1 / 31

INCENERIMENTO DEI RIFIUTI

INCENERIMENTO DEI RIFIUTI. GREENPEACE ITALIA 2005. CHE COSA SONO GLI INCENERITORI. Qualsiasi unità e attrezzatura tecnica fissa o mobile destinata al trattamento termico dei rifiuti con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione.

derry
Download Presentation

INCENERIMENTO DEI RIFIUTI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. INCENERIMENTO DEI RIFIUTI GREENPEACE ITALIA 2005

  2. CHE COSA SONO GLI INCENERITORI • Qualsiasi unità e attrezzatura tecnica fissa o mobile destinata al trattamento termico dei rifiuti con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione. • I termini “Termovalorizzatore” ed “Inceneritore” sono neologismi per indicare la stessa tecnologia di trattamento dei rifiuti con o senza recupero di energia.

  3. L’OBIETTIVO DELLA NORMATIVA SULL’INCENERIMENTO • …… è quello di evitare o di limitare per quanto praticabile gli effetti negativi dell’incenerimento dei rifiuti sull’ambiente, in particolare l’inquinamento dovuto alle emissioni in atmosfera, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee nonché i rischi per la salute umana che ne risultano.

  4. COME E’ FATTO UN INCENERITORE • Sezione di accumulo e stoccaggio, in cui i rifiuti vengono accumulati prima della combustione. • Sezione di combustione, costituita da una camera di ossidazione (forno) realizzata in forme e tecnologie differenti a seconda della tipologia del rifiuto (contenuto energetico, caratteristiche chimico-fisiche ecc.). • Sezione di post-combustione (camera secondaria di combustione), al fine di completare la combustione dei rifiuti.

  5. Sezione di raffreddamento fumi, che nei vecchi impianti avveniva senza recupero di energia, oggi è diventato obbligatorio. • Sezione di trattamento fumi a sua volta suddivisa in tre parti: 1. depolverizzazione, per la rimozione delle polveri effettuata mediante filtri; 2. abbattimento dei gas acidi(acido cloridrico, fluoridrico, ossidi di zolfo); 3. rimozione degli ossidi di azoto.

  6. Il Tour Interattivo dentro un inceneritore

  7. 44 impianti al 2001 47 impianti al 2002 50 impianti al 2003 Dati Rapporto Rifiuti 2002, 2003, 2004 ONR-APAT INCENERIMENTO DI RU IN ITALIA

  8. RACCOLTA DIFFERENZIATA DI RU IN ITALIAin termini di percentuali relative alla produzione totale rifiuti urbani: • 17,4 % nel 2001 • 19,1%nel 2002 • 21,5% nel 2003 Dati Rapporto Rifiuti 2002, 2003, 2004 ONR-APAT

  9. …EPPURE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Secondo il Decreto Ronchi (D.Lgs 22/97) doveva raggiungere obiettivi: • 15% entro il 1999 • 25% entro il 2000 • 35% entro il 2001

  10. Il Decreto Ronchi, inoltre, prevedeva che… • Il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di materia prima debbono essere considerati preferibili rispetto alle altre forme di recupero. (art. 4 comma 2) • Le autorita' competenti adottano… iniziative dirette a favorire, in via prioritaria, la prevenzione e la riduzione della produzione e della pericolosita' dei rifiuti mediante: lo sviluppo di tecnologie pulite, in particolare quelle che consentono un maggiore risparmio di risorse naturali…. (art. 3 comma 1)

  11. LA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO IN MATERIA DI RIFIUTI • Non incentivare politica di prevenzione della produzione dei rifiuti; • Non incentivare il sistema della raccolta differenziata; • Incentrare il sistema di gestione quasi esclusivamente sulla combustione dei rifiuti (sia in termini di trattamento dei RU che di CDR – combustibile derivato dai rifiuti).

  12. NON A CASO…LA NORMATIVA DI SETTORE VIENE EROSA LENTAMENTE… • Stravolta la definizione di rifiuto (Legge 178 dell’8 agosto 2002).   • Soppressione nella definizione di raccolta differenziata della finalità per cui viene effettuata ovvero riutilizzo, riciclaggio e recupero di materia prima (Legge 93 del 23 marzo 2001).

  13. LEGGE DELEGA IN CAMPO AMBIENTALE • Esclude dalla normativa rifiuti i rottami ferrosi e non ferrosi nonché altri scarti di lavorazioni industriali e artigianali o provenienti da cicli produttivi o di consumo destinati ad attività siderurgiche e metallurgiche; • Esclude il combustibile derivato dai rifiuti (CDR) dalla normativa quadro sui rifiuti; • Trasforma i consorzi obbligatori, destinati alla raccolta differenziata, al riciclo ed al recupero dei rifiuti di imballaggi, in consorzi volontari.

  14. TUTTO SI MUOVE VERSO LA TERMODISTRUZIONE • Il quadro impiantistico va progressivamente aumentando e, nel 2007, si prevede la presenza di 58 impianti di incenerimento, di cui 32 nel nord Italia, 12 al centro e 14 nel sud;

  15. MA PERCHE’ GREENPEACE E’ CONTRARIA ALL’INCENERIMENTO

  16. Come la Fisica insegna…“Niente si crea e niente si distrugge, ma tutto si trasforma”

  17. LE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI • GAS • CENERI VOLANTI • CENERI DI FONDO • ACQUE DI LAVAGGIO • ALTRI RESIDUI • EMISSIONI INCONTROLLATE SONO UN POTENZIALE PERICOLO PER LA SALUTE UMANA

  18. PRINCIPALI COMPOSTI PERICOLOSI RILASCIATI DA UN INCENERITORE • DIOSSINE • MATERIA PARTICOLATA • ARSENICO • BERILLIO • CADMIO • CROMO • PIOMBO • MERCURIO • GAS ACIDI (acido cloridrico, fluoridrico, ossidi di zolfo) Fonte: National Research Council, 2000. Waste Incineration and Public Health, Washington, DC: National Academy Press

  19. Le Diossine e gli altri POP sono composti persistenti… non sono decomposti da organismi e/o processi naturali e quindi si accumulano nel suolo, sedimenti, aria, acqua.

  20. LE DIOSSINE E GLI ALTRI POP SONO BIOACCUMULABILI NEGLI ORGANISMI VIVENTI E QUINDI HANNO LA CAPACITA’ DI RISALIRE LA CATENA ALIMENTARE, GIUNGENDO FINO ALL’UOMO.

  21. LE PROPRIETA’ TOSSICHE DEI COMPOSTI PRESENTI NELLE EMISSIONI • I composti trovati in uscita da un inceneritore includono note sostanze cancerogene*: • arsenico • cadmio • diossine • PCB (policlorobifenili) • *Le sostanze cancerogene sono quelle capaci di provocare l’insorgenza del cancro.

  22. Effetti sanitari delle Diossine •La Diossina (2,3,7,8-TCDD) è un accertato cancerogeno per l’uomo, mentre le altre diossine/furani sono potenziali cancerogeni •Effetti neurocomportamentali: ridotta funzione cognitiva, aumentato comportamento iperattivo, effetti avversi sull’attenzione, aumentata depressione •Alterata funzione del sistema immunitario •Disturbi del sistema nervoso centrale •Cloracne ed altre alterazioni epidermiche •Disturbi della funzione epatica e renale •Alterati livelli degli ormoni: tiroide, testosterone ed estrogeni •Effetti sul sistema riproduttivo: rapporto dei sessi alterato, ridotta fertilità •Difetti alla nascita: ipospadia (malformazione delle vie urinarie dell’uomo) •Endometriosi (presenza di tessuto che riveste l’utero in sedi differenti dalla cavità uterina)

  23. COME LE DIOSSINE E GLI ALTRI POP DALLE FONTI ARRIVANO A NOI

  24. IL CONCEPIMENTO E’ IL MOMENTO IN CUI INIZIA L’ESPOSIZIONE DEI NOSTRI FIGLI ELIMINA LE FONTI DI DIOSSINE

  25. ESPOSIZIONE ALLE DIOSSINE E AGLI ALTRI POP … … INIZIA DAL CONCEPIMENTO E CONTINUA DURANTE LA GESTAZIONE E L’ALLATTAMENTO

  26. MA QUAL’E’ LA SOLUZIONE?

  27. Secondo Greenpeace, la gestione dei rifiuti deve perseguire obiettivi progressivi di: Prevenzione della produzione e pericolosità dei rifiuti Raccolta differenziata Compostaggio Riciclo Riutilizzo

  28. VERSO LA PRODUZIONE PULITA... I SISTEMI DI PRODUZIONE PULITA SONO PROGETTATI AFFINCHE’ … PREVENGANO LA PRODUZIONE DI RIFIUTI, IN PARTICOLARE DI QUELLI PERICOLOSI EVITANDO L’IMPIEGO DI COMPOSTI CHIMICI PERICOLOSI IN FASE PRODUTTIVA … IMPIEGHINO SISTEMI PIU’ EFFICIENTI IN TERMINI DI UTILIZZO DI MATERIE PRIME E DI ENERGIA

  29. I PRODOTTI DERIVATI DA PROCESSI “PULITI” SONO … • NON-TOSSICI E NON CONTENGONO RESIDUI CHIMICI • COSTITUITI DI MATERIALI BIODEGRADABILI • RESISTENTI E RIUTILIZZABILI • FACILI DA SCOMPORRE, RIPARARE E RICOSTRUIRE • IMBALLAGGIO RIDOTTO E COSTITUITO DI MATERIALE RICICLABILE E/O RICICLATO

More Related