1 / 20

Fondi pensione: quali garanzie?

Fondi pensione: quali garanzie?. Marcello Messori (Università di Roma ‘Tor Vergata’, Mefop) LA GESTIONE DELLE ASSICURAZIONI: NUOVI MODELLI E STRATEGIE VI Congresso Nazionale di Scienza e Tecnica delle Assicurazioni

fritz-dale
Download Presentation

Fondi pensione: quali garanzie?

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Fondi pensione: quali garanzie? Marcello Messori (Università di Roma ‘Tor Vergata’, Mefop) LA GESTIONE DELLE ASSICURAZIONI: NUOVI MODELLI E STRATEGIE VI Congresso Nazionale di Scienza e Tecnica delle Assicurazioni Bologna, 19-20 gennaio 2004

  2. Schemi a contribuzione definita • Nei paesi economicamente avanzati, gli ultimi anni  - Sostituzione di “schemi a beneficio definito” (DB) con “schemi a contribuzione definita” (DC)

  3. Passaggio da DB a DC I seguenti dati indicano che, nel 2001, DB prevaleva ancora nella maggioranza dei paesi europei: Fonte: Associazioni Nazionali, ecc.

  4. Passaggio da DB a DC (segue) Ma i dati statunitensi sono indicativi della tendenza: Solo DB Solo DC Entrambi Fonte: A. H. Munnell, K. E. Cahill, N. A. Jivan “How has the shift to 401(k)s affected the retirement age?” Settembre 2003

  5. … Schemi DB • Nel caso italiano, i nuovi Fondi pensione (FP) adottano DC: - per legge: caso lavoratori dipendenti. - per scelta: caso lavoratori autonomi NB. Anche molti FP preesistenti stanno passando da DB a DC

  6. Vantaggi e limiti DC v/s DB • Non è questo il tema del mio intervento. Sufficiente notare che: 1. DB  rischio di underfunding (estesa letteratura); pro-ciclicità rispetto economia; 2. DC  rischi finanziari del portafoglio investito pesano – per intero - sugli aderenti anziché sull’impresa sponsor. 3. La “riforma Dini”  anche il pilastro pubblico a ripartizione contributiva dà rendimenti incerti Da cui: quali garanzie offrire agli aderenti dei FP rispetto alla fase di capitalizzazione?

  7. Quali garanzie? • In linea di principio, quattro possibili tipologie di garanzia: (1) Garanzia statale (2) Garanzia di settore (3) Garanzia di tipo assicurativo (4) Garanzia di tipo finanziario

  8. Garanzia statale • Varie forme possibili. Per esempio: 1. Garanzia di tasso minimo di rendimento per ogni comparto a date future certe. Ciò  schema di incentivo avverso (rischio morale rispetto alla composizione dei diversi portafogli). 2. Garanzia di tasso minimo di rendimento per un singolo comparto a date future certe (default option); conseguente vincolo statale di investimento in quel comparto. Evidenza empirica internazionale: addensamento  90% nella opzione di default.

  9. Garanzia statale (segue) • Conseguenze negative alternativa (2): inefficienza sistemica dei FP perché dominati da un Fondo unico che minimizza i “costi di transazione” (cfr. Modigliani-Ceprini 1998, 2000); • Conseguenze negative in ambedue le alternative: Garanzia (specie se mal disegnata – come sub (1)) rischio di incremento futuro della tassazione per la collettività.

  10. Garanzia di settore Varie forme possibili. Per esempio: 1. Costituzione di una riserva presso ciascun FP: Ciò  vincolo normativo: conti individuali capitalizzati, patrimonio contabile del FP nullo;  distorsione economica: riduzione del tasso di rendimento per gli altri aderenti (schema di incentivo avverso a livello di singolo aderente). 2. Impegno a costituire una riserva di settore ( fondo interbancario) Ciò  vincolo normativo analogo al punto 1 (nel caso);  distorsione economica analoga al punto 1 (nel caso);  ulteriore distorsione economica: schema di incentivo avverso a livello di singolo FP. 3. Costituzione di una piccola riserva (buffer stock) iniziale presso ciascun FP e definizione di un “corridoio” di rendimenti contabilizzati (rc; con rmin rc rmax) rispetto ai rendimenti effettivi (ra).

  11. Garanzia di settore (segue) • Qualche approfondimento della forma 3: - Determinazione annuale degli rmine rmax in termini di massimo e predefinito scostamento rispetto al rendimento medio realizzato dall’insieme o dai sottoinsiemi omogenei (in termini di rischiosità dei portafogli) dei FP; - Garanzia di ultima istanza da parte dello Stato. Per esempio: caso cileno, caso svizzero Se ra > rmax, allora rc = rmax (1) Se ra < rmin, allora rc = rmin (2) Se rmin ra  rmax, allora rc = ra (3) • Nel caso (1), aumento della riserva Nel caso (2), invarianza della riserva Nel caso (3), diminuzione della riserva/ insolvenza del FP.

  12. Se rmin > soglia data, Prob. insolvenza aumenta se: - FP nasce in fase negativa per mercati finanziari. • Comunque, in caso di insolvenza: licenziamento degli amministratori e/o gestori; intervento di ultima istanza dello Stato.

  13. Garanzia di settore (segue) • Risultato (teorico ed empirico): comportamento ‘mimetico’ nelle scelte di portafoglio dei FP (o di sottoinsiemi omogenei di FP), nel senso che ogni gestore è incentivato a imitare le scelte degli altri gestori (herding). In presenza di herding diffuso, Fondo unico è soluzione dominante rispetto a un sistema di FP.

  14. Garanzia assicurativa • La normativa italiana  compagnie di assicurazione non possono offrire come FPa o indirettamente (tramite i FPc) un prodotto previdenziale diverso dal ramo VI Necessario il ricorso a FIP • Punto condiviso: un contratto previdenziale con garanzie di rendimento (nominale o reale), offerto da compagnia assicurativa (ramo VI), è dominato da un prodotto assicurativo tradizionale.

  15. Garanzia assicurativa (segue) • Soluzione efficiente: cambiare normativa? • Risposta empirica: in Italia costi FIP (ossia contratti assicurativi tradizionali di ramo III o V) sono molto più elevati – in media – dei costi FPc e FPa a prescindere dall’offerta di garanzie (Cfr. Fornero – Fugazza-Ponzetto 2003) • Considerazione analitica: • Prodotto assicurativo tradizionale  Incompatibile con sistema di FP • Prodotto assicurativo tradizionale  minore trasparenza in quanto risultati calcolati a costo storico (book value) anziché a prezzi di mercato (mark to market).

  16. Garanzia assicurativa (segue) • Possibile implicazione: vincoli normativi  che in Italia garanzia ‘assicurativa’ (ramo VI) identica a garanzia finanziaria? • Risposta negativa se: Garanzia ‘assicurativa’ = garanzia (nominale o reale) di rendimento, ossia rarmin Garanzia finanziaria = ‘garanzia morale’, ossia min P(ra < rmin).

  17. Garanzia ‘assicurativa’ v/s garanzia finanziaria • Ogni garanzia è costosa: il taglio della coda negativa di una funzione di distribuzione  anche rinuncia a (una parte della) coda positiva. • Spesso garanzie tendono a rendere meno trasparente il portafoglio finanziario. Da cui: problema del controllo del rischio per i FPc o per i sottoscrittori di FPa. • Confronto  esame costi diretti, trasparenza, costi di monitoring Costi: in Italia offerta di garanzie ‘assicurative’ = costi elevati Trasparenza: in Italia prodotti previdenziali garantiti sono privi di benchmark (attrazione verso il pavimento) Controllo del rischio: in Italia molti FPc hanno strumenti inadeguati.

  18. ‘Garanzia morale’ • Forma di garanzia probabilistica compatibile con funzionamento efficiente dei FP perché: - Riduce la volatilità di investimenti a medio-lungo termine rispetto alle bolle finanziarie; - Riduce la volatilità di investimenti a medio-lungo termine rispetto all’andamento ciclico dell’economia. • NB. Anche l’offerta di una ‘garanzia morale’ è costosa.

  19. ‘Garanzia morale’ (segue) • L’offerta efficiente di ‘garanzie morali’: quali strumenti finanziari? Ampio numero di strategie dinamiche di portafoglio (asset allocation: AA). Per esempio: - Adeguamento all’andamento del mercato con un dato ritardo e con regole di correzione definite ex ante (benchmark = min. P(ra < rmin). - Gestioni dinamiche di “Asset&Liability Management” (ALM) anche in grado di ‘coprire’ l’andamento stocastico delle passività (benchmark = battere la passività) • Al crescere della complessità della strategia dinamica: Aumentano i costi, diminuisce la trasparenza, aumentano le responsabilità degli amministratori dei FP. NB. Costo dell’opzione è funzione dell’incertezza (volatilità) e della distanza dal minimo (strike).

  20. Garanzie morali: i problemi • Scelta della strategia dinamica di portafoglio non risolve tutti i problemi. Tre esempi: - La garanzia probabilistica deve fare riferimento a valori-soglia o a passività espressi in termini monetari o reali? - La connessa strategia di AA deve diventare una scelta complessiva di gestione (relativa a tutti i comparti) oppure deve essere applicata al solo comparto garantito (opzione di default)? - La garanzia probabilistica deve riferirsi alla sola fase di capitalizzazione (rischio finanziario sistemico e specifico) oppure deve coprire anche la fase di erogazione (rischio di inflazione e di longevità)?

More Related