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IL TEMPO “ Scuola in Ospedale”

IL TEMPO “ Scuola in Ospedale”. Le feste nel mondo. CARNEVALE IN BRASILE 

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Presentation Transcript


  1. IL TEMPO“ Scuola in Ospedale”

  2. Le feste nel mondo

  3. CARNEVALE IN BRASILE  • Il carnevale in Brasile é la festa più famosa. E' perfetto per vivere una grande esplosione dell'anima, in quattro giorni ricchi della musica e della danza proprie delle radici culturali del paese. In tutti i 26 stati della repubblica federale si festeggia il carnevale, sia con il tamborim che con l'agogo, nella mattina o nella sera. In questi giorni praticamente tutto si ferma in Brasile e l'unica cosa che importa é rimanere svegli nell'animo e nel corpo per vivere e lasciare che l'energia del carnevale superi la stanchezza. E' una grande festa.

  4. A Rio de Janeiro si trova un festeggiamento che viene dalla tradizione delle "escolas de samba" (scuole di samba), che è ciò che richiama migliaia di turisti di tutto il mondo. E' veramente uno spettacolo vedere le stupende fantasie che rivestono gli folioes (i carri delle scuole di samba) e sentire la musica venuta da una gamma di più di cento strumenti diversi suonati da 400 persone in ogni banda, situati in un'arena progettata per questo, con circa tre km di gradinate da ambo le parti per gli spettatori, che pagano il biglietto per entrare nel Sambódromo.

  5. Dagli anni '40, il carnevale di Rio é fatto cosi, però, adesso, ci si smette anche la tecnologia per sviluppare lo spettacolo che ogni anno diventa più glamour. A Rio de Janeiro insieme a Salvador (Bahia) , Recife e Olinda (Pernambuco) sono le feste di carnevale più famose del Brasile. In questi altri posti la festa é fatta nelle strade con i famosi Trio elétrico (un camioncino sul quale viene montato un impianto di riproduzione elettrico).

  6. Al contrario di Rio, qui la tradizione è in queste macchine che portano in giro per la città migliaia di persone al loro ritmo. Spesso le musiche suonate lì diventano conosciute in tutto il resto del paese. In Salvador ci sono più o meno venti Trio elétrico, raccomandati per i cantanti più importanti dalla axé music, un mescolato di samba e ritmi africani portati dagli schiavi. Daniela Mercury, Carlinhos Brown con la Timbalada ed Olodum sono esempi di performance sul Trio elétrico, che incantano anche i turisti di tutto il mondo.

  7. In Recife e Olinda, più a nord di Bahia, il carnevale ha una caratteristica singolare, venuta dalla storia dello stato. E' la festa del Maracatu, in cui si festeggia una tradizione dell'epoca dei schiavi. Diverso da Bahia, qui ci sono pochi Trio elétrico. La musica é suonata, principalmente, da percussionisti che battono per terra facendo i ritmi del maracatu, del maxixe, del dobrado e del frevo.

  8. Quest'ultimo si danza con un ombrello di vari colori, accessorio tipico del carnevale di Pernambuco. Si può dire, allora, che a nord é il carnevale dei Trio elétrico e a sud delle escolas de samba.

  9. COMMENTO • Il carnevale brasiliano mi ha interessato molto perché i brasiliani pensano molto a rilassarsi con il corpo ballando e sfogandosi . A Rio e negli altri piccoli stati brasiliani si costruiscono enormi carri la cui preparazione dura un anno : la partecipazione è molto alta ma è anche molto elevato il numero di incidenti. •  Caterina B. Cl. II° L Scuola Media

  10. La festa di Martisor • Il filo rosso bianco con un amuleto (uno scudo in oro o argento, un conchiglia) un tempo veniva legato dai genitori al polso dei piccoli, offerto dai giovanotti alle ragazze (e viceversa in Moldavia), oppure scambiato tra ragazze con l'augurio di buona fortuna, di salute "come l'argento lucido, la pietra del fiume, una conchiglia nell'acqua". I fili erano quasi sempre rossi e bianchi ma potevano anche essere neri e bianchi o d'oro e argento. Con il passare del tempo il piccolo scudo è stato sostituito da vari oggetti, in oro o argento, con degli amuleti dai significati più svariati, seri, sentimentali o divertenti.

  11. Il Martisor (che si pronuncia martzisor) o "il piccolo Marzo", veniva regalato all'alba del 1° marzo e indossato da 9 a 12 giorni, a volte fino a quando fioriva il primo albero o sbocciava la prima rosa. A quel punto veniva appeso a un ramo fiorito con la speranza di vedere i fiori sbocciare tutto l'anno. A volte invece si continuava a portarlo nei capelli.

  12. A Dobrogea, [sud est della Romania, tra il Danubio e il Mar Nero] veniva portato fino all'arrivo delle cicogne e quindi lanciato verso il cielo perchè la fortuna fosse più "grande e alata". • In altri tempi le ragazze e le donne lo portavano fino al primo maggio, festa dell'estate. Lo scudo serviva a comprare del vino rosso che si beveva all'ombra, all'esterno, con chi lo aveva offerto.

  13. Aveva a quel punto la virtù di proteggere le ragazze dai raggi brucianti del sole d'estate, così come proteggeva i bambini dal freddo primaverile. Sempre un tempo si comprava del formaggio, il "cas" rumeno, per far diventare il viso dei bambini bianco come il latte. • Nei villaggi della Transilvania, il Martisor rosso e bianco, di lana, era appeso alle porte, alle finestre, alle corna degli animali, ai recinti delle pecore, ai secchi dei manici, per allontanare gli spiriti malefici e per invocare la vita, la sua forza rigeneratrice, attraverso il rosso, il colore della vita stessa.

  14. Oggi • Ai giorni nostri, tutti gli oggettini appesi con un filo rosso e bianco possono essere un Martisor. Ai nostri amati piuttosto che un semplice amuleto offriamo un gioiello . Intorno ai Martisor si è sviluppata tutta un'industria e le strade pedonali, come i marciapiedi delle città, a fine febbraio si riempiono di bancarelle e tavoli dove i venditori competono in creatività. Questa é anche l'occasione per gli studenti di Belle Arti di racimolare due soldi. A volte in questi posti si trovano dei veri tesori.

  15. Un po' di storia Si tratta di una tradizione specifica dei Rumeni, con ogni evidenza legata alle pratiche e credenze agricole. Il primo marzo rappresentava il ritorno della primavera, che corrispondeva al nuovo anno presso i Rumeni. Marzo era il protettore dei campi e del bestiame, un dio che impersonificava la rinascita della natura. Secondo i Traci, di cui facevano parte le Daci, gli attributi di marzo erano propri del dio Marsyas Silen, considerato l'inventore del flauto traverso, e il cui culto era legato alla madre terra e alla vegetazione.

  16. Archeologia • Su molti siti archeologici in Romania, sono stati trovati dei Martisors più vecchi di 8000 anni, sotto forma di pietruzze di fiume dipinte in rosse e bianco, infilati e portati come collana. Il rosso, legato al fuoco, al sangue e al sole, era attribuito alla donna, alla vita. Il bianco, legato alla chiarezza delle acque e al biancore delle nuvole, era specifico della saggezza, quella maschile. Il filo intrecciato del Martisor simboleggiava dunque la coesione inseparabile di questi due principi.

  17. C'è una leggenda legata a un'eclissi all'inizio del millennio, ai tempi degli antenati dei Rumeni, i Daci. Racconta che un giovane coraggioso si era recato a liberare il sole catturato da un drago. Dopo tre stagioni arrivò dove si trovava il drago, e combatterono. Il suo sangue colò sulla neve fresca, ed è da allora che il rosso e il bianco si intrecciano per combattere i mali dell'inverno e annunciare il ritorno alla vita.

  18. Questa leggenda spiega la nascita della festa di Martisor e ciò che più mi ha colpito è il coraggio del giovane che riesce a uccidere il drago,dando origine al rosso e bianco del Martisor. • Martina R. Cl. IV° • Bella questa leggenda, bello soprattutto il dono che viene dato alle donne come segno d’amore. • Non avevo mai sentito parlare di una festa simile,sarebbe bello che si festeggiasse anche qui in Italia.

  19. La festa della luce • Simbolicamente si festeggia il ritorno della "Luce" nella sua casa di origine (il nostro corpo), da dove manca da molto tempo, dopo avere sconfitto tutte le nostre cattive tendenze (Ravana). Diwali cade esattamente 20 giorni dopo la festa di Vasara, in qualche giorno tra la fine di ottobre e la prima metà di Novembre.

  20. Rama, dopo avere sconfitto, insieme a suo fratello Lakshmana e al suo esercito di scimmie, Ravana re di Lanka che aveva rapito sua moglie Sita, torna ad Ayodhya carico di gloria e di onori. Qui lo attende il fratello Barata che si è rifiutato di salire al trono, come avrebbe voluto sua madre Kaikeyi, e che ha dichiarato di essere pronto a immolarsi se il fratello non fosse tornato entro 14 anni. Il popolo di Ayodhya, per celebrare il ritorno di Rama, Sita e Lakshmana, festeggia ogni anno Diwali , facendo scoppiare mortaretti e illuminando a giorno tutte le case con torce (diyas) e altre luci.

  21. La festa comincia due giorni prima e culmina nel terzo giorno. Molto in uso sono piccole casette di fango al cui centro siede una immagine di Lakshmi. E' anche d'obbligo comprare piccole statuine di Ganesha e Lakshmi che verranno utilizzate nella puja (forma di celebrazione indù).

  22. I negozi, pieni di luce e allegramente decorati, espongono il mithai (dolce tipico di questa festa; sono dei rotoli, fatti di farina, jaggery e miele impastati con acqua, ripieni di delizie varie e poi fritti nel ghee) facendo ottimi affari. E' infatti consuetudine che tutti gli uomini di affari lo offrano ai loro dipendenti. Per gli uomini di affari questo giorno è il primo giorno dell'anno contabile e tutti inaugurano un nuovo libro contabile. E' molto diffusa l'usanza di fare visita a parenti e amici.

  23. E' molto importante che tutta la casa sia bene illuminata con torce ad olio, candele e lampadine. Almeno una torcia è d'obbligo. E' il giorno in cui la puja della casa viene gioiosamente decorata con fiori freschi e foglie. Gli Indiani sono maestri nel disporle in modo da formare eleganti disegni geometrici.

  24. E finalmente arriva il giorno di Diwali. E' consuetudine molto diffusa iniziare il giorno con un bagno purificatore da fare prima dell'alba, seguito da un massaggio con oli profumati. Questo rito è considerato molto propiziatorio ed è considerato alla stregua di un bagno nel Gange. Soprattutto nel nord dell'India si gioca a carte per tutta la giornata con piccoli premi in denaro, coinvolgendo anche i bambini. La puja viene ancora più decorata con fiori freschi e ghirlande di fiori vengono messe intorno alle statuette di Lakshmi e Ganesha. Le donne e i bambini fanno a gara a chi forma i disegni più belli.

  25. Finalmente arriva la sera e prima che faccia buio (al tramonto) tutti, elegantemente vestiti con gli abiti tradizionali, si ritrovano nella puja, elegantemente decorata e illuminata con candele e torce a petrolio. I piatti più prelibati, il mithai e tanta frutta sono poste in un lato della Puja, dove sono in bella mostra i nuovi utensili comprati per la casa.

  26. A questo punto tutto è pronto e la cerimonia ha inizio cospargendo di teeka le divinità e tutti i presenti e successivamente aspergendo gli idoli con acqua, aipun, roli e riso. Ognuno poi prende un piccolo pugno di riso tenendolo stretto e il più anziano del gruppo narra la tradizionale storia di Diwali.

  27. Dopo aver letto il “ mito “ di Lakshmi, tutti i membri della famiglia gettano del riso, mentre la donna più anziana dispone il Prasad (mithai) su un vassoio e lo offre a tutti i presenti. Ciascun partecipante dovrà mettere qualche chicco di riso ed una monetina in un vasetto (che rappresenta la casa) a simboleggiare che la ricchezza sta entrando in quella casa. Poi le candele e le torce della puja vengono poste tutto intorno alla casa e sul tetto.

  28. . E' buona abitudine dare petardi anche ai bambini poveri in modo che possano divertirsi anche essi. Poi cominceranno i balli e i giochi di carte che andranno avanti tutta la notte. Non è raro che venga bevuto qualche bicchiere in più (attualmente è molto in uso il wiskey) . Di solito tutto finisce alle prime luci dell'alba. • Questa è la festa di Diwali come viene celebrata nell'India tradizionale.

  29. COMMENTO: • E’ interessante conoscere le diverse culture presenti in festività religiose. • Abbiamo osservato la diversa visione della vita e dell’aldilà, ma anche la gioia con cui si impegnano a preparare il rito, proprio come noi facciamo con il nostro Natale e la Pasqua. • Molto ci hanno colpito il momento della purificazione e le tante luci di contorno alla festa. • Federica B. classe 3^ a (scuola secondaria di primo grado) • Sara R. classe 5^a (scuola primaria)

  30. Feste natalizie in Polonia • In Polonia le feste natalizie iniziano con l'apparizione della prima stella, la sera della vigilia. I bambini spiano ansiosamente il cielo e, appena appare il primo brillio tutti si mettono a tavola. Prima di cominciare a mangiare si fa circolare una sottile fetta di pane azzimo, chiamato "opplatek", raffigurante le immagini di Maria,Giuseppe e di Gesù Bambino.

  31. Ognuno prende un pezzetto di opplatek. Un tempo in campagna, c'era l'abitudine di darne un po' anche agli animali della fattoria; oggi invece se ne dà solo agli animali domestici che vivono in casa. La tavola é sempre festosamente apparecchiata; sotto la tovaglia, però,   c'é sempre un sottile strato di paglia, per ricordare a tutti, che Gesù é nato in una stalla e si usa fra i bambini tirare le pagliuzze e, quella presa che sarà la più lunga indicherà longevità. Un tempo le ragazze usavano mettere il pettine sotto al cuscino la notte di Natale e, colui che in sogno le avrebbe pettinate, sarebbe diventato il futuro sposo.

  32. A tavola poi, restano sempre posti liberi, pronti per accogliere Maria e Gesù Bambino se per caso arrivassero all'ultimo momento. La rappresentazione della natività é allestita su due piani, una specie di scenario portatile chiamato " szopka". Nel primo é rappresentata la Natività, in quello inferiore le scene degli eroi nazionali. Sono celebri i presepi di Cracovia, esposti anche a Roma; sono altissimi, ornatissimi e simili a cattedrali. La cosa più bella del Natale polacco sono i canti; soprattutto i Kolenda, la maggior parte dei quali risalgono al periodo barocco.

  33. Il Natale in Polonia è particolare e,diversamente dal nostro,ancora molto legato alle vecchie tradizioni..Ciò che mi ha colpito di più è l’usanza delle ragazze che un tempo mettevano un pettine sotto il cuscino e il ragazzo che sognavano sarebbe stato il loro futuro marito. • Il nostro Natale, purtroppo ha perso molte usanze che solo i nostri nonni ricordano con nostalgia : spero che queste non spariscano col tempo ma diventino un documento di vita. • Serena O. Classe I° A “ Scuola media “

  34. La festa del ringraziamento • Il Giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day in inglese) è una festa osservata negli Stati Uniti d'America e in Canada in segno di gratitudine per la fine della stagione del raccolto.

  35. Il 26 novembre è la festa del ringraziamento. E’  un momento di tradizione e condivisione in cui i membri di una famiglia, anche se vivono molto distanti,si riuniscono in casa di qualche vecchio parente per ringraziare tutti insieme per ciò che possiedono.In questo spirito di condivisione organizzazioni caritatevoli offrono un pasto tradizionale alle persone che ne hanno bisogno, in particolar modo ai senzatetto.

  36. Nella maggior parte delle case si mangia lo stesso cibo che, secondo la leggenda, mangiarono i primi coloni, e che è diventato il pasto tradizionale.

  37. Commento • Questa festa è molto significativa per gli americani perché ricorda i tempi passati .In quel giorno tutti i parenti si riuniscono attorno a una tavola imbandita così come noi ci riuniamo il 25 dicembre per il santo natale. Gli americani hanno queste feste molto vicine tra loro,ma è per loro quasi più importante la prima. • Agnese C. Cl. 1 b scuola media

  38. La festa della primavera in Cina • Oggi ricorre la Festa della primavera cinese, (che in occidente conosciamo con il nome più improprio di Capodanno cinese) e l’immenso Paese asiatico che entra nell’anno 4704, segno zodiacale del Cane. Questa festa cade sempre in un periodo compreso tra il 21 gennaio e il 20 febbraio ed ha due significati importanti: celebra l'inizio della rinascita del mondo naturale ed è un'occasione di riunione familiare.

  39. Nell'antica Cina le celebrazioni erano precedute da lunghi preparativi simili a quelli in uso in Italia in occasione dell'arrivo della Pasqua, le case venivano ripulite, si dava colore alle pareti e si riparavano e dipingevano porte e finestre. Tutto questo aveva un significato simbolico ed esprimeva il desiderio di allontanare l'anno trascorso e le sue avversità e di iniziarne uno più prospero.

  40. Ancora oggi i preparativi per il Capodanno iniziano qualche giorno prima. Giunta la vigilia le famiglie si riuniscono e si procede allo scambio dei regali. Particolarmente importante era la sera della Vigilia (chu xi), tutte le luci erano accese sia all'interno che all'esterno delle case e la famiglia al completo si riuniva per festeggiare con una cena sontuosa. Il giorno seguente si celebra il Capodanno. In alcune zone il capofamiglia ha il compito di osservare i tre riti: in onore degli antenati, del Cielo e della Terra, e del dio della Prosperità.

  41. Commento • Questa festa è molto significativa perché celebra l’inizio dell’anno per i cinesi ed è un momento di riunione tra le famiglie. • Le differenze più evidenti sono quelle legate alla stagione di celebrazione di tale evento:inverno per noi,primavera per loro,mentre ci sono delle somiglianze “nel quotidiano”(es.Il cenone). • Dominique P. 3^C scuola media • Letizia L. 1^ superiore

  42. La festa s. Fermin (Spagna) • Si svolge nella metà di luglio. Ogni anno documentano una forsennata e folle corsa–sfida tra uomini ubriachi e tori inferociti per le strade cittadine.

  43. La corsa mista tori–uomini ha origini lontane. • Si chiama encierro, che letteralmente sta a significare proprio il rinchiudere i tori nell’arena. Alle otto precise, annunciati da una fragorosa esplosione, sei tori inferociti (più cinque o sei manzi addestrati per accompagnarli nel percorso) vengono liberati dalla propria stalla perché raggiungano l’arena attraverso il centro storico.

  44. Con loro quasi un migliaio di folli in cerca di gloria che, non contenti della notte brava trascorsa a bere vino in quantità industriale, vogliono dimostrare a se stessi, agli altri, ai tori, alle donne di essere nello stesso tempo coraggiosi, veloci, furbi. Incitano i tori, li pungolano con oggetti, li istigano con il rosso dei foulard e delle sciarpe.

  45. Musica e alcool in ogni buco: per le strade, nelle piazze, nelle osterie. Orchestre e balli tipici, il luna park e le bancarelle, le gare di taglio della legna, gli spettacoli teatrali. E cibo. Paella e bocadillos, soprattutto. • A mezzanotte è il momento delle danze. Iniziano i balli sotto le stelle. Dappertutto, in città. Ce ne sono per tutti i gusti.

  46. Commento • Questa festa dei tori è triste perché colpiscono gli animali senza motivo e con crudeltà. • Per me non è una festa e non mi piacerebbe partecipare . • Suraj S. Classe II° B Scuola Media di Villafalletto (Cn ).

  47. Oktoberfest • O anche detta festa di ottobre è un festival popolare, della durata di due settimane, che si tiene ogni anno a Monaco di Baviera(München), in Germania, a cavallo tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. È l'evento più famoso ospitato in città, nonché la più grande fiera del mondo, con mediamente 6 milioni di visitatori ogni anno.

  48. Tra i momenti più importanti c'è certamente l'apertura, quando il sindaco di Monaco è chiamato a spillare la prima birra. Per farlo deve inserire, a forza di potenti colpi di martello, il rubinetto nella botte inaugurale. Una volta fatto pronuncia la celebre frase "È stappata!" e la festa ha ufficialmente inizio. • I visitatori consumano anche grosse quantità di cibo, in gran parte composto da salsicce, pollo e altre prelibatezze tipiche della Baviera come il bue arrosto.

  49. Commento • Ho svolto questa ricerca sull’ Octoberfest per una mia curiosità. • Mentre trattavamo questo argomento mi sono fatto alcune domande a cui l’ insegnante Maria Teresa ha risposto molto gentilmente e accuratamente .

  50. La festa di S. Giovanni • Fin dall'antichità il cambio di direzione che il sole compie tra il 21 e il 22 giugno, riprendendo la sua corsa sull'orizzonte, è stato salutato come l'inizio di un nuovo periodo di vita. Questo giorno, detto solstizio estivo, è ancora oggi ricordato e atteso, in quanto primo giorno d'estate, ed è associato alla magica festa di San Giovanni Battista.

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