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Presentation Transcript


  1. Questo file può essere scaricato da web.econ.unito.it/vannoni/teaching.html il nome del file è Soluzione Esercitazione n°4 Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  2. Problema n.5 pag. 233 La Polverone Spa produce scope e le vende porta a porta. La tabella illustra la relazione tra il numero di addetti e la produzione giornaliera della Polverone: Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  3. Compilate la colonna del prodotto marginale. Che caratteristica notate? Come la potete spiegare? • Un addetto costa 100€ al giorno e l’impresa ha costi fissi di 200€. Utilizzate queste informazioni per compilare la colonna del costo totale. • Compilate la colonna del costo medio totale, rammentando che CMeT=CT/Q. Che caratteristica notate? • Compilate la colonna del costo marginale, rammentando che CM= CT/ Q. Che caratteristica notate?. • Confrontate la colonna del prodotto marginale e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano. • Confrontate la colonna del costo medio e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano. Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  4. Incremento del Prodotto Prodotto Marginale = n. unità aggiuntive del fattore di produzione • Compilate la colonna del prodotto marginale. Che caratteristica notate? Come la potete spiegare? Prodotto Marginale: l’incremento della quantità prodotta causato da un incremento unitario dei fattori di produzione. Ad esempio quando viene assunto il terzo lavoratore il prodotto passa da 50 a 90, questo incremento di prodotto è dovuto alla terza unità del fattore di produzione lavoro. Il Prodotto Marginale sarà calcolato come: (90 – 50)/1 = 40 Dopo aver compilato la colonna del prodotto marginale si può notare come per le prime unità aggiuntive di fattore produttivo lavoro (quando il n. dei lavoratori complessivamente impiegati è basso) il prodotto marginale aumenta; in seguito (quando il n. di lavoratori complessivamente impiegati è alto) il prodotto marginale delle ultime unità di fattore produttivo lavoro impiegato diminuisce. L’andamento descritto del prodotto marginale del lavoro è dovuto alla produttività marginale decrescente del fattore produttivo lavoro. Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  5. b) Un addetto costa 100€ al giorno e l’impresa ha costi fissi di 200€. Utilizzate queste informazioni per compilare la colonna del costo totale. Costo Totale = costi variabili + costi fissi CT = CV + CF I costi fissi sono pari a 200€ e vengono sostenuti in ogni caso anche in assenza di produzione, i costi variabili sono pari al costo di un lavoratore, 100€, per il numero di lavoratori impiegati. c) Compilate la colonna del costo medio totale, rammentando che CMeT=CT/Q. Che caratteristica notate? Osservando la tabella si può notare l’andamento ad U dei costi medi totali. Quando la quantità già prodotta è bassa un aumento della quantità fa diminuire il costo medio totale; quando la quantità già prodotta è alta un ulteriore aumento della quantità fa aumentare i costi medi totali. Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  6. d) Compilate la colonna del costo marginale, rammentando che CM= CT/ Q. Che caratteristica notate?. Anche il costo marginale ha un andamento ad U, come il costo medio totale. Diminuisce per incrementi della quantità prodotta quando la quantità complessivamente prodotta è bassa; aumenta per incrementi della quantità quando la quantità complessivamente prodotta è elevata. • Confrontate la colonna del prodotto marginale e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano Quando il prodotto marginale è crescente il costo marginale è decrescente, e viceversa. • Confrontate la colonna del costo medio e quella del costo marginale. Spiegate in che relazione si trovano Quando il costo marginale è minore del costo medio totale, il costo medio totale è decrescente; quando il costo marginale è maggiore del costo medio totale, il costo medio totale è crescente Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  7. Problema n.11 pag. 253 • Supponete che il settore tessile dell’Italia sia in concorrenza perfetta. Nel lungo periodo il prezzo d’equilibrio per capo di abbigliamento è di 30 €. • Descrivete l’equilibrio usando una rappresentazione grafica, sia per il mercato sia per il singolo produttore. • Ipotizzate ora che esistano un gran numero di produttori di altri paesi pronti ad invadere il mercato italiano con capi da 25€. • b) Ipotizzando che i costi fissi dei produttori italiani siano elevati, quale sarà l’effetto di breve periodo delle importazioni sulla quantità prodotta dalla singola impresa? Quale effetto sul profitto? Illustrate le risposte con un grafico. • c) Quale effetto si registrerà nel lungo periodo sulla numerosità delle imprese attive nel settore in Italia? Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  8. Settore tessile italiano Singola industria tessile italiana Prezzo CM offerta di settore CMeT 30€ 30€ domanda di settore q1 Quantità Q1 Quantità • Descrivete l’equilibrio usando una rappresentazione grafica, sia per il mercato sia per il singolo produttore. Equilibrio in concorrenza perfetta nel lungo periodo senza commercio internazionale Prezzo Quantità prodotta dal settore e quantità domandata Quantità prodotta dalla singola impresa Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  9. Settore tessile italiano Singola industria tessile italiana Prezzo CM offerta di settore CMeT 30€ 30€ Perdita 25€ 25€ domanda di settore importazioni q2 q1 Quantità Q2 Q1 Quantità Q3 b) Ipotizzando che i costi fissi dei produttori italiani siano elevati, quale sarà l’effetto di breve periodo delle importazioni sulla quantità prodotta dalla singola impresa? Quale effetto sul profitto? Illustrate le risposte con un grafico. Equilibrio in concorrenza perfetta nel breve periodo con commercio internazionale Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  10. In caso di commercio internazionale, con una gran quantità di produttori esteri disposti a praticare un prezzo di 25€, il prezzo globale sarà determinato da questi a 25€. Con il nuovo prezzo, più basso, la domanda di settore aumenta Q3 e sarà maggiore dell’offerta di settore, che diminuisce a Q2, la differenza rappresenta le importazioni (Q3 - Q2) . La singola impresa italiana, in concorrenza perfetta, ridurrà la propria produzione fino al punto in cui il prezzo (che è anche il ricavo marginale) eguaglia i costi marginali, la nuova produzione sarà q2 minore di q1, quantità prodotta senza commercio internazionale. Per la singola impresa avere elevati costi medi totali (maggiori del prezzo di mercato come evidenziato nel grafico) significa realizzare delle perdite evidenziate nel grafico. Tuttavia, se i costi fissi rappresentano la maggior parte dei costi sostenuti dall’impresa, è probabile che l’impresa abbia costi medi variabili inferiori ai ricavi medi (in caso di concorrenza perfetta RMe = Prezzo). Se si realizza la condizione CMeV < Prezzo, nel breve periodo, l’impresa continuando a produrre realizza una perdita inferiore a quella che avrebbe fermando la produzione e continuando a sostenere i costi fissi. Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

  11. Quale effetto si registrerà nel lungo periodo sulla numerosità delle imprese attive nel settore in Italia? Nel lungo periodo le imprese italiane non possono competere con le imprese estere, che hanno costi di produzione inferiori. Nel lungo periodo le imprese italiane posso evitare di sostenere i costi fissi che non possono eliminare nel breve, decidendo di uscire dal mercato. La condizione per continuare a produrre nel lungo periodo è CMeT < RMeT (in un mercato in concorrenza perfetta RMeT =Prezzo). Nel caso delle singole industrie tessili italiane avremo CMeT > Prezzo, quindi le imprese nel lungo periodo usciranno dal mercato e l’intera domanda del settore tessile italiano sarà soddisfatta dalla produzione estera tramite importazioni. Istituzioni di economia 2002/2003 corso C

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