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Tecnologia come elemento di innovazione didattica

Università degli Studi “Federico II” di Napoli Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all’Insegnamento. Tecnologia come elemento di innovazione didattica. Evira Russo – Dipartimento di Matematica e Applicazioni “R. Caccioppoli” - Università “Federico II”- Napoli.

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Tecnologia come elemento di innovazione didattica

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Presentation Transcript


  1. Università degli Studi “Federico II” di Napoli Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all’Insegnamento Tecnologia come elemento di innovazione didattica Evira Russo – Dipartimento di Matematica e Applicazioni “R. Caccioppoli” - Università “Federico II”- Napoli

  2. Che cosa sono le TD e quale innovazione introducono • Programmazione e progettazione di un intervento didattico • Organizzazione del corso

  3. La nostra concezione delle Tecnologie Didattiche è quella di un settore disciplinare che propone, sviluppa, analizza ed usa modelli teorici desunti dalle teorie dell’apprendimento e dai sistemi ICT per realizzare innovazione didattica. TD include aspetti di varie discipline quali scienze cognitive, epistemologia e pedagogia, tecnologia, nonché saperi disciplinari specifici.

  4. Le TD si occupano di sistemi didattici e di processi di apprendimento/insegnamento, di come fare, con l’uso delle ICT, modelli, progettarli e realizzarli e di valutare come tali modelli possono favorire i processi di apprendimento/insegnamento a qualunque livello scolare.

  5. Tecnologie DidattichenonTecnologie per la didattica • non sono l’applicazione di strumenti informatici (ICT) in qualche situazione didattica • non sono l’uso del calcolatore con visione tecnocentrica Teorie pedagogiche+ Tecnologie per la didattica Tecnologie Didattiche

  6. Dal comportamentismo al costruttivismo Comportamentismo:apprendimento come esercizio ed effetto di associazione tra stimolo e risposta (valore del feedback positivo) Cognitivismo: l’attenzione è centrata su chi apprende e sui processi mentali (dentro) piuttosto che sui comportamenti (fuori) Una particolare corrente del cognitivismo è il costrut-tivismo in cui sono centrali: • - apprendimento attivo • - sapere come costruzione personale • - apprendimento collaborativo • importanza del contesto • insegnante come facilitatore di processi

  7. Le tecnologie AV utilizzano TV, proiettori, lavagne luminose, cinema, radio, registratori, a supporto dell’insegnamento:la ricchezza e la varietà di stimoli aumenta l’attenzione • Il CAI (Computer Assisted Instruction )- USA inizi anni ’60 - • realizzava con l’uso del computer forme di istruzione programmata seguendo i criteri del comportamentismo: • scomposizione dei contenuti di apprendimento in particelle atomiche • partecipazione attiva (risposte formulate esplicitamente dai discenti) • conoscenza immediata dei risultati (feedback) • individualizzazione (rispetto del ritmo di apprendimento personale)

  8. La Multimedialità consente l’integrazione di vari codici di comunicazione: testo, immagine, animazione, suono. L’Ipertestualità consente la fruizione non sequenziale di informa-zioni presentate in forma multimediale. La multimedialità e l’ipertestualità favoriscono l’apprendimento in quanto coerenti con i processi cognitivi delle persone, così come indicato dalle neuroscienze. • La rete rende possibile la centralità collaborativa del costruttivismo mediante: • L’accesso ad un’ampia informazione • La condivisione di informazioni e conoscenze • La comunicazione • L’attività cooperativa

  9. Le ICT consentono il pieno sviluppo di un ambiente di apprendimento costruttivista e quindila realizzazione delle Tecnologie Didattiche come disciplina

  10. Teorie pedagogiche Tecnologie AV Comportamentismo Computer Cognitivismo Computer: sw di produzione multimediale e ipertestuale Costruttivismo Rete - Internet

  11. Teorie pedagogiche ICT Tecnologie didattiche

  12. Organizzazione del lavoro del docente Progettazione curricolare(Analisi disciplinare, mappe concettuali, strumenti, tempi, criteri di valutazione….) Progettazione educativa dei segmenti didattici Instructional Design

  13. Progettazione educativa di un segmento didattico • Analisi • obiettivi • caratteristiche d’ingresso • scelta delle linee pedagogiche • Progettazione • stesura obiettivi • criteri per i test • identificazione strategie Sviluppo e messa in opera preparazione del materiale didattico (e ICT) • Valutazione • formativa e sommativa • autovalutazione Gestioneprocessoattuativo

  14. Instructional Design Riguarda il complesso di metodologie e riferimenti teorici a cui richiamarsi per definire efficaci tipologie di interventi didattici. Non sono Teorie dell’apprendimento Sono Teorie prescrittive per conseguire il massimo effetto: apprendimento efficace, efficiente e attraente

  15. Identificazione strategie Linee guidaDavid Merrill • L’apprendimento è facilitato quando: • Chi apprende è coinvolto nella soluzione di problemi basati sul mondo reale • La conoscenza già esistente è attivata come base per nuova conoscenza • La nuova conoscenza è “dimostrata” all’allievo, non semplicemente “detta” • La nuova conoscenza è impiegata dall’allievo • La nuova conoscenza viene integrata nelle conoscenze dell’allievo

  16. Organizzazione del corso • Il corso è organizzato in maniera mista: in presenza e a distanza. • Utilizza una piattaforma e-learning come supporto didattico alle attività in presenza e come ambiente di formazione a distanza. • L’e-learning come ambiente di formazione: • è personalizzabile, facilmente accessibile e fruibile ovunque • integra oggetti didattici, percorsi formativi, attività collaborative e risorse esterne.

  17. E’ evidente che i “corsi on-line”, proprio per le loro caratteristiche di abbattimenti di distanze e di personalizzazione dei tempi di fruizione, sono quanto meno auspicabili. • Importanti sono anche altri motivi: • è probabile che, sperimentata di persona tale metodologia, i corsisti siano disposti favorevolmente ad utilizzarla con i loro allievi • l’abitudine a lavorare in ambito professionale sui processi di apprendimento/ insegnamento con la rete porti i corsisti a proseguire in questa direzione anche nella loro attività didattica e nella loro formazione permanente • l’aver partecipato ad una comunità di insegnanti e l’aver sperimentato come avvalersi della collaborazione tra pari porti i futuri docenti a proseguire in questa direzione, abbassando la comune sensazione di isolamento.

  18. In questo corso l’e-learning è inteso come nuova tecnologia educativa e quindi come metodologia didattica [Merrill D., 2000] che, offrendo la possibilità di erogare contenuti formativi attraverso la rete, riesce a sviluppare appieno ed in maniera integrata le metodologie derivanti dal costruttivismo sociale ed un corretto uso didattico delle ICT. Per l’utente questo modello rappresenta:  una soluzione di apprendimento flessibile, in quanto fortemente personalizzabile e facilmente accessibile e quasi ovunque fruibile un ambiente integrato di formazione che utilizza le tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere, gestire e ampliare le risorse per l’apprendimento.

  19. Preparazione del materiale didattico nell’ambito del Corso Per favorire l'esplorazione conoscitiva e la negoziazione sociale è opportuno orientarsi alla creazione di un progetto di lavoro centrato sulla costruzione cooperativa di conoscenza (scelta di un progetto da realizzare in piccolo gruppo). Ogni gruppo è sollecitato ad interagire cogli altri gruppi e ad offrire collaborazione: in questo modo il lavoro finale potrà essere considerato lavoro collettivo di tutti i partecipanti. A tal fine la tecnologia di rete, dando accesso a strumenti di informazione e di comunicazione diventa una risorsa indispensabile.

  20. Internet non sarà usata solo come risorsa educativa (per fare ricerche, ecc.) ma come supporto indispensabile per adattare ambienti e ritmi (accesso a fonti e strumenti di conoscenza e tempi personali e/o scolastici) Occorre prestare attenzione all’organizzazione e finalizzazione della ricerca, alla valutazione attenta e critica dei materiali trovati, all’ “affidabilità” dell’informazione.

  21. Nel materiale didattico dell’ UD ipermediale troveranno spazio: • le descrizioni delle attività di laboratorio (povero e/o strumentale e/o virtuale), le schede di lavoro • applet e simulazioni , immagini e materiali (prodotti e/o trovati in rete) • tabelle, resoconti, fogli di calcolo,…… • materiale valutativo sia riguardante l’autovalutazione che la valutazione • Saranno esplicitati la mappa della struttura e i riferimenti bibliografici testuali e di rete.

  22. Bibliografia Callegarin G., Caviglia F., Sassi E., Modelli virtuali, esperienze reali e pratiche scolastiche: qualche riflessione, TD - Tecnologie Didattiche, 26, 2002, pp 55/57 Calvani A., Che cos’è la tecnologia dell’educazione, Carocci, Roma, 2004 Calvani A., Rotta M., Comunicazione e apprendimento in Internet. Didattica costruttivistica in rete, Centro Studi Erickson, Padova, 1999 Maragliano R., Ripensare la formazione dentro la multimedialità, TD - Tecnologie Didattiche, 13, 1999, pp 18/26 Margiotta U., Il progetto SIS on-line: realizzazione di corsi collaborativi a distanza, attraverso le modalità di comunicazione telematica, Quaderni on line della SSIS Veneto, www.univirtual.it , 2003

  23. Midoro V., Dalle comunità di pratica alle comunità di apprendimento virtuali, TD- Tecnologie Didattiche, 25 , 2002, pp 3/10 Papert S., Vision for Education, - The Caperton-Papert Platform (1999 National Governors' Association Meeting) A proposal to the National Governor's Association by Dr. Papert and the Governor of West Virgina, 1999 Russo E., Mastroianni M. B., Sassi E., Tecnologie Didattiche: un progetto di prima formazione insegnanti per favorire consapevolezza di una nuova disciplina,TD - Tecnologie Didattiche, 29, 2003, pp 11/18 Vygotskij L.S., Mind in Society, Cambridge, 1978; trad. it. Il processo cognitivo, Torino, 1980 Vygotskij L.S., Pensiero e linguaggio, Giunti, Firenze, 1966

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