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Presentazione del Dr Paul Connett Professore di Chimica St Lawrence University, Canton, NY

Per una gestione dei rifiuti sostenibile dal punto di vista ambientale, sanitario ed economico. Presentazione del Dr Paul Connett Professore di Chimica St Lawrence University, Canton, NY Adattata alla situazione Italiana e Campana dal Comitato Allarme Rifiuti. Il problema rifiuti.

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Presentazione del Dr Paul Connett Professore di Chimica St Lawrence University, Canton, NY

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Presentation Transcript


  1. Per una gestione dei rifiuti sostenibile dal punto di vista ambientale, sanitario ed economico Presentazione del Dr Paul Connett Professore di Chimica St Lawrence University, Canton, NY Adattata alla situazione Italiana e Campana dal Comitato Allarme Rifiuti

  2. Il problema rifiuti • I rifiuti aumentano sempre piú: 1973 270 Kg/ab, 2004 533 Kg/ab • Sono sempre piú indistruttibili: carta 3-8 mesi, lattina 50 anni, bottiglia di plastica 300 anni, polistirolo 1000 anni, card 1000 anni • La maggioranza delle risorse che oggi utilizziamo non sono rinnovabili: tempo di esaurimento dei giacimenti conosciuti: stagno e zinco 30 anni, piombo 40 anni, rame 50 anni, petrolio 50 anni • I rifiuti se non gestiti bene inquinano il suolo, le risorse idriche e l´aria

  3. Viviamo su questo pianeta come se fosse infinito o come se ne avessimo un altro su cui trasferirci… Non possiamo continuare a vivere in una società “usa e getta” su un pianeta finito Con le discariche non facciamo altro che SOTTERRARE le prove Gli inceneritori non fanno che BRUCIARE le prove Non dobbiamo nasconderci il problema ma affrontarlo

  4. Il problema non è: “come eliminare i rifiuti”, ma piuttostocome non produrlie come riutilizzarli

  5. “Zero Waste” • La natura non produce rifiuti! • I rifiuti sono un in’invenzione umana • Copiamo la natura • Andare verso una società sostenibile significa andare verso una società a “Rifiuti Zero”

  6. Principi della strategiaRIFIUTI ZERO 2020 RESPONSABILITA’ INDUSTRIALE (a monte) RESPONSABILITA’ della COMUNITA’ (a valle) 3) Una BUONA LEADERSHIP POLITICA (per saldare insieme entrambe)

  7. RESPONSABILITA’ INDUSTRIALE IN AZIONE Un esempio: la Xerox Corporation Europe • Recupero di vecchie macchine fotocopiatrici da oltre 16 paesi • Raccolte in enormi depositi in Olanda, dove vengono smontate • Oltre il 95% dei materiali viene riutilizzato o riciclato • Con un risparmio di 76 milioni di dollari nel solo anno 2000

  8. L´esempio dei produttori di birra dell´Ontario, Canada RESPONSABILITA’ INDUSTRIALE IN AZIONE • Esclusiva produzione di birra in bottiglie riutilizzabili • Recupero del 98% (riuso medio 18 volte) • Risultato: minori costi per i contenitori • 2000 posti di lavoro (raccolta, pulizia, ecc.) • Nessun costo per le amministrazioni locali

  9. RESPONSABILITA’ degli ENTI LOCALI • Piani di “prevenzione” della produzione dei rifiuti • Istituzione di Centri di Ri-utilizzo e Recupero dei materiali • Raccolta porta a porta di: 1) rifiuti compostabili, 2) rifiuti riciclabili 3) prodotti tossici (vernici, solventi, batterie) 4) residui (frutto di cattiva progettazione industriale)

  10. Nel 2003 l’Irlanda ha introdotto una tassa di 15 centesimi sui sacchetti di plastica: • L’uso dei sacchetti di plastica è diminuito del 92% • Con la tassa sui sacchetti si sono incassati 13 milioni di euro • Ora in Irlanda nel 90 % dei casi si utilizzano • borse di plastica riutilizzabili. Esempi di iniziative di prevenzione dei rifiuti In alcuni supermercati italiani i clienti possono riempire i propri contenitori di shampoo, detergenti ecc. A Napoli si possono acquistare detersivi alla spina presso la bottega di Manitese in Piazza Cavour.

  11. Nuova Scozia (Canada) • 50% dei rifiuti sottratto alle discariche in 5 anni (Halifax ~ 60%) • 1000 posti di lavoro creati dall’aprile 1996 • Altri 2000 posti di lavoro creati in industrie che usano i materiali separati

  12. San Francisco • Popolazione = 850.000 • Carenza di spazio • Educazione in tre lingue • Oltre 50% raccolta differenziata entro il 2000 • 63% raccolta differenziata entro il 2004 • 75% raccolta differenziata entro il 2010 (obiettivo) • 100% entro il 2020 – Zero Rifiuti

  13. Comuni italiani sopra i 10.000 abitanti che si impegnano nella raccolta differenziata e nel riciclaggio Roncade (TV) 82% Mercato San Severino (SA) 60% Verbania 52% Lecco 51% Monza 45% Bergamo 41%

  14. RISULTATI QUANTITATIVI AUMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEI COMUNI DEL CONSORZIO DI PRIULA (VENETO)

  15. UN RICCO COMPOST, PRONTO PER LA VENDITA

  16. Perchè diciamo no agli inceneritori • Incenerendo si convertono 3 tonnellate di rifiuti in: • 1tonnellata di ceneri e fanghi tossici da smaltire in discariche speciali • 0,8 tonnelate di CO2 • Nonché ossidi di azoto e di zolfo, diossine, ecc.

  17. Gli inceneritori non sono la soluzione • Peggiorano l´inquinamento atmosferico che attualmente provoca in Italia 30.000 -40.000 morti all´anno (OMS 2005) • Hanno tempi lunghi di costruzione, costano molto e danno poca occupazione • Non risolvono il problema discariche (le ceneri e i fanghi necessitano di discariche) • Danno poca energia (bruciando 1Kg di plastica si ricavano 3.000-4.000 calorie, riciclandola si risparmiano 12.000 calorie) • Per funzionare bene devono bruciare plastica, o materiale cellulosico che viene sottratto al riciclaggio

  18. Si dice: „Altri paesi rispettosi dell´ambiente hanno gli inceneritori“ ma è una mezza bugia. • Austria: totale rifiuti riciclati 64%, inceneriti 13%, in discarica 23% • Germania: totale rifiuti riciclati 71%, inceneriti 16%, in discarica 14% • Olanda totale rifiuti riciclati 62%, inceneriti 29%, in discarica 8% Fonte: European Topic Centre on Resource and Waste Management 2005 Altri Paesi abbandonano gli inceneritori e noi vogliamo puntarci sopra?

  19. Ma come smaltiamo quello che non è compostabile, riciclabile o riutilizzabile? Se un prodotto non possiamo riutilizzarlo, riciclarlo o compostarlo, l’industria non dovrebbe produrlo. Abbiamo bisogno di una migliore progettazione industriale per il XXI secolo. Lo Stato deve intervenire con incentivi, disincentivi e limiti per realizzare tale strategia

  20. In conclusione • Produrre meno rifiuti è possibile ed economicamente conveniente • La raccolta differenziata se ben organizzata e spiegata ai cittadini puó portare a riciclare anche il 70-80% dei rifiuti • I materiali che non possono essere riciclati o riutilizzati (es. polistirolo) non devono essere più prodotti e devono essere sostituiti con altri (es. amido espanso) • Gli inceneritori non sono la soluzione e rendono difficile realizzare la vera soluzione

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