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LE RESPONSABILITA’ DELL’UTENTE

LE RESPONSABILITA’ DELL’UTENTE. 01 APRILE 2006. …per iniziare. -          Non è il vino che ubriaca, l’uomo si ubriaca con il vino (pr. Cinese) -          ‘solo chi sa leggere e scrivere è libero’ (don Milani) Il lembo del mantello (CM Martini). Chi c’è in casa?.

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LE RESPONSABILITA’ DELL’UTENTE

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Presentation Transcript


  1. LE RESPONSABILITA’ DELL’UTENTE 01 APRILE 2006

  2. …per iniziare • -          Non è il vino che ubriaca, l’uomo si ubriaca con il vino (pr. Cinese) • -          ‘solo chi sa leggere e scrivere è libero’ (don Milani) Il lembo del mantello (CM Martini)

  3. Chi c’è in casa? • i libri, il giornale (1450 in Germania - 1600 in Inghilterra nasce il primo quotidiano), la fotografia ( 1827 Nièpce e 1849 Daguerre) il cinema (nel 1895 f.lli Lumiere a Lione), la radio (1900 Marconi – 1920 introdotta comemdim famigliare), la televisione (1935 BBC,1936 Olimpiadi di Monaco per pochi televisori), il telefono (1854 Meucci) lo stereo (fonografo di Edison del 1877), il computer (anni 70), il cellulare e internet(anni 90). • Io e la mia famiglia

  4. Il leone dei media • Nel 1955 c’erano 188.000 televisioni • Oggi nelle case italiane • Un televisore 98,7% • Il computer 43,4% • La radio 95% • Il giornale 71,6 • Internet 30% • Libri 77,7% • Cellulari 85% • Videoregistratori e DVD 70,2% • Videogame 26,7 • Solo in 1,3% delle case italiane è assente almeno 1 TV • In molte famiglie vi è più di un televisore • È quasi la normalità che ve ne siano due in ogni casa • In Giappone inventata la doccia con video

  5. Dal direttorio CEI cap IV Le case stanno diventando sempre di più una piccola cntrale di media: radio, tv, stereo…I Genitori devono essere preparati a convivere con i media e ad educare i loro figli perché sappiano interagire in modo competente, critico, eticamente responsabile (…) Ai genitori, e in generale alle persone adulte nella famiglia tocca farsi carico di una responsabilità in gran parte nuova: attrezzarsi culturalmente per comprendere i linguaggi dei media, imparando a distinguere gli influssi negativi da quelli positivi, sottraendo loro potere (…) occorre riappropriarsi del ruolo attivo di utenti capaci di valutare, ancor più favorire un clima in cui crescere autonomamente nei giudizi e nelle scelte.

  6. Il nostro problema • Allan Bloom ha scritto: In famiglia le persone mangiano insieme,giocano insieme, viaggiano insieme, ma non pensano insieme. Quasi nessuna famiglia ha una vita intellettuale di qualche tipo, tanto meno è capace di permeare i vitali interessi dell’esistenza

  7. 1. Integrati: il punto di vista televisivo è assunto e rilanciato. 2. Apocalittici: carichi di ansia: Il punto di vista televisivo è costantemente ostacolato. 3. Addomesticatori consapevoli, negoziatori 4. Anoressici o bulemici? 1. visione esclusiva 2. inclusiva. Quali situazioni comunicative si attivano con la mia visione? la famiglia è fuori o dentro? Noi davanti alla tv

  8. …cornice per la pubblicità? • la rivoluzione: non più programmi per lo spettatore, ma quote di pubblico per la pubblicità “L’interlocutore principale della televisione diventa lo sponsor, per il quale si creano programmi che possano catturare il numero più alto di contatti”. (A. Grasso) • AUDITEL decreta il successo o la fine di un programma! “mentre la RAI al tempo di Carosello, dava accesso a 500 aziende,i network Fininvest le hanno aperte a più di 2000” (A. Grasso)

  9. Influenza presunta della tv sul bambino • Il 57 % dei genitori la ritiene positiva • Il 22% neutra • Il 21% negativa

  10. Chi deve fare cosa? • I produttori devono fare attenzione a cosa diffindono(41%) • devono essere i genitori a proteggere i loro figli (37%) • deve intervenire lo Stato a tutelare i Minori (12%) • nessuno deve intervenire: è bene che i bambibi imparino da soli come è fatto il mondo (10%)

  11. Cosa facciamo? • Permettiamo 32% • Pericolo! 8% • Regole! 23% • Dieta 5% • Controllo indiretto 20% • monitoraggio 12% • alternative 12%

  12. La sfida educativa - conoscere il mezzo ed il suo potere - riconoscere le sue potenzialità - scoprire come stare accanto ai figli/studenti nell’introdurli al consumo dei media • l’evoluzione tecnologica pone la questione antropologica (che impatto ha?) • l’esplosione tecnologica provoca una seri di effetti collaterali …che riguardano l’uomo in quanto tale • la televisione è strumento antropogenetico (homo videns)

  13. Il ruolo della scuola…dal Direttorio CEI • La scuola non può ignorare che dai media i giovani ricevono una mole di informazioni con giudizi e pregiudizi ben superiore di quella che ricevono in classe. • I media sono una sorta di ‘scuola parallela ’ spesso ben più persuasiva e seducente • Alla scuola spetta di fornire agli studenti gli strumenti critici che ne facciano utenti liberi e responsabili • È una alfabetizzazione, un ‘leggere e scrivere ’ di genere più raffinato ma non meno fondamentale

  14. ai@rt:SPETTATORI CON… GIUDIZIO • 1.far crescere il senso critico favorendo anche lo sviluppo di specifiche competenze • 2.promuovere a livello nazionale e territoriale specifici percorsi di formazione • 3.esercitare tutte le pressioni necessarie al miglioramento della qualità dell’offerta televisiva, segnalando le esigenze degli utenti i • 4. organizzare monitoraggi televisivi con Atenei e Centri Studi • 5.sviluppare la riflessione sui temi della comunicazione attraverso le proprie iniziative editoriali. • 6.attivare tutte le iniziative necessarie alla tutela dei diritti della persona umana e della famiglia . • 7.promuovere contatti significativi con il mondo della scuola, delle parrocchie e del volontariato

  15. 1.IL PROGETTO TELEFORUM Codice di autoregolamentazione ‘TV e Minori’ Per iniziativa AIART nasce anche il CO.per COM l’AIART ha sue strutture organizzative in tutte le regioni italiane (nel 2003 era presente solo in 14 regioni) e in quasi tutte le province (ne mancano 6) Cosa facciamo?

  16. …e ancora • Costituito Comitato Scientifico • programmi formativi dell’anno • Millequartieri • Il Telespettatore • LA PARABOLA • sito aiart in (www.aiart.org),

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