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REGIONE PUGLIA Sovvenzione Globale Piccoli Sussidi ATS - Impresa Sociale per lo Sviluppo

REGIONE PUGLIA Sovvenzione Globale Piccoli Sussidi ATS - Impresa Sociale per lo Sviluppo Sovvenzione Globale - Piccoli Sussidi Azioni formative e piccoli sussidi, az. c: “Piccoli sussidi” POR PUGLIA 2000 - 2006 – Misura 5.3.

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REGIONE PUGLIA Sovvenzione Globale Piccoli Sussidi ATS - Impresa Sociale per lo Sviluppo

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  1. REGIONE PUGLIA Sovvenzione Globale Piccoli Sussidi ATS - Impresa Sociale per lo Sviluppo Sovvenzione Globale - Piccoli Sussidi Azioni formative e piccoli sussidi, az. c: “Piccoli sussidi” POR PUGLIA 2000 - 2006 – Misura 5.3

  2. La Sovvenzione Globale è uno strumento previsto dal Regolamento CE 1260/99, teso a promuovere specifiche azioni di sviluppo locale. • Ogni Sovvenzione Globale comporta la scelta di un organismo di gestione dell’intervento - Organismo Intermediario - cui è delegata l’attuazione delle azioni previste, al fine di rendere le procedure burocratiche più semplici e snelle.

  3. L’Organismo Intermediario (O.I.) individuato dalla Regione Puglia per la Realizzazione della Sovvenzione Globale Piccoli Sussidi POR – Puglia mis 5.3 è l’ATS Impresa Sociale per lo Sviluppo L’Organismo Intermediario ha attivato il seguente partenariato di secondo livello: Confcooperative Puglia; Legacoopsociali Puglia; ACLI Puglia; ARCI Nazionale; Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza CNCA; Agenzia per l’Inclusione Sociale del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino; Amministrazioni provinciali di Bari, Brindisi, Taranto, Foggia; Università degli Studi di Lecce CiSN e Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Informatica; Azienda Speciale per i Servizi Reali alle Imprese (ASSRI) della CCIAA di Lecce, CSV Salento.

  4. La Sovvenzione Globale - Piccoli Sussidi è lo strumento di intervento attivato dalla Regione Puglia, nell’ambito della programmazione del FSE per il periodo di programmazione 2000-2006, allo scopo di sviluppare il tessuto locale dell’economia sociale, favorire l’accesso al mercato del lavoro di persone in condizione di svantaggio sociale, in particolare attraverso la creazione di impresa, forme di autoimpiego e specifici percorsi di inserimento lavorativo.

  5. Tale finalità è stataperseguitaattraverso le seguentiAzioni: • Azione 1 –Consolidamentodelleorganizzazionioperantinell’ambitodell’inclusionesociale e lavorativa, attraversoilrafforzamentodellaqualitàdeiservizioffertidallestesse. • Azione 2 – Creazionedinuoveimpreseoperantinel campo dell’inclusionesociale e deiservizialla persona, ancheattraversoprocessidi spin-off, finalizzati a sostenerel’inserimentolavorativodisoggettisvantaggiati. • Azione 3 – Misurediaccompagnamentofinalizzate a consentirel’accesso e la permanenzanelmercato del lavoro e nelleattivitàdiformazionedisoggetti non completamenteautonomi. • Azione 4 – Partecipazione al capitaledirischiodiorganismi del terzosettore.

  6. Nell’ambitodell’Azione 1 potevaessereinclusoilfinanziamentodiiniziativeprogettualirivolte a: (sonoriportate solo le vociattinenti al nostroprogetto): • Introdurreinnovazioni in campo organizzativonell’utilizzodellenuovetecnologie; • Sostenereipercorsidiriqualificazione in particolare a sostegnodellaformazionedinuoviprofiliprofessionalisociali, così come definiti a livellonazionale e regionale; • Acquisirebenistrumentali, con particolareattenzione a quellilegatiallenuovetecnologiedell’informazione e dellacomunicazione; • Promuovere la diffusione e la sperimentazionedellaculturatelematicanelTerzoSettore; • Creareserviziinformativi (ad esempiosullalegislazionecomunitaria, nazionale, regionale; bandi e garenazionali e locali per l’affidamentodiservizidiutilitàpubblica; accesso a finanziamentipubblici e privati; ecc.).

  7. Soggettiammessiallapresentazionedeiprogetti • Associazionidipromozionesociale (APS); • Cooperative sociali e loroconsorzipurchécostituiti in forma cooperativa; • Associazionidivolontariatoaventiriconoscimentodi ONLUS chesianoiscrittenegliappositiregistriregionali o nazionali; • ONG; • Altriorganismidicarattereprivatosenzascopodilucro, aventiilriconoscimentodi ONLUS; • Formedipartenariato locale cheabbianotra le propriefinalità la lottaall’emarginazioneattraversol’inclusionesociale e lavorativadisoggettisvantaggiati, costitute in ATI o ATS cheabbianoqualemandatariounodeisoggettisopraindicati. A penadiinammissibilità, isoggettiproponentidovevanoaveresedelegale e/o operativa in Puglia e impegnarsi a realizzareilpropriointerventonell’ambito del territorioregionale.

  8. Speseammissibili • Progettazione, assistenzatecnica e consulenza; • Attrezzature e benimaterialiedimmaterialiammortizzabili; • Formazione per funzioniimprenditoriali e gestionali, nonché per ilrafforzamentodellecompetenzetecnico – specialistichechetengacontoanchedeinuoviprofiliprofessionalisociali. E’ riconosciuto un contributosullespeseammissibilipari al 100%. Nelnostrocaso la richiesta è stataquellamassimadi35.000 euro.

  9. Azione 2 + Azione 3 Azione 1 o 2 + Azione 4 Compatibilità Azione 1 + Azione 3

  10. L’Associazione Orizzonti Nuovi“EvandroLupidi”Onlus in collaborazione con laCaritas Diocesana della Diocesi di Castellaneta e in partnership per la diffusione dei risultati con la Cooperativa Sociale Comunità Oasi2 “San Francesco” Onlus

  11. È stata ammessa al finanziamento per il progetto denominato: Rafforzamento delle capacità organizzative dell’Associazione Orizzonti Nuovi “EvandroLupidi” Onlus, finalizzato all’erogazione di un servizio innovativo

  12. Il Progetto, redatto e coordinato dal Gruppo di Progettazione costituitosi all’interno dell’Associazione e in collaborazione con la Caritas diocesana, si propone di implementare una organizzazione strutturata e fornire uno strumento di sviluppo e di crescita a tutte le realtà no-profit, in particolare di quelle operanti nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa, presenti sul territorio della Diocesi di Castellaneta, comprendente sette Comuni (Castellaneta, Ginosa, Massafra, Mottola, Laterza, Palagiano e Palagianello), contribuendo al rafforzamento della qualità dei servizi offerti dalle stesse.

  13. OBIETTIVI DEL PROGETTO 1) CREAZIONE DI UN SITO WEB Il sito dovrà contenere la mappatura di tutte le realtà no-profit presenti sul territorio il monitoraggio dei “bisogni sociali” del territorio, ed in prospettiva studi e statistiche sui tali bisogni il risultato dell’Attività di sensibilizzazione al coordinamento e alla creazione di reti sinergiche, che scaturirà dal Questionario proposto agli enti no-profit del territorio

  14. Il sito dovrà offrire un sistema informativo territoriale sul no-profit in grado di mettere in rete risorse e al contempo sensibilizzare le organizzazioni no-profit del territorio ad una cultura della collaborazione e della creazione di reti sinergiche; indicazioni e modalità necessarie per accedere a servizi informativi sulla legislazione comunitaria, nazionale, regionale di riferimento per il no-profit e sulle possibili linee di finanziamento pubbliche e private; servizi di pubblicizzazione delle finalità e delle attività di ciascuna associazione no-profit; una finestra virtuale per il coordinamento tra gli “appuntamenti” ed “eventi” di ciascuno onde evitare sovrapposizione di ruoli e di iniziative

  15. Il sito dovrà rappresentare un forum permanente a cui potranno accedere tutte le organizzazioni no-profit del territorio di riferimento desiderose di creare una collaborazione sinergica che dia slancio allo sviluppo delle loro attività.

  16. 2) FORMAZIONE Contestualmente alla creazione del sito si svolgerà la parte formativa del progetto che verterà: • sulla gestione, amministrativa e finanziaria, del no-profit, al fine di rafforzare le capacità manageriali dei partecipanti (6 operatori della Caritas e di Orizzonti Nuovi) • sulla moderna concezione della gestione del no-profit, con particolare attenzione al ruolo in essa assunta dalle nuove tecnologie e di nuovi strumenti concettuali quali, ad esempio la creazione e gestione del partenariato, le attività di networking, ecc.

  17. Inoltre, nel percorso formativo è stata inserita una unità didattica concernente “Elementi di cultura e tradizione brasiliana, con nozioni di portoghese” come aspetto peculiare tendente ad esaltare le molteplici attività e progetti di solidarietà in Brasile e i continui scambi culturali e di persone (viaggi), nell’ambito del gemellaggio fra le diocesi di Castellaneta e di Proprià.

  18. I soggetti così formati saranno in grado di operare in maniera qualificata nell’ambito delle attività associative e, al contempo, saranno in grado di essere vettori delle conoscenze acquisite per tutte le realtà no-profit che aderiranno al forum, offrendo assistenza tecnico-giuridica ed un concreto supporto alle loro attività progettuali. In particolare, poiché il progetto deve essere completato entro il 30 settembre, dal mese di ottobre è previsto il passaggio di consegne, per la futura gestione del sito, agli uffici della Caritas Diocesana, sempre in collaborazione con la nostra associazione, che potrà offrire un supporto tecnico e logistico.

  19. 3) DOTAZIONI TECNOLOGICHE Il finanziamento regionale permetterà alla nostra organizzazione proponente ed alla Caritas di dotarsi di attrezzature tecnologiche adeguate per la funzione di Coordinamento che il sito stesso vuole avere. In particolare saranno disponibili attrezzature informatiche per la gestione del sito, multimediali per la presentazione dello stesso, voip per facilitare le comunicazioni reciproche e con l’estero. Soprattutto su questa ultima moderna tecnologia di comunicazione, che la nostra associazione sperimenta diffusamente e con successo da oltre un anno, siamo disponibili per consulenze gratuite a quegli enti e/o associazioni che vogliano ridurre drasticamente i propri costi telefonici…

  20. OBIETTIVI SPECIFICIDEL PROGETTO Modernizzare le metodologie di gestione e pianificazione delle attività associative adeguando il livello di professionalità degli operatori dell’organizzazione proponente e incrementando l’utilizzo delle nuove tecnologie (in particolare di quelle della società dell’informazione).

  21. Rendere coerenti tra di loro le azioni portate avanti dai vari soggetti territoriali del no-profit, rafforzandone il coordinamento sul territorio di riferimento, aumentando la sensibilizzazione verso una cultura della cooperazione, della collaborazione intersettoriale e del partenariato e migliorando le conoscenza degli strumenti per la creazione e gestione di reti sinergiche.

  22. Accrescere il radicamento al territorio ed il collegamento con le istituzioni, diffondendo la consapevolezza che il no-profit può rappresentare elemento di sviluppo locale. Fornire agli enti no-profit gli strumenti conoscitivi delle esigenze reali e delle potenzialità del territorio, creando strumenti di collegamento con le politiche regionali e locali.

  23. Punto di forza del progetto è la collaborazione con la Caritas Diocesana. L’idea progettuale di partenza, rivolta alle realtà del no-profit del nostro territorio, ed in particolare di quella parte propriamente dedita all’inclusione sociale e lavorativa, è in primo luogo caratterizzata dall’ispirazione ai principi cristiani, traendo dall’insegnamento sociale della Chiesa l’impegno ad affermare sempre il primato della persona, tenendo conto delle sue necessità materiali e di ordine intellettuale, morale, spirituale e religioso, anche nel campo dello sviluppo economico.

  24. Assume particolare rilevanza, soprattutto, l’opportunità offerta dal crescente radicamento sul territorio diocesano dei Centri di Ascolto che operano nell’ambito della Caritas.Proprio da una recente ricerca sul fenomeno dei Centri di Ascolto in Puglia, scaturisce la giustificazione degli obiettivi stessi del Progetto,con la constatazione di:“… una certa difficoltà a comprendere l’importanza che ha la raccolta delle informazioni e l’utilità che assume la ricerca per chi opera sul campo. Una migliore conoscenza dei fenomeni sociali consentirebbe una riflessione più significativa sul lavoro svolto e sul senso che esso assume”.(rif. a “Le Chiese di Puglia in ascolto del territorio – Primo rapporto sulle povertà in Puglia” a cura della Delegazione regionale Caritas Puglia, Editrice Rotas – Barletta, Ottobre 2006).

  25. Nell’incontro del 17 febbraio scorso, sul tema: “Solidarietà in Diocesi: Bisogni, Esperienze, Prospettive”, osservai che: Obiettivi prioritari di cui la stessa Caritas Diocesana potrebbe e dovrebbe farsi carico, unitamente ad altri organismi preposti (ad esempio il Centro Servizi per il Volontariato di Taranto) sono: 1) censimento delle organizzazioni che si occupano di solidarietà 2) rafforzamento della qualità dei servizi offerti. Tali obiettivi coincidono sostanzialmente con quelli generali del progetto finanziato dalla Regione Puglia, e possono attuarsi attraverso le seguenti…

  26. TAPPE INTERMEDIE: • Modernizzare le metodologie di gestione e pianificazione delle attività associative, incrementando l’utilizzo delle nuove tecnologie ed in particolare di quelle informatiche, creando un sito di riferimento per tutte le realtà solidaristiche e di volontariato che operano sul nostro territorio. • Adeguare il livello di professionalità degli operatori delle diverse organizzazioni, mediante la diffusione e l’invito alla partecipazione ad appositi seminari e/o corsi di formazione, organizzati dalla diocesi o dalle associazioni. • Consolidare le organizzazioni più attive e ridurre l’attuale frammentazione, favorendo la collaborazione tra le diverse entità, soprattutto al fine di ottimizzare le risorse umane ed i finanziamenti disponibili. • Rendere coerenti e coordinare tra di loro le azioni portate avanti dai soggetti territoriali del no-profit, aumentando la sensibilizzazione verso una cultura della cooperazione, della collaborazione intersettoriale e del partenariato. • Accrescere il radicamento al territorio e il collegamento con le istituzioni, creando strumenti di coordinamento con le politiche regionali e locali.

  27. Idee per un sito webdi coordinamento tra tutte le realtà no-profit presenti sul territorio

  28. creazione di un Data base degli enti no-profit operanti sul territorio della Diocesi di Castellaneta, con possibilità di inserire news ed appuntamenti, in modo da evitare sovrapposizione di ruoli e di iniziative; • possibilità, per ciascun ente censito, di inserire link al proprio sito di riferimento oppure realizzare facilmente e senza spesa un proprio spazio autogestito che permetta di pubblicizzare, anche mediante una galleria fotografica, le proprie finalità e attività;

  29. implementazione di uno spazio informativo sulla legislazione regionale, nazionale e comunitaria, nonché sulle possibili linee di finanziamento pubbliche e private; • modernizzazione delle metodologie di gestione e pianificazione delle attività associative, facilitando l’utilizzo di tecnologie informatiche e creando una rete di collegamento tra gli stessi aderenti e con le istituzioni locali (obiettivo trasversale).

  30. BUON LAVORO A TUTTI…

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