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I REGIMI TOTALITARI

I REGIMI TOTALITARI. IL NAZISMO TESINA MULTIDISCIPLINARE A.S. 2009-/2010 Classe III D Lombardo Sergio. I REGIMI TOTALITARI -. IL NAZISMO. STORIA ITALIANO GEOGRAFIA SCIENZE TECNOLOGIA ARTE INGLESE FRANCESE MUSICA ED. FISICA CITTADINANZA E COSTITUZIONE.

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I REGIMI TOTALITARI

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  1. I REGIMI TOTALITARI IL NAZISMO TESINA MULTIDISCIPLINARE A.S. 2009-/2010 Classe III D Lombardo Sergio

  2. I REGIMI TOTALITARI - IL NAZISMO • STORIA • ITALIANO • GEOGRAFIA • SCIENZE • TECNOLOGIA • ARTE • INGLESE • FRANCESE • MUSICA • ED. FISICA • CITTADINANZA E COSTITUZIONE • LA SECONDA GUERRA MONDIALE • SALVATORE QUASIMODO • IL GIAPPONE • I VULCANI • ENERGIA NUCLEARE • IL FUTURISMO • THE SECOND WORLD WAR • LE RACISME • IL JAZZ • IL DOPING • L’ ONU

  3. I REGIMI TOTALITARI • La crisi della democrazia occidentale, e l’affermazione del comunismo sovietico sono all’origine dellanascita dei regimi totalitari. • Lo stato totalitario è uno stato illiberale, in cui tre poteri (legislativo, giudiziario ed esecutivo) sono evidenziati nelle mani di un solo partito anzi di una persona: IL DITTATORE

  4. Il fascismo nasce e si afferma in Italia peropera di Benito Mussolini. La variante comunista del totalitarismo si afferma sotto la guida di Stalin. Il nazismo affonda le sue radici nel profondo malessere di una Germania sconfitta ed umiliata con Hitler

  5. IL NAZISMO Che cos’è il Nazismo Il Nazionalsocialismo o Nazismo fu un movimento di estrema destra, fondato da Adolf Hitler, su principi ideologici inumani. Hitler era un fanatico razzista e credeva che nelle vene dei tedeschi scorresse il sangue della razza ariana.

  6. Cardine dell’ideologia nazista infatti era il concetto della superiorità della razza ariana Il Nazismo si proponeva il compito di tutelare e ripristinare la purezza della razza, gli Ebrei in primo luogo, considerati nemici del popoìo tedesco e come tali da eliminare. Per garantire un futuro al popolo tedesco era necessaria la conquista di uno spazio vitale, fino al dominio sul mondo intero.

  7. La Germania nell’immediato dopoguerra Il Nazismo maturò in Germania in una situazione di grandi difficoltà economiche e sociali, sorte in seguito alla sconfitta nella Prima Guerra Mondiale e dal trattato di pace (Trattato di Versailes): il pagamento delle riparazioni di guerra, la perdita delle colonie e dei territori al confine con la Francia. La crisi che ne seguì portò all’ affermarsi dei movimenti di estrema destra antidemocratici.

  8. Hitler e l’ascesa del Nazismo Tra i movimenti dell’estrema destra nazionalista operava il Partito nazionalsocialista il cui capo e fondatore, Adolf Hitler, era motivato da un forte antisemitismo. Nel 1923 i Nazisti organizzarono un colpo di stato, che fallì e portò in carcere gli ispiratori, tra i quali Hitler. Fu proprio in carcere che egli elaborò i principi ideologici del Nazismo. Nel 1924, uscito dal carcere Fondò un nuovo corpo paramilitare, le SS, una famigerata organizzazione destinata a diventare l’elitè del Nazismo.

  9. L’affermazione del nazismo I Nazisti, con la parola d’ordine del riscatto della patria, si fecero portavoce del malcontento economico e sociale. Le elezioni politiche del 1930 provocarono un vero e proprio terremoto politico, il Partito nazionalsocialista diventava il secondo partito del paese. Alle elezioni presidenziali del 1932 i Nazisti incrementarono il loro vantaggio, tanto che nel gennaio 1933 il presidente Hindenburg nominò Hitler cancelliere, affidandogli l’incarico di formare il governo.

  10. La nascita del Terzo Reich Divenuto cancelliere Hitler demolì le istituzioni democratiche, instaurando un regime dittatoriale basato sul suo potere persona1e. Sospese il Parlamento e la Costituzione di Weimar; si fece conferire tutti i poteri; sciolse tutti i partiti, ad eccezione di quello nazista; soppresse i sindacati; fece chiudere i giornali non schierati con il Nazismo; istituì un nuovo corpo di polizia politica, la Gestapo; diede inizio alla campagna di discriminazione contro gli Ebrei. Nell’estate deL 1934, alla morte di Hindenburg, Hitler,assunse contemporaneamente la carica di Cancelliere, Presidente dello Stato e comandante delle Forze Armate. Così divenne il capo supremo dello Stato, con il titolo di Fùhrer (cioè “guida”). Era l’atto di nascita del Terzo Reich.

  11. La “nazificazione” della Germania Conquistato il potere, Hitler sottopose ad un controllo assoluto tutte le attività pubbliche e private, perseguendo con rigore e scientificità la “nazificazione” del Paese. La propaganda ossessiva, riuscì a plasmare la mente di milioni di persone, ottenendo l’adesione fanatica all’aberrante ideologia del regime. Il controllo della cultura e la repressione dell’opposizione Istruzione ed educazione divennero competenza esclusiva dello Stato e delle organizzazioni di partito.

  12. Nel 1933 vennero bruciati in grandi roghi centinaia di migliaia di libri. Arte, cinema, letteratura e teatro non furono più libera espressione dell’artista, ma dell’ideologia nazista. Scienziati e intellettuali furono costretti ad abbandonare la Germania. I capi dei partiti di opposizione e i dissidenti furono eliminati o rinchiusi nei lager, che fecero la loro comparsa nel 1933 (il primo lager fu quello di Dachau.

  13. La persecuzione degli Ebrei Nella seconda metà degli anni ‘30 il regime organizzò in modo sistematico la persecuzione antisemita. Nel 1935, con l’approvazione delle Leggi di Norimberga, venne sancita giuridicamente la discriminazione contro gli Ebrei. Nel 1938 dalla discriminazione si passò alla persecuzione violenta. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre vennero distrutte oltre 200 sinagoghe, devastati 7500 negozi, arrestate e deportate nei lager circa 26000 persone. Era l’inizio del piano di eliminazione della “razza ebraica”, che avrebbe raggiunto il culmine nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

  14. La politica economica ed estera Appoggiato dalle gerarchie militari e dalle grandi industrie, regime avviò la ricostruzione della potenza economica e militare tedesca. Nel 1938 la produzione industriale era raddoppiata rispetto al 1932 e la disoccupazione era fortemente calata, ciò assicurò al regime il consenso di tutti i lavoratori.

  15. Un’aggressiva politica estera Nel 1935,in violazione del Trattato di Versailles,Hitler reintrodusse il servizio militare obbligatorio. Nel 1936, truppe tedesche occuparono la Renania, al confine con la Francia. Nello stesso anno la Germania stipulava un accordo con l’Italia (Asse Roma-Berlino), in base al quale due Paesi intervennero a sostegno di Franco nella guerra civile spagnola.

  16. Furono questi i primi atti di quella politica aggressiva che avrebbe portato le truppe naziste ad occupare, dal 1938 al 1945, buona parte del continente europeo.

  17. LA SECONDA GUERRA MONDIALE

  18. Le origini della guerra La seconda guerra mondiale fu originata dall'azione aggressiva della Germania in Europa e del Giappone in Asia. Incoraggiato dal potere conquistato da Hitler, Mussolini assunse un atteggiamento colonialista e nel 1936 proclamò l'Impero d'Etiopia.In seguito, assieme alla Germania offrì il proprio appoggio alla guerra di Franco contro il fronte popolare spagnolo. Il 1° settembre 1939 ci fu l'invasione della Polonia da parte della Germania a causa della rivendicazione della città di Danzica.

  19. Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, il 3 settembre ebbe così inizio il 2° conflitto mondiale. • L'Unione Sovietica strinse il patto di non - aggressione con la Germania (Molotov-Ribbentrop). • Mussolini nonostante fosse legato ad Hitler e alla Germania dal “ patto d'acciaio “ dovette proclamare, con il consenso del Fuhrer, lo stato di non belligeranza dell'Italia.

  20. La guerra lampo di Hitler: l'occupazione della Polonia e l'offensiva ad occidente. • La Polonia venne divisa fra la Germania e l'Unione sovietica. A seguire, preparò, l'offensiva anche ad occidente, nel maggio del '40. Occupò Danimarca e Norvegia (aprile - giugno 1940) e invase Olanda e Belgio, le corazzate tedesche raggiunsero Parigi il 14 giugno. • Il 10 giugno, nel frattempo Mussolini aveva dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna.

  21. La scelta di Mussolini fu un tragico errore che causò ripetute sconfitte, oltre a inaudite sofferenze. • La Francia dovette chiedere alla Germania un armistizio. • Fondamentale , all’Inghilterra, per resistere fu l’aiuto degli Stati Uniti. • Il 22 giugno del 1941 Hitler attaccò di sorpresa l’Unione Sovietica, assediarono Leningrado ,ma dopo le prime sconfitte l’armata rossa riuscì a riorganizzarsi e, complice il gelido inverno russo, bloccò i tedeschi alle porte di Mosca, scagliando una controffensiva che li costrinse a ritirarsi nell’inverno 1941/42.

  22. Fino al 1941 la guerra era rimasta limitata in Europa. Il 7 dicembre l’aviazione giapponese attaccò di sorpresa la flotta americana ancorata nella baia di Pearl Harbour, nella isole Hawaii • Gli Stati Uniti, si impegnarono nell’oceano Pacifico, poi entrarono in guerra con gli alleati contro le forze dell’Asse. • Intanto gran parte dei paesi europei cadevano sotto il dominio tedesco oppure si costituivano governi alleati.

  23. Tutti coloro che venivano considerati di razza inferiore furono internati nei campi di concentramento, impiegati in lavori pesantissimi. • Gli ebrei, con le leggi razziali erano stati perseguitati e allontanati da ogni attività economica. • Furono imprigionati e internati nei lager. • La Danimarca si rifiutò di consegnare i suoi cittadini ebrei. • Nella Polonia occupata furono allestiti dei campi di sterminio destinati esclusivamente al massacro degli ebrei.

  24. Dalla metà del 1942 Stati Uniti, Inghilterra e Unione Sovietica vinsero tre battaglie importanti. • Nel giugno 1942 la flotta americana vinse quella giapponese presso le isole Midway, nell’oceano Pacifico. • Nell’ottobre inglesi sconfissero quelle italo-tedesche a ElAlmein nel deserto egiziano. Nell’inverno del 1942/43. • La controffensiva tedesca riportò un grande successo a Stalingrado. • In Italia la vita era diventata particolarmente difficile, tanto che furono introdotte tessere che davano diritto a un massimo giornaliero di generi alimentari. • Il 9 luglio del 1943 le truppe alleate sbarcarono in Sicilia e rapidamente la conquistarono.

  25. Il 25 luglio 1943 si tenne a Roma una seduta del Gran Consiglio Fascista che invitava il re ad intervenire riprendendo i poteri dei quali Mussolini si era appropriato. Vittorio Emanuele III fece arrestare Mussolini e formò un governo presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio. • L’8 settembre 1943 venne annunciato via radio che un armistizio con gli anglo-americani, era stato firmato a Cassibile in Sicilia, il 13 ottobre il governo di Badoglio dichiarò guerra alla Germania.

  26. Mussolini con l’appoggio nazista si insediò nella parte d’Italia occupata dai tedeschi e vi costituì la Repubblica Sociale Italiana. • L’Italia si trovò così divisa in due: al centro-nord la Repubblica di Salò; nel mezzogiorno il regno d’Italia sostenuto dalle truppe anglo-americane. • Nei territori italiani controllati dai tedeschi sorsero gruppi e formazioni di partigiani. I partiti politici ripresero la loro attività.

  27. LA RESISTENZA Fu il movimento popolare europeo di opposizione politica e, soprattutto, militare che si sviluppò nei paesi occupati dal nazifascismo durante la seconda guerra mondiale, inteso sia come lotta di liberazione nazionale sia come lotta per la libertà e la dignità dell’uomo. LA RESISTENZA IN EUROPA I principali focolai di resistenza si svilupparono in: -Danimarca - Francia -Norvegia-Iugoslavia -Olanda -Grecia -Polonia, e naturalmente in Italia Partigiani in azione

  28. FRANCIA • Si formarono i primi gruppi di resistenza partigiana, sotto la guida di Charles De Gaulle. Dopo l’occupazione delle truppe tedesche, il generale de Gaulle, rifugiatosi a Londra, da lì inviò un proclama per invitare i francesi a resistere all’occupazione tedesca. I partigiani francesi -i maquisard- svolsero un ruolo fondamentale di appoggio agli alleati in occasione dello sbarco in Normandia. Il generale C. De Gaulle

  29. POLONIA In Polonia la resistenza si è sviluppata per due motivi: • tutelare l’identità nazionale,non rispettata sia da Hitler sia da Stalin • vendicarsi di tutte le brutalità commesse dai tedeschi, sia a scapito della popolazione ebraica sia ai danni di quella originaria. • Tragica fu l’insurrezione di Varsavia (agosto 44) che i tedeschi repressero con brutalità e ferocia. Il Ghetto di Varsavia

  30. IUGOSLAVIA la resistenza si divise in due tronconi, il primo comandato da JosipBroz Tito, (che alla fine della guerra si impadronirà del potere), d’ispirazione social-comunista. L’altro schieramento, d’ispirazione monarchica, era invece comandato da DrazaMihailovic. JosipBroz Tito

  31. GRECIA La resistenza greca, fu molto sanguinosa. Alla fine della guerra le formazioni partigiane furono sconfitte dagli inglesi che sostenevano il governo monarchico. DANIMARCA, NORVEGIA, OLANDA • Negli stati del Nord-europa che subirono l’occupazione germanica fin dal 1940, la resistenza locale si diede l’obiettivo di cacciare i tedeschi e di ripristinare la situazione prebellica.

  32. LA RESISTENZA IN ITALIA La resistenza italiana ha origini più antiche di quella europea, infatti ha le sue radici nell’antifascismo degli anni venti-trenta. La vera resistenza armata al nazifascismo si organizzò in seguito all’armistizio dello 8 settembre del 1943 Lo stato maggiore partigiano

  33. Le prime formazioni partigiane vennero organizzate e coordinate dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) ed iniziarono la loro operatività nell’inverno fra il 1943-1944 soprattutto nel Nord Italia. • La resistenza italiana coinvolse più di 300.000 combattenti tra uomini e donne. I principali obbiettivi delle formazioni partigiane erano il sabotaggio e il disturboal fine di costringere i tedeschi ad impiegare per il controllo e la sicurezza del territorio il maggior numero possibile di uomini e mezzi che così non potevano essere utilizzati per contrastare l’avanzata degli eserciti alleati. Giovani partigiane

  34. Sul piano militare le formazioni partigiane si organizzarono in raggruppamenti omogenei di diverso orientamento ed ispirazione politica. BRIGATE GARIBALDI di emanazione comunista; le BRIGATE GIUSTIZIA E LIBERTA’ del Partito d’Azione; le MATTEOTTI erano socialiste; e infine le brigate autonome. Nelle grandi città si organizzarono i GAP (gruppi d’azione partigiana) ed i SAP (squadre d’azione patriottica). La prima operazione militare di un certo rilievo che i partigiani compirono fu la difesa a Roma di porta S. Paolo.

  35. Un altro fatto importante di storia partigiana fu nell’estate del 1944 la creazione di alcune zone libere come quelle della Valsesia, della Val d’Ossola e di Monte Fiorino, Nel giugno del 44 i partigiani furono militarizzati nel Corpo Volontari della Libertà al cui vertice figuravano personaggi come : Raffaele Cadorna, Luigi Longo, Ferruccio Parri e Sandro Pertini. • L’avanzata degli eserciti angloamericani lungo la penisola intanto proseguiva e dopo la liberazione di Roma (4 giugno 44). La più pesante crisi che il movimento della resistenza subì fu quella del novembre del 1944 quando gli alleati smisero di dare aiuto alla resistenza. Sandro Pertini

  36. I partigiani si trovarono in sostanza abbandonati ed esposti al rischio dei micidiali rastrellamenti tedeschi. • Dei trecentomila partigiani combattenti, ufficialmente riconosciuti, circa trentamila furono quelli che morirono. • La Germania continuò però ad occupare la Francia e per liberarla sbarcarono in Normandia e dopo durissimi combattimenti il generale De Gaulle potè entrare a Parigi. Berlino venne circondata, mentre sul fiume Elba le truppe americane si incontrarono con quelle sovietiche. partigiani-garbatola Partigiani sfilano per Milano

  37. Il 30 aprile 1945 Hitler rifugiatosi in un bunker sotterraneo si uccise con la moglie e altri nazisti; pochi giorni dopo le armate tedesche si arresero in tutta Europa. Il 25 aprile del 1945 il CLN ordinò l’insurrezione generale: i partigiani presero possesso di tutto il nord abbandonato dall’esercito tedesco in fuga. Mussolini fu arrestato nei pressi di Como mentre cercava di fuggire in Svizzera, vestito da soldato tedesco, venne fucilato con altri gerarchi fascisti e con l’amante Claretta Petacci. L'arrivo a Valeggio dei primi americani

  38. Il 6 e 9 agosto 1945 dei bombardieri americani sganciarono delle bombe atomiche nelle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Il Giappone si arrese il 2 settembre 1945; terminò così la seconda guerra mondiale. Le due potenze vincitrici, USA e URSS, si dividono il mondo in due zone di influenza. Le due nazioni erano però divise da differenze radicali: • Gli Stati Uniti erano il paese dell’economia di mercato, fondata sulla libera iniziativa dei privati; • L’Unione Sovietica di Stalin si reggeva invece su un sistema comunista.

  39. Con i trattati di pace l’Italia perse colonie in Africa. L’Istria e la Dalmazia, passarono alla Jugoslavia. Il Giappone subì l’occupazione americana fino al 1945.La Germania venne divisa in due parti: • La Repubblica Federale Tedesca (Germania Ovest) con capitale Bonn sotto influenza americana. • La Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est) con capitale Pankov retta da un regime comunista. Il ponte di Castelvecchio fatto saltare dall'esercito tedesco in ritirata

  40. Si formò, l’ONU. Gli obbiettivi principali furono: la difesa della pace del mondo, la tutela dei diritti dell’uomo e l’uguaglianza di tutti i popoli. I rapporti tra occidente e mondo comunista divennero più tesi e difficili. Lo stato di tensione fu chiamato GUERRA FREDDA. Si trattava di un clima di terrore, terrore che potesse scoppiare una terza guerra mondiale, combattuta con armi atomiche e distruttive.

  41. Salvatore Quasimodo Uomo del mio tempo Salvatore Quasimodo, rappresentante dell'ermetismo, a seguito dell'esperienza della guerra e del dopoguerra si orientò in una direzione diversa: i poeti dovevano esprimere i temi sociali. Questa poesia, inserita nella raccolta "Giorno dopo giorno" pubblicata nel 1947, riflette questo orientamento.

  42. Quasimodo, ancora sconvolto dagli orrori cui ha assistito, lancia un appello perché un futuro di pace, di umana fratellanza possa prospettarsi alle giovani generazioni. • L’uomo di oggi- egli dice- nella sua antica abitudine all’odio, alla violenza è ancora quello dell’epoca della pietra e della fionda. L’uomo di oggi uccide ancora, come sempre; il suo cuore è rimasto duro e feroce come quello di Caino quando uccise il fratello Abele. L’uomo del nostro tempo ha perduto l’amore, la solidarietà verso gli altri uomini • Ma se i figli, cioè i giovani d’oggi, riusciranno a dimenticare il sangue fatto scorrere dai loro padri, rinasceranno tempi nuovi, di serenità e di pace.

  43. Uomo del mio tempo Sei ancora quello della pietra e della fionda,uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,con le ali maligne, le meridiane di morte, - t’ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche,alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,come sempre, come uccisero i padri, come ucciserogli animali che ti videro per la prima volta.E questo sangue odora come nel giornoquando il fratello disse all’altro fratello:- Andiamo ai campi. - E quell’eco fredda, tenace,è giunta fino a te, dentro la tua giornata.Dimenticate, o figli, le nuvole di sanguesalite dalla terra, dimenticate i padri:le loro tombe affondano nella cenere,gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

  44. Personalmente, ritengo che il messaggio sociale di Quasimodo sia più che mai attuale, ne sono dimostrazione tutte le guerre e i conflitti che, in nome del denaro e del potere, infiammano il mondo. Dovremmo, noi ragazzi per primi ambire al rispetto per gli altri più che alla nuova marca del telefonino, e forse il nostro mondo sarebbe migliore.

  45. Vita Nato a Modica nel 1901 da Gaetano e Clotilde Ragusa, Salvatore Quasimodo, conseguito il diploma di geometra nel 1919, lascia la Sicilia alla volta di Roma, dove vive, con Bice Donetti, di circa otto anni più anziana di lui. Nel 1929, si sposta a Firenze. L’anno seguente esce Acque e terreil suo primo volume di liriche, subito accolto favorevolmente da pubblico e critica, poi Oboe sommerso(1932); Erato e Apollion(1936); la raccolta mondadorianaEd è subito sera(1942); Giorno dopo giorno(1947); La terra impareggiabile(1958) e Dare e avere(1966). Casa Quasimodo parco letterario

  46. Nel 1931, lasciata Firenze, il poeta è a Imperia, dove conosce Amelia Spezialetti. Nel 1935, nasce OriettaQuasimodo. Quasimodo intreccia relazioni con Sibilla Aleramo e Maria Cumani. Era incapace di fedeltà coniugale. Premio Nobel per la Letteratura 1959. Nel 1968, colpito da un ictus ad Amalfi, Quasimodo viene trasportato a Napoli dove muore. Quasimodo

  47. IL PENSIERO Nella prima fase della sua produzione, fino al 1942, Quasimodo può essere considerato un poeta ermetico. La solitudine ed il rapido morire delle illusioni; il senso del mistero, la nostalgia e il rimpianto dell'infanzia, della famiglia e della Sicilia sono i motivi più insistenti delle raccolte di poesie di questo periodo. Quasimodo

  48. Appartengono a questa fase le raccolte di poesie “Acque e terre”, “Ed è subito sera”. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la sua poesia subisce un cambiamento, passando dall’estrema concentrazione simbolica, tipica dell’ermetismo, a un grande impegno civile e sociale. . Le raccolte del secondo periodo sono: Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949) e Il falso e vero verde (1956). Quasimodo matura l’idea che la poesia debba interessarsi delle problematiche dell’uomo contemporaneo ridandogli, dopo la tragedia della guerra, la fiducia nel futuro. Quasimodo e figlio

  49. Quando poi nel dopoguerra si accorge che alla ricostruzione materiale non si accompagna quella morale degli spiriti, perchè vede gli uomini nuovamente divisi da ideologie, disposti ad azzuffarsi ancora, Quasimodo ammonisce gli uomini sui rischi apocalittici di un nuovo conflitto. Quasimodo al Nobel

  50. I VULCANI

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