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IPPC ( Integrated Pollution and Prevention Control )

IPPC ( Integrated Pollution and Prevention Control ). CHE COS’È IPPC. Direttiva 96/61/CE Direttiva 2008/1/CE. Integrated Pollution Prevention and Control Una nuova strategia comune a tutta l’UE

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IPPC ( Integrated Pollution and Prevention Control )

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Presentation Transcript


  1. IPPC(IntegratedPollution and PreventionControl)

  2. CHE COS’È IPPC Direttiva 96/61/CE Direttiva 2008/1/CE IntegratedPollutionPreventionand Control Una nuova strategia comune a tutta l’UE L'Unione Europea definisce gli obblighi che le attività industriali e agricole ad elevato potenziale inquinante devono rispettare.

  3. Per queste attività viene istituita una procedura di autorizzazione e vengono fissate prescrizioni minime che devono figurare in ogni autorizzazione, in particolare per quanto riguarda le emissioni delle sostanze inquinanti. Si tratta di evitare o ridurre al minimo il rilascio di emissioni inquinanti nell'atmosfera, nelle acque e nel suolo, oltre ai rifiuti degli impianti industriali e delle imprese agricole per raggiungere un livello elevato di tutela dell'ambiente.

  4. PRESUPPOSTI NORMATIVI E PROGRAMMATICI • Articolo 174 del Trattato istitutivo della CE (2002) 1. La politica della Comunità in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi: - salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente; - protezione della salute umana; - utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; - promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale. 2. La politica della Comunità in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni della Comunità. Essa è fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché sul principio “chi inquina paga”.

  5. Il V Programma d’Azione per l’Ambiente Programma comunitario di politica e di azione a favore dell’ambiente e di uno sviluppo sostenibile assegnava priorità alla riduzione integrata dell’inquinamento quale elemento importante per raggiungere un equilibrio più sostenibile tra attività umane e sviluppo socioeconomico, da un lato, e risorse e capacità rigenerativa della natura, dall’altro. Perché “INTEGRATA”? Approcci distinti nel controllo delle emissioni nell’aria, nell’acqua o nel suolo possono favorire il trasferimento dell’inquinamento tra i vari settori ambientali anziché proteggere l’ambiente nel suo complesso.

  6. DIRETTIVA IPPC per porre in essere una prevenzione e una riduzione integrate dell’inquinamento tese a raggiungere un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso. COME? STABILENDO LIMITI DI EMISSIONE IN ARIA ACQUA SUOLO E DI PRODUZIONE DEI RIFIUTI TRAMITE LE BAT BEST AVAILABLE TECHNOLOGIES

  7. PRINCIPI DELL’IPPC:  indirizzare la produzione industriale verso il rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile  attribuire il giusto valore al danno ambientale e inserirlo nei costi d’impresa  evitare o ridurre le emissioni (dirette, indirette, diffuse) per conseguire un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso  privilegiare prevenzione e minimizzazione dell’inquinamento alla fonte rispetto alla depurazione  evitare la produzione di rifiuti

  8. PRINCIPI DELL’IPPC:  evitare qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attività  prevenire gli incidenti  garantire al pubblico il diritto dell’informazione  organizzare il monitoraggio in modo integrato (piani monitoraggio)

  9. La Direttiva riguarda gli impianti aventi un grande potenziale inquinante, anche transfrontaliero. 6 categorie industriali (Allegato I) 1. Attività energetiche 2. Produzione e trasformazione dei metalli 3. Industria dei prodotti minerali 4. Industria chimica 5. Gestione dei rifiuti 6. Altre attività

  10. Autorizzazione Integrata Ambientale Provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto o di parte di esso,che devono garantire la conformità ai requisiti Il gestore dell’impianto presenta domanda l’autorità competente rilascia entro 150 giorni l’autorizzazione oppure la nega, richiedendo al gestore dell’impianto di intervenire su alcuni aspetti ambientali critici.

  11. La decisione relativa all'autorizzazione fissa alcuni requisiti concreti, in particolare: • valori limite di emissione delle sostanze inquinanti; • eventuali misure per la tutela del suolo, delle acque e dell'aria; • misure per la gestione dei rifiuti; • misure in caso di circostanze eccezionali; • riduzione al minimo dell'inquinamento a lunga distanza transfrontaliero; • monitoraggio delle emissioni e degli scarichi.

  12. L’autorizzazione stabilisce gli opportuni requisiti di controllo degli scarichi, che specificano la metodologia e la frequenza di misurazione, nonché la relativa procedura di valutazione e l’obbligo di comunicare all’autorità competente i dati necessari per verificare la conformità alle condizioni di autorizzazione. • Durata AIA • 5 anni salvo eccezioni: • se l’impianto è registrato EMAS 8 anni • se l’impianto è certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001 6 anni

  13. Limiti alle emissioni Direttiva IPPC BAT BREF Valori limite di emissione

  14. BAT Per migliori tecniche disponibili (BAT) si intende la più efficiente ed avanzata fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l’idoneità pratica di determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione, intesi ad evitare oppure a ridurre le emissioni e l’impatto sull’ambiente nel suo complesso. • Tecniche: si considerano sia le tecniche impiegate, sia le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell’impianto • Disponibili: si tratta di tecniche sviluppate in una scala che ne consente l’applicazione in condizioni valide sia dal punto di vista tecnico che economico, indipendentemente se siano o meno prodotte a livello nazionale, purché accessibili a costi ragionevoli • Migliori: qualifica le tecniche più efficaci per ottenere un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo insieme.

  15. Le BAT:il cuore tecnico del nuovo approccio • Riferimento costante ai lavori di Siviglia • Creazione di una base omogenea di riferimento • European IPPC Bureau (EIPPCB) • Linee guida “verticali” per i diversi settori interessati • Linea guida “orizzontale” per la loro lettura ed applicazione omogenea sul territorio • Costi sostenibili • Input comunitario a tutela della competitività

  16. Referencedocuments http://eippcb.jrc.es/reference/ Un esempio di BREF (letto in aula) Ceramic Manufacturing Industry http://eippcb.jrc.es/reference/cer.html

  17. EVOLUZIONE NORMATIVA • 2008 La Direttiva 2008/1/CE ha abrogato la 96/61/CE • 2010 La Direttiva 2010/75/UE • E’un’integrazione della Direttiva IPPC (revisionata) con altre • Direttive settoriali: • Grandi impianti di combustione (2001/80/CE) • Impianti di incenerimento e coincenerimento (2000/767/CE) • Impianti che usano solventi organici (1999/137/CE) • Impianti che producono biossido di titanio • (78/1767/CEE, 82/883/CEE, 83/29/CEE, 92/112/CEE)

  18. PRINCIPALI NOVITA’

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