO SINISTRA IL BIGLIETTO CHE LA SUA ASSASSINA REALMENTE SCRISSE PER ESSERE DA LUI RICEVUTA, MENTRE NELLA MANO DESTRA LA PENNA CHE RICHIAMA IL BIANCO DEL MANICO DEL COLTELLO, SPORCO DI SANGUE SUL PAVIMENTO. -AMBIENTE MONACALE: LENZUOLO CON RATTOPPO / CASSA DI LEGNO PER SCRIVERE SOTTOLINEA UN POLITICO UNICAMENTE DEDITO AGLI IDEALI IN CUI CREDE

  7. MARAT DIVENNE ICONA, EROE RIVOLUZIONARIO MODERNO. INFLUENZA DI CARAVAGGIO NEL DETTAGLIO DEL BRACCIO DESTRO ABBANDONATO A TERRA NELLA LUCE NETTA CHE ILLUMINA LA SCENA -RISALTANO I VOLUMI DEL CORPO CON FORTI OMBREGGIATURE E dIPINGE I PARTICOLARI IN MODO CRUDO (TAGLI DEL COLTELLO) E REALISTICO. TONI TERROSI – COLORE DENSO CHE GENERA OMBRE SI NOTA NEL TURBANTE CHE AVVOLGE IL CAPO DI MARAT. -SCENA SOBRIA E SPOGLIA, SOTTOLINEANDO L'IMPATTO DRAMMATICO E VIOLENTO DELLA SITUAZIONE -ASSENZA DI PROSPETTIVA, DI UNO SFONDO SOLTANTO COMPATTO, SOLTANTO UNA SPECIE DI PULVISCOLO DORATO - RACCONTA IL “FATTO” MA NON DIPINGE IL MOMENTO DELLA MORTE, MA LA MORTE AVVENUTA, NON VUOLE ESPRIMERE SENTIMENTI DI PIETA' E TRISTEZZA, MA RACCONTARE E GLORIFICARE. STORIA COME-------- LOGICA CONSEGUENZA DELI EVENTI -RICHIAMO A SIMBOLI CHE RICHIAMANO UN ELOGIO FUNEBRE: LA CASSETTA CHE RIcORDA UNA TOMBA IL LENZUOLO E LA VASCA BIANCA CHE RICHIAMANO LA LAPIDE LA STANZA SPOGLIA E BUIA CHE SEMBRA UN INTERNO DI UNA TOMBA

  8. BONAPARTE VALICA IL GRAN SAN BERNARDO 1800 ( OLIO SU TELA)‏

  9. PITTORE UFFICIALE E AMMIRATORE DI NAPOLEONE, ATTRAVERSO UNA SERIE DI DIPINTI CELEBRATIVI LINGUAGGIO MENO SEVERO PIU' SIMBOLICO BLOCCATO IN UN GESTO DI EROICA BELLEZZA E FIEREZZA (EVOCA UN CONFRONTO CON ANNIBALE E CARLO MAGNO CON I LORO NOMI SCRITTE SULLA ROCCIA) DOPO LA CADUTA DI NAPOLEONE A WATERLOO 1815 DAVID SCELSE L'ESILIO VOLONTARIO 1- IDEALIZZA L'ATTRAVERSAMENTO DELLE ALPI IN REALTA' IL TEMPO ERA SERENO NEL VIAGGIO E NAPOLEONE VIAGGIO' ACCOMPAGNATO DA UNA GUIDA E VIAGGIO' SU DI UN MULO 2- SOGGETTO AL CENTRO DI UN CENTRO PERFETTO (IL POMO DELLA SPADA) 3-A SOTTOLINEARE LA DINAMICITA' DEL DIPINTO LA FORMA A Z CHE CREANO L'UNIONE TRA NAPOLEONE E IL CAVALLO 4-LA MANO VERSO IL CIELO (GIURAMENTO DEGLI ORAZI) SIMBOLO DELLA BUONA RIUSCITA DELL'IMPRESA.

  10. IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI 1784 - 85 ( OLIO SU TELA 3,30 4,25 PARIGI – MUSE'E DU LOUVRE)‏

  11. ESITO STILISTICO PIU' ALTO DELLA PITTURA DI UN SOGGETTO STORICO, IN ETA' NEOCLASSICA TEMI CARATTERISTICI CON FINI EDUCATIVI - DI MORALITA' E FORZA D'ANIMO DAVID SI ISPIRO' - ALL'HORACE (ORAZIO) TRAGEDIA SEICENTESCA, - VICENDE DEGLI ORAZI NARRATE DALLO STORICO ROMANO TITO LIVIO VII SECOLO a.c. NEL CORSO DELLA GUERRA TRA ROMA E ALBALONGALE DUE OPPOSTE FAZIONI DECISERO DI RISOLVERE IL CONFLITTO CON UN DUELLO FRA 3 FRATELLI ALBANI, I CURIAZI E 3 FRATELLI ROMANI, ORAZI. DOPO LA VITTORIA DEL ROMANO, ORAZIO UNICO SUSPERSTITE, UCCISE LA SORELLA CAMILLA, COLPEVOLE DI PIANGERE PER LA MORTE DI UNO DEI CURIAZI CON CUI ERA FIDANZATA. FECE NUMEROSI DISEGNI SULLA VERSIONE DI LIVIO, MA CHE ABBANDONO' PER MANCANZA DI FONTI, DISEGNANDO IL MOMENTO DEL GIURAMENTO DEI 3 FRATELLI ORAZI AL PADRE, PROCLAMANDO DI ESSERE PRONTI A SACRIFICARSI PER LA PATRIA. MOTIVO DEL GIURAMENTO COME EPRESSIONE DI LEALTA' CELEBRANDO UN ENERGICO IDEALISMO IL MOMENTO DI UNA SCELTA CHE NON PUO' PIU' FARCI TORNARE INDIETRO

  12. -PUNTO CENTRALE DEL QUADRO E’ LA MANO SINISTRA DEL VECCHIO PADRE, CHE SOLLEVA IN ALTO LE 3 SPADE DALLE DIVERSE IMPUGNATURE. • -VERSO LE SPADE CONVERGONO GLI SGUARDI DEI 4 PERSONAGGI DUE DEI QUALI, PRESTANO GIURAMENTO, CONTRO L’USO CORRENTE CON LA MANO SINISTRA. • 3 FRATELLI, IL GESTO ALL’UNISONO, NON C’E’ INDIVIDUALITA’ MA VOLONTA’ UNITE. • - AL CORAGGIO E ALLA DETERMINAZIONE SI OPPONGONO I GESTI COMPASSIONEVOLI DELLE DONNE (DIGNITA’ ANCHE NEL DOLORE)‏ • LA MADRE DEGLI ORAZI STRINGE A SE’ I NIPOTI, MENTRE LE ALTRE DUE DONNE, SABINA E CAMILLA SONO RASSEGNATE(NO PIANTO MA RASSEGNAZIONE). • A SOTTOLINEARE LA DISTINZIONE TRA FERMEZZA MASCHILE E FEMMINILE ABBANDONO AL DOLORE NON E’ SOLTANTO LA SEPARAZIONE DELLO SPAZIO (DESTRA E SINISTRA) MA ANCHE UNO STILE DI DISEGNO E COLORE • ANATOMIA MASCHILE TESA E PRECISA DEGLI ORAZI, CON CONTORNI NETTI E POSE FERME –SIMBOLO FERMA E FIERA DECISIONE • NEL GRUPPO DELLE DONNE L’ANDAMENTO RETTILINEO DIVENTA UNO STILE MORBIDO, IN EVIDENZA UN LINEARISMO FLUENTE, UNO SVILUPPO SEMICIRCOLARE DELLA COMPOSIZIONE. • IL GRUPPO A DESTRA PUO’ ESSERE INSCRITTO IN UNA CIRCONFERENZA, DAL PIEDE SINISTRO DI SABINA, SI CHIUDE NEL BRACCIO ABBANDONATO DI CAMILLA, POSA SPECULARE A QUELLA DELLA MADRE • SCENA ORGANIZZATA SU UNA STUDIATA E PRECISA SCANSIONE GEOMETRICA. • 1- ELEMENTO SCATOLA SPAZIALE, CHE RICORDA GLI STUDI PROSPETTICI DEL 400, CON DIAGONALI DEL PAVIMENTO DEFINITE SUL FONDO- AMBIENTE SEMPLICE E SPOGLIO. • 2-LA VERTICALITA’ DELLE MASSICCE COLONNE PRIVE DI BASE E DAI 3 ARCHI A TUTTO SESTO, CHE ACCOLGONO ALTRETTANTO GRUPPI DI PERSONAGGI DISPOSTI SU UNO STESSO PIANO (IN EVIDENZA)‏ • 3- LUCE FREDDA E LIMPIDA DEFINISCE I CORPI, METTENDO IN RILIEVO LA SEMPLICITA’ DELLO SPAZIO.

  13. Antonio Canova 1757 – 1822 UNO DEI PIU’ IMPORTANTI ESPONENTI DELLA STAGIONE NEOCLASSICA. CANOVA COMPI’ IL SUO APPRENDISTATO A VENEZIA, DOVE STUDIO’ L’ARTE ANTICA. EFFETTIVA MATURAZIONE DI CANOVA AVVENNE NEL 1779 QUANDO ARRIVO’ A ROMA GRAZIE AL GRAN TOUR. LE PRIME IMPORTANTI OPERE SONO MODELLATE SU UN ATTENTO STUDIO DEL VERO, MATURANDO A ROMA DAL 1779 TESEO E IL MINOTAURO NON PRESENTO’ LO SCONTRO TRA I DUE, COLSE INVECE L’EROE IN UN MOMENTO DI RIPOSO E RIFLESSIONE, SUCCESSIVO ALL’AZIONE. SEDUTO SUL CORPO SENZA VITA DEL NEMICO, TESEO SIMBOLO DELLA VITTORIA DELL’INTELLIGENZA E DEL CORAGGIO DELL’UOMO SULLA BESTIA -TESTA RIVOLTA VERSO IL BASSO CHE SEMBRI PENSI AD ALTRO, UN SENTIMENTO DI PIETA’ UNIVERSALE -AFFIORA UN GRANDE SENSO DI PACE: NOBILE SEMPLICITA’ E QUIETA GRANDEZZA.

  14. MONUMENTO FUNEBRE DI CLEMENTE XIV 1783 - 87 DOPO TESEO E IL MINOTAURO GLI VENNE COMMISSIONATO IL MONUMENTO DI CLEMENTE XIV SULLO SCHEMA DELLA TOMBA DI URBANO VIII A SAN PIETRO -COLLOCATO NELLA BASILICA DI SANTI APOSTOLI A ROMA - DECISIONE IMPORTANTE PRESA DA CLEMENTE XIV , LA SOPPRESSIONE DELL’ORDINE DEI GESUITI NEL 1773 RAPPRESENTATO DA CANOVA, SEDUTO SUL TRONO, CON IL TRIREGNO IN TESTA E ATTEGGIAMENTO SEVERO. TRIREGNO: CORONA DEI PAPI SIMBOLO DELLA SOVRANITA’ A FORMA CONICA TRIPLICE POTERE: 1 PADRE DEI PRINCIPI E DEI RE 2 RETTORE DEL MONDO 3 VICARIO DI CRISTO IN TERRA IL BRACCIO DESTRO TESO IN AVANTI, SIMBOLO DELLA SUA CAPACITA’ DI IMPORRE DECISIONI. ____MONUMENTO DIVISO SU 3 LIVELLI (SCANZIONE RAZIONALE DEI PIANI): 1 BASANENTO FIGURE FEMMINILI, SIMBOLO UMILTA’ E SPERANZA RACCOLTE IN UN SILENZIOSO DOLORE. 2 LIVELLO SARCOFAGO 3-A CORONARE IL MONUMENTO LA STATUA DEL PAPA ____SEMPLICITA’ ORNAMENTALE

  15. AMORE E PSICHE (greco “anima”) 1787 - 93

  16. Venere gelosa della bellezza di psiche, ordina al figlio di darla in sposa all'ultimo degli uomini. Eros però si innamora di lei e la porta in una valle incantata. Psiche, contraddicendo l'ordine dello sposo di accettarlo al buio senza mai vederlo, su istigazione della sorella accende un lume e nel vedere amore lo perde. Per potersi ricongiungere a lui ed essere accettata nell'olimpo, Venere le infligge 4 prove: 1 separare dei semi mescolati in un tempo troppo breve,(venne aiutata da formiche)‏ 2 strappare un ciuffo di lana dorata ad un montone feroce, (canna?) 3 raccogliere un bicchiere d'acqua sullo Stige, (aquila) 4 portare a Venere dall'Ade un vasetto di bellezza, che psiche apre e cade in un sonno profondo. -scelse di fermare l'istante prima del bacio che precede l'esplodere della passione -disegno bilanciato: -Psiche semidistesa, rivolge viso e braccia verso l'alto, mediante un lieve avvitamento -Amore si appoggia sul ginocchio sinistro e si inarca per avvicinarsi -guardandola frontalmente si nota uno schema geometrico a “x” lo spazio di sospensione dei due volti costituisce il centro del cerchio creato dalle braccia della dona e del punto di intersezione delle due diagonali.

  17. ERCOLE E LICA 1795 - 1815

  18. Il gruppo monumentale raffigura un episodio mitico legato a Ercole. L’eroe delle dodici fatiche era sposato a Deianira ed insieme a lei si recò dall’amico Ceice in Trachine ai piedi del monte Oeta. Dovendo lungo il tragitto traversare il fiume Eveno, incontrarono il centauro Nesso che si offerse di traghettare la moglie di Ercole. Ma il centauro, innamoratosi della donna, cercò di rapirla, ma fu ucciso da una freccia scagliata da Ercole. Il centauro, per vendicarsi, prima di morire diede alla donna un po’ del suo sangue dicendole che con esso avrebbe potuto preparare un unguento che le avrebbe permesso di conservare l’amore di suo marito. In un successivo episodio Ercole, dopo una spedizione vittoriosa contro Eurito di Ecalia, conquista Iole, la figlia di Eurito. La moglie Deianira saputo di Iole, cercò di riconquistare il marito con un unguento preparato con il sangue del centauro Nesso. Intrise una bianca veste con questo unguento, e diede l’indumento a Lica (giovane araldo di Ercole) per consegnarlo ad Ercole. In realtà il sangue che Nesso aveva dato alla donna era velenoso e quando Ercole indossò la veste il veleno cominciò a penetrargli nella pelle infiammandola e quasi rendendolo pazzo dal dolore. Cercò di strapparsi la camicia di dosso, ma senza riuscirci. Preso da violenta ira Ercole afferrò l’innocente Lica e lo scagliò così lontano che cadde in mare e si trasformò in scoglio. La storia giunge all’epilogo con Deianira che, saputo cosa aveva prodotto il suo unguento, si suicida mentre Ercole, dopo aver dato in sposa Iole a suo figlio, si porta sul monte Oeta per finire le sue sofferenze tra le fiamme di un rogo. E qui, mentre le fiamme cominciano a lambirlo, giunge Atena con un cocchio a prendere l’eroe e portarlo con se sul monte Olimpo, dove Zeus gli fa dono dell’eterna giovinezza. -Il gruppo, con la torsione ad arco dei 2 corpi nudi, sprigiona una grande intensità energica, che ha apice nell'urlo disperato del fanciullo e nei tratti adirati di Ercole, incorniciato in una folta barba di ricci; l'eroe appare completamente nudo, se non per il sottilissimo velo che Canova utilizzò per ricoprire la massa dei muscoli. -sublime eroico

  19. PAOLINA BORGHESE (COME VENERE VINVITRICE) 1804 - 1808

  20. COMMISSIONATO DAL MARITO CAMILLO BORGHESE, RITRATTO DIVINIZZATO, DONNA RAFFIGURATA OME VENERE, TIENE NELLA MANO SINISTRA IL POMO, DATOLE DA PARIDE, CHE SECONDO IL MITO LA PREFERI' A GIUNONE E ATENA, GIUDICANDOLA LA PIU' BELLA TRA LE DEE. -RIPRENDE LO SCHEMA DELLE FIGURE GIACENTI SUI SARGOFAGHI ETRUSCHI (PAOLINA E' RITRATTA SU UN'AGRIPPINA (LETTO DIVANO)IN LEGNO(ESPEDIENTE CHE CANOVA UTILIZZO ANCHE IN ALTRE OPERE PER FAR RUOTARE LA STATUA DI 360°)‏ -CORPO ISPIRATO AL CLASSICO (NON SI SA' SE PAOLINA ABBIA POSATO VERAMENTE)‏ -TONALITA' ROSATA DEL MARMO NELLE PARTI NUDE, STESE UNO STRATO DI CERA SCIOLTA SUL MARMO PER RICHIAMARE LA VELLUTEZZA.

  21. MONUMENTO FUNEBRE DI MARIA CRISTINA D'AUSTRIA 1798 - 1805

  22. COMMISSIONATO DAL PRINCIPE ALBERTO DI SASSONIA PER LA MORTE DELLA MOGLIE, SORGE NELLA CHIESA AGOSTINIANA A VIENNA. TEMA IMPORTANTE PER CANOVA_________IL MISTERO DELLA MORTE NE PROPOSE UNA VERSIONE LAICA E SERENA, NON SULLA PRESENZA DI UN ALDILA' CRISTIANO, MA NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE LA VITA PUO' CONTINUARE NELLA MEMORIA DI CHI RESTA. CARATTERISTICHE: -FORMA A PIRAMIDE RIPRENDE I MONUMENTI FUNERARI EGIZI -BASE POGGIA SU 2 SCALINI, POSTI A INTERVALLI REGOLARI I PERSONAGGI DEL CORTEO FUNEBRE, CHE VANNO VERSO LA BUIA PORTA CENTRALE - A SINISTRA “LA CARITA'” CHE GUIDA UN VECCHIO CIECO -AL CENTRO FRA DUE BAMBINE “LA PIETA'” A CAPO CHINO PORTA L'URNA DELLE CENERI FIGURE UMANE DAL VECCHIO AL GIOVANE, SIMBOLO CHE LA MORTE NON RISPARMIA NESSUNO)‏ -SUI GRADINI SI STENDE UN DRAPPO, COLLEGANDO LE FIGURE E A RAPPRESENTARE UNA CONTINUITA' TRA SPAZIO ESTERNO E INTERNO “TRA MONDO EI VIVI E IL MONDO DEI MORTI” -ALL'ANGOLO DESTRO__________IL “GENIO ALATO DELLA MORTE” APPOGGIATO AD UN LEONE DORMIENTE, NELLA SUA PERFEZIONE ESPRIME PACE E SERENITA' -In alto, il medaglione con il ritratto di Maria Cristina d’Austria è circondato da un serpente che si morde la coda, simbolo quest’ultimo dell’Eterno Ritorno. Il medaglione è sostenuto dalla allegoria della Felicità, mentre un’altra figura angelica porge alla defunta una palma, simbolo della gloria. -La scelta di anticipare il momento pregnante, non a quello eterno della Morte oramai sopraggiunta, ma al momento precedente in cui la Morte richiama -CONCETTO CLASSICO DELLA MEMORIA CONSOLATRICE (CELEBRATA DA FOSCOLO NEI SEPOLCRI), ALTERNARSI DELLA VITA E DELLA MORTE... EVIDENZIATA DAI FESTONI CHE PORTANO LE DONNE, LA CONTINUITA' TRA VITA E LA MORTE.

  23. LE TRE GRAZIE 1812-1816

  24. Le Grazie (in latino Gratiae) erano figure della mitologia romana, le quali erano tuttavia solamente una replica latina delle Cariti greche (in greco antico Χάριτες). Questi nomi fanno riferimento alle tre divinità della bellezza e, probabilmente sin dall'origine, alle forze legate al culto della natura e della vegetazione. Sono infatti queste fanciulle a infondere la gioia della Natura nel cuore degli dèi e dei mortali. Nella letteratura, Ugo Foscolo, canta la loro figura nel suo carme intitolato, appunto, Le Grazie. Nella pittura e nella scultura le Grazie sono state oggetto di numerose celebri opere d'arte, tra le quali: Tre Grazie, dipinto di Raffaello Sanzio (1503-1504 circa), Chantilly, Museo Condé. Tre Grazie, dipinto di Lucas Cranach il Vecchio del 1531, Parigi, Louvre (lo stesso pittore è autore di altre versioni con dello stesso soggetto). Tre Grazie, dipinto di Pieter Paul Rubens (1638 ?), Madrid, Museo del Prado. Tre Grazie, scultura di Antonio Canova (tra il 1813 e il 1816), San Pietroburgo, Museo dell'Ermitage. LE 3 FIGURE SONO LE 3 FIGLIE DI ZEUS CHE IN GENERE ACCOMPAGNANO AFRODITE. AGLAIA - SPLENDORE EUFROSINE - GIOIA TALIA – PROSPERITA' -CINTE DA UN VELO, CHE RAFFORZA IL GESTO DI UNIONE ESPRESSO NELL'ABBRACCIO - LA PRESENZA DELLA COLONNA, UNA SORTA DI ALTARE SUL QUALE POSTA UNA GHIRLANDA E CHE STATICAMENTE FONGE DA BASE - ESPRIME BELLEZZA-DELICATEZZA E MORBIDEZZA La Primavera di Botticelli (dettaglio).

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