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Georg Simmel (1858-1918) Die Großstädte und das Geistesleben

Georg Simmel (1858-1918) Die Großstädte und das Geistesleben. 1 Vita moderna. Due polarità: - Autonomia, individualità, libero e pieno sviluppo organico della personalità (ideale umanistico della Deutsche Klassik : Goethe, Bildungsroman )

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Georg Simmel (1858-1918) Die Großstädte und das Geistesleben

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  1. Georg Simmel (1858-1918)Die Großstädte und dasGeistesleben 1 Vita moderna. Due polarità: - Autonomia, individualità, libero e pieno sviluppo organico della personalità (ideale umanistico della DeutscheKlassik: Goethe, Bildungsroman) - Condizionamento sociale ed economico, specializzazione produttiva. 2-3 L’uomo all’interno del sistema è funzionale al sistema stesso; viene sfruttato e cerca di opporre resistenza. 4 Metropoli: contrasto tra individuo e contenuti super-individuali. In che modo la personalità è modificata a contatto con la metropoli, come si è adattata ad essa. 5 Nella metropoli l’io sperimenta un’«intensificazione delle stimolazioni nervose» poiché è sollecitato contemporaneamente da più impressioni e immagini discontinue che non riesce a ordinare in modo coerente e continuo.

  2. 6 Metropoli ≠ piccola città, campagna ovvero vita rurale (immagini e sensazioni abituali e più uniformi) 7 Ratio, intelletto (metropoli) ≠ sentimento, cuore (cittadina) La facoltà intellettuale: • «Si dirama all’esterno» ovvero produce. • Serve da difesa alla vita dell’io, permette di «guadagnare distanza» dal mondo circostante. 8 Economia monetaria: denaro, mercato del dare/avere, anonimato; praticità ed egoismo. L’io è ridotto a un numero, a una quantità monetaria, a un rendimento oggettivo misurabile ≠ individualità, soggettività, unicità; diretto rapporto tra produttore e consumatore. 9 Mentalità moderna come mentalità calcolatrice. «Esattezza» e «precisione» di una vita pratica improntata a contratti e accordi. Riduzione dei valori qualitativi in valori quantitativi. Tempo come realtà razionalizzata, esso organizza la società metropolitana, ne scandisce i ritmi di produzione (→ Berlin, SymphonieeinerGroßstadt).

  3. 10 Vita metropolitana organizzata come una tabella oraria impersonale. Puntualità, calcolo, esattezza. La vita è determinata dall’«esterno», non dall’«interno». Il raziocinio deve controllare gli elementi irrazionali e istintivi → dicotomia ratio – irrazionale 11 John Ruskin (1819-1900) Friedrich Nietzsche (1844-1900) Rivalutazione di un’esistenza libera da schemi e condizionamenti. 12 Atteggiamento blasé, ovvero «distaccato», «indifferente»: si è fagocitati dalla molteplicità di sensazioni e di impressioni, le energie vengono risucchiate, non si ha più forza di reazione. 13 Moltiplicazione degli oggetti, che proprio in quanto numerosi perdono la loro valenza specifica. Il denaro diventa il metro di misura delle cosa, al di là della loro essenza e della loro peculiarità. Il valore degli oggetti diventa meramente monetario.

  4. Rifiuto di reagire agli stimoli come difesa della propria personalità: si fa un passo indietro rispetto al bombardamento degli stimoli (altra manifestazione dell’atteggiamento blasé). 14 Riserbo e riservatezza come atteggiamento di «autoconservazione» di fronte alla metropoli, garanzia di un margine di libertà personale. • Excursus sullo sviluppo delle aggregazioni sociali Gruppo con regole che limitano l’agire individuale → ampliamento del gruppo e rapporti con altri gruppi → piccola città (antica polis, città nel Medio Evo) Rigidi vincoli comportamentali e tradizioni, compattezza nell’organizzazione politica e religiosa. 15 L’uomo metropolitano è più libero dai vincoli comportamentali, dai pregiudizi, dalle tradizioni. Vive in una realtà cosmopolita. Ma è anche più solo. 16 La metropoli e l’agire dell’uomo metropolitano si estendono al di là dei confini della metropoli stessa.

  5. 17 Metropoli come spazio della divisione economica del lavoro: - Varietà molto differenziata di servizi - Alto grado di specializzazione - Lotta per il guadagno - Sollecitazione continua nei consumatori di nuovi bisogni 18 Individualizzazione ovvero tentativo di «distinguersi» per essere differente dalla «massa». Si realizza all’interno di un contesto di rapporti interpersonali brevi e fuggevoli 19 Nella cultura moderna lo «spirito obiettivo» (ratio, oggettività) prevale sullo «spirito soggettivo». L’individuo è ridotto a un mero ingranaggio sia nei meccanismi di produzione sia all’interno delle diverse istituzioni. L’uomo reagisce cercando di potenziare la propria unicità (punto 18).

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