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Sindromi paraneoplastiche

Sindromi paraneoplastiche . Le sindromi paraneoplastiche. Le sindromi paraneoplastiche sono quelle manifestazioni cliniche che si verificano a distanza dal sito primario di un tumore e dalle sue metastasi.

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Sindromi paraneoplastiche

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Presentation Transcript


  1. Sindromi paraneoplastiche

  2. Le sindromi paraneoplastiche Le sindromi paraneoplastiche sono quelle manifestazioni cliniche che si verificano a distanza dal sito primario di un tumore e dalle sue metastasi. Circa il 30-50% dei pazienti oncologici hanno sindromi paraneoplastiche di varia gravità. I meccanismi principali all’origine di esse comprendono: 1.sintesi e liberazione di fattori che direttamente o indirettamente causano i sintomi. 2.deplezione di fattori normali la cui mancanza porta alla sindrome paraneoplastica. 3.risposta dell’ospite

  3. Le sindromi paraneoplastiche Molte di queste sindromi sono dovute alla produzione di sostanze, quali gli ormoni, a causa dell’attivazione patologica di normali geni cellulari. Ogni singola cellula nell’organismo ha un genoma completo, costituito da circa 30.000 geni; tuttavia, una specifica cellula ne esprime solo l’1%, mentre i rimanenti geni non vengono trascritti e rimangono silenti.

  4. Le sindromi paraneoplastiche Le sindromi paraneoplastiche possono essere: - di ordine generale: febbre, proteine di fase acuta. etc. - di ordine specifico: ematologico, endocrinologico, neurologico, reumatologico, dermatologico, gastroenterologico, renale…

  5. Le sindromi paraneoplastiche Le sindromi paraneoplastiche più frequenti sono: 1.febbre 2.anemia 3.trombofilia 4.ipocalcemia 5.ipercalcemia 6.sindromi di tipo endocrino 7.sindromi di tipo neurologico-muscolare

  6. Sindromi paraneoplastiche generalizzate

  7. Febbre • La febbre è dovuta per lo più a liberazione di fattori quali TNF a, IL-1, IL-6 ma anche ad infezioni misconosciute oppure note. • Ad esempio: • L’adenocarcinoma del rene si accompagna a febbre nel 50% dei casi. • - I linfomi (H. e non H.) e l’epatocarcinoma si associano a febbre nel 40-50 % dei casi. • N.B. La febbre quando non è di tipo settico risponde ai F.A.N.s. e/o agli steroidi.

  8. Cachessia: definizione Stato morboso caratterizzato da manifestazioni di astenia generale, grave deperimento organico, debolezza fisica e psichica (anoressia mentale). Si possono differenziare due tipi di cachessia: • Esogena • Endogena

  9. Cachessia

  10. Patogenesi della cachessia neoplastica • Digiuno per: anoressia, astenia, alterazioni dell’apparato digerente • Alterazioni del metabolismo: energetico, glicidico, lipidico, proteico, idroelettrolitico, vitaminico • Malassorbimento: tumori dell’apparato digerente, tumori non gastroenterici, iatrogeno • Maldigestione • Patologia d’organo

  11. Alterazioni del metabolismo glicidico • Ridotta tolleranza al glucosio • Aumentata glicemia a digiuno • Aumentata produzione di glucosio a livello epatico • Ridotta capacità dei tessuti periferici ad utilizzare glucosio • Ridotta risposta all’insulina

  12. Alterazioni del metabolismo lipidico • Deplezione lipidica sporporzionata rispetto alla perdita proteica • Diminuzione dei grassi totali dell’organismo • Aumento della lipolisi • Diminuzione della lipogenesi • Iperlipidemia • Aumento del turnover degli acidi grassi liberi e del glicerolo • Diminuzione della concentrazione sierica della lipasi lipoproteica

  13. Alterazioni del metabolismo proteico • Aumentato catabolismo proteico muscolare • Ridotta sintesi proteica muscolare • Aumentata sintesi proteica epatica • Riduzione amminoacidi plasmatici totali • Aumento turnover proteico totale

  14. Alterazioni del metabolismo idroelettrolitico Alterazioni elettrolitiche non specifiche sono presenti i caso di: • Vomito • Fistole enteriche • Sindromi da alterata secrezione di ADH • Sindromi da alterata secrezione di ACTH • Massiva necrosi tumorale

  15. Mediatori della cachessia neoplastica • TNF-α • IL-1 • IL-6 • IFN-γ • LMF (Fattore mobilizzante i lipidi) • PMF (Fattore mobilizzante le proteine) • PIF (Fattore inducente la proteolisi)

  16. Effetti dei mediatori della cachessia neoplastica • Riducono l’appetito • Stimolano il metabolismo basale • Stimolano l’uptake di glucosio • Stimolano la mobilizzazione di grassi e di proteine dai depositi • Riducono l’attività della lipasi lipoproteica adipocitaria • Facilitano il rilascio di amminoacidi dal muscolo • Stimolano l’attività di trasporto intraepatico di amminoacidi

  17. Sindromi paraneoplastiche ematologiche e coagulative

  18. Anemia L’anemia è molto frequente in termini di prevalenza. E’ in genere di tipo normocitico, normocromico come nelle malattie croniche. Il ferro sierico risulta diminuito o invariato mentre la ferritinemia risulta aumentata o invariata. Gli agenti più implicati sono il TNFa, IL-1, il TGF. Deve essere distinta da quella da aplasia della serie rossa, o da sostituzione midollare o da autoanticorpi.

  19. Anemia emolitica L’anemia emolitica autoimmune può essere mediata da due tipi di anticorpi:a) anticorpi “caldi” (IgG), osservati soprattutto in caso di linfomi a cellule B e leucemie. In questo caso l’emolisi è extravascolare, cioè consiste nella fagocitosi a livello della milza;b) anticorpi “freddi”, responsabili di emolisi intravascolare. Questi anticorpi sono IgM che attaccano la membrana eritrocitraria a basse temperature. Le manifestazioni cliniche sono correlate all’occlusione dei piccoli vasi: acrocianosi a orecchie, punta del naso, dita delle mani e dei piedi.

  20. Eritrocitosi A volte invece alcuni tumori causano eritrocitosi (policitemia) da momento che sintetizzano eritropoietina che è normalmente secreta dai reni. Infatti, i tumori che più frequentemente la sintetizzano sono i carcinomi renali (50%). La policitemia secondaria viene osservata anche in corso di emangioblastomi cerebellari (20%), adenomi e cisti renali (15%), e nel carcinoma epatocellulare (15%).

  21. Reazione leucemoide La granulocitosi neutrofila associata ai tumori è dovuta alla produzione da parte delle cellule tumorali di G-CSF (granulocyte-colony stimulating factor), GM-CSF (granulocyte-macrophage colony stimulating factor), IL-3 (interleuchina 3), e altri fattori di crescita.

  22. Coagulopatie Uno stato procoagulativo, assai frequente nei pazienti oncologici, si può manifestare con trombosi venosa profonda ed embolia polmonare. Una CID (coagulazione intravascolare disseminata) può complicare il decorso di una neoplasia metastatica, ed è più frequente nei pazienti con leucemia promielocitica acuta e tumori alla prostata.

  23. Endocardite trombotica noninfettiva Questa sindrome paraneoplastica si manifesta specialmente nei pazienti con adenocarcinomi mucinosi di polmone, stomaco e ovaio. Sono presenti delle vegetazioni di fibrina sulle valvole cardiache. Le manifestazioni cliniche comprendono segni di occlusione arteriosa periferica acuta, deficit neurologici focali acuti, ed encefalopatia.

  24. Fenomeni trombo-embolici • La tromboembolia (migrante) (segno di Trousseau) è caratterizzata, oltre che dalla comparsa in soggetti “non a rischio” e dall’interessamento di distretti non usuali, dalla resistenza ai dicumarolici. • Patogenesi: • - Attivazione del fatt. X da parte dell’acido sialico • - Aumento della fibrinogenemia • - Aumento della trombina • - Trombocitosi • Riduzione dell’antitrombina e della PCR • Tale sindrome è particolarmente frequente nella neoplasia pancreatica e in tutti gli adenocarcinomi. La terapia si avvale dell’uso di eparina  o dicumarolici.

  25. Sindromi paraneoplastiche ormonali

  26. SINDROMI PARANEOPLASTICHE DOVUTE AD ORMONI Molti tipi di cellule tumorali sono in grado di produrre ormoni. Possono essere sostanze sono nonfunzionanti oppure dei precursori con solo in piccola parte l’attività biologica della forma matura dell’ormone. La produzione di ormoni specifici da parte delle cellule tumorali può essere spiegata dagli eventi di sviluppo e differenziazione che si verificano durante l’embriogenesi. Il microcitoma polmonare -un tumore che spesso produce degli ormoni (ACTH, ADH, calcitonina, e altri)- prende origine dalle cellule neuroendocrine del sistema APUD (“Amine Precursor Uptake and Decarboxylation”).

  27. Ipercalcemia L’ipercalcemia è un problema frequente nei pazienti con cancro: è rilevabile in 15-20 pazienti/100.000. Può essere causata da ormoni (vit. D) , citochine (IL-6, TGFa e b, TNFa), ma nella maggior parte dei casi l’ipercalcemia paraneoplastica è dovuta alla produzione di PTH-RP (da “PTH-related peptide”), una molecola omologa al paratormone (PTH) che induce ipercalcemia aumentando il riassorbimento osseo e diminuendo l’escrezione renale di calcio. Il PTH-RP che viene prodotto anche da molti tessuti normali (osso, cute, stomaco, cervello, placenta...), con livelli plasmatici non rilevabili. Per questo motivo si ritiene che il PTH-RP non sia un ormone, ma una citochina, cioè una molecola che espleta delle funzioni fisiologiche paracrine o autocrine a livello dei tessuti dove viene prodotta.

  28. Ipocalcemia L’ipocalcemiaè una sindrome molto più frequente dell’ipercalcemia, spesso è asintomatica. Il carcinoma midollare della tiroide ad es. può secernere calcitonina, un ormone normalmente sintetizzato dalle cellule C della tiroide e che induce ipocalcemia inibendo il riassorbimento osseo e aumentando l’escrezione renale del calcio. Sintomi: - tetania - fascicolazione - iperriflessività

  29. Ipercalcemia Le neoplasie che sono più speso associate all’ipercalcemia sono il mieloma, le neoplasie del polmone e della mammella. N.B.  Per calcolare il vero valore della Calcemia è necessario effettuare il seguente calcolo: Valore misurato (mg/dl) – Albumina (g/dl) + 4 Per valori di 12-14 mg/dl: si ha letargia, astenia, stipsi, nausea, ottundimento Per valori > 14 mg/dl: si ha coma, stupore.

  30. S. di Cushing La sindrome di Cushing paraneoplastica è causata dalla secrezione di ormone adrenocorticotropo (ACTH); in casi assai rari le cellule tumorali secernono il CRF (“corticotropin-releasing factor”) anzichè l’ACTH. I tumori che sia associano alla sindrome di Cushing sono il microcitoma polmonare (50% dei casi), il carcinoma timico (10%), i tumori delle isole pancreatiche (10%), il carcinoma midollare della tiroide (5%), e altri.Le manifestazioni cliniche sono: astenia, perdita di peso, ipertensione arteriosa, iperpigmentazione cutanea, iperglicemia, ipopotassiemia, alcalosi metabolica. Tutto lo spettro delle manifestazioni della sindrome di Cushing di origine surrenalica o ipofisaria è spesso assente, a causa della durata breve della malattia.

  31. S. di Cushing

  32. Acromegalia L’acromegalia paraneoplastica, osservata in particolare nei tumori delle isole pancreatiche e carcinoidi bronchiali, è generalmente dovuta alla secrezione del GH-RH (GH-releasing hormone), mentre la produzione ectopica di ormone della crescita (GH) è estremamente rara.

  33. SIADH Il tumore più frequentemente associato alla SIADH è il microcitoma polmonare, responsabile del 60% dei casi. Il ruolo fisiologico dell’ormone antidiuretico (ADH) è di aumentare il riassorbimento di acqua a livello dei tubuli renali in caso di ipovolemia e disidratazione. Nella sindrome paraneoplastica, la secrezione è “inappropriata” perchè avviene in un paziente normovolemico. La SIADH è caratterizzata da iposodiemia, urine inappropriatamente concentrate (l’osmolarità urinaria è di solito > 100 mOsm/L), il plasma è ipotonico (l’osmolarità sierica è generalmente < 260 mOsm/L), e il sodio urinario, nonostante l’iponatremia sierica, è elevato (>20 mEq/L).

  34. SIADH Le manifestazioni cliniche della SIADH dipendono dalla severità dell’iponatremia e dalla rapidità con cui viene raggiunta. Esse comprendono l’anoressia, la nausea, il vomito, la confusione mentale, il coma e le convulsioni. La secrezione ectopica di fattore natriuretico atriale produce una sindrome simile alla SIADH.

  35. Ipoglicemia Tumori associati allo sviluppo di ipoglicemia sono i tumori mesenchimali (sarcomi, mesoteliomi, neurofibromi, ecc.) (45%), il carcinoma epatocellulare (23%), il carcinoma surrenalico (10%), e altri (<10% per ciascun tipo). Il meccanismo con cui questi tumori producono ipoglicemia è la produzione di IGF (“insulin-like growth factor”). La molecola prodotta dalle cellule tumorali è generalmente un proormone dell’IGF-II, chiamato “big IGF-II” a causa del suo elevato peso molecolare. Il big IGF-II causa ipoglicemia stimolando l’ingresso del glucosio nelle cellule tumorali e nei tessuti insulino-responsivi (ad esempio il tessuto muscolare e quello adiposo) e inibendo la captazione epatica del glucosio.

  36. Sindromi paraneoplastiche neurologiche

  37. Sindrome di Lambert-Eaton E’caratterizzata da debolezza dei muscoli prossimali (cingolo pelvico). E’ associata in particolare ai microcitomi polmonari. Nei pazienti con sindrome di Lambert-Eaton sono presenti autoanticorpi diretti contro alcuni canali del calcio (detti “anti-P/Q”), e la cui presenza inibisce il rilascio delle molecole di acetilcolina dalle vescicole dove sono immagazzinate. La sindrome di Lambert-Eaton a differenza della miastenia: a) interessa i gruppi muscolari prossimali;b) non coinvolge i muscoli extraoculari, e quindi ptosi e diplopia sono assenti;c) la forza muscolare aumenta nel corso di un esercizio (al contrario di quanto avviene nella miastenia gravis;d) all’elettromiografia, la risposta muscolare aumenta con la stimolazione ripetitivae) la risposta alla neostigmina è scarsa.

  38. Miastenia gravis La miastenia gravis paraneoplastica si sviluppa nel 40% dei pazienti con timoma e frequentemente nel cancro del polmone. Essa è dovuta alla presenza di autoanticorpi diretti contro i recettori postsinaptici dell’acetilcolina, con conseguente blocco della trasmissione neuromuscolare.

  39. Encefalopatia paraneoplastica Questa sindrome, che si verifica soprattutto con i microcitomi polmonari e i tumori della mammella, è caratterizzata da demenza e mielopatia. Essa è dovuta a particolari anticorpi chiamati ANNA (da “Anti -Neuronal Nuclear Autoantibodies”, tipo 1 e tipo 2), a causa del fatto che reagiscono con un gruppo di proteine contenute nei nuclei dei neuroni.

  40. Neuropatie paraneoplastiche Neuropatia motoria: E’ caratterizzata dalla perdita delle cellule anteriori del midollo spinale, ed è associata ai microcitomi polmonari e ai linfomi con paraproteinemia. Nei microcitomi l’anticorpo coinvolto è l’ANNA-1. Neuropatia sensoria E’ caratterizzata dalla perdita della funzione sensoria, della propriocezione e del senso vibratorio, mentre tatto, temperatura e dolore sono compromessi in minore misura. L’atassia sensoria può costringere i pazienti permanentemente a letto. Vi è degenerazione e perdita dei neuroni nelle radici dorsali e posteriori del midollo spinale. Viene riscontrata specialmente nei microcitomi polmonari, ed è mediata dall’anticorpo ANNA-1.

  41. Neuropatie paraneoplastiche Opsoclono/mioclono: ll termine opsoclono si riferisce a movimenti dell’occhio irregolari e multidirezionali, che persistono alla chiusura degli occhi e durante il sonno. Il termine mioclono si riferisce a contrazioni muscolari spastiche e di breve durata. La sindrome opsoclono/mioclono è associata ai neuroblastomi (nei bambini) e al carcinoma della mammella. In quest’ultimo caso sono stati riscontrati anticorpi di tipo ANNA-2. Neuropatia autonomica: Si tratta di una sindrome subacuta e severa, caratterizzata soprattutto da tachicardia posturale e dismotilità gastrointestinale. E’ dovuta ad anticorpi diretti contro i recettori dell’acetilcolina situati a livello dei gangli. Una forma di neuropatia autonomica è la pseudoostruzione intestinale, di solito osservata con i microcitomi polmonari.

  42. Sindromi paraneoplastiche a localizzazione cutanea

  43. Pemfigo Le lesioni bollose cutanee che si osservano nel pemfigo paraneoplastico sono dovute all’azione di autoanticorpi diretti contro la desmoplakina I, una proteina contenuta nei desmosomi (= strutture di giunzione intercellulare) delle cellule epiteliali. Quindi, la comparsa delle bolle è la conseguenza della perdita della normali adesioni intercellulari a livello dell’epidermide.

  44. Altre sindromi cutanee L’acantosis nigricans consiste in una iperpigmentazione vellutata, di colore marrone scuro o nero, a livello di ascelle, aree sottomammarie e pieghe inguinali. Si associa a tumori addominali, specialmente al carcinoma gastrico. La malattia di Bowen è un carcinoma squamocellulare intraepiteliale (in situ). Appare come una placca eczematosa di colore rosso-scuro. Diversi tipi di tumori si associano alla malattia di Bowen.

  45. Altre sindromi cutanee La malattia di Paget è una placca eritematosa, assomigliante ad un eczema, che si sviluppa nelle areole mammarie, nella vulva e in altre aree cutanee. La malattia di Paget mammaria è quasi sempre associata ad un carcinoma duttale della mammella, mentre la malattia di Paget extramammaria si associa ad un tumore viscerale o degli organi genitali in circa il 50% dei casi.

  46. Altre sindromi cutanee La dermatomiosite è una miopatia infiammatoria associata alla presenza di un rash cutaneo violaceo più evidente nelle aree esposte al sole. Vi è edema ed eritema periorbitale, e placche eritematose a livello delle articolazioni metacarpofalangee e interfalangee prossimali (papule di Gottron). L'ittiosi è associata ai linfomi di Hodgkin, e si manifesta con placche cutanee a scaglie, simili a scaglie di pesce.

  47. Altre sindromi cutanee La sindrome di Leser-Trélat consiste nella comparsa rapida o nell’aumento in numero e dimensioni di cheratosi seborroiche. Si associa ai tumori del tratto gastrointestinale. La sindrome di Sweet è chiamata anche dermatosi neutrofila febbrile acuta, ed è caratterizzata dalla presenza di febbre, leucocitosi neutrofila, e placche o noduli eritematosi, di solito in corrispondenza della testa, del collo e degli arti superiori. Questa sindrome è osservata in particolare in corso di leucemia acuta mieloblastica, sindromi mielodisplastiche e malattie mieloproliferative.

  48. Sindromi paraneoplastiche immagini

  49. Porpora

  50. Acanthosis Nigricans

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