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Ruolo educativo-sociale della scuola dell infanzia enrico m. salati

piccolo bello. Rappresentazioni della scuola dell'infanzia per il senso comune e nell'immaginario sociale:Realt piccoleAmbienti familiari (materni)Naturalit contro culturaInformalit contro formalizzazioneDisponibilit contro professionalitAmbienti caldi"... dall'asilo alla scuo

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Ruolo educativo-sociale della scuola dell infanzia enrico m. salati

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Presentation Transcript


    1. ruolo educativo-sociale della scuola dell’infanzia enrico m. salati 40 anni di scuola dell’infanzia: dall’asilo infantile ad oggi cisl scuola lombardia 18 ottobre 2008, centro congressi grand hotel como, cernobbio

    2. piccolo è bello Rappresentazioni della scuola dell’infanzia per il senso comune e nell’immaginario sociale: Realtà piccole Ambienti familiari (materni) Naturalità contro cultura Informalità contro formalizzazione Disponibilità contro professionalità Ambienti “caldi” …………………..

    3. dall’asilo alla scuola materna, alla scuola dell’infanzia. Le logiche dell’assistenza, dell’educativo e dello scolastico. ASSISTENZA: cura psicofisica, distanziamento affettivo e culturale. Attenzione prevalente alla “preservazione” EDUCAZIONE: coinvolgimento personale, prospettiva evolutiva. Atteggiamento “comprensivo” SCOLASTICO: educazione formale, collocazione nello culturale, attenzione prevalente alla “promozione” Le tre logiche non si elidono ma sovrappongono. Esse hanno valenze e limiti specifici. La scuola dell’infanzia risulta dalla loro interazione: è una scuola (formalità), ma coinvolgente tutta la personalità (comprensiva) e dedita alla cura del soggetto che accompagna, non dirige

    4. l’attuale sistema educativo di istruzione e di formazione e il posto della scuola dell’infanzia: Scuola dell’Infanzia (durata triennale dai 3 ai 6 anni); Primo ciclo di istruzione (scuola primaria quinquennale articolata in un monoennio e due periodi didattici biennali (1+2+2) e scuola secondaria di primo grado triennale); Secondo ciclo (sistema dei licei e sistema dell’istruzione e della formazione professionale). Superamento della logica del “pre-scuola” in favore di una unità di ciclo. La “scuola di base” come criterio

    5. l’attuale sistema educativo di istruzione e di formazione e il posto della scuola dell’infanzia: Scuola del primo ciclo Promozione del pieno sviluppo della persona: Rimozione ostacoli di frequenza Accesso facilitato per i disabili; Prevenzione della dispersione scolastica Miglioramento della qualità del sistema di istruzione. in stretta collaborazione con altre istituzioni Accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’ acquisizione degli alfabeti di base della cultura

    6. Le acquisizioni della pedagogia: la centratura sul soggetto I bambini Portatori del proprio contesto Cognitivamente attivi sperimentano linguaggi, altrui punti di vista,interrogano la natura, esplicitano ipotesi sulla lingua, sui media e sui sistemi simbolico culturali

    7. Le acquisizioni della pedagogia: la centratura sul soggetto bis: la scuola del bambino FINI E FINALITA’ Maturazione dell’identità Conquista dell’autonomia Maturazione della competenza OBIETTIVI favorire lo Sviluppo armonico ed integrale della personalità (infantile) promuovere la qualità della vita del bambino svolgere una funzione di filtro, arricchimento e valorizzazione delle esperienze extrascolastiche sostenere il sorgere e lo sviluppo della capacità critica creare un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco

    8. La scuola dell’infanzia mira a valorizzare i diversi patrimoni espressivi e comunicativi personali di ciascun bambino

    9. La didattica deve favorire l’immersione del bambino nell’esperienza della realtà, nella vita con gli altri, facendolo parlare ed esprimere nel vivo delle situazioni e degli stati d’animo

    10. Le acquisizioni della pedagogia : l’esperienza come essenziale fattore di apprendimento: I campi di esperienza L’approccio globale che caratterizza l’apprendimento alla scuola dell’infanzia non preclude di riconoscere dietro ai diversi campi il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. i campi sono spazi di azione concreta del bambino che consentono il graduale passaggio dall’esperienza alla sua rielaborazione L’insegnante guarda ai traguardi di sviluppo delle competenze come ad orientamenti per creare dispositivi di apprendimento atti a promuovere lo sviluppo di competenze, caratterizzate da unitarietà e globalità. Sono cinque: Il sé e l’altro; Il corpo in movimento, Linguaggi, creatività, espressione; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo Indicazioni per il Curricolo

    11. Le acquisizioni della pedagogia : l’esperienza come essenziale fattore di apprendimento ter: Il senso dell’esperienza Il ruolo educativo e di orientamento della scuola accompagna a comprensione del sé e della realtà Lettura e gestione delle emozioni Il senso di responsabilità Atteggiamenti di relazione positiva Lo sviluppo dell’identità di genere Fruizione critica dei messaggi Coltivazione del pensiero divergente

    12. Le acquisizioni della pedagogia:la scuola come sistema formativo interagente con altri sistemi

    13. Le acquisizioni della pedagogia:la scuola come sistema formativo interagente con altri sistemi bis: Le famiglie Pluralità culturale, sociale e religiosa- ricchezza Risorsa da valorizzare e accompagnare Alleanza da consolidare attraverso il dialogo per la condivisione del progetto educativo Punto di attenzione: la famiglia del bambino straniero e diversamente abile

    14. Le acquisizioni della didattica: l’organizzazione del curricolo e la dimensione culturale

    15. Le acquisizioni della didattica: l’ambiente come luogo, fattore e destinatario della formazione Contesto di relazione, di cura e di apprendimento Valorizza esperienza, esplorazione, relazione tra pari, la natura, l’arte, il territorio attraverso la sua rielaborazione individuale, collettiva e l’attività ludica Ambiente di apprendimento come curricolo implicito

    16. Le acquisizioni della didattica: la scuola come ambiente educativo di apprendimento “È un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei bambini”

    17. Appendice: La percezione degli operatori nella scuola dell’infanzia Una scuola ambiente educativo Una scuola “sistema di aiuto” per il bambino Una scuola fatta di relazioni, Una scuola come servizio

    18. Appendice: La percezione degli operatori nella scuola dell’infanzia bis Il rischio dell’auto-svalutazione L’handicap dell’immediatezza, dell’impulsività, dell’impazienza L’opportunità dello spirito di gruppo

    19. Appendice: La percezione degli operatori nella scuola dell’infanzia ter       L’esperienza, come evento educativo e formativo, come modalità principe di apprendimento (le “unità di apprendimento” come “unità esperienziali”?);       L’attenzione, come atteggiamento costante dell’educatore, fatto di ascolto, di conoscenza, di comprensione, e di facilitazione (le “unità di apprendimento” come “unità di accompagnamento”?);       L’ambiente come luogo unificante le esperienze educative (le “unità di apprendimento” considerate in tutta la pregnanza del termine “unità”?).

    20. Appendice: La percezione degli operatori nella scuola dell’infanzia quater L’innovazione come cambiamento di ottica non di azione L’adattamento della strumentazione, scelte ed invenzioni Un cambiamento personale Agire, ricercare, formarsi

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