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La Gestione dei Tributi Comunali

La Gestione dei Tributi Comunali. Provincia di Lecce. Lecce, 28 aprile 2005. Art. 52 del D.Lgs. 446/97. Fattispecie imponibili. Limiti alla potestà regolamentare degli EE.LL. Soggetti passivi. Aliquota massima. Principi generali dell’ordinamento (limite implicito).

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La Gestione dei Tributi Comunali

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Presentation Transcript


  1. La Gestione dei Tributi Comunali Provincia di Lecce Lecce, 28 aprile 2005

  2. Art. 52 del D.Lgs. 446/97 Fattispecie imponibili Limiti alla potestà regolamentare degli EE.LL. Soggetti passivi Aliquota massima Principi generali dell’ordinamento (limite implicito) Condizioni non peggiorative rispetto alla normativa statale (limite implicito)

  3. Ipotesi di illegittimità della modalità di gestioneadottata dal Comune CaratteristicheMotivo Maggiore onerosità per il contribuente (dal punto di vista economico) Condizioni peggiorative per il contribuente Maggiore onerosità per il contribuente (dal punto di vista degli adempimenti richiesti) Mancato rispetto della normativa specifica concernente i soggetti a cui affidare la gestione del tributo o di alcune fasi di esso Mancato rispetto dei principi dell’ordinamento Mancato rispetto della normativa (nazionale e comunitaria) in materia di affidamento degli appalti

  4. A chi può essere affidata la gestione dei tributi comunali CONCESSIONARI Norme istitutive dei singoli tributi I COMUNI anche in forma associata Art. 52, comma 1 e comma 5 lettera a) del D.Lgs. 446/97 Aziende speciali o spa a prevalente capitale pubblico Soggetti iscritti all’albo di cui all’art. 53 (esemplificazione) Art. 52, comma 5, lettere b) e c) del D.Lgs. 446/97

  5. Primo bivio: gestione in proprio od affidamento a terzi? Fattori da tenere in conto (interni) Organico in servizio Esubero Gestione in proprio Preparazione del personale Disponibilità di personale poco qualificato Gestione in proprio delle fasi a basso contenuto professionale Preparazione del personale Disponibilità di personale qualificato Gestione in proprio delle fasi ad alto contenuto professionale Grado di informatizzazione Capacità di gestire flussi di dati digitali Gestione in proprio (anche con deficit di personale)

  6. Primo bivio: gestione in proprio od affidamento a terzi? (continua) Elementi da tenere in conto (esterni) Dati incompleti Scarsa affidabilità Gestione in proprio Tempi lunghi od incerti Costo elevato Rigidità nel sistema adottato (per la durata del contratto)

  7. La gestione delle dichiarazioni Sentenza Corte di Cassazione n. 6446 del 1 aprile 2004 “la pretesa che su ogni dichiarazione del contribuente si debba effettuare un'attivita' istruttoria di accertamento non e' soltanto contraria al sistema adottato dal legislatore per conformare il regime dell'imposta di pubblicita', ma e' contrario anche sia al principio costituzionale di buon andamento dell'Amministrazione pubblica (art. 97 della Costituzione), che sarebbe costretta, sempre e comunque, ad effettuare accertamenti per fenomeni di massa, quali sono quelli degli impianti pubblicitari,

  8. La gestione delle dichiarazioni sia al principio di collaborazione e di buona fede che, ai sensi dell'art. 10, comma 1, L. 27 luglio 2000, n. 212, regola i rapporti tra contribuente e Amministrazione finanziaria, nel senso, tra l'altro, che la gestione del rapporto giuridico tributario si avvia intanto sul presupposto, che si da' per scontato in via di principio, che le dichiarazioni del contribuente sono vere, e che solo successivamente l'eventuale riconduzione a verità e' operata così dall'Ufficio tributario in sede di accertamento come dallo stesso contribuente in sede di rettifica della dichiarazione o di richiesta di rimborso.”

  9. La gestione delle dichiarazioni Le conclusioni cui giunge la Corte di Cassazione sono la conferma di un orientamento univoco ed indiscusso e sono estensibili a tutti i tributi che prevedono l’obbligo per il contribuente di presentare una dichiarazione.

  10. La gestione delle dichiarazioni Quindi, il Comune può pretendere il versamento di una imposta adeguata all’ultima dichiarazione presentata senza alcuna attività accertativa.

  11. La gestione delle dichiarazioni Il controllo di esistenza ed adeguatezza dell’imposta versata con l’ultima dichiarazione presentata è una delle operazioni che vengono individuate con l’espressione “liquidazione del tributo”.

  12. La gestione delle dichiarazioni Per procedere alla liquidazione del tributo così come l’abbiamo appena definita è necessario disporre: • dei dati delle dichiarazioni presentate • dei dati relativi ai versamenti ricevuti

  13. La gestione delle dichiarazioni Il confronto tra versamenti ricevuti e risultanze delle dichiarazioni è una operazione contabile facilmente automatizzabile (informatizzabile).

  14. La gestione delle dichiarazioni Per poter procedere alla liquidazione del tributo con l’ausilio di apparecchiature informatiche è necessario acquisire al sistema informatico le dichiarazioni presentate al Comune su supporti cartacei (le attuali disposizioni non permettono altre modalità).

  15. La gestione delle dichiarazioni L’operazione di riscrittura dei dati delle dichiarazioni è una operazione meccanica, di difficile automatizzazione e fonte di numerosi errori che si riverberano – con costi elevati, sia in termini economici che di immagine – nella successiva fase di liquidazione.

  16. La gestione delle dichiarazioni Tuttavia il regime di dichiarazione ultrattiva che accomuna tutti i tributi comunali, implica una sostanziale stabilità della banca dati dichiarazioni. Cioè, dopo il primo inserimento, il lavoro da compiere annualmente è abbastanza limitato (dal 10 al 20% circa dei contribuenti)

  17. La gestione delle dichiarazioni Gestione in proprio o affidamento a terzi? Gestione in proprio Affidamento a terzi Disponibilità di personale poco qualificato Scarsità di personale Controllo sulla qualità dei dati immessi Economie

  18. I versamenti L’automatizzazione della liquidazione del tributo necessita che, insieme ai dati delle dichiarazioni, siano acquisiti al sistema informatico i dati relativi ai versamenti.

  19. I versamenti L’acquisizione a sistema dei dati dei versamenti è un altro punto nevralgico della dichiarazione: errori di trascrizione comportano errori nella fase di liquidazione con danni – anche notevoli – economici, nell’organizzazione del lavoro e di immagine nei confronti della cittadinanza.

  20. Quali i requisiti di una modalità di riscossione ottimale? favorire l’adempimento spontaneo Rammentando al contribuente la scadenza facilitare il pagamento Moltiplicando gli sportelli incrementare i mezzi di pagamento Via internet, carta di credito, bancomat offrire nuovi servizi Compensazione, calcolo del tributo, ecc. Rendere al contribuente più facile l’adempimento

  21. Quali i requisiti di una modalità di riscossione ottimale? azzeramento dati incompleti Incompletezze dovute al contribuente azzeramento errori del contribuente Dati errati immessi dal contribuente diminuzione attività pre-riscossione Invio bollettini precompilati (se non obblig.) disponibilità immediata dei dati Programmazione politica di bilancio Trattamento errori contribuente ed ufficio diminuzione attività post-riscossione Disporre di dati affidabili e immediatamente disponibili per la liquidazione del tributo

  22. Quali i requisiti di una modalità di riscossione ottimale? azzeramento errori acquisizione dati Errori di digitazione nell’acquisizione dei dati disponibilità dei dati in breve tempo Tempi per il controllo più lunghi liquidazione efficace e senza errori evitare avvisi di liquidazione errati evitare ulteriori lavorazioni Ricevimento pubblico ed autotutela Evitare lavorazioni conseguenti a dati errati

  23. Come valutare l’economicità? Costi operazioni preversamento Stampa ed invio bollettini precompilati Costi dei singoli versamenti In assenza di costi fissi, ipotizzare scenari Costo acquisizione dati riscossione Digitazione o lettura ottica o appalto Costo dell’attività di correzione errori Indagini in ufficio prima della liquidazione Costo avvisi di liquidazioni errati Emissione ed invio degli avvisi Costo attività riparatrice Ricevimento pubblico, autotutela La valutazione economica tra modalità di riscossione differenti va effettuata tenendo conto di tutti questi elementi

  24. Ma il denaro non è tutto!(anche in campo tributario) Occorre tener presente aspetti non monetizzabili ma di indubbia rilevanza, quali: Aiutare a rammentare l’obbligazione Facilitare la vita del contribuente (art.52 D.Lgs.446/97) Facilitare il versamento (es., senza code) Utilizzo bancomat, carte di credito, compensazione Non emettendo avvisi di liquidazione errati Non farlo venire in ufficio (per niente) Evitare fastidi al contribuente (Statuto Contribuente) Non costringerlo ad affannose ricerche Non fargli consultare avvocati e consulenti

  25. E l’immagine conta! Un ufficio tributi efficiente non è solo un vanto per i suoi impiegati e gli amministratori del Comune ma, soprattutto, è un ottimo deterrente all’evasione Rende facile ed economico l’adempimento una Pubblica Amministrazione più attenta al cittadino Non riversa sul contribuente le proprie inefficienze Adempie agli obblighi imposti dalla legge Non perde troppo tempo nel controllare chi paga Non fa “figuracce” importunando chi ha pagato un Ufficio Tributi tempestivo ed efficiente Dedica le sue energie al contrasto dell’evasione Interviene tempestivamente in caso di evasione Scoraggia l’evasione (certezza della sanzione)

  26. La liquidazione del tributo L’espressione “liquidazione del tributo” ha diverse accezioni: • quantificazione del tributo • controllo dei versamenti • recupero dell’imposta non versata

  27. La liquidazione del tributo Il primo aspetto, la quantificazione del tributo, comporta l’applicazione delle aliquote, tariffe, detrazioni e riduzioni sulla base di quanto dichiarato dal contribuente.

  28. La liquidazione del tributo E’ una operazione necessaria per tutti i tributi comunali: • per la TARSU (o tariffa “Ronchi”) per comunicare al contribuente quanto pagare • per gli altri tributi, per verificare che i versamenti effettuati siano adeguati

  29. La liquidazione del tributo E’ una operazione che è possibile compiere in pochi minuti grazie a semplici personal computer. Unica condizione è che si disponga di una base dati dichiarazione affidabile.

  30. La liquidazione del tributo La seconda operazione che si comprende nel termine liquidazione del tributo è il controllo dei versamenti, cioè che il contribuente abbia effettuato i versamenti dovuti e li abbia effettuati nell’esatta misura.

  31. La liquidazione del tributo A differenza dei dati relativi alle dichiarazioni, i dati dei versamenti sono da acquisire ogni anno per l’intera massa dei contribuenti. E’ un complesso di dati imponenti, anche perché spesso un contribuente effettua più versamenti nel corso dell’anno.

  32. La liquidazione del tributo Anche questa è una operazione meccanica che, grazie ai computer, può essere fatta in pochi minuti. L’unico vero - e grosso! - problema è inserire (evitando errori di trascrizione) i dati dei versamenti nella banca dati.

  33. La liquidazione del tributo L’ultima delle operazioni compresa nell’espressione “liquidazione del tributo” è il recupero dell’imposta non versata attraverso l’emissione di avvisi di liquidazione o l’iscrizione a ruolo.

  34. La liquidazione del tributo Anche questa fase è suscettibile di elevata automazione, tuttavia, un controllo “manuale” prima della notifica degli avvisi o la formazione del ruolo è non solo consigliabile ma indispensabile.

  35. La liquidazione del tributo In definitiva, tutta la fase di liquidazione può essere svolta in poco tempo e con pochi errori grazie all’ausilio dell’informatica.

  36. La liquidazione del tributo Le condizioni perché questo avvenga sono: Disponibilità di computer e stampanti Personale con un minimo di famigliarità con l’informatica Programmi informatici duttili e facili da usare dati delle dichiarazioni acquisiti al sistema velocità ed assenza di errori nell’acquisizione dati dei versamenti acquisiti al sistema velocità ed assenza di errori nell’acquisizione

  37. La liquidazione del tributo L’obiettivo è Diminuire tempo ed energie dedicate alla riscossione Aumentare tempo ed energie dedicate all’accertamento Diminuire tempo ed energie dedicate alla liquidazione Migliorare i servizi al contribuente

  38. La liquidazione del tributo La gestione in proprio della liquidazione è un obiettivo raggiungibile senza assorbire troppe energie a patto che: • si abbiano attrezzature e software • le basi dati siano aggiornate ed affidabili

  39. La liquidazione del tributo Qualora si ritenga di non poter fare tutto all’interno dell’Ufficio, meglio affidare a terzi lavorazioni: • singole • meccaniche • che non si riverberino sul rapporto con il contribuente

  40. La liquidazione del tributo In caso di gestione affidata a terzi: • fissare tempi certi (con penali) • stabilire penali per errori • pattuire un aggio notevolmente più basso di quello previsto per l’accertamento (nel caso di affidamento anche di questo ultimo)

  41. L’accertamento E’ l’attività principe dell’Ufficio Tributi. Infatti, mentre con la liquidazione l’Ufficio si limita a verificare che il contribuente versi quel che si è “impegnato” a versare con la dichiarazione, durante la fase di accertamento si controlla che il contribuente abbia dichiarato il cespite e lo abbia dichiarato nella giusta misura.

  42. L’accertamento E’, insomma, l’attività attraverso la quale si snida l’evasione. Infatti, a ben vedere, nella fase di liquidazione vengono alla luce “dimenticanze” più o meno involontarie. In linea di principio, se un contribuente ha dichiarato un cespite sa che deve pagare il tributo.

  43. L’accertamento Con l’accertamento, invece, si cerca di ricondurre alla realtà situazioni volutamente sottovalutate (per mezzo di dichiarazioni infedeli) o completamente sottaciute (non presentando alcuna dichiarazione).

  44. L’accertamento Nel primo caso si parla di accertamento in rettifica, nel secondo di accertamento d’ufficio.

  45. L’accertamento Attenzione: Con l’avviso di accertamento l’Amministrazione sostiene che il contribuente ha detto il falso o non ha detto quel che doveva dire. Ciò comporta l’obbligo di motivare e dimostrare la pretesa impositiva.

  46. L’accertamento Tenuto presente che i tributi comunali colpiscono beni immobili (o, in ogni caso, superfici) un semplice raffronto tra dichiarazioni presentate e informazioni a disposizione degli uffici (catasto, registro, anagrafe, concessioni, ecc.) dovrebbe permettere di stanare gli evasori.

  47. L’accertamento Naturalmente, la realtà è molto più complessa. Gli archivi sono spesso non aggiornati e difficilmente accessibili. Alcune fonti di informazione non sono del tutto accessibili (si pensi alle utenze).

  48. L’accertamento Ed, in ogni caso, è impensabile (o, per lo meno, sarebbe poco proficuo) controllare uno per uno tutti i contribuenti. Anche in questo caso, l’informatica appare un ausilio indispensabile, almeno per evidenziare situazioni sospette.

  49. L’accertamento E, nel caso di situazioni di fatto differenti da quelle risultanti dagli atti, cioè, nel caso di abusivismo, un controllo limitato all’incrocio dei dati ricavabili dai diversi archivi non porta a nulla.

  50. L’accertamento In questo ultimo caso, è necessario verificare “sul terreno” la situazione reale. Nel caso di TOSAP ed ICP, questo è relativamente facile se il Comune si è dotato di una mappa delle concessioni e degli impianti.

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