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Daniele Mugnaini Poppi - 4 marzo 2013

Difficoltà di attenzione, letto-scrittura, comprensione del testo e studio. Daniele Mugnaini Poppi - 4 marzo 2013. Argomenti. ADD/ADHD -> Difficoltà di apprendimento in lettura, scrittura, comprensione e studio

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Daniele Mugnaini Poppi - 4 marzo 2013

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Presentation Transcript


  1. Difficoltà di attenzione, letto-scrittura, comprensione del testo e studio Daniele Mugnaini Poppi - 4 marzo 2013

  2. Argomenti • ADD/ADHD -> Difficoltà di apprendimento in lettura, scrittura, comprensione e studio • Memoria Verbale di Lavoro (MVL) e interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio • DSA e interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio (variabilità della prestazione, interferenza sui compiti superiori, stancabilità) (+povera MVL) • Dislessia-> Disattenzione -> Difficoltà di apprendimento • ADD/ADHD (clinico o subclinico) + DSA: interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio • Indicazioni

  3. ADHD ADD-Tipo Sluggish

  4. ADHD -> Difficoltà di apprendimento in lettura, scrittura, comprensione e studio

  5. ADD/ADHD e «deficit di scolarizzazione»

  6. ADHD e Scrittura, lettura-comprensione, studio

  7. Disfunzionalità scolastica ADHD Eventuali sintomi associati, quali: • la difficile regolazione della rabbia di fronte alle frustrazioni, • la bassa autostima (con conseguente difficoltà a persistere sul compito con senso di sfida e a resistere alle pressioni sociali -lasciarsi trascinare, fare il pagliaccio-), • le difficoltà linguistiche (es. organizzazione del discorso) e conversazionali (es. capacità di ascolto, di seguire il filo del discorso), • la disgrafia, • una certa immaturità nelle scale di adattive (es.Vineland), • una minore memoria a breve termine, • e uno scarso senso del tempo, • uno stile impulsivo e non progettuale di affrontare la vita sociale, il gioco e i conflitti (Barkley, 1997)

  8. Bambini con ADHD hanno deficit nella comprensione del testo narrativo, per problemi 1) nel cogliere i nessi causali e la struttura/ rappresentazione del testo (per cui se tali nessi sono più forti non è molto rilevante per gli ADHD) 2) fare inferenze 3) monitorare costantemente la comprensione

  9. Ipotesi del deficit di Memoria Verbale di Lavoro (MVL) -Problemi in comprensione e in produzione di frasi/concetti che fanno molto leva sulla MVL

  10. «Indica quella forma che non è un cerchio, ma è gialla o nera»

  11. Quale?

  12. Scrittura in ADHD Aspetti disortografici e di povertà nella produzione del testo

  13. Aree deboli nell’ADHD Inibizione della risposta impulsiva Resistenza alla distraibilità Memoria Verbale di Lavoro Organizzazione e pianificazione

  14. Povertà calligrafica in ADHD-Comb • Variabilità delle dimensioni del tratto • Imprecisioni

  15. Non regola bene tutti i sotto-compiti di un compito Lettura-decodifica: associazione grafo-fonemica, digrammi-trigrammi, sintesi fonetica, doppie e accenti, punteggiatura, tenere il filo del discorso in MVL… Ortografia: associazione fonemo-grafemica (stampatello/stampato/corsivo, minuscolo/maiuscolo), digrammi-trigrammi, utilizzo regole QU, MB e MP, ZIO, doppie e accenti, separazione fra parole, maiuscole, divisione sillabica per andare a capo, apostrofo, accenti monosillabe… Scrittura: calligrafia, ortografia, produzione del testo, punteggiatura…

  16. Orientamento b/d Memoria visiva Sx > Dx Sequenza Funzioni esecutive Organizzazione Modulazione dell’attenzione Attenzione sostenuta Monitoraggio

  17. DSA e interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio

  18. DSA DAA ADHD

  19. Cosa è il Disturbo Specifico dell’Apprendimento

  20. DSA Diagnosi che rientra nelle maggiori classificazioni internazionali dei disturbi con insorgenza in età evolutiva (ICD-10, DSM-IV)A oggi, migliaia di articoli scientifici da tutto il mondo.Linee guida e progetti interistituzionali in tutte le nazioni ad alta civilizzazione.

  21. SOCIETA’ ITALIANA DI NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA LINEE GUIDA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Coordinatore del gruppo di lavoro: Giuseppe A. Chiarenza In Italia , dove esiste un sistema linguistico trasparente, la prevalenza viene valutata intorno al 2,5-3,5 % da Stella, in accordo con Levi e Soresi; mentre sono rilevati valori inferiori da Coscarella (0.88-1.23%) e superiori da Curci e Ruggerini (3.65%), e Mazzotta (4.35%).

  22. DSA Criterio diagnostico necessario e sufficiente Prestazioni significativamente “scadenti”. (scorrettezza e/o lentezza), • Non dovute principalmente a malattie neurologiche, bassa scolarizzazione, deficit in udito-o-vista, deficit del bagaglio cognitivo generale, disadattamento importante secondario a fattori di stress cronici e/o gravi.

  23. Insuccessi scolastici Evidente discrepanzafra qualità di alcune prestazioni e prestazioni intellettive, adattive e di problem- solving Disagio (es. ansia da lettura ad alta voce, demotivazione a lettura/studio)Criterio a volte utili:Criterio sindromico: fallimento in scrittura, memoria verbale a breve termine (memorizzazione), fallimento in tabelline (e altri fatti aritmetici), fallimento in altre aree linguistiche (es. grammatica, lingue straniere), disattenzione, necessità di maggior tempo (sia per reggere un dettato, sia per comprendere una consegna scritta)Necessità di supplemento di aiuto per studiare a casaCriterio Response to Intervention (RTI) (peri piccoli e gli immigrati)(Familiarità) + Criterio dell’Interferenza funzionale

  24. Disturbi Specifici dell’Apprendimento Disturbi Aspecifici dell’Apprendimento: Bagaglio cognitivo borderline Ritardo mentale o qualsiasi altro quadro in cui sono compromessi tutti gli ambiti di apprendimento (Dist.Personalità) Disturbo Deficit della Attenzione e/o Iperattività Grafia Lettura DISLESSIA Calcolo Ortografia DISORTOGRAFIA DISCALCULIA DISTURBO MISTO ORTOGRAFIA + CALCOLO Disturbo Non Verbale?

  25. Perché considerare il tempo? Nella Dislessia e nella Disortografia si tratta (almeno a livello descrittivo) di un deficit di automatizzazionedegli specifici processi cognitivi coinvolti (con conseguente dispendio attentivo e cognitivo, che aumenta lo stress e ostacola gli altri compiti). -> Interferenza sull’apprendimento di compiti “superiori” che suppongono le abilità scolastiche di base

  26. PENSIAMO A QUANDO SI IMPARA… a guidare?!Sentiamo il pesante impegno mentale e l’importante dispendio attentivo: cerchiamo di ricordare tutte le varie cose (guardare la strada e i cartelli, percepire quando dover cambiare marcia, cambiare marcia con delicatezza senza far “singhiozzare” l’automobile) abbiamo poi l’impressione di non ricordare tutto, di non ricordarlo bene, di non essere capaci di regolare tutto come si deve, non siamo sicuri se stiamo facendo bene (anzi, effettivamente, non stiamo facendo bene: cambiamo marcia un po’ troppo presto, andiamo un po’ troppo lenti in curva, abbiamo poco occhio nel parcheggiare vicino al marciapiedi), abbiamo paura di agire in modo pericoloso, abbiamo la sensazione che non impareremo mai. E’ un’esperienza stressante.Ne usciamo esausti.

  27. Maurer et al., 2007 in BRAIN ; Kronbichier et al. 2007 in HUMAN BRAIN MAPPING

  28. “La dislessia è un fenomeno comune a tutte le culture, ma nel mondo anglosassone il disturbo della lettura è più difficile da superare che in Italia per le complessità della lingua inglese. La dislessia rende difficile connettere suoni verbali con le lettere o i simboli che rappresentano il suono. Per questa ragione imparare a leggere in inglese è molto più difficile che in italiano. L’inglese ha 40 suoni o fonemi, ma questi suoni possono essere rappresentati da oltre mille combinazioni di lettere (o grafemi) diverse. In italiano i suoni sono 25, e 33 i modi di scriverli” (ANSA 15/03/2001, da un articolo di Paulesu su Science). Il bambino dislessico e disortografico avrà quindi difficoltà maggiori nella letto-scrittura inglese che in quella italiana.

  29. Possibiliaspettidelladislessiamaggiormentesuscettibili di influirenegativamentesull’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE la scarsadiscriminazioneuditiva e del ritmo del discorso, la scarsacapacità di percepire e mantenerecorrettamentesequenze di tipouditivosenzainversioni, limitazioni a livellodellamemoria di lavoro, debolezzadell’elaborazionefonologica e dell’associazionefrasuono e corrispondente forma grafica, la pocasensibilità per la dimensionegrammaticale, la tendenzaallaconfusione in campo sintattico.

  30. Conseguenze • SVANTAGGIO • Interferenza nei compiti superiori (es. comprensione del testo, produzione del testo scritto, compiti scritti, compiti con componente matematica, prendere appunti) • PER LA SCORRETTEZZA e per • IL DISPENDIO DELLE RISORSE COGNITIVE (es. attenzione) • Dilatazione dei tempi necessari ad una corretta prestazione di lettura (di schede, dalla lavagna, del diario, del testo del problema, del numero…) o di scrittura (che è anche copiatura dalla lavagna o dal testo, scrittura su dettato, utilizzo del diario, prendere appunti…) o matematica • Importanti difficoltà nella letto-scrittura della seconda lingua, specie l’inglese • (Interferenza nella letto-scrittura di numeri, operazioni, ecc.) • STRESS

  31. Deficit di automatismo Variabilità della prestazione Interferenza sui compiti superiori Stancabilità Se poi anche la MVL è povera…

  32. Dislessia-> Disattenzione -> Difficoltà di apprendimento

  33. Dislessia con ADHD

  34. Mugnaini D, Chelazzi C, Rocco F, Romagnoli C, Vitta A (2007). La disattenzione scolastica nella dislessia. Dislessia. La disattenzione a scuola è correlata alle difficoltà di lettura e non sono rari i casi di Dislessia associata a un Disturbo da Deficit dell’Attenzione e/o Iperattività (DDAI). Si è indagato la presenza di rilevanti difficoltà attentive in bambini dislessici, calcolando l’incidenza di una sintomatologia disattentiva disfunzionale per le attività scolastiche in un gruppo di dislessici senza DDAI. Più della metà dei dislessici senza DDAI già nelle prime fasi della loro carriera scolastica presenta una disattenzione degna di considerazione. Una metà di questi presenta poi una sintomatologia disattentiva “importante”.

  35. Distribuzione % somme items:-Nei compiti scolastici o in altre attività incontra difficoltà a concentrare l’attenzione sui dettagli o compie errori di distrazione.-Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione nelle attività assegnate (scolastiche, ludiche, o altro).-Viene distratto facilmente da stimoli esterni al compito (per es. quando l’insegnante spiega oppure durante un’altra attività).0 = Mai o quasi 1 = A volte 2 = Spesso 3 = Molto spesso

  36. ADHD (clinico o subclinico) + DSA: interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio Non regola bene tutti i sotto-compiti di un compito, già deboli

  37. Possibile innesto dell’ansia • Blocco cognitivo

  38. Possibile innesto futuro di un disadattamento scolastico generalizzato

  39. Interventi • «Tutor» a casa (…e a scuola?) • Attivare la motivazione (meglio se intrinseca) • Strutturare la scansione temporale del compito (es. Time-timer), con pause gradite • Esercizi con scalette procedurali • (Per MVL) Esercizi che lavorino sui singoli sotto-compiti e gradualmente chiedere esercizi che richiedono l’integrazione di due sottocompiti, poi tre, poi… Frasi brevi e lineari (eventualmente lette da un altro) • Preparare/dare strumenti che «diano il La»: mappe visive, domande chiuse, una spintina iniziale o in corso • Incoraggiare e riconoscere gli sforzi • Accorgimenti per eventuale DSA in comorbilità (con attenzione …ad es. sintesi vocale?) • Modalità per valorizzare in classe i suoi punti forti • Comunicare molto per comprendere dove bisogna «avere polso» (es. richiedere tutor, utilizzo di scaletta, ecc.) • Prevenire circostanze ansiogene e compromettenti l’agio scolastico

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