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Curricolo verticale

Curricolo verticale. Anno scolastico 2013 / 2014 Istituto Comprensivo S tatale Pontecagnano S. Antonio. Scuola dell’Infanzia. Scuola Primaria. Scuola sec.di 1° grado. Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso. La scuola è investita della domanda che comprende :

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Presentation Transcript


  1. Curricolo verticale Anno scolastico 2013/2014 Istituto Comprensivo Statale Pontecagnano S. Antonio Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola sec.di 1° grado

  2. Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso. La scuola è investita della domanda che comprende : • L’Apprendimento • Il “ Saper stare al mondo”

  3. FINALITA’ • Pluralità delle culture • Sviluppo di identità consapevole e aperta • Libertà e uguaglianza art.2,3 Cost. • Rispetto delle differenze • Particolare attenzione alla disabilità e ad ogni fragilità • Centralità della persona

  4. Centralità della persona Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: Cognitivi Affettivi Relazionali Corporei Estetici Etici Spirituali Religiosi

  5. CURRICULUM VERTICALE

  6. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione • Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. • Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

  7. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione • Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. • Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. • Utilizza la lingua inglese nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. • Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. • Si orienta nello spazio e nel tempodando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

  8. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione • Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. • Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazionied impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. • Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. • Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. • In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

  9. CURRICOLO VERTICALE ITALIANO

  10. CURRICOLO VERTICALE ITALIANO

  11. CURRICOLO VERTICALE ITALIANO

  12. CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

  13. CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

  14. CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

  15. CURRICOLO VERTICALE STORIA

  16. CURRICOLO VERTICALE STORIA

  17. CURRICOLO VERTICALE STORIA

  18. CURRICOLO VERTICALE CITTADINANZA E COSTITUZIONE

  19. CURRICOLO VERTICALE GEOGRAFIA

  20. CURRICOLO VERTICALE MATEMATICA

  21. CURRICOLO VERTICALE MATEMATICA

  22. CURRICOLO VERTICALE SCIENZE

  23. CURRICOLO VERTICALE MUSICA

  24. CURRICOLO VERTICALE STRUMENTO MUSICALE

  25. CURRICOLO VERTICALE STRUMENTO MUSICALE

  26. CURRICOLO VERTICALE ARTE E IMMAGINE

  27. CURRICOLO VERTICALE ARTE E IMMAGINE

  28. CURRICOLO VERTICALE EDUCAZIONE FISICA

  29. CURRICOLO VERTICALE EDUCAZIONE FISICA

  30. CURRICOLO VERTICALE TECNOLOGIA

  31. CURRICOLO VERTICALE RELIGIONE

  32. CURRICOLO VERTICALE RELIGIONE

  33. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Finalità della valutazione La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola. Tra questi vi sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (il sapere), la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti (saper essere). La Scuola valuta anche le competenze cosiddette trasversali che attengono, oltre che agli obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento sociale, o area socio – affettiva e relazionale, e al comportamento di lavoro. La valutazione è uno degli elementi fondamentali della programmazione didattico – educativa e può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi (ciò che si vuole ottenere dall’alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso alunno).

  34. Come si valuta a) La verifica degli apprendimenti La verifica è una rilevazione il più possibile oggettiva e quantitativamente misurabile. Si effettua in modo costante, regolare e programmato su tutte le componenti e le attività del processo formativo. La verifica didattica permetterà: il continuo adeguamento dei processi di insegnamento – apprendimento alle richieste degli allievi, alle reali possibilità, alle loro diversità; la promozione di stili di apprendimento diversi; il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo la dispersione; l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della personalità; la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento; la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità raggiunte.

  35. b) La tipologia degli strumenti di verifica Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative; Questionari; Prove scritte soggettive (prove descrittive); Prove scritte oggettive o strutturate (test di profitto); Prove scritte semi-strutturate; Esercitazioni grafiche. La verifica su tutte le componenti del processo formativo misura la coesione, la collaborazione, la disponibilità, l’incisività, la tempestività e l’apertura ai bisogni. Una prova di verifica deve essere: precisa, cioè costruita con l’intento di accertare il raggiungimento di obiettivi ben definiti; valida, cioè costruita in modo da osservare le abilità da accertare; attendibile, cioè riproducibile.

  36. PROVA Ogni tentativo compiuto per manifestare le conoscenze degli allievi con lo scopo di saggiarne la qualità e/o la quantità STRUMENTO VALUTATIVO Ogni oggetto che consenta di rendere intellegibili e razionali i fenomeni dell’insegnamento- apprendimento attraverso la loro osservazione, il loro controllo, la loro misurazione VERIFICA Somministrazione prove MISURAZIONE VALUTAZIONE Giudizio

  37. c) Quando si verifica La verifica si articola in tre momenti: • iniziale o diagnostico (rilevazione della situazione di partenza); • continuo o formativo (verifiche disciplinari in itinere per l’accertamento delle conoscenze ed abilità raggiunte dall’allievo al termine di ciascuna Unità Didattica; • finale o sommativo o conclusivo (compito unitario in situazione per l’accertamento delle competenze acquisite al termine di ciascuna U.A.; alla fine di ogni quadrimestre; alla fine di ciascun Periodo Didattico).

  38. CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA [con riferimento alla valutazione sommativa, periodica e finale] Prime e seconde cassi

  39. CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA [con riferimento alla valutazione sommativa, periodica e finale] Terze, quarte e quinte classi

  40. CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO [con riferimento alla valutazione sommativa, periodica e finale]

  41. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA

  42. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

  43. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

  44. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La valutazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei/decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a conclusione del 1° ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei/decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e nel comportamento. L'eventuale giudizio di non ammissione dovrà essere assunto dal Consiglio di classe a maggioranza. Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato conclusivo del 1° ciclo sia stata deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la Scuola dovrà inserire una specifica nota al riguardo nell’apposito documento di valutazione e trasmetterlo alla famiglia dell’alunno. Al termine dell’anno conclusivo della Scuola Secondaria di 1° grado la Scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenerne i processi di apprendimento e di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi.

  45. CRITERI DI ESAME NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • CRITERI ESSENZIALI PER LE PROVE SCRITTE E PER IL COLLOQUIO ORALE • PER L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE • Criteri di ammissione / non ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo • Criteri di attribuzione del voto finale d’esame • In base al regolamento per la valutazione degli alunni (DPR 22 giugno 2009,n.122) all’esito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo concorrono: • Gli esiti delle prove scritte (italiano,matematica,inglese e francese): • L’esito della prova orale; • L’esito della prova scritta nazionale (italiano e matematica) • Il giudizio di idoneità considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria • di primo grado • Il voto finale è costituito dalla media(aritmetica) dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5 • Criteri di attribuzione della lode • In sede d’esame finale agli alunni che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.

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