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La combinazione della parole e le frasi (Sintassi)

La combinazione della parole e le frasi (Sintassi). Mirko Girmaldi. Introduzione. Una lingua non è fatta soltanto di parole isolate, ma anche di combinazioni di queste parole

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La combinazione della parole e le frasi (Sintassi)

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Presentation Transcript


  1. La combinazione della parole e le frasi(Sintassi) Mirko Girmaldi

  2. Introduzione • Una lingua non è fatta soltanto di parole isolate, ma anche di combinazioni di queste parole • Non tutte le combinazioni di parole sono possibili, non tutte suonano grammaticali («ben formate») all’orecchio di un parlante nativo: La ragazza di Pietro suona bene il pianoforte (grammaticale) *Il Pietro pianoforte bene di ragazza suona la (agrammaticale) • La grammaticalità di una frase è indipendente dal senso della frase: Il cerchio quadrato suona la cornamusa (gramm. senza senso) *Cornamusa la suona quadrato cerchio il (agram. senza senso) Gianni vuole andare al mare (grammaticale, con senso) *Gianni vuole di andare al mare (agrammaticale, con senso)

  3. Introduzione • Le combinazioni di parole possono essere o non essere ben formate indipendentemente dal senso delle parole stesse • La sintassi studia i motivi per cui certe combinazioni sono ben formate, mentre altre non lo sono • La sintassi studia le frasi e anche altre combinazioni di parole: • i discorsi o testi (che comprendono più frasi) • i sintagmi (greco syntagma ‘composizione’, ‘combinazione’)gruppi di parole più piccoli di una frase

  4. La valenza • Ogni verbo richiede un certo numero obbligatorio di parole nella frase: questa è la valenza verbale • Argomento: elemento richiesto obbligatoriamente da un verbo • Verbi avalenti (o zerovalenti): nessun argomento • es. verbi «meteorologici», piove vs. *egli piove • Verbi monovalenti: un argomento • es. verbi «intransitivi», camminare - Gianni cammina • Verbi bivalenti: due argomenti • es. verbi «transitivi», catturare - Gianni ha catturato il ladroCon alcuni di questi verbi il secondo argomento può essere una frase dipendente (es. Gianni crede che Pietro verrà) • Verbi trivalenti: tre argomenti • es. verbi di «dire» e «dare»: Gianni ha dato un libro a Maria Il professore ha detto ai ragazzi di fare silenzio

  5. La valenza • Oltre agli argomenti (obbligatori, pena la grammaticalità), in una frase possono essere presenti molti altri elementi «facoltativi» • Tali elementi sono detti circostanziali • si distinguono dagli argomenti per una maggiore «mobilità posizionale»: • A mezzanotte il poliziotto catturò il ladro • Il poliziotto catturò il ladro a mezzanotte • Riassumendo: in una frase italiana sono presenti: • il verbo • il numero di argomenti richiesti dal verbo in base alla sua valenza • facoltativamente, uno o più circostanziali

  6. I gruppi di parole(sintagmi) • La stessa funzione (argomento o di circostanziale) in una frase può essere svolta sia da una parola sola, sia da un sintagma: • Gianni cammina • Il poliziotto cammina • Criteri per determinare se un gruppo di parole è un sintagma: • movimento:le parole che fanno parte di un sintagma si «spostano insieme» all’interno della frase • A mezzanotte il poliziotto catturò il ladro • Il poliziotto a mezzanotte catturò il ladro • Il poliziotto catturò il ladro a mezzanotte • *Mezzanotte, il poliziotto catturò il ladro a

  7. I gruppi di parole(sintagmi) • enunciabilità in isolamento: dato un contesto opportuno, le parole che formano un sintagma possono essere pronunciate da sole(cioè non inserite in una frase completa) • Chi ha catturato il ladro? a. Il poliziotto b. *Il poliziottoha

  8. I gruppi di parole:classi di sintagmi • I sintagmi, come le parole, appartengono a diverse categorie grammaticali • L'elemento centrale di un sintagma è la sua testa:la testa di un sintagma è l'unico elemento obbligatorio (non può essere omessa) e determina la sua categoria • il poliziotto testa: N sintagma nominale (SN) • catturò il ladro testa: V sintagma verbale (SV) • a mezzanotte testa: P sintagma preposizionale (SP) • molto buono testa: A sintagma aggettivale (SA)

  9. Specificatore Testa Complemento Gli indicatori sintagmatici e lo «schema X-barra» • I diagrammi ad albero sono detti anche indicatori sintagmatici • La testa di un SN è il Nome • Articoli e dimostrativi svolgono la funzione di specificatore del SN • «questi libri» (oppure «di questi libri») è il complemento del SN (cfr. leggere questi libri vs. la lettura di questi libri)

  10. Gli indicatori sintagmatici e lo «schema X-barra» • Varianti di notazione: • l’intero SN (specificatore, testa e complemento) può anche essere rappr. come N'' (leggi: «N due barre») • la testa più il complemento sono rappr. come N' (leggi: «N barra») • la sola testa è rappresentata come N • Le varie categorie di sintagmi (SA, SN, SP, SV) presentano strutture analoghe • Esattamente come i SN, anche i SV, i SA e i SP hanno uno specificatore, una testa e un complemento

  11. Specificatore Testa Complemento

  12. Possiamo esprimere in un’unica formula l'analogia strutturale tra i quattro sintagmi SN, SV, SA e SP: • livello più basso = solo la testa indicata X (= N, V, A, P) • livello immediatamente superiore = testa + complemento indicato X' (= N', V', A', P') • livello più alto = specificatore + X' indicato X" (= N'', V", A'', P'') (= SN, SV, SA, SP)

  13. Le frasi • Definizione tradizionale: «gruppo di parole che esprime un senso compiuto» • Ma è difficile definire che cosa sia «senso compiuto»: • non tutti i gruppi di parole che chiamiamo frasi esprimono un senso compiuto (es. che aveva appena svaligiato ) • non tutte le espressioni di senso compiuto sono gruppi di parole (es. Gianni!, Vieni!, Ahi!) • Nella storia della linguistica sono state proposte oltre 300 definizioni del concetto di frase … … e i linguisti non si sono messi ancora d'accordo!

  14. Le frasi • Si può provare che le frasi sono diverse dagli altri gruppi di parole (sintagmi): • solo le frasi hanno una struttura predicativa(cioè, solo le frasi hanno un soggetto e un predicato) • soggetto e predicato sono in un rapporto di dipendenza reciproca (l'uno dipende dall'altro e viceversa) • [l’albero è verde] (frase grammaticale) • *[l’albero è] / *[verde] (agrammaticali in quanto frasi) • i costituenti di un sintagma sono invece in un rapporto di dipendenza non-reciproca (la testa può esserci senza modificatori, ma non viceversa) • [l’albero verde] (SN) • [l'albero] / *[verde] (in quanto sintagmi nominali)

  15. Rappresentazione formale della struttura della frase • Problema: né soggetto né predicato possono essere considerati la testadi una frase • non si può avere (in una frase a struttura predicativa) né un predicato senza un soggetto, né un soggetto senza un predicato • Se si vuole proporre una struttura endocentrica anche per le frasi, bisogna individuare un elemento che possa essere la testa della frase. • Per riuscirci dobbiamo collocarci a un livello più astratto della struttura «concreta» osservabile • Si propone che la testa della frase sia la flessione del verbo, che a un livello astratto sarebbe separata dal contenuto lessicale del verbo stesso • Verbo lessicale (V):testa del SV • Flessione del verbo (FLESS):testa della frase

  16. FLESS:testa della frase V: lessicaletesta del SV • Una trasformazione porterà il verbo ad amalgamarsi con i tratti di flessione presenti nella testa FLESS

  17. che/di:testa di COMP’’ FLESS’’:complemento di COMP • Come rappresentare le dipendenti introdotte da che/di? • Gianni promette a Maria [che partirà domani] • Gianni promette a Maria [di partire domani] • Si propone che l'elemento che/di si trovi al di fuori diFLESS'', fungendo da testa a un sintagma COMP(lementatore)'', del quale FLESS'' è il complemento:

  18. È stato proposto che tutte le frasi (principali o dipendenti) condividano lo stesso schema strutturale: • tutte le frasi sono in sostanza dei sintagmi COMP'' • tipicamente, la testa COMP è realizzata foneticamente (a livello concreto) solo nelle frasi dipendenti (da elementi come che/di) • lo specificatore di COMP'' è la posizione occupata da tutti i sintagmi «dislocati a sinistra», «focalizzati» e dagli elementi «wh-» dopo essere stati mossi dalla loro posizione iniziale

  19. Tipi di frasi • Semplice: non contiene altre frasi • [Gianni è partito] • Complessa: contiene altre frasi, in rapporti di • coordinazione: due o più frasi semplici sullo stesso piano • [ [Gianni è partito] e [Maria è rimasta a casa] ] • subordinazione: due o più frasi semplici non sullo stesso piano • [Il poliziotto catturò il ladro][che aveva svaligiato la casa] frase principale frase dipendente o secondaria La frase dipendente è agrammaticale se detta in isolamento

  20. Tipi di frasi:classificazione delle frasi semplici • Cinque punti di vista che si applicano a ogni frase • Dipendenza • Modalità • Polarità • Diatesi • Segmentazione • Dipendenza:

  21. Tipi di frasi:Classificazione delle frasi semplici • Modalità: • Dichiarative:Gianni è partito • Interrogative • interrogative sì/no: Gianni è partito? • interrogative «wh-»: Chi è partito? • Esclamative: Che sorpresa mi ha fatto Gianni! • Imperative: Gianni, parti!

  22. Tipi di frasi:Classificazione delle frasi semplici • Polarità: • Affermative:Gianni è partito • Negative:Gianni non è partito • Diatesi: • Attive:Gianni ama Maria • Passive:Maria è amata da Gianni

  23. Tipi di frasi:Classificazione delle frasi semplici • Segmentazione: • Non segmentate: Non avevo mai letto questo libro • Segmentate: un sintagma è separato dal resto della frase da una pausa nella pronuncia • Dislocata a destra: Non lo avevo mai letto, questo libro • A tema sospeso: Questo signore, Dio gli ha toccato il cuore • Focalizzata: Gianni ho visto ieri, non Paolo • Scissa: È questo libro che non avevo mai letto

  24. Relazioni tra frasi di tipo diverso:trasformazioni • Esistono corrispondenze sistematiche tra frasi di diversi tipi: • dichiarativa  interrogativa «sì/no»(diverse solo per l’intonazione)Gianni è partito vs. Gianni è partito? • affermativa  negativa (diverse solo per particella non)Gianni è partito vs. Gianni non è partito • Questo tipo di corrispondenza sistematica è chiamato trasformazione

  25. Relazioni tra frasi di tipo diverso:trasformazioni • dichiarativa  interrogativa «wh-» • Partendo da: [Mario ha comprato il giornale] Mario ha comprato [...cosa...] Cosai ha comprato Mario ti? • Un elemento (sintagma: cosa) si muove dalla posizione di complemento del verbo comprare per spostarsi all'inizio della frase lasciando un traccia (t) nella sua posizione originaria • Il movimento di un costituente non è libero: esistono dei limiti molto precisi alle trasformazioni • Quale paesei Pietro crede che invaderanno ti? • *Quale paesei Pietro ha l’opinione che invaderanno ti?

  26. Tipi di frasi dipendenti • Frasi dipendenti argomentali: frasi dipendenti che rappresentano argomenti del verbo della frase principale • Completive oggettive: sono argomenti di verbi Gianni credeche Paolo abbia mentito • Completive nominali: sono argomenti di nomiargomentali Il fattoche Paolo abbia mentito non mi meraviglia • Soggettive: la dipendente è il soggetto della principale Che la Terra giri intorno al Soleè noto da molto tempo • Interrogative indirette: Gianni non sa chi partirà domani

  27. Tipi di frasi dipendenti • Frasi dipendenti circostanziali: svolgono la funzione di un circostanziale (non sono obbligatorie) • Temporale: Quando Gianni è arrivato, Maria era già partita da un pezzo • Causale: Dato che Gianni è arrivato in ritardo, ce ne siamo andati • Finale: Abbiamo fatto tutto perché Gianni potesse arrivare in orario • Consecutiva: G. ci ha fatto attendere tanto a lungo che ce ne siamo andati • Condizionale: Se G. fosse arrivato prima, avremmo potuto cenare con lui • Concessiva: Benché G. fosse arrivato in orario, non trovò nessuno • Comparativa: Abbiamo atteso G. più a lungo di quanto fosse necessario

  28. Tipi di frasi dipendenti • Frasi dipendenti relative: modificano un nome non-argomentale • Restrittive: identificano un «sottoinsieme», una sottoclasse ristretta del nome modificato Gli studentiche non hanno studiato non passeranno l'esame • Appositive: aggiungono informazioni sul nome modificato Gianni, che non ha studiato, non può passare l'esame Gianni, il quale non ha studiato, non può passare l'esame

  29. Soggetto e predicato • Le definizioni tradizionali sono parziali, nessuna completamente soddisfacente: • soggetto: «la persona o cosa che fa l’azione, o nelle frasi passive, che la subisce» (def. semantica)«la persona o cosa di cui parla il predicato» (def. comunicativa) • predicato: «l’azione compiuta oppure subita dal soggetto» (d. semantica) • Funzionano per certe frasi ma non per altre, cfr.: Quel ragazzo picchia i bambini - Quel ragazzo teme le guerre • Confondono tre diversi livelli della grammatica:sintattico (o grammaticale), semantico e comunicativo.

  30. 4. Soggetto e predicato:separando i tre punti di vista • A livello strettamente sintattico: • soggetto:«quell’argomento che ha obbligatoriamente la stessa persona e lo stesso numero del verbo» • predicato: «costituito dal verbo più gli altri argomenti del verbo stesso» • A livello semantico: • soggetto: agente / esperiente • predicato: azione / stato • A livello comunicativo: • soggetto: tema • predicato: rema

  31. Soggetto (sintattico) Predicato (sintattico) 4. Soggetto e predicato:separando i tre punti di vista

  32. 5. Categorie flessionali • Si oppongono alle categorie lessicali: • categorie lessicali: N, A, V, P, Avv • categorie flessionali: genere, numero, caso, tempo, persona, modo ecc. • bella vs. bello: stessa c. lessicale (A), diversa c. flessionale (fem./masc.) • bella vs. casa: diversa c. lessicale (A/N), stessa c. flessionale (fem.) • Se due parole hanno le stesse categorie flessionali si parla di accordo • Se invece una parola ha una data categoria flessionale, perché questa le è assegnata da un’altra parola (con categorie flessionali diverse), si parla di reggenza. • Da ricordare:le categorie flessionali non rispecchiano le categorie della realtà (per es. il genere grammaticale non corrisponde al genere biologico)

  33. 5.1. Categorie flessionali:genere • L’italiano ha due generi: il maschile e il femminile • Si potrebbe pensare che il genere non sia altro che il riflesso linguistico della categoria biologica del sesso, ma le cose non stanno così • Il tedesco ha tre generi: • maschile (der Herr ‘il signore’) • femminile (die Frau ‘la signora’) • neutro (das Weib ‘la donna’) • Non c'è corrispondenza esatta tra la categoria «naturale» del sesso e la categoria linguistica del genere • In lingue come l’italiano, il latino e il tedesco (ma non in inglese) il genere è indicato nell'accordo fra la testa e gli altri elementi del SN: • uomo alto / donna alta • In lingue come l’italiano e il latino (ma non in tedesco o inglese) l'accordo si realizza anche tra soggetto e predicato: • quest’uomo è alto / questa donna è alta

  34. 5.1. Categorie flessionali:numero • L'italiano ha due numeri: singolare e plurale • Altre lingue (es. sanscrito e greco) hanno tre numeri: • singolare, plurale, e duale (oggetti in coppia: le mani, gli occhi ecc.) • Altre lingue (es. alcune dell’Oceania) hanno anche il triale per indicare terne di oggetti • Anche il numero manifesta il fenomeno dell’accordo: • in lingue come l’italiano, sia nel SN sia tra soggetto e predicato. Per l'inglese e il tedesco, la situazione è identica all'accordo di genere • l’accordo di numero può realizzarsi anche tra il soggetto e il verbo, ed è proprio questo fenomeno che permette di individuare il soggetto sintattico

  35. 5.1. Categorie flessionali:persona • Le persone grammaticali sono tre, tradizionalmente: • «colui che parla» (prima persona) • «colui a cui ci si rivolge» (seconda persona) • «colui di cui si parla» (terza persona) • Da ricordare: il senso grammaticale del termine «persona» non coincide con quello del linguaggio ordinario • Anche la persona manifesta il fenomeno dell’accordo: • nelle lingue dotate di morfologia flessionale, la persona del verbo si accorda con quella del soggetto

  36. 5.1. Categorie flessionali: caso • Indica la relazione che un dato elemento nominale (nome, sintagma nominale o pronome) ha con le altre parole della frase Il ragazzoha datouna rosaa Maria PuerdeditrosamMariae • Le relazioni tra gli elementi sono le stesse in entrambe le lingue: • dare / dare verbo trivalente • ragazzo / puer primo argomento («soggetto») • rosa / rosam secondo argomento («oggetto diretto») • Maria / Mariae terzo argomento («o.ind.» o «c. di termine») • Ma solo il latino (e non l'italiano) esprime il caso attraverso la desinenza/morfologia: caso morfologico • Il numero dei casi morfologici varia da lingua a lingua: latino 6 casi, greco antico 5, finlandese 16 casi

  37. 5.1. Categorie flessionali:tempo e modo • Tempo: passato, presente, futuro • Non c’è corrispondenza assoluta tra il tempo cronologico e il tempo grammaticale (es. Sarà vero quello che dici?) • Altri tempi grammaticali sono definiti in base a: • momento dell'enunciazione / m. dell'evento / m. di riferimento • aspetto: imperfettivo / perfettivo compiuto / perfettivo aoristico • Modo: in generale, esprime l’atteggiamento del parlante rispetto all’evento descritto dal verbo • indicativo: pura e semplice constatazione di un fatto (Gianni parte) • congiuntivo: desiderio o augurio ((Se) Gianni partisse!) • imperativo: ordine (Gianni, parti!) • condizionale: possibilità o irrealtà (Se Gianni partisse, saremmo felici) • altri modi: modi non finiti • Infinito, participio e gerundio

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