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ICTUS. Inquadramento epidemiologico e clinico. Lonigo aprile 2003. DEFINIZIONE.

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Presentation Transcript


  1. ICTUS Inquadramento epidemiologico e clinico Lonigo aprile 2003

  2. DEFINIZIONE Definiamo ictus la rapida comparsa di sintomi e segni di disfunzione focale (o globale) cerebrale, della durata di più di 24 ore (a meno di morte o chirurgia), senza altra causa apparente diversa dalla origine vascolare, dovuto ad ischemia o emorragia. WHO 1976 Lonigo aprile 2003

  3. Caratteristiche cliniche Caratteristico dell’ictus è il profilo temporale dei disturbi, con la improvvisa comparsa di sintomi ed il successivo alleggerimento della sintomatologia Lonigo aprile 2003

  4. ICTUS Netta prevalenza dell’ ischemico 40 % 25 % 20 % 15 % Può essere graduale Improvviso Può essere graduale Improvviso Trombotico Embolico Lacunare Emorragico Lonigo aprile 2003

  5. Cervello • 2% del peso corporeo • 20% del consumo di ossigeno • non è dotato di riserve energetiche (dipende dal glucosio ematico)

  6. Incidenza250 / 100.000 / anno Lonigo aprile 2003

  7. Incidenza Varia fortemente con l’età, in entrambi i sessi, da 30 per 100.000 per anno tra i 30 ed i 50 anni a 3.000 per 100.000 dopo gli 80 anni (spread 2001) Lonigo aprile 2003

  8. Incidenza per classi di età Lonigo aprile 2003

  9. Dati epidemiologici USA 500.000 nuovi casi per anno Prima tra le cause di invalidità Lonigo aprile 2003

  10. Incidenza reale? Pre-TAC Nel periodo 65-74 nella popolazione di Rochester, Minnesota, l’incidenza della emorragia cerebrale è stata del 36 % più bassa che nel periodo 55-64; nel periodo 75-84 è stata più alta del 56 % rispetto al decennio 65-74. Epoca TAC

  11. Alcuni dati epidemiologici nazionali Circa 180.000 nuovi casi ogni anno E’ causa del 10 % circa del totale dei decessi E’ la prima causa di invalidità Lonigo aprile 2003

  12. Costi dell’ictus Dati disponibili per gli USA, ove si calcola un costo totale, tra diretto ed indiretto, di circa 40 miliardi di $ l’anno. Lonigo aprile 2003

  13. Prevalenza7.000 / 100.000(65 – 84 anni) (It. Long. Study on aging) Lonigo aprile 2003

  14. Nel 1999, in Italia, 870.000 soggetti colpiti da ictus 950.000 nel 2008 Prevalenza attuale e proiettata Incidenza e mortalità costanti Lonigo aprile 2003

  15. Situazione demograficadati 1999 Lonigo aprile 2003

  16. Variazione demograficaproiezione 2008 Lonigo aprile 2003

  17. Lonigo aprile 2003 Fattori di rischio Modificabili Non modificabili • Ipertensione arteriosa • Diabete • Cardiopatie • Stenosi carotidea • Fumo • Alcol • Sovrappeso • Età • Sesso • Fattori ereditari

  18. Anni x 9 + mmHg valore sistolico x 2,85 + 70 se c’è cardiopatia ischemica + 90 se fuma fino a 20 sigarette (+ 130 se più di 20). Punteggio del “ rischio di ictus “>1.000 nell’ 82 % dei casi di ictus Coppola et al Br J Gen Pract 1995 Lonigo aprile 2003

  19. SopravvivenzaRochester 70-74 5 gg 94 % 30 gg 84 % 3 anni 54 % 7 anni 40 % Lonigo aprile 2003

  20. All’origine della sintomatologia Lonigo aprile 2003

  21. Il sistema carotideo al collo Carotide Esterna e Interna, che sale all’interno del cranio; nel circolo posteriore le Vertebrali si fondono nella Basilare Lonigo aprile 2003

  22. Arterie cerebrali, viste medialmente

  23. In evidenza i territori di distribuzione delle arterie cerebrale anteriore, cerebrale media e cerebrale posteriore

  24. Flusso cerebrale50 ml / min / 100 gr • 750 – 1.000 ml /min • 350 CI Dx • 350 CI Sin • 100 – 200 VB Sostanza Grigia: x 4 SB Flusso cerebrale costante se PA tra 60 e 150 mm Hg CO2 al 5 % aumenta il flusso del 50 %, al 7 % lo raddoppia O2 al 100 % : - 13 %

  25. All’interno del cranio Il poligono di Willis mette in comunicazione il sistema carotideo con il sistema vertebro-basilare Lonigo aprile 2003

  26. La CI si distribuisce al lobo frontale, parietale, gran parte del temporale, ai nuclei della base, alla capsula interna Il sistema VB si distribuisce al tronco encefalico, al cervelletto, al talamo, ai lobi occipitali, a parte dei lobi temporali Sintomi Lonigo aprile 2003

  27. Arteria Cerebrale Media Lonigo aprile 2003

  28. Rami della CM I sintomi sono in rapporto alla sede ed alla estensione della lesione Lonigo aprile 2003

  29. Sintomi Deficit motorio Disturbo sensitivo Deficit campimetrico Disturbo della parola Disturbo della MOE Disturbi delle FCS Lonigo aprile 2003

  30. Disturbo dell’espressione verbale

  31. Il quadro clinico Lonigo aprile 2003

  32. Andatura falciante

  33. Tronco encefalico Diverse strutture nervose in uno spazio molto ristretto Lonigo aprile 2003

  34. L’irrorazio-ne ematica midollare

  35. Le arterie del midollo spinale

  36. Quadro clinico Il quadro clinico è molto variabile; è in rapporto con le strutture nervose coinvolte Lonigo aprile 2003

  37. Sintomi Gli Americani usano la regola “4 D + sintomi crociati” Diplopia Disartria Disfagia Vertigine (Dizziness) Lonigo aprile 2003

  38. Tronco encefalico Lonigo aprile 2003

  39. Sintomi Sono in rapporto con la stretta vicinanza tra nuclei e vie lunghe con possibile combinazione dei sintomi nelle classiche sindromi alterne Lonigo aprile 2003

  40. Tronco encefalico Mesencefalo in sezione trasversale, con a fianco una moneta da 1 centesimo Lonigo aprile 2003

  41. area di ipoperfusione grave con evoluzione in necrosi nello spazio di minuti area di ipoperfusione meno severa, reversibile, ancora non alterata alla TC, ma con espressione clinica

  42. Selezione con RMI

  43. Dati provinciali(Osservatorio epidemiologico Dr Piffer) • Nel 2002 in Trentino circa 1600 ricoveri • Nel 67% dei casi ictus ischemico (circa 1000 pz) • Nel 12% emorragia parenchimale • Nel 2,3% ESA • TIA nel 19% dei casi

  44. Scala ideale dei tempi • Porta di casa – Medico 10 min • Porta – visita neurologica 25 min • Porta – completamento della TAC 40 min • Porta – refertazione TAC 60 min • Porta – trattamento 75 min

  45. Scala di Cincinnati Valutare quanto segue (la presenza di anormalità in uno di essi è indicativa di ictus) • Faccia (chiedere al pz di mostrare i denti o di sorridere) Normale: mobilità simmetrica del viso Anormale: un lato non si muove come il controlaterale • Forza degli arti superiori (braccia estese, sollevate, per 10 secondi) Normale se simmetrico Anormale se uno non si muove o è più debole del controlaterale • Parola (si faccia dire al paziente una frase complessa : “Il sole splende nel cielo di Trento”) Normale se usa parole corrette senza difficoltà nell’articolare i suoni Anormale se usa parole inappropriate, ha difficoltà nell’articolare i suoni, non parla per nulla

  46. Iter del paziente con sospetto ictus Sospetto Ictus Contattare il Neurologo 335-810-5676 Emorragia Stroke Unit TAC cranio No emorragia ESA? PL • Procedere a: • stabilire un accesso venoso con Fisiologica 20 ml / ora • ECG • Emocromo con piastrine, Na K Cl, Glicemia, Azotemia, PT PTT INR • Se indicato, alcolemia, funzionalità epatica, emogasanalisi, esame tossicologico Rientra nei criteri per la trombolisi?

  47. Lo studio SITS-MOST Studio europeo coordinato da Stoccolma. Coordinatori nazionali, prof. Danilo Toni di Roma per l’Italia. I centri italiani partecipanti sono 53. SITS: 21.081 pz ITALIA: 2.215 pz

  48. I Paesi coinvolti Austria Gran Bretagna Belgio Israele Rep. Ceca Italia Danimarca Lussemburgo Finlandia Olanda Francia Norvegia Germania Portogallo Spagna Irlanda Grecia Ungheria Svezia Svizzera

  49. Pazienti: criteri di inclusione Sesso: M o F Età: 18-80 anni Diagnosi: ischemia cerebrale Tempo: esordio a meno di 3 ore Sintomi da almeno 30 minuti, senza sostanziale miglioramento Adesione a trattamento e consenso

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