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Infrastrutture Critiche

Infrastrutture Critiche. Luisa Franchina Direttore Generale Nucleo Operativo 3275/03 Dipartimento della Protezione Civile Presidenza del Consiglio. Infrastrutture critiche?. The European Program. 2004 EPCIP 2005 Green book 2006 december, first Directive draft

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Presentation Transcript


  1. Infrastrutture Critiche Luisa Franchina Direttore Generale Nucleo Operativo 3275/03 Dipartimento della Protezione Civile Presidenza del Consiglio

  2. Infrastrutture critiche?

  3. The European Program 2004 EPCIP 2005 Green book 2006 december, first Directive draft 2008 june, Directive approved 2008 december, Directive published

  4. Settori IC comunemente riconosciuti

  5. Chemical industry Transport Energy ICT Water Food Financial Health Space Priority of sectors 1 2 3 After 2009

  6. 7 Operatore, asset o infrastruttura?

  7. Definizione di infrastruttura Critica Dalla Direttiva Europea 114/08 CE «infrastruttura critica» un elemento, un sistema o parte di questo ubicato negli Stati membri che è essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute della sicurezza e del benessere economico e sociale dei cittadini ed il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo in uno Stato membro a causa dell’impossibilità di mantenere tali funzioni;

  8. Art. 5 1. La procedura per il piano di sicurezza per gli operatori («PSO») individua gli elementi della ECI e le soluzioni di sicurezza esistenti o in corso di attuazione per la loro protezione… 2. Ogni Stato membro valuta se ciascuna ECI designata come tale ubicata nel suo territorio dispone di un PSO oppure ha adottato misure equivalenti…

  9. ICE “Infrastruttura Critica Europea": infrastruttura critica ubicata negli Stati membri dell'UE la cui perturbazione o distruzione avrebbe un significativo impatto su almeno due Stati membri dell'UE. La rilevanza dell'impatto è valutata in termini intersettoriali. Sono compresi gli effetti derivanti da dipendenze intersettoriali in relazione ad altri tipi di infrastrutture.

  10. ECI sectors: Sector 1, Energy Sub-sectors 1. Electricity • Infrastructures and facilities for generation and transmission of electricity in respect of supply of electricity 2. Oil • Oil production, refining, treatment, storage and transmission by pipelines 3. Gas • Gas production, refining, treatment, storage and transmission and distribution by pipelines • LNG terminals

  11. ECI sectors: Sector 2, Transport Sub-sectors 4. Road transport 5. Rail transport 6. Air transport 7. Inland waterways transport 8. Ocean and short-sea shipping and ports

  12. Procedura di identificazione delle Infrastrutture Critiche Europee Una infrastruttura è candidata come potenziale ICE Step 1 Soddisfa i criteri settoriali? Step 2 É critica (in base alla definizione della Direttiva)? Step 3 Comporta un impatto trans-frontaliero? Step 4 Soddisfa i Criteri “Cross-Cutting”? Se lo SM nel cui territorio ricade la infrastruttura è d’accordo, la IC è designata ICE DPC Nucleo Operativo 3275 13

  13. Criteri Settoriali I criteri settoriali sono criteri tecnici o funzionali che dovrebbero aiutare ad individuare, all’inizio della procedura di identificazione, le infrastrutture che potrebbero potenzialmente risultare critiche Non considerano l’impatto potenziale sulla Società del danneggiamento o della distruzione dell’infrastruttura, ma solo la sua natura 14

  14. Quattro diversi tipi di criteri settoriali 15 Proprietà specifiche (ad esempio: dimensioni, capacità e distanze che un’infrastruttura deve avere per soddisfare il criterio; questa è la forma più tradizionale di criterio) Reti all’interno delle quali debbono essere identificati degli “elementi chiave” Individuazione di un elemento specifico all’interno di una infrastruttura Individuazione diretta di un “asset” da parte di uno Stato Membro

  15. Step 2: L’infrastruttura è critica? Soddisfa la definizione di Infrastruttura Critica? “Infrastruttura Critica”: un elemento, un sistema o parte di questo ubicato negli SM che è essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale dei cittadini e il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo in uno stato membro a causa dell’impossibilità di mantenere tali funzioni.

  16. Step 3: C’è un impatto trans-frontaliero? Soddisfa la definizione di Infrastruttura Critica Europea? “Infrastruttura Critica Europea”: infrastruttura critica ubicata negli stati membri il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo su almeno due Stati Membri. La rilevanza dell’impatto è valutata in termini intersettoriali. Sono compresi gli effetti derivanti da dipendenze intersettoriali in relazione ad altri tipi di infrastrutture.

  17. Criterio delle Vittime (stimato in termini del numero potenziale di morti e feriti gravi); Criterio degli Effetti Economici (stimati in termini di ampiezza delle perdite economiche dovute alla degradazioni della qualità di prodotti o servizi o alla loro assenza, inclusi i potenziali danni all’ambiente) Criterio delle Conseguenze per i Cittadini- Effetti Pubblici (stimate in termini di impatto sulla fiducia pubblica, sulla sofferenza fisica e sulla perturbazione della vita quotidiana, compresa la perdita dei servizi essenziali). Step 4:I criteri Cross-Cutting (CCC) 18

  18. 19 Perdita di servizio Qualità del Servizio

  19. Come applicare i CCC Individuazione della struttura potenzialmente critica Identificazione da parte di “esperti” dei possibili scenari peggiori realistici di danneggiamento o distruzione dell’infrastruttura Sviluppo di ogni scenario (compresi gli effetti domino dove possibile) e valutazione del suo impatto (vittime, effetti economici e pubblici) Applicazione dei CCC ad ogni scenario fino a quando è soddisfatto almeno un criterio 20

  20. Vittime Stima del numero di vittime (morti – senza limiti di tempo- e/o feriti gravi) a causa della distruzione o danneggiamento dell’infrastruttura Le vittime causate in modo diretto dall’evento non debbono essere conteggiate Il risultato della stima è confrontato con un valore di soglia 21

  21. Effetti Economici Stima del danno economico causato da una distruzione o da un danneggiamento dell’infrastruttura I costi causati in modo diretto dall’evento non debbono essere conteggiati (servizi di emergenza, polizia, vigili del fuoco, etc) I costi di ripristino non debbono essere conteggiati (dipendono dal modus operandi) Devono essere tenuti in conto i costi legati alla perdita del servizio (fino al ripristino) Considerare le alternative Valutare gli effetti domino Il risultato della stima è confrontato con un valore di soglia 22

  22. Effetti Pubblici Sono espressi in tre categorie Sofferenza fisica Perturbazione della vita quotidiana Fiducia nelle istituzioni Le categorie sono valutate in termini di: Numero di persone coinvolte Severità dell’impatto 23

  23. Severità La severità si riferisce alla ampiezza dell’impatto; Si distinguono tre livelli crescenti di severità: Fastidioso (il servizio degrada ma è ancora presente) Irritante (il servizo è fortemente degradato) Inabilitante (il servizio non è più presente) Parzialmente basato su EURAM (European risk assessment methodology)

  24. Azioni successive alla designazione Entro 12 mesi dalla designazione di una ICE Deve essere operativo un Piano di Sicurezza dell’Operatore o una “azione equivalente” che comprenda l’identificazione dei beni importanti, un’analisi del rischio e l’identificazione, selezione e prioritizzazione delle contromisure e delle procedure di sicurezza

  25. Funzionario di collegamento della Sicurezza Entro 12 mesi dalla designazione di una ICE Deve essere identificato un Funzionario di collegamento della sicurezza al fine di facilitare la cooperazione con le rispettive Autorità nazionali di protezione delle Infrastrutture Critiche • Nel caso in cui questo Funzionario non esista, lo Stato Membro deve intraprendere le azioni necessarie per assicurarsi che la nomina del funzionario avvenga

  26. Valutazione delle minacce Entro 12 mesi dalla designazione di una ICE ogni Stato Membro deve condurre una valutazione delle minacce in relazione ai sottosettori di Infrastrutture Critiche Europee

  27. Comunicazioni periodiche Ogni Stato Membro deve riportare ogni 24 mesi alla Commissione sinteticamente dati generali sui tipi di rischi, minacce e vulnerabilità riscontrate per settore di IC che conti almeno una ICE designata

  28. Quale fase discendente per l’Italia? Applicazione diretta della Direttiva UE? Considerazione delle IC nazionali? 29

  29. Quale fase discendente per l’Italia? PUSH ICE in Italia ICE all’estero PULL Molteplici analisidei rischi Validazione centralizzata Rappresentatività nazionale verso gli altri SM Infrastrutture Critiche Nazionali Analisi del rischio nazionale 30

  30. Quale fase discendente in Italia? Identificazione di una struttura istituzionale per: Identificare possibili IC nazionali e europee Richiesta di designazione di ICE all’estero Censimento dei Piani di Sicurezza Operatore Rapporti con UE Scambio di informazioni per aumentare la protezione delle IC Gruppi di esperti di settore 31

  31. Quale fase discendente per l’Italia? Di cosa abbiamo bisogno? Identificare tutti i possibili settori di IC di interesse nazionale Identificare i criteri nazionali Valutazione ex-ante degli effetti domino Gestire le mediazioni con gli altri SM 32

  32. 33 Tavolo PIC Presidenza del Consiglio dei Ministri

  33. Tavolo PIC (Protezione delle Infrastrutture Critiche) 34 Nel 2006 è stato istituito il “Tavolo interministeriale di coordinamento ed indirizzo nel settore della protezione delle infrastrutture critiche (Tavolo PIC)”, presieduto dal Consigliere Militare del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Tavolo PIC coordina le attività nazionali e definisce la posizione nazionali nei consessi internazionali in modo da rendere coerenti e sinergiche le iniziative dei vari enti e Ministeri sul tema della PIC.

  34. Tavolo PIC (Protezione delle Infrastrutture Critiche) • Il Tavolo PIC definisce i criteri nazionali per l’identificazione delle Infrastrutture Critiche, tenendo conto di quanto stabilito dall’UE, dalla NATO e da altri consessi itnernazionali. • Sulla base dei criteri nazionali, ciascun Ministero inividuerà le Infrastrutture Critiche Nazionali e la loro priorità. • Il Tavolo PIC svilupperà una lista unica dell einfrastrutture critiche nazionali • Il Tavolo PIC coordina anche le attività per gli adempimenti della Direttiva 114/08 CE e per la identificazione delle IC Europee

  35. Tavolo PIC: membri (1) • PCM - DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE • PCM - DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLE POLITICHE COMUNITARIE • PCM - DIPARTIMENTO PER L’INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE • PCM - DIPARTIMENTO PER L’INFORMAZIONE E L’EDITORIA • PCM - DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI GIURIDICI E LEGISLATIVI • PCM - DIPARTIMENTO PER LE RISORSE STRUMENTALI • PCM - DigitPA (ex CNIPA) • PCM - DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS) • PCM - AGENZIA INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE) • PCM - AGENZIA INFORMAZIONI E SICUREZZA INTERNA (AISI)

  36. Tavolo PIC: membri (2) • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI • MINISTERO DELL’INTERNO • MINISTERO DELLA DIFESA • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO • MINISTERO DELLA SALUTE

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