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Firenze 22-23 giugno 2007

Firenze 22-23 giugno 2007. L’INNOVAZIONE DELLA METODOLOGIA MIPS NEL CALCOLO DELL’EFFICIENZA DELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE. I flussi materiali nell’antroposistema. Sport ed Ambiente. La dematerializzazione.

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Firenze 22-23 giugno 2007

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Presentation Transcript


  1. Firenze22-23 giugno2007 L’INNOVAZIONE DELLA METODOLOGIA MIPS NEL CALCOLO DELL’EFFICIENZA DELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE

  2. I flussi materiali nell’antroposistema

  3. Sport ed Ambiente

  4. La dematerializzazione

  5. Le politiche ambientali classiche si sono concentrate sull’output, ovvero su ciò che esce dal sistema, La dematerializzazione sposta l’analisi “a monte” del processo e si concentra sull’input, ricercando soluzioni per ridurre drasticamente il flusso di materia ed energia in entrata nel sistema. La dematerializzazione

  6. Riduzione dell’uso delle risorse mantenendo costante l’uso finale in termini di beni e servizi, con un consistente aumento dell’efficienza dei processi di produzione e consumo

  7. Le pressioni ambientali generate da un’attività sportiva

  8. PROBLEMI LEGATI ALL’USO DELLE RISORSE NELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE • Impiego di acqua minerale ed in quantità eccessiva rispetto alla esigenze ed alle disponibilità ambientali; • Consumo di energia prodotta esclusivamente mediante risorse non rinnovabili; • Mezzi di trasporto che fanno uso di combustibili fossili; disincentivazione all’uso del mezzo pubblico; • Uso improprio del suolo con danni ambientali anche irreversibili; • Partecipazione spesso individuale e ridotta al solo tempo dell’iniziativa.

  9. La sostenibilità di un qualsiasi processo per definirsi eco-sostenibile deve tendere: ad una riduzione dell’intensità materiale dei beni e servizi; ad una riduzione dell’intensità energetica dei beni e servizi; ad una riduzione della produzione e dispersione di sostanze tossiche; ad un aumento della riciclabilità dei materiali; ad una massimalizzazione dell’uso di risorse rinnovabili; ad una estensione della duravolezza dei servizi e dei prodotti; ad un incremento dell’intensità di prestazioni dei beni e dei servizi. La dematerializzazione

  10. MIPS: Material Input Per unit Service Il MIPS quantifica gli input di materia, acqua suolo ed energia a parità di servizio reso: la componente MI quantifica in massa (kg) i materiali e l’energia in entrata, tenendo in conto il fardello ecologico; • La componente S è l’unità di servizio resa da una determinata attività. Per le attività sportive: Servizio = numero di praticanti * tempo dell’attività; • Gli spettatori vanno conteggiati nel capitolo MI, non in S;

  11. Il MIPS : • Aiuta nella progettazione delle manifestazione e nella valutazione della sostenibilità in scala relativa; • Può essere usato come strumento informativo della qualità ambientale dell’attività sportiva e dei miglioramenti;M • Orienta lo sport verso modelli organizzativi sostenibili; • Consente di attribuire un indice di eco-efficienza allo sport.

  12. MIPS: Material Input Per unit Service Il MIPS si calcola abbastanza semplicemente moltiplicando gli importi di materia, acqua suolo ed energia necessari per tutte le fasi dell’attività, compresa la mobilità e la logistica degli spettatori, per i relativi coefficienti (fardelli), nulli per le risorse rinnovabili, e sommando. Infine si calcola il servizio reso agli sportivi in termini di partecipanti e tempo e si fa il rapporto: n MIPS = MI/S = S [ Pi* (aMI)i ] /(partecipanti x tempo) i=1 L’importo infrastrutturale irreversibile (uno stadio, una piscina) si calcola allo stesso modo, computandolo all’interno del termine MI, ripartito per la durata totale del servizio dell’infrastruttura ed inserendovi il MI di smaltimento.

  13. LA CONDIVISIONE DI UN PERCORSO • Un atteggiamento convinto sulla necessità di progettare e realizzare iniziative sportive che tengano conto della sostenibilità ambientale risulta determinante per : • Influenzare il comportamento dei singoli; • Pianificare congiuntamente con enti ed associazioni l’utilizzo dell’ambiente; • Esercitare una funzione di indirizzo sui mezzi di comunicazione di massa e sull’industria sportiva.

  14. Linee di progettazione di attività sportive eco-sostenibili Ambienti naturali all’interno di aree protette con caratteristiche tali da consentire lo svolgimento di più discipline sportive Aree facilmente raggiungibili con mezzi pubblici Attività che possono essere svolte anche senza una grande specializzazione anche in forma di avviamento alla disciplina Attività diversificate da proporre a vari livelli per favorire la partecipazione anche dei non addetti ai lavori Attività programmate per un’intera giornata con consumazione di cibi cotti sul posto Uso di materiali riciclabili ed a basso impatto ambientale, differenziazione della raccolta dei rifiuti Ricerca di opportunità di turismo culturale da affiancare alla proposta sportiva Uso di indicatori per verificare la sostenibilità dell’iniziativa.

  15. Le opportunità di una progettazione eco-sostenibile di iniziative sportive: i parchi e le riserve naturali regionali

  16. 23 parchi nazionali: 1.400.000 ettari a terra 71.812 ettari in mare 21 aree marine protette: 188.000 ettari 146 riserve naturali statali: 122.753 ettari 3 aree naturali protette nazionali: 2.557.477 ettari

  17. Parchi naturali regionali: 117, circa 1.200.000 ettari Riserve naturali regionali: 343, 250.000 ettari

  18. 827 aree protette per una superficie totale di 3.094.859,48 ettari a terra 2.818.646 ettari a mare

  19. I parchi nazionali sono visitati da 15 milioni di persone/anno

  20. 460 parchi e riserve naturali regionali una prospettiva di nuovi impegni UISP sul terreno della sostenibilità ambientale un’occasione di sviluppo e di verifica delle capacità progettuali UISP sui temi della eco-sostenibilità

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