1 / 94

Corso insegnanti ADO/UISP Dr. Gian Luca Calanchi

Corso insegnanti ADO/UISP Dr. Gian Luca Calanchi.

brina
Download Presentation

Corso insegnanti ADO/UISP Dr. Gian Luca Calanchi

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Corso insegnanti ADO/UISP Dr. Gian Luca Calanchi

  2. Le arti marziali nascono come disciplina per preparare i guerrieri a un combattimento rapido, efficace e possibilmente mortale.Da ciò deriva che nella pratica delle arti marziali gli infortuni sono sempre in agguato.Una conoscenza di base dei principi dell’anatomia e della fisiologia del movimento aiuta a minimizzare il rischio di incidenti.ANATOMIA

  3. Apparato Scheletrico Cranio (neurocranio e splancnocranio Tronco (colonna vertebrale, bacino, coste, sterno) Arti (inferiori e superiori)

  4. CLASSIFICAZIONE DELLE OSSA ● Ossa lunghe (omero, femore, tibia, ulna, radio, ecc.) ● Ossa brevi (vertebre, ossa del carpo, ossa del tarso, ecc.) ● Ossa piatte (osso frontale, osso zigomatico, osso parietale, ossa nasali, ecc.) OSSA LUNGHE ▪ Diafisi ▪ Epifisi * Superfici articolari  cartilagine ▪ Osso compatto ▪ Osso spongioso ▪ Periostio ▪ Midollo osseo

  5. CARATTERISTICA DELLE OSSA ▪ Componenti inorganiche (matrice calcificata) - rigidità durezza ▪ Componenti organiche (tessuto osseo non calcificato, cartilagine) - elasticità - flessibilità - resistenza alla trazione ▪ Le ossa dei bambini sono più ricche di cartilagine ▪ Da ciò deriva che sono più resistenti ai danni da trazione, più elastiche ▪ Ma si rompono lo stesso, spesso in maniera più subdola rispetto ad un osso adulto ▪ Inoltre si possono deformare più facilmente, deformazioni che poi si stabilizzano nell’adulto ▪ Un osso deforme può essere sottoposto a un carico abnorme da cui possono derivare patologie (artrosi ecc.)

  6. IL CRANIO ▪ Neurocranio (contiene cervello, cervelletto e midollo allungato) ▪ Splancnocranio (tutte le strutture ossee che compongono lo scheletro facciale)

  7. LA COLONNA VERTEBRALE 7 vertebre cervicali 12 vertebre toraciche o dorsali 5 vertebre lombari 5 vertebre sacrali (fuse nel sacro) 2-3 vertebre coccigee

  8. IL TORACE • Coste • Sterno

  9. ARTI SUPERIORI • Coste • Sterno • Spalla • Clavicola • Scapola • Omero • Ulna • Radio • Carpo • Metacarpo • Falangi

  10. ARTI INFERIORI • Bacino • Ileo • Ischio • Pube • Femore • Tibia • Perone • Tarso • Metatarso • Falangi

  11. ARTICOLAZIONI • Fisse – Semi mobili – Mobili • Articolazioni mobili: • Potenza – Fulcro – Resistenza • Potenza – Resistenza – Fulcro • Fulcro – Potenza - Resistenza

  12. ANATOMIAAPPARATO MUSCOLARE Muscoli striati (scheletrici, volontari)Muscoli lisci (viscerali, involontari)Muscolo cardiaco (striato. Involontario)

  13. FIBRA MUSCOLARE • Sarcolemma (la membrana cellulare) • Sarcoplasma (la parte liquida endocellulare) • Miofibrille (actina – miosina concentrazione • Fibre rosse (tipo I, lente) • Fibre bianche (tipo II, veloci) • - A concentrazione rapida resistenti alla fatica • - A concentrazione rapida molto affaticabili • - A concentrazione rapida

  14. MUSCOLI SCHELETRICI • Più fibre muscolari riunite formano il fascio muscolare • Il tessuto connettivo che le riveste alle estremità si organizza in strutture dette tendini che collegano i fasci muscolari ai capi di inserzione ossei

  15. - Antagonisti (fasci muscolari le cui azioni si contrastano reciprocamente) - Sinergici (fasci muscolari che lavorano insieme per realizzare un’azione, e il cui risultato è maggiore della somma delle azioni dei muscoli singoli)

  16. IL TONO MUSCOLARE • A riposo, i muscoli nel vivente non sono mai completamente rilassati; esiste una minima attività nel fascio muscolare a riposo, detta tono muscolare che è quell’attività che contribuisce al mantenimento della postura. • Da un punto di vista finalistico potremmo definire il tono muscolare come quell’attività minima che permette di contrastare la forza di gravità senza affaticarsi. • LA CONTRAZIONE MUSCOLARE • Isometrica ( il muscolo mantiene la stessa lunghezza, aumenta il suo tono) • Isotonica ( il muscolo varia la sua lunghezza, mantenendo invariato il tono)

  17. LA GRADUAZIONE DELLA FORZA • Reclutamento spaziale: maggiore è l’intensità dello stimolo, maggiore è il numero delle fibre che rispondono • Reclutamento temporale : più lunga è la durata nel tempo dello stimolo, maggiore è l’intensità della risposta da parte delle fibre stimolate

  18. MUSCOLI

  19. APPARATO CARDIOVASCOLARE Sistema Arterioso Sistema Venoso Cuore

  20. IL CICLO CARDIACO • Diastole atriale • Sistole atriale • Diastole ventricolare • Sistole ventricolare • Diastole: il momento di massima distensione • Sistole: il momento di massima concentrazione • LE VALVOLE CARDIACHE • ● Tricuspide (tra atrio e ventricolo dx) • ● Mitrale (tra atrio e ventricolo sx) • ● Polmonare (tra ventricolo dx e art. polmonare) • ● Aortica (tra ventricolo sx e aorta) • - E’ il movimento di apertura e chiusura delle valvole che causa il battito cardiaco.

  21. PARAMETRI CARDIACI • Frequenza cardiaca (n° di battiti al minuto) • Gittata sistolica (il volume di sangue spinto in avanti da una singola contrazione ventricolare) • Portata cardiaca (gittata sistolica x frequenza cardiaca) • APPARATO CARDIOVASCOLARE • Cuore (una pompa che mette in circolo un liquido) • Sangue (il liquido messo in circolo dalla pompa) • Vasi (l’apparato attraverso cui viene messo in circolo il sangue)

  22. IL PICCOLO CIRCOLO • Detto anche “circolo funzionale” • Il sangue scorre all’interno dei polmoni fino a giungere ai capillari degli alveoli polmonari, dove avvengono gli scambi gassosi tra il sangue e l’aria all’interno degli alveoli stessi (che è l’aria atmosferica) • Il sangue libera CO2 e assorbe O2 • Successivamente , il sangue riossigenato viene spinto alle cavità cardiache di sinistra da dove viene diretto ai vari organi.

  23. IL GRANDE CIRCOLO • Detto anche “circolo sistemico” • Il sangue scorre all’interno dei vasi corporei fino a giungere ai capillari periferici, dove avvengono gli scambi gassosi tra il sangue e i tessuti • Il sangue libera O2 e assorbe CO2 • Successivamente il sangue legato al biossido di carbonio torna alle cavità destre del cuore da dove viene inviato al circolo polmonare

  24. IL SANGUE • Plasma (parte liquida) • Parte corpuscolata • -> Globuli rossi (veicolano ossigeno) • ->Globuli bianchi mediano le difese immunitarie) • ->Piastrine (contribuiscono al processo di coagulazione) • -> Ematocrito (rapporto tra parte liquida e parte corpuscolata , è circa il 40% nelle persone normali)

  25. PRESSIONE ARTERIOSA • Sistolica (il valore più alto, corrisponde alla pressione al momento della contrazione ventricolare sinistra) • Diastolica (il valore più basso, corrisponde alla pressione al momento della diastole ventricolare sinistra) • Ipertensione (quando i valori pressori sono superiori a 140/80 mmHg)

  26. APPARATO RESPIRATORIO

  27. LA RESPIRAZIONE • Ventilazione polmonare (scambi di gas tra i polmoni e l’atmosfera) • La diffusione (scambi di gas tra l’atmosfera e il sangue attraverso i capillari alveolari) • Il trasporto (l’ossigeno legato ai globuli rossi viene portato ai tessuti) • La respirazione cellulare (l’ossigeno viene metabolizzato a livello dei tessuti che in cambio liberano anidride carbonica)

  28. MECCANICA RESPIRATORIA • Inspirazione • ->Diaframma • ->Intercostali esterni • Espirazione • ->Addominali • ->Intercostali interni • Inspirazione + Espirazione = • ATTO RESPIRATORIO

  29. LA RESPIRAZIONE • Volumi e capacità che descrivono la ventilazione • La ventilazione si caratterizza per volumi e capacità • Volume corrente – Volume di aria inspirato ed espirato durante la normale respirazione • Volume inspiratorio di riserva – Volume di aria che può essere ulteriormente introdotto dopo una normale inspirazione • Volume espiratorio di riserva – Volume di aria che può essere ulteriormente espirato dopo una normale espirazione

  30. Volume residuo – Volume rimanente nei polmoni dopo l'espirazione massima Capacità vitale – Volume che può essere espirato dopo un'inspirazione forzata (la somma di 1, 2 e 3) Capacità inspiratoria – Volume che può essere inspirato dopo un'espirazione normale (la somma di 1 e 2) Capacità funzionale residua – Volume di aria rimanente nei polmoni al termine di un'espirazione normale (la somma di 3 e 4) Capacità polmonare totale – Volume massimo che può essere contenuto nei polmoni dopo un'inspirazione forzata (la somma di 1, 2, 3 e 4)

  31. SISTEMA NERVOSO IL NEURONE -Soma (il corpo della cellula che contiene il nucleo) -Assone o Neurite (il prolungamento del neurone, forma le fibre nervose, l’impulso nervoso corre dal soma alla periferia) -Dendriti (prolungamenti più brevi, l’impulso nervoso corre dalla periferia al soma) LE FIBRE NERVOSE -Le fibre nervose si riuniscono in fasci di maggiori dimensioni detti Nervi -Le fibre possono avere una copertura da parte di una membrana proteica detta Mielina, o non averla (c.d. fibre amieliniche) -Nelle fibre mieliniche la conduzione dell’impulso elettrico avviene più rapidamente

  32. Sistema nervoso centrale ( SNC) • Encefalo • Midollo spinale • Sistema Nervoso Periferico (SNP) • Nervi cranici • Nervi spinali

  33. L’ ENCEFALO- Cervello-Diencefalo-Talamo-Ipotalamo-Ipofisi-Epifisi- Cervelletto- Tronco encefalico-Mesencefalo-Ponte-Midollo allungato

  34. IL CERVELLO • Due emisferi • Corpo calloso • 4 lobi per emisfero • -> Frontale • -> Temporale • -> Parietale • -> Occipitale

  35. IL DIENCEFALO • L’ipotalamo (responsabile di importanti funzioni viscerali, quali il controllo delle secrezioni ormonali, di varie ghiandole endocrine) • Il talamo (centro di raccolta e integrazione di tutti i sistemi sensoriali)

  36. IL CERVELLETTO • Il suo volume è circa 1/10 di quello del cervello • Coordinazione dei movimenti • Postura • Equilibrio

  37. IL TRONCO ENCEFALICO • Bulbo o Midollo allungato (respirazione, sonno, frequenza cardiaca, pressione arteriosa) • Ponte (vie piramidali) • Mesencefalo (regolazione delle attività involontarie)

  38. IL MIDOLLO SPINALE • 31 segmenti (metameri) • 2 coppie di radici per ogni metamero • Sostanza bianca (esterna) • Sostanza grigia (interna, a forma di H) • -> Corna anteriori motorie • -> Corna posteriori sensitive

  39. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO • S. nerv. somatico (nervi encefalici e spinali: agisce sui muscoli volontari scheletrici) • S. nerv. Autonomo o neurovegetativo • -> Ortosimpatico (principalmente inibitorio) • -> Parasimpatico(principalmente eccitatorio) • -> Enterico

  40. SISTEMA NERVOSO E MOVIMENTO • La trasmissione dell’impulso nervoso (potenziale d’azione) da una cellula all’altra avviene tramite una struttura anatomica che mette in relazione il neurone della cellula a monte con uno o più dendriti di una o più cellule a valle, detta sinapsi • Giunto al muscolo l’impulso viene trasmesso tramite un neurotrasmettitore (acetilcolina) in una struttura.

  41. CENNI DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

  42. ALIMENTI E NUTRIENTI • Vengono dette Alimenti tutte le sostanze che il nostro organismo può utilizzare per l’accrescimento, il funzionamento e il mantenimento delle proprie strutture. • Ogni alimento è costituito da più Nutrienti; dalle combinazioni dei vari nutrienti derivano le caratteristiche proprie di ogni alimento. NUTRIENTI MACRONUTRIENTIMICRONUTRIENTI • Zuccheri -Sali Minerali • Proteine -Vitamine • Grassi • Acqua

  43. COMPOSIZIONE IN % CORPO UMANO

More Related