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Presentazione servizi Pro.Ge.A. e della

Presentazione servizi Pro.Ge.A. e della nostra nuova struttura professionale nell’ambito di Gruppo Crescendo. PRO.GE.A. Sede Legale: Via XXV Aprile, 206 – 21042 Caronno Pertusella (Va) Sede Operativa: Via IV Novembre, 455 – 21042 Caronno Pertusella (Va) – Tel. 02.96515611 – Fax 02.96515655

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Presentazione servizi Pro.Ge.A. e della

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Presentation Transcript


  1. Presentazione servizi Pro.Ge.A. e della nostra nuova struttura professionale nell’ambito di Gruppo Crescendo PRO.GE.A. Sede Legale: Via XXV Aprile, 206 – 21042 Caronno Pertusella (Va) Sede Operativa: Via IV Novembre, 455 – 21042 Caronno Pertusella (Va) – Tel. 02.96515611 – Fax 02.96515655 Uffici in MILANO – Via Santa Radegonda, 8 – angolo P.zza DUOMO e-mail:progea@pro-gea.it

  2. Dove e quando • DOVE: Palazzo Affari e Giureconsulti di Milano - Via Mercanti,2 • QUANDO: 16 maggio 2006, ore 18,00

  3. Presentazione Partners

  4. SCENARIO DI RIFERIMENTO • La piccola e media impresa italiana strutturalmente ha bisogno di servizi reali e concreti, di cui non può dotarsi stabilmente a causa dell’alta incidenza di costi sul budget, ma che si rivelano sempre più necessari in un mondo ad alta competitività, in particolare quando il quadro di riferimento è costituito da aziende medio-grandi e strutturate. • Data anche la proverbiale incapacità della PMI italiana di consociarsi concretamente, l’unica possibilità è quindi “acquistare” tali servizi da società specializzate, che possano offrire un know how approfondito a costi affrontabili per le PMI. • L’alta specializzazione della PMI italiana, fa sì che l’imprenditore tenda però a non fidarsi del “consulente” non sentendolo “proprio” o del “proprio micromercato”. Bisogna quindi fornire pacchetti concreti di cui sia facile valutare il ritorno economico

  5. I BISOGNI DELLA PMI ITALIANA • La PMI italiana ha il particolare bisogno di un contributo professionale specialistico, in particolare, nelle aree della gestione del personale, del controllo di gestione, della finanza e della consulenza per la competitività, della comunicazione e della compravendita di aziende e ricerca soci • La PMI italiana deve dotarsi di tali professionalità esterne, per mantenere il livello competitivo adeguato alle nuove sfide del mondo globalizzato • Assunzioni • Carriere • Valutazione Gestione del Personale azienda • Contabilità industriale • Utilizzo delle informazioni peril controllo dell’azienda • Cruscotti aziendali Controllo di Gestione • Equilibrata capitalizzazione d’impresa • Rapporti con le banche • Advisory e operazioni straordinarie aziendali Finanza Aziendale • Strategie • Organizzazione • Marketing • Sistemi informativi • Gestione dell’innovazione Consulenza per la Competitività Comunicazione e Immagine • Gestione integrata dell’immagine aziendale • Affermazione del “brand” Compravendita di aziende • Compravendita di aziende o rami d’azienda • Ricerca di soci di capitale

  6. LA PROPOSTA CreScEndo offre Competenze Specifiche di Eccellenza realmente capaci di dare adeguate risposte alle esigenze dell’impresa italiana CreScEndo si avvale della provata esperienza di aziende selezionate e presenti da anni sul mercato di competenza

  7. LA PROPOSTA • CreScEndo è un network di imprese, specializzate ciascuna in una specifica area professionale di intervento, che offre quindi assistenza e supporto specialistico completo sui temi di interesse per le PMI italiane • CreScEndo ha partecipazioni nel capitale delle società che compongono il network di competenze specifiche d’eccellenza • CreScEndo mette a fattore condiviso gli aspetti infrastrutturali, comunicativi e commerciali comuni ai diversi business; le società del network si alleggeriscono dei costi di struttura e mettono a fattore comune le conoscenze specialistiche d’eccellenza

  8. Siamo un gruppo di manager con elevata professionalità maturata attraverso significative esperienze di alta direzione in diversi settori industriali e testimoniata da numerosi casi aziendali risolti con successo .Operiamo nelle aziende per un periodo di tempo limitato e definito, da 6 a 18 mesi, assumendoci la responsabilità della gestione e della realizzazione degli obiettivi con la formula del temporary management. Interveniamo rapidamente e con efficacia; parliamo chiaro con la proprietà, il management e i dipendenti; ci poniamo con apertura di fronte ai problemi, per capirli, determinarne le cause e risolverli. Turnaround:CHI SIAMO

  9. “realizzare la valorizzazione delle imprese e risolvere le crisi aziendali in sinergia con gli investitori , attraverso manager a progetto con elevata professionalità e senso del risultato.”MISSIONEIl servizio supporta a livello strategico e operativo il management interno di una impresa per soddisfare gli obiettivi della proprieta’ e raggiungere specifici risultati ; Il servizio di Turnaround & Performance Improvement si configura come una attivita’ di temporary management rivolta direttamente alle imprese e a societa’ partecipate da Banche e Fondi di investimento che assumono il ruolo di Partner e committenti.Grazie ad un miglioramento delle prestazioni aziendali , i Partner finanziari possono cosi’ attuare vantaggiosamente la dismissione dell’ investimento oppure ulteriori operazioni di aggregazione e investimento rivolte allo sviluppo . Turnaround:MISSIONE

  10. Integriamo le competenze degli interlocutori di fiducia dell’ imprenditore senza sostituirci a loro : Studi legali e commercialisti Consulenti aziendali Societa’ di headhunting Banche Fondi di investimentoI nostri servizi sono mirati per risolvere situazioni di crisi o di stasi competitiva tramite un miglioramento delle prestazioni operative (Turnaround & Performance Improvement) .I nostri manager avvalendosi di un esperienza in genere non disponibile nelle imprese di media dimensione , identificano e realizzano specifiche opportunita’ di riorganizzazione, sviluppo e incremento del valore di impresa.L’ intervento diretto nella realizzazione dei cambiamenti necessari , fa leva su una esperienza di risanamento consolidata e una conoscenza approfondita del mercato e della realta’ aziendale. Turnaround:I PARTNERS

  11. I nostri specialisti hanno una significativa esperienza nella soluzione di situazioni aziendali difficili e complesse in diversi settori industriali.Il nostro approccio strutturato e trasparente identifica le cause dei problemi e le possibili soluzioni creando un clima di consenso e collaborazione tra proprieta’ , management e istituzioni finanziarie interessate .Il piano di azione per ottenere i risultati attesi viene ideato, negoziato e concordato con gli interlocutori . Successivamente gli specialisti realizzano gli interventi necessari per raggiungere i risultati prestabiliti .In sintesi l’ intervento si articola attraverso 3 fasi : 1.Analisi e diagnosi dei problemi aziendali e delle soluzioni .2.Definizione del piano di azione e degli obiettivi di incremento del valore e miglioramento dei risultati.3.Attuazione del piano Turnaround:IL METODO

  12. L'intervento di temporary management si divide in due fasi operative , successive alla eventuale identificazione delle imprese target nel portafoglio di banche e fondi di investimento.DIAGNOSI e PIANO DI INTERVENTO (3-4 settimane)individuazione problemi comprensione cultura aziendale analisi e diagnosi piano operativo di intervento obiettivi condizioni di ingresso e scelta del manager Crossbordertempi e costiGESTIONE (6- 12 mesi)ingresso in azienda presentazione del piano di intervento deleghe operative gestione controllo avanzamento intervento successione e uscitaIl Manager non opera mai solo. Ha sempre il supporto di un Team che supervisiona il suo lavoro, gli fornisce i supporti necessari e fa da collegamento con l'azienda cliente. Turnaround:FASI DEL PROGETTO

  13. Turnaround:TEMPI E GARANZIE QUALITA’ Il piano operativo spesso non si limita ad una riduzione di costi ma comprende :·Sviluppo di strategie commerciali e marketing·Miglioramento del processo produttivo e logistico·Integrazione / rinnovamento dei sistemi informativi·Gestione di relazioni industriali e attuazione di nuovi accordi·Reperimento di risorse finanziarie ·Eventuale cessione di attivita’ improduttiveLa durata della prima e della seconda fase puo’ variare da 3 a 6 settimane.Nella fase 3 provvede , su richiesta del Cliente, a realizzare gli obiettivi concordati mediante la introduzione in azienda di uno o piu’ manager esperti a livello di direzione generale per la gestione di uno specifico progetto. La durata dell’ intervento puo’ variare da 6 a 18 mesi . I manager ricevono una adeguata delega di poteri , svolgono un intervento temporaneo e sono supportati da un team esperto nella realizzazione di ristrutturazioni , turnaround e miglioramento delle prestazioni aziendali a tutti i livelli.Il servizio si rivolge ai Clienti come processo di facilitazione e integrazione tra le esigenze degli interlocutori, attraverso un incremento dei risultati .

  14. VANTAGGIQualita’ e reputazione dei professionisti utilizzati . Manager con track record di successo : capaci di risolvere crisi e di realizzare innovazione e sviluppoCosti limitati in rapporto ai risultati , accessibili anche alla media impresaIntervento temporaneo e flessibile: massima liberta’ per il committente e la proprieta’Focus su risultati e coinvolgimento della proprieta’ e del team interno : clima aziendale positivo e controllo del progetto da parte della proprieta’ . Capacita’ di trasferire le competenze e il know how al team interno Turnaround:VANTAGGI

  15. COMPETENZE E ORGANIZZAZIONESteering TEAM Il manager lavora con il supporto e la supervisione di un Team di partner che garantisce il rispetto del piano di lavoro concordato e mantiene il collegamento con la proprieta’ ed il committente.Operiamo mediante un gruppo di manager con esperienze di Alta Direzione, che ha consolidata esperienza in incarichi di Direzione Generale. Siamo in grado di attivare in tempi rapidi i manager con profili adeguati agli specifici interventi necessari. Il manager assume normalmente il ruolo di Amministratore Delegato o Direttore generale con idonea procura per la responsabilita' gestionale dell'intera azienda .In base a specifiche esigenze il Manager puo' assumere un ruolo relativo d una funzione o progetto :Direttore Commerciale Direttore di Produzione , Logistica e Acquisti Project Manager , Direttore Filiale EsteroTutor dello sviluppo generazionale Direttore Amministrativo e Finanziario, Personale, Sistemi informativi Turnaround:COMPETENZE E ORGANIZZAZIONE

  16. CRISI AZIENDALE E RISTRUTTURAZIONEE' necessario chiamare manager non coinvolti nella passata gestione, capaci di ristrutturare con successo e di garantire la continuità all'azienda. Un manager che abbia già effettuato con successo ristrutturazioni e rilanci d'azienda.MIGLIORARE LE PRESTAZIONI E LA COMPETITIVITA’L'azienda potrebbe migliorare le prestazioni ma non ci sono all'interno risorse manageriali adeguate. Bisogna intervenire a livello di direzione generale o di funzione. Alcuni esempi:- intervento nell'area vendite e marrketing per sviluppare la rete di vendita- intervento in produzione per riorganizzare e rendere piu’ veloce l'intero ciclo produttivo;- riduzione dei costi operativi- riorganizzazione e gestione della funzione amministrativa, risanamento della situazione finanziaria;- ridisegno dell'architettura del sistema informativo e sua l'implementazione;SVILUPPO DELLA ATTIVITA’- decollo di una nuova attività imprenditoriale;- lancio di nuovi prodotti e servizi- ampliamento rete di vendita- sviluppo dell'attività commerciale sui mercati esteri; Turnaround: AREE DI INTERVENTO AZIENDALE

  17. RISTRUTTURAZIONE , ACQUISIZIONI E DISMISSIONINei processi di concentrazione e di razionalizzazione industriale capita spesso di poter acquisire un'azienda. Il problema maggiore è l'integrazione culturale e organizzativa. A volte capita invece di dover cessare un'attività o un'azienda. Queste attività vanno svolte da manager di esperienza, capaci e determinati che hanno già gestito in passato situazioni simili.PROGETTI INNOVATIVILa struttura di vertice dell'azienda deve essere snella e forte. Per gestire i progetti che si presentano è bene ricorrere a risorse "ad hoc“ , capaci in tempi brevi di ottenere i risultati desiderati.PASSAGGIO GENERAZIONALEE' bene appoggiarsi a manager di fiducia capaci di fare da ponte tra le due generazioni. Manager non coinvolti negli schieramenti aziendali e in grado di fare da "tutor" ai figli capaci degli imprenditori. Complessità e urgenza richiedono azioni gestionali diverse da quelle che l'azienda ha attuato, azioni manageriali che danno risultati in tempi brevi e che sono raggiungibili solo mediante l'utilizzo di professionalità manageriali "su misura", di cui l'impresa non dispone.MANCANZA TEMPORANEA DI RISORSE MANAGERIALIUna funzione importante rimane vacante. Ci vuole tempo per individuare un sostituto. Non si può lasciare la funzione scoperta. Bisogna ricoprire in fretta e temporaneamente la posizione per gestire l'ordinaria amministrazione. Un manager esterno è la soluzione ideale. Turnaround: AREE DI INTERVENTO AZIENDALE

  18. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • CRESCENDO AIUTA A CRESCERE • Buonasera a tutti, mi presento, sono Ossoli Giuseppe, uno dei responsabili dello Studio Pro.Ge.A., struttura di consulenza operante sul territorio della Provincia di Varese con uffici anche in Milano. • Si tratta di una struttura nella quale operano una ventina di collaboratori e professionisti ed è attiva sul territorio da una quindicina d’anni. • Operiamo all’interno del gruppo Crescendo in qualità di professionisti dedicati al rilascio del marchio di Basilea 2 e predisposizione di codici etici e di autodisciplina. • Il compito di Crescendo, chiamiamola pure missione, è quella di sviluppare all’interno delle PMI il concetto e l’educazione di cultura d’impresa; siamo elementi attivi di una Comunità Europea, abbiamo il dovere e la necessità di acquisire una giusta mentalità europea, abbiamo il dovere di crescere oltre che meramente da un punto di vista economico anche sotto l’aspetto etico e sociale. • Belle parole che nella realtà delle PMI devono anche tradursi in valore numerico; all’inizio abbiamo l’obiettivo di sviluppare questo concetto guardando anche gli aspetti più concreti e numerici, incentivando le aziende a seguire determinati percorsi che possono anche rilevarsi vantaggiosi sul lato economico per poi arrivare anche al concetto più elevato di etica ed aspetto sociale. • Basilea 2 è il nostro compito; Pro.Ge.A. all’interno della struttura Crescendo è lo strumento per arrivare a dotare le aziende del marchio B2, ma non solo.

  19. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 Noi non vogliamo solo darvi un marchio, vogliamo darvi un’opportunità di crescita, farvi comprende quali vantaggi questa certificazione, soprattutto prima di ottenere il marchio, può arrecarvi, quali potenziali non espressi la vostra struttura nasconde nei numeri. Analizziamo i vostri dati, esaminiamo la vostra storia, i vostri sforzi economici, il vostro quotidiano impegno per la crescita intangibile dell’impresa, la formazione interna delle risorse umane, lo sviluppo dei sistemi di controllo strategico; partendo da tutto ciò ci prestiamo a realizzare una pianificazione fiscale. Per arrivare a grandi risultati sappiamo bene da dove partire, perché la realtà della PMI italiana è la nostra; Crescendo nasce per soddisfare le esigenze delle PMI perché sono anche le sue. La pianificazione fiscale permette immediati vantaggi economici alle aziende e Crescendo sfrutta anche l’elemento fisco per incentivare l’azienda alla certificazione, cerca cioè di far comprendere che B2 ha potenzialità anche sotto l’aspetto fiscale. B2 non è solo uno strumento di tutela al servizio delle banche, B2 può e deve diventare un sistema di monitoraggio interno alle aziende, strumento di analisi e controllo gestionale e già questo rappresenta una novità interessante nel panorama imprenditoriale: è la prima volta che l’azienda analizza se stessa, non per fini fiscali, ma per fini operativi, ho cioè gli indici di bilancio in ordine, sono in linea con gli obiettivi, seguo la giusta strada. Certo lo faccio perché in pratica obbligato, se non rispetterò i parametri B2, potrò rischiare un difficoltoso accesso al credito, ma non tutto il male viene per nuocere. Forse sentirmi dire di no, può anche evitarmi guai peggiori nel futuro. Voglio ottenere accesso al credito, analizzo la mia azienda, assumo maggiore responsabilità imprenditoriale, seguo giuste indicazioni e migliorerò oltre che gli indici stessi, la mia stessa azienda sia sotto l’aspetto finanziario, economico, ma anche fiscale. Certo anche fiscale: ed è qui che Crescendo ha profuso un ingente sforzo. Ribadisco, noi non vogliamo solo attribuirvi il marchio B2, vogliamo darvi un elemento di notevole spinta decisionale, la pianificazione fiscale. Si parte dal concetto che la banca non deve più essere vista come un nemico, la banca deve essere messa nelle condizioni giuste per poterci aiutare; se la banca trova un’azienda in ordine e rispettosa dei parametri B2 è nella giusta posizione per concederci credito e fiducia, può lavorare con noi con serenità; e se la stessa è serena è più convinta a credere nei nostri progetti, a concedere credito al giusto prezzo, in pratica aiuta se stessa e l’azienda a crescere. B2 serve al sistema bancario e alle aziende per crescere. Crescendo aiuta a crescere.

  20. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 Per arrivare a B2 serve la spinta fiscale ? Non è certamente questa la sede per la presentazione di complessi progetti fiscali da abbinarsi a B2, però un semplice esempio potrebbe illuminarvi sulla potenzialità di questo marchio. La PMI è indebitata con il sistema bancario, ha difficoltà all’accesso al credito, oppure il costo del denaro da essa subito è spropositato, la cadenza temporale del rientro bancario è a breve, ma, nonostante ciò presenta alti utili. E’ una situazione così anomala nella realtà quotidiana delle nostre aziende ? A me, personalmente, non sembra proprio. Ecco che Crescendo invita l’azienda ad una seria analisi interna. Prima di tutto analizza i processi di investimento da essa compiuti negli ultimi esercizi, gli investimenti effettuati in materia di organizzazione convegni, fiere, mostre, lo studio e l’applicazione di sistemi di controllo strategico interno, sistemi di controllo di gestione, investimenti effettuati in tecniche e strumenti per il processo decisionale, marketing. Ecco, vedete, le PMI investono enormemente nel settore degli intangibili, noi di Crescendo proponiamo servizi come quelli di Innovacting, Biosistemi cioè di partners che si occupano di formazione e l’azienda investe e spende: Innovacting apporta valore aggiunto, cresce la cultura d’impresa, cresce il valore aziendale, cresce il marchio dell’impresa stessa. Ma a questo possiamo anche attribuire un valore numerico. Crescendo trasforma questi investimenti in patrimonio: aiutiamo l’azienda ad analizzare questi punti e non pensiamo solo alla mera attribuzione del marchio B2. Prendiamo i tuoi investimenti, li periziamo, attribuiamo valori da inserire nel patrimonio dell’azienda, diamo valore ai tuoi beni intangibili. Tutto ciò incrementa il patrimonio dell’azienda, aumentando uno degli indici di B2. Prendiamo il tuo bene intangibile il cui valore ha incrementato il risultato d’esercizio, molto spesso permettendo la copertura di forti perdite e dando beneficio al bilancio di aziende, e lo possiamo proporre alla banca stessa con cui quotidianamente operiamo, proponiamo operazione di lease-back le quali permettono afflussi di liquidità con una diluizione della temporalità debitoria da un periodo breve ad uno medio lungo; già qui abbiamo ottenuto il raggiungimento di un secondo obiettivo dopo la patrimonializzazione di beni intangibili, cioè l’allungamento della temporalità di rientro del debito.

  21. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 Nelle PMI i maggiori indici positivi per B2 sono appunto l’aumento della patrimonialità e l’allungamento del periodo di rientro del debito. E tale obiettivo l’abbiamo raggiunto con elementi che avevamo al nostro stesso interno, nei nostri numeri di bilancio. Ora propongo anche il marchio B2. Avete compreso quale è il nostro compito ? Non il solo marchio, bensì prima l’analisi, sfruttare la vostra potenzialità finora relegata nei numeri, avete finalmente sfruttato la contabilità per patrimonializzarvi e migliorare l’esposizione bancaria, diminuendo il costo del denaro e mettendo la vostra banca nelle condizioni di operare con voi, in quanto, essendo patrimonializzati e con esposizione bancaria diluita nel tempo, la banca ha possibilità di concedervi ulteriore credito ed affidamento: avete nuova liquidità, voi lavorate e la banca lavora con voi. La banca non più vista come un nemico, ma come collaboratore; ma deve essere aiutata per permetterle di aiutare poi voi. Crescendo permette anche di supportarvi nella ricerca ed acquisizione di credito agevolato. Collaborando con Cooperative Garanzia Fidi e Confidi accompagna l’impresa all’analisi dei propri dati patrimoniali ed economici, rielabora i dati di bilancio e presenta un piano aziendale presso gli stessi Confidi; con il supporto di questi ultimi si presenta il piano alla propria stessa banca la quale potrebbe concedere l’accesso ad un credito con interessi agevolati in quanto il rischio è diviso tra noi stessi imprenditori e la Cooperativa. Il nostro rientro sarà quello di ottenere buona liquidità per la copertura dei nostri attuali scoperti bancari sui quali sono applicati alti interessi bancari; così operando avremo ridotto drasticamente il costo del denaro e realizzato anche un primo obiettivo fiscale: ridurre gli interessi passivi significa ridurre le riprese fiscali che incidono sull’imponibile Irap; quindi, meno Irap e tutti sappiamo quanto antipatica è questa voce per le PMI. L’accesso al credito agevolato supporta l’azienda in attività di ricerca e sviluppo, accresce il valore aggiunto dell’azienda la quale investe aumentandone il suo valore e nome sul mercato; accresce il valore intangibile del suo marchio, aumentandone la patrimonialità; e qui mi collego al precedente argomento; dopo avere ottenuto liquidità ad un costo del denaro inferiore, ridotto gli interessi passivi e quindi meno Irap, investo, aumento il valore intangibile del marchio, lo perizio alzandone il valore patrimoniale dell’azienda, lo concedo in lease-back sempre tramite l’intervento della mia stessa banca ed ottengo nuove formule di credito e liquidità, aumentando nel contempo la temporalità del debito. Dopo di ciò e solo allora, procedo con il rilascio del marchio B2.

  22. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • Non basta ancora ? Ebbene, recuperata questa liquidità, valutandone attentamente l’impatto fiscale, procedo con una particolare pianificazione fiscale: valuto la possibilità di creare legittimi costi all’interno della struttura aziendale, destino una parte delle liquidità ad emolumenti, indennità di liquidazione, TFM, pensioni integrative agli amministratori stessi, portandone l’impatto fiscale dalla sfera giuridica a quella personale. • Ho pertanto effettuato pianificazione fiscale che ha determinato in carico all’azienda un ridotto imponibile fiscale anche a livello Ires; dopo la riduzione dell’Irap avendone ridotto le riprese fiscali, cioè gli interessi passivi, procediamo con la creazione di legittimi costi, cioè emolumenti, TFM, pensioni integrative che paghiamo tramite la liquidità pervenutaci dal credito agevolato ricercato con Confidi od operazioni di lease-back e determiniamo la diminuzione del risultato d’esercizio, diminuendone anche il carico fiscale a livello Ires. • Una volta che le somme sono in carico alla persona fisica, nulla vieta di effettuare finanziamenti soci infruttiferi per il rientro delle somme in azienda, procedere alla rinuncia per la restituzione del finanziamento stesso con la creazione in capo alla società di sopravvenienza attive neutre, cioè non tassate: l’operazione determina il realizzo di una copertura di perdite in corso o un incremento di utile civilistico; abbiamo comunque un migliore risultato d’esercizio, anche se riferito ad una gestione straordinaria e non caratteristica. • Questo utile civilistico viene destinato a riserva, incrementandone il patrimonio netto; anche in questo caso abbiamo realizzato e centrato gli obiettivi di allungo della temporalità di esposizione debitoria bancaria e l’incremento patrimoniale, oltre che il realizzo di un interessante risparmio fiscale. • Ora procediamo con l’attribuzione del marchio B2, ora permettiamo di apporre il marchio sulla vostra carta intestata, ma avete compreso cosa ci stava dietro, cosa Crescendo propone ? • Lo strumento del risparmio fiscale serve per incuriosire ed avvicinare a B2 ? Bene, Crescendo si impegna a fornire questo elemento, questo servizio di pianificazione, per portarvi ad apprezzare il marchio B2, capirne i vantaggi, migliorare il rapporto banca-impresa, spingere le aziende a guardarsi finalmente dentro e a fondo, investire sul proprio nome e marchio, formazione, ricerca e crescita. • Crescita anche culturale, perché da B2 il passo all’etica ed al sociale non è poi così lungo • E qui passiamo all’altro nostro grande obbiettivo e proposta: il codice Etico e di Autodisciplina. • L’argomento è di indubbio interesse e soprattutto di grande attualità in questi giorni, pensiamo ai casi aziendali di questi ultimi anni, senza citarne i soliti nomi noti, oppure anche quello che succede a livello di società sportive.

  23. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 L’etica non esiste, o meglio, non esiste la cultura del bisogno sociale nelle aziende di grandi dimensioni e che esempio danno alle PMI che si affacciano alla competizione del mercato europeo e mondiale, che si preparano ad affrontare la globalizzazione ? Il Codice Etico sembra oggi un riferimento solo per le grandi imprese, ma Crescendo propone comunque un suo modello finalizzato ad accrescere ancora quella famosa cultura d’impresa di cui tanto ho parlato, il nostro Codice Etico serve per dare maggiore valore aggiunto all’azienda, ne aumenta il valore del marchio, dei beni intangibili, mi obbliga alla formazione del personale, ad accrescere il valore sociale dell’impresa, ne aumenta la patrimonialità e la mia credibilità nei confronti del sistema bancario; quest’ultimo è ulteriormente aiutato a trovarsi nelle giuste condizioni di credere in me, a sua volta di aiutarmi ed accedo a fondi che mi permettono di investire nuovamente o procedere anche alla pianificazione fiscale di cui precedentemente ho illustrato. Il Codice Etico serve per darmi valore aggiunto e migliorare anche gli indici stessi di B2. Ancora una volta trasformo valori in numeri, ma, lo ripeto, se questo è lo strumento per raggiungere un valido modello di marchio B2, ben venga. Invoglio l’azienda sul piano fiscale, ma l’obiettivo che raggiungo è poi, sotto sotto, la crescita patrimoniale e culturale dell’impresa, perché, una volta raggiunta la serenità patrimoniale e finanziaria, sono anche più propenso ad accettare altre ed interessanti proposte volte ad accrescere anche il valore etico e sociale dell’impresa. Il mezzo giustifica il fine, ma che fine. Inoltre a conclusione del mio intervento, sottolineo il fatto che il Codice Etico non è un semplice manuale che una volta predisposto è consegnato all’azienda e da questa riposto in un armadio. Crescendo segue l’evolversi dell’azienda, verifica il rispetto dei codici di comportamento che l’azienda manifesta nei confronti di clienti, fornitori, dipendenti, collaboratori e terzi e periodicamente ne aggiorna i contenuti; è un codice attivo, aggiornato e cresce con l’azienda stessa. In sintesi, il Codice Etico in dica la strada all’azienda per crescere, aiuta a creare valore aggiunto, aiuta anche a dare valore ad un bene intangibile quale è il marchio di B2. Pro.Ge.A. è lo strumento che permette a Crescendo di raggiungere questo obiettivo. Crescere è l’obiettivo di Crescendo, di nome e di fatto.

  24. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • Grazie dell’attenzione prestatami, comprendo che l’esposizione di un argomento così complesso in poco tempo non può certamente essere pienamente esaustivo, ma spero di avervi almeno trasmesso un po’ di curiosità sull’argomento e fatto in parte comprendere quale opportunità e risorse le PMI hanno nascoste nel loro grembo e di cui pochi si rendono conto di poter ampiamente sfruttare; abbiamo potenzialità sconosciute in casa. • Sarebbe ora di dare sfogo a tutto questo valore, sarebbe ora di crescere. • Questo è il nostro messaggio.

  25. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • BASILEA 2 • _________________________________________________________________________ • Consulenza alle imprese per l’implementazione di un sistema di controllo di gestione, di un sistema di pianificazione finanziaria e di un sistema di comunicazione con le banche, per facilitare l’accesso al credito in base all’accordo di Basilea 2 • _________________________________________________________________________ • Sistema di consulenza alle imprese per facilitarne l'accesso al creditoin vista dell'entrata in vigore dell'accordo di Basilea 2 • Il sistema di consulenza proposto daCRESCENDOtende ad affrontare e risolvere le criticità sopra evidenziate, con l'implementazione delle seguenti attività: • 1)Check-up aziendale:analisi della situazione aziendale ed in particolare della struttura organizzativa della situazione finanziaria e dei rapporti bancari. • Saranno così individuate le criticità aziendali con particolare riguardo a quelle che influenzano il rating dell'impresa. • 2)Programmazione e controllo:identificazione degli obiettivi da raggiungere ed individuazione delle linee di azione e proposta degli interventi correttivi per massimizzare i benefici economici, finanziari e organizzativi con definizione dei costi. L'attenzione sarà focalizzata su: miglioramento dei processi decisionali, adeguamento della struttura organizzativa ad un sistema di controllo di gestione, pianificazione e controllo dei flussi finanziari. • 3)Assegnazione all'azienda di uno scoring, ottenuto seguendo una metodologia simile a quella con la quale gli istituti di credito attribuiscono il rating ai loro clienti.

  26. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • BASILEA 2 • _________________________________________________________________________ • Consulenza alle imprese per l’implementazione di un sistema di controllo di gestione, di un sistema di pianificazione finanziaria e di un sistema di comunicazione con le banche, per facilitare l’accesso al credito in base all’accordo di Basilea 2 • _________________________________________________________________________ • 4)Monitoraggio:evidenziazione dei risultati conseguiti e loro confronto con i risultati programmati, analisi degli scostamenti, segnalazione all'azienda di eventuali criticità ed indicazione dei possibili correttivi. • 5)Formazione del personaleper le attività oggetto della consulenza. • 6)Predisposizione di report periodici: l'impresa sarà in grado di fornire alla banca informazioni adeguate, tempestive, attendibili, strutturate e periodicamente aggiornate sulla propria posizione economico-competitiva e sulla conseguente capacità di generare flussi di liquidità sufficienti a rimborsare i finanziamenti ottenuti.

  27. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • MARCHIO DI QUALITA’ BASILEA 2 • _________________________________________________________________________ • Un’opportunità per le imprese • _________________________________________________________________________________ • In vista dell’entrata in vigore dell’Accordo di Basilea 2, imprese, banche ed istituzioni stanno affrontando l’adeguamento dei processi alle nuove normative, • Gli istituti di credito dovranno classificare i propri clienti in base alla loro rischiosità, utilizzando procedure di rating sempre più sofisticate, che nonostante l’entrata in vigore nel 2007, andranno ad analizzare retroattivamente i bilanci 2004/2005/2006, con una valutazione molto più attenta e strutturata del merito di credito delle singole aziende, anche attraverso la valutazione di informazioni non quantitative quali: • - attendibilità dei dati di bilancio (in particolare crediti e magazzino); • - frequenza e precisione delle informazioni finanziarie a consuntivo; • - elaborazione di informazioni finanziarie a preventivo. • Le imprese, soprattutto le PMI, per avere accesso al credito dovranno quindi porre in essere procedure gestionali e di bilancio atte ad affrontare serenamente l’esame dei rating bancari. • Il tema di Basilea 2 comporta quindi per le PMI il fondato timore che anche molto prima dell’entrata a regime dell’Accordo vi possa essere una maggiore difficoltà nell’accesso al credito o che questo si verifichi a costi superiori. • La presenza di questi presupposti nelle realtà imprenditoriali di non grandi dimensioni richiede spesso un cambiamento di approccio rispetto alla funzione finanza e uno sforzo di realizzazione non banale. • Inoltre la verifica della loro sussistenza risulta praticamente impossibile per i singoli istituti di credito, che dovrebbero “ispezionare” le loro aziende clienti.

  28. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 MARCHIO DI QUALITA’ BASILEA 2 _________________________________________________________________________ Un’opportunità per le imprese _________________________________________________________________________________ In questo panorama si colloca la soluzione del Marchio di Qualità Basilea 2, volto al rilascio di un certificato che attesti la sussistenza dei requisiti qualitativi rilevanti ai fini di Basilea 2. Nato da realtà specializzate nelle tematiche di finanza di impresa, il Marchio di Qualità Basilea 2 è l’unica iniziativa sul territorio nazionale per la realizzazione del CERTIFICATO che verifica la sussistenza dei requisiti qualitativi rilevanti ai fini di Basilea 2. Tale marchio sarà rilasciato alle aziende che dimostreranno di aver adottato una pianificazione finanziaria e una rendicontazione delle informazioni, a consuntivo e a preventivo, richieste dal sistema creditizio. In virtù di una convenzione con diversi istituti bancari a rilevanza nazionale e locale, il rilascio dell’attestato, con frequenza annuale, consentira’ alle imprese virtuose di ottenere uno sconto sul tasso passivo applicato e l’eventuale accesso a nuove linee di credito.

  29. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 BASILEA 2 _________________________________________________________________________ Un’opportunità per la PIANIFICAZIONE FISCALE _________________________________________________________________________________ Reperimento di fonti di liquidità per l’implementazione del patrimonio aziendale: ricerca di finanziamenti cooperativi a tassi agevolati per la riduzione del costo del denaro, analisi dell’indebitamento bancario ad alti tassi di interesse passivo, riduzione delle riprese Irap e riduzione della pressione fiscale tramite pianificazione fiscale (emolumenti, TFM, dividendi, Finanziamento soci). Valutazione dei beni intangibili ed operazioni di Lease-back per il reperimento di liquidità. - Finanziamenti Diretti Senza Garanzie - Cessione pro-soluto crediti IVA, crediti sanitari, altri credtiti verso la Pubblica Amministrazione - Soluzioni chiavi in mano per la cartolarizzazione di assets illiquidi . Da qui in avanti CRESCENDO si pone perfettamente in sintonia con le esigenze dei propri clienti, potendo definire la soluzione più opportuna con operazioni di indubbio vantaggio per una ristrutturazione finanziaria. L’analisi permette di gestire questi servizi in maniera efficace, efficiente e soprattutto autonoma, fornendo validi strumenti per la ristrutturazione del debito, la pulizia del bilancio, la cessione di assets illiquidi, in breve, una correta presentazione ai fini delle tematiche imposte da Basilea 2. Una strada più veloce anche per ottenere successivamente il Marchio di Qualità Basilea 2

  30. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • _____________________________________________________________________________________ • ENTE DI CERTIFICAZIONE • _____________________________________________________________________________________ • La certificazione, da parte dell’Ente di Certificazione accreditato Sincert,consisterà nelle verifiche periodiche, con cadenza trimestrale, volte a verificare: • l’esistenza delle procedure finanziarie; • l’attendibilità dei dati che derivano dall’elaborazione dei software. Per attendibilità si intende la verifica che i dati inseriti nei software derivino dalla contabilità; • la continuità dell’attività di pianificazione economico-finanziaria ed il grado di affidabilità delle informazioni fornite al sistema creditizio (monitoraggio trimestrale). • Dopo almeno due verifiche periodiche con esito favorevole verrà rilasciato il “Marchio di Qualità Basilea2”, da poter presentare presso gli istituti di credito convenzionati per l’ottenimento dello sconto sui tassi di interesse applicati e per l’eventuale ottenimento di nuove linee di fido.

  31. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • _____________________________________________________________________________________________ • ELEMENTI CONCLUSIVI • _________________________________________________________________________________ • Si ricorda che il rating è frutto di un complesso di informazioni che l’istituto di credito deve acquisire dalle aziende clienti ed è composto da informazioni a consuntivo (bilanci storici), informazioni di carattere qualitativo sulla azienda e da informazioni a preventivo (previsioni economico-finanziarie). • Tali informazioni verranno trasformate dal sistema informatico della banca in punteggio e all’azienda cliente verrà assegnata una classe di rischio (rating). • Più l’azienda produrrà informazioni attendibili all’istituto di credito e più diminuirà il rischio per la banca, che assegnerà così una classe di rischio migliore all’azienda virtuosa. • I fattori chiave per l’accesso al credito da parte delle pmi saranno, quindi, sempre più legati ai seguenti elementi: • trasparenza informativa; • attendibilità dei dati; • standing creditizio.

  32. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • _____________________________________________________________________________________________ • VANTAGGI PER LE AZIENDE • _____________________________________________________________________________________ • Le aziende che aderiscono all’iniziativa - a fronte del pagamento di un importo per il primo anno comprensivo della consulenza per l’impianto delle informazioni e per gli anni successivi limitato al rilascio della certificazione ed alla possibilità di utilizzo del software – ottengono i seguenti vantaggi: • diminuzione degli oneri finanziari che fanno comunque recuperare nel breve periodo l’investimento effettuato, oltre a generare un risparmio nel futuro; • facilitazioni nell’accesso al credito bancario (prestiti capitalizzativi, ampliamenti di fido, etc); • realizzazione / miglioramento all’interno dell’azienda dell’area finanza e controllo di gestione, con il conseguente vantaggio di una miglior gestione finanziaria ed un maggior controllo dei costi aziendali (maggiore efficienza); • formazione professionale delle unità lavorative preposte ai settori finanza e controllo di gestione; • ottenimento di una Certificazione di qualità che caratterizza l’azienda e migliora l’immagine della stessa. • ottenimento di contributi regionali.

  33. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 • _____________________________________________________________________________________________ • VANTAGGI PER LE BANCHE CONVENZIONATE • _____________________________________________________________________________________ • risparmio di tempo e di costi nella predisposizione delle istruttorie, in quanto gli istituti di credito otterranno, direttamente e senza alcun costo, informazioni attendibili da parte delle aziende richiedenti i finanziamenti, aumentandone il merito creditizio ed il rating complessivo. • risparmio economico in quanto l’istituto di credito non dovrà effettuare un monitoraggio sull’andamento delle aziende clienti (con conseguente impiego di personale interno e/o di consulenti esterni), dato che questo verrà effettuato direttamente dall’Ente certificatore (monitoraggio trimestrale); • vantaggio economico futuro in quanto gli istituti di credito in ragione del contatto continuo e del continuo afflusso di informazioni potranno meglio pianificare le loro azioni commerciali nei confronti delle imprese; • diminuzione del rischio di insolvenza dei clienti in quanto costantemente informati su clienti che orientano i loro comportamenti verso la trasparenza.

  34. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 CODICE ETICO _________________________________________________________________________________________________________________ Consulenza alle imprese per l’implementazione di un sistema di controllo di autodisciplina e diffusione dei sistemi di governo aziendali _________________________________________________________________________________________________________________ Struttura del nostro Codice Etico: LA MISSIONE Ideare e fornire al mercato soluzioni innovative. Creare valore e benessere per i clienti, i collaboratori, gli azionisti, i fornitori e la collettività. I VALORI GUIDA Attraverso un processo di elaborazione interna, che coinvolge a vari livelli management e collaboratori, Pro.Ge.A. defininirà per l’impresa i Valori Guida ai quali deve ispirarsi l’agire dell’azienda e di quanti in essa operano: ASCOLTO Dare piena soddisfazione al cliente, prestando attenzione alla sue esigenze, anche inespresse. VALORIZZAZIONE È il patto fondamentale dell’azienda con l’individuo. È l’impegno a scoprire, sviluppare e promuovere le competenze delle persone.

  35. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 PARTNERSHIP Essere propositivi, condividere obiettivi e piani soddisfacendo le reciproche necessità. QUALITA’ Dedicare se stessi alla massima soddisfazione del proprio cliente; perseguire l’eccellenza, migliorando e innovando le proprie competenze per il successo aziendale e personale; far bene sin dalla prima volta. ETICA Impostare i rapporti tra persona, azienda e collettività sulla base di comportamenti leali, onesti e ispirati a principi etici diffusi e condivisi; fondare lo sviluppo aziendale sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente; agire con trasparenza nei confronti di tutti gli interlocutori; rispettare le norme e i regolamenti esistenti nei vari contesti in cui l’Azienda opera. Dotiamo l’Azienda di un Codice Etico, da distribuire a tutti i dipendenti, con il quale sono stati formalizzati all’interno dell’organizzazione gli orientamenti di base che devono informare le scelte imprenditoriali e i comportamenti di tutti i collaboratori. Le disposizioni contenute nel Codice Etico mirano a raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti, in forma complementare a quanto comunque previsto dalle disposizioni di legge vigenti nei Paesi in cui operano le società. La concreta attuazione del Codice Etico viene assicurata da un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo a prevenirne eventuali violazioni.

  36. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 APPARTENENZA L’azienda, i suoi collaboratori, i clienti e i suoi fornitori formano un’unica grande squadra, orgogliosi di essere parte integrante dell’Azienda: ognuno è importante e prezioso per l’azienda. PROATTIVITA’ Anticipare i cambiamenti come sfida continua per il successo; agire in tempo reale, promuovere soluzioni innovative superando le attese. IMPEGNO È il patto fondamentale dell’individuo con l’azienda che nasce dal fare le cose con passione, condividendo la visione aziendale e gli obiettivi della propria area di attività. RESPONSABILITA’ Vivere il proprio ruolo da protagonisti, portare soluzioni e prendere decisioni tempestive con determinazione, professionalità e proattività.

  37. Pro.Ge.A. : Intervento del 16/05/2006 LA GOVERNANCE Sviluppo dell’assioma “trasparenza, rispetto delle regole, etica, reputazione” a fondamento del proprio capitale intangibile, del proprio brand e del proprio valore. Introduzione ai principi che permeano la cultura dell’Azienda e rappresentano, a livello nazionale e internazionale, il costante elemento ispiratore delle scelte imprenditoriali, delle politiche di gestione delle risorse umane, della governance societaria e dei rapporti con tutti gli stakeholder. Adozione ed applicazione di un sistema di Corporate Governance che ha come primo riferimento l’integrale adesione alle disposizioni del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate e agli standard di appartenenza al Segmento Titoli ad Alti Requisiti (STAR) della Borsa Italiana, dedicato a società con capitalizzazione inferiore a 800 milioni di euro, rispondenti a requisiti specifici in termini di liquidità, trasparenza e Corporate Governance. Assistenza e sviluppo del Modello di Organizzazione e di Controllo coerente sia con i principi del Codice di Autodisciplina approvato dai Consigli di Amministrazione, sia con le disposizioni contenute nei Decreti Legislativi 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni) e 61/2002 (Disciplina degli illeciti penali e amministrativi riguardanti le società commerciali).

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